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«Affinché siate una benedizione!». Dodici lettere sul sacerdozio
Chi è il sacerdote? Il cardinal Miiller ci aiuta a vedere nel sacerdote l'uomo di Dio che unisce ciò che è con ciò che fa. «Chi è in basso (cioè chi cerca disperatamente dei sistemi per buttar via il tempo) deve vederti in alto, magari per qualche anno odiarti e disprezzarti e fuggirti e poi se Dio gli dà grazia pian piano cominciare a invidiarti, imitarti, superarti. [...] La mira altissima, addirittura disumana (perfetti come il Padre!) e la pietà, la mansuetudine, i compromessi paterni, la tolleranza illimitata solo per chi è caduto e se ne rende conto e chiede perdono e vuol riprovare da capo a porre la mira altissima» (don Milani). Riaffermando la dignità infinita che ogni sacerdote riceve da Dio, l'autore evidenzia la responsabilità e l'umiltà che essa comporta e delinea un quadro chiaro sull'origine, l'espressione, la natura e la forma del ministero sacerdotale, restituendo così al sacerdote il compito che gli è stato affidato dal Figlio di Dio. «Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato» (Lc 10,16). -
«Pensiero alla morte». Sul senso della vita
Il volume accompagna nella lettura di uno dei testi più belli della letteratura religiosa di ogni tempo: ""Il pensiero alla morte"""" di Paolo VI (1897-1978). Il titolo dell'opera può trarre in inganno: non è una meditazione sulla morte, ma una riflessione sul senso della vita, scritta dall'allora pontefice in un periodo di riposo, a Castelgandolfo, nell'estate del 1965. Tre i temi centrali: la gratitudine per i sempre sorprendenti doni della vita e del mondo; il pentimento per non averli sempre utilizzati a dovere; la scelta di fare del proprio tempo un rinnovato dono d'amore per tutti. Un'occasione per entrare nel cuore di una delle personalità più significative, e ancora da riscoprire, del XX secolo."" -
Alessandro Maggiolini. Un vescovo da prima pagina
"Maggiolini era un gigante. Non sopportava navigare nel Banal Grande del politicamente corretto e non faceva niente per nascondere quel vulcano in perenne tremolìo rappresentato dall'unione di cervello e cuore in costante simbiosi. Andava ricordato, anzi andava riscoperto. E l'autrice, giornalista solida e puntuale, lo ha fatto nel modo migliore: gli ha ridato la parola. E aprendo quell'armadio con i ritagli, riproponendo """"vecchi"""" articoli carichi delle sue provocazioni ancora vibranti, ha confermato quanto fosse premonitore lui allora e quanto siamo noiosi e incagliati noi oggi. In 20 anni il dibattito sociale, etico e politico in Italia non è avanzato di un metro. Frasi illuminanti o preoccupate sul gender fluid, sulla genitorialità in crisi sull'immigrazione erano già allora pietre angolari, convinzioni forti di un sacerdote che amava la sua terra e amava il Vangelo."""" (dalla Prefazione di Giorgio Gandola)" -
Gino Piovano. Pensiero e vita di un freak santo
Non ebbe una nascita normale. Scioccò i genitori ed il parentado. Fu battezzato il giorno dei morti. Non fu allattato normalmente dalla mamma. Fu rifiutato dall'asilo infantile, dalle scuole e dalla parrocchia. Camminava a stento, udiva molto poco, pativa l'auto. Faticava a parlare e a stare seduto, dormiva con gran parte del corpo proteso nel vuoto. Era stonato. Lo chiamarono ""diavolo"""". Temeva di essere sgozzato dal padre. Gli piallarono il volto, gli ridussero la bocca ad una fenditura quasi perpendicolare, gli estirparono gli occhi. Non poteva sorridere, né baciare, né piangere, né fischiettare. Aveva il corpo seminato di protuberanze. Uscì di casa in tutto nove volte. Incalcolabile il numero delle operazioni subite. Era un freak. Un freak dotato di un'intelligenza superiore alla media, un autodidatta che teneva testa ai professori universitari. Un punto di riferimento per anime in ricerca. Un innamorato del vangelo, un gran teologo, un santo anomalo. Diciannovenne, presso la grotta di Lourdes, disse di sì alla volontà di Dio. E vi rimase fedele per tutta la vita."" -
Nei legami della fraternità universale. Ecumenismo. Dialogo. Libertà religiosa
