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Ciò che vide Manuel Marques
Tibet, XVII secolo: nella sacca di Manuel Marques, un gesuita morente, l'abate del monastero buddhista di Tawang scopre un manoscritto con le indicazioni per il mitico regno del Prete Gianni. Tre secoli più tardi, nel 1904, un ufficiale britannico al seguito della spedizione Younghusband a Lhasa lo ritroverà nella biblioteca del Potala. Ma cosa cela la figura del Prete Gianni? Di quale immane segreto era stato partecipe Marques? Tutto torna a riannodarsi in una ricerca che non ha in serbo tesori e ricchezze, bensì l'accesso alla Conoscenza. La meta è un beyul, un punto di passaggio sottile, anzi il più sacro tra questi luoghi ritagliati ai margini della manifestazione, sull'orlo del divenire. Da Venezia, porta d'Oriente, attraverso un lungo vagare per l'India britannica e portoghese fino al Tibet più remoto, i fili dell'avventura si intrecciano con l'archeologia, l'arte e i miti dell'India, per offrire una confidenza nuova con la sua tradizione, ma anche con i misteri della vita umana. -
Un gentiluomo di Francia. Ovvero le memorie di Gaston de Bonne, signore di marsac
"Un gentiluomo di Francia"""" è il racconto in prima persona le avventure di Gaston de Bonne, nobile caduto in disgrazia (o, come dice lui stesso, precipitato “nella più squallida miseria”) dopo la morte del suo protettore. Pronto a correre tutti i rischi e a versare il proprio sangue per un ordine del Re o per la difesa di una donna, Gaston affronterà diversi cimenti delle armi, pericolose scaramucce diplomatiche e spinosi intrighi di corte per conquistare la propria riabilitazione, oltre che - come conviene a ogni eroe del suo calibro - i favori della sua amata." -
Il libro di Jack London. Ediz. ampliata
Scritta da sua moglie Charmian – che prima di sposarlo fu innanzitutto amica, confidente e compagna di viaggio per moltissimi anni – quest’intensa biografia rappresenta il tributo più esaustivo e appassionato mai dedicato alla figura di Jack London. Come in una lunga lettera d’amore, la sua voce rievoca con vividezza l’epopea dell’uomo e dell’artista, raccogliendo una ricchissima selezione di aneddoti, curiosità e carteggi che London intrattenne con amici, editori e scrittori, nonché con molte delle donne a cui fu legato. E restituisce la testimonianza di una vita all’insegna dell’avventura, il ritratto di un cuore selvaggio e di uno spirito indomito sempre votato «al pungolo e al tumulto della vita». A quasi un secolo dalla prima e unica traduzione italiana, ""Il libro di Jack London"""" torna a disposizione dei lettori in una veste del tutto rivisitata e ampliata."" -
La notte respira la sua luce. Poesie e canti di Natale dei Padri della Chiesa. Ediz. illustrata
La gioia del Natale è gioia della salvezza. Non è dato Natale senza Pasqua. I Padri della Chiesa ci aiutano a guardare la Storia dalla giusta prospettiva, per cogliervi i segni della presenza di Dio. Una presenza che nella grotta di Betlemme - nella luce che avvolge i pastori, nel giubilo che cantano gli angeli, nella stella che guida i Magi - parla già del sacrificio della Croce e della gloria della Resurrezione. Nella nascita di Gesù è già anticipata e prefigurata la Croce, il compimento della salvezza. -
I castelli dei crociati
Ben prima di divenire il celebre Lawrence d'Arabia, in gioventù Thomas Edward ha già attraversato in lungo e in largo il Vicino Oriente, studiandone i castelli e le fortezze medievali, e raccogliendo le proprie osservazioni di archeologo autodidatta nella tesi che gli vale il massimo dei voti a Oxford. In viaggi ed esplorazioni attraverso la Siria ottomana dei primi del Novecento, raccoglie una serie di note, appunti, disegni e fotografie che gli consentiranno, appena ventiduenne, di mettere in discussione le teorie archeologiche più affermate dell'epoca. Lawrence ritiene infatti che i crociati abbiano portato con sé dall'Europa – e non appreso sul luogo, come sostenuto da altri studiosi – le proprie conoscenze di costruzione militare, adeguatesi solo in seguito al diverso scenario arabo e alle differenti tecniche d'attacco del nemico. Oltre a provare il valore archeologico della ricerca di Lawrence, il testo qui pubblicato con l'apparato fotografico e i disegni originali dell'autore, e accompagnato dalle approfondite note bibliografiche dello storico Denys Pringle, è un'importante testimonianza della formazione culturale del condottiero della rivolta nel deserto. -
