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Rocco Normanno. Dipinti. Ediz. illustrata
«Osservando le opere di Rocco Normanno, viene da pensare a una sorta di sua predestinazione all'arte - e segnatamente alla pittura - che ha cavalcato qualsiasi percorso formativo che potesse indirizzarlo ad altro. Ne sono testimonianza il pieno possesso della tecnica pittorica, quale sarebbe potuto discendere da una lunga frequentazione delle ""botteghe"""" degli artisti del tardo Medioevo o del Rinascimento, oppure l'uso straordinario del disegno per la composizione delle immagini; o, ancora, la capacità di avvalersi di altri mezzi - del tutto attuali - come la fotografia per fissare una scena, un ambiente, un momento di vita, da restituire poi attraverso le sapienti, complesse rielaborazioni della pittura. La perizia di una manualità audace e raffinata è al servizio della necessità di restituire la realtà viva, di rappresentarla nella sua multiforme complessità. Ed è facile, scorrendo i suoi lavori, ricostruire mentalmente i legami col realismo del passato, e soprattutto col modello caravaggesco, che ha disseminato - spesso con effetti dirompenti - le rappresentazioni più elevate di senso religioso, con elementi tratti dalla più ordinaria e bassa quotidianità. Ma questa scelta di apparente ricomposizione col passato in forza dei vincoli imposti da rappresentazioni oggettive, in alternativa alle infinite libertà espressive dell'arte contemporanea, in risposta unicamente all'istinto soggettivo dell'artista, ha una articolazione più complessa di quel che potremmo, al primo impatto, ritenere. La pittura di Normanno è una continua provocazione che attinge a schemi e modi del passato per ricondurci alla dimensione - così spesso tragica - del presente. Le sue immagini semplicemente danno forma a quanto accade ogni giorno attorno a noi, attraverso la trasposizione nell'arte dei gesti, dei modi - anche violenti e cruenti - che da sempre sono il substrato psicologico dal quale attingono i comportamenti del nostro essere persone...» (Dalla Prefazione)"" -
Il bambino che sapeva volare
Età di lettura: da 7 anni. -
Viaggio intorno al sonno. Quando scienza e arte si incontrano. Vol. 2: medicina del sonno, La.
Ci sono luoghi che vanno visitati almeno una volta nella vita. Nel sonno noi entriamo tutti i giorni sin da quando facciamo i primi salti nel ventre materno. Forse perché diamo per scontata questa esperienza così prevedibile e automatica, non ci rendiamo conto quanto sia prezioso e salutare per il nostro benessere dormire in maniera soddisfacente il giusto numero di ore. Lo sanno bene i milioni di insonni e tutti coloro che si svegliano al mattino stanchi. Secondo la classificazione internazionale i disturbi del sonno sono tanti (89) e ogni giorno scopriamo patologie sconosciute e nuove soluzioni terapeutiche. Quando ci addormentiamo, si mette in azione un software, un pilota automatico che consente al nostro corpo di riposare e di rimettere in ordine la casa senza chiedere permesso alla nostra volontà o alla nostra coscienza. Un coma fisiologico che dura circa 8 ore durante il quale si svolgono, in apparente silenzio, miliardi di funzioni vitali per la nostra salute e la nostra sopravvivenza. -
La Vita Mathildis antiquior e la scrittura femminile in epoca ottoniana
Esempio di scrittura femminile altomedievale, la Vita Mathildis antiquior narra la vita e i miracoli della regina Matilde di Ringelheim, la madre di Ottone I, e la storia dell'ascesa al trono imperiale della famiglia degli Ottoni. Dietro a questi due grandi temi, sviluppati secondo i canoni della propaganda ottoniana tipici della letteratura di area sassone del secolo X, si cela però il vero scopo dell'opera, e cioè l'esaltazione del monastero dove l'autrice viveva, Nordhausen, fondato dalla regina Matilde. -
Arturo Checchi pittore. Vita e opere di un artista difficile. Ediz. illustrata
