Sfoglia il Catalogo feltrinelli027
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6441-6460 di 10000 Articoli:
-
Gli inquilini
Romanzo politico, provocatorio e visionario, Gli inquilini è «un libro da odiare o da amare; una lettura da cui si esce arrabbiati, combattuti – e vivi», come scrive Aleksandar Hemon nella prefazione.rnrn""Gli inquilini"""", pubblicato originariamente nel 1971, è la storia di Harry Lesser, l'ultimo occupante di una decrepita palazzina di New York che deve essere abbattuta per far posto a un condominio di lusso. Nonostante i goffi tentativi di sfratto da parte del proprietario, Lesser non vuole lasciare l'appartamento, perché lì ha iniziato a scrivere il suo romanzo ed è lì che intende terminarlo, dopo dieci anni di lavoro. Quando nella palazzina si trasferisce, per abitarci abusivamente, Willie Spearmint, anche lui scrittore, fra i due si instaura una rivalità letteraria (Willie, sebbene disponga di scarsi mezzi tecnici, è molto più motivato del collega) e razziale (Lesser è ebreo, Spearmint afroamericano) che assume uno sfondo anche sessuale quando entra in scena Irene, la donna di Willie."" -
Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita
Cineasta, esploratore, poeta, visionario. Tutti questi tratti si fondono organicamente in una delle figure più originali, irriducibili e creative del panorama cinematografico contemporaneo: Werner Herzog.rnrnFamoso per i suoi film «estremi», Herzog ne ripercorre in questo generoso libro-intervista la genesi, la lavorazione e l'impatto su critica e pubblico. Ma quel che più conta, per Herzog, è l'individuazione dello strettissimo legame tra i suoi film e la sua vita, tanto stretto da far sì che i primi appaiano un naturale prolungamento e sviluppo della seconda. Perché ciò sia possibile, Herzog si tiene alla larga dai teatri di posa e dalle produzioni in provetta; si getta nel mondo e trasforma il set in un luogo avventuroso e pulsante. La freschezza, vivacità e apertura dello sguardo di Herzog rendono il libro un'affascinante occasione di incontro con terre e popoli remoti, un emozionante attraversamento della storia europea della seconda metà del Novecento, nonché una lucida riflessione teorica sul rapporto tra cinema di finzione e documentario, tra mondo dell'immaginario e reale. -
Bugiardi e innamorati
La giovane moglie di un professore universitario, due bambini figli di madri divorziate, un'impulsiva prostituta londinese, un soldato in licenza a Parigi, una scultrice che sogna fama e gloria, un impiegato che aspira a una vita libera, uno scrittore in trasferta a Hollywood: da questi personaggi così vari, eppure uniti da uno stesso desiderio di qualcosa di nuovo che cambi le loro vite, Richard Yates tira fuori sette racconti che dipingono abilmente quel groviglio di sentimenti contraddittori, talvolta inconsapevoli e spesso incomprensibili che costituiscono un amore. E il lettore non può fare a meno di sentirsi trascinato, coinvolto, messo a nudo e infine assolto dalla propria umanità, così come vengono assolti, prima dell'ultima riga, i protagonisti di questa magnifica carrellata di affetti e menzogne. Prefazione di Giorgio Vasta. -
Difficult men. Dai «Soprano» a «Breaking Bad», gli antieroi delle serie tv
