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Questo è il nostro mondo. Ediz. a colori
Un viaggio intorno al mondo per gettare uno sguardo dentro la vita di bambini che vivono in luoghi molto lontani da noi. Come va a scuola Monique che vive su un'isoletta nell'oceano Pacifico? O Marcia che vive in un villaggio nella foresta amazzonica? Che cosa farà da grande Akbota che vive in Mongolia con la sua famiglia di pastori nomadi? Ogni bambino racconta come vive, che lingua parla, come è fatta la sua casa, che cosa desidera fare da grande. Età di lettura: da 6 anni. -
Dodici storie dal cielo
Durante le notti terse, il cielo sembra non avere limiti. Nel blu denso della volta celeste, luci e ombre delineano forme fantastiche che lasciano ammaliato l'osservatore. ""Dodici storie dal cielo"""" svela alcuni dei segreti che si nascondono tra una stella e l'altra. È la storia di un viaggio, di una doppia scoperta. Racconta di Nana, una stella appena nata, che esplora l'Universo alla ricerca del posto giusto in cui fermarsi. Nel corso del suo tragitto, la stella incontra le dodici costellazioni zodiacali che le raccontano della loro vita terrena e di come furono trasformate in puntini luminosi. Guidata dalle voci, dai soffi e dai suoni che provengono da questi loquaci abitanti dell'Universo, Nana sarà in grado di scegliere il suo personale spicchio di cielo. Età di lettura: da 8 anni."" -
Eclissi quotidiane. Testo inglese a fronte
La carriera poetica di Roger McGough inizia nella Liverpool dei primi anni Sessanta. La città inglese per una strana alchimia, diventa un vibrante laboratorio di creatività. Musica, arte, poesia, teatro abbandonano i luoghi chiusi delle accademie e scendono in strada, entrano nei pub, nelle scuole, nelle carceri. I reading di poesia, le performance neodadaiste e patafisiche, i concerti di musica rock invadono la città. McGough con irridente comicità racconta in presa diretta le inquietudini e le aspirazioni di quella generazione. Negli anni l'esuberanza giovanile lascia spazio a un'ironia asciutta e meditabonda. Ai toni seducenti delle poesie giovanili si aggiungono così note più cupe che toccano le corde più profonde del sentimento. -
Souvenirs. Tre novelle
Joseph-Arthur de Gobineau (1816-1882) viaggiò a lungo fra la Germania, la Svezia, il Brasile, l'Egitto, la Turchia, la Russia, la Persia, sostando per qualche anno in Grecia dove visse, tra Atene, Corfù, le Cicladi, il periodo più felice della sua esistenza. Dai suoi viaggi verso l'Oriente trasse le atmosfere dei racconti raccolti nel libro, in cui l'esotismo, filone che all'epoca della loro stesura conosceva una stagione floridissima, è investito da una luce particolare, inconfondibile, marezzata di ironia ma anche di sgomento. -
Magistra latinitas e magistra barbaritas. L'Europa e un testamento
Julius von Schlosser è un figlio eccellente di quella Vienna capace di stupire per i suoi acrobatici volteggi, compiuti, però, con incredibile grazia. In quella Vienna si sviluppò la religione ""scientifica"""" di Freud, mentre la gente si dilettava della graffiante critica sociale di Schnitzler e Kraus. Le arti si muovevano tra la Secessione e il razionalismo di Wagner e quello estremo di Adolf Loos, tra i bizantinismi di Klimt e lo sconvolgente Schiele. Nei postumi di quell'atmosfera, Julius von Schlosser, nel 1937, scrive questo saggio che può definirsi a buon diritto il suo testamento spirituale: un esame attento del passaggio e dell'incontro di due anime culturali, fra Antichità e Medioevo, da cui scaturirà l'Europa che conosciamo oggi."" -
Proposte per Leonardo scultore. Con il saggio Prospettiva «di spiracolo»
Un importante critico e storico dell'arte scrisse ormai 75 anni fa che ""l'attribuzione di sculture a Leonardo è un giuoco pericoloso quanto il critico è incline a indulgervi"""". Al gioco, fin dal 1987, decise di iscriversi anche Alessandro Parronchi, il quale elaborò l'ipotesi di un Leonardo scultore sulla base di serrati confronti con i suoi disegni, la sua pittura, mettendone in luce le diversità e le affinità con l'arte del suo tempo. Ora quelle ipotesi trovano corpo in questo libro che costituisce il saggio più provocatorio oggi disponibile su una parte dell'opera del vinciano che è rimasta nell'ombra forse perché l'autore stesso la poneva in secondo piano rispetto al primato della pittura."" -
Un certo Gesù