La Toscana conserva così tante risorse artistiche, da essersi permessa il lusso, di dimenticarsi di un pittore come Arturo Checchi, artista dal carattere impervio, che poco concesse alle pubbliche relazioni. Il volume è un modesto tentativo di ripercorrere in forma divulgativa la vicenda dell'artista, per riassumere la quale ci si è avvalsi, in particolare, dell'aiuto della Fondazione Montanelli Bassi di Fucecchio, che conserva molto del prezioso materiale su e di Checchi: disegni, incisioni, quadri, ritagli di giornale e gran parte della sua corrispondenza. -
Lamberto Piovanelli. Una vita all'attacco
"Una vita all'attacco"""" racconta l'ascesa, fra gli anni Ottanta e Novanta, di Lamberto Piovanelli, detto il """"Piova"""". Centravanti di razza, esploso con la maglia nerazzurra del Pisa, protagonista ai massimi livelli del calcio italiano - anche con la casacca dell'Atalanta e dell'Hellas Verona, oltre alla sfortunata parentesi nella Juve di Trapattoni. Una carriera prestigiosa che ha raggiunto il culmine con la chiamata dell'allora commissario tecnico dell'Italia Azeglio Vicini. Il libro è arricchito da dediche, commenti di sportivi famosi e da una vasta sezione fotografica." -
Il «Liber de ordine officiorum Ecclesiae Pisanae» del canonico Rolando (sec. XII). Vol. 1: Introduzione, edizione e indici.
L'Ordinario, in latino Liber Ordinarius o Liber de ordine officiorum, non era un libro liturgico vero e proprio ma una sorta di manuale, nel quale erano raccolte le istruzioni necessarie per lo svolgimento delle singole celebrazioni dell'anno liturgico, per ognuna delle quali erano indicati i testi da utilizzare con il solo incipit, rimandando quindi agli altri libri, come l'Antifonario, per il testo completo. Il nome dell'autore compare nel Prologo: si tratta di Rolando, canonico di S. Maria, insigne canonista e docente all'Università di Bologna, che visse a Pisa nel secondo quarto del secolo XII. In seguito divenne cardinale e, finalmente, sommo pontefice con il nome di Alessandro III, in quello che fu uno dei più lunghi pontificati della storia, dal 7 settembre 1159 al 30 agosto 1181. Redatto a Pisa intorno al 1137 per la canonica di S. Maria, in un periodo in cui si lavorò intensamente non solo alla costruzione degli edifici (dalla Dedicazione della cattedrale, 1118, all'inizio della costruzione del Battistero, 1152) ma anche alla riforma della vita liturgica, il Liber de ordine officiorum è nato in uno dei periodi più importanti e creativi per la storia della Chiesa. Appena terminata la redazione, infatti, il Liber di Rolando fu adottato, come modello, dalla canonica di S. Frediano di Lucca e dalla rete di canoniche riformate, prima fra tutte la basilica di S. Giovanni in Laterano di Roma - che dipendeva da S. Frediano - quindi dalla canonica di S. Rufo presso Avignone, a sua volta a capo di una vasta rete di canoniche che dalla Francia si propagò in breve tempo al Portogallo e in tutto il continente europeo. -
Liberali, sovversivi, e Partito dell'Ordine a Montespertoli. Concentrazione di potere, gruppi familiari e politica (1919-1921)
A Montespertoli l'11 ottobre 1920, un lunedì, sarebbe entrato in carica il nuovo Consiglio Comunale a maggioranza socialista dopo la vittoria ottenuta alle elezioni del 20 settembre. Un gruppo di squadristi fiorentini tentò di impedirne l'insediamento. L'azione fallì grazie alla mobilitazione della cittadinanza. In questo volume, oltre ai fatti di ottobre, gli autori raccontano come si arrivò alla vittoria elettorale e al successivo fallimento della nuova giunta con le dimissioni del sindaco Augusto Bini formalizzate il 7 aprile 1921. -
Guida ai borghi della provincia di Pisa
