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Scrivere il futuro
Possiamo superare l'incertezza che grava su di noi e sul futuro? L'inquietudine che contraddistingue le nostre vite non è epistemologica, ma ontologica: a partire da questa constatazione Bauman traccia la grammatica del nostro tempo, caratterizzata da parole quali ""probabilità"""", """"instabilità"""", """"turbolenza"""". Eppure, l'imprevedibile che permea la realtà in cui viviamo non è solo negativo: ciascuno di noi può scrivere il futuro secondo i propri desideri. Bauman attraversa le questioni più urgenti della contemporaneità: migrazione, diaspora, assimilazione, multicentrismo, estraneità, mixofilia e mixofobia. In un confronto serrato con la comunicazione tecnologica e la globalizzazione, il sociologo polacco dialoga con grandi figure dei secoli scorsi quali Laplace, Havel e Prigogine, convocandoci a fare la storia come insegnava Antonio Gramsci."" -
La rete ci renderà stupidi?
Google ci rende veramente stupidi? A partire dalla celebre domanda posta dallo studioso americano Nicholas Carr, Derrick de Kerckhove, erede di Marshall McLuhan e guru dell'era digitale, si inoltra nell'universo della rete problematizzandone gli impatti sul nostro modo di pensare, sulle facoltà cognitive, sulle capacità mnestiche. Chi di noi non usa Google? Chi può vivere oggi senza la rete? Che conseguenze hanno sulla nostra vita Facebook e Twitter? De Kerckhove affronta il fondamentale cambiamento epistemologico che stiamo vivendo, che rivoluziona modi dell'essere nutriti per secoli quali pazienza, memoria, attenzione, ascolto, silenzio, lettura, per scoprire, attraverso le sue riflessioni, i pericoli ma anche le enormi potenzialità della rete. -
Cos'è per noi Kant?
Nel 1896 Georg Slmmel scrive tre brevi articoli dedicati a Kant: si tratta di un primo abbozzo da cui prenderanno forma le sue celebri lezioni berlinesi, contributo ancora oggi imprescindibile per la comprensione del criticismo. Kant recide il filo tra essere e pensare, tessuto pazientemente lungo il corso della metafisica occidentale, e al contempo taglia i ponti che da millenni la morale tenta di gettare tra virtù e felicità. Nel suo sforzo costante di creare un sistema delle facoltà rimane centrale una profonda istanza architettonica. Kant vive ancora oggi, dopo Hegel, non come dottrina, ma come compito. -
I figli di Ares. Guerra infinita e terrorismo
Il presupposto per cancellare o ridurre le tensioni internazionali, le guerre, lo stesso terrorismo è l'eliminazione degli squilibri economici fra aree diverse del pianeta. La lotta contro la povertà non è solo un imperativo ""umanitario"""" ma è il modo più efficace per disinnescare il potenziale distruttivo alimentato dalla disperazione. Se si vuole un mondo più sicuro, è indispensabile adoperarsi perché sia più giusto; se si vuole la pace, ben più incisiva rispetto allo strumento della guerra preventiva è la rimozione delle catene della miseria in cui versano centinaia di milioni di esseri umani. """"Il terrorismo è la 'risposta' al processo di trasformazione nella morfologia della guerra. Coincide col tentativo di ristabilire, almeno parzialmente, la simmetria infranta dalla tecnologizzazione della guerra""""."" -
William Shakespeare
Il saggio di Hugo intitolato a Shakespeare fu accolto dai contemporanei come l'ultimo grande manifesto del romanticismo, in cui si articolavano e trovavano conferma le tesi espresse nella celebre Prefazione al dramma Cromwell, pubblicata più di trent'anni prima. Oltre che una penetrante analisi su Shakespeare, il saggio costituisce un'opera filosofica e politica tramata di memorie personali, un trattato di estetica, una summa delle riflessioni sull'impegno letterario su cui lo scrittore francese non ha mai cessato di pronunciarsi. -
Strawinski
