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Estasi e saggezza. Sulla disciplina dell'anima tra Omero e gli stoici
Il volume riprende il compito di una definizione di quella che già in lavori precedenti era stata chiamata la ""disciplina dell'anima"""". Dopo un ampio excursus che coprirà l'arco della filosofia antica tra Omero e gli Stoici, la ricerca condurrà a vedere l'essenziale connessione dei due modelli di esercizio morale già individuati nelle figure dell'estasi e della saggezza. Se in Platone e Aristotele esse potevano sembrare forme di allenamento psicosomatico alternative e non omologabili, nel periodo ellenistico, sotto l'apparente dominanza del protocollo rappresentato dalla virtù che incorpora regole, inizia a intravedersi l'idea di una correlazione tra elevazione e immanenza, che così divengono via opposte, ma sulla medesima scala, di tirocini che innalzano e che, al contempo, fissano buone abitudini."" -
Abitare Padova. L'altro ieri, ieri e oggi
Antonella Mazzo dimostra una particolare sensibilità nel ricordare e nel riproporre le suggestioni che giungono dal passato. L'autrice regala le immagini della Padova d'un tempo: immagini che possono sembrare dimenticate, ma che una volta richiamate alla mente tornano con dolcezza a farci compagnia. Qualche documentazione storica, i frequenti riferimenti ambientali e il fascino offerto dalle bellezze descritte coinvolgono il lettore nel viaggio tra il passato e il presente della città e delle periferie, regalandoci la Padova di una volta che, per chi fa parte della generazione dell'autrice, è anche la Padova della giovinezza. -
Profanazioni
Nell'accezione comune ""profanare"""" significa """"violare ciò che è sacro"""", e """"profano"""" (dal latino pro davanti e fanum luogo sacro) è propriamente ciò che sta davanti al sacro recinto, quindi ciò che non è consacrato o non è più sacro (sacer). Nel compiere una profanazione si può agire colpevolmente violando persone o cose, luoghi o dottrine, con l'infrangere regole e ritualità, il macchiarsi di atti proibiti, il rivelare misteri religiosi, il dileggiare dottrine. Ma esiste anche una diversa interpretazione del lemma, che ne mette in risalto la capacità di disattivare i dispositivi del potere, restituendo all'uso comune gli spazi che esso aveva confiscato. È questo il campo semantico entro il quale si sono articolate le analisi dei relatori."" -
La scoperta del senso. Logica del senso e filosofia trascendentale in Edmund Husserl (1901-1913)
«Ogni coscienza è coscienza-di...». Con questa breve sentenza Edmund Husserl mise al centro della sua filosofia la questione dell’intenzionalità: il problema della relazione tra la coscienza e i suoi oggetti. Nelle sue analisi fenomenologiche egli impiegò sovente gli enigmatici concetti di senso e noema per designare il ‘contenuto ideale’ su cui poggia il rapporto tra il pensiero e ciò che è pensato. Il presente volume ricostruisce la genesi di questi concetti nel periodo che si estende dalle Ricerche Logiche (1901) fino a Idee I (1913). Tramite la dettagliata analisi di testi noti e manoscritti tuttora inediti, l’autore avanza la proposta di rileggere l’idealismo fenomenologico-trascendentale di Husserl proprio a partire dalla centralità del ‘regno’ del senso: lo spazio d’intersezione tra esperienza e linguaggio, tra la dimensione concreta dei vissuti e quella, astratta, dei puri significati. -
Filosofia trascendentale e orizzonte pratico nell'ultimo Fichte
Negli ultimi anni della filosofia di Fichte (1762-1814), il rapporto tra sapere e vita assume una centralità inedita, divenendo il nucleo portante del sistema della Dottrina della scienza. Il presente volume è dedicato all'interrogazione di questo rapporto con cui il trascendentale fichtiano si radicalizza all'insegna dello scambio con l'orizzonte pratico. Attraverso l'analisi dei corsi dedicati all'etica (1812) e alla filosofia applicata (1813), si getta luce su un nuovo senso dell'agire che sfocia da un lato in una morale della creazione affrancata dall'idea dell'imperativo categorico e dall'altro in una politica del trascendentale basata sull'educazione e non più sul Diritto. In entrambi i casi, l'orizzonte pratico manifesta l'eccedenza con cui il reale impedisce la chiusura autoreferenziale del sistema e allo stesso tempo consente al sapere di riaprirsi alla vita. -
2019. Un anno di storie
