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Disuguali
Attraverso l'analisi dei dati sui determinanti sociali di salute, tratti da fonti ufficiali, la fotografia che risulta sullo stato di salute nel nostro Paese è in bianco e nero, dove il bianco è tutto al Centro-Nord e il nero copre il Mezzogiorno. Verificando la relazione esistente tra povertà, disoccupazione, titolo di studio e stato di salute emerge uno scenario che vede il Sud intrappolato in una spirale perversa, apparentemente senza scampo, come i passeggeri del Titanic il cui infelice destino fu determinato dalla loro classe di imbarco, la terza. La catastrofe sanitaria ed economica determinata dalla pandemia ha solo evidenziato, non determinato, le disuguaglianze, ma i poveri sono diventati ancora più poveri. Se il paradigma è ""più povertà-meno salute"""", anche la situazione sanitaria andrà a peggiorare. Questo lavoro è rivolto soprattutto alle donne e agli uomini del Mezzogiorno e ai tanti diritti di salute e di benessere che sono stati e sono tutt'ora negati alle loro comunità."" -
Tangentopoli. Una costruzione giudiziaria
I processi alla classe politica sono stati studiati da Luigi Musella a partire dalla metà degli anni Novanta. Lo scopo, all'inizio, non era tanto quello di capire il fenomeno di Mani Pulite, quanto quello di approfondire il lato ""nascosto"""" della politica. L'osservazione partecipante lo ha portato a vivere i processi investigativi e i vari momenti del dibattimento. Tangentopoli è risultata così molto diversa da come i giornali l'avevano presentata. La loro rappresentazione è parsa subito molto ideologica e divisiva. In realtà, le cose stavano diversamente. La complessità degli avvenimenti affrontati dai magistrati gli sarebbe parsa sempre più di difficile interpretazione, come la figura eroica dei giudici si sarebbe sbiadita. Un magistrato, divenuto poi caro amico, accorgendosi di averlo portato a vedere il loro mondo con tutte le debolezze e contraddizioni, un giorno gli chiese: «Non siamo più gli eroi di come ci credevi?». Gli rispose: «In fondo, siete come le persone di tutti gli altri mondi»."" -
Il matrimonio del prete
Il testo narra l’amore ossessivo di un prete cattolico che abbandona il sacerdozio per sposare una giovane donna. Su questa trama principale - il matrimonio della protagonista con un uomo dilaniato dal conflitto tra la fedeltà alla Chiesa e l’attrazione per la moglie, tra il sentimento religioso e il desiderio sessuale – s’innestano altri intrecci secondari che forniscono uno spaccato della società medio-borghese nell’Inghilterra di fi ne ‘800, e ripropongono alcune tematiche – il mercato matrimoniale, l’emancipazione femminile, i complicati rapporti tra i sessi – presenti nei romanzi dell’epoca. Il matrimonio del prete (1899) offre un’efficace rappresentazione dell’età tardo-vittoriana con i suoi rituali, le sue ipocrisie e i suoi pregiudizi (come l‘anti-papismo), ed è un interessante esempio di quella “New Woman fiction” che vide il suo pieno sviluppo negli anni Novanta del diciannovesimo secolo. -
Il nuovo capitalismo della mobilità. Oligarchi e sudditi nei trasporti
Il capitalismo, che ha sempre manifestato, nel corso della sua secolare esistenza, una vivace tendenza al movimento, è diventato oggi completamente mobile. Questo processo è cominciato, negli anni Ottanta del secolo passato, con la circolazione incessante della finanza, per poi trasmettersi alla intensificazione negli scambi delle merci su scala globale, sino a giungere allo spostamento delle fabbriche, per approdare infine all'economia digitale contemporanea, che agita e mescola vorticosamente informazioni e processi. Il rapporto tra dimensione di impresa e processo di innovazione, come sottolinea Giulio Sapelli nella sua introduzione, costituisce una delle questioni fondamentali attorno alla quale ruota l'analisi del libro. Chi si ferma è perduto, nel rutilante universo dell'economia contemporanea. Il libro propone, quale chiave di lettura essenziale per la comprensione delle dinamiche contemporanee, la metafora di un nuovo capitalismo della mobilità. -
L' educazione sentimentale di Federico. Storia «semiseria» del giovane imperatore
