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Media mutations. Gli ecosistemi narrativi nello scenario mediale contemporaneo, spazi, modelli, usi sociali
Dalla metà degli anni Novanta a oggi lo scenario dei media si è arricchito e complicato in seguito alla proliferazione di canali, piattaforme di fruizione, processi di rimediazione/rilocazione. A partire dal fatto che ci troviamo in una nuova fase di sviluppo dei media, il volume presenta una raccolta di saggi dedicati all'analisi degli ecosistemi narrativi: quelle orchestrazioni di mondi durevoli, persistenti e condivisi che caratterizzano il panorama mediale attuale. Attraverso esempi e casi di studio questo libro intende fare il punto sulle narrazioni transmediali e gli universi espansi, indagando i meccanismi di comunità e di pervasività tipici delle nuove forme narrative. L'analisi è rivolta alle inedite pratiche di fruizione dell'audiovisivo (dal peer-to-peer all'Ipad, da YouTube alle WebTv) e al loro impatto sulle industrie creative. Realizzando una ricognizione sul mediascape contemporaneo, cogliendone caratteristiche, peculiarità e punti critici, questa raccolta punta anche a sviluppare ipotesi prognostiche, al fine di definire modelli di tendenza e future linee di ricerca -
Chiose e annotazioni inedite all'«Inferno» di Dante
Che il testo sia la prima preoccupazione di Carducci commentatore dei classici, è noto; e lo dimostrano ancor più queste chiose e annotazioni private, frammentarie e composite all'""Inferno"""" dantesco, con ogni probabilità stratificate nell'arco di un trentennio. Già in una lettera del 1874 a Lidia lo stesso Carducci precisava il suo modus operandi nelle vesti di professore: nelle sue lezioni sui classici era solito scrivere """"la sola parte filologica""""; per la """"parte estetica"""" si lasciava andare a dire """"cose improvvise"""", ossia, comprendiamo, si affidava ai suoi straordinari acume logico e talento intuitivo, alla sua erudizione di letterato e alla sua ipersensibilità di poeta. Carducci fece interfoliare con due carte l'""""Inferno"""" e il """"Purgatorio"""" dichiarati da Brunone Bianchi (Le Monnier 1854). Nelle carte aggiunte alla prima cantica le facciate annotate sono trecentoundici, le facciate mute centosessantasette. I canti sono disparmente annotati. Ma le duecentoquaranta pagine del testo a cura del Bianchi - ivi comprese le note - sono pressoché tutte chiosate con varianti in margine, in interlinea.."" -
Piccola storia delle avanguardie da Baudelaire al Gruppo 63
Il Gruppo 63 è stato, e non solo per l'Italia, l'ultima, estrema manifestazione della cultura d'avanguardia. Nel cinquantesimo anniversario della fondazione del Gruppo giova ricordare che esso, attraverso le discussioni e i dibattiti dei suoi membri, dei quali sono stati forniti anche di recente ampi e precisi ragguagli a stampa, e attraverso la pubblicazione dei loro libri, ha elaborato una cultura profondamente nuova che, al tempo stesso, si nutriva delle opere e delle sollecitazioni più fertili prodotte dalle precedenti avanguardie. Per questo il presente opuscolo di Fausto Curi traccia una rapida ma totalmente comprensiva storia dei movimenti d'avanguardia guardati attraverso i loro protagonisti, a partire da Baudelaire, primo vero scrittore della modernità.... -
Il trovatore Peire Cardenal
L'edizione critica dell'opera del trovatore occitano Peire Cardenal è il frutto di un lavoro pluridecennale. Si tratta del poeta provenzale più importante del XIII secolo, autore di 100 testi (componimenti di attribuzione sicura e dubbia), dedicati per lo più a tematiche morali, politiche e religiose. La sua opera costituisce uno strumento imprescindibile non solo per la conoscenza della poesia del tempo (con influssi che arrivano sino a Dante), ma anche per lo studio della storia politico-religiosa della Francia meridionale. L'opera, che si può considerare la prima vera edizione critica condotta con rigorosi criteri scientifici delle poesie di Peire Cardenal, è costituita da un'ampia introduzione (tradizione manoscritta, collocazione storico-cronologica e geografica della produzione del trovatore, lingua, metrica), dai testi editi criticamente, con traduzione e commento, e da un glossario completo. Quest'ultimo costituirà uno strumento di grande importanza a disposizione dei lessicografi, data l'enorme estensione del lessico di Peire Cardenal. -
