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Quei meravigliosi e modesti eroi. L'intervento dei Civici Pompieri nei terremoti di Messina (1908) e della Marsica (1915)
"Meravigliosi e modesti eroi questi pompieri d'ogni città d'Italia! Li abbiamo visti, quando tutto il palazzo era un'immensa fornace, questi di Bologna arrampicarsi con le pompe sui cornicioni cadenti per salvare dall'incendio la Banca d'Italia. Quarantadue milioni furono così salvati da loro. Un pompiere, Bagolini, rimase per diciotto ore in un buco profondo, sotto la minaccia continua del crollo di tutta la montagna di macerie che gli pendeva sul capo, senza mangiare, per salvare una donna agonizzante, e non riuscì che ad estrarre un cadavere. Nell'androne dell'Università, quando sono entrato, quattro di questi modesti eroi mangiavano del pane e del formaggio, riposandosi sotto la volta pericolante. Presso a loro, in due grandi casse, erano raccolte le cose più preziose, portate giù da poco, dalle sale superiori della biblioteca: codici miniati, manoscritti arabi e greci, collezioni di incunaboli, rare edizioni latine.""""" -
Si pigghia pigghia, si nno?
"Questo mio ultimo libro di poesia in vernacolo, Si pigghia pigghia, si nno?, vuole essere un omaggio alla mia terra natia, nonché un messaggio di speranza e di ottimismo, per quei miei lettori curiosi di scoprire qualche segreto che potrebbe aiutarli a rendere la loro vita di tutti i giorni, un tantino più accattabile e soddisfacente. Premesso di non essere in possesso della bacchetta magica o di poteri extra terreni con pretese di risolvere i problemi del mondo; l'unica cosa ch'io, attraverso le mie poesie, posso offrire, free of charge, è la mi personale, lunga esperienza unitamente al mio ottimismo...""""" -
Il sorriso del Rancho
"Mi siedo in disparte e mi trovo a osservare i ragazzi, mi sembra ci sia qualcosa che li accomuna, che li rende simili. Continua a scorrere i loro volti, ma non riesco a mettere a fuoco. Ce l'ho lì, ma continua a sfuggirmi. All'improvviso si accende la luce, finalmente riesco a vedere. Si tratta del loro modo di sorridere. Si! Ora ne sono sicuro. Tutti i ragazzi, piccoli e grandi, riservati o estroversi, femmine e maschi, pacati o irrequieti, sfoderano lo stesso sorriso. Un sorriso pieno totale, un sorriso che ti contagia. Un sorriso del rancho! Questo grande sorriso honduregno stampato sui loro visi mi colpisce come uno schiaffo, mi entra dentro nel profondo e mi fa sentire meschino ed egoista, perché non sono abbastanza grato alla vita per tutto quello che mi ha dato senza che io abbia avuto particolari meriti"""". I diritti d'autore verranno interamente devoluti alla Fondazione Francesca Rava." -
A prescindere
In principio fu un alpino. Ora è un agricoltore. Dalla montagna alla campagna. Di mezzo c'è il mare. Più precisamente il Porto di Gioia Tauro. Che per la Calabria poteva rappresentare il miracolo economico e, invece, a parte i miracoli serali indotti dalla televisione, rappresenta il vuoto. Con una particolarità che lo rende unico: è l'unico porto al mondo nel quale non si è mai visto un marinaio. La spiegazione sta nella sua caratteristica. Nato per essere polifunzionale, è rimasto un terminale per il transhipment. Non poteva essere altrimenti. Gli ordini di non far decollare lo scalo erano precisi... -
Calabria contemporanea. Il bello educa
Il bello educa. Bisogna partire da questo concetto per capire le ragioni profonde che animano la prima mostra di arte contemporanea organizzata dall'Associazione culturale ""Lato"""". """"New Temporary Exhbition"""": un evento voluto fortemente, ricercato e proiettato su un piano di riflessione analitica del contesto locale a confronto con la visione del territorio allargato e dei linguaggi che lo percorrono e lo rendono comunicabile e vivo..."" -