In questa raccolta poetica Lucille Clifton tocca temi e personaggi del Vecchio e del Nuovo Testamento. La poetessa dà voce ad Adamo ed Eva, a Lucifero, a Maria, a Giuseppe e al Cristo, rappresentandoli in tutta la loro umanità e fisicità attraverso un tono che recupera la musicalità folk e jazz, unita a una profonda indagine psicologica e un'appassionata ironia a tratti melanconica (ma mai sentimentale). -
Lettera sul potere di scrivere
Scrivere è un gesto naturale? Una domanda che ogni scrittore si pone e alla quale si risponde in vario modo: è una via per rendere memoria di qualcosa, oppure è il frutto di un'indignazione verso chi riduce la scrittura a un dettato personalistico, al proprio narcisismo. A questa domanda cerca di rispondere questo breve e fulminante saggio, composto da una raffinata scrittrice francese nel 1943 in forma di lettera all'amico e scrittore Jorge Semprún. Senza che mai emerga dal discorso, lo scritto è anche una risposta alla domanda di Adorno: si può fare ancora poesia dopo Auschwitz? Magny crede di sì e scommette sul potere della scrittura di rischiarare il mondo da quella opacità che lo rende talvolta insopportabilmente ingiusto e vano. -
FKS. Riflessi, riflessioni. Fuksas, l'autobiografia
L'architetto italiano, che ha appena finito di costruire il polo fieristico di Milano, il centro direzionale Ferrari a Maranello, il centro commerciale Mab a Francoforte, confessa in questo libro passioni, idee, rifiuti, scelte culturali e politiche, la ricerca della fonte della creatività nel pensiero. Senza risparmiare giudizi severi ai progettisti contemporanei. -
Gli anni di viaggio di Wilhelm Meister, o i Rinuncianti
Nella Germania solcata dagli eserciti di Napoleone, lacerata dai cambiamenti politici e sociali, dalle tensioni dell'incombente era industriale, Wilhelm Meister vive le sue avventure iniziatiche. Testamento spirituale dell'anziano Goethe, il testo indica all'uomo moderno la via da seguire: l'attenzione all'uomo, alla natura, il riconoscimento della religione di Cristo come il più alto grado cui l'uomo possa giungere. -
Il caso Tapner
In esilio a Guemesey, Victor Hugo scrive anche sulla questione della pena capitale. Lo spunto gli è dato dalla condanna ed esecuzione di un certo Tapner, colpevole di aver ucciso una donna per derubarla nella propria casa, fatto avvenuto proprio sull'isola dove lo scrittore viveva la sua condizione di ""proscritto"""". Nei tre testi che qui vengono tradotti in italiano, Hugo si rivolge alla popolazione dell'isola chiedendo loro clemenza e mettendo in luce la """"barbarie"""" della pena di morte. Il suo appello non ferma la mano del boia, e a esecuzione avvenuta Hugo invia una lunga lettera di protesta a Lord Palmerston, il ministro dell'Interno inglese, dove rievoca con attenzione minuziosa e persino a tratti raccapricciante l'avvenimento."" -
Pinocchio e altri balocchi. Dialoghi con un burattino e meditazioni trascendenti sui giocattoli
Il narratore si lascia sorprendere lungo la strada dal piccolo burattino che ha ispirato tanti bambini dall'Ottocento a oggi, e Pinocchio lo convince a fare un viaggio nel Paese dei balocchi. È un viaggio nella memoria, nel modo di giocare e nell'ingegno umano che ha inventato i gingilli più strani per dar fondo alla fantasia e alla ricerca del burattinaio. Forse a ben pochi adulti verrebbe in mente di salire su un carro dalle ruote fasciate di stracci e guidato dall'omino palla di burro per affrontare un mondo senza tempo e senza confini. È così che prendono forma alcuni singolari ""dialoghi morali"""", e ci si trova immersi fra antiche carte e balocchi impolverati usciti da vecchi bauli che il tempo moderno ha relegato in soffitta. Dalla bambola greca alle scatole cinesi, dai giochi individuali a evoluti ritrovati tecnici, fino alle insidie dell'arte con le installazioni di Maurizio Cattelan. Una riflessione che risale alle sorgenti dello svago e dell'educazione, e si allarga alla letteratura, all'arte e alla religione, con colpi di scena e contrattempi dove, per così dire, il burattino ci mette il naso e tutta la propria birichina cocciutaggine."" -
Brevettare? La proprietà delle idee nel terzo millennio