«Il dialogo interreligioso, prima ancora di essere discussione sui temi della fede, è una ""conversazione sulla vita umana"""" e crea relazioni più fraterne tra noi. """"Accogliere"""" non equivale semplicemente ad """"accettare"""" o a """"tollerare"""" la presenza d'altri fuori da qualsiasi legame sociale, culturale e religioso. """"Accogliere"""" vuol dire anche """"ricevere"""" e """"condividere"""" un dono, nella consapevolezza che l'altro è per me sempre un fratello, una sorella, perché tutti siamo figli e figlie di un solo Padre che è nei cieli in quell'unico spazio che è la terra abitata da tutti». dalla Prefazione del card. Crescenzio Sepe Nel tempo della globalizzazione e delle frammentazioni abbiamo bisogno come singoli e come comunità di un criterio etico fondamentale relazionale. Le religioni mondiali non possono fare un passo indietro proprio oggi di fronte a questa necessità storica. Temi quali la libertà religiosa, il dialogo fraterno, l'accoglienza reciproca, l'incontro tra le diverse identità culturali e religiose acquistano il carattere di urgenza proprio nella condivisione di luoghi abitati dai diversi. La Chiesa deve avvertire questo impegno come fondamentale e spazio concreto dell'annuncio evangelico, avvicinando ogni cultura e ogni religione con """"simpatia"""", ponendosi tra di esse come lievito di fraternità."" -
Il discernimento nella morale coniugale
Amoris laetitia invita a discernere le situazioni morali dei coniugi con un'attenzione alla singolarità del caso. È un ritorno alla casuistica o la proposta di un nuovo paradigma per la pastorale? Questo volume verifica la pertinenza delle varie interpretazioni, istruendo un confronto, nel vivo delle questioni coniugali, con altri due paradigmi: quello di ""coscienza / norma"""", proprio della morale moderna di """"terza persona"""", e quello di """"prudenza / virtù"""", proprio della morale classica """"di prima persona""""."" -
La vera Europa. Identità e missione
L'ultimo, accorato appello di Benedetto XVI affinché l'Europa riscopra e riaffermi la sua vera origine e identità che l'hanno resa grande e un modello di bellezza e di umanità. Come in un tempo non troppo lontano Papa Giovanni XXIII si appellò alle grandi nazioni dell'Europa e dell'Occidente per scongiurare una devastante Guerra nucleare, così oggi il Papa emerito Benedetto XVI si rivolge un'ultima volta all'Europa intera e all'Occidente perché, solo riscoprendo la propria anima, possano salvare sé stessi e il mondo dall'autodistruzione. -
Non fate male a uno solo di questi piccoli. La voce di Pietro contro la pedofilia
Il libro è una summa del pensiero di Papa Francesco e del Papa emerito Benedetto XVI sul fenomeno degli abusi sessuali perpetrati a danno dei minori da sacerdoti, laici e prelati. rn«Bergoglio e Ratzinger chiedono perdono alle vittime degli abusi e smentiscono le voci di un contrasto fra loro» - La RepubblicarnI due autori, pur avendo un approccio diverso sulle cause di tale fenomeno, denunciano con un'unica voce, quella di Pietro, una tragedia che non può e non deve rimanere sottaciuta, individuandone le cause e la cura. In appendice il Motu proprio di Papa Francesco ""Vos Estis Lux Mundi""""offre una indicazione precisa di quali provvedimenti concreti sono stati adottati per debellare questa piaga."" -
Ricordare e rinascere
«Non sarà possibile ricordarci del dimenticato e cercare il perduto, se la grazia divina non ci prenderà per mano e non ci condurrà e non porrà davanti alla Verità del Principio e della Fine. Molti evitano la Sua luce. Preferiscono che le tenebre coprano la terra, poiché non vogliono che siano visti gli atti compiuti dal loro cogito-volo che pretende di essere Logos in cui siano loro stessi a creare ""l'universo e la storia"""" (cfr. Giovanni Paolo II, Redemptor hominis, 1). Dio però non cessa mai di ad-venire ai Suoi figli che si sono perduti. Ad-viene attraverso altri uomini da Lui mandati come profeti. Bisogna pregare e vigilare perché questi testimoni della Verità non ci passino accanto senza che li scorgiamo e li accogliamo. La Cattedra Karol Wojtyta offre ai lettori il XV volume della collana Sentieri della verità, che contiene testi che potranno essere d'aiuto per gli uomini turbati da questi difficili tempi. La Chiesa sempre ha sofferto e sempre soffrirà la propria debolezza e l'aggressione del Maligno. Ed è sempre così che da tutte le difficoltà esce ri-nata.» (dall'Introduzione di Stanislaw Grygiel)"" -
