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In gita al museo di Viddalba. Un'avventura tra gli antichi abitanti della valle del Coghinas
Età di lettura: da 7 anni. -
Donne sarde. Sensibilità primitive. Cibo, relazioni, qualità della vita. Con una selezione di antiche ricette ogliastrine. Nuova ediz.
Il libro si espande, presto e con leggerezza, su ogni aspetto del loro essere e del loro agire in famiglia e nella società, creando un affresco molteplice e polivalente. Non è questione di matriarcato. È qualcosa che va oltre e che supera gli stereotipi antropologici cui siamo abituati. Perché sono donne che sanno vivere dimensioni dell'esistenza molteplici e complementari. -
L'altra stagione. Un anno di ricerca sul campo a San Teodoro (2001-2002)
La narrazione di un anno di ricerca è come la fotografia di una comunità. Il momento dello scatto è il 2002. San Teodoro, comunità gallurese di costa, è all'apice della fama come località turistica. Allo stesso tempo, una generazione di anziani, testimoni di uno stile di vita radicalmente diverso, è ancora viva. Parte da qui il confronto dinamico tra continuità e cambiamento, che questi taccuini di antropologia mettono in evidenza. Nella narrazione delle persone emerge così la storia di una comunità: prima luogo di pascolo transumante, poi terra di agricoltori e pastori, infine polo di attrazione per il turismo balneare estivo. Luogo di origine della famiglia dell’autore, che qui si lascia coinvolgere in un processo di apprendimento e cambiamento personale. Gli appunti raccolti sul campo, con il loro stile veloce e diretto, raccontano una San Teodoro meno conosciuta di quella delle spiagge e della movida estiva, allo stesso tempo fornendo un accesso diretto ai meccanismi della ricerca antropologica. -
Dizionario minimo. Sardo Corso Siciliano. Corrispondenze nel Gallurese
Comparando per affinità logiche e foniche una serie imponente di termini della Corsica, della Sardegna e della Sicilia, l’autore rimette con forza, al centro della discussione, la questione del Mediterraneo e degli scambi linguistici che da sempre lo hanno caratterizzato. Prefazione di Gian Carlo Tusceri. Con un intervento di Quintino Mossa. Contributi di: Piero Bardanzellu, Jacques Fusina, Fabritziu Dettori. -
Olòdromu. La rotta da seguire. I toponimi storici della fascia costiera di Olbia
Questa ricerca di toponomastica rappresenta la testimonianza di un passato dove l’ambiente, la natura e gli antichi mestieri facevano parte della vita quotidiana di chi abitava queste terre; molti toponimi che erano andati perduti oggi raccontano di popoli e minacce provenienti dal mare, di eroi e di personaggi leggendari di un’epoca lontana. -
Una gioventù distrutta. Nuova ediz.
Ogni pagina è un frammento di vita vissuta che vi toccherà nel profondo; quella di Diana è una scrittura che sgorga dalle ferite più profonde dell'anima. Ne avvertirete il calore o il gelo, a seconda dei momenti, ma non vi sono filtri o abbellimenti. Lei, semplicemente, racconta la sua storia, quella di “una gioventù distrutta” e di una rinascita dopo l'attraversamento dell'inferno in terra. -
Il viaggio. Fra intrighi, amori e misteri, il racconto dei protagonisti della Sarda Rivoluzione del 1794
Sardegna, 1793. Il barracello Francisco Sanna viene trasferito a Cagliari come uomo di fiducia di don Joseph, cadetto dei Pes di Villamarina. Per il giovane è l'occasione per conoscere il ""gran mondo"""" della nobiltà sardo-piemontese, in un accattivante """"viaggio"""" di formazione. Una serie di accadimenti – un omicidio, traffici illeciti, intuiti dietro la girandola degli incontri nella """"Capitale"""" – detta i tempi della narrazione. Questa è affidata alla voce di Francisco, destinato a diventare il testimone della """"rivoluzione"""" cagliaritana del 1794, culminata con l'espulsione dei piemontesi dall'Isola. Un esito capace di stimolare nel protagonista nuove e sofferte riflessioni: sulla storia, sui governi, sugli affetti, sul presente e sul futuro della Sardegna."" -