Il brevetto è buono o cattivo? Denota l'arroganza delle multinazionali o tutela le piccole aziende innovative? Vale in quanto tale o richiede investimenti tecnologici? Penalizza i paesi economicamente più deboli o incentiva la competitività? È utile applicarlo ai nuovi settori innovativi (software, bioingegneria, multimedialità)? A tali domande cerca di rispondere il presente libro scritto con linguaggio divulgativo da tre fra i massimi esperti di questi problemi in Italia e in Europa. Dalle loro considerazioni si può capire meglio la funzione del brevetto in un momento in cui s'impone la nuova concorrenza di paesi come Cina, Corea del Sud e India che copiano disinvoltamente le innovazioni prodotte in Occidente. -
Più oro dell'oro. Testo greco a fronte
Saffo, la maggior poetessa dell'antichità, contemporanea di Alceo, nacque nella seconda metà del VII secolo a.C. nell'isola di Lesbo, la stessa dove mille anni dopo Longo avrebbe ambientato, quasi un omaggio a una figura divenuta ormai leggendaria, gli amori pastorali di Dafne e Cloe. A Mitilene diresse un tiaso, una comunità di fanciulle appartenenti, come lei, alle più influenti famiglie aristocratiche dell'isola, unite nel sacro vincolo del culto di Afrodite, educate alla sapienza, alle buone maniere, al canto, alla musica e alla danza. Proprio alle fanciulle del tiaso è dedicata la parte più cospicua della sua opera, che la poetessa doveva cantare personalmente con l'accompagnamento della lira. Tema fondamentale di questi versi è Eros, il ""servo di Afrodite"""", il """"tessitore di miti"""" che scuote la mente e scioglie le membra degli umani, ora declinato secondo gli ideali - anche stilistici della grazia e della delicatezza, ora rappresentato nella sua sensuale fisicità e nella sua devastante potenza."" -
Invenzione e oblio. Indagini sulla tradizione letteraria
Attraverso una serie di indagini dedicate ad alcuni autori assai distanti tra loro (da Dante a Primo Levi e Pasolini, da Chamfort a Beckett), vengono ripercorsi alcuni episodi particolarmente emblematici del difficile processo di trasmissione della tradizione letteraria nel Novecento. La costante dialettica tra i valori che questa ci ha lasciato in eredità e le mutate esigenze del mondo attuale mette in luce le contraddizioni della nostra stessa idea di cultura. Cercare di ripensare un diverso modo di rapportarsi alla tradizione letteraria e culturale costituisce il filo rosso che attraversa e collega strettamente tra loro gli studi qui raccolti. -
Un teatro apocrifo. Il potenziale dell'arte teatrale nel Workcenter of Jerzi Grotowski and Thomas Richards
Jerzy Grotowski (1933-1999) è considerato unanimemente l'ultimo grande protagonista del teatro contemporaneo di statura universale. La sua grandezza viene ogni giorno di più riscoperta da critici e spettatori, e tanto sulla scena quanto negli studi emerge la centralità delle sue concezioni non solo relative al teatro. Al cuore del suo lavoro c'è l'attore e l'essere umano, il corpo nelle sue manifestazioni visibili (la persona) e invisibili (l'essenza). I suoi testi sono stati spesso fraintesi, e per lungo tempo la sua opera (svolta per quindici anni in Italia, prima di passare il testimone al giovane Thomas Richards) è stata praticamente ignorata. Questo libro indaga il suo pensiero alla luce dell'esperienza del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards che opera a Pontedera dal 1986. Il saggio organico esamina in particolare la dimensione antropologica di un teatro inteso all'insegna dell'""Arte come veicolo"""", il cui esempio emblematico resta la messa in scena del Dies Irae. Il legame con gli aspetti esoterici e misterici in cui il tantrismo e l'universo kafkiano si fondono, mette in luce il nucleo portante di un'esperienza teatrale che si definisce come """"filosofia a piedi nudi""""."" -
Case di carta. Un imbroglio all'italiana
Comprare una casa: niente di più facile, basta avere i soldi. Quelli che servono, spesso tanti. Ma non è proprio così. Soprattutto se l'impresa costruttrice fallisce. Questo libro racconta l'odissea di molti italiani ""traditi"""" dal sistema che lega imprese e banche nel mercato immobiliare, e come, dalla decisione di alcuni di porre fine a un gioco delle parti che era quantomeno scandaloso, sia potuta venire una trasformazione dell'ordinamento legislativo in materia con la Legge 210/2004, che ora garantisce i soldi dell'acquirente. Qui si racconta come si è arrivati all'approvazione di questa norma, dei suoi protagonisti e dei drammi provocati in centinaia di famiglie italiane incolpevoli. Dal 1942 in Italia la procedura fallimentare individua un capro espiatorio: l'acquirente. Il fallimento, infatti, non comporta alcun rischio per gli istituti di credito che hanno finanziato, spesso senza criteri, l'impresa. I soldi che l'acquirente ha versato prima di entrare in possesso della casa, invece, si perdono nel processo di dissoluzione dell'impresa. Spariscono nel nulla, inghiottiti in un vortice buio, nel quale si aggirano figure inquietanti eppure a noi tanto indispensabili: palazzinari, banche, notai, avvocati, dottori commercialisti, curatori fallimentari, advisor, società di recupero crediti, crediti fondiari."" -
