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Imprese di paese
Tre racconti, tre vicende. Affreschi di vita molto diversi tra loro: la comunità montana di Pianterreno, con i suoi caratteri tipici e i problemi che deve affrontare un paese di montagna in costante spopolamento; la genesi di una compagnia teatrale - la Ambuleio di Governolo - nata e cresciuta in una piccola comunità, un'istituzione culturale divenuta negli anni una vera e propria bandiera locale; la vicenda post-adolescenziale di Leggiadra, in fuga verso un'isola, il piccolo pezzo di mondo in cui troverà l'amicizia e l'amore. Nella definizione delle sue storie l'autore non cerca il colpo ad effetto. Non gioca con l'attesa, non usa espedienti. Enea Araldi osserva ed entra nelle piccole comunità di provincia per raccontare la semplicità dell'esistenza, l'importanza dei rapporti umani sempre capaci di offrire un'alternativa alle avversità, un punto di partenza da cui rinascere. -
Al Milite ignoto. Monumenti parchi e viali della Rimembranza nella provincia di Mantova
Il centenario della traslazione del Milite Ignoto all'Altare della Patria offre l'occasione per ripercorrere l'itinerario pubblico memorialistico che, nel primo dopoguerra, lasciò in tutti i comuni d'Italia una fitta rete di monumenti e parchi/viali della Rimembranza. Egli rappresentava tutte le vittime, soldati e congiunti, oltre ai sacrifici che la Grande Guerra impose alla popolazione. Ogni più piccolo centro abitato volle il proprio memoriale, non solo per onorare i caduti, ma anche per trarre consolazione dall'esercizio concreto della memoria e sostegno nell'elaborazione del lutto. Il coinvolgimento popolare nelle cerimonie inaugurali e commemorative fu enorme, in conseguenza dei lutti lasciati in troppe famiglie italiane, private dalla guerra di quasi 700.000 congiunti. Gli esiti della ricerca archivistica hanno consentito di ricostruire le dolorose comunicazioni delle perdite alle famiglie, segnate dalle tristi condizioni di orfani e vedove. Dopo l'analisi del contesto nazionale e provinciale mantovano, l'autrice si addentra nel vissuto quotidiano del mito dei caduti nel comune di Roncoferraro. Non una scelta casuale, ma in virtù di una significativa concentrazione di memoriali: otto delle nove frazioni realizzarono, con sacrifici, ciascuna un monumento e un parco/viale della Rimembranza. Oggi rimane sul territorio nazionale un ricco patrimonio storico, artistico e architettonico, che merita attenzione nella conservazione, valorizzazione e promozione non solo come documentazione della storia del paesaggio urbano, ma anche come portatore di valori civili. -
L' inganno
Una settimana, un periodo relativamente breve ma in cui tutto può cambiare: in questo arco di tempo si svolge il racconto di una famiglia, in cui i problemi e le parole non dette la rendono simile a tantissime altre. Carlo, il protagonista, è un comune padre di famiglia che si trova a dover affrontare eventi inattesi e inspiegabili. Giuliana, sua moglie, dovrà superare una prova inconcepibile e assurda che mai avrebbe immaginato nella sua vita. Giovanni Carlo Improta mette in scena una tragedia moderna, accompagnata da dolore, paura e rabbia. Una discesa negli inferi che colpisce nel bel mezzo della provincia italiana e che ci tiene col fiato sospeso fino all'imprevedibile epilogo. -
Gli alberi nel Bosco della Vita
