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Una cattedrale della musica. L'archivio storico Ricordi
Alternando racconto e immagini, Una cattedrale della musica apre al lettore le porte dell’Archivio Ricordi, eccezionalernrealtà di ricerca e approfondimento in campo musicale e non solo.rnrnDefinito “una cattedrale della musica, un’opera unica al mondo” da Luciano Berio, l’Archivio Storico Ricordi è il più grandernarchivio musicale privato d’Italia: una raccolta di inestimabile valore per la storia della musica italiana ed europea – e inrnparticolare per l’opera otto-novecentesca – ma anche per il mondo del teatro, della moda e della grafica d’arte.rnAll’Archivio è dedicato questo ricco volume, diviso in tre parti, che si apre con la storia della casa editrice Ricordi: se nernripercorrono le tappe principali scoprendo le personalità che l’hanno guidata nel corso degli anni, dalla fondazione nel 1808rnall’affermazione come punto di riferimento internazionale per l’editoria musicale.rnLa seconda parte è invece dedicata proprio all’Archivio e ai suoi documenti: migliaia di partiture, fotografie, stampe, disegni,rnmanifesti e lettere che costituiscono nel loro insieme una testimonianza per comprendere il genere operistico comernfenomeno estetico e socio-culturale.rnL’ Appendice, infine, fornisce al lettore una panoramica delle raccolte dell’Archivio e un indice dei nomi per facilitare larnconsultazione. -
American west. Ediz. inglese
Durante l'estate 2018, Emiliano Ponzi ha trascorso ventuno giorni tra California, Arizona, Utah e Nevada: ""American West"""" è il suo diario di viaggio, fatto di immagini colte dal vero e qualche riga di testo ad accompagnarle. Nasce così un racconto della Costa Ovest degli Stati Uniti e dei suoi luoghi leggendari che ancora lasciano spazio allo stupore, tra cultura pop e letteratura: dal Big Sur di Jack Kerouac alla Monterey di John Steinbeck, alla Los Angeles di David Hockney. Atmosfere e """"istantanee"""" sono fissate con l'immediatezza dello schizzo su un taccuino, ma in versione digitale. Dopo averne viste un paio, il New Yorker ha richiesto di pubblicarle sul profilo Instagram dell'Art Department (@newyorkerart). Le illustrazioni vengono ora raccolte in un box di cartoncino che riprende il formato quadrato e include un libretto con testi di Mario Calabresi e Nicholas Blechman, e 30 pagine da usare, ricombinare, mescolare, leggere assieme o singolarmente, su un tavolo o appese a un muro."" -
Inventario. Tutto è progetto-Everything is a project (2019). Vol. 14
In questo numero di Inventario, le molteplici possibilità di significato che può assumere lo spazio, tra vuoto e delimitazioni, sono esplorate da Beppe Finessi in ""Rimbalzi"""", mentre in """"Altri Sguardi"""" Roberta Valtorta racconta Robert Frank e la sua fotografia, in cui tutto è frammento e movimento. In """"Temporalia"""", Chiara Fauda Pichet si sofferma sul superamento delle fessurazioni e sulle modalità con cui diversi progettisti hanno interpretato questo spunto, dal forte valore simbolico. La riflessione sul tema delle fratture - messe in evidenza o ricomposte, ma comunque trasformate - prosegue in """"Specie di Spazi"""", dove Matteo Pirola e Gianni Faraci ci raccontano il """"Grande Cretto"""" di Gibellina di Alberto Burri, dalla progettazione alla realizzazione. Per """"Assoluti"""", Andrea Anastasio sceglie Mona Hatoum e la sua """"Map"""", atlante del mondo fatto di biglie di vetro che ispira una riflessione su libertà e potere, mentre Paolo Bocchi propone """"Tutto Cambia"""", tappeto di Bruno Munari con combinazioni di forme colorate e fili lasciati liberi di muoversi, a creare infinite variazioni nel disegno del tappeto. Lorenzo Damiani è intervistato da Marco Romanelli in """"Nuovi Maestri"""", mentre le chitarre sono al centro delle """"Brevi Note"""" di Giulio Iacchetti, che