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Si chiama Francesca, questo romanzo
In questo romanzo ci sono: una macchina meravigliosa, un posto per andarci a riflettere, una città russa famosa per la sua produzione di pentole, un armeno che gli piace citare Cechov crede di essere furbo, una certa dose di compiacimento nello scoprire di essere poco normali, una quantità di pensieri che vanno e che vengono e che non lo fanno mai stare tranquillo, una tutina aderente speciale che fanno loro in Irlanda, un paio di tipici esempi di immaginazione, un momento che ci si chiude in casa a Basilicanova a rilegger fumetti farsi colare sopra le mani la cera delle candele, una scena di pianto nella biblioteca Lenin di Mosca, un numero imprecisato di storie del Mullà Nasrudìn, tutte le partite del mondiale di calcio del novantaquattro, una fila di madonne che in ospedale se la ricordano ancora, uno che si chiede come può fare a resistere alle bastonate che arrivano da tutte le parti e qualche altra cosa. -
Eddy il santo
Eddy Stein vive a Kreuzberg, quartiere trendy 'alternativo' di Berlino. Pieno di talento musicale, suona nei Lover's Rock, sgangherato gruppetto di fama locale: certo, non basta per sbarcare il lunario. No problem! Eddy arrotonda alla grande sfoderando un altro talento, quello di truffatore, attento a non mescolare i set dove si giocano le sue due vite: amico di tutti a Kreuzberg, astuta canaglia nel resto della città. Sfiga vuole che uno degli imprenditori più chiacchierati e strafottenti di Berlino, Horst König - ha appena mandato a spasso gli ottomila dipendenti della Deo-Werke - capiti nel suo palazzo; i due litigano, König inciampa e muore battendo la testa: come se la può sfangare il nostro eroe? Mentre lui si ingegna per coprire ogni traccia, stampa e popolo berlinese salutano quasi con simpatia il misfatto, e Eddy diventa il paladino ignoto della vendetta cittadina sui mali del capitalismo. Al funerale di König, Eddy incappa in Romy, figlia splendida e molto no-global dell'odiato industriale: esplode un amore improvviso, rovente, che ribalta ogni prospettiva... -
Una piccola tabaccheria. Quaderno di traduzioni. Testi originali a fronte
"In ogni testo che capisco di voler 'tradurre' cerco di individuare l'elemento prevalente, quello irrinunciabile: può consistere nell'intarsio ritmico-melodico, o nel pensiero nitidamente formulato, oppure nell'illuminazione, nell'epifania: quel guizzo, che da solo costituisce il senso profondo del testo. In tal modo, so dove posso eventualmente compiere un sacrificio. Mia ferma convinzione è che non di 'fedeltà' si dovrebbe parlare bensì di 'lealtà'. Il termine fedeltà connota guanciali, lenzuola e sotterfugi; il termine lealtà due occhi che fissando altri occhi dichiarano amore ammettendo un momentaneo 'tradimento'. Sono stato leale alla tua altezza poetica, tradendoti qui e qui e qui: l'ho fatto per restare il più lealmente possibile alla tua altezza. Questo è ciò che dico ogni sera ai poeti vivi e morti coi quali cerco di intessere il dialogo poietico"""". (Franco Buffoni)" -
Testo a fronte. Vol. 45
"Testo a fronte"""" è una pubblicazione semestrale di teoria e pratica della traduzione letteraria diretta da Franco Buffoni, Paolo Proietti, Gianni Puglisi. La rivista, che propone articoli, riflessioni, brevi saggi di traduzione, recensioni e segnalazioni, affianca ai grandi nomi sia in ambito saggistico sia in ambito creativo, i nomi di giovani studiosi e poeti." -
Cupo tempo gentile
È esploso il sessantotto, l'università di Urbino è occupata; la vita scorre tra assemblee, manifestazioni ed esami di gruppo. Andrea apprezza minigonne e libertà di costume, e condivide l'aspirazione al cambiamento, ma non riesce a sorvolare su contraddizioni ed eccessi. Per altre fonti di felicità, nel suo cuore, vale davvero la pena di lottare: la natura bellissima che circonda Urbino, le meraviglie dell'arte e la poesia sopra ogni cosa. Un affresco del periodo cruciale della contestazione. -
