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C'era una volta... Sustinente nel Novecento
Sustinente, al pari di centri più estesi, possiede un grande numero di cartoline postali che ne ritraggono gli scorci principali e gli angoli più suggestivi. La splendida e inedita collezione di Stefano Mozzini racconta quasi cento anni di storia del tessuto urbano e sociale di Sustinente, con i grandi cambiamenti vissuti nel Novecento: la vecchia linea tramviaria, i nuovi edifici pubblici, la modernità e il boom; ma troviamo anche la bellezza profonda e selvaggia del Po, le radici nobili dei Cavriani di Sacchetta, la presenza aristocratica e maestosa di Villa Guerrieri Gonzaga. La sequenza di immagini è accompagnata da brevi racconti didascalici, appunti storici che descrivono e raccontano un paese che non c'è più. -
La croce specchio dell'anima. La «via crucis» della Cattedrale di Mantova
Gli artisti, nel mistero cristiano, hanno sempre trovato terreno fertile e forte ispirazione per poter esprimere i sentimenti di compassione, amore e gratitudine che segnano la fede. La Via Crucis è certamente una sfida con cui misurarsi: quella conservata nel Duomo di Mantova è stata realizzata dallo scultore Andrea Jori, che in quest'opera riassume idealmente una lunga carriera di artista riconosciuto in cui esprime la propria visione del divino, la ricerca del significato più profondo della sofferenza di Cristo. In questa conversazione con il giornalista Angelo Rossi si toccano punti di vista diversi; sullo sfondo resta il rapporto tra arte e fede, come questi due mondi abbiano spesso camminato insieme e usato lo stesso linguaggio: le tappe della via crucis di Jori diventano scene di grande intensità, rappresentazioni simboliche che prendono vita con la terracotta e in cui è evidente l'interpretazione dell'artista, la sua ricerca ancora irrisolta del mistero di Cristo. -
Mantova N.I.M.B.Y. Il caso cartiera e le patologie delle istituzioni
L'acronimo NIMBY (Not In My Back Yard, non nel mio cortile) viene utilizzato ormai da molto tempo per indicare l'atteggiamento di quella parte del mondo ambientalista per cui il problema locale delle emissioni industriali parrebbe risolvibile solo spostandolo altrove, «in casa d'altri» appunto. Una situazione che risulta molto evidente anche nel recente (e attuale) caso della cartiera di Mantova, da anni sotto la lente di una intricata vicenda mediatico-legale che sembra non avere fine. Il volume di Giancarlo Leoni, con dati ed argomentazioni, intende dimostrare come questa strategia sia fallimentare per il territorio e non faccia che aumentare proprio quei danni che si vorrebbero evitare, non solo ambientali ma anche sanitari e sociali. Un dato di fatto sostenuto ormai anche dal mondo scientifico ma che viene sistematicamente ignorato dalla politica, vittima di una cronica incapacità decisionale e ostaggio di opportunismi elettorali. Dopo aver tracciato sinteticamente la storia dei primi 90 anni della Cartiera Burgo, sorta sulle rive dei laghi di Mantova, il volume ne racconta le vicende più recenti: la nuova produzione che, dagli anni novanta, si basa sul riciclo della carta con il termovalorizzatore avviato nel 2001; poi la crisi del 2012 e i licenziamenti, fino alla graduale chiusura e all'acquisizione da parte di Pro-Gest: a quel punto si innesca un lungo scontro tra comitati, istituzioni e impresa che si conclude nel 2020 con la rinuncia al termovalorizzatore e con il conseguente trasferimento dei rifiuti presso l'impianto di Brescia. Nel cortile di qualcun altro, per l'appunto. Nella descrizione dello scontro tecnico-amministrativo si sottolineano le molte «patologie» emergenti delle Istituzioni, tipiche della burocrazia italiana, per le quali si ipotizzano possibili rimedi. -
Confraternite di Ostiglia. Dalla fine del XV all'inizio del XX secolo
"Confraternite di Ostiglia"""" è il libro postumo di Renata Bacchiega Ghirardi e Jenner Negri, storici mantovani che hanno studiato e ricostruito la presenza delle confraternite religiose nella città di Cornelio. Un lavoro di ricerca certamente non semplice, dato che molte di quelle testimonianze sono oggi scomparse e rintracciabili solamente negli archivi, o attraverso gli scritti di storici locali. Sono almeno otto le confraternite rintracciate da Bacchiega e Negri, che hanno dedicato gran parte dei loro studi alla realtà ostigliese; si tratta di nomi ormai scomparsi di ordini sacri, che tuttavia ritroviamo spesso nel mantovano e che vengono qui raccontati anche attraverso la riproduzione di scritti, documenti e disegni. Un'altra evidenza dell'importanza che Ostiglia ha rivestito nell'antichità: certamente un punto di riferimento, anche spirituale, per il territorio circostante." -
