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Un foglio bianco profuma di fiori. Grafologia e fiori di Bach
La grafologia scientifica è un test di personalità, serio e affidabile, che mette in luce aspetti energetici, fisici, psichici, intellettivi e comportamentali, rilevando anche il potenziale di un soggetto. Fiori di Bach, sono una terapia basata sul ""riequilibrio"""" degli stati interiori del ricevente. Attraverso l'attenta lettura dei segni grafologici è possibile trovare il rimedio più mirato, oltre che ricevere un profilo di personalità. È anche possibile """"monitorare"""" come agiscono i fiori tra il prima e il dopo trattamento, poiché alcuni segni grafologici vanno a modificarsi o ne compaiono altri. Queste due discipline quindi si integrano perfettamente e possono collaborare proficuamente per rendere la terapia con i fiori di Bach più precisa e articolata. Il libro è diviso in tre parti: la prima parte è dedicata alla grafologia, si tratta di un breve manuale pratico che guida con semplicità alla conoscenza di questa scienza in modo da apprenderne in maniera pratica le basi, senza perdere di vista il rigore scientifico; la seconda parte è dedicata alla spiegazione, sintetica, dei fiori di Bach, cosa sono e a cosa servono; la terza parte è dedicata alla correlazione tra grafologia e fiori di Bach."" -
Medicina umanistica. Autorealizzazione, salute ed evoluzione attraverso la floriterapia di Bach. Guida ai principi, alla metodologia e alla clinica
Edward Bach fu un medico gallese, antesignano dei moderni concetti di salutogenesi, di ""empowerment"""", di auto guarigione e della necessità di utilizzare la vita e la malattia come un'occasione di espansione della consapevolezza. Tutta la sua esistenza e la sua ricerca testimoniano la straordinaria attualità delle intuizioni di questo """"medico dell'anima"""". Bach appare come un innovatore che utilizza non solo le conoscenze, ma anche l'esperienza incarnata, se stesso e la propria straordinaria capacità percettiva per progettare un'originale medicina clinica: una medicina fondata su un nuovo rapporto salute-malattia e ben oltre lo strumento terapeutico dei fiori. Ciò che rende di grande attualità la sua opera è l'idea umanistica dell'atto medico, la sacralità della persona, l'importanza della soggettività e della non scissione tra corpo, mente, emozioni, sentimenti e comportamenti. Sono questi aspetti preziosi e necessari oggi, per uscire dalla crisi, sempre più evidente del modello biomedico, meccanicistico e riduzionistico. Gli autori in questo libro fanno della loro approfondita, teorica e pratica trattazione della floriterapia di Bach una buona occasione per strutturare le fondamenta di una medicina umanistica e per ampliare l'orizzonte di tutta quella difficile arte del prendersi cura degli altri."" -
La fine del regno dalla morte di Ruggero II alla conquista sveva (1154-1194)
Alla morte del suo fondatore il regno di Sicilia è un potente soggetto politico nello scacchiere Mediterraneo. Ruggero II, saggio e lucido sovrano, ne ha consolidato le strutture interne venendo a capo del tradizionale ribellismo dei conti normanni. I suoi nemici tradizionali sono stati costretti a riconoscerne l'esistenza e a venire a patti. Niente avrebbe fatto immaginare che quel miracolo istituzionale, come da qualcuno è stato definito, sarebbe durato appena quarant'anni. Infatti, già con il suo immediato successore, Guglielmo I, i tradizionali problemi di convivenza fra etnie e culture diverse e le ambizioni dei grandi feudatari, aprirono crepe insanabili nell'edificio ruggeriano mentre le ambizioni dei tradizionali nemici, ripresero vigore determinando una lenta ma inarrestabile agonia. L'autore racconta le fasi di questi intensi quarant'anni, soffermandosi, con dovizia di particolari, sulla strutture politiche, amministrative ed economiche della cosiddetta ""età dei Guglielmi"""", esaminando i contesti internazionali e negando la sostenuta continuità fra il regno fondato da Ruggero e quello conquistato da Enrico VI con il consenso della moglie Costanza."" -
