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Mostrati 1961-1980 di 10000 Articoli:
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Huawei. Il fondatore. La storia di Ren Zhengfei
L'ascesa della Cina sulla scena globale rappresenta uno degli eventi più significativi della nostra epoca. Ma in Occidente il ruolo trainante di alcuni imprenditori privati che hanno letteralmente ridisegnato lo scenario dei rispettivi mercati a livello nazionale e globale è ancora sottostimato, quando non del tutto misconosciuto. Fra queste figure pionieristiche spicca Ren Zhengfei, fondatore e leader di Huawei. Nato in una regione rurale, avviato alla carriera nel genio militare, Ren Zhengfei fonda Huawei più che quarantenne, dapprima semplicemente assemblando componenti per centralini analogici destinati alle immense aree rurali in Cina, allora ancora largamente prive di rete telefonica. La competizione con grandi players occidentali, come Ericsson, Siemens e Alcatel, che allora dominavano la scena delle telecomunicazioni nel paese, la necessità di colmare un divario tecnologico che inizialmente sembrava insuperabile, l'avvento del digitale come svolta determinante nella storia della compagnia, sono tutte tappe che hanno forgiato una filosofia manageriale insieme ammirata e temuta, una cultura di «lupi», secondo l'espressione dello stesso Zhengfei, caratterizzata da «sensi acuti, indomabile aggressività e spirito di squadra». Oggi Huawei è un gigante con oltre 150.000 impiegati in tutto il mondo e Ren Zhengfei, noto per la sua natura schiva e per il suo approccio concreto, è di fatto uno fra i business leader più stimati sulla scena planetaria. Questo libro è un'occasione preziosa e ancora rara per guardare dentro al miracolo economico cinese, alle forze reali e alle intelligenze che lo stanno plasmando. -
La rivoluzione nel carrello. Viaggi nei consumi dell'Italia che cambia
Sono trascorsi dieci anni dall'inizio della «grande crisi». Un cataclisma che ha riorientato i consumi delle famiglie. Al punto che possiamo parlare di un nuovo consumatore, che si distacca in tanti modi dal passato. È cambiato il carrello della spesa, dove si trovano alimenti pronti e frutta bio, dove aumentano i prodotti destinati a cani e gatti e diminuiscono quelli per i bambini. Ed è cambiato il modo di fare acquisti; il rito della spesa grossa settimanale all'ipermercato è stato abbandonato per puntare sulla diversificazione dei luoghi di acquisto. Si sono modificate le scelte, che oggi premiano i prodotti e i servizi legati al tempo libero e benessere personale. In una parola, all'esperienza. Non solo: alcuni beni, in passato ritenuti fondamentali, hanno perso, almeno in parte, il loro valore simbolico. L'auto, per esempio: per i ventenni non è più uno status symbol. Il suo posto è stato preso dalla tecnologia: meglio uno smartphone di ultima generazione (con cui informarsi, condividere, chattare) della patente. Sono solo alcuni dei temi che attraversano il libro. Gli argomenti (e gli interrogativi) sono tanti. Certo è che il consumatore di oggi è molto diverso da quello pre-crisi e, se anche i redditi tornassero ai livelli dei primi anni 2000, gli acquisti non sarebbero più gli stessi. Insomma, indietro non si torna. La crisi economica, congiunta alle nuove spinte culturali, ha ridisegnato la geografia dei consumi. Sta a noi trovarne le coordinate. -
La marca
La marca è uno strumento strategico di creazione di valore per le imprese. Essa è indispensabile nella nostra vita quotidiana. Ogni consumatore, infatti, incontra e consuma in media 3000 marche e ne conosce di nome almeno 5000. La marca è oggi una potente macchina ideologica in grado di influenzare il nostro modo di pensare, parlare e agire. Colonna portante della società dei consumi - come scrive Mauro Ferraresi nella sua introduzione - la marca è diventata essa stessa un sistema di comunicazione, in grado di orientare, fidelizzare, narrare percorsi di senso e veicolare messaggi. Oggetto principale della comunicazione pubblicitaria, si presenta come un «sistema simbolico» articolato su tre livelli: sensibile (fisicità della marca), retorico (dimensione persuasiva) e pragmatico (capacità di orientare il consumatore). È protagonista del cambiamento sociale, culturale ed economico, e modifica lo status quo del consumatore, attraverso il mutamento di abitudini e usi. Questo libro, per la prima volta tradotto in italiano, spiega quali sono le potenzialità e il valore della marca per l'industria, per i distributori e per i consumatori, e propone una riflessione sui modi attraverso cui essa è diventata «fornitore di senso» nelle società occidentali. Introduzione di Mauro Ferraresi. -