esplora con testi e disegni dodici variazioni iconiche dello strumento musicale. Corrado Levi presenta attraverso i suoi """"Perché"""" la libreria """"Veliero"""" di Franco Albini, realizzata nel 1940, mentre Maria Elisa Cecchi dedica """"Normali Meraviglie"""" ad Amalia Pica e alle sue sculture della serie """"Catachresis"""": assemblaggi nello spirito ironico del ready-made, alla ricerca di nuove identità ed equilibri. La rubrica di Manolo De Giorgi """"Cromie"""", inaugurata nello scorso numero, prosegue questa volta con il verde e una selezione di opere, oggetti e spazi caratterizzati da questo colore."" -
To cut a long story short. Writings, interviews, notes, pages, scores... Ediz. multilingue
Artista italiano internazionalmente riconosciuto, Maurizio Nannucci (Firenze, 1939) si distingue per il suo approccio aperto e permeabile all'arte e per le sue pratiche che coinvolgono occhio e mente, percezione visiva e processi cognitivi. A partire dalla metà degli anni '60, Nannucci esplora la complessa relazione tra arte visiva, linguaggio, spazio interno e contesto urbano, concentrandosi su temi di grande rilevanza sociale, e crea il suo personale corpus di opere traendo ispirazione dai paradigmi linguistici e concettuali. Alla ricerca delle risposte che l'arte può dare a un mondo in continuo mutamento, Nannucci ha sviluppato una pratica artistica interdisciplinare che inaugura una nuova modalità olistica di fare e guardare l'arte, con riferimento ai segni linguistici, al colore e alle strutture spaziali. Dagli anni '60 a oggi, Nannucci ha usato una grande varietà di media: neon, fotografia, video, suono, libri d'artista, multipli ed edizioni. -
Asterusher. Autobiografia per feticci. Nuova ediz.
Ispirazione fondamentale per autori di tutte le epoche, la casa è un luogo che nelle sue molte declinazioni - spazio fisico o immaginario, territorio chiuso del ricordo familiare o ambiente prescelto per le manifestazioni del subconscio - occupa un posto d'onore nella letteratura come nella vita: lasciamo le nostre tracce sulle case che abbiamo abitato, così come loro le hanno lasciate su di noi. Sono proprio le case, quelle dove ha trascorso lunghi periodi durante l'infanzia, l'oggetto del racconto per immagini di Michele Mari in ""Asterusher. Autobiografia per feticci"""", che torna in una nuova edizione accresciuta. Attraverso le fotografie di Francesco Pernigo, Mari ci invita all'interno delle sue dimore, ci mostra gli angoli nascosti raccontando, in un intreccio di aneddoti e citazioni, la storia indissolubilmente legata agli oggetti che le hanno popolate e le popolano. Ne emerge un'identità letteraria evocata attraverso le tracce fisiche di una storia personale e familiare, un'identità ambigua come quelle, alluse nel titolo, dell'""""Asterione"""" di Borges e degli """"Usher"""" di Poe."" -
Illustrators Annual 2019. Ediz. inglese
La Mostra Illustratori della Bologna Children's Book Fair è uno dei più importanti appuntamenti mondiali nel panorama dell'illustrazione. Nei suoi oltre 50 anni di storia la Mostra ha ospitato il lavoro di molti dei grandi protagonisti dell'ultimo mezzo secolo di editoria per l'infanzia. L'Illustrators Annual 2019 riunisce i 380 progetti dai 76 artisti selezionati, tra le 16.000 tavole realizzate da 3.200 illustratori di tutto il mondo. -
Istampita Ghaetta. Romanzo esoterico
Istampita Ghaetta è il secondo volume di una trilogia di Adriano Altamira, iniziata con Conceptual Rigoletta, presentata dalle edizioni Corraini nel febbraio del 2018 in occasione della mostra con tutti i disegni eseguiti per il libro. L'Istampita (o Istampitta) è una danza medioevale di cui si sa pochissimo: impossibile ricostruirne la coreografia (si immagina solamente che si battesse e scandisse il ritmo coi piedi), anche se rimangono alcune partiture, dalla struttura semplice e vagamente ossessiva, che come afferma l'autore ""sono diventate per me quasi il simbolo della vita che ho danzato negli ultimi anni, nonostante le vicende vissute non fossero sempre all'altezza della musica suonata"""". I dodici capitoli in cui si divide l'opera passano senza soluzione di continuità dal saggio al racconto, dalla verità scientifica alla finzione ironica. I disegni non sono illustrazioni, ma parte integrante del testo."" -