Dai Soprano a Breaking Bad gli antieroi delle serie tv.rnrnSul finire degli anni Novanta, le serie televisive americane hanno riscritto le regole della narrazione classica. Uno degli aspetti più importanti di questa rivoluzione riguarda i personaggi rappresentati, non più eroi tutti d'un pezzo ma creature moralmente ambigue. Veri e propri antieroi sono, infatti, i protagonisti dei ""Soprano"""", di """"Mad Men"""", """"The Wire"""", """"Breaking Bad"""" e """"Game of Thrones"""". Attraverso un racconto del dietro le quinte di queste serie e approfondite interviste a showrunner e autori coinvolti nella loro realizzazione, """"Difficult Men"""" ricostruisce con grande abilità un inedito profilo degli antieroi seriali più significativi di questo inizio secolo. I """"villain"""" delle serie tv riescono a suscitare la nostra empatia e ci permettono di calarci nei panni di chi si spinge oltre il lecito, ponendoci di fronte a dilemmi etici e a scelte sbagliate che non prenderemmo mai nella vita. Scopriremo inoltre che David Chase, Matthew Weiner, Vince Gilligan e David Simon, tra gli altri, sono persone reali complesse e interessanti quanto i personaggi da loro creati. Il dialogo diretto con gli autori consente a Martin di mettere a fuoco il valore di rottura di titoli che, come ha scritto il Guardian, possono essere considerati per la tv l'equivalente di Roth, Updike e Mailer per la narrativa e di Scorsese, Altman e Coppola per il cinema."" -
Un antidoto contro la solitudine. Interviste e conversazioni
La brillante originalità dello stile, e soprattutto la capacità di raccontare in maniera commovente e acuta le contraddizioni del nostro tempo - sia in forma narrativa che saggistica - hanno fatto di David Foster Wallace uno scrittore ammirato dai critici e amatissimo dai lettori. Benché la sua morte abbia tragicamente posto fine alla sua produzione letteraria, questa raccolta di interviste e conversazioni che ne ripercorre l’intera carriera ci permette di ascoltarne ancora una volta la voce. Dialogando di volta in volta con brillanti critici letterari, giovani editor o altri scrittori (fra cui un romanziere di culto come Richard Powers), Wallace racconta e analizza spassionatamente le proprie opere, espone le sue idee sulla scrittura e la letteratura, si lascia andare a commenti sulla società e la cultura americana e occidentale in genere: ne esce il ritratto di un intellettuale curioso e appassionato, lucidamente critico rispetto a se stesso e alla realtà contemporanea ma anche animato da un autentico amore per il suo lavoro e da una straordinaria generosità verso il lettore. -
E Baboucar guidava la fila
Una favola senza morale, che affronta il tema delle migrazioni scegliendo di raccontare quello che viene dopo le traversate, la normalità inafferrabile di una vita dignitosa che segue ogni approdo e tutto quello che questa normalità contiene.rnrnBaboucar, Ousman, Yaya e Robert sono quattro richiedenti asilo arrivati in Italia dopo avere attraversato mezza Africa e il Mediterraneo. Sono sospesi tra la speranza che la loro richiesta venga accolta e l'ansia di essere respinti. C'è chi aspetta la prima udienza di fronte alla Commissione territoriale, chi il ricorso in primo grado al tribunale, chi invece ha ottenuto una protezione sussudiaria e per un po' può andare avanti senza troppe ansie. Un fine settimana decidono di prendere un treno che da Perugia li porterà verso l'Adriatico. La meta è la spiaggia di Falconara Marittima e il viaggio è scandito dagli incontri, dalle ossessioni di ognuno e dall'altalenante rapporto con la lingua italiana. Sono quarantott'ore di piccoli avvenimenti: multe, bivacchi, visioni, la finale degli Europei di calcio, qualche litigio. Due giorni in cui i quattro amici si ritroveranno sempre a camminare, in fila indiana, lungo le strade della provincia del Centro Italia. ""E Baboucar guidava la fila"""" è una favola senza morale, che affronta il tema delle migrazioni scegliendo di raccontare quello che viene dopo le traversate, la normalità inafferrabile di una vita dignitosa che segue ogni approdo e tutto quello che questa normalità contiene: le paure, i desideri, la rabbia, le nostalgie, riuscendo a ottenere alla fine quella particolare risonanza poetica che hanno soltanto le cose vere."" -