Jobs App
Lavoratori autonomi e freelance ma con alcune caratteristiche del lavoro dipendente. Questa è l'identità delle nuove forme di lavoro mediate da una app. La cosiddetta «app economy» è un modello che si basa su un rapporto discontinuo o on demand, dipendente cioè dalla richiesta e mediato da piattaforme digitali e app dedicate. Ma se applicassimo le regole del lavoro dipendente alla app economy otterremmo un unico risultato: la sua scomparsa. Quali soluzioni giuridiche e organizzative possono dunque funzionare per una tipologia di lavoro così distante dalle forme più consuete dell'impiego? Si tratta quindi di regolamentare uno dei settori emergenti della nuova economia, trovando un terreno comune per un lavoro che non è dipendente, ma .neanche totalmente autonomo. Dal punto di vista manageriale, affrontare la convivenza di tipologie di impiego così eterogenee significa scommettere su nuove forme di organizzazione, gestite da dinamiche più collaborative, meno verticalizzate e maggiormente responsabilizzanti. Questo è il Jobs App. -
Freedom Inc. Come liberare il potenziale delle persone e la performance delle imprese
Che cos'è un'impresa «liberata»? Chi e che cosa sta ingabbiando le nostre organizzazioni, impedendo loro di innovare, di competere e di essere occasione di crescita delle persone che vi lavorano? Il primo movimento di liberazione riguarda l'iniziativa e il potenziale più elevato di ciascuna persona. Le «catene» che costringono la nostra iniziativa nel luogo di lavoro si chiamano sfiducia e controllo. Gli ultimi due decenni hanno visto però crescere un movimento globale che ha silenziosamente trasformato decine di imprese e l'esistenza di migliaia di lavoratori utilizzando una risorsa a molti sconosciuta: la libertà e la responsabilità delle persone di fare ciò che loro, non i loro capi, decidono essere migliore per l'azienda secondo un proposito da tutti condiviso. -
Esportare in 7 mosse. Guida per piccole imprese che vogliono vendere all'estero
Il futuro delle piccole e micro imprese italiane è nell'export. Percorso quasi obbligato negli anni della crisi, ha registrato record straordinariamente positivi con prospettive di ulteriore incremento. Ma per raggiungere risultati significativi, alle piccole imprese italiane serve un metodo. Pier Paolo Galbusera propone una guida ad hoc per questo tessuto imprenditoriale, concepita secondo semplici quanto efficaci principi collaudati da più di cinquanta aziende. Imparare ad esportare con successo può essere il frutto di un processo da realizzare in sette momenti, nel corso dei quali articolare una strategia scandita da passaggi precisi, con la consapevolezza che «nelle piccole imprese le risorse sono quasi sempre limitate e non si possono commettere errori iniziali». Aprirsi all'internazionalizzazione del business è, come sottolinea Alberto Bubbio nella sua Introduzione, «una palestra imprescindibile, fonte di esperienze costruttive». Oltre a possedere un metodo, spesso ci si deve infatti confrontare con culture totalmente differenti da quelle occidentali. È dunque «importante attivare meccanismi di apprendimento che aiutino un'impresa a crescere, non solo in termini di fatturato». Con quest'approccio e una sua sistematica applicazione si può creare in azienda una «cultura aperta» a contesti internazionali. -
Sense & respond. Adattate continuamente il ritmo del vostro business a quello del mondo
Sense & respond - percepire e rispondere - è una sintesi rivoluzionaria. Perché svela, attraverso casi aziendali, che il modo di pensare e di operare in molte organizzazioni è figlio dell'era industriale. Che è finita. Niente è più come prima. Anche se non sembra. Siamo nell'era digitale, epoca di discontinuità culturale prima ancora che tecnologica. Muoiono concetti che hanno funzionato da stella polare per generazioni di manager come, ad esempio, la previsione e pianificazione del futuro. La maggior parte delle aziende, però, funziona come prima, considerando inevitabili quei problemi che, invece, derivano da uno scarto tra le nostre abitudini e la realtà. Ma da dove si parte e come si procede? Questo libro indica il punto di partenza e il metodo, con preziosi esempi di successo e fallimento. Dedicato alle aziende che vivono nell'epoca digitale ma ancora agiscono come nell'era industriale. Chi ha la responsabilità di guidare le organizzazioni, ha anche quella di cercare la nuova strada. -
