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Cosmopolitismo radicato
L’eminente filosofo anglo-ghanese Anthony Kwame Appiah affronta, in una brillante sintesi di autobiografia, storia, letteratura e filosofia, le questioni rese più urgenti dalla globalizzazione nella prospettiva del cosmopolitismo “radicato”. La sua idea di cosmopolitismo coniuga infatti universalismo e differenza, lealtà locali e globali, e descrive con realismo il profilo di un/a “cittadino/a del mondo” dell’epoca contemporanea. Assumere un atteggiamento cosmopolita significa accettare le responsabilità politiche e morali necessarie nel fare «la giusta parte», senza idealismi inapplicabili, ispirati tanto da una nuova educazione civica quanto dalle lezioni apprese grazie a certe pratiche di socializzazione, come pure da un concetto di «patrimonio dell’umanità» non statico ma dinamico. -
Età del ferro (2022). Vol. 3
«Non è una rivista di letteratura, né di “critica” o di “poetica”. Non è una rivista di sociologia, antropologia, psicoanalisi o delle più varie humanities. È una rivista militante senza engagement. Forse è addirittura una rivista politica. La letteratura è una forma irriducibile e insostituibile di conoscenza. La letteratura non ha compiti di intrattenimento o di “impegno” immediato, ha la profondità “sociale” delle parole. La letteratura ha a che fare con altri ambiti della cultura, anche con quelli in apparenza più lontani e diversi. La letteratura non è democratica, è critica. Non abbiamo ideologie e comunque fedi, credenze o religioni – neppure la religione della razionalità. La differenza tra tecnologia hard e tecnologia soft – la differenza tra il Novecento e il Duemila – è solo apparente: l'espropriazione non cambia, ma, e non è poco, si sposta dal corpo alla mente, e così incide sulla qualità dell'antropos, decide della sua essenza. Esiste un problema di ecologia della cultura, ovvero di ecologia di quello che siamo. Noi leggiamo il mondo (quindi anche la polis) consapevoli che ciò che ci caratterizza come specie animale, e ci fa diversi da tutti gli altri esseri viventi, è la creatività della nostra mente. Questa è la nostra militanza: rimettere al centro la potenza gnoseologica dell'arte, della poesia. Questa è appunto una funzione politica: combattere per la salute della specie cui apparteniamo.» -
Ascetica dell'uomo d'azione
Per Sergio Paronetto, tra i più influenti ispiratori del moderno pensiero sociale cristiano, l'ascetica non è una disciplina per eremiti, ma piuttosto il necessario complemento alla vita quotidiana, un allenamento all'azione e all'esercizio dell'impegno civile. Questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1948 su iniziativa del futuro Papa Paolo VI, raccoglie le riflessioni di Paronetto negli anni della Resistenza al fascismo e dei primi sforzi per la rinascita del Paese. Sono scritti lontani da ogni sterile introspezione narcisistica, testimonianza di un'energia spirituale e politica che si nutre di una inesausta ricerca di verità nella pratica quotidiana. Prefazione di Giovanni Battista Montini. -
Cervantes
Della vita di Miguel de Cervantes - di cui molto, soprattutto intorno agli anni di gioventù, è rimasto avvolto nel mistero - i pochi documenti irrefutabili che ci sono pervenuti riguardano proprio i periodi e i fatti all'apparenza più inverosimili. Di lui, Thomas Carlyle disse: ""In un secolo lontano, visse un certo tale, uomo energico, che combatté valorosamente a Lepanto, lavorò coraggiosamente ad Algeri come schiavo, sopportò con sereno valore fame, miseria e ingratitudine del mondo e che poi, stando in carcere, scrisse con l'unica mano rimastagli il libro più gioioso e insieme più profondo del tempo moderno, intitolandolo Don Chisciotte"""". In questo romanzo biografico di Bruno Frank, con un perfetto equilibrio tra ricostruzione storica e densità narrativa, prende corpo la trasformazione di un giovane poeta, un uomo solo e disperato che, sconfitto dalla vita, creò uno dei più grandi capolavori della letteratura."" -
