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Totò e la maschera. L'incredibile comicità del grande e unico Antonio De Curtis
Scopo di questo saggio è presentare e far conoscere Totò in quanto ""maschera"""" nel senso di tipo, non personaggio. Totò è Totò. Negli oltre cento film da lui interpretati, dà vita a svariati ruoli; a volte è ladro, altre nobiluomo, reduce di guerra, maresciallo, monaco, marionetta. Ma la sua maschera è sempre riconoscibile: basta uno sguardo, una battuta, una mossa, un gesto..."" -
Il teatro dell'anima. Educare al teatro, educare con il teatro
Preso atto del fatto che oggi il teatro, come strumento di comunicazione dei mass-media, ricopre un ruolo quasi marginale (vedi l'ostracismo della Tv), questo saggio intende sensibilizzare sulla necessità di una paziente opera di riproposizione dei significati delle opere teatrali: rendendo comprensibili i testi, stimolando quelle curiosità e quegli entusiasmi che essi causarono nei primi lettori e nei primi spettatori delle opere classiche. Occorre, cioè, utilizzare il teatro per educare, restituendo a questa preziosissima arte la sua iniziale valenza pedagogica. ""Educare al teatro"""" per poi """"educare con il teatro""""."" -
Carlo Michelstaedter. Società rettorica e coscienza persuasa
La critica alla società operata da Carlo Michelstaedter è una delle più penetranti e radicali del Novecento. Egli ha infatti saputo denudare la società borghese a lui contemporanea, e qualunque altro tipo di organizzazione societaria, mettendone in luce patologie e contraddizioni e ""vivisezionando"""" il rapporto dell'individuo con il mondo delle cose e degli uomini, per mostrare (di questa relazione) l'insita nullità e dell'una e dell'altra componente. A partire da questa analisi spietata, Michelstaedter approda a una concezione totalmente nuova delle relazioni interpersonali, fondata sul concetto di """"persuasione"""", tesa a eliminare dalle radici la violenza e a realizzare la giustizia. Questa non consiste nello scambio reciproco di diritti e doveri, che implica necessariamente l'egoistica determinazione delle proprie affermazioni a scapito di quelle altrui e dunque la reintroduzione della violenza mascherata da concordia, ma nell'amore dell'altro per l'altro a cui tutto si dà e nulla si chiede. La domanda di giustizia di Michelstaedter sfocia così in una scelta etica al limite del possibile e il problema della violenza sociale trova soluzione solo nell'ambito della coscienza di ognuno."" -
Gesù, la Maddalena e il Santo Graal. Un libro dalle sorprendenti rivelazioni
Un misterioso vaso, o coppa, capace di compiere miracolosi prodigi, è custodito da un re in un castello che è difficile da trovare. Il re è ammalato e sofferente, il suo dominio devastato; egli può essere guarito unicamente se un cavaliere eccellente troverà il castello e porrà in una specifica circostanza una domanda determinante. Con la giusta risposta la terra tornerebbe a fiorire e l'eroe diverrebbe il guardiano del Graal. È questa nelle sue linee essenziali la trama del romanzo di Chretièn de Troyes Perceval. Siamo intorno al 1180, nel pieno dell'epoca d'oro della tradizione medievale, dell'alta cavalleria, delle crociate e dei Templari. Il poeta francese dà inizio in questo modo a una memorabile leggenda che, passando attraverso i secoli, ritorna in primo piano nei nostri giorni. -
Come discutevano gli umanisti. Una disputa quattrocentesca sulla lingua parlata dai romani antichi
Quale lingua parlavano gli antichi romani? Era in grado il popolo di capire i discorsi degli oratori o le sfumature linguistiche utilizzate da scrittori e commediografi? In quale momento storico è avvenuto l'imbarbarimento della lingua madre? E in che posizione si pone il volgare nei suoi confronti? La rigorosa ricerca dell'autore, con il costante riferimento alle fonti documentarie e testuali, mette brillantemente a fuoco le ragioni che stanno alla base dei vari interventi degli umanisti nella disputa quattrocentesca riguardante la lingua parlata dagli antichi romani, le motivazioni culturali che orientano il discorso di ciascuno di loro nella difesa della propria tesi, e ancora la varietà degli argomenti addotti affrontando la discussione, facendo anche comprendere al lettore come la questione potesse nascere ed essere dibattuta nel medesimo tempo in cui c'era tra gli stessi umanisti chi rivendicava i diritti del volgare di fronte al latino. -