Mozart e la febbre del sabato sera
Carlo è un musicista e un musicoterapista. In realtà non sa bene se è più l'uno o l'altro. È sposato con Lisa, ma dopo un aborto i due tristemente si lasciano. Il dolore è troppo grande, Carlo si ammala e rimane per mesi in una clinica in una località isolata per curare i suoi polmoni. Si fa degli amici, soprattutto uno che chiama Schik (Schikaneder), mentre lui si fa chiamare Moz, come il suo musicista preferito, Mozart. Nella noia dell'ospedale emergono discussioni di largo respiro sulla vita e sulla morte e sulla dubbia paternità di alcune opere attribuite a Mozart. Carlo sta scrivendo una commedia sul suo eroe. Commedia che collima spesso con la sua vita. Dopo i mesi di isolamento Carlo matura e si rende conto di chi è, trova dentro sé una musica che ha sempre posseduto e che pensava di aver irrimediabilmente perso. Concepito come un valzer, in tre tempi diversi che si incrociano, questo romanzo svela la tragedia e la commedia del quotidiano, si interseca con il Requiem mozartiano lasciandoci la percezione che, comunque vada la nostra vita, nessuno può toglierci la musica che abbiamo suonato insieme agli altri e che da sempre ci portiamo dentro. -
Nuovi orizzonti in medicina. La teoria dei biofotoni
"Come è ben delineato fin dalle prime pagine del libro, oggi nel mondo della medicina e della biologia si scontrano due tendenze. La prima, oggi ancora maggioritaria, cerca di ricostruire il funzionamento della materia vivente dalle proprietà locali delle singole molecole. Una data caratteristica fisiologica (ad esempio, una certa malattia) appare o scompare come conseguenza della presenza o dell'assenza di una data molecola in un dato sito. Di qui i grandiosi programmi di ingegneria genetica, di qui la farmacologia fondata sui progressi della biochimica. [...] La seconda tendenza, oggi ancora minoritaria, anche se in progresso, si concentra invece sulla considerazione delle proprietà collettive della materia vivente. [...] Questa seconda tendenza mette perciò al centro della biologia il problema della cooperatività dei componenti elementari, che in realtà si trovano integrati in strutture coerenti...""""" -
Fior fiore. Origine, storie e miti del re dei giardini
Tra l'uomo e le piante non esistono barriere estetiche, etiche o religiose, c'è una costante compenetrazione. Pittura (le nature morte, l'iconografia botanica, i paesaggi, gli sfondi, ecc.), Musica (topos d'ispirazione), Scultura (gli incisori, l'uso del legno), Filosofia: ""Il giardiniere Voltaire"""", come è chiamato in Francia, diceva: """"Delle cose essenziali, so poco più di quanto non sapessi quando ero lattante, lo preferisco piantare, seminare, ed essere libero"""". In ogni luogo sacro di buddisti, induisti, antichi egizi, aztechi, cristiani, di qualsiasi religione, sono presenti fiori. La vita stessa dell'uomo è conforme alla natura, al giardino. Ogni parola spesa per le piante, espressa con qualsiasi delle semantiche note, è importante. Volando tra le pagine di questo libro sembra di entrare nelle wunderkammer o nei cabinet de curiosités - gli straordinari protomusei Secenteschi - ma esclusivamente dedicati al mondo vegetale, densi di immagini, di studio, di interesse. L'autore sofferma l'attenzione su 150 fiori. Trasfigurazioni, trasformazioni, metafore, assonanze, analogie sono costanti che permeano l'intero testo creando infinite connessioni, collusioni, modulazioni, fraseggi e armonie. E una ricerca paziente di informazioni da varie fonti. Decine, centinaia di notizie, aneddoti, riferimenti bibliografici."" -
Puoi volar. Le parole per dirlo