La guida rivolge lo studio ai principali borghi storici sparsi nel territorio del Valdarno, del Monte Pisano, della Valdera, delle colline pisane e della Valdicecina: l'indagine si concentra espressamente sui piccoli nuclei, evitando la città, da sempre oggetto prevalente degli studi scientifici e divulgativi, valutando come il ""frammento"""", l'elemento cosiddetto """"al margine"""" non siano dati trascurabili ma, al contrario, partecipino a pieno titolo all'unitaria conoscenza storica dell'intero paesaggio. Da tema periferico, i borghi diventano sempre più diffuso oggetto di studio e promozione, riconoscendo la pregevole identità di quei luoghi che, dopo un prolungato fenomeno di spopolamento durante l'esodo post-bellico, si configurano oggi quali sinonimo di un qualificato stile di vita, in riscatto alla crisi metropolitana, rivendicando i valori della libertà, della bellezza del paesaggio. Un approccio interdisciplinare - con una particolare attenzione al mondo dell'arte, attraverso la lettura di Stefano Renzoni - indirizza lo studio dei borghi per ciascuno per quali, oltre a fornire informazioni storiche, ci si sofferma sull'identità contemporanea, mettendo a fuoco le trasformazioni che stanno rivitalizzando alcuni piccoli centri o, al contrario, lo stato di abbandono in cui versano altri nuclei storici per i quali si auspica un processo di riappropriazione; una ricca campagna fotografica, realizzata da Irene Taddei, correda i testi, evidenziando la pregevolezza storico-artistica degli agglomerati urbani rurali, delle architetture, delle opere d'arte e del paesaggio che costituisce il tessuto connettivo che coniuga il sistema dei borghi."" -
A Marianeve. Il commissario Pelletti e i misteri di Natale. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
Le architetture del mare lungo la costa livornese. Storia illustrata. Ediz. illustrata
Questo volume è dedicato alle architetture del mare della costa livornese, a quei luoghi suggestivi che ogni giorno vediamo incastonati nel paesaggio millenario che ci circonda e che sono la testimonianza materiale e tangibile della storia e delle attività che gli uomini e le donne hanno svolto in questi luoghi. Dal porto di Livorno al Golfo di Baratti, le torri costiere fino al Castello di Populonia, idee, credenze e paure, tra dèi e santi, pirati e mercanti, guerrieri e artigiani, immersi nelle pagine di questo libro per tornare a vedere con nuovi occhi il nostro paesaggio quotidiano. -
Aldo Benvenuti. Ricordi e scritti di un maestro
Aldo Benvenuti è stato per oltre quarant'anni insegnante nelle scuole elementari di Pisa. Con lui sono cresciute generazioni. Questo libro di ricordi e scritti vuole essere un omaggio a una persona che, per lungo tempo, è stato considerato come ""il Maestro""""."" -
Etnografia al bancone. Spazi, corpi, oggetti nelle pratiche del bar
Può il bar di una piccola città essere un luogo etnografico? E cosa può dire l'antropologo che lo osserva? Il testo analizza le pratiche di vita quotidiana delle persone che ruotano intorno a questo particolare luogo/non-luogo che è il bar. Facendo ricorso a un'ampia cornice teorica e metodologica che spazia dall'etnologia europea, agli studi culturali, fino alla cultura materiale e l'autoetnografia, Pettinato analizza le relazioni sociali, le frizioni, il ruolo che gli oggetti giocano dentro un bar di provincia, presentato qui come un microcosmo ideale dal quale è possibile imparare molto sulla vita quotidiana di attori sociali che, per quanto diversi, negoziano modi di stare insieme, condividendo aspirazioni e immaginari. Una lettura antropologica capace di andare oltre la specificità del contesto e parlare in termini generali di uno spazio aggregativo, senza mai dimenticare la componente locale che muove la ricerca etnografica. -
Il pensiero e la visione. Virginia Woolf saggista