Fratelli e custodi
Alternando il suo stile colto, elegante, e la vivace e potente lingua di strada del fratello, Wideman ci regala un memoir sfaccettato e ricco di fascino, tra biografia familiare e storia carceraria: una riflessione lucida sulla razza e le ineguaglianze, il retaggio di violenza che la società americana si porta nel DNA e la forza travolgente dei legami di sangue.rnrnDue fratelli afroamericani, John Edgar e Robert, crescono insieme in un quartiere di Pittsburgh, in Pennsylvania, ma le loro vite prendono ben presto due direzioni diverse. Il 15 novembre 1975 Robert, il fratello minore, eroinomane e perennemente a caccia di soldi, tenta l’assalto a un camion pieno di televisori rubati, e nella sparatoria che ne segue un uomo rimane sull’asfalto. Ricercato per rapina a mano armata e omicidio, dopo tre mesi di latitanza si presenta a casa di John Edgar – che è diventato scrittore e docente di letteratura all’università – e il giorno successivo viene arrestato. Il processo si concluderà con una condanna all’ergastolo, anche se durante la rapina Robert non ha sparato. Nel corso delle visite in carcere, tra i due fratelli si instaurerà il dialogo che forse non hanno mai avuto, in un percorso di reciproco riscatto che si concluderà su una nota di profonda consapevolezza. -
La prima vita di Italo Orlando
Nella Sicilia occidentale alla fine degli anni Cinquanta, Irene, una ragazza al confine dell'infanzia, trova nel suo mandorleto un giovane dalla carnagione giallastra: è nudo, e sembra che dorma. È apparso dal nulla. Non ha passato, né memoria. La famiglia di Irene - il padre fotografo e la vecchia nonna possidente - lo accoglie nella sua casa di Sette Cannelle con il nome di Italo e lui in cambio porta fortuna e scompiglio. Trasforma tutto quello che tocca, riaccende un camino intasato, porta la luce elettrica, l'acqua corrente, ritrova fonti disperse. A poco a poco estende i suoi doni alle famiglie dei casali vicini. I bambini gli vanno dietro, sedotti dalla sua energia giocosa, perché lui gioca, non fa che giocare. Ma chi è Italo Orlando? Gira voce che ci sia in lui qualcosa di oscuro, minaccioso. Intanto nella provincia si scopre il petrolio, e lo smemorato si lega agli ingegneri e ai tecnici venuti a cercare l'oro nero. Ma c'è una relazione tra la comparsa di Italo e i mutamenti che stanno per avvenire? Di certo, il suo arrivo e il suo terribile lascito segneranno il passaggio di Irene all'età adulta. Con ""La prima vita di Italo Orlando"""" Carola Susani dà il via a una trilogia che vedrà il ritorno di questo personaggio in altri due momenti chiave della nostra storia nazionale."" -
Città di morti
Paul Konig è il medico legale e anatomopatologo più noto e apprezzato di New York. Duro e irascibile, è molto temuto da colleghi e poliziotti, ma tutti ricorrono a lui perché nessuno ha la sua arte e il suo intuito nel leggere i morti e le storie che i loro corpi raccontano. rnrn«Qualunque sia la pagina, la riga o la parola che ti fa muovere sulla sedia, da questo tuffo doloroso nell'acqua gelida della Città dei morti è impossibile verirne fuori, fino alla fine» - Carlo Lucarelli, La LetturarnMentre Paul Konig sta cercando di ricostruire l'identità delle vittime di un efferato delitto - che l'assassino ha fatto a pezzi allo scopo di renderle irriconoscibili - riceve una serie di telefonate anonime da cui apprende, in un crescendo di angoscia e dolore, che sua figlia Lauren è stata rapita. Si apre così una battaglia su due fronti e un'autentica corsa contro il tempo che coinvolge il sergente Flynn, impegnato nella ricerca dell'assassino, e il detective Haggard, a cui Konig si è rivolto perché lo aiuti a scovare i rapitori di sua figlia. ""Città di morti"""" è un thriller elegante nella sua brutalità, un infernale viaggio al confine tra la vita e la morte, tra la superficie e l'abisso, ma anche la storia di un uomo e della sua caduta. Sullo sfondo, ma vera coprotagonista del romanzo, si staglia una città di corpi straziati, attraversata da suoni ingigantiti dall'angoscia e dalla tensione: un telefono che squilla, un rubinetto che perde, un susseguirsi di grida senza volto."" -