Cabaret Voltaire
All'inizio di febbraio del 1916, il poeta e scrittore Hugo Ball fonda a Zurigo il Cabaret Voltaire, luogo di aggregazione di giovani artisti in fuga dagli orrori della Prima Guerra Mondiale. Il locale, ""la cui intenzione è di ricordare, al di là della guerra e della madrepatria, i pochi indipendenti che vivono per altri ideali"""", è una fucina di emozioni folli dove vengono proposti spettacoli dissacranti e provocatori di danza, musica, pittura e reading. Diverrà la culla del Dadaismo. Questo volume raccoglie una serie di testimonianze autografe di Ball, relative al breve ma eccezionale periodo di attività del Cabaret Voltaire: frammenti del diario in cui l'autore riversa riflessioni artistiche, notizie delle soirée, impressioni sul drammatico momento storico; una sezione epistolare con alcune lettere, inedite in italiano, indirizzate tra gli altri a Emmy Hennings e Tristan Tzara; e infine alcuni introvabili componimenti dello stesso Ball. A un secolo esatto dall'apertura del locale che ha segnato la nascita del movimento dadaista, Cabaret Voltaire porta il lettore dietro le quinte di una delle esperienze più irriverenti, radicali e geniali dell'Europa novecentesca."" -
Le avventure di un libraio
Nessuno, tra chi si sia occupato di letteratura inglese degli anni Trenta, ha potuto fare a meno di questo libro di memorie. Fu pubblicato nel 1937 dalla leggendaria Lungarno Series, la casa editrice (fondata dallo stesso Orioli) che rappresentò l'iniziativa più rilevante nell'ambito della cultura anglofiorentina tra le due guerre, e il cui spregiudicato anticonformismo si attirò non poche noie dal regime fascista. Vi trovarono posto opere scottanti e difficilmente pubblicabili in Inghilterra di autori come D.H. Lawrence (L'amante di Lady Chatterley ebbe qui la sua prima edizione mondiale), Norman Douglas, Somerset Maugham e altri. La vita di Orioli e i suoi incontri straordinari sono raccontati qui, in un'autobiografia tra le più vitali e affascinanti del Novecento italiano. -
Gioacchino Rossini
Figlio di una discreta cantante e di un mediocre suonatore di corno, l'infanzia di Rossini fu segnata da un talento precocissimo. A quattordici anni compose la sua prima opera {Demetrio e Polibio), e a trentasette - dopo il Guglielmo Teli - smise di comporre per il teatro lirico, ritirandosi a vita privata. Pigro, umorale, ipocondriaco, collerico ma anche gioviale, facile ad attacchi di ridarella, innamorato del buon cibo e delle belle donne, a quarantanni era già vecchio e acciaccato: ""Patisco assai, mi creda, patisco assai"""", diceva al suo medico, e a chi gli chiedeva di scrivere nuove opere rispondeva: """"La musica vuol freschezza d'idee: io non ho che languore e idrofobia"""". Questa biografia, apparsa nel 1941 e ancora oggi tra le più esaustive sul genio rossiniano, ne ripercorre la vita e le opere."" -
Vita e dottrina di Kant
Nato come commento e integrazione alle opere complete di Kant, questo libro assunse ben presto una sua autonomia, che lo rese uno dei saggi più originali e completi sul filosofo del criticismo. Convinto che ogni scritto di storia della filosofia debba avere un respiro teoretico ampio, per non ridursi a un mero resoconto cronologico e didascalico, Cassirer offre un'analisi puntuale e acuta dei maggiori testi kantiani, mostrandone gli aspetti ancora vitali e le intuizioni insuperate, che trovarono il loro culmine nelle tre Critiche. L'originalità dell'interpretazione di Cassirer, che rende questo lavoro ancora oggi uno degli studi