Virginia Woolf si dedicò all'attività saggistica per gran parte della sua esistenza: le sue recensioni e le sue riflessioni sulla letteratura, sull'arte e sulla vita si susseguirono, senza interruzione, dal dicembre del 1904 - quando aveva ventidue anni - al marzo del 1941, vale a dire a poche settimane dal giorno in cui volle porre fine ai tormenti del suo animo. Si tratta di una produzione di primaria importanza per chiunque voglia riflettere su un genere proteiforme come il saggio, su molti dei più importanti autori della letteratura inglese ed europea e su quel fenomeno di rinnovamento artistico e culturale che va sotto il nome di Modernismo. ""Il pensiero e la visione. Virginia Woolf saggista"""", prendendo le mosse dai contributi sul genere saggio vergati da Lukács, Adorno, Steiner, Berardinelli e altri, si sofferma sui più rilevanti scritti critici di Woolf per dimostrare come il carattere apparentemente asistematico dei suoi saggi poggi invece su un metodo che coincide con l'alto spessore interpretativo e cognitivo che li caratterizza. Sorretta da un'intelligenza finissima, da una inconfondibile ironia e da una totale e fiera libertà di giudizio, Virginia Woolf accompagna il lettore attraverso percorsi critici che, scanditi dalle armonie irregolari del suo pensiero e in virtù di quel principio di onestà intellettuale che sottende ogni suo atto di lettura e di scrittura, conducono all'intuizione geniale su quell'autore o su quell'opera, alla visione definitiva in cui sempre si sentono vibrare la sua sensibilità e il suo coraggio."" -
Furio Cavallini ovvero il Crazy Horse di Bianciardi
«Il Comune di Grosseto ha organizzato questa mostra in occasione dell'imminente apertura dell'anno che segna il centenario della nascita di Luciano Bianciardi, con la piena consapevolezza di mettere sullo stesso piano Furio Cavallini, pittore di origini piombinesi, e lo scrittore grossetano, due figure importanti, due intellettuali che hanno intrapreso un cammino comune, ognuno con le proprie peculiarità artistiche, in un'Italia fine anni Cinquanta dove si mescolano e convivono elementi contraddittori fra loro: da un lato il boom economico, dall'altro il disagio culturale di coloro che non si piegano ad una visione della società di massa. Il sintomo più appariscente della volontà di ripresa, seppur comune all'epoca in tutte le città italiane, si manifestò con particolare fervore e concretezza proprio a Milano, città industriale per eccellenza, dove i due hanno vissuto la ""vita agra"""" e trascorso momenti molto critici ma anche di forte spessore culturale; di fatto è proprio questo aspetto che ha rafforzato la loro amicizia che non è mai venuta meno fino alla morte di Luciano Bianciardi. Ci piace la definizione che nel 1956 Giovanni Colacicchi, artista e teorico dell'arte, attribuisce alla pittura di Cavallini, sulla quale chi verrà a visitare la mostra non potrà non essere d'accordo: «...I suoi procedimenti sono rapidi e conclusivi, dettati solo dalle sue interiori esigenze. Non c'è caso che egli addolcisca o levighi il suo modo di fare, per obbedire ad esterni fini dì piacevolezza. La sua pittura è aspra, talvolta anche spiacevole; ma sempre ne scaturisce un'immagine viva, un carattere». Interessante dunque anche il paragone tra l'arte pittorica di Cavallini e la scrittura di Bianciardi con la quale egli esprime la propria umanità e quella degli altri. Ma il sentimento dell'amicizia reciproca si fa sentire in più occasioni: ecco Luciano Bianciardi nel 1968: «...Ogni tanto ci si rivede, ma siamo fra i pochi a non compiangere l'uno sulla spalla dell'altro gli anni passati. No, Furio mi chiede cosa ho scritto, io gli chiedo cosa ha dipinto. Fra noi due, sono queste le sole cose che contano. Si capisce, insieme al resto, alle persone che ci vogliono bene. Con quelle, e con il nostro mestieraccio, non si lesina mai». Un sentimento puro, il loro, capace di far riflettere, costruito e non contemplato come una sorta di meraviglia naturale ma vissuto pienamente e condiviso, esempio che fa bene al cuore.» (Dalla Presentazione di Luca Agresti)"" -
QCR. Quaderni del Circolo Rosselli (2021). Vol. 4: socialismo possibile. Riccardo Lombardi a 120 anni dalla nascita (1901-2021), Un.