Credi al mio pessimo e tenerissimo carattere... Lettere 1930-1983
«... 250 lettere scritte fra il 1930 e il 1981 da Cesare Brandi, certamente un titolare della non tanto nutrita squadra di italiani composta da grandi storici, teorici e studiosi di storia dell'arte del Novecento» - il Resto del CarlinornrnQuesto libro raccoglie per la prima volta un'ampia scelta di lettere, in buona parte inedite, della vasta corrispondenza che Cesare Brandi intrattenne con colleghi e amici nell'arco di cinquant'anni. Quasi un'autobiografia in cui, accanto al Brandi più noto - il critico, lo storico, il filosofo dell'arte, il teorico del restauro, il viaggiatore -, emerge una figura più intima e confidenziale, che scrive di amicizia, solitudine e amore in una prosa limpidissima e misurata, spesso accesa da lampi di poesia. Il capitolo meno conosciuto ma forse più suggestivo della bibliografia brandiana, imprescindibile per conoscere il lato più privato del grande intellettuale e del mondo culturale italiano dell'epoca. -
In questo mondo di leader. Come riprenderci il futuro dalle mani di chi lo sta rubando
«Nelle nostre imprese, così come ai vertici delle nostre istituzioni statali, non abbiamo più gestori, ma leader. E i leader, per diventare e rimanere tali, ricorrono alla persuasione e alla manipolazione. Saranno generalmente assertivi, volitivi, empatici, ma saranno anche spesso trasformisti, aggressivi e oggettivamente inaffidabili. Per questo e per tanti altri motivi, l'Italia oggi non è un Paese per ""anime belle""""» In un Paese di dipendenti cronici, troppi leader o aspiranti tali si aggirano dispensando modelli culturali contraffatti. La nostra identità sociale, politica, comunitaria, corre verso l'estinzione, lasciando il passo al culto della personalità e all'individualismo. A metà tra saggio, pamphlet e racconto, “In questo mondo di leader” mette a nudo i motivi per cui la nostra cultura è ormai divenuta subalterna a quelle oggi dominanti, condannando la nostra società ad arretrare nella competizione globale. In questo fosco quadro, però, una speranza: la capacità di generare il cambiamento delle nostre organizzazioni dall'interno, senza appoggiarsi a modelli rimasticati e ai tanti leader che oggi se ne propongono come spacciatori."" -
La meccanica del pane. Poesie 2010-2015
«Lancinanti grida di protesta contro le ingiustizie della società contemporanea. È un invito alla rivolta della non violenza la silloge La meccanica del pane di Michele Caccamo» -rn Franco Manzoni, La letturarnLa poesia di Michele Caccamo ha acquistato negli anni una speciale sapienza artigianale. Qualunque cosa abbia scoperto, qualsiasi segreto abbia voluto rivelarci, la sua arte è andata plasmandosi su un universo sempre intimamente minacciato, su mondi né lieti né luminosi, ma incerti, sfocati, avvolti da una struggente foschia. I suoi versi sembrano ora sgretolarsi, frantumarsi, i ritmi ora legarsi, ora sciogliersi. Il suo sguardo scruta sempre più attentamente gli smarrimenti, le dilatazioni, gli abissi moderni. La sua arte retorica fugge il chiarore aforistico, rifiuta allo stesso modo la parola che fissa le cose, la secchezza intellettuale dello stile, la luce epigrammatica del pensiero. ""La meccanica del pane"""" raccoglie il suo corpus poetico, quasi trecento liriche in versi sul nostro tempo, sugli orrori della massificazione e sulla ricerca, doverosa e costante, della """"bellezza integralmente viva"""". Prefazione di Gian Paolo Serino."" -
Figure della violenza. Ira, terrore, vendetta
Vendetta significa rispondere a un'offesa, voler ripristinare un onore ferito, un'umiliazione subita. In che modo i giovani del Bataclan o dei bistrot di Parigi hanno offeso coloro che li hanno uccisi? Un saggio illuminante sul terrorismo contemporaneo: la punizione e la giustizia, l'ambivalenza dell'ira, il terrore e la logica della vendetta, l'esigenza di riparazione delle vittime e il riconoscimento, la giustizia vendicatoria e la necessità di un'istanza terza, arbitrale, la mitologia antica e la novità sovversiva del perdono cristiano, Maometto e il diritto occidentale. Nell'immane confronto fra Occidente e Islam il filosofo Marcel Hénaff scandaglia il ""terrorismo punitivo"""" che permea i nostri anni."" -
Uomini e donne: stessi diritti?