L'arte e i suoi simboli ci raccontano il mistero di chi siamo. Il libro prende in esame diverse produzioni artistiche, quali canzoni, fiabe, filastrocche, alcuni film, poesie, che fanno parte del nostro vivere quotidiano, del nostro mondo moderno... ma anche miti antichi, proverbi eterni, che partecipano quindi della vita dell'uomo, dei suoi archetipi. In ogni brano esaminato si evidenzia il messaggio più e meno evidente circa la Via, la realizzazione, la liberazione, il risveglio della coscienza dell'uomo. Ecco perché questa eterogenea raccolta comprende una famosa canzone come ""Volare"""" di Modugno, che parla di stati trascendenti di meditazione, a fianco alla favola di Biancaneve, che narra della vittoria sul male; ci propone una filastrocca come la Bella lavanderina, che descrive il processo di purificazione e di rinascita che ciascuno di noi svolge nel proprio spirito; ci conduce tra film e poesie in un altro mondo, dove l'arte ci vuole sempre portare... Il senso del libro è di illustrare come ciascuna cosa a noi vicina, per esempio una cara filastrocca, contenga l'eterno messaggio della spiritualità incarnata, come parli quella lingua """"che è una in tutti"""", come dice Dante."" -
Il misterioso mondo dei serpenti. Materia medica omeopatica simbolica
Il serpente, questo stupendo animale, purtroppo, non gode di molti estimatori positivi, anzi incarna, nell'inconscio collettivo, il principio della presenza ingannatrice e del male in senso lato. Proprio per questo motivo la sua specie non è così protetta come invece meriterebbe. Spesso questi affascinanti vertebrati sono oggetto di assurdi pregiudizi e di pesanti superstizioni. Così i serpenti subiscono vere e proprie violenze e torture da parte degli esseri umani. Alcune specie sono addirittura a rischio di estinzione. Al contrario di quanto i rettili ci evocano sul piano dell'immaginario collettivo, in era precristica per molti popoli il serpente era addirittura accreditato come creatura superiore, divina o semidivina. Nel bacino del mare Mediterraneo, esso era usualmente valutato quale creatura salvifica, ispiratore dell'immortalità, preludio alla resurrezione e creatura simildivina, incarnante profondi principi taumaturgici e curativi. Sorprendentemente questi attributi vengono riscoperti dalla sperimentazione omeopatica e i rimedi presenti nella materia medica sono indagati a fondo dall'autore. L'eccezionale potenza degli archetipi si dispiega così sotto gli occhi dello studioso a tutto beneficio dei loro pazienti. -
Venere in burqa. Una storia violenta
L'adolescenza di Leila in Afghanistan, i dissesti della sua patria martoriata e i rovesci che ne hanno determinato l'esilio fanno da piedestallo a una solida vicenda dai risvolti dolorosi ancorché piccanti, che la vede protagonista di un'esperienza di schiavitù coniugale insolita in virtù delle sue peculiarità etnico culturali. Il burqa integrale, strumento di rispetto verso la femmina imposto da una discutibile interpretazione del Corano nella terra di origine, diventa in Italia arma di asservimento che poggia la propria insidia sulla capacità di suscitare fantasie esotiche, il mantello e cappuccio intesi a proteggere la donna dalla vista concupiscente degli sconosciuti si fa oggetto di richiamo per una mercificazione altrimenti tristemente comune. La storia di prostituzione alla periferia di Milano si tinge così di una morbosità stravagante che non basta a stemperare lo squallore e il degrado in cui è immersa la vicenda, né tantomeno ad attenuare la sofferenza narrata dalla protagonista. Leila ne esce come una vittima cosciente della propria sfortuna, una donna di statura morale superiore a quella che lei stessa credeva di possedere. Pascal Schembri ne trascrive con voce appassionata la discesa agli inferi e la successiva emancipazione, spaziando nello stile dal racconto in prima persona al reportage, fino all'intervista pura e semplice, fornendo un esempio di maturità narrativa degna della sua esperienza impegnata nel sociale. -
La Buccolica