imprescindibili per la comprensione della filosofia di Kant, consiste nell'aver elaborato una lettura unitaria del suo percorso teorico, spiegando come ogni fase del suo pensiero contenga e porti a maturazione la fase precedente, senza perdere mai di vista lo scopo finale dell'impresa critica: chiarire le condizioni di possibilità di una conoscenza coerente dell'esperienza in tutta la sua ricchezza e complessità. Ne emerge un ritratto di Kant in cui vita e pensiero si intrecciano come aspetti di un'esistenza individuale eccezionale, che si è formata nella temperie culturale dell'Illuminismo europeo segnandone in profondità gli ulteriori sviluppi filosofici, estetici e morali. L'edizione è arricchita da una presentazione di Gianna Gigliotti, tra le massime studiose italiane di Kant e del neokantismo. -
Il manuale del perfetto carcerato
"Il mio arresto era stato un'infamia. Ed io ero un martire. Tuttavia, in fin dei conti, ringraziavo quei porci, benedivo quell'infamia ed il martirio mi pareva lievissimo, poiché avevo così avuto occasione di essere a contatto col carcere e coi suoi abitatori."""" La testimonianza diretta, coinvolgente e intensa della vita carceraria nell'Italia liberale e pre-fascista, scritta da uno dei più combattivi esponenti del socialismo europeo. Arrestato due volte tra il 1893 e il 1896, Serrati racconta fin nei minimi particolari la condizione dei reclusi nelle prigioni del Regno, senza risparmiare nessun dettaglio sull'abbrutimento fisico e psicologico a cui venne sottoposto. Dalla descrizione dell'architettura carceraria al misero regime alimentare, fino alle disastrose condizioni igieniche, Serrati apre uno squarcio inquietante su un aspetto poco indagato dell'Italia post-risorgimentale, elaborando una critica del regime carcerario che ancora oggi, purtroppo, conferma la sua amara attualità." -
Il ladro
Georges Darien fu un anarchico francese dalle alterne fortune: ora esaltato, ora calunniato, il suo nome fu anche pressoché rimosso fino a quando Alfred Jarry non collocò ""Il ladro"""" al sesto posto dei suoi libri d'elezione. Anche Breton ne fece un oggetto di culto, contribuendo alla riscoperta di un autore che oggi è ritenuto il precursore di Celine. Romanzo trascinante, sfida ai lettori e alla morale comune, """"Il ladro"""" fu scritto da Darien con un preciso scopo politico-sociale: mettere in discussione il principio di proprietà e sostenere il diritto al furto o, come lo definivano certi anarchici, la reprise individuelle. La società, sembra dirci Darien, è malata alla base, e perciò va distrutta."" -
Henry James al lavoro
Londra, estate del 1907. Nell'ufficio dove sbriga pratiche burocratiche, la ventisettenne Theodora Bosanquet viene a sapere che Henry James è in procinto di assumere una nuova segretaria. Decide subito di candidarsi e, dopo un breve e memorabile colloquio, diventa la sua fidatissima, irrinunciabile collaboratrice. In questo memoir, delizioso per aneddoti e curiosità, la Bosanquet traccia un ritratto intimo del grande scrittore, che il lettore vedrà dettare con puntigliosa precisione, tenersi la testa fra le mani cercando una parola perduta, costruire la sua prosa complessa con la sola voce, in quel prodigioso fluire - lento e ininterrotto - da cui scaturivano, come per magia, i suoi capolavori. Pubblicato nel 1924 nella collana di saggi della Hogarth Press curata da Léonard e Virginia Woolf, ""Henry James al lavoro"""" appare qui per la prima volta in traduzione italiana. Prefazione di Pietro Citati."" -
L'albero coricato. L'intimità, il tempo e il desiderio: il Cantico dei cantici di Marc Chagall