Sull'arte dell'attore. Immaginazione, emozione e sentimento
Che cos'è l'immagine mentale? Dove nascono il sentimento e l'emozione nel corpo dell'uomo, strumento primario dell'attore? Come può un attore provocare le emozioni del personaggio nel proprio corpo? A queste e altre domande vengono cercate le risposte attraverso un percorso di studio interdisciplinare alla scoperta del cervello umano che abbraccia neuroscienza, psicofisiologia e ricerche teatrali, in un continuo ""andirivieni"""" dall'uomo all'attore e viceversa."" -
La comunità essena del deserto di Giuda. La storia, la fede, le regoledi vita
Questo lavoro offre al lettore un'ampia base informativa su un tema di grande fascino e richiama la sua attenzione sulle principali tappe delle scoperte dei manoscritti e sul sito archeologico di Qumran. Il libro fa rivivere questa comunità attraverso i suoi scritti, la sua liturgia, la sua fede, la sua stessa disciplina comunitaria. Una presa di contatto con una letteratura che un tempo era segreta e che possiamo definire ""esoterica"""", e con la setta: un termine che non era spregiativo, ma serviva a distinguere i vari raggruppamenti religiosi dai farisei e dai sadducei. Il libro passa in rassegna i manoscritti più importanti, specialmente quelli provenienti dalla prima grotta che sono sostanzialmente integri o ben conservati. Una congrua appendice è dedicata alle analogie correnti tra Giovanni il Battista e gli esseni del deserto di Giuda. Uno sguardo sulle ventilate relazioni tra gli esseni e il cristianesimo consente di mettere in luce, in tutto il suo gigantismo essenziale, le affinità concettuali, le connessioni storiche e teologiche, la sintonia di pensiero, ma anche le palesi differenze, che fondano pur sempre uno stretto e innegabile rapporto intercorrente, tra i solitari """"santi di Dio"""" del Mar Morto e il Nuovo Testamento."" -
Giuseppe Garibaldi memorialista e romanziere. Il lato meno conosciuto del più famoso patriota italiano
Un originale saggio che ci porta alla scoperta del lato meno conosciuto e meno studiato della personalità di uno dei maggiori personaggi della storia italiana, Giuseppe Garibaldi, la cui vocazione letteraria è difficile da separare dalla sua attività politica, proprio per il suo carattere poliedrico: marinaio, eroe, autodidatta, scrittore dilettante, umile contadino e uomo d'azione, uomo superstizioso. Questo studio dei suoi scritti pone in risalto quelle che furono le motivazioni più intime rintracciabili dietro il suo agire nella storia, ma anche i contrasti e le contraddizioni con gli altri personaggi che, come lui, hanno contribuito a far nascere l'Italia. -
Stanno uccidendo il libro. La verità sull'editoria
Un paese che ha tanta gente neghittosa e insoddisfatta (dice l'autore), dove la maggiore aspirazione - accanto a quella di aver soldi e di aver sempre più soldi - è quella di ""apparire"""", dove la feroce richiesta della maggior parte dei giovani è quella di avere un posto di lavoro a vita senza prima aver dimostrato di meritarlo, non poteva non produrre anche l'assurda pretesa di tanti nuovi scrittori che gli editori siano economicamente a disposizione per far conoscere i loro parti letterari (che siano opere di valore o meno) senza nessuna possibilità di recuperare gli investimenti. E molti individui, anche impreparati si sono improvvisati """"editori"""". Ogni giorno ne nascono di nuovi. Ma, quel che è incredibile, addirittura grandi gruppi editorial-finanziari hanno messo a punto le loro macchine da guerra per utilizzare a senso unico il lavoro e lo spasmodico desiderio di """"apparire"""" dei nuovi scrittori. Questo nuovo modo di avvilire il libro è non soltanto un'operazione da ciarlatani ma una cosa turpe. Uno sfregio alla tradizione del lavoro degli editori e all'intelligenza degli scrittori intelligenti. Tra gli editori e gli scrittori, ancora più nemici di prima, si sono insinuati i non-editori e i non-scrittori: sono tanti, aumentano, e stanno infettando il già malato mondo dell'editoria. I non-editori e i non-scrittori, insieme ma in lotta tra di loro, stanno uccidendo il libro."" -