"Strawinski è uno di quei 'representative men' emersoniani, i quali sembrano sintetizzare nella loro creazione le aspirazioni, le necessità spirituali della loro epoca. Doveva dare al mondo stupefatto la rivelazione totale del suo genio e contemporaneamente creare di colpo uno stile russo interamente nuovo, liquidando definitivamente l'impressionismo post-romantico debussiano e con lui ogni residuo, più o meno palese, dello stile armonico-cromatico dell'Ottocento"""". Lo """"Strawinski"""" di Alfredo Casella, che scriveva così il nome dell'ammirato collega, fu il primo libro in assoluto sul compositore russo: uscì in forma sintetica nel 1926, fu poi interamente rielaborato, ampliato e finito nel 1946. Edito nel 1947 dopo la scomparsa di Casella, ma con Igor' Stravinskij ancora in attività, il testo passa in rassegna con mirabile sintesi ognuno dei lavori che Stravinskij aveva fino ad allora composto, attraverso la penna di un Casella scaltro nell'evidenziarne con limpidezza i caratteri basilari. In queste pagine appassionate è rappresentata la visione di un musicista attraverso gli occhi di un altro musicista: Casella conobbe personalmente Stravinskij, ma ciò non impedì un'indipendenza di giudizio che gli fece riscontrare anche nei lavori più avanzati tracce di strutture classiche, secondo un'estetica tipicamente caselliana. Prefazione di Quirino Principe." -
Roma disfatta. Perché la Capitale non è più una città e cosa fare per ridarle una dimensione pubblica
Roma è una città a pezzi, per rendersene conto basta uno sguardo distratto. A maggior ragione un'analisi più approfondita rivela un contesto urbano sfibrato e disgregato, un agglomerato cresciuto senza regole in cui gli abitanti, svuotando il centro, si spostano verso aree esterne prive di identità e di connessione. la possibilità di riscatto da una situazione ormai gravemente compromessa è ostacolata dal sostanziale abbandono, da almeno vent'anni, di un'efficace pianificazione, mentre si assiste all'intreccio perverso di malaffare, cattiva amministrazione e interessi imprenditoriali, poco contrastato da una società civile ""il cui disincanto ha superato la soglia di guardia"""". L'esame delle metamorfosi di Roma offre agli autori anche l'opportunità per una riflessione sulle dinamiche del potere in una città sospesa tra incanto e squallore, speranze di rinascita e timore di un inarrestabile declino."" -
Gli enigmi del tempo
Tutti sanno cos'è il tempo ma è comunque difficile definirlo, saper dire cos'è esattamente, come già faceva osservare sant'Agostino. Edoardo Boncinelli ci conduce con raffinata perizia e fluida capacità divulgativa negli abissi più profondi di questo concetto, affastellando domande cariche di enigmaticità: il tempo è lineare (come nel calendario cristiano) o circolare (come nella tradizione antica)? È aperto o chiuso, imprevedibile o determinato? Il tempo delle cose, il tempo della vita, il tempo dell'anima: passando dalla fisica alla meccanica quantistica, attraverso la biologia, sino ad arrivare alle neuroscienze, l'autore spalanca la domanda eterna della nostra esistenza: cos'è il tempo? -
La rivoluzione gentile
La trionfale vittoria di Jeremy Corbyn alle primarie del Partito Laburista è l'inizio di una nuova era nella storia della sinistra, non solo britannica. Archiviato definitivamente il ""blairismo"""", il nuovo leader della sinistra inglese propone una visione radicalmente diversa di società, sul piano economico (la corbynomics, lodata da premi Nobel come Joseph Stiglitz), sui piano dei valori, superando l'individualismo competitivo e mettendo al centro le idee di comunità e di cooperazione (la caring society), e infine proponendo un nuovo modo di fare politica, basato sulla sobrietà e sull'ascolto di tutti."" -
Autobiografia di un capo indiano
