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Non sono d'accordo! Adolescenti in corsia. Due anni dopo
«La prima edizione di questo libro è nata due anni fa; la scommessa era quella di poter fornire ai ragazzi, con patologia oncoematologica, un manuale che potesse supportarli dal punto di vista emotivo nelle varie fasi del percorso terapeutico. La richiesta esplicita fu ""Vorremmo un libro resiliente""""; ho accettato la sfida e oggi posso confidarvi che al tempo non sapevo come avrei fatto, sapevo cosa significasse resilienza, in fisica ed anche in psicologia, ma proporre una visione resiliente o per dirla in termini basici, la versione buona di ciò che vi trovate a vivere, ahimè la vedevo davvero un'impresa titanica. Mano a mano che mi avvicinavo a scrivere mi rendevo conto che non dovevo essere positivista ma realista, e per farlo mi sono basata su di me. Perché ciò che faccio quando mi avvicino a voi è avere, io per prima, una visione aperta, possibilista, resiliente, di ciò che vi sta accadendo. Ciò che ne è venuto fuori è stato molto di più di ciò che io stessa potessi immaginare. Questo libro è stato un passa parola tra i ragazzi e i pari, che un tumore non sanno cosa sia, tra loro e i genitori, tra loro e gli operatori. In modo assolutamente non immaginato è stato ed è uno stimolo per continuare a costruire vita anche quando sembra impossibile farlo. Incredibilmente ho annotato reazioni post lettura che dicevano cose tipo """"Come è possibile che tu abbia scritto di me prima ancora di conoscermi?"""", """"questo libro l'ho suggerito ai miei amici, magari capiscono come mi sento"""". I genitori hanno compreso cosa ci stesse sotto ai bronci, alle rispostacce o alle reazioni da super eroi. Le infermiere ed i medici hanno iniziato a proporlo ai ragazzi che entravano in terapia per la prima volta. Perciò lo considero un ponte tra noi e voi, un messaggio per farvi sapere che, anche se non siamo voi, ci sforziamo di comprendervi, e anche se potrà non riuscirci sempre, insisteremo per far sì che vi sentiate visti, ascoltati e capiti. Per questo, negli ultimi due anni è nato il gruppo adolescenti (Teen Freedom) come entità strutturata all'interno del nostro reparto. Ci siamo allineati agli stimoli del centro tumori di Milano, sposando l'idea di costruire uno spazio fisico oltre che simbolico, per gli adolescenti ed i giovani adulti in cura. Il gruppo si autogestisce e può usufruire del sostegno pratico per le attività da parte degli operatori e dei volontari...». (Valentina Corsini)"" -
Il teatro delle didascalie dal vaudeville a Beckett
«Il 16 e il 17 novembre 2018, presso il Castello di Torrimpietra, si è svolto il Colloquio Malatestiano Il teatro delle didascalie dal vaudeville a Beckett, a cura di Silvia Carandini, Claudio Vicentini e mia, quattordicesimo appuntamento della sezione dedicata al Teatro e alle Arti dello spettacolo. Tale delimitazione temporale si giustifica con una considerazione che ci è parsa evidente: questa componente dell'apparato paratestuale di un'opera teatrale conosce un considerevole incremento nell'arco di tempo considerato, nella quantità come nella qualità del suo contributo alla definizione di singoli modelli drammaturgici. Si rivela, insomma, un indicatore importante delle mutazioni che accompagnano, fra Settecento e Novecento, il rapporto fra testo e scena. Rispetto all'ambito cronologico indicato dal titolo, la nuova fortuna dell'apparato didascalico è stata però indagata a partire da qualche decennio prima: da quando, cioè, decade l'ostracismo decretato nei suoi confronti dall'estetica del classicismo. Per l'Abbé d'Aubignac, infatti, l'accostamento di una prosa per sua natura scadente ai bei versi dei poeti drammatici rischia di compromettere la bellezza dell'opera. Considerata «voce d'autore», la didascalia contravviene alle drastiche regole classiciste le quali impongono che al dialogo, ed esclusivamente ad esso, competa non solo la comprensione della trama, ma anche la sua capacità di commuovere e stupire. Una sua possibile qualità letteraria non è, nella rigorosa separazione dei generi vi- gente in quel modello estetico, nemmeno contemplata. Ma c'è una ragione più strettamente formale che impone il ricorso alla didascalia: sarebbe un errore, da parte dell'autore, manifestare la sua presenza in un testo nel quale la convenzione stessa lo vuole statutariamente assente...» (Maria Grazia Porcelli) -
QCR. Quaderni del Circolo Fratelli Rosselli (2020). Vol. 4: Loris Fortuna. Discorsi Parlamentari. Nel cinquantesimo della legge sul divorzio.
