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Pensiero discordante
In un'epoca di deriva, in cui buona parte del pianeta appare oppiato e ipnotizzato in una univoca visione del mondo, compiaciuta di se stessa e sublimata dai meccanismi di produzione del consenso, è necessario fermarsi e ragionare sulle sollecitazioni e sulle visioni che si distaccano da essa. Il pensiero discordante è quel pensiero che si smarca dalle convenzioni e dai valori che regolano la piattezza culturale e contrattacca con il riposizionamento dell'essere pensante e con la decostruzione dell'ordine simbolico dominante. A ciò contribuiscono gli artisti e i pensatori con le loro utopie estetiche, i loro paradossi, le loro metafore, i loro sovvertimenti estetici e l'attitudine a fare e disfare i mondi. John Giorno, Francis Alÿs, Luca Vitone, Sislej Xhafa, John Cage e Luca Guadagnino, tra gli altri, delineano un orizzonte destabilizzante, che riorganizza un pensiero altro. -
Snail time. Ediz. inglese e italiana
In occasione del cinquantenario dalla morte di Marchel Duchamp la Fondazione Echaurren Salaris traduce per il pubblico italiano questa conversazione su Marcel Duchamp, tenuta nel 2018 presso la City University of New York, Mary Ann Caws prende spunto dalle impressioni ricevute un anno prima visitando la mostra di Pablo Echaurren ""Du champ magnétique"""" alla Scala Contarini del Bovolo, a Venezia, in cui il pubblico era invitato a salire e scendere lungo una vertiginosa scala a chiocciola, in omaggio all'opera che ha reso celebre nel mondo l'autore del Nu descendant un escalier."" -
Andy Warhol
Questa raccolta di saggi sul lavoro di Andy Warhol (1928-1987) è un manuale critico su una figura leggendaria del mondo dell'arte, che ha lavorato come artista, regista, fotografo, collezionista, editore e designer, conquistando così un posto unico nella storia della cultura visiva non grazie alla padronanza di un singolo medium, ma alla messa in atto di molteplici media e ruoli. Warhol ha rappresentato una figura importante nel colmare il divario tra arte alta e bassa, e la produzione nel famoso studio noto come ""The Factory"""" implicava il riconoscimento dell'arte come una forma di impresa non dissimile dalle altre. La natura radicale di tale impresa ha assicurato lo status iconico della sua arte e della sua persona. Questa popolare antologia contiene i saggi di Benjamin H. D. Buchloh, Thomas Crow, Hal Foster, Rosalind Krauss, Annette Michelson, oltre a un'intervista inedita e un ampio saggio introduttivo di Carla Subrizi."" -
Arte in movimento. Gli anni Settanta in Campania
"Arte in movimento"""" è il titolo di un ciclo di seminari svoltosi presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell'Università degli Studi della Campania """"Luigi Vanvitelli"""" nell'ottobre 2016. I saggi che lo compongono non riguardano soltanto le arti visive tout court e la prassi critica ad essa relativa, ma vogliono inquadrare la questione anche dal punto di vista fotografico e teatrale. A tali contributi si affiancano le testimonianze di alcuni protagonisti della scena artistica campana del decennio in oggetto. Con saggi di: Luciana Berti, Franco Cipriano, Giuseppe Coppola, Antonio Davide, Ernesto Jannini, Maria Giovanna Mancini, Salvatore Margiotta, Gabriele Marino, Livio Marino Atellano, Luca Palermo, Giuseppe Rescigno, Gaia Salvatori, Luca Sorbo, Stefano Taccone, Antonello Tagliafierro." -
I giornalini dell'Accademia dello Scivolo
Il primo libro della Collana dell'Accademia dello Scivolo. A ispirare Aldo Spoldi per la pubblicazione del n.0 dei Giornalini dell'Accademia dello Scivolo è stato «Il corriere dei piccoli». Non è la prima volta che ciò accade. Le edizioni della Banca di Oklahoma furono suggerite dalle ""Avventure del signor Bonaventura""""... La pubblicazione della raccolta dei Giornalini dell'Accademia dello Scivolo è rivolta al bambino che è dentro di noi, allo studente al quale viene offerta una prima, seppur modesta, verifica empirica delle tesi sostenute nelle accademie e università precedenti e al cittadino che abita il mondo globalizzato. Raccontando avventure realmente accadute i Giornalini invitano il bambino, ma anche l'adulto, a costruire un mondo parallelo, dialogante con il mondo digitalizzato. Età di lettura: da 6 anni."" -
Architettura parlata