In questo libro per la prima volta un nativo americano ha raccontato la sua vita affidandola alla scrittura. Capo guerriero della tribù dei sauk, Black Hawk passò alla Storia per essere sceso in guerra contro il governo degli Stati Uniti e aver guidato la resistenza della sua gente. Combattuto contro forze nemiche soverchianti, il conflitto si concluse in un massacro per i sauk, Black Hawk fu catturato, portato nelle città dell'Est ed esibito come un trofeo. Fu allora che, per ristabilire il controllo sulla propria figura e sulla sua storia, decise di dettare le proprie memorie. Con la solennità di un vecchio e rispettato capo tribù, Black Hawk ripercorre le vicende della sua vita: dall'infanzia nel villaggio di Saukenuk fino alle scelte dell'età adulta e alla decisione di combattere contro l'invasione dei coloni bianchi. Dalle pagine del libro emerge un mondo scomparso ma ancora incredibilmente ricco di vita. -
La sorpresa della fede. Il Vangelo di Matteo letto dal papa
Leggere il Vangelo insieme al Papa. Il Vangelo di Matteo, il primo dei sinottici nell'ordine canonico, commentato da Papa Francesco, passo dopo passo, ripercorrendo gran parte dei momenti della vita e della predicazione di Gesù. Il commento del Papa fa emergere il significato dei brani evangelici per gli uomini del nostro tempo, alla luce del messaggio di misericordia e di apertura alle periferie sociali ed esistenziali che caratterizza questo pontificato. Il Vangelo diviene così concreto strumento di ausilio per la pratica della lectio divina, guida quotidiana per i momenti bui, dono di gioia per gli attimi più lieti, e soprattutto sentiero per quella santità della vita quotidiana dischiusa dall'ascolto della Parola. Con la curatela dell'esegeta, esperto del Vangelo di Matteo, professor don Santi Grasso. Selezione dei testi a cura di Alessandra Peri. -
La mia terra fiorita. La lotta della mia generazione contro il capitalismo neoliberista
Giovane, coraggiosa, carismatica: Camila Vallejo ha fatto il giro del mondo diventando un'icona di riferimento per un'intera generazione di giovani in cerca di una società più giusta, II suo libro raccoglie, oltre a un'intervista con il giornalista Francisco Herreros, scritti e discorsi sulla passione politica che muove la sua lotta contro il capitalismo. L'amore per la democrazia dopo i tempi oscuri della dittatura, la protesta per un'istruzione gratuita e accessibile a tutti, la rivendicazione del ruolo della donna, la critica al sistema neoliberista che aliena le nostre vite, la custodia dell'ambiente e la riflessione sulle energie rinnovabili, il rapporto fra i movimenti studenteschi e la Storia, sono solo alcuni dei temi che accompagnano questa giovane leader cilena. La sua preziosa testimonianza politica ci parla di una terra che sta a noi rendere fertile, affinché sboccino fra le sue strade i fiori del cambiamento. -
La quindicesima roccia. Stazioni di un viaggio in Giappone
Il più famoso giardino zen del Giappone è un rettangolo di ghiaia bianchissima su cui s'innalzano, come montagne solitarie, quindici rocce. Ma lo spettatore non può mai coglierne con lo sguardo più di quattordici insieme. Dov'è la quindicesima roccia? Si dice che ciascuno debba andarla a cercare nell'invisibile della propria interiorità... Siamo sicuri che oggi sia ancora possibile viaggiare? La parola ""errare"""", nel suo duplice senso di """"vagare"""" e """"sbagliare"""", può offrire una prima risposta. Ma l'archetipo di questa idea di viaggio, l'Odissea, insegna che un vero viaggio è sempre anche un nostos, un ritorno alle origini. Accade quello che Goethe pensava delle lingue: soltanto chi impara una lingua straniera inizia a comprendere veramente la propria. Il Sol Levante, nonostante la sua apparente occidentalizzazione, continua a rimanere l'Altro dell'Occidente, la sua perfetta eterotopia, lo specchio che può restituirci l'immagine rovesciata di ciò che siamo. Non un libro sul Giappone, ma un libro attraverso il Giappone. Non un libro di viaggio, ma un manuale per imparare a viaggiare, a cogliere l'invisibile che ancora resiste al panopticon della cosmopoli. Come scrive Grazia Marchianò, """"inciampare a ogni passo nella coincidenza degli opposti come fosse la cosa più naturale e scontata del mondo tramuta il viaggio in Giappone di Francesco Lizzani in un'esperienza inaspettata""""."" -