Sapienza e scienza in Bonaventura da Bagnoregio. Epistemologia teologica ed esegesi biblica
Aseguito della ""riscoperta di Aristotele in Occidente"""" il rapporto theologia-scientia-sapientia christiana è una delle questioni più dibattute nel corso del secolo XIII. Lo studio di Marco Arosio (t 2009) pone l'accento sul metodo della """"scienza"""" teologica che Bonaventura elabora a partire dagli anni del suo magistero parigino (1250-1257) e che sarà adottato dal Serafico per l'intero arco della propria attività di pensatore francescano: una theologia che accoglie la ragione """"scientifica"""" come modus inquisitivus et perscrutatorius applicato al credibile, affinché possa costituirsi come una tappa dell'iter graduale compiuto dalla fede verso la sapientia, in via, e la visione della gloria, in patria."" -
Nella predilezione di Cristo
Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete! (Gv 21,6). Il dettaglio della «parte destra» è un richiamo ad una preferenza, ad una predilezione. La «parte destra», in tutta la Bibbia, è la parte migliore, la parte privilegiata, la parte più onorata, la parte dell'amicizia, della predilezione, e anche la parte più potente, più forte. La destra nella Bibbia è nello stesso tempo la parte dell'affezione, dell'onore e della potenza. Gesù ci chiede di gettare tutto, di investire ancora una volta tutto dalla parte destra della barca, dalla parte della Sua preferenza, dalla parte della familiarità con Lui, dell'amicizia con Lui. Di fronte a tutta la sterilità esteriore e interiore di cui facciamo esperienza, Gesù ci chiede di obbedire all'offerta della sua familiarità; chiede alla nostra libertà stanca e impotente un gesto di obbedienza possibile, semplice, leggero. L'unico impegno, l'unico ""sforzo"""" è quello della pura libertà di accettare di farlo dalla parte che Lui ci indica."" -
Caterina. Una santa del Trecento italiano
Questa biografia di Santa Caterina da Siena evidenzia la figura di una delle donne più famose della storia italiana e della storia della Chiesa in particolare, in un periodo tra i più difficili e complessi della storia europea. Grande mistica, morì a soli trentatré anni. Ma la sua vita fu costellata da avvenimenti davvero eccezionali per una giovane donna del Trecento. Per ispirazione divina intesse relazioni con persone di potere religioso e politico, come il papa e i governanti di allora, per il bene della Chiesa e della società civile. Compone liti, si adopera per portare la pace tra fazioni dissidenti, esorta i Signori dell'epoca a governare con giustizia, si occupa dei poveri, dei malati, dei disperati. Per le donne di oggi, tese a una legittima visibilità e partecipazione nella Chiesa e nella società, Caterina è un esempio ante litteram a cui guardare. E cogliere quella vis di pensiero e di azione che non arretra di fronte a nessun ostacolo e guarda alla costruzione del futuro. -
Difesero la fede, fermarono il comunismo. La Cristiada, Messico 1926-1929. La Cruzada, Spagna 1936-1939
"Con questo libro dedicato a due episodi cruciali del rapporto tra cattolicesimo e politica nell'era delle ideologie e dei totalitarismi, Formicola affronta le vicende connesse alla resistenza dei cattolici messicani contro il laicismo di radice massonica, e poi alla sanguinosa persecuzione dei cattolici spagnoli ad opera del Fronte popolare. Esse sono per lui essenzialmente due exempla, due reperti privilegiati presi dal recente passato in cui si può osservare quasi """"in purezza"""" un epico confronto tra visioni del mondo, tra filosofie della storia: da un lato la tradizione politica cattolica, imperniata sulla stabilità sociale, sul principio di autorità, sullo sviluppo ordinato delle comunità; dall'altra la destabilizzazione portata alla civiltà euro-occidentale dalle forze sovversive, che egli individua in una catena che dalla Riforma protestante conduce all'illuminismo settecentesco, al socialismo e al comunismo, fino al progressismo radicale sviluppatosi dal Sessantotto al post-guerra fredda."""" (dalla Prefazione di Eugenio Capozzi). In Appendice ampi estratti dai documenti del Magistero di Pio XI sul «caso messicano» e dalla Lettera collettiva dell'episcopato spagnolo dell'1 luglio 1937 in sostegno all'""""Alzamiento Nacional"""". Prefazione di Eugenio Capozzi." -