Biancorosso dentro. Non sei tu a scegliere la tua squadra, è lei a scegliere te
Cosa muove il tifoso di una squadra di provincia, per definizione poco avvezza ai trionfi e più spesso alle prese con sconfitte e improperi? Amore per il pallone, passione, entusiasmo giovanile, certo; ma c'è qualcosa di più: la città, una tradizione familiare, un padre o uno zio che per la prima volta ti portano allo stadio per partecipare a uno straordinario rito collettivo. E poi gli amici che soffrono insieme a te, con una perseveranza che a occhi profani può sembrare masochismo. E forse lo è davvero. Eppure quella magia è capace di regalare emozioni indescrivibili: sono quelle che trasmette Alberto Sogliani, giornalista sportivo che in questo diario racconta la sua storia di tifoso. Una vicenda personale e intima eppure così simile a quella di tanti di noi, innamorati di una maglia che ti strega al primo sguardo. -
Illuso con le ali. Diario di un viaggio intorno alla religione
L'illusione ha in sé qualcosa di magico e di misterioso: è come il concretizzarsi di un sogno che tuttavia non è reale. L'uomo finisce quindi per credere alle illusioni, per consentire al proprio 'io' di vivere in una condizione di agio. Per star bene con se stessi. Nel pamphlet Illuso con le ali (Sometti, 2020) Giuliano Guastalla riflette sulla storia del complesso e irrisolto rapporto tra l'uomo e il trascendente, ciò che molte culture chiamano Dio. L'individuo, dagli albori della sua esistenza, ha infatti sempre cercato di immaginare un essere, una dimensione superiore a cui affidare le redini del proprio destino. Ma cosa significa tutto questo, oggi, per un uomo contemporaneo? L'autore propone un'analisi personale e introspettiva, sincera ma rigorosa, poggiando le proprie riflessioni su una accurata ricerca storica; ripercorrendo gli studi degli antropologi sappiamo ad esempio che, a differenza delle religioni rivelate, le genti preistoriche non concepivano la creazione come un fenomeno nato dal nulla. Molti popoli primitivi sapevano che qualcosa fosse sempre esistito e che l'universo corrente fosse nato dal raggiunto ""ordine"""", spinto dalla precedente situazione di """"caos"""". Questo antico pensiero, chiave della spiritualità ancestrale, potrebbe essersi replicato fino ad oggi come una radice sotterranea per spuntare qua e là, quando meno te lo aspetti? Questa è la domanda che Guastalla pone a se stesso, e a i lettori di questo lavoro. Prefazione Peter Assmann."" -
Un' altra Mantova
"Vincenzo Corrado racconta ogni giorno storie e persone della città in cui vive. Lo fa dalle colonne della Gazzetta di Mantova, il più antico quotidiano d'Italia, in cui lavora come redattore ormai da dodici anni. Tra le tante cronache pubblicate e spesso dimenticate, come capita in fondo a quasi tutte le notizie dei giornali, ce ne sono alcune che Vincenzo ha scelto di recuperare dall'oblìo del tempo, infischiandosene per una volta di rispettare standard di lavoro, tagli tipografici, o conteggio di battute: """"Un'altra Mantova"""" è in fondo quella dei racconti che mostrano il volto meno brillante e mainstream di una città di provincia, in cui i fatti in sé non si esauriscono in un articolo ma nascondono vicende più profonde e paradigmatiche. Maestri di giornalismo, clochard, operatori umanitari, club e musica live, truffatori del pallone: in fondo anche a Mantova c'è tutto. Basta saperlo raccontare.""""" -
Ricordi. Occhi della memoria radici della vita
Ricordi e nostalgie, passioni d'amore e giochi d'infanzia, financo passione civile. Adriano Bellei arricchisce la sua già ragguardevole produzione di poesia vernacolare con una raccolta di componimenti raccolti negli ultimi anni. Il dialetto di Bellei è quello roverbellese, più precisamente della natìa Canedole, una lingua di risaia che si innerva sul confine mantovano-veronese che risente quindi un'evidente influenza veneta. E proprio dalla terra nascono le suggestioni su cui poggiano le poesie di Bellei. I ricordi dell'infanzia a Corte Canedole, la spensieratezza del fanciullo che ha poi ritrovato nei suoi alunni delle scuole elementari; l'amata Elsa compagna di una vita; la fede cristiana, non sbandierata ma conservata in uno scrigno che raramente viene aperto; la testimonianza di un uomo che racconta i colori di un tramonto. Il volume è illustrato da acquerelli dell'artista Lucia Frappa. -