Nella letteratura europea del Settecento l'antica tradizione della poesia pastorale conosce una ripresa vigorosa e viene reinterpretata alla luce di interessi del tutto moderni: la riflessione sull'ordine cosmico e il suo sistema di forze inaugurata dalle ricerche newtoniane, l'approccio filosofico allo studio del tempo naturale e del tempo storico (regolati entrambi da un andamento ciclico), la diffusione dei modelli di sviluppo economico fondati sulle teorie fisiocratiche. In questa nuova prospettiva si colloca anche il progetto de ""La Buccolica"""" di Giovanni Meli, poema composto di egloghe e idilli in dialetto siciliano, suddiviso in quattro sezioni intitolate alle stagioni dell'anno e pubblicato fra il 1787 e il 1814. Sia nell'ampiezza che nella varietà dei metri e dei registri quest'opera rivela la felice disponibilità dell'autore ad assimilare e rifondere originalmente alcuni recenti esempi europei (da Pope a Thomson, da Saint-Lambert a Gessner) e l'illustre tradizione 'sicula', ricondotta con orgoglio a Teocrito."" -
Gli anni in tasca. Breve storia dei calendarietti
Solo chi si è lasciato (almeno) mezzo secolo di vita alle spalle, può rievocare l'emozione intima trasmessa da quei capolavori di gusto ed eleganza che furono i calendarietti tascabili, con i fogli tenuti insieme da un leggiadro cordoncino di seta con nappa, offerti in bustine trasparenti di carta velina e spesso profumati d'essenze penetranti. Oggetti ormai anacronistici, ma proprio per questo degni d'esser rivalutati e non solo dai tanti collezionisti che con feticistica goduria continuano a trattarli con la cura e la dedizione che di solito si riserva ai gioielli d'inestimabile valore o agli animali in via d'estinzione. Tanta dedizione per i nostri... eroi è meritata e ha una profonda ragion d'essere. A lungo, questi cadeau costituirono il biglietto d'ingresso in un mondo poetico e romantico che l'inesistenza degli attuali mezzi di comunicazione rendeva semmai ancor più ampio e sconfinato. In certi ambienti, nei villaggi rurali, ad esempio, o nelle suburre urbane, rappresentavano un autentico passpartout, talvolta l'unico, per i paradisi fittizi del sogno. Una sorta di tessera d'adesione al club dei viveur... sia pur di poche pretese. -
Morire di paura. Perché non dobbiamo temere la morte
In una società che si premura di fornire a tutti ""certezze"""" di ogni genere, dagli investimenti economici ai programmi politici, dalle attività lavorative agli svaghi, nessuno parla volentieri della morte. La morte si evita. Porta male parlare di morte. Si parla molto di corpo e di apparenza, di soldi e successo, poco di anima e spirito. Ma si può davvero """"prevenire"""" la morte? Paradossalmente i progressi della medicina hanno fatto poco o nulla contro le grandi cause di morte dei paesi più ricchi ovvero le malattie degenerative. Si muore come prima, ma con molta più paura. L'autore, dopo una brevissima descrizione di come è cambiata la visione occidentale della morte nel corso dei secoli, propone una serie di riflessioni sulla salute, sulla malattia e sulla morte, sulla medicina e sul ruolo dei medici, riportando il pensiero di ricercatori, filosofi, santi o esoteristi, passati e presenti. Sta al lettore giungere a conclusioni, ma il messaggio forte e chiaro rimane: non dobbiamo temere la morte. Un libro non solo per medici ma per tutte le anime curiose della vita e dei suoi misteri."" -
Senza nome
In un imprecisato paese del Sud abita un ragazzo solo, il suo nome è un mistero, la sua famiglia non è mai esistita, l'unico amore che conosce è quello a pagamento. Un avvenire piatto e senza speranze gli si profila davanti, ma un uomo cambia il corso delle cose: l'Ingegnere. Nessuno sa da dove venga né chi sia veramente, si fa vivo solo un paio di mesi all'anno per villeggiare nella grande casa che possiede in paese. Quest'uomo decide di assoldare il protagonista, dapprima come muratore, poi iniziandolo ad una scuola speciale. -
Guarire la mente tornando ad abbaiare