Contraddistinto da quella che è stata definita una ""gestione unica dello spazio"""" (Time), il lavoro di Holl invita l'osservatore a partecipare a una gioiosa celebrazione di luci e ombre. """"Architettura parlata"""" offre al lettore le 4 conferenze (Pro-Kyoto, Compressione, Porosità e Urbanistiche) che fanno parte della pubblicazione Rizzoli """"Architecture Spoken"""" più una ventina di acquerelli realizzati dall'autore. Con un'introduzione di Valerio Paolo Mosco."" -
Andar x porte. Arte contemporanea a Milano
È una antica questione quella dei cataloghi d'arte che non ""mostrano"""" ciò che si trova in mostra ma solo le opere fotografate in ambienti neutri. Il catalogo della mostra """"Andar X Porte"""" fa il contrario. L'esposizione è stata organizzata dell'associazione ArtCityLab nelle sale di Palazzo Archinto, dove aveva sede la collezione antica del Golgi Redaelli e dell'Archivio IPAB e dove una sessantina di artisti contemporanei hanno allestito nell'autunno del 2017 le proprie opere combinandole con le opere pre-esistenti. Come scrive Luca Palermo su """"Artribune"""": """"Quella curata da ArtCityLab è una mostra autentica, sincera; una mostra che si rivolge e parla direttamente allo spettatore invitandolo a riflettere su sé stesso e su ciò che lo circonda; una mostra per la quale non esiste alcun assillo di mercato (motivo che con sempre più veemenza intacca il contemporaneo); una mostra di ricerca; un piccolo lampo di luce in un panorama artistico sempre più cupo e sempre più guidato dall'economia piuttosto che dall'espressione libera e incondizionata""""."" -
Elena Bellantoni. Una partita invisibile con il pubblico. Ediz. illustrata
Cecilia Guida ha deciso di non scrivere la solita monografia su un artista emergente ma in questo caso l'artista diventa co-autrice aggiungendo dichiarazioni e testi poetici che accompagnano di solito le sue performance. Elena Bellantoni, infatti, ha individuato nell'arte contemporanea una sorta di contenitore nel quale far convergere la letteratura, il cinema, il teatro, la danza, la storia dell'arte e la vita quotidiana. Pensa per immagini, vi associa delle parole e trasforma visioni personali o intuizioni poetiche in azioni e oggetti. Nelle performance, così come nei video, nelle installazioni e nelle sculture, affronta temi di natura politico-sociale con un tono a volte ironico, a volte serio, creando lo spazio per l'emersione di un altro significato, un'altra possibilità, un altro futuro. -
Sislej Xhafa. Eleganza e splendore della forza clandestina. Ediz. illustrata
Con la sua irruzione clandestina nel mondo dell'arte, l'artista albanese Sislej Xhafa ha costruito un corpus di lavori che interrogano alcune delle questioni più urgenti della contemporaneità, come l'identità, la migrazione, il confine fra legalità e illegalità, la violenza, con sguardo ironico e poetico. Strutturato come un glossario, il volume esplora l'opera di Xhafa attraverso alcune parole-chiave, illustrate da una selezione di opere dell'artista e accompagnate da suoi statement. Il lettore è invitato a navigare questo piccolo dizionario in modo randomico. ""La realtà è più forte dell'arte. Come artista non voglio riflettere la realtà ma interrogarla. Il mio background sociale non abbraccia una linea d'azione razionale"""" (Sislej Xhafa)."" -
Duchamp politique. Ediz. italiana
Un libro d'artista a firma Pablo Echaurren, con particolare rilegatura con filo refe a vista, ma anche un saggio nel quale l'artista estende la sua idea per cui Marcel Duchamp è l'artista più ""politico"""" e """"sociale"""" del Novecento. """"Duchamp politique"""" è un pamphlet vecchia maniera nel quale Pablo Echaurren mette ordine tra le sue riflessioni sull'artista francese con l'aiuto di Karel Teige, Henry-Pierre Roché e altri tra i quali, ovviamente, Duchamp stesso dalle parole dettate a Calvin Tomkins. Un libro d'artista a tiratura limitata."" -
Tate Modern. Pratiche espositive. Ediz. illustrata
Questo studio è il tentativo di ridefinire alcune pratiche espositive che nel tempo hanno portato al nuovo riallestimento tematico della collezione della Tate Modern, che proprio all'inizio del nuovo millennio inaugura con un nuovo approccio, che restituisce il patrimonio tematicamente, abbandonando quindi il tradizionale criterio espositivo cronologico. L'ultima parte del libro è interamente dedicata alla nascita della Tate Modern, attraverso la ricostruzione del materiale di archivio si analizzano le modalità con cui è stata ideata l'istituzione londinese e si restituisce uno studio sul primo riallestimento museale, inaugurato nel 2000 e strutturato in quattro sezioni che provengono dai generi storici istituiti dall'Accademia di Francia nei secoli scorsi, quali ""Landscape, Matter, Environment"""", """"Still life, Object, Real Life"""", """"Nude, Action, Body"""" e """"History, Memory, Society"""", quindi """"Paesaggio"""", """"Natura Morta"""", """"Ritratto"""" e """"Pittura di Storia""""."" -