La pastorale della solitudine. Una nuova proposta
L'epidemia della solitudine, un drammatico «segno dei tempi», sta dilagando sotto varie forme nelle società occidentali. A causa di questa piaga della nostra epoca, molti dei figli della post-modernità sono figli infelici. Per rispondere a questo flagello, e contrastare le conseguenze dell'arretramento della cultura cristiana, l'autore propone una nuova iniziativa, un nuovo ministero sociale, un nuovo apostolato: la pastorale della solitudine. Esaminando le cause e gli aspetti di tale epidemia e dell'invalidazione dell'uomo contemporaneo (prendendo la Gran Bretagna come esempio), l'Autore presenta una serie di proposte per l'attuazione e la crescita di questa nuova forma di pastorale. Affermando che tale iniziativa risponde all'istruzione di Cristo di curare gli afflitti e può fare parte della «nuova evangelizzazione», il saggio (indirizzato a tutti gli uomini e le donne di buona volontà) è soprattutto un appello al mondo cattolico: clero, ordini religiosi, associazioni e fedeli. Per questo ed altri motivi l'autore afferma: «Come sarebbe bello se dopo la nostra morte Cristo potesse dirci: ""Ero solo, soffrivo per questo, e tu mi hai fatto compagnia""""»."" -
Meditazioni di un cristiano sui Salmi 1-51
Fra il 2014 e il 2016, a pochi anni dalla morte, Robert Spaemann ha dato alle stampe un'opera che raccoglie le Meditazioni sul Libro dei Salmi, a cui si è dedicato nell'intimità di un'esperienza filosofica e cristiana assolutamente unica. Un'opera di cui si conosceva l'esistenza e a lungo circolata soltanto fra pochi amici, fra i quali il filosofo H. U. von Balthasar, che, a suo tempo, ne aveva caldeggiato la pubblicazione. Una lunga attesa che ora ripaga del tutto il lettore, consegnandoci una sintesi perfetta dell'eredità filosofica e spirituale di uno dei massimi filosofi del nostro tempo. Non è un caso che queste Meditazioni siano diventate un punto di riferimento frequente per le riflessioni del Papa emerito Benedetto XVI. -
Bollettino di dottrina sociale della Chiesa (2019). Vol. 3
Il Bollettino di Dottrina Sociale della Chiesa, è la rivista trimestrale del Cardinal Van Thuân international Network. Viene pubblicato in Italia, in America Latina e in Spagna. Le tre versioni presentano una simile struttura e profondi punti di contatto ma anche un respiro leggermente diverso, poiché oltre ad affrontare importanti argomenti di portata internazionale, si impegnano in riflessioni e indagini legate a particolari contesti. La rivista pubblica articoli di approfondimento e resoconti sullo stato di attuazione della Dottrina sociale della Chiesa nel mondo con uno sguardo particolare sull'Italia. Fornisce anche una serie di strumenti informativi: rassegna delle riviste specializzate, cronaca trimestrale dei principali avvenimenti che riguardano la Dottrina Sociale della Chiesa, recensione di libri e approfondimenti di documenti. Si tratta di uno strumento nato per interpretare e sviluppare con l'aiuto di personalità di fama internazionale le problematiche nazionali e mondiali legate a importanti temi sociali come la giustizia, i diritti umani e la pace. -
Amici dello sposo. Per una visione rinnovata del celibato sacerdotale
In questi ultimi anni i sacerdoti della Chiesa cattolica sono stati sottoposti a indagini, critiche e denunce giuste ed ingiuste. Si vorrebbe capire perché e si vorrebbero fornire elementi di valutazione per il dibattito sul futuro del clero cattolico, e in particolare per la problematica del celibato, nel contesto del prossimo Sinodo sull'Amazzonia, ma non solo. Il libro del Cardinal Ouellet presenta una visione rinnovata che può non solo aiutare il discernimento della Chiesa in quest'ora della storia ma anche incoraggiare i sacerdoti a vivere con entusiasmo la loro vocazione. -