La poesia
"È possibile che scrivere abbia un senso senza ricadere nell'atto di fede, e così in una sorta di nuova metafisica, magari estetica? Possibile che la poesia, proprio la poesia, così marginale e reietta, sia la chiave di volta per andare oltre il nichilismo, oltre il Novecento?"""" Che cos'è la poesia? Se nessuno è mai riuscito a dare una risposta, forse bisogna cambiare la domanda: la poesia è necessaria? È un fatto che pochi leggono poesia benché tutti la scrivano. Allora la poesia è un bisogno? Questo libro sostiene che la poesia è l'essenza dell'essere. È la caratteristica fondamentale e fondante del nostro stare al mondo. Senza la poesia non ci sarebbe il pensiero, addirittura non ci sarebbe la mente. La poesia è una necessità antropologica. È discriminante dal punto di vista evolutivo, darwiniano. Noi stessi siamo costituiti di poesia. La poesia ha a che fare con la biologia e con la fisica. Come le correnti oceaniche, la poesia ha in sé la propria energia. La poesia è la forma della materia che rappresenta se stessa. Questo è il fare del fare, ovvero il poiein." -
All'improvviso, la verità. Conversazione con Elsa Osorio
Elsa Osorio si racconta in un'intensa conversazione con Cristina Guarnieri sui temi a lei cari: la scrittura e la vita, la finzione e la Storia, i desaparecidos e la Giustizia Universale. Tra il fantastico - inteso come varco rispetto al silenzio imposto dalla dittatura - e la memoria - urgenza interiore di recuperare una speranza collettiva - Elsa salva dall'oblio figure che la storia ufficiale ha cancellato. Erede delle immense narrazioni del continente più a sud del mondo, la scrittrice si fa testimone dell'abbraccio delle differenze, invitando il lettore a osare vivere la vita come un tango. La sua voce attraversa il Novecento e il policromo mondo argentino che, inabissatosi nell'esperienza del male radicale, si muove oggi fra tentativi di parola e ricerca della verità. Luz, ""luce"""", si chiama la protagonista dell'opera che l'ha consacrata a livello internazionale. Una luce in fondo al tunnel, la via d'uscita da un vicolo cieco. Con interviste a Carlos Slepoy, avvocato dei processi di Madrid, e agli scrittori Inés Carland, Javier Rovira e Claudia Chamudis."" -
Jean Amèry. Il risentimento come morale
Jean Améry (1912-1978), già Hans Mayer, scrittore e saggista ""non-non-ebreo"""", fu un testimone particolarmente acuto e sensibile della Shoah. In Italia è noto soprattutto per tre saggi di ispirazione filosofica - Intellettuale a Auschwitz, Levar la mano su di sé, Rivolta e rassegnazione - e per il romanzo Charles Bovary, medico di campagna. Portandosi su terreni di confine della ragione, indagando oggetti che sfuggono a priori all'analisi - il dolore, la morte, il flusso del tempo e della memoria - Améry fu un acrobata della negazione, capace di affrontare le illusioni radicate nel pensiero e nel senso comune con l'osservazione lucida e impietosa dall'interno. Dalla sua riflessione scaturisce un confronto serrato con pensatori quali Nietzsche, Scheler, Weber, Freud, Adorno, Sartre, Jankélévitch, Cioran e testimoni come Bettelheim e Levi. Questo volume presenta l'opera di Améry e approfondisce alcuni temi del pensiero occidentale - l'invecchiamento, il suicidio, la concezione del tempo e dell'individuo - ma affronta ugualmente le questioni della Shoah, della testimonianza e della creazione letteraria, proponendo una rivalutazione filosofica del risentimento, inteso come re-sentir, capacità percettiva e coscienza riflessiva, """"fonte emozionale di ogni morale autentica, che sempre fu una morale degli sconfitti""""."" -
Berthe Morisot. Ediz. illustrata
