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I Vangeli letti dal papa: La sorpresa della fede-Il cammino della speranza-La gioia della misericordia-La luce della parola
"Ascoltare la Parola di Dio è leggere e dire: Ma a me questo che dice, al mio cuore? Dio cosa sta dicendo a me, con questa parola? E la nostra vita cambia"""". Papa Francesco ha ripetuto spesso questa esortazione nel corso della sua predicazione, fino a farne uno degli assi portanti della sua azione pastorale: essere cristiani vuol dire mettere il Vangelo al centro della propria vita quotidiana, non come studio astratto, ma come concreto confronto e dialogo giornaliero con Gesù, con il suo insegnamento e con il suo esempio." -
Bulli e pupe
Erano gli anni del proibizionismo statunitense. Damon Runyon, nato nel profondo West, si trasferiva a New York, dove in pochi anni sarebbe diventato una delle più celebri e amate voci della cultura popolare americana. Le sue cronache, scritte in uno stile inconfondibile, potevano trattare gli argomenti più disparati, da una corsa di cavalli sulla pista di Saratoga a un'esecuzione sulla sedia elettrica di Sing Sing, fino alle storie - che ne consacrarono la fama - della Broadway dei giocatori d'azzardo, dei gangster e delle ""brave ragazze"""". I suoi migliori racconti, veri gioielli della nascente narrativa hard-boiled, furono raccolti in “Bulli e pupe” nel 1931."" -
Nobili bugie
1944, Italia. Sui Colli Bolognesi una famiglia di nobili decaduti sopravvive al proprio declino economico nell'unico luogo che anco-ra possiede: la tenuta di Villa la Quiete. Affronta il problema della guerra e della crisi nel solo modo tramandatole dagli avi: non curandosene. Fin quando, un pomeriggio, un uomo e due donne in fuga chiedono rifugio. Si dicono ebrei, e disposti a pagare con un lingotto d'oro ogni mese di permanenza. Attratti dalla possibilità di risollevare le proprie fortune, il duca e la duchessa accettano la proposta. Quando però la guerra finisce, terrorizzata dalla possibilità di perdere l'unica fonte di guadagno, e con l'aiuto dei collaboratori domestici, la famiglia inventa rocamboleschi escamotage, pantomime e sotterfugi per fingere che il conflitto sia ancora in corso. È allora che alla villa accade un evento inaspettato che cambia ogni cosa. Niente sarà più come sembra... -
Guardando al futuro. La politica contro l'inerzia della crisi
Franklin D. Roosevelt, dopo il suo insediamento alla presidenza degli Stati Uniti, pubblicò, nel 1933, ""Guardare al futuro"""", che raccoglieva gli interventi tenuti in campagna elettorale e il suo discorso di insediamento. In essi si trovano i valori e i contenuti del New Deal. In Italia il libro fu tempestivamente pubblicato dal regime che tendeva ad assimilare l’esperienza americana a quella corporativa in atto. Lo si ripubblica in questa sede, con una nuova traduzione e la riproduzione della prima “chiacchierata al caminetto”, che inaugurò una lunga serie con la quale il presidente si rivolgeva, in tono colloquiale, al popolo americano. J.M. Keynes, con due lettere al presidente, e Federico Caffè, con alcuni scritti, entrano nel merito del New Deal e dei suoi insegnamenti tuttora validi. Temi trattati anche nei contributi di Giovanna Leone, Maurizio Franzini e Giuseppe Amari. Nell’appendice, curata da Maria Paola Del Rossi, si elencano i numerosi provvedimenti legislativi del primo e secondo New Deal. Prefazione di James K. Galbraith."" -
L'Europa e le religioni