L'avvinturi di Pinocchju. Lu contu d'una mariuletta
Il lettore potrebbe chiedersi: ma che bisogno c'era di tradurre un'opera, già così brillante per sé, in una lingua marginale? Ebbene, Immaginate i bambini che ascoltano dalla voce della loro maestra le mirabolanti avventure lette nella loro lingua madre! Se il narrato italiano è brillante, quello gallurese è scintillante perché, come ci insegna De Mauro, il dialetto contiene dei sapori e delle spezie che l'italiano non ha. Età di lettura: da 6 anni. -
L'abbazia di Santa Maria di Thergu. Lo strano caso di un misterioso oggetto giunto da molto lontano
La storia dell’abbazia di Santa Maria di Thergu è iniziata al principio del XII secolo. Nel medioevo il pericolo è sempre dietro l’angolo e personaggi loschi, predoni senza scrupoli e nobili malvagi sono una minaccia seria, per i poveri monaci dell’abbazia. Su Santa Maria di Thergu incombe quindi una terribile minaccia, ma il piccolo Gavino ha intuito qualcosa e stanotte non ha alcuna intenzione di stare a dormire... Età di lettura: da 7 anni. -
Misteri e dolcetti
Chi sono i misteriosi autori del furto dei gioielli e dei risparmi della signora Lucilla? Sui social circolano fake news ma Greta e i suoi due amici detectives indagano senza sosta fino a risolvere il mistero... sgranocchiando un dolcetto di tanto in tanto. Età di lettura: da 10 anni. -
Nulla nasca più per morire. La ricerca dell'impossibile
Verso un orizzonte di possibilità non ancora prevedibile. Il pensiero di Andrea Vasa: uomo garbato e filosofo. Questo libro si rivolge a insegnanti e studenti essendo il presupposto per proseguire la ricerca e l’approfondimento di Andrea Vasa, che non è una meteora e nemmeno un filosofo a sé, per conoscerlo in tutte le sue pieghe è necessario confrontarlo con i filosofi del 900. -
Il peccato di vivere
«Una vita trascorsa tra i libri accomuna Franco Cocco, autore di questo singolare romanzo, “Il peccato di vivere” e il suo protagonista Federico Crocespìna d’Olvidos, signore di nobili origini, nato in un’isola antica e misteriosa, la Sardegna, dove culture diverse si sono stratificate nei secoli ma continuano a sopravvivere nel carattere fiero e allo stesso tempo ombroso e malinconico dei suoi abitanti» (dalla prefazione di Dacia Maraini) -
Uomini sardi. L’eterna giovinezza dei longevi come dono del vivere naturale? Nuova ediz.
Troppo spesso, va detto, l’identità sarda viene ridotta a mera esteriorità, rischiando di ridurla a fenomeno da baraccone. Gisella Rubiu ci avverte in questo volume che la sardità consiste in ben altro, nei suoi valori interni, solidi e collaudati. Bisogna ricordare di quegli uomini i dolori e i terrori, bisogna far memoria della loro condizione esistenziale, dei luoghi e delle fatiche, degli amori, del lavoro e del mangiare. -
S'Abboju. Tradizione, cultura, storia
Libro della memoria della valle d'Olevà, di una comunità di frazioni raccolta intorno alla Chiesa di Santu Tomeu. Ma è anche la storia di una associazione, ""s'Abboju"""", fondata da Gianfranco Trudda con l'intento statutario di promuovere tradizioni, lingue e culture di una terra che fa da lacana tra Gallura e Logudoro. Due lingue, gallurese e logudorese, due tradizioni culturali, due modi di ballare e di cantare, due gusti culinari, ma dentro un indovinato e pacifico sincretismo, fatto di amicizie consolidate. Presentazione di Bachisio Bandinu."" -
Storie di terre e di sapori. 16 itinerari regionali
16 racconti ambientati in territori e luoghi tutti da scoprire insieme all'autrice, a caccia di protagonisti, storie e ricette locali, per altrettanti documentari televisivi. Insieme alle vicissitudini delle ricerche sul campo, emergono notizie, approfondimenti storici, prodotti locali, curiosità e aneddoti. Il libro è una guida speciale, in cui lo spirito di curiosità si accompagna all'emozione della scoperta e al piacere di condividerla con i lettori. -
Olbia. Storie. Luoghi. Persone. Breve guida. Nuova ediz.