Berthe Morisot (Bourges, 1841 - Parigi, 1895) fu tra le maggiori personalità dell'Impressionismo. Pittrice talentuosa, si trovò obbligata in quanto donna a formarsi al di fuori dei percorsi ufficiali: dopo l'esclusione dall'Ecole des Beaux-Arts fu allieva dell'accademico Joseph Guichard, poi di Jean-Baptiste Camille Corot e di Édouard Manet (per il quale inoltre posò più volte cpme modella). Dal 1864 al 1873 espose regolarmente al Salon; nel 1874 sposò il fratello di Manet, Eugène, ed entrò a far parte della Société anonyme cooperative des artistes peintres, sculpteurs et graveurs. Partecipò a tutte le mostre degli impressionisti, a eccezione di quella del 1879. Questo volume riunisce per la prima volta le testimonianze dedicate a Morisot da Stéphane Mallarmé e Paul Valéry, entrambi a lei profondamente legati. Mallarmé, suo affezionatissimo amico, ne celebra con lirismo la grandezza di pittrice; mentre Valéry, nipote dell'artista, la ricorda quale paradigma di una nuova estetica. Pagine vibranti che svelano il carattere fascinoso di una protagonista assoluta dell'arte del XIX secolo. Introduzione di Laura Iamurri. -
In nome del panda. La mia lunga storia d'amore con la natura
Vincitore del Premio Acqui Ambiente 2017rnrnLa sua vita è da sempre impegno, amore per le sfide e passione. Da oltre mezzo secolo Fulco Pratesi è in Italia il portabandiera assoluto di un ecologismo attivo e concreto, fatto di battaglie globali ma anche di comportamenti individuali. In occasione del 50° anniversario del WWF Italia, il fondatore e presidente onorario del WWF italiano ha deciso di raccontarsi. Una vita ricca di viaggi, avventure e incontri speciali - da Luca Cordero di Montezemolo a Susanna Agnelli, da Giulio Andreotti al principe Filippo di Edimburgo -, sempre contrassegnata dall'amore per la Natura e per gli animali. Tutti, indistintamente. In tanti anni di battaglie per i parchi nazionali, contro il dilagare del cemento o per la tutela del lupo e dell'orso, ha contribuito non poco a fare dell'Italia un Paese migliore, sempre con l'entusiasmo di un bambino. -
Complimenti per la televisione. Mezzo secolo di invenzioni televisive raccontate da Bruno Voglino
A Bruno Voglino, storico autore Rai, inventore di programmi e geniale talent scout, si deve la scoperta di un'intera generazione di personaggi del piccolo schermo: Carlo Verdone, Massimo Troisi, Beppe Grillo, Corrado e Sabina Guzzanti, Maurizio Crozza, Piero Chiambretti e Fabio Fazio - per citarne solo alcuni. In questo dialogo con Luigi Mastropaolo, lo scopritore di talenti di origine torinese si racconta per la prima volta ricostruendo le tappe del suo percorso artistico, svelandoci aneddoti, segreti e trucchi del multiforme mestiere televisivo. Fare Tv, ci dice Voglino, vuol dire capire il nostro tempo, ""annusare l'aria"""" per comprendere quali sono gli strumenti necessari per raccontare il presente e aprire squarci sul futuro. Solo così è possibile andare oltre i tracciati già battuti, verso sentieri spesso impervi, ma anche fecondi. A volte infrangendo le regole, a volte buttando il cuore oltre ogni ostacolo. E lasciarsi andare con animo corsaro ai flutti dell'etere. """"Quando venne al famoso provino Rai, Piero Chiambretti si presentò in mutande. Aveva dei boxer bianchi a palline rosse, un berretto e un ombrellino dello stesso stile. Quando lo vidi pensai: questo è un matto! Mi piacque subito""""."" -
Una vita inaspettata
Nino Caruso è uno dei grandi maestri della scultura ceramica italiana. Nato in Libia da genitori emigrati dalla Sicilia in cerca di lavoro, si trasferisce ancora giovane a Roma, dove si avvia all'arte frequentando gli artisti che animano l'ambiente di Villa Massimo (Mazzacurati, Meli, Greco, oltre a Guttuso, Leoncino e altri). Scolpisce, con materiali soprattutto ceramici, e arriva a sviluppare un'originale produzione basata sullo studio di strutture modulari e la ricerca di rapporto con l'architettura. In questo libro Caruso si racconta e scorre con piglio vivace i ricordi d'infanzia, gli affetti, l'esperienza di operaio e l'impegno politico a Tripoli; e poi la scoperta del mestiere d'artista, le mostre, gli incontri, i viaggi. Una galleria di momenti - felici e dolorosi, commoventi o insoliti - che segnano le tappe di una lunga traiettoria, imprevista dal suo stesso protagonista.