Federico García Lorca. L'uomo che ha spezzato le catene della tirannia
Soltanto da poco tempo la tendenza erronea degli storici a focalizzare solo alcuni aspetti del personaggio Lorca - isolando la sua vita dalla sua opera, ignorandone volutamente l'omosessualità e le circostanze della sua morte - è stata superata dalla ricerca e dall'analisi rigorosa dello storico e ispanista irlandese Ian Gibson. Partendo da questo nuovo punto di vista, questo saggio si sofferma sugli ultimi due mesi della vita di Federico García Lorca e sulle circostanze della sua morte, riportando alla luce l'immagine ""veritiera"""" e completa del poeta dopo decenni di """"colpevole"""" silenzio."" -
L' arte come linguaggio interculturale
"Il libro vuole presentare un progetto culturale ed educativo che abbia la sua centralità nell'espressione artistico-creativa, utile nell'indicare un percorso finalizzato alla socializzazione, alla conoscenza delle culture altre, al riconoscimento di una conflittualità costruttiva e alla gestione nonviolenta dei conflitti fra i giovani, italiani e stranieri. Esempi eccellenti di maestri che hanno agito a tal fine sono quelli di Aldo Capitini, Danilo Dolci, Paulo Freire, don Lorenzo Milani. Il libro propone, condividendo e riproponendo il pensiero di Hannah Arendt, la visione di una politica della vita che liberi le energie costruttive degli esseri, anziché una politica sulla vita che irreggimenta ed opprime"""". (Dalla prefazione di Miriam Traversi)" -
Esotismo e musica
Cos'è la curiosità se non quel desiderio profondo di conoscere tutto ciò che non appartiene all'uomo? E quanto conta, analogamente, quel desiderio di venire a capo di ogni cosa se non si è spinti dalla curiosità stessa? Questi e altri ancora i quesiti da cui partire per rivivere le tappe di un percorso tracciato da alcuni ""grandi"""" della musica francese di fine Ottocento e inizio Novecento attratti e ispirati da culture lontane dalla propria per usi e costumi. Una contaminatio di generi, caratteri e modi stilistici così raccolta vuole raccontare al lettore quel fenomeno esistente già da tempi remoti ma consolidatosi con la fine del XIX secolo tra gli europei: l'esotismo."" -
La spettralità delle cose. L'arte di Alberto Savinio
Ironico, scettico, ipocrita, dilettante per vocazione ed eclettico per convinzione, Alberto Savinio si distingue per la chiarezza discernitiva e il grande acume intellettuale che lo rendono un autore complesso e multiforme. La sua pittura, che mal tollera classificazioni sistematiche quanto coercitive, è tesa interamente al disvelamento della realtà intima e mutevole delle cose, ordinariamente dissimulata dietro la cortina opacizzante dell'abitudine, e testimonia a un tempo il rimpianto di un Eden vagheggiato e ormai irrimediabilmente perduto e la coscienza della dissoluzione che insidia la nostra vacillante contemporaneità. -
Sulle orme del nuovo Gesù storico
Il titolo del libro esige una spiegazione. Non tutti i lettori infatti sono in grado di trovare una ragione plausibile che giustifichi l'uso dell'aggettivo ""nuovo"""" riferito a Gesù. Forse che in passato la figura del Gesù storico (non quello della fede) non poteva essere definita """"nuova"""" in quanto radicalmente socializzata e inculturata nella società rurale israelita ellenizzata? Tutta la nostra storia di Gesù, fino alla fine del secondo millennio, è strettamente legata allo studio della letteratura evangelica, che non è un'opera di taglio biografico, ma una testimonianza di fede. Il Gesù riflesso dai vangeli, come ha già avuto occasione di affermare l'autore, è più mitico che storico. Lo proverebbe già il fatto che ogni evangelista propone un'immagine diversa di Gesù. È un compito preciso della storiografia moderna quello di favorire la comprensione dell'esistenza individuale del Gesù prepasquale. E ciò è possibile a partire dal suo comportamento, dalle sue intenzioni, dalle sue azioni reali, non ancora modificate dalla fede comunitaria. Questa rinnovata intelligenza del Gesù storico potrebbe additare al lettore moderno un nuovo cielo spirituale, dove la verità, al riparo da ogni formulazione di scuola, conserva ancora una dimensione umana, infinitamente più accessibile, aperta all'intuizione diretta."" -