Cittadini e guerrieri. Le guerre di Reggio
Una stirpe di forti guerrieri, un popolo abituato alle battaglie: non so chi oggi, dovendo descrivere i Reggini, penserebbe di dover utilizzare una simile espressione; eppure, non solo nell'epoca ormai mitizzata dalla Magna Grecia, ma fino alla fine della libertà, i Reggini furono impegnati militarmente a difendere il proprio territorio e a tentare di incrementare la propria potenza e influenza su scala regionale. Basta leggere la descrizione che Strabone, geografo di epoca augustea, fa di Rhegion: ""la Polis di Rhegion divenne poi assai potente ed ebbe sotto di sé parecchi altri centri; essa rappresentò sempre un avamposto fortificato nei confronti dell'isola, sia anticamente, sia anche ai nostri giorni, quando Sesto Pompeo portò la Sicilia a ribellarsi"""". Polis potente, colonie... ma quale storico odierno ha mai descritto Reggio usando questi toni? È evidente, a nostro modesto avviso, che la storiografia attuale non ha tenuto conto delle fonti antiche e ha giocato a operare una deliberata o inconsapevole deminutio dell'importanza della città che, per più di un millennio e mezzo della sua Storia ha ricoperto un ruolo di primo piano nel panorama dell'Italia e del Mediterraneo."" -
Maida, 1806. History and art. Ediz. italiana
Da una paziente e attenta opera di organizzazione, raccolta, presentazione e traduzione di Leopardi Greto Ciriaco, Alessandra Gallina e Salvatore Speziale nasce questo volume che in maniera del tutto originale si presenta al panorama degli studi storici e artistici della Calabria e del Mediterraneo. La prima delle due sezioni in cui si divide il testo raccoglie 46 brevi saggi storici sulla battaglia di Maida del 1806, prodotti da 37 autori diversi provenienti dal mondo dell'accademia nazionale e dalla fucina della cultura locale in occasione del bicentenario dello storico evento che coinvolge il Regno di Napoli insieme alla Francia napoleonica e alla Gran Bretagna. La seconda sezione è, invece, riservata alle preziose riproduzioni di 66 opere d'arte di 40 artisti calabresi e nazionali che, nel corso degli anni, hanno dedicato uno o più dipinti al tema della battaglia. Lungi dal rappresentare due ambiti totalmente distinti, le due sezione vanno invece considerate come espressioni assolutamente complementari di un profondo scavo nella memoria storica maidese, calabrese e mediterranea e del modo in cui tale memoria viene elaborata sia in ambito scientifico che in ambito artistico. -
Il ritratto dell'anima
Ora continua a camminare, senza fermarti e senza perdere di vista la meta. E se coloro che ami non saranno al tuo fianco, non essere triste: vuol dire che essi si sono persi e dovranno ritrovare la strada. Tu però procedi imperterrita. Allora capirai di essere arrivata e ti fermerai. -
Viaggio in auto dall'Italia all'Australia. Istruzione per l'uso
Emilio e Carmelo, due amici poliziotti, decidono di andare in macchina in Australia. L'idea nasce da Emilio, che vorrebbe unire idealmente la città in cui vive, Reggio Calabria, con la sua città natale, Sydney. Dovranno percorrere 26.400 chilometri attraversando tre continenti e tredici paesi. Conosceranno culture e popoli differenti. L'organizzazione del viaggio è stata lunga e complessa, sono state spedite centinaia di mail per cercare informazioni e consigli per realizzarlo al meglio. Per questo motivo, il libro si può considerare un'utile guida per chi volesse percorrere quegli itinerari, oltre che la piacevole lettura del racconto delle avventure dei due protagonisti. -
La speranza non è una terra straniera. Storie di sindaci e amministratori minacciati dalla 'ndrangheta