I ""Quaderni del Circolo Rosselli"""" (QCR) sono una collana di fascicoli con cadenza trimestrale, a carattere monotematico e molto qualificati, iniziata nel 1981. Essi rappresentano uno strumento prezioso di diffusione dei temi di dibattito propri della Fondazione e del Circolo di Cultura Politica Fratelli Rosselli. Gli argomenti trattati spaziano dai temi storici della politica nazionale ed estera - con particolare riguardo al socialismo, al laburismo e al liberalsocialismo - alle riforme istituzionali, ai problemi dell'occupazione, al progresso della ricerca scientifica e dell'università, alle questioni generali della diffusione e della promozione della cultura, a tutte le iniziative legislative per l'innovazione tecnologica e la piccola impresa, alle prospettive del federalismo e della costruzione dell'unità europea."" -
La «nobile arte». Agricoltura, produzione di cibo e di paesaggio nell'Italia moderna
generazione, è elemento che contraddistingue identità personali e di popoli. La tradizione e la cultura accompagnano molte narrazioni legate al cibo e ai prodotti presenti sulle nostre tavole. Qualità e autenticità vengono spesso espresse dai nostri territori, come da quelli africani e da diverse parti del mondo, dove prodotti agro-alimentari e cucine locali vanno riscoperti e valorizzati. I territori, come i paesaggi rurali, hanno caratteri propri che vanno riconosciuti, a partire dai prodotti tradizionali e dalle DOP/IGP. L'agricoltura è una ""nobile arte, senza della quale niuno esisterebbe"""". Partendo da questa espressione illuminista, che allude alla funzione primaria della produzione di cibo, il libro raccoglie una serie di contributi che ruotano attorno al nesso tra agricoltura e paesaggio. Nella concreta esperienza di alcune aree regionali o locali, rappresentative della pluralità italiana, emerge l'importanza dell'attività agricola, generatrice di sistemi alimentari, saperi e paesaggi che costituiscono oggi una parte fondamentale del patrimonio culturale del Paese. Seguendo una parabola che dalla storia dell'agricoltura sfocia nella storia del territorio e dell'ambiente, emergono alcuni dei caratteri di fondo dell'identità italiana, con l'esigenza di una ritrovata centralità del territorio rurale e del suo ruolo multifunzionale nell'ottica di una conversione ecologica dell'economia, riconoscendo le campagne come uno spazio vitale di ambiente, alimentazione e salute."" -
Oltre l'ambiente. Etnografia intorno al Parco Regionale della Maremma, fra tutela e patrimonio
La creazione di un'area protetta destinata alla salvaguardia della natura è molto spesso occasione di conflitto, dal momento in cui contribuisce inevitabilmente all'alterazione degli equilibri localmente preesistenti, soprattutto sul piano sociale. Gli strumenti attraverso i quali si compie il turbamento sono quelli del vincolo, della regolamentazione e del controllo, il cui carattere egemonico ne acuisce gli effetti; il Parco Regionale della Maremma, oggi affermato e riconosciuto a livello internazionale, non fa eccezione. Istituito nel 1975, ha trovato da subito una netta opposizione da parte di quelle forze che ne temevano gli effetti limitativi, registrando numerosi episodi di resistenza, anche violenta. Se la maggior parte di quelle reazioni viscerali oggi può dirsi estinta, è anche perché nel corso degli anni l'economia locale si è riassestata proprio in virtù di quella presenza inizialmente problematica. Valutare l'impatto di un patrimonio naturale che diventa risorsa principale per il mercato turistico di una zona storicamente a vocazione agricola sarà uno degli obiettivi di questo lavoro. -
Ricerche storiche (2020). Vol. 3: ceti medi nell'Italia del Novecento. Politica, rappresentanza, impresa e welfare in una prospettiva internazionale, I.