Ancora viva
Dov'è sparita Zoey quella lontana, strana sera dell'appuntamento al lago con un misterioso innamorato? Cosa c'è dietro la sparizione di altre ragazze di Black Willow in circostanze mai chiarite? E come mai Chyna Greer, ora che son passati tanti anni, quando torna in paese per sistemare le cose in famiglia dopo la morte della mamma, continua a sentire la voce di Zoey, un tempo sua amica per la pelle, che implora aiuto? Impossibile che si tratti solo di un'allucinazione. Chyna, che è un bravissimo medico e possiede il dono di vedere e sentire cose che gli altri non percepiscono, decide di andare sino in fondo. Ma non è certo facile per lei e per Michelle, cane sensibile e intelligente, reggere il clima sempre più angosciante che stringe in una morsa Black Willow. Specialmente ora che un'altra ragazza è sparita, e più di una persona comincia a sospettare di Chyna. ""Ancora viva"""" è un thriller psicologico che insinua molti dubbi sul nostro modo di intendere la percezione, fa tremare le nostre certezze sugli amici migliori, su chi siano i 'buoni' e chi i 'cattivi': soprattutto ci lascia nel dubbio, fino all'ultimo, su chi sia il mostro di questa tranquilla cittadina del West Virginia."" -
Grandi ustionati
Non si ricorda, Learco, che a un certo punto si è alzato in piedi nella macchina in fiamme Ochèi, ochèi, si è messo a gridare. E quando l'egiziano che l'ha tirato fuori gli racconta l'incidente per filo e per segno gli vengono, a Learco, delle reazioni sentimentali, ma non è lui è il posto, pensa Learco, che provoca delle reazioni sentimentali, perché la prima volta che l'han messo in piedi sulle sue gambe dopo le operazioni, un'infermiera, gli ha detto sua mamma che si è messa a piangere, quando l'ha visto che camminava, dopo trenta giorni che lo vedeva sempre steso sul letto. Queste sono le nostre soddisfazioni, ha detto questa infermiera, al reparto Grandi ustionati dell'ospedale maggiore di Parma. -
Zen session
I versi meravigliosi di Eihei Dogen, Daichi e Ryokan, grandi maestri zen, scandiscono questo viaggio poetico nelle pieghe della vita quotidiana, del sesso e dell'amore. Grovigli di ambizioni si infrangono su un sogno di neve inviolata; spirali emotive surriscaldano la nudità dello spirito. In un dialogo non sempre pacato tra l'estate che arriva leggera sulle stuoie di canna del dojo, pizze pesanti da ingoiare e donne in crisi con il proprio sé, la via perfetta si srotola, si arrotola, si sposta un poco più in là. Calma e aperta, senza maschera, ci attende liberi da parole e concetti, verbalismi e razionalizzazioni... -
Undicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea
Sette giovani autori di poesia italiana contemporanea - Yari Bernasconi, Azzurra D'Agostino, Fabio Donalisio, Vincenzo Frungillo, Eleonora Pinzuti, Marco Simonelli, Mariagiorgia Ulbar - ciascuno presente con una raccolta autonoma preceduta da esauriente introduzione critica. Sette piccoli libri di poesia racchiusi in un unico volume a illustrare le nuove scuole o tendenze della giovane poesia italiana. Prefazioni di Franco Buffoni, Giancarlo Alfano, Rosaria Lo Russo, Paolo Morelli, Umberto Motta, Fabio Pusterla, Caria Vasio, Fabio Zinelli. -
Un bel posticino. Lo Spoon River di Hermann Hesse
Quando Hermann Hesse arriva sulla Collina d'Oro, nella primavera del 1919, sente di aver trovato il posto dove ricominciare. Ha quarantadue anni, e trascorrerà in Ticino metà della sua vita: ""il periodo più pieno, più ricco, diligente e luminoso"""". Si sposerà due volte, abiterà in una casa costruita su misura per lui, con le finestre sugli scorci preferiti del paesaggio, i giusti spazi per la solitudine e per incontrare gli altri a modo suo. Sulla sua tomba, nel cimitero di Sant'Abbondio, ogni giorno i visitatori lasciano caramelle, flautini, biglie di vetro e piccoli Buddha. E attorno