Il contrario della nostalgia
Nella cinquina dei candidati al Premio Mare di LibriSara Taylor fa i conti con le questioni dell'autodeterminazione, dell'identità e della libertà in un libro che è a metà strada tra un classico road movie, una saga familiare e un inedito romanzo di formazione: doloroso, struggente, tenero ed esilarante, impossibile da dimenticare.rnrnAlex ha tredici anni quando una notte sua madre decide di partire all'improvviso, portando con sé soltanto uno zaino che sembra aver pronto da sempre. Nel giro di pochi minuti, la sua esistenza verrà irrimediabilmente rivoluzionata: si ritrova in macchina, con niente da mettersi a parte i vestiti con cui ha dormito e senza la minima idea di dove sua madre abbia intenzione di andare. Comincia così un viaggio interminabile – Virginia, Michigan, Texas, California – che ripercorre le tappe dell'inquieta vita di sua madre: i genitori immigrati dalla Sicilia, l'infanzia e l'adolescenza trascorse tra orfanotrofi e famiglie d'affido, le donne che ha amato che per qualche ragione si chiamavano tutte Laura. Fra la strada e i motel, nella strana sospensione data dal costante movimento in avanti, Alex – che fin dalla più tenera età si rifiuta di assumere un'identità di genere, di essere maschio o femmina – imparerà a conoscersi e a conoscere sua madre e scoprirà che l'irrequietezza non è necessariamente un peccato, che ci sono cose a cui è impossibile dare un nome e storie che, per quanto lo si desideri, è impossibile raccontare. E che forse, in fondo, va bene così. -
Poesie: Confrontiamo allora i nostri miti-Le spezie della terra. Testo inglese a fronte. Vol. 1
"Confrontiamo allora i nostri miti"""" è la raccolta poetica d'esordio di Leonard Cohen. Pubblicata originariamente nel 1956, questa silloge permette di riscoprire, a oltre cinquant'anni di distanza, le espressioni giovanili di una voce unica e destinata ad affermarsi come una delle più rappresentative del Novecento. """"Le spezie della terra"""" comprende poesie scritte durante un soggiorno sull'isola greca di Hydra e pubblicate per la prima volta nel 1961. Questi versi catturano il lettore grazie alla magia delle immagini, al potere della precisione, al coraggio dell'onestà, muovendosi fra tematiche che caratterizzeranno tutta l'opera letteraria e musicale di Leonard Cohen: misticismo e lussuria, depressione e sciamanesimo, l'eterno controcanto fra l'ironia e la tragicità della vita. Prefazioni di Giancarlo De Cataldo e Moni Ovadia." -
La figlia dell'ottimista
Vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa 1973rnrnQuando suo padre, il giudice McKelva, le comunica di dover subire un'operazione a un occhio, Laurel non esita a lasciare la sua casa di Chicago e andare a New Orleans per prendersene cura, anche se dovrà avere a che fare con la nuova moglie del giudice, Fay: una donna più giovane di lei, con un carattere duro e scostante, che secondo molti si è sposata solo per interesse. L'intervento sembra riuscito, ma il giudice – l'ottimista del titolo – stenta a guarire, e sprofonda in uno stato di prostrazione a cui seguirà una morte inaspettata. Alle due donne non resta che andare in Mississippi per seppellirlo nel cimitero di famiglia: Laurel avrà così l'occasione per fare i conti con la sua comunità di origine – lasciata