Alla fine dell'Ottocento, nell'osservatorio astronomico di Harvard, le donne non potevano andare a fare osservazioni al telescopio perché era considerato un lavoro poco femminile. Lo scopritore del potenziale muliebre per le ricerche astronomiche fu Edward Pickering. Durante la sua direzione l'Harvard College Observatory offrì lavoro a 45 signore, che venivano assunte come calcolatori umani allo scopo di ordinare, dividere, catalogare e classificare il materiale che i colleghi raccoglievano. Soprannominato l'“harem di Pickering”, questo gruppo di donne sottopagate e senza nessuna speranza di carriera avrebbe rivoluzionato l'astronomia, grazie alla presenza di personalità eccezionali. -
Una Costituzione per l'Europa?
Vi è un curioso contrasto tra le aspettative e le istanze degli ""europei della prima ora"""", che con la fine della seconda guerra mondiale si adoperarono subito per l'unità politica d'Europa, stendendone il progetto, e quelle di quanti, oggi, hanno il compito di proseguire il progetto avviato allora. Viene da chiedersi se questo cambio nel clima politico sia espressione di sano realismo - risultato di secoli di apprendimento - o segno piuttosto di una alquanto nociva codardia, quando non di puro e semplice disfattismo. Dopo duecento anni di esperienza costituzionale, il mondo occidentale sembra non guardare più alla Costituzione come a una chiave di volta per risolvere i propri problemi. Come garantire allora le grandi conquiste dello Stato nazione al di là dei confini nazionali? Come rendere effettiva la partecipazione democratica in una realtà che si fa sempre più globale? Come superare il modello neoliberista basato sul profitto, generatore di disuguaglianza distributiva ed emarginazione? Come creare una federazione di Stati autonoma non improntata alla logica del mercato ma su un senso di cittadinanza condiviso? L’Europa – ammonisce Habermas – non può imporsi alla coscienza dei propri cittadini solo nella forma di una moneta, di interessi economici o trattati privi di spessore simbolico. Abbiamo bisogno di un atto politico di fondazione, di fare appello a valori condivisi e inaugurare un processo costituente che permetta di costruire una società civile europea attiva e democratica. Introduzione di Antonio Cecere."" -
Il principe che spostava le colline. Antonello Ruffo di Calabria
Provocatore, imprevedibile, capace di plasmare paesaggi e creare atmosfere. Quella di Antonello Ruffo di Calabria (1930) è la vita straordinaria di un principe scomodo e geniale, protagonista controverso di una fra le più antiche famiglie della nobiltà italiana. Fu tra i primi a recarsi a Cuba subito dopo la Rivoluzione. Incontrò personaggi come Fellini, Sciascia, Flaiano, ma anche il boss mafioso Michele Greco. Attrasse nella sua tenuta, la Selva di Paliano, una folta schiera di artisti. Negli anni Settanta, in piena espansione industriale, la trasformò nel primo frequentatissimo parco ornitologico italiano, con tanto di ferrovia privata interna. Questa biografia è la ricostruzione di un'esistenza avventurosa, fatta di passioni, idee vulcaniche e slanci visionari. -
Stato di paura
La paura è oggi uno dei tratti più inquietanti delle società globalizzate. Carlo Bordoni, in un serrato confronto con la visione baumaniana della ""società liquida"""", analizza la fenomenologia e gli effetti del più antico sentimento del mondo sul tessuto connettivo della contemporaneità. La dissoluzione dell'ottimismo che aveva dominato gli ultimi anni del Novecento, sull'onda della più grave crisi economica, ha lasciato spazio a molteplici forme di paura: dell'invasione, dell'esclusione, dell'alterità; a vere e proprie forme di nostalgia per le società """"solide"""" e, addirittura, per le società autoritarie, garanti della sicurezza e della stabilità seppure al prezzo della libertà. Con una Postfazione di Zygmunt Bauman."" -