Martina Conti. Exercises for a polluted mind. Ediz. italiana e inglese
In occasione della 58° Biennale di Venezia, il Padiglione San Marino presenta il progetto speciale della Galleria Nazionale ""Exercises for a Polluted Mind"""" di Martina Conti a cura di Alessandro Castiglioni e Emma Zanella, presso Palazzo Bollani, Castello 3647. Il progetto di Martina Conti interroga la nozione di corpo, colta nella sua duplice accezione di corpo fisico e corpo sociale. Al pubblico internazionale della Biennale di Venezia l'artista vuole mostrare una riflessione sulle relazioni simboliche e fisiche che sussistono tra persona e comunità, azione individuale e gesto corale. Questo corpo sociale assume la forma del più alto strumento di costruzione collettiva che è quello del corpo politico democraticamente eletto: il parlamento. Testi in italiano e inglese."" -
Materia verso immagine. Ediz. italiana e inglese
Questo libro racconta la storia di ""Handle with care"""", una video installazione realizzata dal duo artistico MASBEDO interamente dedicata al tema della cura delle immagini e del restauro. L'opera nasce da un lungo percorso che ha visto gli artisti muoversi all'interno di veri e propri scrigni del sapere sulla conservazione e tutela dell'opera d'arte quali l'Opificio delle Pietre Dure in Firenze e il Centro Conservazione e Restauro """"La Venaria Reale"""". Il libro è suddiviso in due atti. Una prima parte è infatti dedicata al lavoro di MASBEDO, mentre una seconda parte restituisce attraverso una serie di formati editoriali diversi gli atti del seminario, pensati come un quaderno di appunti, capace di disegnare attorno all'argomento un panorama ampio, versatile, polifonico."" -
Tecno-socialità. Partecipazione e interattività nell'arte contemporanea
Oggi le parole d'ordine dell'arte contemporanea sono partecipazione, interazione, interattività, coinvolgimento dello spettatore. Dalle forme di sperimentazione percettiva e meccanica - Arte Optical, Cinetica e Programmata - a quelle fisiche e motorie - Arte ambientale, situazionismo, happening, performance - dalle pratiche di partecipazione sociale e politica - come l'arte relazionale, partecipativa e di comunità - alle formulazioni che implicano una sempre maggior utilizzazione dei media tecnologici e digitali - video-installazioni, opere interattive, video ambienti - sempre più di frequente il pubblico è destinatario. I cosiddetti New Media hanno profondamente trasformato la società in cui viviamo, il ruolo dell'artista e quello dello spettatore. L'interattività diventa una delle principali modalità di produzione e fruizione artistica contemporanea. -
Sensefulness. New paradigms for spatial design-Nuovi paradigmi per lo spatial design. Ediz. illustrata
Gli spazi digitali e quelli reali sono sempre più intrecciati e nei fatti compenetrati in modo indissolubile gli uni negli altri. Chi continua a trattarli separatamente non considera che appartengono ad un unicum, più complesso ed esteso di quanto esistito finora. Le reazioni a ogni stimolazione proveniente da digitale sempre e comunque impattano sulle nostre emozioni, sul nostro corpo e conseguentemente sullo spazio che ci ospita. La rivoluzione digitale è un momento straordinario nella storia del design degli spazi, i suoi paradigmi deformano quelli esistenti nel progetto, nel mercato, nella formazione, nella rete. Mai come ora, i nostri sensi sono chiamati come strumenti di percezione, analisi, reazione e azione per la progettazione più articolata e consapevole di nuovi paradigmi e scenari di design. -
Enzo Mari. O della qualità politica dell'oggetto (1953-1973)