Il mondo vegetale partecipa in maniera determinante al mantenimento dell'equilibrio della Natura in genere e in particolare della vita dell'uomo, così come di tutto l'Universo. Gli incontri nel Bosco delle Emozioni che ci vengono proposti da Giancarlo Odini introducono una lettura interessante che dà valore e collega l'anima dell'uomo con quella della natura. La loro relazione fa scoprire la complessità, la bellezza e la collaborazione di una realtà nuova nella quale si esprime una sensibilità misteriosa ed al tempo stesso mistica. Un legame che permette a John Keats di apprezzare il mondo come «la valle del fare anima»: senza di essa tutto sarebbe morto, da sfruttare, niente ci insegnerebbe. In particolare l'anima dell'uomo e quella del bosco si parlano, si capiscono, scoprono il senso del vivere. Si riesce persino a riconoscere il bosco come immagine materna che custodisce, cura ed alimenta. Per approfondire questo valore, si introduce Chloe, (epiteto della Dea Demetra), che desidera apprezzare Il Bosco delle Emozioni; nella sua semplicità, nella sua umiltà, pur essendo dea, si presenta incuriosita dalla natura. In questo mondo così complesso, l'anima sovrasta ogni cosa, si manifesta anche nei miti, nelle fiabe, nei riti, nei racconti: ogni fatto, ogni avvenimento raccontato guadagna una esperienza, un insegnamento, completa il bisogno di relazione. Nella natura si esaltano immaginazioni che favoriscono una completezza ed una armonia del vivere. Dice J. Hillman che «Un grido percorre la tarda antichità: ""Pan, il grande, è morto!"""" come narra Plutarco nel Tramonto degli oracoli a significare che la natura è stata privata della sua voce creativa». Ma il Bosco delle Emozioni esiste proprio per sperimentare il contrario. La nostra anima e quella del Bosco si incontrano, collaborano e si riconoscono nel reciproco rispetto. Ciò che viene narrato fa esplodere la vita che incanta, che stimola la fantasia e permette di costruire una relazione significativa."" -
Un quadro accanto. Cento dediche per cento artisti
"Il libro è composto da 100 brevi ed intime riflessioni d'arte, ciascuna corredata da immagine, in forma di dedica a opere selezionate di 100 artisti che hanno colpito la fantasia dell'autore, da Giotto a Rotkho. Nate come semplici comunicazioni giornaliere sui social e iniziate quasi per gioco nel marzo 2020 al tempo del primo lockdown per pandemia, sono divenute una sorta di rubrica gradita a un vasto pubblico. Le dediche, pur attingendo a fonti accreditate della storia dell'arte, costituiscono una lettura personale ed emotiva e invitano il lettore ad avvicinarsi all'arte con un atteggiamento di confidenza e un ruolo attivo nel confronto con l'opera. Un quadro accanto sottintende vicinanza e familiarità con l'opera d'arte interpretata come forma di arricchimento spirituale utile e necessario per la vita quotidiana."""" (dall'introduzione di Isabella Panfido)" -
Come foglie in ostaggio del vento
Nel suo libro Ada Gardini racconta le vicende del nonno materno Domenico Modugno, molfettano giunto a Mantova nel dopoguerra, testimone della battaglia di Bardia nel 1941 e poi prigioniero degli inglesi. Dopo aver attraversato mezzo mondo nei campi di prigionia alleati (Egitto, India, Australia) Modugno torna in Italia solo nel 1947. Trova un paese dilaniato, in cui anche lui dovrà ricostruire un'esistenza. I dettagliati racconti di prigionia del nonno alla piccola nipote diventano, dopo molti anni, un diario di guerra e di emozioni ben documentato. -
Paride Falchi. Il colore del silenzio. Ediz. illustrata
Paride Falchi (1908-1995) è stato uno dei più fecondi maestri della pittura padana nel novecento. Nato a Casalmaggiore ma sabbionetano fino alla scomparsa, Falchi ha saputo ritrarre l'ambiente della sua terra con risultati forse ineguagliati: i tramonti, le lanche fluviali, la vita nel borgo e le sperdute steppe padane immerse nella neve o avvolte nella nebbia: secondo Renzo Margonari si tratta del ""maggior paesaggista padano del suo tempo"""", mentre Vittorio Sgarbi lo colloca tra Simbolismo e Neorealismo. Il catalogo, curato da Ombretta Falchi e Maurizio Romanato, fa riemergere dall'oblìo un protagonista indiscusso del novecento padano, un pittore prolifico seppure lontano dalle correnti artistiche, fedele al proprio gusto e alla propria poetica, certamente poco avvezzo alla mondanità dell'arte. Nel volume troviamo una ricca riproduzione di opere scelte, molti testi critici, ricordi e scorci biografici di un grande nome dell'arte italiana."" -