Rivista quadrimestrale di storia fondata da Ivan Tognarini. Nato nel 1971, il periodico «Ricerche storiche», fin dai primi numeri, si è distinto nella promozione di iniziative di studio e di ricerca su questioni relative a grandi nodi della storia economica, sociale e culturale, italiana ed europea, dal Medioevo all'Età contemporanea. La rivista ha una parte monografica o tematica e una miscellanea i cui contenuti sono sottoposti a referaggio (double blind peer review). -
Vada Volaterrana. Il lavoro, gli affari e la vita quotidiana in un antico porto romano
Età di lettura: da 8 anni. -
Figli, dall'alba al cammino
Non esiste niente di più profondo e radicato nell'anima del legame che unisce i figli ai genitori, i genitori ai figli. Figli, dall'alba al cammino ci porta di racconto in racconto a esplorare le mille sfaccettature di questo legame, a riflettere sulla sua forza e sull'importanza che riveste nelle vite di ciascuno. Storie vere, ricordi di vita, lontani o vicini nel tempo: pennellate che restituiscono con l'immediatezza dell'affresco la forza delle emozioni. Un invito al lettore a vivere sulla propria pelle dolori, gioie, domande, dubbi e momenti felici. -
La bici delle storie
Età di lettura: da 6 anni. -
D'Annunzio e il mito di Fiume. Riti, simboli, narrazioni
Il 12 settembre 1919 una spedizione di volontari italiani guidata da Gabriele d'Annunzio occupò la città adriatica di Fiume, contesa tra Italia e Jugoslavia. L'impresa fiumana fu una delle molte crisi di confine che attraversarono l'Europa dopo la Grande guerra e rappresentò uno snodo significativo per la politica italiana. Durante quell'esperienza fu elaborato un linguaggio patriottico fondato su nuove liturgie collettive e sull'idea di una ""rivoluzione nazionale"""" contro le istituzioni parlamentari. In pochi mesi nacque una mitologia che fu assorbita dal fascismo e le cui origini sollevano interrogativi a distanza di un secolo. Perché oggi Fiume dannunziana è ricordata come la culla della politica totalitaria ma anche come una """"città di vita"""" in cui tutto era permesso? Quale ruolo vi avevano i culti della guerra, del passato, della natura e della giovinezza? Come nacquero riti come il discorso del duce e il saluto romano? Partendo da un'innovativa indagine su fonti e retroscena, il libro di Federico Carlo Simonelli ricostruisce i simboli e le rappresentazioni che permisero a d'Annunzio di trasformare una città dalle molte anime in un mito che ha influenzato a lungo il modo di intendere la politica e la storia dell'Alto Adriatico."" -
Concilium Romaricimontis. Donne a dibattito sull'amante migliore
Chiuse tra le mura del monastero, le donne di Remiremont dibattono su quale sia l'amante da preferire: il chierico, colto e cortese, oppure il cavaliere, prode e coraggioso? I versi del Concilium Romaricimontis, colorati da una vena parodica, restituiscono lo svolgersi della tenzone in uno stile semplice, ma vivace. Le insolite protagoniste e la sede del dibattito rendono il poemetto un unicum nella tradizione mediolatina e volgare dei conflictus del chierico e del cavaliere. Il testo latino in nuova edizione critico è corredato della prima traduzione italiana, accompagnata da un'ampia introduzione storico-letteraria e filologica e da un commento puntuale. Lo studio introduttivo affronto il problema della paternità del poemetto - forse opera di uno delle dame di Remiremont — e fornisce una disamina degli aspetti performativi e parodici, oltre a un approfondimento sulla concezione dell'amore, affine a quella teorizzata do Andrea Cappellano espressa nel Concilium. -
L' ombra nascosta
Un neurochirurgo che non vuole conoscere i suoi pazienti, una madre che non vuole sua figlia, una donna che non vuole incontrare il suo passato. Un caso tanto difficile quanto doloroso che metterà a dura prova lo psicoterapeuta Lamberto Sinovich, già protagonista del romanzo ""Niente da dimenticare""""."" -
Pisa noir. Delitti. Dalla bella Elvira a Roberta Ragusa. Nuova ediz.