"Non toccare"""", """"Non ti muovere"""", """"Non fiatare""""! Quante volte ci hanno rimproverato così da piccoli? Quante volte, da grandi, abbiamo fatto così con i nostri figli o nelle orecchie ci rimbombavano rimproveri o nozioni di presunta buona educazione che ci hanno col tempo letteralmente bloccato? Questo libro è dedicato a chi si è perso, a chi ha perso l'istinto e l'istintualità, a chi non ricorda più di essere stato un """"cucciolo di umano"""" e si è lasciato andare alla corsa frenetica della vita moderna senza chiedersi più né come né perché, in una realtà che da tempo ormai privilegia la mente piuttosto che il corpo. L'autore, in maniera ironica ma decisa, ci prende per mano, ci accompagna in questo tragitto al nostro interno e non con la solita flemma e autorità dello strizzacervelli, ma strappandoci spessissimo una risata rendendo autentico e nello stesso tempo vero questo viaggio a ritroso." -
Manuale del ben-essere
Questo libro nasce dall'idea di divulgare con un linguaggio non accademico gli ultimi studi sui quattro fondamenti del ben-essere: alimentazione alcalina, acqua alcalina, elettrosmog e frequenze elettromagnetiche geopatogene, consapevolezza della vita. Queste tematiche vengono spiegate al lettore alla luce di una nuova visione della medicina, definita dall'autore EPI Medicina (Ecologia della Persona Integrata). Il ben-essere della persona non può prescindere da una visione integrata dell'essere umano nel contesto delle relazioni che instaura, dell'ambiente in cui si muove, degli alimenti di cui si nutre, dell'acqua con cui si disseta; tutto questo deve avvenire in sinergia con la consapevolezza del vero senso della vita e del significato intrinseco della sofferenza e della malattia/benattia. Il libro è stato concepito come manuale pratico, finalizzato a suggerire al lettore consigli efficaci per mantenersi in buona salute, affinché possa divenire artefice del proprio benessere e arbitro del proprio destino. -
Specchio d'aloe. L'aloe tra mito e storia
Questo libro è ricco di notizie e dati per conoscere l'Aloe, i suoi segreti e i suoi rapporti con il genere Homo. La lettura del libro spazza il campo da errori, esagerazioni, confusioni; e, contemporaneamente, apre nuove strade di ricerca. Non ci inganni l'apparente brevità del testo: è un superconcentrato di sapere, il Dott. Patti, non mette nel testo un paragrafo che non sia essenziale. Lo ""Specchio d'Aloe"""" riflette, ovviamente, l'immagine del suo autore: medico ematologo, patologo clinico di professione, ma i suoi interessi di studioso spaziano dalla scienza all'arte. Profondo conoscitore (e lo """"Specchio"""" lo dimostra) dei Classici, incarna la figura dello studioso multidisciplinare, che un tempo si sarebbe, giustamente, chiamato universale. Prefazione di Gabriele Peroni."" -
Come è stata la notte?
Com'è stata la notte nell'oblio? La notte dell'anima, di una vita mal spesa, di un tunnel di cui non si vedrà la fine? Un uomo un giorno si sveglia e non si riconosce: la moglie, la casa, il suo lavoro, tutto è come dentro un caleidoscopio, dentro un contenitore che gli appare del tutto estraneo. L'unica via è la fuga. In un lungo peregrinare si intrecciano storie, un cane irlandese diventa il più intimo amico e una donna mulatta lo battezza, donandogli un nome nuovo, forse una speranza. Ma è forse un nome a definire una persona? A dirci chi siamo? Una storia che arricchisce chi la legge, piena di suggestioni, di testo nel testo, di una voce elegante che parla, sussurra, riflette. L'autore riprende un'eco pirandelliana, la sviluppa e la porta avanti con raffinatezza e un'innata dolcezza, sembra quasi mettersi (o metterci?) una mano sulla coscienza, sul riassunto di una vita... vissuta? -
Biologia, politica e libertà. Una teoria della politica nella scienza del comportamento umano
