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La curva delle cento lire
Nevica. Da giorni. Una coltre bianca ricopre Torino ovattando i suoni, smorzando le luci, rallentando al minimo vitale i ritmi del grande organismo urbano. In questa sorta di sospeso torpore, esplode la notizia: nel giro di poche ore due uomini e una donna vengono ritrovati esanimi, ubriachi, vivi ma con la lingua mozzata. Un gesto d'inspiegabile ferocia. Sulla città semiparalizzata da quell'imponderabile sussulto d'inverno aleggia l'orrore di un crimine seriale, alimentato dal consueto tam tam mediatico. Lola, che vive in un precario ma confortevole equilibrio tra il suo negozio di specialità francesi nel quartiere di San Salvario e qualche lavoretto sotto copertura per la Digos, osserva il manifestarsi degli eventi da spettatrice. All'inizio. Perché poi, all'improvviso, ci si ritrova dentro in pieno, costretta a indagare sull'identità di una delle tre vittime, che sembra provenire dritta dal suo passato lontano e vicino. E finirà per essere coinvolta in una vicenda più grande e complicata, di cui non sa controllare tempi, attori, pericoli, obbligata a fare i conti con un mondo criminale che non conosce e che la trascina sull'orlo di un baratro di cui non vede i confini. Un'indagine ad alto rischio, senza esclusione di colpi, che la porta a muoversi in un sottobosco di individui senza scrupoli che lucrano sul doping nell'ambiente dello sport giovanile e sono disposti a tutto pur di coprire i loro sordidi traffici. La nuova puntata della saga di Lola firmata dal duo Tallone&Carillo. -
In moto sulle più belle strade delle Alpi. Dalle Alpi Marittime alla Slovenia
Quasi 1300 chilometri di montagne. Le più spettacolari d'Europa. Solcate da strade che percorrono valli, passi, colli, costeggiano fiumi e laghi, attraversano borghi e città, incredibili crocevia di storia, natura, arte, tradizioni. Proprio per questo, le Alpi sono tra le mete più ambite del mototurismo. Questo libro vi porterà in sella sulle più belle strade alpine: dagli storici valichi delle Alpi del Mare tra Piemonte, Francia e Liguria, ai 4000 valdostani; dalla direttrice che punta verso il Grande Nord attraversando l'Ossola e la Svizzera agli imperdibili percorsi d'alta quota dello Stelvio; dall'aria rarefatta dei meravigliosi passi dolomitici, ai limiti del mondo tedesco, alle Prealpi venete, fino alle Alpi Orientali, ai confini con la Slovenia. E, per i più ardimentosi e appassionati, un tour su sterrato al cospetto del Monviso. Per ogni itinerario, una dettagliata scheda tecnica con cartina, tutte le informazioni utili per organizzare i tour e un apparato iconografico realizzato ad hoc. Un grande libro per motociclisti scritto da un motociclista. -
Itinerari imperdibili in mountain bike in Piemonte e Valle d'Aosta
Il Piemonte alpino e prealpino e la Valle d'Aosta sono un paradiso dei biker: per la straordinaria varietà dei paesaggi, per la ricchezza ambientale e storico-culturale del territorio, per la presenza di itinerari adatti a tutti i livelli di difficoltà. E se in questa nuova, originale raccolta di percorsi non poteva mancare una superclassica come la Via del Sale tra Piemonte e Liguria, gli autori si sono concentrati sul Nord del Piemonte, territorio forse meno noto agli appassionati ma incredibilmente ricco di percorsi sorprendenti, e sulle grandi montagne valdostane. La Panoramica Zegna nel Biellese e la baraggia di Candelo, i monti tra val Sesia e valle Strana, il giro del lago d'Orta e i vigneti di Gattinara, la val Formazza e l'Alpe Devero. E ancora, in Valle d'Aosta, la mitica balconata del Cervino, i colli Chavannes, Fenêtre Durand e Invergneux, i laghi Palasinas, lo storico ru Courtod, lo Zerbion. Per ogni itinerario: descrizione dei percorsi, profili altimetrici, cartine, tempi di percorrenza, approfondimenti storici e culturali sui territori attraversati. Itinerari per tutti, illustrati da apparato iconografico realizzato ad hoc. -
In montagna con il treno. A piedi e in ferrovia tra Italia e Svizzera