Blockchain. Guida all'ecosistema. Tecnologia, business, società
Oltre Bitcoin e al di là del mondo delle criptovalute, la blockchain è una tecnologia che sta rivelando sorprendenti capacità trasformative in molteplici ambiti, con un potenziale cambio di paradigma sul piano sociale oltre che economico. In queste pagine si offre al lettore una rappresentazione dell'intero ecosistema blockchain utilizzando un punto di vista concreto, analizzandone le applicazioni e raccontando casi reali di organizzazioni, aziende e comunità che stanno oggi lavorando intensamente alle sue realizzazioni pratiche. Per comprendere un ecosistema così mutevole e frammentato e non perdersi nella sua complessità, diviene importante mantenere un fil rouge: l'impatto sulla vita di ognuno di noi. Una nuova piattaforma finanziaria, un nuovo modo di vendere e distribuire beni e servizi, nuovi media e social media, un nuovo mercato per l'arte, una nuova identità digitale e una nuova governance (anche politica): questi sono gli ambiti che il libro analizza in dettaglio. Infine, come chiave di lettura trasversale alle varie applicazioni, si considera l'impatto della blockchain sul mondo del lavoro sia per le aziende tradizionali che cercano di incorporare la tecnologia nel proprio modello di business sia per le organizzazioni e comunità native blockchain, che si stanno affacciando oggi sul mercato. Prefazione di Francesco Varanini. -
Punto HR 2018! L'eccellenza delle risorse umane nell'era della digital transformation
Come ogni anno ""Punto HR!"""" si pone l'obiettivo di offrire al lettore un'opportunità per riflettere su nuove esperienze aziendali, per avvicinarsi a mondi differenti e per ricevere input innovativi. In questa edizione scopriamo diversi casi di studio e progetti aziendali accomunati dalla volontà di promuovere e coltivare le eccellenze nella gestione delle risorse umane. Uno dei filoni principali del volume riguarda la digitai transformation, nella convinzione che la tecnologia nelle mani dei knowledge workers sia un potente sprone sia in ottica organizzativa sia in ottica HR. Un driver tecnologico gioca infatti un ruolo fondamentale nel ridisegnare processi agili e smart e nell'intraprendere strategie di business più competitive, ma non solo. Sul versante delle risorse, è in grado di migliorare la comunicazione e la condivisione, di potenziare l'engagement e di far emergere i talenti. Le testimonianze raccolte in """"Punto HR 2018!"""" affrontano dunque le tematiche del management, del cambiamento culturale e organizzativo e delle trasformazioni tecnologiche secondo logiche di inclusione, di sviluppo e di innovazione."" -
Impresa & jazz. Il lavoro di gruppo a tempo di swing
Darsi regole, e poi infrangerle con senso di responsabilità. Un paradosso, solo apparente, per vincere la sfida di sempre: lavorare serenamente, tutti insieme. Dove trovare suggerimenti per raggiungere questo obiettivo? Erika Leonardi ci prova con il jazz. Dimostra che ci sono straordinarie affinità con l'organizzazione di un'impresa: regole e flessibilità, spirito di squadra e responsabilità individuale sono le componenti della quotidianità aziendale che, come una jazz band, alterna gruppo e individuo, regole e caos, competenza e innovazione. Ma il jazz propone insegnamenti utili anche alla nostra vita. Come osserva Gegè Telesforo nella Prefazione, sono tante le analogie tra musica e vita: «Ciascuno di noi troverà situazioni simili nel suo percorso lavorativo, così come in quello personale». -
Operating model canvas. Allineare alla strategia operations e organizzazione