I ""Quaderni del Circolo Rosselli"""" (QCR) sono una collana di fascicoli con cadenza trimestrale, a carattere monotematico e molto qualificati, iniziata nel 1981. Essi rappresentano uno strumento prezioso di diffusione dei temi di dibattito propri della Fondazione e del Circolo di Cultura Politica Fratelli Rosselli. Gli argomenti trattati spaziano dai temi storici della politica nazionale ed estera - con particolare riguardo al socialismo, al laburismo e al liberalsocialismo - alle riforme istituzionali, ai problemi dell'occupazione, al progresso della ricerca scientifica e dell'università, alle questioni generali della diffusione e della promozione della cultura, a tutte le iniziative legislative per l'innovazione tecnologica e la piccola impresa, alle prospettive del federalismo e della costruzione dell'unità europea."" -
Sfollati, profughi, evacuati. L'Italia nella Seconda Guerra Mondiale
Questo libro vuole ricostruire la fuga dei civili dalla morte che cadeva dal cielo e dalla forza distruttiva della guerra durante il secondo conflitto mondiale. Sfollati per colpa dei bombardamenti, evacuati dai tedeschi, profughi sospinti a nord dallo spostarsi del fronte lungo la penisola, quasi tutti gli italiani hanno vissuto l'esperienza di dover abbandonare la propria casa, le proprie cose e lo spazio noto. L'ipotesi di una ricostruzione del fenomeno dello sfollamento in tutte le sue ""parti"""" si scontra con l'estrema complessità di meccanismi determinata soprattutto dalle particolarità geografiche, economiche e sociali dei territori dai quali si sfolla e verso cui si sfolla, dalle diverse capacità di intervento delle istituzioni locali e dal differente svolgersi temporale e spaziale della guerra: l'ampia documentazione conservata negli archivi statali permette di ricomporre le teorie e le decisioni dei poteri centrali e anche di osservare i movimenti degli italiani dal punto di vista di questi poteri."" -
Cum-fligere & Cum-laborare. Breve manuale d'uso dei nostri conflitti
Cos'è che ci fa crescere? Ciò che non sappiamo o ciò che non capiamo. Ciò che non sappiamo, lo impariamo sostanzialmente attraverso lo studio e l'esperienza e ciò che non capiamo lo impariamo attraverso... il conflitto o, più esattamente, attraverso la nostra capacità di affrontare efficacemente tutte quelle diversità a cui inizialmente permettiamo di creare opposizione. Quindi, il conflitto è necessario se vogliamo capire e non soltanto sapere e imparare (cioè, studiare e sperimentare). Questo breve manuale vuole aiutare a ""fare pace"""" con il concetto di conflitto, a distinguere correttamente fra conflitto e risposta al conflitto, a imparare a tenere strettamente legati conflitto e relazione, a evitare approcci dannosi o parziali e temporanei di risoluzione del conflitto. Incrociando continuamente casi ed esempi di conflitti interpersonali in famiglia o sul luogo di lavoro con alcuni grandi conflitti della storia dell'umanità, prova a illustrare che cosa sia necessario fare per passare da una situazione iniziale in cui non siamo in grado di ricomporre il puzzle delle diversità e permettiamo a queste diversità di cum-fligere a una in cui riusciamo ad accendere il tasto del miscelatore delle diversità e a cum-laborare. Cum-fligere & Cum-laborare: il conflitto è, quindi, cum, è con, è insieme sia nella diversità che allontana sia nella soluzione che avvicina se sappiamo sostituire la seconda parte della parola, fligere, con la parola laborare. Per cum-fligere ho bisogno dell'altro e per cum-laborare pure. L'indispensabilità dell'altro per crescere e migliorare. C'è una specie di attorcigliamento intorno al cum che può essere soffocante ma anche salvifico se riusciamo a mettere in circolo e condivisione una serie di abilità lavorative e relazionali."" -