Enzo Mari (Cerano 1932) è uno degli artisti che si sono interrogati con maggiore continuità e rigore sui rapporti tra arte e industria. Una riflessione condotta nel vivo della progettazione di oggetti funzionali, veri classici del design internazionale, e della realizzazione di modelli di ricerca estetica pura, che ha la sua fioritura durante la breve stagione dell'arte cinetico-programmata, di cui è uno dei protagonisti. Il livello pratico-operativo è sempre intrecciato a quello ideologico e politico, per cui il suo lavoro può essere inteso come una verifica incessante del posizionamento dell'operatore estetico nell'ambito della società industriale avanzata. Questo saggio analizza a fondo i diversi piani su cui si dispiega la sua attività, anche quelli sovente dimenticati a favore della più comune celebrazione della carriera di designer. Attraverso Mari si potrà individuare la specificità dell'arte in una certa 'qualità politica', intesa come qualità di linguaggio e capacità di iscrivere l'economia di produzione e le ragioni ideologiche del lavoro nella forma finale degli oggetti. Da questa prospettiva la sua opera, tra i primi anni Cinquanta ai primi anni Settanta, è la rappresentazione cristallina di un sorprendente spostamento del baricentro teorico ed estetico dal dettato tradizionale del 'form follows function' a un'idea corrispondente piuttosto a un 'form follows process'. -
Necessario è solo il superfluo. Intervista a Lea Vergine
Ma che cos'è e a cosa serve l'arte, che uso possiamo farne, infine? I termini devono essere sempre riscritti. Ed è un privilegio, tra gli umani, riscriverli tutte le volte e spalancare l'orizzonte e la volta celeste e le profondità d'abisso. Finché possiamo trattare l'intrattabile, il mistero è salvo. E finché il mistero è salvo, è salva la speranza, che qualcuno dirà illusione, qualcun altro sogno. A partire da una registrazione video, Stefania Gaudiosi intervista Lea Vergine per un breve ma intenso incontro nella primavera del 2019. Il primo volume della collana ""Sartoria editoriale""""."" -
Atelier Mendini. Le architetture. Catalogo della mostra (Orani, 4 maggio-16 giugno 2019). Ediz. italiana e inglese
Il Museo Nivola, nel rendere omaggio ad Alessandro Mendini, presenta il frutto di cinquant'anni di progetti: tutte le architetture pubbliche e private dell'Atelier, raccontate attraverso venticinque plastici in legno accompagnati da una serie di disegni. Nella mostra, realizzata da Abet Laminati, gli edifici più celebri dei Mendini rivivono in una dimen-sione miniaturizzata, gulliveriana, di sculture-giocattolo: dal visionario Groninger Museum in Olanda (1989-1994) alla Torre del Paradiso a Hiroshima, in Giappone, fino ai recentissimi progetti per il Sud Corea. All'ingresso della mostra, nella terrazza panoramica del museo, un salotto mendiniano attende i visitatori: le iconiche poltrone Proust, in versione da esterni, formano un angolo di socialità per il riposo e la conversazione. È un omaggio, realizzato in collaborazione con Magis, all'idea di Alessandro Mendini secondo cui ""il museo deve essere istituzionale ma non paternalista, deve essere gentile e accogliente come una casa privata""""."" -
Arte, ambiente, ecologia
Ad essere mutato non è solo l'ambiente, così all'arte vorremmo chiedere di più di quella deriva ""infotainment"""" che sta prendendo in alcuni casi. L'intreccio tra arti visive e ecologia non è, però, una tendenza recente e questo libro ha il compito di analizzarne la storia e le pratiche più recenti. """"Il ruolo delle arti ecologiche è quello di collaborare alla presa di coscienza della maggioranza degli abitanti del pianeta, superando con l'empatia estetica la """"grande cecità"""" che ci attanaglia. Perché arti ecologiche al plurale? Perché il campo delle sperimentazioni degli artisti sulla questione ambientale è divenuto felicemente vasto e variegato. In questo scritto passerò in rassegna le tematiche dei sei capitoli che compongono il libro evocando le riflessioni e le idee che ciascuno di essi può proporre ai lettori"""". (dalla prefazione di Piero Gilardi)"" -
Arte ambiente paesaggio
Uno sguardo all'evoluzione dell'arte contemporanea negli ultimi decenni rivela una caratteristica ricorrente in più contesti: le espressioni visive si sono estese oltre ai limiti ad esse tradizionalmente assegnati e hanno coinvolto il reale, gli oggetti e lo spazio in un sistema di relazioni esteso. L'ambiente ha tolto importanza alle figure e ne ha disseminato le caratteristiche tra più entità: la natura, la città, il pubblico, gli oggetti d'uso, il tempo, la mobilità. Non è un caso che questo libro sia scritto da un architetto che si interessa all'arte ed è stato stimolato ad osservarla nei contesti in cui essa si interseca con i luoghi del vissuto.