Il temperamento e l'intelletto straordinario di Federico II di Svevia non possono che essere i risultati di una ""magica alchimia"""" fra fattori """"genetici"""" ed """"ambientali"""". Eppure, il giovane ha poco in comune con l'indole dei suoi antenati tedeschi. È, nei gusti, più simile ad un italiano: ama il sapere, le arti, la musica, la poesia, la vita piacevole e, soprattutto, ...le belle donne. Nel libro, la spiegazione di questa dissomiglianza viene ricercata percorrendo - fra segreti ed immaginazioni - il periodo storico che va dal 1184 al 1222 ed assumendo per veritiere tutte le leggende sulla sua nascita e sulla sua formazione."" -
A casa nel mondo. Pedagogia dei luoghi ed esperienze educative estese
La pedagogia dei luoghi mette al centro dell'attenzione esperienze di progetto radicate nel mondo e nelle comunità che ci circondano. I percorsi educativi fuori dalla scuola sfruttano gli spazi pubblici, i parchi, i musei, i teatri, le partnership con imprese e associazioni locali e il coinvolgimento delle famiglie. Queste attività sono connesse all'approccio della pedagogia dei luoghi che ha le sue radici nell'educazione progressiva e nella pedagogia critica e individua nei luoghi delle comunità una dimensione privilegiata per promuovere partecipazione e apprendimenti significativi e motivanti. -
Il guardiano di anime
Il guardiano di anime è un viaggio nei misteri della memoria di Napoli, città ricca di storia che nasconde i segreti di donne e uomini del passato. Nelle notti oscure le ""presenze"""" si riversano nelle vie e nelle piazze, affollano i sogni di tanta gente e li portano in luoghi sconosciuti da cui non riescono più a tornare indietro."" -
L' esistenza. Inganno della realtà
Perché esiste qualcosa invece di niente? Tutto, l'intero universo, noi o chissà cos'altro, potevano benissimo non esistere e basta. Nessuno si sarebbe mai posto domande sull'argomento e la discussione non sarebbe mai esistita. Però noi siamo qui a chiederci e a pensare perché esiste qualcosa. Questo libro, ripercorrendo la storia di tutto ciò che sappiamo, in maniera sintetica e coinvolgente, cerca di rispondere in modo nuovo al perché dell'esistenza, arrivando a confutare persino il concetto stesso del suo significato. -
Come fiori di ciliegio
È agosto. Sandro non sa ancora che è in atto una sua profonda e veloce metamorfosi. L'amica Adele lo sveglia dal torpore in cui è immerso, chiedendogli di custodire in sua assenza un bonsai sul terrazzo di casa, un piccolo ma bel giardino fiorito. Una richiesta simile la riceve anche da un'altra amica, Viola, che gli affida la cura delle piante. Diventerà così, ancora di più, un vero custode del verde. L'incontro con un vecchio compagno di scuola agiterà ricordi di giovinezza, immaginati come seppelliti ed invece in grado di provocargli un rimpianto insopportabile; deve agire. Una piacevole gita in barca a vela con amici e una memorabile serata con Vittoria, la proprietaria dell'imbarcazione, si aggiungono alla serie di piccoli avvenimenti in grado di far maturare in Sandro la convinzione di dover uscire fuori dalla staticità in cui vive ormai da anni. Il linguaggio universale dei fiori costituirà uno strumento capace di facilitare la sua avventura verso l'altro. -
Carlo Levi. Lo sguardo della prosa nello sguardo della pittura
Chi legge questo libro si pone, assieme a chi scrive, alla ricerca delle ampie corrispondenze tra agire pittorico e agire letterario presente nella produzione di Carlo Levi, autore del Novecento che nel complesso e notevole panorama della letteratura italiana, e di quella meridionale, occupa una posizione determinante per aver saputo sapientemente intrecciare prosa narrativa e inchiesta documentaria. ""Cristo si è fermato a Eboli"""" è un'opera di confine: l'autore per l'esperienza vissuta diventa consapevole, passo dopo passo, che oltrepassando certe soglie e penetrando nella terra di Lucania significava ritornare al magma preistorico delle origini, dove il tempo e la storia hanno definizioni diverse rispetto a quelle comuni che solitamente si attribuiscono. E così tra pittura e prosa narrativa, tra i paesaggi e i ritratti dipinti ad Aliano e la scrittura intensa e precisa del Cristo, per raggiungere nuove mete di osservazione con il reportage fotografico del ritorno di Carlo Levi in Lucania con Mario Carbone, si costruisce un percorso suggestivo di indagine che mette in contatto elementi disparati, tenendosi continuamente aperto alla lettura di linguaggi plurivoci. Prefazione di Francesco d'Episcopo."" -