Tutti in fila-Standing in line. Ediz. illustrata
C'è la fila per andare al supermercato, dal dottore, in piscina, al cinema, dal fornaio. E ce ne sono molte altre, tutte da scoprire. Dove andranno quelle persone con un animale al guinzaglio? E quelle tutte vestite di nero? Appassionato di navicelle spaziali, creature fantastiche, personaggi immaginari e macchine super veloci, Luca Boscardin crea progetti che stimolano la creatività e li trasforma in giocattoli e libri per bambini: in ""Tutti in fila"""" racconta (a grandi e piccoli) i tanti momenti in cui siamo in fila, tra chi è insofferente, chi in ritardo, chi cerca di superare tutti, chi si annoia e chi fa conoscenza con il vicino. Una serie di ritratti ironici di momenti comuni in cui è facile riconoscersi, perché, che ci piaccia o no, tocca a tutti stare in fila."" -
Ari Benjamin Meyers. Tacet in concert. Ediz. illustrata
Primo libro d'artista di Ari Benjamin Meyers, ""Tacet in concert"""" è stato concepito come capitolo finale di un progetto in tre parti, e completa il percorso iniziato con le due mostre personali di Meyers: """"Tacet"""" e """"In concert"""". Molto diverse per contenuto e presentazione, le due mostre si sono tenute quasi consecutivamente nel corso del 2019, la prima a Kasseler Kunstverein e l'altra presso OGR Torino. In """"Tacet"""" sono stati esposti una serie di lavori recenti dell'artista - come spartiti, oggetti e objet trouvé - e per l'intera durata della mostra un unico performer chiamato """"l'archivista"""" ha registrato le proprie riflessioni e quelle dei visitatori, interagendo con il pubblico in base alle indicazioni di Meyers e reinterpretando alcune delle performance. Come suggerisce il titolo, cosa abbastanza insolita per Ari Benjamin Meyers, la mostra si è svolta per lo più in silenzio. Durante le sei settimane di """"In concert"""", un gruppo costituito da otto performer, con una scenografia appositamente progettata, ha dato vita a una meta-composizione, dove sette opere di Meyers si intrecciano tra loro in modo inedito. Per tutta la durata, gli interpreti sono apparsi in configurazioni e esecuzioni in costante evoluzione. Il libro nasce dalla documentazione di queste due mostre, ciascuna concepita in modo ancora diverso. """"Tacet"""" è raccontata attraverso un lungo saggio scritto in forma di diario da Jörn Schafaff - l'archivista - e potrebbe essere il primo resoconto di una mostra fatto da un teorico dell'arte (in incognito) che è stato testimone diretto di ogni momento lo spettacolo. """"In concert"""", invece, viene raccontata fugacemente attraverso le fotografie di Andrea Rossetti, scattate a OGR nell'arco di tre giorni."" -
River. Il cane nero. Ediz. illustrata
Ispirato a una storia vera vissuta dall'autrice e dai suoi bambini, il libro di Suzy Lee racconta l'incontro indimenticabile con un cane nero in cerca di una casa. rnrnRiver viene salvata e accolta con amore: diventa una compagna di giochi e avventure, che prendono vita sulla carta attraverso linee semplici e immediate. Il bianco delle pagine lascia spazio all'immaginazione del lettore, che fin da subito si trova immerso nella storia di River e nel suo modo di vedere il mondo: ci tuffiamo con lei nella neve (o in un mucchio di foglie), entriamo a far parte della famiglia, e attraverso il suo punto di vista sperimentiamo la felicità e l'amicizia, ma anche l'attesa e la nostalgia. In un formato che ricorda quello di un