Un'agenda tradizionale serve a scandire i giorni di un anno intero: annota gli impegni, le urgenze, i progetti, le ricorrenze. Talvolta anche i desideri. Questa agenda vuole regalarvi uno spazio in più, dentro una pausa di riflessione e di fantasia. Così, dodici scrittrici italiane hanno realizzato dodici brevi racconti con l'intento di alleviare il percorso frastagliato e a volte impegnativo di dodici mesi assillati da una miriade di date singolari e plurali. Basterà un colpo d'occhio, uno spazio breve, per rallentare la frenesia e gustare il sapore frizzante di un curiosa e originale partitura di accenti e colori. ""Un anno di storie"""" raccontate da Elisabetta Baldisserotto, Silvia Battistella, Annalisa Bruni, Giulia Calore, Elianda Cazzorla, Saveria Chemotti, Emilia Bersabea Cirillo, Barbara Codogno, Bruna Graziani, Marilia Mazzeo, Carla Menaldo e Maurizia Rossella."" -
Le fattispecie penali di contrasto alla criminalità informatica
Il volume, frutto dell'impegno dei ricercatori del Legal Research Group organizzato da ELSA Salerno, affronta da diverse prospettive il fenomeno dei cybercrimes, provando a interrogarsi sull'adeguatezza del codice Rocco rispetto alla ""nuova era"""" della criminalità e stimolare la riflessione sui possibili interventi de iure condendo, specie nel cruciale momento preventivo."" -
Dove vivere è sognare
"'Dove vivere è sognare', ultima raccolta di un'ideale trilogia poetica che Valter Esposito dedica alla forza dei sentimenti umani, dà più che mai l'impressione di un pensiero poetico che intende restare in cammino, senza codificarsi in rigidi stilemi. La realtà si rivela in tutta la sua 'impermanenza', spesso come rappresentazione del soggetto: 'Noi abbiamo dei sogni; non potrebbe essere la vita tutto un sogno?' - l'eco di Schopenhauer rinforza in Esposito la dimensione onirica, a contatto con una realtà spesso contraddittoria, vissuta con pienezza nelle piccole cose come nei grandi atti."""" (dalla prefazione di Francesca Brandes)" -
La via, la verità e la vita. In occasione del cinquantesimo dell'«Humanae vitae» e del venticinquesimo della «Veritatis splendor»
L'anno scorso, 2018, sono occorsi due importanti anniversari per la vita della Chiesa, il cinquantesimo dell'enciclica ""Humanae vitae"""" di Paolo VI del 25 luglio, 1968, e il venticinquesimo dell'enciclica """"Veritatis splendor"""" di Giovanni Paolo II del 6 agosto, 1993. In un tempo in cui tutti iniziano a rendersi conto della gravità del crollo delle nascite nel mondo occidentale, il testo di Paolo VI appare quanto mai profetico nel senso di aver valorizzato il significato della procreazione e dell'apertura alla vita come parte integrale della vocazione al matrimonio e all'amore coniugale. Amare Dio in Cristo al di sopra di tutto vuol dire aprirsi alla comunione perfetta di vita e d'amore che è la Ss. Trinità, che poi è la sorgente e la pienezza della vita, per cui si chiede cosa bisogna fare per avere la vita eterna (cf. Mt 19,16-17; Veritatis splendor, nn. 1-27)."" -
Innamoramento ed amore. Un affascinante viaggio nel vocabolario dell'etica
"Nelle sue belle pagine, Mariani descrive l'innamoramento come risveglio, come rinascita, come grazia e quindi riconoscenza, come percezione che l'Essere è in se stesso buono e bello"""" (Francesco Alberoni). In questo breve scritto è poco più di qualche appunto, esprime ciò che la persona è, sente nel profondo e non ciò che vuole far sembrare. Sono pagine che sbocciano dalla vita, quella di tutti i giorni, fatta di alti e di bassi, di slanci verso l'alto e di scoraggiamenti... Per questo sono espressioni che non hanno la pretesa di insegnare, ma di raccontare, far riflettere, pensare..." -
Lineamenti tardomoderni di storia della filosofia contemporanea
"La 'tarda modernità', della quale si ritiene che i pensatori presi in esame nei saggi inclusi in questo volume offrano, sia pure da prospettive anche molto distanti fra loro, esemplificazioni assai valide, è pur sempre una forma di modernità e come tale non va confusa con la postmodernità, che dal moderno tiene invece a differenziarsi appunto perché lo ritiene ormai concluso e concepisce se medesima come ad esso successiva. In ogni caso ci auguriamo che questo volume possa servire a promuovere, presso il lettore attento e non conformista, la conoscenza di una """"sana"""", ancor prima che 'tarda', modernità filosofica, tanto italiana quanto europea e mondiale."""" (D. Sacchi)" -
Voci dell'Europa nazione di idee