forse troppo presto in cerca di una felicità e una realizzazione che hanno faticato ad arrivare – ma anche con Fay e il suo passato, e infine con un mondo che, nella sua meravigliosa testardaggine, si rifiuta di rinunciare alle proprie tradizioni. Maestra indiscussa del racconto e del romanzo di famiglia, Eudora Welty raggiunge con La figlia dell'ottimista – Premio Pulitzer per la narrativa nel 1973 – quella che rimane forse la vetta più alta della sua arte, creando, con Laurel e Fay, due tra i ritratti femminili più complessi e affascinanti che la letteratura americana abbia mai prodotto. -
Con in bocca il sapore del mondo
Fabio Stassi rende omaggio al Novecento e alla grande dimenticata del panorama letterario nazionale, la poesia, con una coraggiosa avventura mimetica e fantastica.rn«Un bel libro - ciò significa anche un libro di fattura molto singolare - a firma di Fabio Stassi, che lo dedica a dieci voci poetiche del Novecento italiano» - Massimo Raffaeli, Il VenerdìrnL'ultima spiaggia di via Veneto e un uomo con il cappotto in ogni stagione (Vincenzo Cardarelli). Un concerto di passerotti sul davanzale e un baritono mancato (Eugenio Montale). Lo scalo di un treno alla foce di un fiume e un accordatore di parole (Salvatore Quasimodo). Il salotto borghese di una casa in collina e un collezionista di farfalle (Guido Gozzano). Un mercoledì delle ceneri e un vecchio capitano in esilio (Gabriele D'Annunzio). Il baraccone di un tiro a segno e l'uomo dei boschi (Dino Campana). Il retrobottega di una libreria antiquaria e un figlio del vento (Umberto Saba). Una raccolta di francobolli e un funambolo solitario e malinconico (Aldo Palazzeschi). Un concerto di bossa nova e un bambino di ottant'anni che aveva la voce di Omero (Giuseppe Ungaretti). L'invettiva contro la luna e una donna che pagava i caffè con dei versi (Alda Merini). Fabio Stassi rende omaggio al Novecento e alla grande dimenticata del panorama letterario nazionale, la poesia, con una coraggiosa avventura mimetica e fantastica. Rimpatria nel mondo questi dieci autori, li fotografa in un gesto, li fa parlare in prima persona, dopo la morte e oltre la morte, da quel punto sospeso dello spazio e del tempo in cui sopravvive la voce di ogni poeta. Ne viene fuori un racconto in presa diretta della loro vita, di quello che pensavano della scrittura, delle idiosincrasie, ossessioni, desideri, dolori, allegrie. Dieci monologhi appassionati e coinvolgenti, una dichiarazione d'amore. -
Jocelyn uccide ancora
"Jocelyn uccide ancora"""" è un almanacco tanto divertente quanto perturbante: racconti comici, siparietti dadaisti, parodie letterarie, cronache dall'adolescenza profonda, poesie, guide pratiche, ipertesti di canzoni alla moda e molto altro. Ha inizio con una lucidissima Anna Frank che si trova costretta a nominare un parente per la deportazione, in una tragica parodia dei reality moderni. È lì che si apre il gorgo dove poco a poco prendono a vorticare personaggi dello spettacolo e gente comune, carabinieri fraintendenti e gorilla giocherelloni, malati di Alzheimer e ricordi del liceo, pizza no limits e favole horror. In questa spirale infernale si ride sempre più forte e sempre più amaro, non si salva nessuno: un glaciale Nanni Moretti fa compagnia al compianto Dario Fo e alla sua claque di narcisi dell'estremo saluto, le rockstar glitterate precipitano assieme ai ventilatori, alle coppie scambiste, a un Gesù parecchio irascibile e all'autore stesso, che non esita a collocarsi tra i dannati in un crescendo di nevrosi. L'unica consolazione in questa caduta a capofitto verso il nulla è continuare a guardare il mondo, divorarlo, fagocitare la realtà e trasformarla in un Altroquando dove non esistono più schemi, schermi e vincoli, dove tutto si può dire e reinterpretare e ricreare. Lo Sgargabonzi è uno scrittore elegante e feroce, un comico assolutamente originale che rifiuta ogni strada già battuta, e diverte da un luogo situato oltre i confini rassicuranti della consuetudine e del buoncostume." -