Tre saggi sul tradurre
In che modo la traduzione riflette su se stessa? Come si declinano le nozioni di equivalenza, intertestualità e ironia nella storia della pratiche traduttive? E come viene rappresentata la soggettività dei traduttori? In questi saggi, Theo Hermans sottolinea il carattere riflessivo del tradurre. Dalla sociologia al diritto internazionale, dagli studi letterari alla teologia, questo libro ci invita a osservare i traduttori, la traduzione e il processo traduttivo nel loro divenire testuale, storico e sociale, chiarendo vecchi problemi e aprendo strade nuove e originali per la ricerca traduttologia. -
Abitare. Contratti e tutela giudiziaria
In un'epoca caratterizzata dalla globalizzazione e dagli spostamenti delle persone migranti o semplici viaggiatori - la questione della casa acquista caratteri inediti e ambivalenti: punto di riferimento individuale, strumento di integrazione sociale, espressione di concezioni culturalmente e giuridicamente diverse. I saggi raccolti in questo volume dibattono della casa familiare e delle sue vicende così come affrontate dal diritto contemporaneo, anche se non mancano riferimenti all'esperienza storica. -
Gramsciana. Saggi su Antonio Gramsci
Dagli scritti qui raccolti esce un ritratto complessivo di Antonio Gramsci, del suo pensiero, e delle sue pratiche politiche, tra il periodo giovanile, la maturità, e gli anni del carcere. Si presta anche attenzione alla ""fortuna"""", e agli usi e abusi, fino alle polemiche più recenti. Emerge l'originalità della posizione di Gramsci tanto nella storia della cultura e della politica italiana, quanto nel panorama della teoria marxista e dello stesso mondo del comunismo internazionale. La spiegazione, in sintesi, del perché Gramsci sia forse il solo pensatore """"marxista"""" e comunista sopravvissuto al crollo del Muro; anzi del perché proprio la fine del """"socialismo reale"""", ne abbia rilanciato il nome su scala mondiale, fino a fare di lui l'autore italiano più studiato e tradotto nel mondo."" -
Studi alfieriani e altri studi settecenteschi
Il volume raccoglie dieci studi pubblicati fra il 1998 e il 2013, ampiamente riveduti e aggiornati. Cinque di questi lavori prendono in esame aspetti e momenti diversi dell'esperienza letteraria di Alfieri. Il primo in particolare propone un ampio commento ai due sonetti proemiali delle Satire, al Prologo Il Cavalier Servente Veterano e alle satire I Re e I Grandi. I saggi successivi sono dedicati al pensiero politico di Cesarotti, all'itinerario intellettuale di Beccaria dal ""Dei delitti e delle pene"""" al """"Voto per la Riforma del Sistema Criminale"""", all'analisi critica della transizione dall'Illuminismo al Romanticismo nella letteratura italiana ed europea e all'immagine dell'Europa proposta dai viaggiatori italiani del Settecento. Il saggio conclusivo ricostruisce la vicenda del concorso sul tema """"Quale dei Governi liberi meglio convenga alla felicità d'Italia?"""", bandito nel 1796 dall'Amministrazione Generale della Lombardia, che segna la nascita della questione del federalismo in Italia."" -
Il canzoniere occitano L. Biblioteca apostolica vaticana Vat. lat. 3206
Nell'""Introduction"""" al suo lavoro """"Recherches Linguistiques sur les Chansonniers Provençaux"""" del 1987, Zufferey evidenziava la necessità di ricorrere direttamente ai manoscritti per una corretta interpretazione della grafia e sottolineava il fatto che numerose edizioni diplomatiche contenevano tantissimi errori, poiché non avevano tenuto conto della disposizione dei testi all'interno dei codici. Raccogliendo il suggerimento dato dallo studioso si è deciso di effettuare un'indagine essenzialmente descrittiva del canzoniere occitano L, basata su una nuova edizione diplomatica integrale, corredata di dettagliate descrizioni del manoscritto (esterna e interna), di una serie di tavole relative alle attribuzioni, agli autori e agli schemi metrici e rimici e di studi riguardanti il sistema grafico delle mani che hanno vergato il codice, il contenuto della raccolta e le """"sezioni"""" individuate nella silloge."" -