La religione rappresenta oggi un argomento di sfida che unisce le comunità, le polarizza, così come le disgrega e le frammenta. Cercare di comprendere le ragioni della religione e di ciò che la lega alla comunità significa penetrare nel magma confuso delle società contemporanee per iniziare il difficile compito di una loro decifrazione. Il potenziale etico delle religioni, che sembrava scomparso tra le maglie della secolarizzazione, torna oggi drammaticamente attuale con l'insorgere, nel dibattito delle società civilizzate, di antiche culture e tradizioni religiose. Qual è il compito del pensiero democratico di fronte a tali fenomeni? Alcune delle principali voci internazionali della filosofia della religione (G. Vattimo, Ch. Taylor, P. Nemo, G.E. Rusconi, P. Stagi, G. Filoramo, il card. Leumann, P. Coda, C. Ciancio, M. Nicoletti) sono state chiamate a esprimersi su questi interrogativi, dando vita a un volume in cui la cultura occidentale si confronta con quanto di più antico torna a visitarla: l'Estraneo. -
Cosmopolitismo e nazione. Scritti sulla democrazia, l'autodeterminazione dei popoli e le relazioni internazionali
Un'affermata political theorist, Nadia Urbinati, e uno studioso di Relazioni internazionali, Stefano Recchia, hanno raccolto in questo volume i lavori fondamentali di Giuseppe Mazzini, che affrontò con incredibile lungimiranza temi quali la democrazia e l'autodeterminazione dei popoli. Secondo gli autori, l'originalità del pensiero di Mazzini fa sì che la sua importanza sia comparabile a quella di altre fondamentali figure politiche dell'Ottocento come Bakunin e Marx. Precursore dell'idea di un'Europa unita, fu un geniale testimone e interprete delle passioni politiche che animarono il XIX secolo, e uno dei personaggi più carismatici e controversi del Risorgimento italiano. Gli scritti raccolti in ""Cosmopolitismo e nazione"""" confermano la grande modernità della sua visione filosofico-politica, in cui viene mostrato come l'aspirazione universale alla libertà degli esseri umani, l'eguaglianza e la pace possano realizzarsi solo attraverso una visione del mondo basata sul pacifismo e sulla liberal-democrazia, tra nazioni indipendenti che abbiano sviluppato al loro interno istituzioni democratiche."" -
Walt Disney
«Qual è il problema che spinge Ejzenstejn teorico a scrivere di Disney? ""Il rapporto tra la sfera logico-razionale e quella emotiva dell'arte."""" Non poco no?» - FilmTvrnQuando Sergej Michajloovic Ejzenstejn, celebre regista russo, andò in America, conobbe Walt Disney: da questo incontro tra due geni del cinema nacque questo libro, che naturalmente parla di film ma non soltanto - Diva e DonnarnrnNel 1940, mentre lavorava al Metodo, la sua opera teorica più ambiziosa in cui si sarebbe occupato di quello che definiva il Crundproblem, cioè il rapporto tra il razionale e l'emotivo nell'arte, Ejzenstejn decise di dedicare uno studio all'opera di Walt Disney, che aveva conosciuto personalmente dieci anni prima nel corso del suo sfortunato viaggio in America. Ai suoi occhi, Disney rappresentava il risorgere, nel bel mezzo della più avanzata civiltà industriale, del pensiero prelogico ed emotivo tipico delle prime fasi dello sviluppo della civiltà e dell'individuo: una rivolta contro l'inesorabile razionalità di un sistema, rappresentato dalla catena di montaggio e dalla parcellizzazione del lavoro, che sfociava nell'estasi e nella soppressione di ogni distinzione tra soggetto e realtà oggettiva."" -
Giovanni Bellini. Ediz. illustrata
Edito originariamente nel 1899, “Giovanni Bellini” è stato il primo libro di Roger Fry. Molto popolare al momento della sua pubblicazione, la monografia è stata fondamentale per la riscoperta del pittore veneziano da parte del grande pubblico degli appassionati d'arte, imprimendo inoltre un notevole impulso agli studi. Oggi, nonostante resti un riferimento obbligato per gli specialisti di Bellini, il libro documenta soprattutto il metodo critico di Fry, che indaga in maniera ""scientifica"""" l'evoluzione stilistica del maestro, le sue innovazioni tecniche, la scelta e la resa psicologica dei soggetti. A ulteriore testimonianza di un amore mai sopito, la presente edizione include un'appendice con una serie di articoli, inediti in italiano, nei quali Fry ritorna su Bellini a distanza di anni dall'uscita del celebre saggio."" -