a lui riposano gli uomini e le donne che incrociarono il suo cammino durante gli anni ticinesi, dall'ultima moglie Ninon al sindaco Alessandro Gilardi, dall'amico Hugo Ball al giardiniere Lorenzo Cereghetti, dall'editore Daniel Brody alla domestica Natalina Bazzari: persone note e meno note con le loro aspirazioni, affetti, drammi e soddisfazioni. Passeggiando per i vialetti di questo delizioso cimiterino di campagna, Carlo Zanda ha sentito tutto il fascino di un'esistenza racchiusa in quel mosaico di volti, alberi, pietre parlanti. Per tre anni, con passione e minuziosa pazienza, ha raccolto ricordi e testimonianze, sfogliato album di famiglia, scavato negli archivi, vagato tra erotti, locande e biblioteche. L'opera e la figura di Hermann Hesse si riflettono così, in una luce inedita, nelle storie e nelle immagini di cinquanta personaggi, evocati a uno a uno con attenzione storico-letteraria."" -
Mi chiamo Irma Voth
Irma, nemmeno vent'anni, vive sola nel deserto del Messico: suo padre l'ha relegata in un casolare ai margini della comunità mennonita. Ha sposato uno straniero, che scandalo, ma suo padre ce l'ha con lei già da prima, da quando ha cominciato a crescere e pensare. Irma è spaesata, confusa. Ha sposato Jorge per fuggire con lui, e Jorge è fuggito da lei. I campi di granoturco e le scie degli aeroplani le sembrano così semplici, così veri; le relazioni umane, invece, grovigli inestricabili. Poi un giorno si alzano nuvole di polvere, sfrecciano pick-up sconosciuti: arriva una troupe del cinema e la realtà diventa un set. Ciascuno di colpo ha un ruolo preciso, anche Irma, che viene assoldata come interprete e diventa depositaria di tutti i segreti. Nel rimescolone di quel teatro improvviso, dove le lacrime vere sono finte e le lacrime finte sono vere, un filo teso troppo a lungo si spezza e Irma prende il volo. Porta in salvo se stessa, la sorellina Aggie e X., fragile e prepotentissima clandestina. Un terzetto strampalato, litigioso e indissolubile che semina guai, mette in scena tragedie, farse e miracoli. Nel buio della stanza piccina di un bed and breakfast a Città del Messico Irma vuota finalmente il suo cuore e crea lo spazio per sentirsi pronta alla vita. Sotto un cielo di milioni di stelle, va incontro alla sua libertà. -
Il mio regalo sei tu
Oggi vede suo padre per la prima volta. Sono diciotto anni che aspetta questo momento. Una settimana fa l'ha visto in televisione, l'ha cercato e ora eccola lì, che sposta il peso da un piede all'altro nella portineria di uno studio televisivo. Lui ha qualcosa da finire, le chiede soltanto un attimo; diciotto anni e un attimo. ""Hai fatto bene a cercarmi tu, perché io non l'avrei mai fatto"""" le dice poi. Non ci sono abbracci. Gelido freddo invernale, dentro e fuori di lì. Ha un bel salire e scendere da autobus e tram, Lidia, per andarlo a trovare. Passano i mesi e non c'è disgelo. Ma il destino è disegnato nel cielo, ha un cappello bianco da cowboy, è da anni che la cerca dappertutto e ancora non l'ha trovata. Aspettami, non ti muovere, gli dice Lidia, ti troverò io. Va a cercarlo lontano, su una montagna a duemila metri, dove il lavoro principale è sorridere, e non fermarsi mai. E proprio lì, di colpo, una pioggia di sms cambia tutto. Per tanto tempo la vita non ha fatto che dirle no no no, dopo dopo dopo, e ora finalmente le dice sì sì sì, ora! ora! ora! Suo padre le scrive sono cambiato, prima non ero pronto e adesso sì. Adesso vuole stare con lei. Ha trovato il grande amore ed è pronto a cominciare una nuova fase della vita. Ecco come si stanno mettendo le cose. Davvero molto bene. Talmente bene che Lidia ogni due minuti si chiede: ma sarà vero? Non ci sarà qualcosa che non va? """"Il mio regalo sei tu"""" è la storia di un amore negato: l'avventura di una piccola donna coraggiosa nelle spire di un padre serpente."" -
Andy Warhol