Biografie estensi. Guida alla storia di Modena e Reggio Emilia in 100 personaggi
L'esplorazione di un territorio non è solo un'esperienza visiva, ma un viaggio nello spazio e nel tempo alla ricerca della sua essenza profonda. Queste pagine ripercorrono la storia di Modena e Reggio Emilia, un tempo unite sotto le insegne estensi, attraverso gli uomini e le donne che ne hanno reso celebre il nome. Dalle ultime luci dell'impero romano ai giorni nostri, molti sono i personaggi che, dall'arte alla politica, dalla scienza al costume, si sono distinti talora oltre gli stessi confini nazionali. Si è giunti alla selezione di 100 biografie che meglio di altre si prestano a tracciare l'itinerario di questa guida, accompagnando il lettore dagli Appennini alle sponde del Po in un arco cronologico di quasi duemila anni. Con una narrazione breve in grado di parlare tanto all'esperto quanto al semplice visitatore, ""le vite"""" che si susseguono delineano un percorso ancora vivo e presente nella memoria collettiva."" -
Il diritto penale come etica pubblica
L'idea che l'etica pubblica sia oggi circoscritta al diritto penale può sembrare una provocazione che risente di una deformazione professionale nel punto di osservazione. Nondimeno, la permanente messa sotto accusa della classe politica, insieme a quella imprenditoriale, da parte della magistratura non è solo segno di una crisi della politica, ma anche espressione del controllo della sua moralità. In un contesto culturale dove ogni etica tradizionale (cattolici, laici, comunisti, socialisti, liberali eccetera) è ormai declassata a morale privata, e dove il pluralismo e il multiculturalismo impongono che solo il diritto, mediando tra stranieri morali, sia espressione di un'etica pubblica, che pure, finché giuridica, non obbliga in coscienza, il comando più autoritario ed espressivo di un prohibiting non riducibile a onere o a tassa, è quello penale. Senza nulla concedere al pensiero che se una condotta è penalmente irreprensibile sia politicamente corretta, occorre peraltro recuperare le virtù repubblicane senza le quali ogni legge è inerme, come regola senza costume. -
Tristano e Isotta di Thomas
Amore fatale che conduce alla morte, Eros e Thanatos indissolubilmente uniti, uno dei miti letterari più avvincente di tutti i tempi. La genesi del racconto di Tristano e Isotta non è ancora del tutto delineata ma gli studiosi per lo più concordano nel considerare Tristano un eroe di origine pitta (verrebbe dunque dal Nord della Scozia, VIII secolo) che diversi popoli celti hanno contribuito a caratterizzare nel corso del tempo. Le più antiche versioni letterarie conservate, in versi e in francese antico, risalgono però all'ultimo terzo del XII secolo. Il volume offre al lettore un'edizione rivista, tradotta e commentata del Tristano e Isotta di Thomas, di cui rimangono solo frammenti, dieci in tutto, riconducibili a sei diversi manoscritti. -
Dante e il pittore persiano
Quanti volti può assumere un autore tradotto nella lingua-cultura di arrivo? Quali sono le norme a cui si atterrà il traduttore per ridefinire in un'altra lingua i tratti dell'opera originale? E che cosa succede se a tradurre è André Pézard, e l'autore tradotto il padre della letteratura italiana? Nella sua introduzione del 1965 alle opere complete di Dante, qui presentata per la prima volta in italiano, l'insigne italianista del Collège de France ci regala un magnifico esercizio di poetica esplicita, mostrandoci che reinventare la lingua dantesca vuol dire aprire una faglia epistemologica nella tradizione traduttiva del Novecento francese. Postfazione inedita di Jean-Yves Masson. -