Niente è vero, tutto è possibile. Avventure nella Russia moderna
Il ritratto frenetico e inquietante di un paese che appare insieme assurdo e più vero del vero.rnrnKiller professionisti con un'anima artistica, aspiranti registi teatrali che si trasformano in burattinai del Cremlino, supermodelle con tendenze suicide, Hells Angels che si credono guerrieri consacrati, oligarchi che vivono ancora nel mito della rivoluzione: sono solo alcuni dei personaggi che Peter Pomerantsev incontra nel cuore più surreale della Russia contemporanea, sospesa tra i fantasmi del comunismo e il trionfo di un capitalismo brutale e predatorio, che non esita a fabbricare la realtà, o a modellarla a propria immagine e somiglianza. Un mondo che trabocca di nuovi ricchi e di nuovi potenti e che si trasforma con una rapidità che sfida ogni tentativo di analisi; un mondo, per giunta, dominato da una forma sottile e pervasiva di dittatura che si rivela ogni giorno di più la vera antagonista dell'Occidente. Attingendo alle proprie esperienze professionali – in Russia ha lavorato nella produzione televisiva per quasi dieci anni – e arricchendole con viaggi e incontri che, dalla capitale e dai palazzi del potere, lo hanno portato in città siberiane requisite dalla mafia e nei salotti dei miliardari, a Londra o New York, Pomerantsev compone un mosaico di inarrivabile complessità: il ritratto frenetico e inquietante di un paese che appare insieme assurdo e più vero del vero. -
La Sicilia è un'isola per modo di dire
"La Sicilia è un'isola per modo di dire"""" è molte cose insieme: un libro di comicità, un racconto lucido di una terra molto amata, un diario di viaggio curioso e impertinente, un manuale d'istruzioni per montare e smontare il mito della """"sicilitudine"""". Mario Fillioley sa bene di trovarsi davanti un luogo fin troppo raccontato, ammantato di una sua tradizione che - dal ciclo dei vinti fino alle fiction televisive - ha accumulato e inglobato una serie sterminata di versioni, sempre al confine tra topos e stereotipo. E sa che per raccontarlo, quel luogo, nelle sue infinite manifestazioni, ha una sola arma vincente: l'ironia. Evitando tanto le pose retoriche quanto quelle antiretoriche, Fillioley parla al lettore come fosse un amico, senza trucchi e senza ipocrisie. Riesce così in un'impresa apparentemente impossibile: dire qualcosa di nuovo sull'isola troppo grande, troppo complessa, l'isola per modo di dire. Raccontare, con leggerezza e amoroso disincanto, una Sicilia diversa, non definitiva e quindi tanto più vera e credibile." -
Romantic Italia. Di cosa parliamo quando cantiamo d'amore
Romantic Italia è il racconto di una selezione di canzoni italiane che esplorano, in modi diversi e originali, le molteplici forme del sentimento amoroso, un lungo viaggio musicale dentro il costume e la storia italiani che comincia negli anni Cinquanta di «Nel blu dipinto di blu» e arriva sino al presente. Gli artisti sono i più illustri della nostra tradizione – ricordiamo almeno Mina, Tenco, De André, Paoli, Battisti, Baglioni, Rettore, Fossati, Ruggeri – e sono rappresentati con brani notissimi che subito risuonano dentro il lettore o con perle tutte da scoprire. Allo stesso modo, si dà il giusto spazio ad autori come Piero Ciampi e Sergio Endrigo, che hanno scritto meravigliose canzoni d’amore ma non hanno raccolto tutto il successo che meritavano. Romantic Italia è un libro autorevole e affabile che semplicemente mancava, un amoroso invito all’ascolto e alla comprensione di quella «musica leggera» che la critica musicale italiana, quasi tutta maschile, ha troppo a lungo ignorato se non deplorato come sdolcinata, banale, falsa. Ma ormai è tempo di riascoltare davvero le canzoni d’amore, di riappropriarsene senza vuota nostalgia e senza cattiva ironia, di raccontare una storia ricchissima ed emozionante. -