L'enigma della femminilità
Chi è in grado di cogliere ciò che è maschile e ci che è femminile? Lo può forse la biologia? O magari è la psicologia a spiegare la differenza sessuale? E corretto pensare la femminilità come passiva e la mascolinità come attiva? Il padre della psicoanalisi discute le risposte tradizionali a queste domande — come quella della bisessualità insita in ciascun essere umano — e si addentra nel ""continente nero"""" della femminili analizzando le tappe dello sviluppo della donna: la relazione della bambina con la madre nella fase preedipica, la scoperta della castrazione e le possibili reazioni (l'inibizione sessuale o la nevrosi, il complesso di mascolinità, la femminilità normale), la vita della donna matura, la maternità."" -
La matematica come resistenza
Albert Lautman traccia in questi tre testi minori, scritti in occasione dei due Congrès de philosophie scientifique (1935 e 1937) e due dei quali tradotti per la prima volta in italiano, le linee di un percorso di ricerca imperniato sulla necessità di una filosofia della scienza, e in particolar modo di una filosofia della matematica diversa, se non alternativa, a quella che stava per diventare la Standard View proprio in quegli stessi anni. Questi scritti riescono a dare una più adeguata rilevanza alla specifica dimensione spirituale della scienza e ad allargare così il campo della stessa filosofia della scienza, concepite anche come forma di resistenza contro ogni visione riduttivistica della conoscenza scientifica e di quella matematica in particolare. -
Le radici sociali ed economiche della meccanica di Newton
La prima edizione italiana in forma autonoma del celebre intervento di, Boris Hessen al Secondo Congresso Internazionale di Storia della Scienza di Londra del 1931 sulle radici sociali ed economiche della meccanica di Isaac Newton. Questo testo è ormai ritenuto un classico, poiché rappresenta uria tappa fondamentale per gli studi interdisciplinari sulla scienza, sia dal punto di vista storiografico sia da quello metodologico. L'autore indaga il rapporto d'interconnessione fra il piano economico, i relativi sviluppi tecnologici e le scoperte scientifiche, mostrando la stretta corrispondenza fra le parti di cui si compongono i “Philosophiae Naturalis Principia Mathematica” di Newton e i nuovi bisogni dell'emergente borghesia inglese. -
Storia di una missione straordinaria. Dall'ambasciata allo Stalag XVII
Nel marasma succeduto alla caduta di Mussolini il 25 luglio 1943, nelle ambasciate d'Italia all'estero pochi furono i diplomatici che tennero fede al giuramento prestato al Re. Molti preferirono defilarsi, altri confermarono la loro adesione al fascismo repubblichino, altri ancora, temendo per la vita propria e dei loro cari, si sottomisero alla prepotenza dei capi. Nella Legazione di Budapest, in un'Ungheria stretta tra il desiderio di uscire dall'alleanza con la Germania e timorosa delle reazioni dei nazifascisti, solo un manipolo di coraggiosi decise, a rischio della vita, di opporsi al regime neofascista. A capo di questi, Carlo De Ferrariis, giovane vicecapo della Regia Legazione italiana, scelse la strada dell'onore e del dovere. Catturato dai tedeschi, chiuso in carcere e in campi di concentramento nazisti, lasciate al loro ignoto destino la moglie e le figlie piccole, riuscì con infinite peripezie a riacquistare la libertà e, con un gruppo di compagni, affrontò in pieno inverno la traversata delle linee nemiche sulle impervie giogaie dell'Appennino settentrionale. Il testo è stato proposto e curato dalla figlia Fabrizia. -
Ars nova. Ventuno compositori italiani di oggi raccontano la musica