L'arco alpino centroccidentale tra Lombardia, Svizzera e Francia è percorso da alcune tra le più ardite e suggestive linee ferroviarie di montagna d'Europa. Treni a scartamento ridotto, ferrovie a cremagliera, gallerie e viadotti d'incredibile arditezza, percorsi che sono capolavori di genio ingegneristico e che offrono la straordinaria opportunità di condurre l'escursionista nel cuore autentico delle Alpi, in luoghi di eccezionale valore paesaggistico e storico. Un'occasione imperdibile per realizzare escursioni altrimenti impensabili: dalle stazioni di arrivo, spesso situate ad alta quota, si sviluppano itinerari spettacolari e adatti a tutti i camminatori. Dalle ferrovie del Monte Bianco a quella del Furka-Oberalp, dalla mitica Centovalli-Vigezzina alla ferrovia del Bernina, patrimonio dell'umanità UNESCO, dal monte Rigi al monte Pilatus, dalle ferrovie ticinesi allo Jungfrau, passando per l'emozionante belvedere del Gornergrat e il lago d'Iseo: escursioni che portano a scoprire alcuni dei luoghi più panoramici e spesso inaccessibili delle nostre montagne. Per ogni itinerario: schede tecniche, cartine, approfondimenti e un ricchissimo apparato iconografico realizzato ad hoc. A piedi e in ferrovia: le Alpi, così, non le avete mai viste. -
Briganti di Ciociaria. Indagine su una congiura dimenticata
Grazie a una minuziosa ricerca d'archivio, che ha permesso di portare alla luce una ricca documentazione tratta dal fascicolo di un processo penale della Sagra Consulta Pontificia conservato presso l'Archivio di Stato di Roma, questo originale e prezioso volume ricostruisce le vicende dell'omicidio del capo della Finanza di Vallecorsa, un paese ciociaro della provincia di Frosinone patria di briganti, all'epoca della Repubblica Romana. Nell'analitico e critico esame degli atti, l'autore trova le conferme di un racconto popolare tramandatosi nei secoli, ben diverso dalla versione ufficiale dei fatti. Un cold case, lontano 167 anni, che, approfondito da un investigatore di professione, riscrive la storia di quel delitto, rivela una congiura ordita e tenuta nascosta per decenni dai notabili del paese e getta nuova luce su un periodo controverso dell'Italia preunitaria. -
La Libia e l'Italia. Dalla guerra di conquista del 1911 a oggi
La Libia e l'Italia: un rapporto travagliato ma necessario, inevitabile come il Mediterraneo che divide e unisce i due paesi, cominciato più di un secolo fa e proseguito senza interruzioni fino a oggi, secondo modi e tempi mutati più volte. Attraverso una sequenza di immagini tratte dagli archivi ANSA e dei suoi partner, Arturo Varvelli ripercorre le tappe di una storia su cui rimangono numerosi coni d'ombra, che è indispensabile illuminare se si vogliono comprendere le vicende contemporanee. La guerra italo-turca del 1911, che portò alla conquista di Cirenaica e Tripolitania, e il consolidamento della ""quarta sponda"""", avvenuto durante il fascismo a prezzo di un'occupazione militare feroce e di pesanti deportazioni, tra le più violente esperienze di campi di concentramento coloniali nella storia del Mediterraneo. La sconfitta della guerra d'Africa e il regno di Idris Senussi (1951-1969), poi deposto dal colpo di stato che ha portato al potere Mu'ammar Gheddafi, protagonista assoluto della storia recente della Libia fino al 2011, quando una rivoluzione ha posto fine al lungo, controverso dominio del Colonnello. Infine l'attualità, fatta di contrasti fra milizie e poteri locali, faticosi tentativi d'instaurare un regime democratico condiviso, fiammate di estremismo islamico, bagliori di guerra ed esodi di massa sui barconi che ogni giorno solcano le acque del Mediterraneo. Da """"Tripoli bel suol d'amore"""" all'Isis, la storia per immagini del rapporto tra Libia e Italia."" -
A piedi tra le vigne di Langhe e Roero
Le grandi vigne di Langa, dove nascono alcuni fra i più importanti vini del mondo. Castelli e borghi ricchi di storia, colline modellate dal lavoro millenario dell'uomo. Un paesaggio unico e irripetibile, non a caso Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Ma anche, spostandosi verso l'arco alpino, i panorami già quasi montani dell'Alta Langa, crinali mozzafiato dove i vigneti lasciano il posto al bosco e ai campi. E poi, oltre il Tanaro, i rilievi aspri e selvaggi del Roero, dove ai filari di vite si mischiano foreste, rocche e forre a formare una tavolozza di forme e di colori che non ha uguali. 20 imperdibili itinerari escursionistici; tutti, tranne uno, sono percorsi ad anello che partono e arrivano nello stesso punto, facilitando così l'organizzazione della gita. Passeggiate facili, di media e breve lunghezza, per rendere queste esperienze accessibili a tutti. Momenti da vivere in tutte le stagioni dell'anno, nelle terse giornate di fine inverno e primavera, ma soprattutto in quelle autunnali, quando le viti accendono le colline di straordinari colori. ""Camminare le vigne"""", diceva Luigi Veronelli, il più grande scrittore di vino del Novecento italiano. Nelle Langhe e nel Roero si può. Si deve."" -