Giovanni Papini. Il tutto, il nulla
Proteiforme, sorprendente, sperimentatore: questo fu Giovanni Papini, uno scrittore difficilmente catalogabile. ""Sospetto che Papini sia stato ingiustamente dimenticato"""" scrisse Jorge Luis Borges. Francesco Fain, in accordo con tale opinione, cerca attraverso questo appassionato saggio di riscoprirlo, portando in luce la sua natura di uomo curioso, religioso e mistico."" -
La catarsi e la sua ombra
Si può utilizzare Nietzsche per rileggere retrospettivamente, alla luce del suo contributo, anche ciò che lui stesso contestava? Questo libro si avvale dell'influenza più o meno esplicita del grande pensatore tedesco sulle categorie contemporanee che interpretano l'""estetica"""" antica per avvicinare una lettura della tragedia che ha il suo centro nella catarsi (quella aristotelica) ad una lettura anticatartica per eccellenza (quella nietzscheana), dimostrando che l'oggetto del fraintendimento da parte di Nietzsche è proprio il concetto di catarsi. Interpretata correttamente, quest'ultima apre lo spiraglio alla tragicità, sia pur solo residuale, e rappresenta una vera e propria occasione mancata per il filosofo della tragicità essenziale."" -
Fëdor Dostoevskij
Uno sguardo scettico si è posato talvolta sul tentativo di leggere filosoficamente Dostoevskij perché alcuni sostengono che il filosofare convulso e appassionato che arroventa i romanzi dostoevskiani risponde più a un progetto di stile e di sperimentazione letteraria che a un tentativo di indagine speculativa. Questo accurato saggio si propone di dimostrare come la grandezza di Dostoevskij risieda nell'aver condotto un moderno, e senza dubbio coraggioso, scandaglio, oltre che una critica accurata, del discorso filosofico della sua epoca. Potremmo dire che, all'interno delle opere dostoevskiane, la letteratura e la filosofia si incontrano quasi fino a fondersi, creando opere di un'originalità ancora oggi sconcertante. Attraverso l'approfondimento del tema della ""parola"""", istitutrice di rapporti di subordinazione e dominio tra i soggetti, si tenta in quest'opera la rilettura di uno dei più importanti classici della letteratura universale: """"I demoni""""."" -
Superiori al re
L'opera propone la trascrizione integrale del manoscritto La Bastiglia. Commedia, conservato presso la Biblioteca Palatina di Parma: componimento inviato nel 1779 al Concorso, indetto dal duca Ferdinando di Borbone. L'autore è anonimo, ma può essere individuato in Carlo Imbonati, sia in base alla grafia sia in base al contenuto. L'azione, ambientata all'interno della prigione, si svolge nel secolo XVII, ma rivela una straordinaria analogia con il ""caso Mirabeau"""" e si snoda sulla falsariga del pamphlet Des lettres de cachet et des prisons d'êtat, composto dallo stesso Mirabeau nel 1778. Il testo, connotato dalla """"retorica massonica"""", induce a ipotizzare che l'Imbonati come Mirabeau """"philosophe patriote"""" si proponesse di collaborare al """"progetto speranza massonico"""", con una scrittura da ascoltarsi, in grado di divulgare l'etica nuova."" -
Le giornate del Risorgimento degli italiani
Partendo da alcune vicende di primaria importanza per il riscatto degli italiani, l'autore ci accompagna, in questo appassionato saggio, in un breve ma intenso viaggio nelle vicende risorgimentali, per farci conoscere più da vicino i luoghi, i fatti e i personaggi protagonisti dell'unificazione dell'Italia. -
Da Galilei ad Einstein. Fra scienza e scientismo
"Nelle pagine che seguono l'autore ci accompagna in un viaggio conoscitivo che ben riflette la sua personalità di filosofo, scienziato, sperimentatore ed artista, e perché no, di uomo sanguigno; e quello che più conta, ci indica due energie primarie le quali - in modo plausibile - possono essere interpretate anche come essenze divine: in quanto da esse - secondo Agrifoglio - si sarebbe generato Tutto ciò che esiste nell'universo."""" (Dalla Prefazione di Leopoldo Garoni)."