1947-2012 9 delitti 16 vittime. Chi uccise la Bella Elvira? Un mistero mai chiarito. La morte di Vittorio Ferri e gli spari ""dimenticati"""". Quando per Carnevale fu ucciso il prete di Cevoli. Il 'caso Lavorini' fra depistaggi e fantapolitica. I due fidanzati uccisi nella pineta di Tombolo. Una bomba, il veleno degli indios e il cacciatore di farfalle. È un infame e deve morire. La vendetta venuta da lontano. Il serial killer delle prostitute che confessò i delitti ai giornali. Un delitto senza cadavere. Il caso di Roberta Ragusa."" -
Semicerchio. Rivista di poesia comparata (2020). Vol. 2: Hodoeporica. Gli ospiti del caso-The guests of chance-Les hôtes du hasard.
Semicerchio è la prima rivista italiana di poesia comparata. Fondata a Firenze nel 1985 da un gruppo di scrittori e di universitari, si interessa di poesia dall'antichità al contemporaneo, con attenzione particolare al quadro internazionale e ai rapporti interculturali, alla critica tematica e alla letteratura d'immigrazione. Si compone di una parte dedicata a un tema antropologico o culturale, esplorato nella sua storia poetica attraverso ricerche specialistiche e antologie di testi, una sezione di saggi miscellanei, una serie di testi inediti italiani e stranieri, e una vasta rubrica di recensioni di libri recenti da ogni parte del mondo, compresa la poesia classica e medievale e la canzone rock e le poesie araba, africana, iranica, lituana, greca, indiana. La combinazione di un rigoroso criterio filologico nelle analisi e nelle selezioni del materiale e un'impostazione interculturale sensibile ai movimenti della società ne ha fatto uno degli strumenti di informazione e di proposta letteraria più avanzati sul piano metodologico e più conosciuti e consultati dai cultori di poesia italiani ed internazionali, oltre che un ponte ideale fra ricerca universitaria, militanza critica e aggiornamento scolastico. Alla redazione e al comitato scientifico, composti da 30 specialisti di vari paesi europei ed extraeuropei, si sono affiancati di volta in volta collaboratori illustri. -
Un libro per ogni compagno. Il PCI «editore collettivo» (1944-1956)
Parte integrante della tradizione del movimento operaio e socialista, la cultura scritta caratterizzò le modalità e le forme della comunicazione anche del Partito comunista italiano: i libri furono «armi e strumenti» fondamentali del lavoro politico. Negli anni Quaranta e Cinquanta, tra la fine della seconda guerra mondiale e gli esordi dell'Italia repubblicana, il partito come «editore collettivo» ambì al controllo di tutta la catena del libro, dalla produzione alla distribuzione fino alle pratiche della lettura. Si trattava di veicolare una solida identità collettiva e una nuova cultura socialista, organizzando un circuito alternativo a quello ""borghese"""". Nel dare vita a un diverso modo di fare editoria, le iniziative del Pci si presentano come un osservatorio efficace per cogliere il ricco dibattito interno relativo ai nodi della organizzazione culturale e degli strumenti ad essa preposti, nei loro intrecci profondi con l'evoluzione della politica nazionale e internazionale. Il libro si basa su una ricerca originale condotta su diversi complessi archivistici e fonti a stampa, e ricostruisce per la prima volta i cataloghi delle case editrici del Pci fino all'avvio degli Editori Riuniti nel 1956."" -