"In questo volume Francesca Viscone, ancora una volta, ci regala un lavoro che, innanzitutto, rappresenta un piccolo gioiello di scrittura poetica: ritratti di persone, di situazioni e di luoghi che testimoniano una passione civile e un amore sofferto per la sua terra. Si tratta di un saggio che va al cuore dei problemi che oggi assillano la Calabria, il Mezzogiorno e l'Italia tutta: da una parte le lacune dell'amministrazione pubblica, dall'altra la criminalità di stampo mafioso, la sua capillare presenza nella vita quotidiana, il suo peso sulle scelte politiche e amministrative e la sua prepotenza nei riguardi dei cittadini. La speranza è - o non è - una terra straniera? Ovvero, la speranza diventa un lusso incalcolabile quando la terra che ci appariva familiare assume via via le sembianze di un continente estraneo, irriconoscibile? Una terra di bellezza struggente, deturpata da una volgarità criminale distruttiva e grossolana. Eppure, i mafiosi rappresentano una minoranza. È l'area opaca del consenso col malfattore che consente loro di spadroneggiare."""" (Prefazione di Renate Siebert)" -
La panchina e altro ancora (raccolta poetica postuma)
Hanno scritto di lui... ""Gli scritti di Salvatore Oddo, che gelosamente conservo, costituiscono il ricordo più vivo che possa io serbare quale tangibile quale riconoscimento di un'amicizia cara, affettuosa e disinteressata. Il ricordo di Salvatore non è facilmente estinguibile nemmeno nel tempo ed ogni qualvolta ricevo suoi saggi, che il figlio Ciro sempre mi invia, mi sembra di parlare e conservare con lui, tanto caro quanto da me amato""""."" -
Il prezzo della libertà. Giusto Tolloy: scritti inediti e testimonianze di vita e di politica
Giusto Tolloy (1907-1987), triestino per nascita e cultura, è una personalità notevole del secolo scorso: ufficiale in Albania, eroe del Ponte Perati, maggiore in Russia, poi partigiano nel Forlivese, deputato e senatore nelle file del Partito Socialista Italiano e infine ministro. Sulla sua esperienza nella disastrosa campagna di Russia aveva scritto ""Con l'Armata italiana in Russia"""". Stampato clandestinamente sotto falso nome, quello che oggi definiremmo un instant book vide la luce grazie a fascicoli inviati in Italia rocambolescamente. Un libro che nell'Italia postbellica gli procurò notorietà tra gli antifascisti, ma anche uno strascico di polemiche destinato a durare quasi vent'anni."" -
La palude di carta
"Guagliò, consolati con un po' di filosofia partenopea che non fallisce mai: il tempo passa e la gente dimentica. Poi con Natale alle porte, figuriamoci! Aspetta domani e vedrai che nessuno parlerà più di attentati"""". """"E nemmeno di marescialli?!"""" """"E nemmeno di anarchici. Dormiremo tutti tranquilli. Parola di Bruno!"""" Era venerdì, 12 dicembre 1969. Quel pomeriggio, a Milano, alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana..." -
Rivolta a venire etica e utopia
"Rivolta a venire"""" è un volume di versi civili e di meditazioni in prosa attraverso cui l'autore ambisce a mettere in luce la valenza etica di figure esemplari, eroiche e geniali. La rivisitazione di tali figure-capaci di ampliare i confini del possibile e di favorire positive riflessioni-avviene in tempi di decadimento civile e culturale nel mondo politico e in quello economico-finanziario, con gravi ricadute sul comportamento dei singoli e delle collettività. L'autore lancia il suo grido di accusa contro il cinismo e contro la sopraffazione dei poteri dominanti, nell'intento di suscitare un moto di indignazione che faccia nascere, nella coscienza di ciascuno, un germe di resistenza civile, alimentata da inestinguibili idealità e da imprescindibili spinte utopistiche. La rivolta a venire attende fautori disposti a contrastare la negativa corrente prevalente e prefigura una scossa che, accompagnata da crescita di consapevolezza - nel solco del concepimento di un avveduto progetto di cambiamento - potrà contribuire al risanamento delle comunità e alla restaurazione dell'etica." -