Perfetta
Fino a farsi cadere i vestiti vuoti addosso. Essere leggera, sempre più leggera, per non deludere il mondo. Così Margherita, bellissima ragazza di sedici anni, nutre con tossica determinazione l'ossessione della perfezione in un percorso che scivola sempre di più verso il dissolvimento di sé. Lo capisce Anna, la sua gemella, che sembra distratta ma non lo è, e anche i genitori, inizialmente smarriti, lo capiscono. E capiscono Agata, una ex ballerina di flamenco, e Alberto, un anziano cieco, che influenzeranno in modo imprevedibile il pensiero inceppato di Margherita. Il nuovo romanzo di Nora De Giacomo tocca una corda molto sensibile di questa contemporaneità. Ci introduce in un mondo complicato, un labirinto la cui uscita non è mai scontata e, talvolta, impossibile. -
Santa Eurosia. Un culto agrario dai Pirenei spagnoli alla Pianura Padana
La ricchissima bibliografia sui santi e la santità stranamente non contempla il profilo di una santa di cui, in particolare nelle regioni del nord Italia, sono presenti immagini, tele e patronati risalenti ai secoli XVI-XX: si tratta di santa Eurosia, una santa di origine boema del IX secolo, che, giunta sui Pirenei spagnoli per il matrimonio con un nobile del luogo, venne martirizzata dagli arabi. Il culto della santa fu assai presente nell'area padana e fortemente agricola per la sua funzione antitempestaria e di protezione dei raccolti. La Chiesa cattolica, nella proclamazione dei santi, privilegia le «virtù manifestate in modo eroico». Il martirio è la massima espressione della vita cristiana e dunque Eurosia fu riconosciuta santa per la motivazione più evidente. Tuttavia essa divenne una santa «specializzata» in ambito agrario, distinguendosi per la sua difesa delle campagne dalla grandine e da quanto potesse danneggiare i loro frutti. Elena Prandi ricostruisce l'arrivo e la diffusione in Italia del culto di Eurosia: dopo la battaglia di Pavia (1525), che sancì il predominio spagnolo in Italia, essa fu «adottata» soprattutto in ambito contadino e campestre sino a quando, seguendo la sorte dei santi specializzati in generale, la sua presenza si andò spegnendo sino a cessare all'inizio del XX secolo, al punto che se ne perdette la memoria. Ciò non toglie che le testimonianze patronali e pittoriche siano presenti là dove il culto fu più seguito, in particolare nel territorio mantovano. -
Apeiron. Diario di Siria
La Siria, una terra incantata nel cuore del Medio Oriente. Gli occhi e il taccuino di un viaggiatore immortalano un paese e un popolo, vittime innocenti di una guerra devastante che ha compromesso per sempre le tracce di una storia millenaria. Le immagini e i racconti di Diego Bocchi ci mostrano le ferite aperte di un conflitto ancora incombente, tuttavia restituiscono la dignità di una umanità dolente ma non arresa. -
Porfiria e altri racconti
I racconti di Aurelia Rossi raccolgono situazioni paradossali che rappresentano squarci di vita, sia vissuta che fantasticata. Le fatiche della quotidianità diventano delicate trame narrative in cui si celano storie: l'autrice gioca con il filo sottile dei rapporti consolidati, con i piccoli e grandi segreti che attraversano l'esistenza. Seguendo la tradizione dei novellisti del novecento italiano Aurelia Rossi descrive nei suoi protagonisti gli impercettibili movimenti dell'animo umano, sempre impegnato nell'affannosa ricerca di una felicità che inganni la solitudine: una strada costellata di grandi speranze e destinata a un ineluttabile ridimensionamento. -
Dieta ricca e dieta povera. Semplice guida per aumentare le difese immunitarie a tavola
Mangiare senza nutrirsi è un pericolo che si corre tutti i giorni: essere sazi, ma non aver assunto i nutrimenti che ci mantengono in buona salute. Il libro del dottor Francesco Puerari, dietologo, è una guida preziosa che aiuta a scansare gli errori. I consigli medici trovano espressione in ricette facili da cucinare. L'ampia sezione finale intitolata ""La lettura del piatto"""" mette a confronto alimenti e piatti simili per senso di sazietà, ma differenti in termini di ricchezza di nutrimenti. Ricchi e Poveri. Dieta Ricca e dieta Povera. Buona e Cattiva salute in cucina. Grazie a tabelle particolareggiate, suggerimenti e un ricco ricettario, il libro ci mostra come sia possibile combinare gusto e nutrimento. Un corpo ben nutrito garantisce una risposta immunitaria ottimale non solo nei confronti delle vaccinazioni, ma anche nei confronti di batteri, virus e rischio tumorale. Nutrirsi mangiando. L'autore è stato Anestesista Rianimatore per 34 anni presso l'Ospedale Maggiore di Cremona, dal 1982 svolge attività libero-professionale come dietologo."" -