"C'è una verità profonda in un quadro di Chagall: un'autentica fedeltà al reale. Non si tratta di sogni senza regole, né dell'arbitrio di una fantasia infantile o sovreccitata: il suo linguaggio è quello del simbolo in quanto tale, non del sogno, che pure partecipa della dimensione simbolica"""". Sulla collina di Cimiez, nel cuore del Musée National Marc Chagall, le cinque tele del Cantico dei Cantici offrono a tutti un luogo di rinascita e di sorprendente conoscenza della vita: un nuovo monte Tabor, sulla cui vetta la realtà si trasfigura. Seguendone le immagini, l'autore ci accompagna nel cuore dell'ebraismo dell'Est e nella Parigi di inizio secolo - gli universi da cui Chagall attinse la linfa della propria arte: è un viaggio che ci invita a risillabare, nella lingua dei colori di Chagall, la nostra comprensione dell'intimità, della relazione, del desiderio e del divenire nel quale siamo immersi. L'esplorazione intima e appassionante di questo ciclo pittorico diviene un mythos autobiografico sul quale modellare nuovamente la nostra relazione con il mondo." -
Platone. L'uomo e l'opera
Quest'opera di Alfred Edward Taylor resta oggi un documento importante per completezza testuale e rigore filologico nell'ambito degli studi platonici. Lontano dai tentativi dei moderni d'imprigionare il pensiero del filosofo ateniese in un sistema, Taylor rinuncia a discuterne astrattamente le idee, procedendo a un'analisi ""seriatim"""" dei dialoghi, con l'obiettivo di cogliere al vivo lo svolgersi del disegno teorico di Platone, che """"non significa un corpo compatto di """"risultati"""" da imparare, ma una vita spesa nella ricerca della verità e del bene""""."" -
Il senso dell'umano. Tra fenomenologia, psicologia e psicopatologia
"La psicopatologia fenomenologica si colloca come una terza via di stampo largamente umanistico fra la psichiatria come disciplina organicista e la psicoanalisi."""" Nell'odierno clima culturale che caratterizza l'Occidente, prevale una nuova, raffinata forma di Positivismo, per cui le scienze umane e la psicologia in particolare sono assoggettate agli studi neuro-scientifici delle strutture cerebrali. Il libro di Angela Ales Bello, ispirandosi alla fenomenologia di Husserl e della sua discepola Edith Stein, si propone di fornire una base teorica di tipo antropologico alla psicologia. Fondamentale, a questo scopo, è il riferimento all'analisi esistenziale dello psichiatra svizzero Ludwig Binswanger, che si distingue sia dall'impostazione freudiana che da quella junghiana. In questo modo, diventa possibile elaborare una comprensione della persona umana alternativa all'approccio riduzionista e a quello puramente psicoanalitico." -
Una vita sospesa (1938-1945)
Tra l'ottobre 1938 e il luglio 1945, quando era un giovane pediatra agli albori della carriera universitaria, Sergio Levi fu ""sospeso"""" dall'Ospedale Meyer di Firenze in seguito all'emanazione delle leggi razziali. Da quel momento si dipana la storia di questo libro, ricostruita dal figlio Giulio a cinquant'anni dalla morte del padre: la vana ricerca di un lavoro in Francia e in Inghilterra, la vita dimezzata, le fughe, i nascondigli, il rifugio in Svizzera, la separazione dai figli, la cattura dei parenti; ma anche le paure, le ansie, la gioia del ritorno e il dolore tenuto dentro per la tragedia che ha colpito un popolo intero."" -
La felicità al potere
Da guerrigliero Tupamaro a Presidente della Repubblica dell'Uruguay, passando per 14 anni di carcere sotto la dittatura: la parabola esistenziale di José ""Pepe"""" Mujica è diventata per il mondo intero un'immagine di speranza e felicità. """"El Pepe"""" è l'esempio vivente di come si possa pensare al bene comune senza avere brame di potere e di ricchezza vivendo, anzi, come qualsiasi cittadino della propria nazione. Il libro ospita un'intervista esclusiva rilasciata a Montevideo a Cristina Guarnieri. una biografia autorizzata di Mujica scritta da Massimo Sgroi. nonché i discorsi più importanti e famosi del Presidente, fra cui spicca quello sulla felicità che dà il titolo al libro. Nuova edizione aggiornata con i contributi di Roberto Saviano e Milena Gabanelli."" -