La bottega del vasaio. Uomini, tecniche, modelli
«Per uno dei due sabati della prima metà di giugno 2020 era programmato ad Orvieto il quinto Convegno biennale di studi sulla ceramica, ma il diffondersi preoccupante del Covid-19 suggerì di annullare responsabilmente l'incontro. Il tema scelto era ""La bottega del vasaio"""", un luogo mitico - come tutte le botteghe - per la formazione e la trasmissione del sapere, una fucina per il confronto delle idee e l'affinamento delle tecniche impiegate per realizzare oggetti funzionali e artistici. Tali botteghe, capillarmente insediate in città e borghi nel corso dei secoli, non furono nella maggior parte dei casi soggette a riorganizzazioni """"industriali"""": le conoscenze acquisite e tramandate spesso da padre in figlio, fortemente conservative per loro natura, mal si conciliavano con i processi di meccanizzazione, tanto che le esperienze insostituibili del passato trovano ancora oggi attivi artigiani in un ciclo produttivo non molto dissimile da quello del lontano passato. In verità la cultura materiale che sottende ogni processo creativo non era trasmessa soltanto da padre in figlio, pertanto non si tenga conto della declinazione al genere maschile delle parole scelte per il sottotitolo. All'interno delle botteghe le donne svolgono un ruolo centrale, insostituibile. Citiamo soltanto due casi, a titolo di esempio, qui trattati all'interno del volume: Daria Rubboli a Gualdo Tadino e la bottega di Ilario Ciaurro a Orvieto: il lavoro della ceramica rappresenta per molte donne una possibilità di emancipazione, un luogo dove poter esprimere - per la prima volta - la propria creatività e sensibilità. Ma la bottega, come si vedrà negli studi qui pubblicati, è sì luogo di creazione e di sperimentazione - talvolta in contesti di vita familiare - ma molto spesso anche teatro di fallimenti, trasgressioni e comportamenti illeciti. Emerge pertanto in questo volume un quadro complesso che tocca aspetti molto differenti tra loro - umani, tecnici, economici, culturali - trattati da specialisti competenti in diverse discipline applicate a casi di studio riguardanti una grande varietà regionale, dalla Puglia fino al Veneto. Nonostante l'impossibilità di presentare le relazioni in sede di Convegno è stato chiesto agli studiosi invitati di consegnare i loro testi per la pubblicazione degli Atti. Ciò anche per non interrompere la diffusione degli studi ceramistici elaborati per la serie dei Convegni tenuti fin dal 2012, prima a Civita di Bagnoregio e Bagnoregio, poi a Orvieto, e che grazie alla collaborazione dell'Istituto Storico Artistico Orvietano hanno trovato una sede fissa.» (i Curatori)"" -
Viaggio intorno al sonno. Quando scienza e arte si incontrano. Vol. 1: Storia notturna.