Da domani sarò poeta
In questa raccolta di liriche, Giustino apre la sua anima, disvelando le sue speranze, le sue delusioni, le sue certezze, le sue paure, l'ansia del tempo che passa e la difficoltà di adeguarsi alla dimensione sociale che lo circonda; ma non nasconde la rabbia per come la società risponde ai problemi che di volta in volta si presentano. L'esempio più eclatante di questa sua delusione lo ritroviamo nell'analisi che egli, ispirandosi a Dante (in 74 terzine di versi endecasillabi), fa della situazione determinatasi in Italia in seguito all'epidemia causata dal Covid 19. Tutta la sua poesia coinvolge ed appassiona, ma avvince ancor di più quando racconta il rapporto con la sua compagna di vita, quella che - egli dice - ha dato un senso alla sua. -
La democrazia al bivio. Fra guerra, giustizia e palude burocratica
Siamo cresciuti con l'idea che il sistema democratico sia un dato acquisito e irreversibile. Non è così. La democrazia è una forma di governo delle comunità che ha una sua storicità. E senza un suo rinnovamento radicale, è destinata al tramonto. Tutti gli elementi che nella cultura politica classica caratterizzano le democrazie liberali sono saltati: dal fondamentale equilibrio dei poteri, al livello di efficienza e di capacità decisionale, ormai inadeguate ai tempi dell'economia e del mutamento sociale e tecnologico. -
Teodoro: un uomo, un paese. Una storia che vorrei vivere
«Passeggiare per un paese vuoto è un'esperienza unica e affascinante. Io l'ho fatto. Lo stupore è il primo sentimento che si prova. A seguire è la meraviglia, per le strade deserte, seppure testimoni di un tempo passato. Teodoro è il protagonista e vorrei tanto essere lui, ma mi sono solo limitato a raccontare la sua storia. Quella di un abitante di un paese fantasma che, dopo un incontro inaspettato, prova a tornare a vivere. Un racconto fatto di alcune verità, ma anche di piacevoli immaginazioni, frutto della mia avvolgente passione per le piccole comunità.» (l'autore) -
La crypta neapolitana
Oggetto nel corso dei secoli di una tradizione letteraria enigmatica e complessa, che l'ha resa uno dei topoi più famosi dell'area flegrea, descritto e ripreso da artisti provenienti da tutto il mondo, la Crypta Neapolitana rappresenta all'attualità un luogo dimenticato, come dimenticata è l'aura che lo ha avvolto per secoli. D'altronde in larga misura non è più visitabile da anni. Nata nel I secolo a.C. su progetto dell'architetto L. Cocceio è stata oggetto di successivi interventi migliorativi da parte di Alfonso d'Aragona, di Don Pedro di Toledo, di Carlo di Borbone e di Giuseppe Bonaparte, fino alla sua chiusura alla fine dell'Ottocento. Ininterrotta la tradizione letteraria, che dal I secolo a.C. ha testimoniato un interesse vivissimo per la Crypta facendo del sito una tappa obbligatoria di viaggiatori, poeti e studiosi. -
Come fiori sulle parole
Il contenuto di ""Come fiori sulle parole"""" nasce dal desiderio di rendere palpabile il legame tra fiori e parole facendo vivere, attraverso lo sguardo che rivolgiamo alla natura floreale, quel flusso pronunciato in un sussurro di movimenti senza tempo. Le parole dei fiori ci giungono silenziose, in un fascio di gesti che solo il vento muove e rende sottilmente ascoltabili. Esse rappresentano quell'atto di forza che ognuno di noi ugualmente esprime nella quotidianità, di cui impercettibile ci appare la poetica. Quell'energia che, a fermarci, potremmo osservare emozionati, come fossimo spettatori di un quadro o di una fotografia. Le parole tessono il racconto della nostra vita divenendo, ad ogni inciampo, strumento di recuperata fiducia e di coraggio rafforzato. Le parole disegnano lo scenario di cui siamo protagonisti, vivacizzandolo di colori, tracciandone i pigmenti in bianco e nero. Così i fiori ci aprono alla scoperta dei luoghi, insieme alla nostra persona, ricordandoci la forza in cui risiediamo."" -