diario, ""River"""" traccia un racconto intimo e personale, fatto di immagini e di parole: una novità rispetto ai precedenti silent book pubblicati da Corraini. Ritroviamo le caratteristiche che rendono unico lo stile di Suzy Lee - l'intensità del bianco e nero, la presenza a sorpresa del colore, l'essenzialità dei tratti e l'importanza dello spazio """"vuoto"""" - e che qui hanno la spontaneità e la forza di un'esperienza vissuta in prima persona. Il racconto diventa così anche un modo per affrontare il distacco, per far durare nel tempo un legame che non si vuole dimenticare. Età di lettura: da 5 anni."" -
L' uomo sulla luna
L'Isola dei Bambù è divisa a metà tra due popoli: a nord vivono i Ventolini, coltivatori di frutta, e a sud gli Scossoni, esperti fornai. Ma quando l'isola viene colpita da terremoti e tornado, eccoli pronti a darsi la colpa a vicenda e a diventare acerrimi nemici, fino a schierare gli eserciti. I soldati si fronteggiano e lo scontro sembra imminente: per fortuna, l'Uomo sulla Luna vede tutto dal suo posto nel cielo stellato e ha la ricetta per evitare la guerra: basterà una crostata di frutta a riportare la pace? ""L'uomo sulla luna"""" ci ricorda che unire le risorse per creare qualcosa di buono può essere la soluzione per mettere le cose nella giusta prospettiva e trasformare una realtà senza colori in un mondo variopinto. Età di lettura: da 6 anni."" -
Carlo Zinelli. Visione continua. Ediz. italiana e inglese
Esponente dell'Art Brut in Italia e riferimento visivo ancora tutto da scoprire, Carlo Zinelli (1916-1974) è un artista dirompente, lontano da ogni movimento precostituito: le sue opere mescolano elementi del quotidiano con visioni oniriche, a tratti magiche, e ci sorprendono per la loro grandissima attualità. Il volume Carlo Zinelli. Visione continua - Continuous Vision, a cura di Luca Massimo Barbero, presenta un corpus di lavori realizzati tra 1958 e il 1970 e appartenenti alla Collezione della Fondazione Cariverona: opere in maggioranza bifacciali riprodotte fronte-retro anche nel libro, rispettando così una delle particolarità del modus operandi di Zinelli. I saggi di Luca Massimo Barbero e Lorenza Roverato approfondiscono l'opera di questo artista ancora segreto, dalla vicenda biografica particolare: dopo la partecipazione alla guerra civile spagnola, Carlo fu ricoverato nel manicomio di San Giacomo della Tomba con diagnosi di schizofrenia. La sua opera però prescinde dalla malattia, e va liberata dalla gabbia dell'arte terapeutica: Zinelli è un artista a tutti gli effetti, con uno stile che ribadisce in maniera pionieristica il valore dell'immagine come veicolo di libera espressione, mosso - seppur inconsapevolmente - dallo stesso spirito di innovazione delle avanguardie. -
Italian Types. Graphic designers from Italy in America. Ediz. italiana e inglese
Il graphic design italiano ha influenzato e continua tuttora a influenzare il settore visivo e culturale, anche oltreoceano: alla storia e alle conquiste dei designer italiani che hanno vissuto e lavorato negli Stati Uniti è dedicato Italian Types. Graphic Designers from Italy in America, a cura di Patricia Belen, Greg D'Onofrio e Melania Gazzotti. Dall'arrivo di Fortunato Depero a New York nel 1928 al lavoro svolto da Unimark International tra il 1950 e il 1970, l'entusiasmo dei grafici italiani attivi negli Stati Uniti, così come il loro approccio alla sperimentazione, ha conquistato clienti di rilievo, offrendo loro l'opportunità di creare progetti iconici. La pubblicità, i poster, le riviste, gli album, le copertine dei libri e i progetti di corporate identity presentati in Italian Types offrono una panoramica dei risultati ottenuti dagli italiani nel campo del graphic design in America, esplorando il loro linguaggio grafico unico. Ai contributi inediti di Steven Heller, Greg D'Onofrio e Patricia Belen, Alessandro