Nato da un profondo amore per la città e per l’intera Sardegna, questo libro accompagna il lettore alla scoperta di Olbia, delle sue storie, dei suoi luoghi e dei suoi personaggi più rappresentativi. In una passeggiata ideale si incontreranno gli edifici storici, gli architravi con epigrafi, la chiesa di San Paolo, il Museo archeologico e le navi romane, la basilica minore di San Simplicio, la giudicessa Elena di Gallura, il fiume Padrongianus e la fattoria romana di S’Imbalconadu, il castello di Pedres, la tomba di giganti di Su Monte ‘e S’Abe, la portatrice d’acqua di Cabu Abbas e il nuraghe Riu Mulinu, l’acquedotto romano e il pozzo sacro Sa Testa, l’isola di Tavolara e le sue leggende, la collana punica di Funtana Noa e il frammento del planetario di Archimede, le vicende della liberta Atte, la stele araba di Mustafa Muhammad, le mura puniche, le chiese scomparse, la Dea madre di Santa Mariedda, la testa di Ercole, la torre punica di Porto Rotondo, il castello di Sa Paulazza, il porto e il faro dell’isola Bocca: buona lettura! -
Il fiore di Supramonte
L'autore, con questo libro e con il seguente ricordo storico, vuole, ancora una volta, rendere omaggio a tutte le donne del mondo. Sottratta a una nave negriera portoghese, una bellissima donna nera, la “Nera signora dalle grosse labbra” divenne il premio di un torneo svoltosi a Edimburgo a cui partecipò lo stesso re Giacomo IV. Di questo avvenimento il poeta William Dunbar, scrisse questi versi meravigliosi: ""Chiunque con lancia e scudo per amor suo, dimostrerà di essere il più forte in campo, la bacerà e l'abbraccerà, e da allora in poi governerà il suo amore: la mia signora dalle spesse labbra. E chiunque sarà umiliato sul campo e vi perderà la propria fama di cavaliere, verrà dietro e le bacerà le anche e mai pretenderà altra consolazione: la mia signora dalle spesse labbra""""."" -
Ritorno a Lulgara. Nuova ediz.
Con ""Ritorno a Lulgara"""" Fabio Fiorentino si cimenta in un romanzo che narra dei ragazzi degli anni ’70, con i loro problemi esistenziali, i loro primi amori e la loro musica, il rock dei Beatles e degli Stones, di Santana ma anche di Battisti e tanto jazz..."" -
Contos de tzilleri-Racconti allucinati-On the way home
Il racconto che segue ha molte componenti autobiografiche a cui l’autore ha attinto; nasce in lingua sarda, idealmente rivolto all’amico non più dello stazzo ma del tzilleri, il pub sardo. Il corvo di Pedra Majore è la voce narrante, l’occhio che, dall’alto, osserva la piccola scena svolgersi, intrisa di nostalgia della sua terra. Solo chi è lontano da casa può capirne appieno il valore, la lontananza aiuta l’intensificarsi del rapporto affettivo con la propria terra e con le radici, alimentando un desiderio impossibile da soddisfare, che è quello del ritorno. Questa sottile frustrazione vuole diventare il filo conduttore dei racconti, ispirati a viaggi reali. -
Versi semplici di libere parole
La sua sensibilità di uomo, sacerdote e poeta consente a Don Roberto Spano di esplorare la dimensione materiale e quella immateriale con i suoi versi, creando ponti e scale per scambi e dialoghi nuovi tra generazioni, mentalità e culture diverse.