Venezia salva
"Venezia salva"""" esprime, in poesia, la condanna del primato della forza nella società di ogni tempo. Trae ispirazione da una novella storica seicentesca che narra il fallito complotto ordito dalla Spagna contro Venezia. La bellezza della città, riflessa nello sguardo innocente di Violetta, muove a compassione il capo militare dei congiurati, Jaffier, che denuncia il complotto cercando invano di salvare la vita dei compagni. Questa edizione di """"Venezia Salva"""" si presenta come una novità in quanto la nuova traduzione è accompagnata da un ricco apparato critico. In esso, avvalendosi di preziose informazioni presenti nel Fondo Simone Weil della Biblioteca Nazionale di Parigi, si ripercorre il retroterra teorico della tragedia e si ricostruisce, attraverso un'ampia documentazione storica, il tormentato percorso compiuto dall'autrice a partire dal momento in cui legge la novella storica dell'Abbé de Saint-Réal e dà inizio alla lunga gestazione del testo." -
Quando è troppo è troppo! Contro Wall Street, per cambiare l'America
Un socialista alla Casa Bianca? Bernard ""Bernie"""" Sanders sta sconvolgendo l'America e il mondo. Primo candidato nella storia Usa a rifiutare i finanziamenti dei grandi donatori, delle lobby e di Wall Street, Sanders ha presentato un programma di cambiamento radicale, una vera e propria """"rivoluzione politica"""", come lui la definisce, dalla parte dei giovani, dei disoccupati, dei lavoratori, della classe media impoverita dalla crisi. Nel libro, attraverso una selezione dei suoi maggiori discorsi, si ritrova, con chiarezza e completezza, il suo dirompente pensiero politico."" -
Il mondo di sotto. Cronache della Roma criminale
Le radici di una pianta si trovano sempre nel sottosuolo, e più la pianta è grande più le radici sono profonde. Mafia capitale non è solo il ""Mondo di sopra"""" della politica e dell'amministrazione e il """"Mondo di mezzo"""" di Buzzi e Carminati: le ragioni della sua forza e della sua pericolosità affondano nel terreno dei quartieri e delle periferie. Federica Angeli ha indagato per anni sul campo, partendo da fatti della cronaca di ogni giorno e finendo con lo scoprire intrecci inquietanti. Per le sue inchieste, la Angeli è stata ripetutamente minacciata, dal 2013 è stata messa sotto scorta, ed è stata nominata Ufficiale della Repubblica. Questo libro raccoglie un'ampia selezione dei suoi articoli degli ultimi cinque anni. Leggendoli, passo dopo passo, come le tessere di un mosaico oscuro e vivo, il lettore scoprirà la faccia di una Roma di cui molti non vogliono ancora sapere nulla."" -
Io voglio onestà. Contro le menzogne del cristianesimo ufficiale
Tra il dicembre 1854 e il maggio 1855 Kierkegaard pubblica sul quotidiano danese ""La Patria"""" una serie di articoli, nei quali polemizza con la cristianità ufficiale e i suoi rappresentanti che pretendono di essere considerati autentici testimoni del Vangelo senza tuttavia rinunciare alla mondanità e ai benefici statali di cui godono. A questi articoli si aggiunge """"Questo dev'essere detto; lo si dica dunque"""", un opuscolo che anticipa di un solo giorno l'uscita del primo numero de """"L'istante"""", l'organo di stampa pensato dal filosofo per dare voce al proprio risentimento verso una situazione che non esita a definire """"un prendersi gioco di Dio"""". In prima traduzione italiana, gli scritti con cui Kierkegaard compie l'estremo tentativo di suscitare nei suoi contemporanei la coscienza dell'infinita differenza qualitativa tra l'uomo e Dio. Introduzione di Alberto Siclari.""