Racconti padani. Piccole storie di varia umanità
I racconti di Franco Mortari tradiscono già nel titolo la loro intenzione, portandoci in un piccolo paese della Bassa Padana che sembra essere scomparso: non viene citato ma in fondo rimane sempre quello, in cui i volti e le voci dei suoi protagonisti si rinnovano di continuo. Le tre sezioni di cui si compone questo libro ci propongono un confronto narrativo, tra il ricordo di personaggi che hanno animato le strade e le piazze di un borgo - talvolta realmente vissuti e talvolta immaginari ma tuttavia sempre verosimili - e la fantasia scaturita da visioni personali che, come dice l'autore, suscitano vere e proprie galoppate sentimentali. -
Contadinèl da Castraciücia
Dino Bosi è stato un apprezzato poeta dialettale mantovano, prematuramente scomparso negli anni sessanta del Novecento. La presente raccolta di poesie riprende una precedente pubblicazione, dal titolo omonimo, che amici ed estimatori gli dedicarono qualche tempo dopo la sua dipartita. Agli scritti della prima edizione se ne sono aggiunti altri, ritrovati in vecchi cassetti e rimasti finora inediti. A distanza di molto tempo resta viva la memoria di un artista che sapeva giocare con le parole, legatissimo alla sua Stradèla, circondato da amici e compagni di quotidianità che spesso finivano nei suoi versi. Ricordare Dino Bosi è dunque un modo per ricordare anche la ""vecchia Stradella"""", antico borgo agricolo ai margini delle risaie che conserva la sua piccola ma orgogliosa identità."" -
L' antica spezieria Sacchi di Moglia (sec. XVIII). Inventario
La presenza di una farmacia a Moglia è attestata da oltre 230 anni. Già alla fine del Settecento la Spezieria dei Sacchi di Moglia - compresa allora nel comune di Gonzaga - era un importante presidio farmaceutico della bassa pianura mantovana a pochi passi dal confine emiliano. Il volume di Emilio Guidotti, Margherita Sacchi e Gilberto Zacchè affonda la ricerca nelle carte d'archivio e nella genealogia di una importante famiglia mantovana; propone l'inedita e affascinante riproduzione di un inventario completo del 1808 che ci trasporta in un mondo dalle suggestioni alchemiche e di estremo fascino, impreziosito da una splendida galleria di immagini - vasi, contenitori e mortai - che riporta definitivamente il lettore sugli scaffali di una antica spezieria mantovana. -
Vite in riserva. Undici storie dalla scuola di scrittura bella penna
Cosa hanno in comune Alessandra Baraldi, Giulia Biumi, Paolo Caleffi, Elena Masini, Luca Minucelli, Antonio Moccia, Michela Pagliari, Monica Ravelli, Alessandra Rebustini, Monica Rossi e Silvan Zecchina? La passione per le lettere e l'incontro con i percorsi di scrittura del centro Bella Penna. Da questa fatale unione è nata l'idea di realizzare una antologia di ""Vite in riserva"""", una serie di racconti che si sviluppano nelle maglie della storia contemporanea, in quelle dei vissuti personali, negli angoli della fantasia o nella riscoperta della leggenda. Ci sono eroi che rinascono e antieroi che non ce la fanno, ma tutti vivono dell'autenticità degli autori e della loro capacità di raccontare sé stessi o chiunque altro."" -
Un racconto dai tanti volti. Venti finali per una storia
L'associazione Anlaids di Mantova ha promosso un laboratorio di scrittura, per attivare un dialogo intergenerazionale e mettere a confronto percezioni e vissuti che toccano il tema della prevenzione dell'infezione da HIV. Il recupero e il racconto delle esperienze nasce da un racconto, scritto a più mani, che tocca tasti difficili quali il senso della vergogna, la condivisione, il rapporto di coppia all'interno della malattia, l'ascolto e la responsabilità. Al racconto è stato appositamente lasciato aperto il finale, chiuso dai ragazzi che si sono cimentati nella scrittura, con risultati spesso sorprendenti. Il progetto ha coinvolto 3 istituti scolastici superiori, 51 ragazzi, 8 insegnanti, 11 volontari, 2 medici, una psicologa, una scrittrice-editor. E tanta energia. -