Il libro raccoglie le testimonianze di ventuno fra i più interessanti ed eseguiti compositori italiani di oggi, cercando di fornire uno spaccato delle diverse linee di poetica che si intrecciano attualmente in Italia: il loro linguaggio, le scelte tecniche, espressive e formali, il loro rapporto con la tradizione, con i nuovi media e con un panorama musicale ormai estremamente diversificato. Si delinea così una preziosa testimonianza sul panorama attuale, e forse anche un'anticipazione delle possibili direzioni in cui si muoverà la musica colta del XXI secolo, riaprendo una riflessione - attraverso le voci di chi si misura guotidianamente con i problemi compositivi - sull'estetica musicale, una disciplina ritenuta ""in crisi"""" e invece ancora ricca di forze vitali da riportare all'attenzione del pubblico."" -
Charles de Foucauld. Esploratore mistico
La vita di Charles de Foucauld, nato a Strasburgo nel 1858, fu guidata dall'irrequietezza: quella del giovane alla ricerca del piacere, poi del viaggiatore assetato di conoscenza e infine del convertito che non cessa d'interrogare la propria fede e di metterla alla prova nel mondo. Carrouges ne scrive la biografia scegliendo lo stile piano dell'evidenza dei fatti: una radicale testimonianza d'amore in forma di romanzo d'avventure. L'ateo Charles combatte in Algeria e compie importanti spedizioni geografiche in Marocco, ma un'inquietudine più profonda lo porta a intraprendere un lungo cammino di conversione, dal pellegrinaggio in Terra Santa fino al ritorno in Africa. Qui il ""fratello universale"""" studia la lingua e la cultura tuareg, fonda un eremo e si oppone alle violenze dei predoni, che lo uccideranno di fronte all'altare della sua casa nel 1916. Nell'incontro di misticismo e azione, la voce di fratello Charles, beatificato nel 2005, è diventata più forte. Milioni di fedeli testimoniano oggi quanto sia vasta l'eredità di questa vita estrema e di questa morte solitaria."" -
Frate Francesco. Le fonti
Restituire alla storia di Francesco d'Assisi la sua assoluta attualità, liberarla dalle preoccupazioni dell'apologetica e dalle letture troppo accomodanti, tornare alla viva voce del Santo e di coloro che ne condivisero e ne raccontarono gli atti. Questo libro si offre come guida alla conoscenza di san Francesco, con un'attenzione particolare verso i lettori giovani e tutti coloro che intendono accostarsi alla sua figura andando oltre gli stereotipi che ne hanno stravolto o addomesticato il pensiero. I curatori propongono una selezione ragionata dei testi indicati tradizionalmente col nome di Fonti, che costituiscono la storiografia francescana delle origini. Nella prima parte del volume, accanto agli scritti di Francesco e alle testimonianze di Giacomo da Vitry, viene presentata integralmente la ""Leggenda dei Tre Compagni"""", considerata la più importante delle biografie """"non ufficiali"""". Nella seconda parte, le parole di Francesco, dei suoi confratelli e dei primi testimoni della sua vita sono invece organizzate per temi: fraternità, libertà, corpo, amicizia, pace, povertà. Così articolate, la vita e l'opera di questo """"pellegrino e forestiero"""" del suo tempo giungono a noi intatte, rivelandocelo come il più sorprendente dei nostri contemporanei."" -
Meta-arte
Il lavoro artistico di Adrian Piper obbliga gli spettatori a prendere coscienza della loro complicità con un ordine sociale iniquo, razzista e sessista. A monte di questo lavoro c'è un metodo basato sull'analisi autoriflessiva, che travalica il piano dell'estetica pura per risalire alle ragioni dell'artista in quanto essere sociale. Questo sguardo politicamente consapevole è ""meta-arte"""". Considerate le condizioni materiali di esistenza dell'arte, fatalmente legate ai giochi speculativi di mercato e critica, Piper sollecita l'artista a interrogarsi sui limiti e i presupposti del proprio agire, per controbattere i meccanismi di controllo del sistema. «Ho coniato il temine """"meta-arte"""" nel 1972, per descrivere il tipo di scrittura che l'artista dovrebbe compiere sul proprio lavoro, analizzandone i processi e chiarendo in un'ottica soggettiva il contesto sociopolitico e le premesse concettuali». Uscito nel 1973 come articolo su «Artforum», “Meta-arte” è la dichiarazione d'intenti di un'artista che non si riconosce come eccezione bensì come paradigma della società."" -