Gli articoli di Antoni qui raccolti risalgono al principio degli anni trenta del secolo scorso, pubblicati su ""Il Resto del Carlino"""" e su """"La Stampa"""". Si tratta di una analisi della cultura europea e in particolare tedesca, nella quale vengono alla luce molti problemi che ancora oggi, in un periodo di grandi mutamenti ancora in atto, attendono di essere chiariti e risolti con soluzioni soddisfacenti, capaci di contribuire al superamento della crisi in cui ormai da più di un secolo si dibatte la nostra civiltà. La loro rilettura, attraverso la critica di Antoni, permette di cogliere, nella molteplicità delle opinioni e dei diversi ambiti culturali dei tanti autori da lui presentati, quella positività che le idee, pur nella loro diversità, contengono e che consiste nella fondamentale unità di una cultura che unisce l'intera Europa in una unica grande nazione, momento vivo da millenni di ideale progressiva affermazione della dignità umana al di sopra della individualità dei costumi e delle lingue."" -
The works of Father Edeh: hope for a peaceful continent. Ediz. italiana e inglese
"Ipotizzate uno spazio dove il cielo non vi domina, vi oltrepassa; l'aria non si respira, si gusta, il tempo fluisce, non trascorre e l'organismo si ordina, non si sconvolge. Uno spazio dove le persone non s'imbattono, ti considerano, dove tutto è reale, anche le cose tristi, perché tutto è esistenza. Africa è entusiasmarsi di fronte a un crepuscolo breve coscienti che il seguente giorno, ne nascerà uno a prima vista uguale ma dalle tonalità esclusive. Apprendere che il voler tutto non è l'unica strada per ottenere qualcosa, che limitarsi nei propri desideri non è un fallimento e che vivere minuto dopo minuto è una efficace abitudine per rinnovare la propria essenza. Africa è essere un tutt'uno con le stagioni, con gli orari locali, in totale armonia con la sequenza della vita. Africa è comprendere di non essere compresi e farsene una ragione, è tediare la monotonia, sviare l'intelletto e adattarlo ai propri tempi, legare lo spirito e scioglierlo con un pegno senza tempo che l'ego salderà, in più viaggi annuali. Africa è una quiete pagana, un fragore religioso, un modo di essere. L' Africa, quella vera, è un sogno ad occhi aperti""""." -
20° anniversario del catechismo della Chiesa cattolica. Proposta morale e cammino di fede
"Il mistero della vita con tutte le sue molteplici esperienze di gioia e dolore, peccato e morte, interpellano ogni uomo a farsi carico, oggi più di ieri, dell'urgenza di riflettere, pensare, pregare su ciò in cui l'uomo ripone la sua speranza ed il senso del suo esistere. Da ciò anche il motivo del suo vivere una vita secondo il bene: 'La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio' (Benedetto XVI, Porta Fidei, 14). Credere implica necessariamente saper offrire motivi significativi perché l'uomo di oggi sia per il mondo segno di una speranza e di una luce che non si spegne al primo lieve soffio di vento contrario"""". (Dalla Presentazione di mons. Celso Morga)." -
Sui sentieri del vecchio Gesù
Benedetto XVI, parlando ai vescovi di tutto il mondo riuniti in Vaticano, l'11 giugno 2012, ha parlato di desertificazione della fede e ha invitato ognuno di noi, proprio nell'anno della fede, ad avviarsi e a rinnovarsi nell'ascolto della Parola. Papa Francesco, che sprona ogni giorno i cristiani a vivere il vangelo ed a non essere inamidati, ha presentato intanto la sua prima enciclica, scritta a quattro mani con Benedetto XVI: Lumen Fidei. È nella luce della fede in Gesù che il mondo può redimersi e superare la crisi in cui versa l'uomo. Nasce così l'idea di scrivere una serie di riflessioni su argomenti di attualità quotidiana, partendo proprio dalla verità cristiana, patrimonio spirituale di tutti gli uomini. Brani di taglio giornalistico, curati dal prof. Egidio Chiarella, da leggere e fruire in pochi minuti. Uno stimolo culturale per un sano dibattito tra i giovani e non solo, in ambienti laici e religiosi. Per l'autore il riferimento è stato il suo parroco, teologo ed esorcista, mons. Costantino Di Bruno, con i suoi numerosi scritti, le sue catechesi ed omelie. -
Vita nascente e misericordia