Brexit. Cosa cambierà dopo l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea
La Gran Bretagna dopo lo storico e drammatico voto sull'uscita dall'Unione Europea. Che cosa sta succedendo oltremanica? Un viaggio nell'Inghilterra ""invisibile"""" di Londra e delle contee rurali, nella Scozia europeista, ai piani alti di Westminster e nei locali dove suonano gli Sleaford Mods (uno dei gruppi emergenti che cantano il disagio degli inglesi poveri), tra i partiti, i sindacati e nella City, tra i riflessi di un Paese in cui le sacche di un disagio crescente e sempre più endemico nel mondo occidentale hanno trovato risposta nel voto che ha sconvolto l'Europa, e che avrà conseguenze sull'intera scena politica internazionale."" -
La discesa della colomba. Storia dello Spirito Santo nella Chiesa
Compendio storico, trattato di teologia e riflessione poetica sulla fede e sull'esistenza, La discesa della Colomba è il racconto vertiginoso e visionario di quasi duemila anni di storia cristiana. Il suo autore, Charles Williams, ancora poco noto ai lettori italiani, è stata una figura eccentrica eppure straordinariamente influente della cultura del Novecento: poeta, romanziere teologo, apparteneva alla cerchia di Lewis e Tolkien e fu amato da Auden, Eliot e Yeats. Questo libro, scritto mentre l'Europa si preparava al secondo conflitto mondiale, è forse la sua opera più ricca e complessa. Protagonista, occulto e presente, è lo Spirito Santo, la terza Persona della Trinità, il Paracleto al quale, nel Vangelo di Giovanni, Gesù consegna l'umanità la notte prima della Passione. Lo Spirito è la forza che accompagna Agostino e Dante, Paolo e Lutero, Costantino e Kierkegaard, è il soffio di Dio, il suo manifestarsi nel mondo, riconoscibile in trasparenza attraverso la lettura degli eventi. ""Tutto quello che possiamo fare è decidere in che cosa credere"""" ha scritto, e lui scelse di credere nel Cristianesimo. Ma la religione di Williams, anglicano devoto e cultore delle scienze occulte, è un sistema proteiforme, aperto a mille influenze, attraversato da sottili ambiguità. Prefazione di Angela Ales Bello. Con uno scritto di W. H. Auden."" -
La legge prima della legge. Emmanuel Lévinas e il problema della giustizia
L'opera di Lévinas ha attraversato il Ventesimo secolo e la sua crisi nel tentativo incessante di ricondurre le analisi teoriche alla materialità delle situazioni umane. Ha intercettato, rivolgendosi a un pubblico composto non solo da specialisti di filosofia, un'esigenza diffusa di alterità radicale spesso disattesa dal discorso socio-culturale dominante. Il cuore del suo pensiero è l'elaborazione di un vero e proprio paradigma dell'alterità, le cui diverse figure - la dualità dell'eros, l'irriducibilità dell'altro nella relazione etica e la resistenza della pluralità umana alla totalità - danno sostanza e contenuto al primato dell'etica ""come filosofia prima"""". Cosi, la domanda fondamentale che ispira il pensiero di Lévinas non è più: """"Perché l'essere e non piuttosto il nulla?"""", ma: """"Come si giustifica l'essere?""""."" -
Introduzione a Belli