Utopie della vita quotidiana. Conversazione con Lucilio Santoni
Dopo il crollo delle utopie massimaliste del XX secolo, siamo ancora in grado di sognare? Nell'epoca della frammentazione e delle aggregazioni virtuali sembra difficile parlare di utopia, di lotta per un ideale. Lo psicanalista Luigi Zoja, in conversazione con Lucilio Santoni, ripercorre le grandi tappe del secolo scorso - il narcisismo come innamoramento del proprio mito, la psicanalisi come rivoluzione incompleta, la fine delle ideologie - per riflettere sulle questioni salienti della contemporaneità: la deriva individualista, l'impoverimento e l'americanizzazione del linguaggio, lo sfruttamento degli animali attraverso allevamenti intensivi, le religioni orientali, papa Francesco e l'«ecologia profonda» delle costituzioni latinoamericane. Emerge così la figura dell'eroe contemporaneo, minimalista ma responsabile, che sa prendersi cura delle piccole cose della vita quotidiana. -
L'uomo creatore. Storia, libertà e comunicazione intersoggettiva
Come ha potuto l'uomo, che nella su biologia è altrettanto deterministicamente soggetto alla legge della specie, spezzare la ripetitività del codice genetico e dare inizio a una creatura nuova? Questo è quel che chiamo ""il piccolo mistero"""". L'uomo primitivo ha fatto esattamente ciò che l'uomo del Duemila può fare o non fare (certamente con una grande differenza di mezzi): scegliere di adeguarsi alla vita che lo precede - e che di fatto lo pone in continuità con la specie - o impossessarsi della vita che si trova ad avere, viverla come possibilità soggettiva originale dando inizio a una nuova creazione."" -
Come alla volontà piace
La Rivoluzione russa del 1917 ha inciso profondamente sulla storia del Novecento. E anche sulla vita di Antonio Gramsci, giovane sardo emigrato a Torino e giornalista socialista. Formatosi nel clima antipositivistico del tempo, egli ha al centro del proprio bagaglio culturale l'importanza della soggettività e della volontà. È questa formazione a permettergli di entrare in sintonia con il pensiero e l'azione di Lenin, che contro tutte le previsioni del marxismo ortodosso, oggettivista e determinista, realizza la rivoluzione nel suo Paese. Gramsci diviene così uno dei più originali osservatori dei fatti di Russia. Quasi dieci anni dopo, nel 1926, però, il suo sguardo sarà ben più preoccupato e critico, come appare dallo scambio epistolare con Palmiro Togliatti, qui riportato in appendice. «L'incendio rivoluzionario si propaga, brucia cuori e cervelli nuovi, ne fa fiaccole ardenti di luce nuova, di nuove fiamme, divoratrici di pigrizie e di stanchezze. La rivoluzione procede, fino alla completa sua realizzazione. È ancora lontano il tempo in cui sarà possibile un relativo riposo. E la vita è sempre rivoluzione» -
Uguaglianza. Crisi di un'utopia moderna
La crisi economica ha riportato in primo piano le differenze sociali, riproponendo l'antica questione della disuguaglianza come occasione mancata della democrazia. Solitamente attribuita alle scelte sbagliate della politica economica e alla liberalizzazione della finanza, la disuguaglianza economica affonda senz'altro le sue radici nella crisi di banche e governi, ma anche nelle mutate relazioni sociali. La globalizzazione ha livellato le differenze tra le nazioni, avvicinando i Paesi emergenti a quelli più avanzati, ma aumentando le differenze interne. Da una parte si tende al riconoscimento delle diversità, dall'altra si diffonde la disuguaglianza, con effetti sociali devastanti. Il libro di Carlo Bordoni propone un'analisi delle implicazioni a breve, medio e lungo termine del fallimento della promessa di uguaglianza.