Mario Lodi e Piadena. Una vita tra educazione e impegno in un microcosmo padano
Per una piena comprensione del pensiero e dell'azione di Mario Lodi non si può prescindere dal suo rapporto con Piadena, il paese in cui è nato e ha sempre vissuto, che egli amava definire il suo microcosmo. A partire dall'immediato dopoguerra la sua esemplare attività di educatore si è intrecciata con l'impegno politico, amministrativo, di cooperatore, di organizzatore di cultura, segnando profondamente, grazie anche al suo carisma, la comunità piadenese da cui, a sua volta, ha tratto costante alimento e ispirazione. Lodi ha dimostrato che la scuola si può cambiare soltanto partendo dal bambino reale e che ogni autentico cambiamento sociale deve affondare le radici nella storia e nella vita concreta delle persone. Le esperienze compiute nella piccola e appartata scuola di Vho, nel solco dell'attivismo e della pedagogia popolare, e i fermenti sociali e culturali che hanno caratterizzato Piadena per quasi mezzo secolo offrono ancora oggi preziosi insegnamenti e indicazioni di lavoro. Nel 1963 veniva pubblicato il suo primo ""diario"""" didattico: C'è speranza se questo accade al Vho. Questo splendido titolo, che allora suonava come l'annuncio di una conquista, oggi sembra quasi un grido, un'esortazione a coltivare la speranza e la fiducia, nonostante tutto. Nel centesimo anniversario della nascita di Lodi, questa ricostruzione biografica, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca, affronta le varie sfaccettature del suo lungo impegno educativo e civile con l'intento di restituirne un'immagine a trecentosessanta gradi."" -
Mai più da soli. Il Mario
Maria, anzi Il Mario, una giovane donna che cresce nelle campagne della pianura mantovana, forte e salda come le radici degli alberi che osservano in silenzio lo scorrere del tempo e delle generazioni. Il ""Mario"""" capisce molto presto che spesso le redini di una famiglia stanno meglio nelle mani di una donna, e per tutta la sua vita quello sarà il suo ruolo, vitale e intraprendente punto di riferimento. Patrizia Poldi pesca dai ricordi e dai racconti familiari per costruire una biografia romanzata, in cui il diario del tempo ci restituisce angoli e scorci di epoche vicine eppure così lontane: volti e vicende che raccontano un pezzo della nostra storia."" -
Il mio Beethoven. La musica, l'esistenza, lo spirito
Le Nove Sinfonie di Beethoven rappresentano forse l'esistenza stessa del grande compositore. Romeo Zoppi offre in questo appassionante volume una lettura analitica e profonda delle Sinfonie, non esclusivamente legata alla tecnica strumentale ma piuttosto diretta a coglierne ogni significato, ogni messaggio. Nel loro Divenire - in cui si mostra la Bellezza del respiro dell'Arte e dell'Artista - anche l'autore trova una dimensione autobiografica, una storia dell'uomo: la forza e l'opportunità di rispecchiarsi, negli aspetti multiformi che caratterizzano l'individuo, divenuto tale attraverso un'infinità di forme che hanno dato sostanza al passato, che animano il presente, e progettano il futuro. Nelle sinfonie di Beethoven prende luce una nuova etica, una visione inedita e un rinnovato modello di relazioni che non può non aver avuto effetti destabilizzanti nel passato così come resta, oggi, un insegnamento per il nostro presente. -
XI Biennale d'arte. Elisìr. Museo d'Arte Moderna dell'Alto Mantovano