I fucili
È trascorso ormai ben più di un secolo da quando sir John Franklin raggiunse il Circolo Polare Artico con due navi, in cerca del mitico Passaggio a Nordovest, per ritrovarsi avvolto in un feroce sudario di morte e di gelo. Ora, in quegli stessi luoghi, giunge un altro uomo bianco con una strana uniforme addosso che gli vale, presso gli Inuit, il soprannome di Capitan Sottozero. Non è chiaro quale sia il suo vero scopo: forse esplorare di nuovo quelle terre magnifiche e ingrate, scoprendo quanto l'uomo bianco e i suoi fucili abbiano contribuito ad alterarne l'equilibrio; forse ritrovare le tracce della spedizione maledetta e ripercorrerne fisicamente gli stenti, per poi poterne scrivere con la forza dell'esperienza; o forse rivivere gli amori di Franklin per una donna Inuit, fino a trasformarsi nell'incarnazione vivente di sir John. Nel sesto dei Sette Sogni, la serie imponente di romanzi dedicati alla colonizzazione del continente nordamericano, dai vichinghi fino alle guerre indiane, William T. Vollmann dipinge un affresco sospeso tra mito e storia, tra passato e presente, unendo a un rigoroso lavoro di documentazione una sensibilità paesaggistica e la potenza di una scrittura visionaria e barocca. -
La posizione della missionaria. Teoria e pratica di Madre Teresa
Christopher Hitchens – indimenticato autore di controversi saggi in cui ha applicato la sua vena di libero pensatore iconoclasta a personaggi come Henry Kissinger, Bill Clinton e Lady Diana – propone in questo libro un'insolita analisi della figura di Madre Teresa di Calcutta, rafforzata dalle testimonianze affidabili e ben documentate di alcune ex infermiere della missionaria di origine albanese, nonché di un autorevole medico (Robin Fox, direttore di una delle più importanti riviste mediche del mondo, The Lancet) che visitò una delle sue case di cura. Hitchens sottopone all'attenzione del lettore gli aspetti più contraddittori dell'attività della religiosa e mette in discussione, in maniera coraggiosa e politicamente scorretta, l'«etica della sofferenza» che ne è alla base. -
Il testing psicologico. Esercitazioni pratiche guidate alla valutazione psicologica con i test
Il volume contiene quattro test originali per l'indagine della personalità e delle abilità cognitive; costituisce una pratica guida alla comprensione dei manuali tecnici e fornisce spunti per esercitazioni. L'indagine della personalità:Il Test 3FSE si compone di cinque subscale (Fear, Fight, Flight, Self Esteem, Lie) che indagano le strategie di coping e i fattori protettivi del benessere psico-fisico. Il test presenta anche una scala di controllo degli effetti di desiderabilità sociale. Il Questionario sulle preoccupazioni abituali (QPA) e il Test sugli Epifenomeni della Dissociazione (TED) costituiscono un approfondimento rispettivamente della scala Fear e della scala Flight del 3FSE. Campione. Test 3FSE:430 studenti universitari di vari corsi di laurea in Bari; Test QPA e TED:598 adulti residenti in Puglia (range di età 20-69 anni) L'indagine delle Abilità cognitive: Il test per lo Screening Breve delle Abilità Primari (SBAP) indaga sei aree: repertorio lessicale, abilità spaziale, ragionamento astratto, facilità di calcolo, memoria verbale con suggerimento e memoria spaziale per posizioni. Campione:450 studenti universitari di vari corsi di laurea e studenti post-laura in Bari.