Giorni
Le poesie di Giovanna Santamaria hanno un valore universale. Il titolo della raccolta si riferisce ai giorni in cui l'autrice ha vissuto alcuni fra i momenti più importanti della sua vita, quei giri di lancette in cui il tempo è parso rallentare la sua corsa. Tuttavia, l'esperienza individuale si fa subito messaggio condivisibile; va oltre la biografia, sia privata che professionale. La dimensione poetica si allarga con le immagini che accompagnano i ricordi e le emozioni, con la coscienza che abbraccia ogni realtà, compresa quella crudele che mai riesce a separarsi dalla storia umana. -
Mantova. 5 cose che so di lei. Una guida insolita ai segreti della città
Cosa succede quando hai talmente tante cose da dire e da raccontare su una città al punto di non sapere da dove partire? Giacomo Cecchin - giornalista, guida turistica, blogger e autore del programma televisivo Mantova Segreta - ha provato a organizzarle usando il numero 5 come filo conduttore. Tantissimi sono i temi, i particolari, le storie e i personaggi di una Mantova da scoprire. L'invito per i lettori (e i camminatori) è di andare a verificare sul campo le voci che compongono il libro. È come regalare un paio di occhiali che consentano di viaggiare nello spazio e nel tempo scoprendo che Mantova ha molte più cose da raccontare di quanto possano pensare gli stessi mantovani. D'altra parte i segreti di una città sono i dettagli che tutti possono vedere ma l'abitudine ci impedisce di apprezzare. Con una prefazione a fumetti di Guido Silvestri, in arte Silver. -
Tra grandi alberi e grandissimi piatti. Itinerari dendrogastronomici della provincia di Mantova
Gli itinerari dendrogastronomici sono il risultato di un felicissimo incontro tra le due grandi passioni di Carlo Mantovani: quella di dendronauta, cioè di cercatore di alberi monumentali; e quella di gastronauta, cioè di esploratore del gusto. Andando alla ricerca dei patriarchi arborei, Carlo Mantovani ha notato che molto spesso i grandi alberi ci guidano in posti meravigliosi, per lo più ignorati dalle rotte del turismo commerciale. Ecco quindi l'idea: perché non mettere gli alberi monumentali al centro di un nuovo modello turistico, alla riscoperta del territorio? Un turismo all'aria aperta, adatto alla bicicletta, economico e al tempo stesso istruttivo, rilassante, appagante. E dal momento che, nel nostro paese, il modello vincente del turismo sostenibile è quello che riesca a coniugare la natura con l'enogastronomia, in questi itinerari attraverso la provincia di Mantova i patriarchi arborei sono abbinati a fiere, feste e sagre di paese: eventi pubblici che, celebrando piatti e prodotti tipici, rappresentano un insostituibile pilastro della cultura tradizionale mantovana e la massima espressione del genius loci enogastronomico. -
Anima
Il romanzo è ambientato nell'Italia degli ultimi quarant'anni; la Pianura Padana è lo scenario in cui trovano la loro collocazione corti nascoste da campi di granoturco e città dove tutti conoscono tutti. Una comune eroina dei giorni nostri attraversa la vita di corsa, incontrando un primo amore più amico che amante, un dentista nigeriano maniaco del controllo, un cugino egiziano che non vuole sganciarsi dalle sue sicurezze culturali, un marito egocentrico e denigrante, un preside con la sindrome di Peter Pan... e poi Theo: amico di gioventù dal passato sconosciuto. A questi personaggi, messi alla prova nel rapporto con una protagonista che ha una personale visione della vita, è data la possibilità di raccontare in prima persona la loro versione dei fatti; tutti sono inchiodati davanti alle loro contraddizioni: alcuni le aggireranno, alcuni fuggiranno, altri le elaboreranno all'interno delle loro vite e relazioni, alcuni se ne prenderanno gioco. Il viaggio di Anima si snoda attraverso le cose della vita: i rapporti interrazziali, l'autonomia femminile, la famiglia allargata, l'omosessualità, l'aborto, il tradimento, la morte nelle sue diverse sfaccettature. È un viaggio costellato dalla mancanza improvvisa di punti fermi: le sicurezze vacillano in un oscillare perenne, ma Anima non rinuncia mai a ricostruirsi dopo il terremoto, a cercare di superare senso di abbandono e solitudine, anche se con mezzi che talvolta si riveleranno fallimentari. L'amore è attrazione, è famiglia, casa, è infine serenità forse ritrovata. L'amicizia è irrinunciabile: la costante. Anima cresce, cambia, si evolve in queste pagine vivaci e rimane tuttavia sempre fedele al suo essere pura materia, fisica, mentale ed emotiva. -