Il viaggio dalla strategia al successo operativo dipende dalla creazione di un'organizzazione effettivamente capace di eseguire la strategia scelta. In questo libro, attraverso l'operating model canvas, si mostra come ciò possa avvenire con l'aiuto di una ricca strumentazione visuale. Si insegna come definire i processi fondamentali, scegliere una struttura organizzativa, delineare l'architettura fondamentale dei sistemi IT, strutturare la relazione con i fornitori e impostare un sistema di gestione e di controllo visivo per l'organizzazione. L'operating model canvas vi aiuterà a creare un modello operativo - il futuro stato della vostra organizzazione - coerentemente allineato alla vostra strategia. Il volume presenta oltre venti casi per un ampio ventaglio di situazioni, dalla multinazionale al dipartimento governativo, dalla PMI all'organizzazione no profit fino alla singola business unit in un più vasto contesto aziendale. Vengono mostrati più di 15 strumenti innovativi - dalla mappa della value chain allo schema fondamentale dei servizi IT - e in due casi l'utilizzo dello strumento viene svolto integralmente accompagnando il lettore passo passo nella sua puntuale applicazione. Prefazione di Nigel Slack e Richard Koch e presentazione di Bruno Fabiano e Carlo Ratto. -
Lean production per le aziende a commessa. Gestione e ottimizzazione
Questa tipologia di aziende è caratterizzata da volumi spesso limitati con prodotti talvolta specializzati sulle specifiche esigenze del cliente e tali da prevedere per ogni macchina o impianto una specifica ingegneria di sviluppo. Partendo da questo assunto, è facile intuire come tali realtà vivano di un know how proprio e produzioni difficilmente replicabili, condizioni che, nel tempo, hanno condotto ad uno stato di sostenibilità e di sviluppo dell’azienda stessa. Il mondo tuttavia sta cambiando velocemente ed in particolare la possibilità di condivisione delle conoscenze rende oggi possibile sviluppare prodotti anche tecnologicamente avanzati e con ampia caratterizzazione sul cliente in Paesi Low Cost. La concorrenza, tipica di comparti industriali inerenti produzioni di massa si sta spostando progressivamente verso prodotti ad elevato contenuto ingegneristico e complessità costruttiva via via crescente. È allora indispensabile per tali aziende, continuare a mantenere un vantaggio competitivo concentrandosi ora sull’ottimizzazione delle proprie modalità di gestione ovvero sui processi aziendali attraverso la Lean Production. Il testo tratta dell’applicazione delle Lean nelle produzioni a commessa coinvolgendo in ottica di Project Management, tutte le aree dell’azienda: Ufficio Tecnico, Pianificazione, Supply Chain, Produzione, Qualità, Testing, Commissioning e Service. Il lettore avrà inoltre modo di studiare ad analizzare progetti concreti di efficientamento e trasformazione Lean di aziende sviluppati nella realtà. -
Soft skills per il management. Elementi essenziali per affrontare le nuove sfide
Le «abilità morbide» si stanno imponendo come uno degli elementi centrali della rivoluzione manageriale in corso, mentre sullo sfondo molte aziende continuano a ispirarsi a modelli e stili gestionali vecchi di oltre cinquant'anni. Per reinventare il management e la leadership occorre puntare principalmente sulle soft skills, competenze trasversali slegate da specifiche capacità tecniche (comunque indispensabili) e correlate alle dimensioni relazionali-organizzative, che si esprimono in qualsiasi ruolo professionale. Il libro intende contribuire a questa nuova rivoluzione manageriale analizzando scientificamente i processi selettivi basati sulla valutazione delle soft skills: chi assumere? Chi promuovere a ruoli apicali? Per ognuno dei tre capitoli, gli autori, oltre a presentare l'evoluzione nel corso degli anni che la leadership, la comunicazione e il problem solving sistemico hanno avuto, forniscono una bibliografia ragionata che aiuta il lettore ad approfondire i temi presentati. Prefazione di Antonio Giangreco e postfazione di Federico Visconti. -
Human + machine. Ripensare il lavoro nell'età dell'intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale non è più una nozione futuristica. È già, qui ed ora, entrata nella nostra vita quotidiana e nei processi delle imprese. Alcune di queste da tempo la utilizzano per innovare e crescere rapidamente. Il tema di fondo è semplice: le organizzazioni che sapranno sfruttarne il potenziale andranno avanti, quelle che non ci riusciranno sono destinate a cadere. Human+Machine mostra come il cambio di paradigma imposto dall’intelligenza artificiale consista in una trasformazione profonda dei processi interni alle organizzazioni, siano essi legati all’innovazione o a più quotidiane attività legate alle operations, al customer service o alla stessa produttività personale. Quando uomini e macchine intelligenti cominciano a collaborare, i processi lavorativi diventano più fluidi e adattivi consentendo alle imprese di modificarsiprogressivamente e continuamente in