«Quest'opera è un lavoro frutto dei 40 anni che ho dedicato allo studio del sonno; una raccolta del materiale custodito nel forziere dei miei studi, delle mie lezioni, delle mie partecipazioni a congressi e convegni, dei miei ricordi. Un viaggio che visita la fisiologia e le malattie del sonno, che ci accompagna nelle atmosfere incantate dei sogni, nelle alchimie della farmacologia, nel rapporto del sonno con i materassi, la camera da letto, il cibo, lo sport, il futuro. Il tutto accompagnato da continui richiami alla letteratura, alla musica, al cinema, alla pittura, alla fotografia e persino alle intramontabili pubblicità di Carosello. Anche per rendere il materiale più fruibile, l'opera è stata divisa in volumi distinti: Storia Notturna, La Medicina del Sonno, L'Arte del Dormire. Le tre parti rappresentano un libro unico da leggere come un romanzo, ma ciascun volume può essere sfogliato e letto in modo libero senza necessariamente seguire una sequenza rigida». (L'Autore) -
Cronaca di una battaglia. Dramma sulla prigionia al tempo della Meloria
Il 6 agosto del 1284, presso le secche della Meloria, specchio d'acqua antistante l'attuale porto di Livorno, a circa tre miglia dalla costa, si consumò quella che è stata definita la più grande battaglia navale del Medioevo, in cui si scontrarono le flotte di due acerrime nemiche, ovvero la Repubblica pisana e quella genovese, con gravissime perdite da entrambi le parti. La vittoria arrise però ai liguri e ciò determinò varie conseguenze, come la deportazione di migliaia di combattenti sconfitti, i quali vennero reclusi nelle prigioni della Superba, dove molti perirono di stenti ed altri furono invece liberati dopo lunghe e complesse trattative, che coinvolsero anche personaggi resi poi celebri dalla letteratura e dall'arte, quali il conte Ugolino della Gherardesca. Questo volume si snoda attraverso tali avvenimenti, poiché contiene un testo lirico di Alessandro Scarpellini che descrive, in chiave drammativa e soprattutto attraverso la voce del protagonista (un giullare pisano frutto di fantasia), le condizioni di costrizione cui furono sottoposti coloro che uscirono perdenti dal citato evento bellico, sì da trattare il concetto di libertà in senso lato. Una prima versione di Cronaca di una battaglia andò in scena, con successo, al Teatro Verdi di Pisa nel 1998 e venne peraltro apprezzata dal compianto Marco Tangheroni, noto medievista, di cui peraltro è stato allievo Alessio Bologna, il quale ha curato l'introduzione storica di questo stesso volume (Conflitti e convergenze all'epoca delle Repubbliche marinare: la rivalità tra Pisa e Genova e la nascita del Milione), ove ricostruisce i motivi della rivalità venutasi a creare tra le suddette antagoniste, per poi osservare un particolare effetto prodotto dalla battaglia della Meloria, nella fattispecie la nascita del Milione, capolavoro letterario concepito grazie al fatale incontro tra Rustichello da Pisa e Marco Polo nel carcere di Genova; lo studioso offre infine un'interpretazione critica delle pagine scarpelliniane. -
Granelli di sabbia. Una guida per camminare sul bordo del mare
In questa passeggiata sul bordo del mare l'autore spiega con parole semplici e un atteggiamento decisamente critico i fenomeni che modellano le coste del mondo e soddisfa, e spesso stimola, la curiosità del lettore sui mille segreti che esse nascondono. Disegni e foto dell'autore garantiscono la coerenza fra testo ed iconografia, tanto da poter dire che il libro, oltre a fornire un quadro del paesaggio costiero, trasmette un modo di osservare la costa messo a punto in cinquant'anni di vita sul bordo del mare. -
Il cuore non indossa la mascherina. Ediz. CAA
Teo è un bambino speciale che esprime le sue emozioni attraverso il sorriso, non potendo parlare comunica con i compagni usando una tavola comunicativa. Vive con i suoi genitori e una cagnolina di nome Nina. Anna, compagna di classe di Teo, è la sua migliore amica ed è specializzata in idee brillanti; ha tre fratelli e una famiglia rumorosa. Quando arriva il momento di chiudersi in casa a causa del coronavirus, come vivranno l'isolamento questi bambini così diversi, eppure accomunati dal desiderio di poter stare insieme? In questo strano periodo scopriranno anche che non tutto è negativo: i rumori si sono attutiti, i genitori non hanno più fretta, c'è calma e silenzio ovunque. Ma quando sarà il momento di rivedersi le cose saranno cambiate e non sarà facile: i bambini dovranno trovare un nuovo modo di stare vicini, pur dovendo tenere le giuste distanze. Ci riusciranno? Cosa inventerà Anna per far capire a Teo che il loro cuore sorride, anche se la bocca è coperta dalla mascherina? Età di lettura: da 4 anni.