Chi è veramente Andy Warhol? Quale il significato della sua opera? Tutti lo conoscono, la stragrande maggioranza lo identifica con le icone della cultura pop: i divi cinematografici, il cibo in scatola, le personalità famose; molti conoscono anche i suoi ""Incidenti"""", più drammatici e controversi; i cultori della musica pop ricordano le sue copertine di dischi, dai Velvet Underground ai Rolling Stones a Aretha Franklin; molti hanno anche visto o sentito parlare dei suoi film, spesso immobili o, al contrario, troppo incasinati. Chi non ha sentito le sue famose battute sul voler essere una macchina, sui quindici minuti di fama per tutti, sulla superficie dietro cui non c'è niente? Ma come sta insieme tutto questo e molto altro ancora di meno noto della sua attività? Pop, dandy, camp, Warhol solleva discussioni e interpretazioni anche opposte fin da quando ha iniziato la sua attività artistica. Il presente volume ricostruisce e arricchisce questo dibattito, raccogliendo testi e interviste inedite di Warhol e testi sulla sua figura e opera, da quelli che tutti citano ma ancora non erano a disposizione in traduzione italiana, a vari altri, e spazia dall'opera pittorica a quella cinematografica, fotografica, installativa, dalle analisi ormai storiche a quelle aggiornate ai più recenti studies."" -
Testo a fronte. Vol. 46
"Testo a fronte"""" è una pubblicazione semestrale di teoria e pratica della traduzione letteraria diretta da Franco Buffoni, Allen Mandelbaum, Emilio Mattioli. La rivista, che propone articoli, riflessioni, brevi saggi di traduzione, recensioni e segnalazioni, affianca ai grandi nomi sia in ambito saggistico sia in ambito creativo, i nomi di giovani studiosi e poeti." -
Due belle sfere di vetro ambrato
C'è una donna che lo cerca: è una biologa russa, affascinante. In un'osteria affacciata sulla laguna di Venezia dichiara di voler clonare un cavallo portentoso, quello del monumento a Bartolomeo Colleoni in campo San Zanipolo. Alvise Pàvari dal Canal ne ha sentite tante nella vita, ma questa le batte tutte. Clonare una statua? Certo che no, gli spiega dolcemente la russa. Lei allude a tessuti organici di cinquecento anni fa, perfettamente conservati. Alvise finge di non capire, ma pensa alla teca con due sfere di vetro ambrato custodita nel palazzo avito sul Canal Grande. E una leggenda di famiglia ci trascina indietro nel tempo: al banchetto di cento portate in cui il Colleoni, capitano generale della Serenissima, conquista una donna troppo piena di vita per accontentarsi del vecchio marito mercante; alla frenesia di amorosi sensi che Leonardo da Vinci, giunto in laguna da Firenze, scatena a Ca' Pàvari, seminando nostalgia inguaribile e un capolavoro sorprendente. -
Mille cretini
Un paparino profondamente materno che prende in contropiede l'incipiente vecchiaia - nonché il figlio - a suon di collant, gonna, rossetto e tacchi a spillo. Un principe azzurro che tenta inutilmente di risvegliare la principessa dal suo sonno profondo con mille prodezze erotiche, e finisce per addormentarsi lui, per sempre. Uno scrittore esordiente pronto a rinnegare il suo idolo - che ha contribuito in modo sostanziale al suo decollo - non appena ne ha preso il posto nel firmamento letterario. Un uomo che decide di sposare l'ex fidanzata perché scopre che è malata terminale, e quando lei guarisce grazie all'amore, non sa proprio che pensare, che pesci pigliare... Che si tratti di vecchi rincretiniti, vitelloni incalliti o Madonne ribelli al destino di future madri di Gesù Cristo, Quim Monzó entra nelle vite dei suoi personaggi con occhio acuto, parole al vetriolo, balsami di tenerezza. -
Testo a fronte. Vol. 47
"Testo a fronte"""" è una pubblicazione semestrale di teoria e pratica della traduzione letteraria diretta da Franco Buffoni, Allen Mandelbaum, Emilio Mattioli. La rivista, che propone articoli, riflessioni, brevi saggi di traduzione, recensioni e segnalazioni, affianca ai grandi nomi sia in ambito saggistico sia in ambito creativo, i nomi di giovani studiosi e poeti." -