Il soffio dell'Islam. La mistica araba e la letteratura occidentale
Formatosi nella Parigi di Huysmans, di Maritain, di Charles de Foucauld e di Claudel, è in Nord Africa e nel Vicino Oriente, dove giovanissimo realizzò le sue prime missioni geografiche e archeologiche, che Louis Massignon, uno dei maggiori orientalisti del secolo scorso, fece l'incontro decisivo con la parola araba e la spiritualità musulmana. A partire da queste esperienze il rapporto tra il mondo occidentale e quello musulmano verrà da lui interamente ripensato ponendo al centro di tutto l'itinerario mistico. Ma cogliere il destino comune della spiritualità islamica, ebraica e cristiana, implicava un cammino diverso da quello, per esempio, del sacerdote spagnolo Asín Palacios: si trattava anzitutto di apprezzare l'assoluta differenza di ciascuna storia, di distinguere la genesi spirituale dei simboli dell'islam e del cristianesimo, ma anche di cogliere le differenze fra l'ispirazione poetica e l'esperienza mistica, tra la filosofia e il misticismo. Ovvero, distinguere Dante da Ibn 'Arabi. Dai saggi raccolti in questo volume che esaminano i rapporti e le differenze fra mistica e poesia nell'islam e nel cristianesimo, emerge come per Massignon sia indispensabile riconoscere l'unicità delle diverse storie umane, individuali e collettive. Soltanto praticando questo discernimento spirituale, secondo il grande islamista, si può incontrare veramente l'Altro. E tale modo di conoscenza si scioglie, appunto, nell'esperienza mistica. -
Visita ad Heidegger
Fine anni '50, il grande filosofo tedesco vive ormai quasi da eremita nella sua celebre capanna in mezzo ai boschi; un altro filosofo, Jean Guitton, francese, cattolico, amico di Paolo VI, è a Friburgo per una conferenza su Pascal e Leibniz. Heidegger è fuori città; non potendo assistervi, il giorno dopo invia a Guitton un biglietto invitandolo nella sua casetta fra i boschi. Heidegger è già il filosofo messo sotto accusa per il ""peccato"""" nazista degli anni Trenta, però la sua filosofia è sempre un riferimento per il pensiero esistenzialista. Guitton è curioso di conoscere come vive questo pensatore che si è ritirato dal mondo. Queste pagine memorabili sono la cronaca umana e filosofica di quell'incontro sul """"sentiero di campagna"""". Guitton delinea con brevi tratti incisivi l'aspetto fisico, il modo di atteggiarsi, il parlato, gli oggetti sul tavolo del filosofo tedesco, la moglie, sposa devota del mito. Guitton cerca di cogliere la verità di quell'uomo, la """"sua maniera di essere"""", egli è - annota - """"un uomo il cui corpo cerca il lusso del silenzio e della semplicità"""". E Heidegger conclude la giornata con la consegna del suo testamento: Il sentiero di campagna."" -
Le api dell'invisibile. Poeti italiani (1968-2008)
Quarant'anni di poesia. Sedici poeti di forte personalità, la maggior parte dei quali ancora felicemente operanti. Un quadro lucido, organico, coraggioso, composto e ordinato da uno dei nomi più promettenti della nostra giovane poesia: Adriano Napoli. Un titolo suggestivo, tratto da un passo di Rilke: ""Noi siamo le api dell'invisibile. Noi raccogliamo incessantemente il miele del visibile per accumularlo nel grande alveare d'oro dell'Invisibile"""". Una prosa saggistica di forte impronta, chiara, accessibile, che si rivolge a tutti coloro che vogliono condividere, in un lavoro, il rigore dello studio e la profondità di una passione. L'antologia poetica presenta una selezione di testi poetici di: Antonella Anedda, Raffaello Baldini, Fernando Bandini, Dario Bellezza, Giuseppe Conte, Rosita Copioli, Maurizio Cucchi, Sauro Damiani, Milo De Angelis, Umberto Fiori, Franco Loi, Valerio Magrelli, Roberto Mussapi, Umberto Piersanti, Giancarlo Pontiggia, Cesare Viviani.""