"Il più povero dei poveri"""": così Madre Teresa di Calcutta che conosceva la povertà più di ogni altro definiva il concepito. L'affettuosa e riconoscente presentazione di analisi e proposte da parte di un laico a coloro che nella Chiesa hanno una particolare responsabilità pastorale supera il timore ricordando Colei che Giovanni Paolo II ha dichiarato presidente spirituale di tutti i Movimenti per la vita del mondo e che Papa Francesco verso la fine dell'anno della misericordia proclamerà santa. Di lei non parlano le pagine di questo libro ma la sua immagine traspare dietro di esse, con il suo coraggio, la sua fermezza, la sua tenacia nel proclamare la piena umanità del concepito anche di fronte ai potenti del mondo e contemporaneamente con la sua eroica condivisione di ogni ultimità umana. Sono due indicazioni pastorali di una misericordia che da un lato incessantemente guarda, riconosce, parla, prega e dall'altro senza sosta e teneramente accoglie, condivide, conforta." -
Interdisciplinarità e unità del sapere nel XX secolo. Maritain, Polanyi, Ladrière
Il problema dell'unità del sapere è stato sempre fortemente sentito nella nostra cultura scientifica che risale al progetto greco di sviluppo sistematico della razionalità. La scienza di per sé tende a ciò che è specifico, ma anche all'unità. Nonostante la crescente specializzazione e il pluralismo degli approcci epistemologici tipici dell'epoca contemporanea, il problema menzionato continua ad essere fondamentale, anzi è più che mai urgente e importante. Il lavoro di Valeria Ascheri entra perfettamente in questo quadro epistemologico. Il volume che il lettore ha in mano apre molti spazi di riflessione per avvicinarsi a questo ideale il che significa in definitiva la migliore comprensione di ciò che è la scienza in se stessa. L'unità del sapere è un progetto da perseguire, scrive l'autrice alla fine del libro. I lettori troveranno in queste pagine un contributo rilevante e uno stimolo efficace per perseguire questo compito. -
Pontifici sit musa dicata Pio. «La mia poesia sia dedicata al pontefice Pio»
In occasione del VI centenario della nascita di Pio II (2005), sono state evidenziate numerose prospettive tese a sottolineare i molteplici aspetti ecclesiali, politici, sociali e culturali che sono sorti attorno alla figura di Enea Silvio Piccolomini. In concomitanza con i 550 anni della morte (2014) altre iniziative culturali contribuiscono a sottolineare la figura di Pio II che ha saputo incoraggiare persone valide come Giovanni Pietro Arrivabene. La presente pubblicazione è una primizia, in quanto per la prima volta il testo è affidato alla stampa; inoltre l'edizione offre un contributo per comprendere meglio quella pagina di letteratura umanistica che caratterizza il sec. XV e che permane anche per l'oggi un punto di riferimento. È il periodo in cui la cultura continua ad essere affidata ad un'espressione latina secondo uno stile per alcuni aspetti ridondante, ma per altri ancorato al bisogno di rifarsi a quella classicità che cerca di permeare le menti più sensibili. Il rapporto di cittadinanza che intercorre tra l'Arrivabene e Virgilio, ambedue di Mantova, permette di cogliere una sintonia che traspare in modo variegato attraverso il ritmo della poesia. -
La fine della vita umana. Questioni bioetiche
Il libro disegna efficacemente i contorni delle problematiche più scottanti connesse al fine vita, come l'eutanasia, l'accanimento terapeutico, il rifiuto della terapia, la proporzionalità delle cure, l'autonomia del paziente e il testamento biologico, che interrogano con insistenza le coscienze ed esigono risposte autentiche. Le cure palliative come risposta al dramma della sofferenza divengono dunque per l'autrice una risposta non scontata ad ogni atteggiamento, fisico e morale, di abbandono della vita umana, e per converso una risorsa preziosa per comprendere il profondo nesso antropologico fra conoscenza e amore. -
Il miraggio del conflitto tra scienza e religione
Si sente spesso dire che scienza e religione sono fra loro in un conflitto inconciliabile. Tuttavia, quando si esamina più da vicino l'essenza della scienza e quella della religione, un tale punto di vista non può che risultare essere un miraggio. Il primo e vitale passo in questa disamina è comprendere che solo le discipline fisiche (che includono, oltre alla fisica, anche astronomia, chimica e biologia molecolare) meritano la definizione di scienza esatta. In questo libro l'autore illustra le ragioni di una tale definizione, e poi analizza cosa i fisici stessi hanno dichiarato riguardo alla loro disciplina. Successivamente considera cosa gli stessi fisici hanno detto come filosofi in merito alla fisica, e ancora dopo mostra cosa le loro ricerche di storia della fisica hanno rivelato.