Percorsi valdelsani. Saggi e scritti diversi fra storiografia e scienza politica
«Questo libro raccoglie gli scritti, di varia natura e di varia consistenza, che ho dedicato alla Valdelsa nell'arco di oltre mezzo secolo, risalendo il primo al 1961 e l'ultimo al 2013 - il che testimonia una lunga fedeltà. Si tratta di sei saggi, una pre- e una postfazione, due recensioni e due profili di intellettuali valdelsani. Ci sono gli oggetti da me studiati nei lunghi anni di attività. Ho ripulito leggermente i testi, in particolare uniformando i criteri tipografici e l'articolazione in paragrafi. Rimangono alcune ripetizioni, ruotando i lavori, pur essendo dispersi nel tempo, intorno ad assi comuni. Lo scritto del 1961, il quarto in questa raccolta, era il primo capitolo della tesi di laurea che discussi in quell'anno e che sarebbe divenuta trent'anni dopo un libro della collana della MSV grazie al sostegno del Comune nel quale sono nato nel 1938, Colle di Val d'Elsa. Pur vagando i miei interessi conoscitivi per altre plaghe geograficamente lontane, ho continuato a rivisitare per decenni la Valdelsa, sia pure saltuariamente e con percorsi diversi, approfittando sì delle occasioni che mi sono state offerte, ma anche perché, come suona il verso di Charles Guillaume Etienne che ho messo per epigrafe al secondo di questi lavori, ""on revient toujours à ses premiers amours"""". Anche se non hanno uguale impostazione, tutti questi scritti rientrano nel genere che i tedeschi chiamano con il termine comprensivo di Lokalforschung, cioè ricerca locale. Quelli sui demo-socialisti e sulla nascita del PSI appartengono però alla specie 'storia locale', mentre quasi tutti gli altri - sicuramente quelli sull'identità valdelsana e sulla cultura politica diffusa da """"La Martinella"""" - appartengono alla specie 'politica locale', sub-disciplina della scienza politica. Come dimostra proprio la lunga, gloriosa vicenda della """"Miscellanea Storica della Valdelsa""""; la storia locale ha un suo statuto pienamente riconosciuto, statuto che è uscito addirittura rafforzato dalla crisi delle grandi narrazioni universali del Novecento. La politica locale, a sua volta, quello statuto se lo sta conquistando ed è ritenuta una colonna portante dell'analisi politologica...» (l'autore)"" -
L' avventura del sogno lucido. Da dove cominciare
Il sogno lucido è un sogno nel quale si sa di sognare mentre si sta sognando, quando si è consapevoli dei propri sogni. In questo manuale introduttivo, Charlie Morley ci insegna a diventare coscienti all'interno del proprio sogno e imparare a dirigerlo e a trarne il meglio. Vedremo: una serie di tecniche per raggiungere la lucidità nel sogno; i benefici spirituali e fisiologici che questa pratica può apportare alla nostra vita; una serie di affascinanti case histories; i contributi dai maggiori esperti mondiali di sogno lucido; modelli d'apprendimento per accompagnarci a padroneggiare la tecnica del sogno lucido. Il sogno lucido è presente (o lo è stato) in moltissime tradizioni, riportate qui dall'autore: quelle dei greci antichi, dei primi cristiani, dei cristiani del Medioevo, dei sufi, del buddhismo tibetano, del popolo tolteco-mexica, dei sangoma (guaritori) xhosa del Sud Africa e degli sciamani di tutto il mondo.