Porta Palazzo in noir
Porta Palazzo non è soltanto il più grande mercato scoperto d'Europa. Per i torinesi, e per chi viene da lontano a visitare Torino, è diventata soprattutto un luogo dell'immaginario, un'inafferrabile babele metropolitana dove, fra i banchi del mercato e i ciottoli tondi del Balon, la città parla mille lingue e altrettanti dialetti, un crocevia sempre in equilibrio instabile di umanità brulicante e marginale, un luogo vitale e forse un poco inquietante, pulsante di traffici, commerci, vite. Soprattutto di storie. Nell'Italia di oggi, non c'è forse luogo migliore per ambientare un noir. E per trovarvi i protagonisti di vicende che raccontano il lato oscuro (ma anche quello più vero, attuale, magnificamente conflittuale) della nostra società. Il cadavere di un tunisino ritrovato a testa in giù in un bidone di olive, una ragazza marocchina in fuga da amici e nemici con uno zaino pieno di soldi, una banconota maledetta che gira di mano in mano e uccide chiunque la tocchi, un boss catanese uscito di galera che sogna di ricreare a Porta Palazzo il regno mafioso degli anni Settanta (ma troverà nuove mafie, al suo posto), la misteriosa (provvidenziale?) uccisione di un palazzinaro che vorrebbe trasformare gli antichi edifici juvarriani in un centro commerciale... Dopo Fruttero&Lucentini, Porta Palazzo torna luogo letterario e diventa lo scenario di cinque racconti noir. Leggeteli d'un fiato e poi correte a Porta Pila, a godervi la sensazione di lieve smarrimento che proverete nel passeggiare tra i banchi del mercato. Perché forse, dopo la lettura, i vostri occhi avranno imparato a vedere cose nuove: cibi inconsueti, abitudini insolite, scorci enigmatici, figure equivoche, prospettive inedite. -
Pittura piemontese dell'Ottocento. 35 capolavori. Ediz. a colori
35 grandi capolavori della pittura dell'Ottocento in Piemonte: un modo nuovo per leggere e (ri)scoprire lo straordinario patrimonio artistico regionale. Per ogni quadro, una minuziosa analisi dei dettagli estetici, tecnici e iconografici, e un approfondimento sulla produzione artistica dell'autore. Un libro scritto da uno storico dell'arte, con uno stile rigoroso ma agile, che permette a tutti di comprendere e apprezzare 35 grandi opere che hanno influenzato la storia dell'arte, piemontese e italiana. -
Antichi mestieri del Piemonte. Immagini, storie, testimonianze
Il racconto di un Piemonte che non c'è più: quello degli antichi mestieri itineranti, che si praticavano quando i campi erano a riposo per arrotondare i magri bilanci familiari. Dagli acciugai della val Maira agli arrotini, dai 'brustiaìre', i pettinatori di canapa di Ostana e della valle Po, ai 'cavie' di Elva, agli ombrellai del Verbano. E poi i materassai, i mercanti ambulanti, i musicanti e i pittori di strada, gli stagnini, i vetrai, i misteriosi rabdomanti e i piccoli spazzacamini dell'Ossola. Un mondo segnato dalla fatica, ormai quasi scomparso e di cui sono rimasti pochi testimoni, ricostruito con una minuziosa ricerca documentale e con un ricco apparato iconografico, in gran parte inedito, proveniente da archivi delle comunità locali e di privati. -
Le maschere di Lola