relazione agli stimoli interni ed esterni o, a fronte di scenari disruptive, di reinventarsi radicalmente. In breve, l’intelligenza artificiale sta cambiando le regole che governano il funzionamento delle imprese. Basato sull’ampia esperienza degli autori e su una ricerca condotta con oltre 1500 organizzazioni, il libro descrive come oggi le aziende si stiano confrontando con le nuove regole dell’AI per innovare e crescere. In particolare, individua sei nuove tipologie di ruoli ibridi fra uomo e macchina che ogni business dovrebbe sviluppare e le “fusion skill” necessarie per questo nuovo scenario integrato. Human+Machine fornisce ai manager una guida chiara e necessaria per orientarsi ed aver successo in questa nostra nuova era dell’intelligenza artificiale. -
Manuale di edutainment. Perché l'apprendimento divertente crea organizzazioni intelligenti
Affidarsi all'immaginazione, leggere la realtà con lenti originali per confrontare mondi eterogenei, aiuta ad interpretare la complessità con sguardo più ampio. Questo vale anche nell'ambito dell'apprendimento, dove una prospettiva ludica affiancata a un contesto di acquisizione di conoscenza, potenzia le competenze e stimola il pensiero. Crisi e incertezze, quarta rivoluzione industriale, modalità digitali, richiedono oggi un approccio formativo e un management lontano dai canoni della lezione frontale o dei metodi tradizionali che, per quanto consolidati, non riescono più a rappresentare una realtà sempre più composita e articolata. Iader Giraldi, imprenditore della conoscenza, autore, regista teatrale e cinematografico, sceneggiatore e produttore di cinema, art director e consulente di marketing e comunicazione, propone una lettura dell'edutainment applicata al management e al design di esperienze. Forte di una storia decennale multidisciplinare, costruisce percorsi applicabili alla comunicazione d'impresa, all'apprendimento formativo e al change management, offrendo al lettore racconti evocativi e spunti operativi concreti. Un metodo per chi vuole rivoluzionare il modo di costruire user & leraning experience design e per chi si accosta per la prima volta ai principi dell'edutainment. «In questo decimo anniversario mi è stato chiesto di tentare la mappatura di questo metodo per poterlo condividere con tutti coloro che per passione, professione o anche caso, si trovano nella vita a dover trasferire ad altri conoscenza, comunicazione e futuro». Introduzione di Roberto Battaglia. -
Nativi digitali. La rivoluzione del lavoro e delle competenze nell'era della digital transformation
Le conseguenze della rivoluzione digitale in ambito aziendale e il destino del lavoro nell'era della robotica sono le tematiche organizzative più attuali; eppure non vi sono ancora elementi sufficienti per tracciare un profilo definitivo e univoco della situazione. Lo studio di Marco Monga, che ben delinea la complessità dello scenario, affianca alla disamina degli argomenti legati all'intelligenza artificiale il tema dei Millenials e deí Nativi Digitali, del loro atteggiamento di fronte all'utilizzo delle tecnologie e della compresenza generazionale in azienda. Per poter comprendere gli scenari manageriali più probabili, è necessaria una maggiore integrazione tra il punto di vista più specificamente aziendale (espresso dai direttori del personale ma anche dalle organizzazioni sindacali e dai decisori politici) e gli studi dei neuroscienziati sulle dinamiche comportamentali implicate sia nella digital transformatíon, sia nel confronto tra generazioni e tra atteggiamenti differenti nei confronti del lavoro. -
Value stream mapping nella gestione ospedaliera. Mappare il flusso del valore con il Lean System
È superfluo notare che un errore o un difetto in un processo ospedaliero può avere profonde e irreparabili conseguenze sulla salute dei pazienti ancor prima che sul bilancio dell'azienda. I metodi descritti in questo volume attingono alla consolidata esperienza del Lean Management e aiutano le aziende ospedaliere a ottenere processi più efficienti e snelli gettando le premesse per un'organizzazione sanitaria in continuo miglioramento con significative riduzioni di errori medici e di altri costosi sprechi. Questo libro, pensato per affiancare la quotidiana attività di tutti i reparti dell'azienda, consente di utilizzare la mappatura del f lusso di valore, Value Stream Mapping, per garantire un'assistenza di qualità in quanto realmente