L' ippopotamo dei Gonzaga. Storia di una modella di Rubens
Venezia, estate 1600. Il giovane Rubens parte per Mantova al seguito del duca. Dai moli di San Marco un medico salpa per l'Africa, a caccia di una bestia-totem del mondo antico. Qualche anno più tardi, l'animale è al centro della Wunderkammer dei Gonzaga. Come si intrecciano gli eventi e le ricerche di questi uomini? Per quali ragioni i Gonzaga fecero del primo esemplare di ippopotamo giunto in Europa in età moderna un perno delle loro collezioni? Come può questo curioso animale riassumere in sé le origini più antiche della cultura mediterranea ed europea? Una maestosa opera d'arte sembra avere alcune intriganti risposte. In questa vicenda, ben dipanata da Marco Venturelli, l'uomo guarda dentro ai suoi modi di conoscere e impara a metterli in discussione: è infatti a partire da questo ippopotamo ""mantovano"""" che, dal Seicento e ben oltre il tramonto del secolo dei Lumi, si svolge un vivace dibattito fra mecenati e uomini d'arte, fra naturalisti e avventurieri di tutta Europa. La caccia di un medico e l'opera di un celebre artista ci insegnano che è meglio appassionarsi alla sfida del dubbio, piuttosto che aggrapparsi ad improbabili certezze."" -
Virgilio e il sole. Il vate etrusco canta i segreti del mondo, le vie del cielo e le stelle, ispirando i percorsi astrali di Dante e Galileo
Virgilio è un grande autore del mondo classico. In pochi però tengono in considerazione le origini etrusche del poeta e il suo desiderio di scoprire, come egli dichiara nelle Georgiche, le cause dei fenomeni (causas rerum), le vie del cielo e le stelle (caelique vias et sidera), sconfiggendo ogni paura e l'inesorabile fato e lo strepito dell'avaro Acheronte, dunque ogni forma di superstizione: per il poeta di Andes si tratta di indagare i segreti della natura e la verità custodita dai corpi celesti, dal Sole e dalla Luna, che, con il loro linguaggio codificato, dunque verace, ritmano i cicli del tempo e le stagioni in una eterna alternanza di morte e rinascita della luce. Viene quindi proposta una nuova lettura dell'Inferno di Dante che si riferisce proprio a quel mondo etrusco e all'interesse di Virgilio per i punti solstiziali ed equinoziali, alla scansione dell'anno rituale e alla lotta oltremondana tra luce e tenebre; e inoltre è spiegata la ragione per cui la lente obiettiva, con la quale Galileo scoprì i quattro satelliti di Giove, reca un importante verso della precognitoria IV Bucolica virgiliana. Virgilio si presenta a noi sotto una nuova luce, non solo come il più grande poeta latino bensì come matematico e scienziato; non solo «profeta di Cristo» e propulsore della nuova trasformazione spirituale in seno al mondo romano, bensì come colui che ha rivestito un ruolo chiave nella evoluzione di una filosofia della natura, basata sull'osservazione dei fenomeni, e del modello percettivo moderno. -
Il fuoriuscito. La dignità negata ad un mite bracciante
Gisto è un bracciante, un lavoratore che sopravvive grazie a lavori precari e temporanei. Durante l'opera di rinforzo di un piccolo argine incontra tre bambini della zona, incuriositi dalle operazioni di quello strano personaggio calato nel fosso. Gisto è solo, senza fissa dimora, condannato dalla vita e dal regime fascista a una solitudine eterna, senza via d'uscita. Decide quindi di usare il suo tempo in quel fosso per raccontare la sua storia a quei bambini, le uniche persone con cui sente di aver instaurato un legame, un'affettuosa corrispondenza dopo i soprusi subìti. L'avventura umana di Gisto è senza pace. Nato nella miseria, soldato nella Grande Guerra, perseguitato e costretto alla fuga, incarcerato, vittima delle violenze di un'epoca buia. Infine piegato, solitario nella notte e nelle nebbie dell'osteria. Fuoriuscito.