Il MAM di Gazoldo degli Ippoliti si ripresenta con Eli?ìr ovvero con l'XI Biennale d'Arte 2022. I curatori - Gianfranco Ferlisi e Sophia Radici - hanno immaginato che all'interno del Mam (Museo d'arte moderna dell'Alto Mantovano) fosse possibile far rivivere il tema dell'eterna giovinezza grazie all'Eli?ìr di una congiunta proposta estetica. Agli artisti si è proposta quindi l'idea di un sogno ad occhi aperti, di un'attività immaginativa aggiuntiva con opere in bilico tra sogno e realtà, sospese nel tempo e nello spazio del contenitore. Installazioni e opere ci portano in questo modo ad osservare diversamente il museo e a guardare dentro, o a guardare oltre, o a guardare dietro il turbine delle distinte ricerche che condensano concetti Opere di: Manuela Bedeschi, Tiziano Bellomi, Thomas Bentivoglio, Carlo Bonfà, Ivan Bossoni, Alice Cappelli, Auro e Celso Ceccobelli, Edvige Cecconi Meloni, Alessandro Cucchi, Matteo Gironi, Bruno Mangiaterra, Mario Nalli, Rocco Natale, Ermanno Poletti, Mareo Rodriguez e Giulia Santambrogio. -
Il viaggio di Orfeo. Ediz. a colori. Con QR Code
Una giornata iniziata come tante altre quella del piccolo Orfeo, ma un suono inaspettato lo avvolge e lo catapulta in un'avventura ricca di sorprese. Un sogno ad occhi aperti o un viaggio possibile in luoghi liberi e colorati? Paesaggi incredibili, personaggi curiosi, musiche da danzare abbracciano Orfeo e la sua amica Marta in un girotondo accogliente pieno di meraviglie della natura! Testi di Antonella Guzzoni, illustrazioni di Lorena Gherardi, musiche di Stefano Freddi. Inquadrando il QR-code all'interno del volume ci si collega alla playlist dei 13 brani musicali che accompagnano la lettura. -
Corte Sant'Andrea. Storie del borgo e della sua gente
Un piccolo borgo sulla sponda sinistra del Po, un'osteria, un minuscolo cimitero e una lunga storia. Corte Sant'Andrea li dimostra tutti i suoi anni, cicatrici e rughe sono ben visibili, ma si tratta di una storia ricca di personaggi anche bizzarri e illustri, di guerre e scaramucce, di un fiume che quando si arrabbia son dolori e di una terra che sa essere anche ricca e generosa. In questo libro ben illustrato Francesco Riboldi e Massimo Bassi raccontano le vicende di un luogo unico e della sua piccola comunità, appartato approdo fluviale sulla via Francigena, da riscoprire. -
Il mutevole colore del cielo. Una storia di mindfulness in oncologia tra scienza e vita
«Il cancro arriva come un ladro nella notte e nessuno è mai veramente pronto». Comincia così il viaggio di Pamela tra le paure più profonde, i disagi dati dalla malattia e dalle cure mescolate alla convinzione di un «senso» nuovo ed un epilogo felice. In questo percorso, le pratiche di meditazione, lo studio delle medesime seguendo un Master presso l'Università la Sapienza di Roma, segnano una rotta che non è mero ricorso ad una consolazione psicologica o spirituale, ma l'acquisizione di competenze - avvalorate da approfonditi studi scientifici - che negli ultimi due decenni hanno dimostrato l'incidenza di dette pratiche nel supporto concreto alle terapie oncologiche tradizionali, tanto da venire sempre più spesso proposte all'interno dei reparti ospedalieri. Questo breve saggio autobiografico ripercorre le tappe più indicative di queste recenti conoscenze, senza lasciare mai la mano della donna che ha salito ogni suo gradino, scartavetrato i propri piedi e risanato con dolcezza ogni ferita...o quasi. -
Favolando
Favole, fiabe, stranezze letterarie? Comunque li si voglia definire, quelli di Maria Vittoria Grassi sono racconti che accedono qualcosa, in quel mondo indefinibile che è la nostra fantasia. Nate a partire dagli anni Settanta per il pubblico radiofonico di Radio Base, si rivolgono oggi a una platea di lettori molto ampia, dai 3 ai 90 anni (e oltre), ricordandoci che la dimensione mentale legata all'età può essere una gabbia alla nostra naturale e innata voglia di evasione e divertimento. Le illustrazioni (colorabili) sono di Sara Garosi. Buona lettura...e buon viaggio! Età di lettura: da 3 anni.