Colizzi e Alexander Tochilovsky, che approfondiscono il tema da diversi angoli prospettici, si affiancano i profili biografici e alcune opere rappresentative del lavoro di Fortunato Depero, Paolo Garretto, Costantino Nivola, George Giusti, Leo Lionni, Albe Steiner, Roberto Mango, Romaldo ""Aldo"""" Giurgola, Erberto Carboni, Giovanni Pintori, Bruno Munari, Franco Grignani, Bob Noorda, Giulio Cittato, Heinz Waibl e Massimo Vignelli. Un racconto che restituisce l'unicità e la ricchezza di un mosaico di esperienze diverse, i cui esiti abbiamo ancora oggi sotto gli occhi. Il volume è pubblicato in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di New York, che ospita la mostra omonima dal 21 marzo al 2 maggio 2019."" -
Fake face book. Ediz. illustrata
Con ""Fake face book"""", Martí Guixé torna ad arricchire la sua serie di libri fatti di tracce da completare: questa volta protagonista è la maschera, elemento antichissimo e affascinante che ha accompagnato l'uomo in tutta la sua storia, qui proposto in versione cartacea e personalizzabile. Un tema, poche e semplici linee guida e infinite possibilità creative: Fake Face Book offre una carrellata di maschere pronte per essere colorate, ritagliate e indossate, """"finti volti"""" ancora da inventare per giocare a essere qualcun altro. Un libro per trasformarci in tutti i personaggi che riusciamo a immaginare, per lasciar correre libera la fantasia (unica regola: non dimenticare i buchi per gli occhi) e per assumere nuove identità quando lo specchio che ogni mattina ci restituisce sempre la stessa faccia inizia ad annoiarci."" -
Pre design 1969
A cinquant'anni di distanza dalla prima esposizione del gruppo Exhibition Design, Michele Galluzzo racconta i primi esperimenti del collettivo in Pre design 1969. Le ricerche sul laminato plastico del gruppo Exhibition Design. Composto da protagonisti della grafica italiana quali Giulio Confalonieri, Silvio Coppola, Franco Grignani, Bruno Munari e Pino Tovaglia, il gruppo ED si forma sul finire degli anni sessanta a Milano e in meno di un decennio dà vita a un'esperienza di estremo interesse, su cui finora si è indagato solo parzialmente. Mettendo in luce le peculiarità della proposta del gruppo, il saggio di Galluzzo si sofferma sul superamento del concetto di autorialità del singolo, la scelta dello spazio espositivo come strumento di dialogo con la comunità, la riflessione sulla metodologia progettuale e la ricerca in un'ottica interdisciplinare. Il testo è accompagnato dalle fotografie di Luciano Ferri e Ugo Mulas, recentemente acquisite dalla Galleria Corraini, che ricostruiscono i momenti preparatori e di ricerca precedenti all'esposizione, la documentazione still life degli esperimenti compiuti, fino all'inaugurazione della mostra Design ricerche plastiche nella cornice della Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale nel settembre 1969, promossa dalle aziende Laminati Plastici / Formica e Bernini. Pre design 1969 offre così l'opportunità di riflettere sul ruolo della ricerca e della sperimentazione nel dialogo con le aziende e con la collettività, sulla responsabilità del designer nei confronti dell'utente finale, sull'utilizzo dello spazio espositivo come luogo di incontro e divulgazione, e sulla compenetrazione tra grafica e disegno industriale in un momento cruciale per le storia del design italiano. Il libro è pubblicato in occasione della mostra omonima in programma dal 9 aprile al 12 maggio presso la libreria Corraini in Piccolo, all'interno del Chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro di Milano. -
Questa non è una rosa. Manuale di filosofia, domande ed esercizi per bambini e adulti curiosi