Parola. Sacramento. Carisma. Scritti in onore di Libero Gerosa in occasione del suo 70º compleanno
«I contributi raccolti in questo volume per il 70º genetliaco di mons. Libero Gerosa non solo costituiscono una eloquente testimonianza della stima e dell'amicizia di coloro che, colleghi collaboratori discepoli o semplicemente amici, condividono con lui la passione per il Diritto canonico, ma dimostrano inconfutabilmente l'ampiezza del ruolo che questa disciplina è in grado di svolgere a servizio della Chiesa e della Società. Con la fondazione dell'Istituto Internazionale di Diritto Canonico e Diritto Comparato delle Religioni nel 2001, mons. Gerosa ha arricchito la Facoltà di Teologia di Lugano, di cui è stato Rettore per due mandati dal 2000 al 2008, di un centro di studi di fama internazionale. Alla scuola di mons. Eugenio Corecco, canonista lui stesso,Vescovo di Lugano e Fondatore della Facoltà di Teologia, l'Istituto DiReCom, sapientemente diretto fino ad oggi da mons. Gerosa, ha grandemente contribuito alla riscoperta e alla valorizzazione del Diritto canonico come disciplina teologica indispensabile alla concretizzazione della missione della comunità ecclesiale, formando in tal senso numerosi allievi provenienti da molti paesi. Inoltre, con una coraggiosa e geniale interpretazione dei segni dei tempi, mons. Gerosa ha saputo volgere lo sguardo al di là dei limiti confessionali: aprendo gli studi alla dimensione giuridica delle religioni in quanto tali ha mostrato come il Diritto canonico possa essere motore di ricerche interdisciplinari a tutto campo e contribuire così al dialogo interreligioso e alla costruzione di una convivenza civile giusta e rispettosa. La Facoltà di Teologia di Lugano, cui associo i miei sentimenti personali, è grata e fiera dell'impegno e del successo di questo suo amato Collega e Maestro, ed è unanime nell'augurare ancora numerosi anni di proficuo e sereno lavoro». (Prof. Dr. René Roux Rettore della FTL) -
Bollettino di dottrina sociale della Chiesa (2019). Vol. 4
Il Bollettino di Dottrina Sociale della Chiesa, è la rivista trimestrale del Cardinal Van Thuân international Network. Viene pubblicato in Italia, in America Latina e in Spagna. Le tre versioni presentano una simile struttura e profondi punti di contatto ma anche un respiro leggermente diverso, poiché oltre ad affrontare importanti argomenti di portata internazionale, si impegnano in riflessioni e indagini legate a particolari contesti. La rivista pubblica articoli di approfondimento e resoconti sullo stato di attuazione della Dottrina sociale della Chiesa nel mondo con uno sguardo particolare sull'Italia. Fornisce anche una serie di strumenti informativi: rassegna delle riviste specializzate, cronaca trimestrale dei principali avvenimenti che riguardano la Dottrina Sociale della Chiesa, recensione di libri e approfondimenti di documenti. Si tratta di uno strumento nato per interpretare e sviluppare con l'aiuto di personalità di fama internazionale le problematiche nazionali e mondiali legate a importanti temi sociali come la giustizia, i diritti umani e la pace. -
La fede e la giustizia degli affetti. Teologia fondamentale della forma cristiana
La fede e la giustizia degli affetti. Questa formula non è consueta nel linguaggio della teologia fondamentale. Nello stesso tempo, però, le più recenti sollecitazioni del magistero autorevole (Deus caritas est, Caritas in veritate, Lumen fidei) hanno esplicitato vigorosamente la centralità del nesso tra fede e affetti, verità cristiana e giustizia dell'amore. Il libro si propone di introdurre alla comprensione delle ragioni teologiche di questo ricupero della centralità della dimensione affettiva e pratica dell'atto e dell'attuazione della fede. La coerenza antropologica ed epistemologica della fede, che vive e si perfeziona nella giustizia degli affetti suscitati dall'amore di Dio, è il tema centrale del compito affidato al rinnovamento della teologia fondamentale, che rende pensabili, nella loro unità, la verità della rivelazione e la grazia della fede.