Saggi e divagazioni tra letteratura e vita civile
Gli argomenti dei saggi, composti in tempi diversi e ora raccolti in questo volume, liberamente spaziano fra antico e moderno, fra poesia e storia; tuttavia, nonostante la varietà e talora la ""stravaganza"""" dei temi, tracciano, sia pure a tappe discontinue e con molte licenze, l'intera vicenda della nostra cultura letteraria. Si tratta, appunto, di 'saggi' (nell'accezione classica), e talora di 'divagazioni' o 'aneddoti' (nel senso meno ovvio di puntuali comunicazioni su eventi e figure mal noti), cui non competono impostazione e fraseggio di chi parli da specialista ai soli colleghi specialisti quanto lui; mentre si addice, ove occorra, la liberalità di convocare - magari con qualche condiscendenza allo stile didascalico, all'informazione spicciola e soprattutto all'ampia citazione dei testi - anche chi non sia homo unius libri."" -
Dell'eguaglianza
L'idea di fondo è che il principio di eguaglianza, alla base di ogni sistema democratico, definisce la posizione del cittadino al suo interno assegnando ad ognuno il medesimo valore. Il divieto di privilegi favorevoli od odiosi e di leggi personali costituisce lo zoccolo duro del principio caratterizzante la stessa forma di Stato. Accanto ad esso la giurisprudenza pone in luce il divieto di distinzioni o di equiparazioni irragionevoli, da cui essa trae un autonomo principio di ragionevolezza dalle disposizioni legislative e di razionalità dell'intero ordinamento. Ma la ragionevolezza va coniugata, si chiarisce nel saggio, con i valori costituzionali espressi o impliciti nel sistema, alla stregua dei quali le distinzioni e le equiparazioni devono essere misurate. Tra questi valori il primo è il lavoro, che la costituzione italiana pone a fondamento della repubblica, l'altro è la pari dignità sociale che qualifica lo stesso principio di eguaglianza, il terzo è l'eguaglianza sostanziale, che impone al legislatore la rimozione degli ostacoli di fatto alla piena libertà ed eguaglianza dei cittadini... -
14. Firenze, Biblioteca Riccardiana a, aII (2814); Modena, Biblioteca Estense Universitaria a1 (Campori ?.N.8.4: 11-13)
Il presente lavoro sulle copie cinquecentesche del perduto canzoniere di Bernart Amoros vuole essere un primo significativo contributo a uno studio complessivo di questa notevole raccolta trobadorica. Noto sin dalla descrizione della prima parte Riccardiana da parte di Wilhelm Grützmacher (1863), poi edita da Edmund Stengel (1899-1900), e riportato all'attenzione degli studiosi dalla scoperta della seconda parte Estense a opera di Giulio Bertoni (1899), il canzoniere di Bernart Amoros resta a tutt'oggi ancora poco conosciuto, nonostante la sua importanza nella tradizione manoscritta dei trovatori per la quantità dei testi conservati e per le lezioni che li caratterizzano e che, secondo il giudizio di d'Arco Silvio Avalle (1961), possono essere fatte risalire «a fonti assolutamente autentiche». Sono qui offerte, secondo le finalità del progetto «INTAVULARE», una Descrizione delle copie cinquecentesche insieme alle tavole dei contenuti e alla tavola ricostruita del modello, quel libro Strozzi (dal nome della celebre famiglia fiorentina che l'aveva a disposizione) di cui, dopo la trascrizione effettuata tra 1588 e 1589 a Firenze per conto di Piero del Nero, si sono perdute le tracce. -
Il diritto e la scienza del diritto
Spazio e tempo sono due fenomeni distinti che, però, insieme, caratterizzano il diritto nel suo complesso. Il diritto esiste nello spazio e nel tempo, attraverso i quali esso viene vissuto come un complesso realmente esistente, molteplice e pluriforme, di prescrizioni dotate di senso ed orientate ad uno scopo. Le categorie del tempo e dello spazio dimostrano come l'intero diritto sia un fenomeno socio-culturale di tipo particolare, esperibile empiricamente e afferrabile razionalmente. Per un pensiero giuridico empirico-razionale, dunque, lo spazio e il tempo sono fenomeni e concetti irrinunciabili. Un'esposizione del tempo e dello spazio che sia adeguata all'oggetto può avvenire razionalmente, nel diritto e nel pensiero giuridico, soltanto con l'ausilio degli strumenti propri dell'epistemologia, della logica e della grammatica. Tramite tali strumenti può essere dimostrata anche la correttezza e la finalità logicamente fornita di senso di un pensiero empirico-razionale relativamente al diritto. Questo lavoro rappresenta dunque una sfida, in particolare rispetto a concezioni puramente normativistiche del diritto, tesa ad una rappresentazione del fenomeno giuridico. -