Lola è braccata. Costretta a mascherarsi, a vivere in clandestinità, senza tetto né legge, lontana dal Caveau, il suo negozio di specialità francesi nel quartiere torinese di San Salvano. Obbligata, con ogni mezzo, a far perdere le sue tracce, mentre la polizia la cerca e il cerchio intorno a lei si stringe sempre di più. Perché Lola è stata incastrata. Accusata dell'omicidio della moglie di un altissimo dirigente dell'ASL, coinvolta in una faida senza quartiere tra gruppi estremisti vegani e «carnivori» disposti a tutto per far prevalere la propria fede, Lola è inchiodata da una serie di prove in apparenza inoppugnabili. Tutto è contro di lei, e neppure Guiscardo, il fidanzato funzionario della Digos, è ormai in grado di aiutarla. Ma è proprio in circostanze come queste che diventa utile l'esperienza della zona grigia tra il mondo della legalità e quello dell'illegalità. Radunata una banda di vecchi (fedeli, inflessibili) e nuovi amici, Lola decide di scoprire chi si cela dietro la serie di omicidi in cui è stata tirata dentro, e si prepara alla battaglia. Che non farà prigionieri, e minaccerà di cambiare per sempre le vite dei protagonisti. Se, com'è stato scritto, il noir è una letteratura del rischio, un'esperienza narrativa da cui neppure il lettore può uscire indenne, questo è noir all'ennesima potenza. Furioso, crudele, spiazzante. Alla fine (se c'è una fine), i confini tra realtà e finzione risulteranno più incerti, più fluidi. Pericolosi. -
La busta gialla
Torino. 2015. Durante una visita fisioterapica, il settantenne Marco, giornalista del Secolo XIX e di Repubblica, scopre di essere stato sottoposto a una serie di iniezioni lombari. Deciso a saperne di più, interroga la madre Paola, che gli rivela l'esistenza di una busta gialla piena di documenti e lettere risalenti alla seconda guerra mondiale. Genova, 1944. La città è occupata dai nazisti. Luigi, il padre di Marco, smobilitato dopo l'8 settembre, è destinato alla deportazione in Germania. Ma Marco sta per nascere. Paola affronta Georg Fischer, alto dirigente della Gestapo, riuscendo a ottenere una temporanea sospensione della partenza: vuole che il padre veda nascere il bambino, prima di affrontare un destino incerto. Ma quando scadono i quattro mesi di rinvio, Marco si ammala di una forma aggressiva di meningite. In una scena drammatica, in cui si gioca il tutto per tutto, i giovani genitori tornano alla sede della Gestapo, dove Fischer, forse per uno scrupolo di coscienza, forse per garantirsi un'immagine positiva in vista dell'imminente resa dei conti che attende i criminali di guerra, strappa la cartolina che segna la sorte di Luigi. Marco viene ricoverato in condizioni disperale all'ospedale Gaslini, dove si scopre che può essere salvato solo da un sulfamidico sperimentale, destinato alle truppe tedesche. Comincia una corsa contro il tempo alla ricerca del medicinale, infine miracolosamente reperito e somministrato con una serie di iniezioni lombari. Marco si salva, e intanto si avvicinano la line della guerra e la liberazione di Genova (l'unica città italiana in cui i tedeschi si arrendono ai partigiani). Fin quando tutto sarà finito, Paola scoprirà che il farmaco era stato sperimentato non solo sulle truppe di occupazione, ma anche sui prigionieri dei campi di sterminio. -
Un secolo di immigrazione a Torino. Storia e storie dall'Ottocento a oggi. Ediz. a colori
Con le straordinarie immagini degli archivi ANSA e le parole di un grande storico, il racconto dell'immigrazione a Torino. Un viaggio lungo un secolo che inizia a fine Ottocento, quando la città perde il ruolo di capitale e si reinventa centro di produzione industriale, e dalle valli montane e dalle campagne piemontesi arriva il primo dei tanti flussi di persone alla ricerca di lavoro e di una vita migliore. In seguito, nel periodo delle due guerre mondiali, Torino si distingue nella mobilitazione bellica: dalle sue fabbriche usciranno proiettili, mezzi d'assalto, paracaduti e armi, anche grazie allo sforzo degli immigrati e delle donne che prenderanno il posto degli uomini impegnati al fronte. E poi la grande pagina della città-fabbrica, quando Torino sembra voler dire solo FIAT, e migliaia di persone saltano sui treni del sole per indossare le tute blu della fabbrica del Lingotto. Torino deve fare i conti con l'emergenza abitativa e l'adeguamento dei servizi, e deve imparare a convivere con i «nuovi cittadini», in un processo d'integrazione che sarà lento e spesso sofferto da entrambe le parti, come nell'emblematico caso di Orbassano, che negli anni Cinquanta viene eletto a «dormitorio di periferia» e vede aumentare la sua popolazione di quattro volte. La conclusione del viaggio è l'immigrazione «di oggi» da paesi dilaniati da guerre e povertà, che non hanno più nulla da offrire a chi rischia la vita pur di raggiungere l'Italia. Supportato da una rigorosa ricerca documentale, un saggio dallo stile agile e di facile lettura, che ci aiuta a capire, se ancora ce ne fosse bisogno, che «siamo tutti figli delle migrazioni». -