Emigrante a metà
Una giovane ragazza napoletana, come spesso accade, si ritrova a trasferirsi nel nord Italia. Cominciano per lei una serie di episodi che la porteranno a maturare una nuova visione della vita e del paese in cui vive. Si troverà a fare i conti con un mondo del lavoro difficile e scoprirà un legame viscerale con la sua terra. La storia si sviluppa in un periodo di un anno e mezzo che culmina con l'assunzione presso un'azienda importante. Qui la giovane ricoprirà un ruolo degno della sua formazione, ma è proprio durante il primo giorno di lavoro che in lei nascono nuovi dubbi. È davvero quella la vita che desidera? -
Ribut. Dialoghi, visioni e paradossi poetici
È possibile riscrivere i grandi autori della letteratura? A questa domanda cerca di rispondere Ribut, miscellanea di poesie e prose rivisitate con temi, sintassi e lessico aggiornati a quelli che sono i sentori, le modalità espressive e le criticità emozionali di questa generazione di poeti. Da Saffo ad Alda Merini, passando per Saba, Montale e Ungaretti, sono 41 i testi su cui il gruppo di giovani artisti ha lavorato per forgiare liriche in cui non mancano riferimenti a problematiche e interrogativi d'attualità, come il lockdown, le morti bianche, la violenza sulle donne, la trans-omofobia, la guerra in Ucraina e il caso Cucchi. Con questo ""reboot letterario"""", con questa contaminazione poetica che valica le barriere del tempo e dello spazio, Marcello Affuso e Maria Laura Amendola, insieme a Manuel Torre e Lucia Maritato, celebrano la bellezza e la fluidità della parola in un'operazione assolutamente inedita e assolutamente necessaria. Ad arricchire l'esperienza, anche e soprattutto visivo-sensoriale del progetto, le illustrazioni di Federica Dias e le suggestioni sonore di Achille Campanile."""""" -
Trentasei fantastiche novelle. Prose sparse e storie minime
Dopo il pensionamento per aver superato i 40 anni di contribuzione, libero dall'obbligo del continuo aggiornamento professionale imposto dal lavoro di Medico-Chirurgo, l'Autore ha potuto dare sfogo alla sua vecchia passione per lo studio del percorso etimologico delle parole. Ora gli è venuta la fantasia di scrivere vari racconti brevi che si possono leggere uno dopo l'altro, oppure due o tre alla volta, magari prima di coricarsi. Buona lettura e (come diceva il grande avv. Renato de Falco)... cu' 'na bbona salute. -
Quale faro per la sinistra? La sinistra italiana tra XX e XXI secolo
Il pamphlet prova a cogliere alcuni dei limiti della cultura politica della sinistra italiana negli anni Novanta e, in particolare, tra XX e XXI secolo. Troppe volte, ad esempio, la sinistra erede del PCI ha accostato in maniera frettolosa e superficiale la figura di Carlo Rosselli a quella di Antonio Gramsci, evitando di considerarne davvero la portata e le implicazioni. E, più in generale, ci si è spesso accontentati di indicare un qualche “Pantheon”, pur di non affrontare le questioni di fondo. Eventi tragici come la pandemia da Covid-19 e l’invasione russa dell’Ucraina, tuttavia, pongono ancor di più l’esigenza di un’elaborazione politico-culturale rigorosa e profonda. -
Da speziali a farmacisti. Storia, iconografia e arredi
Questo saggio descrive gli affascinanti sviluppi dell'Arte Farmaceutica e ne segue le tappe fondamentali dalla Preistoria fino ai primi anni del '900, raccontando le storie degli uomini e delle donne coinvolti nella straordinaria evoluzione di questa scienza. Un excursus, che parte dalle pratiche arcaiche del medico-speziale-stregone, passando attraverso l'insegnamento di Ippocrate e le credenze e le superstizioni medievali, fino al trionfo del sapere e delle tecniche compiuto tra '800 e '900, che non solo aiuta a comprendere l'evoluzione delle sostanze ad uso terapeutico nella loro storia, ma traccia anche il percorso complesso che nei secoli ha avuto la professione dello Speziale e Farmacista, la sua autonomia, il suo bagaglio culturale e umano, il suo livello di sapere che doveva essere ampiamente differenziato.