Principi generali del diritto un ponte giuridico tra Italia e Argentina (Brescia 9-10 maggio 2013)
Riflettere sui principi generali del diritto (art. 12 delle Disposizioni sulla legge in generale del 1942) è compito difficile, per la molteplicità di significati e concezioni che, col tempo, la scienza giuridica ha loro attribuito; si intrecciano tra loro, infatti, diverse prospettive, da quella storico-filosofica a quella civilistica, da quella lavoristica a quella pubblicistica e internazionalistica. Il libro, muovendosi nella logica del sistema giuridico romanistico, si pone l'obiettivo di individuare e analizzare tali principi, apprezzandoli come mezzo per superare le chiusure, di stampo marcatamente statual-legalista, a cui potrebbero tendere i singoli Paesi, se considerati individualmente. Una lettura 'aperta' di questi principi, infatti, consente di raccordare l'esperienza giuridica dei singoli ordinamenti con il 'sistema' più ampio di cui essi sono indiscutibilmente parte... -
Ecologia esistenza lavoro
Dopo aver lavorato sui temi dell'ecologia e della natura, il gruppo di ricerca di Officine Filosofiche ha rivolto la sua attenzione alla questione, oggi così attuale, del lavoro, ponendosi una serie di interrogativi: come si prospetta il problema del lavoro, di cui è stata dichiarata la ""fine"""", e che comunque, con l'avvento della rivoluzione informatica, si è così completamente trasformato, se lo consideriamo da un punto di vista """"ecologico""""? Che ne è oggi del rapporto sociale, della collettività, della """"cooperazione"""" sulla base della nuova veste che ha assunto il lavoro? Qual è il profilo di una nuova soggettività lavoratrice che emerge dall'eredità di alcuni filoni portanti del pensiero novecentesco, dall'operaismo all'antropologia filosofica, da Walter Benjamin a Enrico Forni e Ferruccio Masini? Che posizione dobbiamo prendere rispetto all'idea di limite, così importante dal punto di vista ecologico? Cosa può significare applicare il paradigma ecologico di Gregory Bateson alla sociologia, sia in senso teorico che pratico, e come devono essere giudicate, da questo punto di vista, le tendenze attuali nel campo delle politiche di Welfare?"" -
Il re della Repubblica. Cronaca costituzionale della presidenza di Giorgio Napolitano
Il doppio mandato di Napolitano è ricostruito prendendo in esame, oltre ai più rilevanti dati di cronaca politica, gli atti formali del capo dello Stato, di cui si misura la conformità alle prescrizioni costituzionali e si segnalano i profili di continuità o di innovazione rispetto alle prassi dei predecessori. Dall'analisi emerge che in tema di politica estera, controllo sull'esercizio della funzione legislativa, nomina del Governo e risoluzione delle crisi, potere di grazia, rapporti con il CSM e con la magistratura, la lunga Presidenza di Napolitano ha rafforzato la tendenza - manifestatasi nel nostro ordinamento almeno da un ventennio - alla crescita di ruolo politico del Quirinale, tanto da rendere labilissimo il confine che separa i poteri di influenza e consiglio (la moral suasion) dalla funzione di direzione politica attiva. E mentre pare eccessivo concludere che si è già compiuto il transito della democrazia italiana verso sistema semipresidenziale, è dubbio che l'enlargement of powers quirinalizio si riassorba naturalmente con il venire meno delle condizioni politiche eccezionali che hanno caratterizzato il mandato di Napolitano.