Quello che non c'è scritto
È il rito di un fine settimana qualsiasi: l'ex marito che passa a prendere il figlio per portarlo in montagna. Dopo averli accompagnati all'ascensore, Carmen tira un sospiro di sollievo. Il divorzio burrascoso è alle spalle. Jorge ha quattordici anni, vien su bene; Carlos era un pessimo marito, ma tutto sommato è un buon padre. Di colpo vede su una sedia un dattiloscritto che prima non c'era. L'ha lasciato Carlos con un messaggio scritto a penna: voglio che tu lo legga. Bastano poche pagine per immergerla in un romanzo amaro, un noir pieno di violenza. Le parole dell'ex marito bruciano, scoperchiano ricordi difficili. Carmen tra le righe avverte una minaccia: è rivolta a lei? A suo figlio? Su un treno che sfreccia nella campagna, intanto, padre e figlio imbastiscono pacche e sorrisi, ma Jorge è nervoso da far paura e Carlos si attacca alla bottiglia. Fin dalle prime stazioni si sente aria di condanna. Carmen, a casa, legge pagina dopo pagina, sforzandosi di restare calma: è solo un romanzo, un intreccio di storie immaginarie, forse è lei che ci legge quello che non c'è scritto. In montagna soffia un vento umido e gelido, Carlos e Jorge hanno il ghiaccio nel cuore. È troppo ripido e instabile il crinale delle cose non dette. Cercano di uscirne, si vogliono bene. Potrebbero anche farcela, se fossero soli: un padre davanti a suo figlio. Ma non sono più soli. E i loro cellulari squillano a vuoto. -
Un angelo a Babilonia
Tutti sono innamorati di Kurrubi: da quando l'Angelo l'ha portata a Babilonia, fanno a gara per conquistarla. Vie, piazze, giardini sono colmi di sospiri, traboccano di canti: banchieri che compongono poesie, burocrati che scrivono canzoni. Ma il cuore di Kurrubi è impegnato; lei ama un mendicante che l'ha baciata in riva all'Eufrate e poi è sparito. Appariva il più povero di tutti i mendicanti, più miserabile persino di Akki, l'ultimo mendicante di Babilonia, che fa dell'accattonaggio un'arte. Quell'uomo così semplice e privo di ogni mezzo in realtà era Nabucodonosor, il re di Babilonia; si era travestito da mendicante per convincere Akki a cambiare mestiere. L'accattonaggio è disdicevole, nel suo regno. Di un re, però, Kurrubi non sa che farsene. Potrà avere questa donna irresistibile soltanto chi avrà la forza di rinunciare alla politica, al potere, al denaro, per camminare con lei in una terra ""unica per la felicità e i pericoli che contiene, multicolore e selvaggia, meravigliosamente ricca di possibilità"""". A colpi di dialoghi e frasi memorabili, la penna di Dürrenmatt cesella una clamorosa parodia su mondo, potere e libertà."" -
La pazienza dei bufali sotto la pioggia
Questo libro racconta molte storie in poche righe, perfette per i viaggi in autobus, aspettando un amico, la mattina bevendo il caffè. Sono storie che per magia si espandono, escono dalla pagina, chiamano proprio te. Donne e uomini assai diversi si fanno avanti uno per uno. Con energia e onestà assoluta, proclamano una speranza, una vergogna, un desiderio, un dolore. Quando sembrano rimproverarti qualcosa, dici no, non sei tu, tu non ti comporti così. Non sei la donna che ha venti uomini all'attivo e ha già adocchiato il ventunesimo, o quella che la notte si abbarbica al suo uomo come a un salvagente, non sei lo scrittore che abbindola le donne con una montagna di balle, l'uomo che non ha ancora trovato un modo dignitoso per infilarsi le mutande. Quando ti confidano di avere idee fisse che ronzano in testa senza mai dare tregua, o di scoppiare di gioia perché finalmente sono rimasti soli, o di non poterne più di essere buffi, ti fanno davvero simpatia. Questi scorci di vita, queste confessioni pulsanti, colgono alla perfezione un certo aspetto di un collega, di tua madre, del vicino. Intanto ti accorgi che il cerchio si stringe. Ti aspetta una storia che c'entra molto con te.