Giuseppe Gioachino Belli (Roma, 1791-1863) è il massimo poeta nel dialetto romanesco e uno dei più grandi poeti europei di ogni tempo. La sua rappresentazione della vita di Roma, espressa in 2.279 sonetti in dialetto, rimasti inediti durante la sua vita, costituisce un quadro assolutamente verosimile della società romana, italiana ed europea dell'Ottocento, testimoniata e interpretata in maniera sempre acuta e sorprendente da un poeta originale e isolato, quasi clandestino in patria. Al tempo stesso questa rappresentazione della realtà diventa metafora potente delle contraddizioni della vita, espresse con una formidabile ricchezza di soluzioni stilistiche e formali, comiche e tragiche, ironiche e drammatiche, liriche e narrative, in una poesia che riesce a unire una grande quantità di aspetti e di rapporti (Orazio e Leopardi, Dante e i realisti di ogni tempo, il cristianesimo e la filosofia moderna) con un'altrettanto grande chiarezza. Il libro accompagna il lettore all'incontro con questo poeta percorrendo la sua biografia, la sua formazione culturale, la sua scrittura in prosa (lettere, zibaldone, prose letterarie) e in poesia (40.000 versi in italiano, 32.000 versi in dialetto), la sua fortuna critica. -
Don DeLillo
Questa è la prima monografia in lingua italiana sullo scrittore americano Don DeLillo. Da ""Americana"""", pubblicato nel 1971, all'ultimo """"Zero K"""", datato 2016, passando per le prime prove narrative (""""End Zone"""", """"Great Jones Street"""", """"La stella di Ratner""""), sino ai capolavori della piena maturità (""""/ nomi"""", """"Mao II"""", """"Underworld"""", """"L'uomo che cade""""), DeLillo ha composto un ritratto lucido e impietoso della cultura statunitense, descritta attraverso i pregi e i difetti che ne caratterizzano i miti, le cerimonie e le ossessioni. Con una scrittura limpida, Trainini analizza in profondità le follie e le passioni della storia contemporanea americana narrata nelle pagine di DeLillo, così come la sua prosa minuziosa e apocalittica che ha saputo conquistare i lettori di tutto il mondo. Prefazione di Fabio Vittorini."" -
Verso il luogo delle origini. Un percorso di ricerca del sé femminile (1982-2014)
Articoli, brevi saggi, interventi a convegni e pagine di diario, pubblicati fra il 1982 e il 2014, sono qui raccolti pensando alle giovani donne delle nuove generazioni, in una fila ininterrotta di mani che si toccano, passando i doni di una visione femminile sul mondo, oscurata ma mai messa a tacere, neppure durante i periodi più oscuri. Sfilano davanti agli occhi del lettore incontri memorabili con donne d'eccezione - Barbara McClintock ed Evelyn Fox Keller, Luce Irigaray e Adrienne Rich, Charlotte Perkins Cilman e Katharine Burdekin, Mary Daly, Momolina Marconi e Marija Cimbutas -, fra le donne del movimento italiano e nei luoghi forti di produzione di pensiero come le libere università, le librerie, le case editrici e i centri delle donne. -
La rivoluzione in mostra
Figura preminente della pittura neoclassica, David fu appassionato assertore degli ideali della Rivoluzione Francese. Arrestato dopo gli avvenimenti del Terrore giacobino, riuscì a scampare alle esecuzioni termidoriane e durante i mesi di prigione concepì l'idea di un grande dipinto storico che potesse esprimere un nuovo messaggio politico e morale. Nacque così il quadro raffigurante Le Sabine che intervengono a sedare le ostilità tra romani e sabini: un chiaro invito alla riunificazione del popolo francese. David si fece interprete dei sentimenti e delle aspirazioni di un'intera nazione. La storia antica, infatti, per lui non era solo un repertorio di belle forme, ma un valido modello di virtù civica. In occasione della presentazione dell'opera, il pittore pubblicò un opuscolo divulgativo per spiegare il tema del quadro e la democratica, quanto allora inusuale, scelta di rendere Le Sabine visibile a tutti dietro pagamento di un biglietto. Questa brochure, illustrando le ragioni dell'artista, è il necessario complemento alla comprensione di un tassello importante di storia dell'Europa moderna.