Il comportamento politico delle società umane rimane ancora avvolto da molte nubi e pone innumerevoli interrogativi. Perché gli uomini si aggregano? Perché dimostrano spirito gregario? Perché si possono sondare e prevedere le loro preferenze? Che cosa spinge alcuni di loro a farsi leader? Quando si può datare l'inizio della vicenda politica e sociale dell'umanità? E in essa prevalgono i comportamenti aggressivi o quelli cooperativi? Sono solo alcune delle domande che ci poniamo quando si analizza la storia del Genus Homo dopo la sua completa emersione cognitiva - una storia assai breve, di qualche migliaio di anni che sono veramente pochi rispetto al lunghissimo periodo della sua selezione biologica e del suo adattamento sociale durato più di un milione di anni. Ad alcune di queste domande la recente letteratura scientifica e sociologica comincia a offrire risposte documentate ed esaurienti e si concretizza, con questo libro, la possibilità di formulare una teoria generale della politica che si muova su basi meno incerte e pericolanti. La scienza politica e anche quella economica fino a qualche decennio fa si muovevano ancora nel campo delle congetture e non avevano alcun presupposto rigorosamente scientifico. Nel passato i maggiori interpreti e studiosi della sociologia, dell'economia e della politologia hanno offerto molte teorie che però avevano solo il supporto della analisi descrittiva e comparativa delle società umane. Prefazione di Daniele Cardelli. -
Architetture e opere pubbliche a Palermo negli anni della ricostruzione 1943-1962
Il libro è frutto di ricerche d'archivio e di consultazione di fonti bibliografiche comprendenti testi specialistici e quotidiani del periodo in esame posto tra i poli temporali dei due Piani regolatori generali della città del 1942 e del 1962. È un arco temporale che costituisce il trait d'union tra quanto si era elaborato, ed in parte realizzato, durante il fascismo e quanto si andò ad attuare negli anni '60. Il periodo è anche quello della riorganizzazione amministrativa e legislativa della Nazione dopo la caduta della dittatura e della conseguente ristrutturazione degli enti pubblici e territoriali: dall'Alto Commissario per la Sicilia, alla Consulta ed allo Statuto autonomistico regionale, passando per le amministrazioni del Comune e della Provincia palermitana e dalla sanità all'edilizia popolare. Due decenni sintomatici per le nuove problematiche e disfunzioni derivanti anche dalla migrazione interna e dall'inurbamento nel capoluogo di un gran numero di persone dai centri della provincia. La riappropriazione, dunque, di dati, fonti conoscitive e notizie degli interventi pubblici del periodo in oggetto dà certamente la possibilità di approfondire e recuperare la conoscenza e la lettura delle vicende che anticiparono o determinarono scelte riguardanti le mutazioni sociali e le mut(il)azioni urbanistiche. -
Totò, l'ultimo sipario
Totò, dopo oltre sei anni di assenza in cui si dedica al cinema, torna al teatro nel 1956 con ""A prescindere"""". Con questa rivista chiuderà per sempre la sua attività teatrale per la malattia agli occhi che lo rende cieco in scena: è successo il 3 maggio 1957 al teatro Politeama di Palermo. Avrà la forza di andare in scena anche il 4 e il 5 maggio, ma il giorno dopo arriva lo stop definitivo che fa saltare l'ultima replica a Palermo del 6 maggio. Questo libro ripercorre la tournee di """"A prescindere"""" nei teatri italiani, attraverso retroscena mai raccontati. Sulla malattia agli occhi di Totò si scatenano polemiche, gli impresari della rivista chiedono i danni all'attore e lo portano in tribunale. C'è anche un tentativo di corruzione, non riuscito, da parte di alcuni impresari nei confronti dell'oculista palermitano che aveva curato Totò. Ci sono le testimonianze dei protagonisti di quello spettacolo: Franca Faldini, Franca Gandolfi, moglie di Domenico Modugno, Mario Di Gilio, l'imitatore prediletto da Totò, Landò Buzzanca, allora giovane spettatore in loggione. Liliana De Curtis racconta la nonna Anna Clemente, la madre di Totò che era nata a Palermo. Quindi la faticosa ripresa dell'attività cinematografica con una commossa testimonianza di Federico Fellini. La malattia agli occhi di Totò è stata l'argomento di una tesi di laurea, il fotografo palermitano Gigi Petyx racconta gli scatti a teatro e a Villa Igiea. Prefazione di Gianni Riotta.""