Le parole nei borghi
L'antologia poetica ""Le parole nei Borghi"""" nasce per raccogliere e conservare il lavoro ed il senso dei """"Sabati Letterari"""", esperienza promossa da Borghi Solidali, a Pentedattilo e non solo: incontri letterari all'insegna del recupero della memoria e delle tradizioni, dell'identità, dei legami storici, affettivi e simbolici con il territorio che hanno reso l'Area Grecanica terra di unione e scambio. Dai luoghi dello spopolamento, da questi borghi abbandonati, la poesia diventa ponte di cultura, incontri di sensibilità diverse, di storie diverse."" -
Anime rubate
I sensi di colpa di un uomo al tramonto della sua vita, coinvolto in passato in un sequestro di persona, il desiderio di espiazione. L'amore incondizionato di una giovane donna per il nonno, che sa andare oltre l'apparenza, alla ricerca di una verità scomoda ma necessaria. -
Messina. Lo stretto indispensabile
Alle cinque e ventuno minuti della mattina del 28 dicembre 1908, una scossa lunga trenta secondi, compresa tra 6,7 e 7,2 di magnitudo della scala Richter (XI Mercalli), squassò le città di Messina e Reggio. L'epicentro esattamente nello Stretto, sotto il mare. Le vibrazioni del terreno furono avvertite fino a Napoli a settentrione, fino ad Agrigento e Palermo a ponente. Qualche minuto dopo il sisma, un'onda di otto metri si abbatté sulla costa messinese. Dopo la terra e l'acqua, l'opera distruttrice si compì col fuoco; le fuoriuscite di gas, causate dalle scosse, esplosero in incendi terribilissimi così che tutta la città fu avvolta da un lugubre ""alone giallastro"""". I morti si contarono nell'ordine delle decine di migliaia, le case dirute s'attestarono intorno al novanta per cento. Ma cosa interruppe il sisma? In quale momento della storia del capoluogo peloritano, che fu pressoché raso al suolo, la terra cominciò a tremare?"" -
Relitto
Un giovane in bilico tra due mondi diversi e distanti. il desiderio di vivere nella modernità, portando con sé il senso profondo e ineluttabile delle proprie radici. -
Educare per crescere. Il viaggio del camaleonte
Agostino e Anna, una storia di amicizia tra due bambini alle prese con la ""vita"""" e i suoi mestieri... ma anche con il quotidiano. Un viaggio, in varie tappe, nei luoghi della scoperta di sé e della propria dimensione umana e sessuale. Due bambini alla conquista dei nuovi universi, dentro i quali espandere la propria straordinaria energia. Sotto un albero di fico un Camaleonte dalla lingua lunga intona per loro il suo canto della felicità e del desiderio. Se li aiutiamo a crescere autonomi, sicuri, tranquilli, se sappiamo qual è il posto che corrisponde ad ognuno, prima in casa, poi nella scuola e nella società, li stiamo proteggendo dalle raffiche di disumanizzazione che ci presenta la cultura contemporanea e stiamo favorendo così che si realizzi una parte di ciò che chiamiamo felicità."" -
Lo strano delitto
Delitto preventivo o delitto a consuntivo? Luigi Silipo si è portato nella tomba tanti segreti, compreso quello più grosso che gli è costato la vita. Se l'omicidio ruppe equilibri, il silenzio li ricompose. Sarà stato un segreto così forte e inconfessabile da mettere d'accordo quelli che hanno avuto una qualche parte in commedia, come si dice. Una tacita, cinica e lugubre intesa che puntava ad abbandonare il campo perché il gioco non valeva la candela, perché quando non si hanno prove è meglio tirare una riga. O forse la soluzione del mistero fu così banale, così sotto gli occhi, da non essere percepita. Ipotesi remota ma pur sempre possibile.