Questo è un libro pieno di domande. Siete pronti a rispondere? Scoprirete quanto lontano può portarvi un manuale di ludo-filosofia!rnrn«Questa non è una rosa» è un libro pieno di domande. Domande che ci siamo sempre posti o su cui non ci siamo mai soffermati. Un percorso di lettura pieno di interrogativi e riflessioni su quanto sia importante dare un nome alle cose e quanto siano preziose le parole che usiamo tutti i giorni (o quelle che abbiamo usato una sola volta nella vita). Attenzione però: se cercate delle risposte vere e proprie, non le troverete tra queste pagine! Sarete voi a doverle trovare, mettendovi in gioco e in dubbio, anche attraverso l'aiuto di molti esercizi che sarete chiamati a fare! Che cos'è un ""cicapu""""? Che nome dare a tutte le sfumature di verde del mondo? Attraverso un nome, possiamo far esistere un """"alieno-pianta""""? E uno """"stivale-drago""""? Siete pronti a rispondere? Scoprirete quanto lontano può portarvi un manuale di ludo-filosofia! Età di lettura: da 7 anni."" -
Il menù di Yocci. Taccuino di ricette giapponesi
Un approccio fresco e giocoso alla cucina (e alla cultura) giapponese: non può essere altrimenti se a proporre il menu è Yocci, illustratrice nata a Osaka che ha fatto dell'Italia la sua casa. Nel Menu di Yocci. Taccuino di ricette giapponesi, i suoi disegni dal tratto inconfondibile sono accompagnati dalle ricette di Aya Yamamoto, della Gastronomia Yamamoto: un invito a mettersi ai fornelli e a sperimentare i piatti tipici della tradizione nipponica. -
Le sculture da viaggio di Munari. Ediz. illustrata
Così Bruno Munari descriveva le sue famose ""sculture da viaggio"""", che l'illustratore e designer americano David A. Carter ha trasposto in questo libro pop-up, """"Le sculture da viaggio di Munari"""". Carter stesso lo racconta così: """"Il libro che avete tra le mani esplora un aspetto particolare della produzione di Munari, le sculture da viaggio. Munari è stato un artista estremamente sperimentale, e ritengo che abbia creato queste sculture sperimentando con la carta e con i vari modi di piegarla. La maggior parte di queste opere è di carta, come i moderni libri pop-up, mentre altre sono in legno, con inserti di cuoio, e altre ancora in metallo. Spero che amerete quanto me le sculture da viaggio di Bruno Munari. Non dimenticate di portare questo libro in viaggio con voi."""""" -
La ceramica parallela
La ceramica parallela è un progetto organizzato e promosso da ISIA Design & Comunicazione, che ha visto la partecipazione degli studenti del Biennio specialistico in Design dl Prodotto e progettazione con materiali avanzati a un workshop di design ceramico tenuto dall'artista Salvatore Arancio - celebre per le sue grandi installazioni in ceramica presentate alla 57° Biennale di Venezia e alla White Chapel di Londra (tra le molte) - sperimentando sia gli aspetti artistici e progettuali più innovativi della ceramica che la loro traduzione in arredi di interiore design modulabili e ripetibili grazie alla tecnologia della stampante 3D. I risultati di questa originale ricerca tra arte e design sono stati presentati durante la Milano Design Week 2019 nella mostra La ceramica parallela: il titolo è liberamente ispirato al trattato di Leo Lionni La botanica parallela, in cui l'autore immagina un viaggio dentro una natura fantastica ma inesistente. -
Yayoi Kusama. Ediz. italiana e inglese
Dal Giappone all'America e ritorno: nel suo nuovo libro Fausto Gilberti dà la parola a Yayoi Kusama, che ci racconta la sua storia in prima persona. Nata a Matsumoto, Yayoi fin da piccola ama disegnare (anche quello che gli altri non vedono) e vola a New York per diventare un'artista. La sua arte stupisce il pubblico con idee sempre nuove: Yayoi riempie grandi tele di reticoli di puntini, usa i suoi happenings per lanciare messaggi importanti, disegna vestiti da indossare in due... Creare le sue opere la fa sentire bene, qualsiasi sia la loro forma: dalle famosissime zucche alle stanze piene di luci e specchi che riflettono tutto all'infinito.