centrata sul paziente. Il Value Stream Mapping è uno strumento potente per osservare e descrivere i processi come si svolgono effettivamente e per riconfigurarli e rappresentarli in uno stato futuro in cui errori e altri sprechi vengono eliminati. In questo libro imparerete come: Mappare lo stato corrente dei processi - Creare una mappa dello stato futuro con processi «a flusso» in logica «pull» - Gestire l'esecuzione dello stato futuro mediante la tecnica dell'A3 Pensato per un uso costante da parte di clinici e operatori, il volume include esempi di effettivi processi ospedalieri e presenta numerose illustrazioni e diagrammi che consentiranno al lettore di rappresentare efficacemente i propri processi nel loro stato presente e futuro e conseguentemente di agire con precisione e continuità per migliorarli. -
Business model navigator. 55 modelli che rivoluzioneranno il vostro business
Un solido business model è alla base di qualsiasi impresa di successo. Troppo spesso però non riusciamo ad adattarci, insistendo a seguire modelli superati che non possono più darci i risultati di cui abbiamo realmente bisogno. Gli autori di The Business Model Navigator hanno scoperto che 55 modelli imprenditoriali sono responsabili per il 90% dei business di maggior successo del mondo. Questi 55 modelli – da quello Add-on adottato da Ryanair a quello Subscription usato da Spotify – sono la mappa che vi serve per rivoluzionare la vostra azienda e guidarne il cambiamento. Oltre a fornire una pratica cornice di riferimento per adattare e innovare il vostro modello di business, ciascuno dei 55 modelli spiega sinteticamente: Che cos'è; Chi lo ha inventato e chi lo sta usando ora; Quando e come applicarlo. -
L' impresa calzaturiera di famiglia. Storie di una generazione che innova
In uno scenario di profondi cambiamenti strutturali e di intense sfide competitive, il libro analizza undici imprese familiari che operano lungo la filiera calzaturiera. Giunte alla seconda, o addirittura terza generazione, esse continuano a rappresentare l'inimitabile eccellenza del Made in Italy, anche grazie a giovani imprenditori che innovano il prodotto, il processo, il business model. Il lavoro fotografa «una via calzaturiera all'innovazione», i cui ingredienti fondamentali sono le modalità con cui vengono gestiti i processi innovativi, l'apertura sistematica alla collaborazione esterna, la tensione a produrre risultati di valore. Ne è protagonista una nuova classe di imprenditori, che sa muoversi in equilibrio tra gli interessi della famiglia proprietaria e gli obiettivi di sviluppo dell'impresa. Prefazione di Annarita Pilotti. -
Oltre il neomanagement. Verso una gestione delle persone sostenibile e generativa
Engagement, empowerment, leadership, entrepreneurship, emotional intelligence, coaching, agility, flexibility, accountability, coping, self management, self-awareness, resilience, commitment... Esempi di parole che galleggiando nel discorso neomanageriale appaiono oggi inflazionate e spesso svuotate del loro significato. Questo discorso è oggi in difficoltà, come mai nell'ultimo trentennio, nella sua funzione di mediazione tra l'umano, il tecnico, l'economico e l'ecologico nelle organizzazioni lavorative, sembra anzi produrre molto disengagement e significative perdite di valore e diviene oggetto di una sempre più autorevole critica riflessiva. È ormai evidente la crisi di sostenibilità e credibilità economica, sociale e psicologica del discorso neomanageriale, che oggi volge al tramonto. Mentre emergono idee, discorsi e pratiche alternativi, è urgente che la comunità professionale dello human resource management e quella più vasta dei manager partecipino a una riflessione di largo respiro orientata alla consapevolezza critica e alla ricerca di paradigmi di pensiero e di prassi più in grado di rispondere alle sfide del presente. I paradigmi del valore condiviso, della sostenibilità e della generatività sociale, muovendo da premesse profondamente diverse, ispirano prassi di gestione e formazione alternative nel loro senso e nella loro concretezza. Le filosofie dell'action research e action learning propongono un approccio alla management education coerente con questi nuovi orizzonti. Quale idea di management, di gestione del personale e di formazione consentirà di entrare nel futuro andando oltre il discorso neomanageriale? Presentazione di Mauro Magatti e postfazione di Giuseppe Scaratti.