35 borghi imperdibili del Monferrato
Panorami incantati ricchi di storia e arte, concentrate in borghi da cui svettano le sagome imponenti di castelli e antiche chiese, incastonati come gioielli tra colli, valli, vigneti, prati e boschi. Luoghi pieni di fascino, che hanno molto da raccontare tra le loro antiche vestigia, e che conservano tesori d'arte d'inestimabile valore. Un territorio a misura d'uomo, da percorrere di borgo in borgo con l'auto, in bicicletta e a cavallo. Uno straordinario pezzo di Piemonte carico di storia, cultura, enogastronomia, mercatini, eventi e manifestazioni, che propone al turista lento e curioso un ampio ventaglio di strutture in cui soggiornare per avere il tempo di godersi il piacere della scoperta. Tra le colline astigiane e l'Appennino ligure-alessandrino, un'irripetibile fusione di tradizioni, paesaggi, odori e sapori. Una terra che cattura e contamina l'anima di chi ci nasce, di chi la attraversa, di chi l'ha lasciata e poi ritorna, di chi la scopre per la prima volta. Itinerari d'accesso, musei, informazioni pratiche per la visita e il soggiorno, approfondimenti su storia, prodotti tipici, tradizioni culturali ed enogastronomiche. Un viaggio tra i borghi del Monferrato: imperdibili. A due passi da noi. -
Le grandi battaglie della resistenza in Piemonte
Un libro per raccontare i più importanti scontri fra nazifascisti e bande partigiane avvenuti in Piemonte dal dicembre 1943 al maggio 1945: dalla tragica battaglia di val Casotto a quelle di Vinadio, Pontevecchio e Briccossino; da Bibiana al Triplex, dalla val Sangone a Balmafol, sino alla disperata difesa del col Mayt e del Pic Charbonnel; e ancora i combattimenti di monte Soglio e Ceresole, fino ai drammatici fatti di Megolo, nell’Ossola. Formazioni garibaldine, autonome, di Giustizia e Libertà danno battaglia sulle montagne piemontesi, in risposta ad attacchi tedeschi e per tenere aperti i valichi per la Francia in previsione dello sbarco alleato. In alcuni casi attaccano per primi e riescono a superare le divisioni ideologiche per far fronte comune nella lotta «per un’aspirazione di libertà» che alla fine vinceranno. Storie di rappresaglie crudeli, di atti di eroismo, di personaggi ormai nella storia della letteratura grazie a scrittori come Beppe Fenoglio o che hanno lasciato importanti testimonianze, come Enrico Martini Mauri con il suo Partigiani penne nere, testo fondamentale della Resistenza. Un libro che unisce alla rigorosa ricerca documentale uno stile agile, con un ricco apparato iconografico proveniente da archivi privati e da istituti storici del territorio. -
Donne a Torino nel Novecento. Un secolo di storie
Una narrazione originale che, attraverso racconti, biografie in gran parte inedite e immagini, ripercorre un secolo di Torino al femminile. Un modo nuovo di leggere la storia della città e dei suoi mutamenti. Uno sguardo inedito sulla storia delle donne che nel Novecento a Torino hanno contribuito con il loro essere e il loro fare a rendere la città un luogo capace di accogliere e riconoscere le donne come soggetto attivo, superando l'invisibilità che le ha caratterizzate nel secolo scorso. Una straordinaria mappa esistenziale al femminile, dettata dagli incontri dell'autrice, reali e simbolici, delineatisi nel tempo. Una narrazione affascinante e mai tentata: dalle suffragette d'inizio secolo all'epopea delle sartine, dalle sigaraie della Manifattura Tabacchi alle lavoratrici della Grande Guerra, dalle donne protagoniste dell'antifascismo ai movimenti degli anni Sessanta e Settanta. Le artiste, le scienziate, le militanti per i diritti civili e politici, le donne impegnate nell'accoglienza d'inizio millennio. Una straordinaria sequenza di storie e ritratti di personalità femminili che hanno contribuito a plasmare l'identità storica della Torino contemporanea. L'autrice dà nome e volto a tante donne, compiendo il primo passo per la loro conoscenza, l'acquisizione di una consapevolezza che al nome non si ferma; fa affiorare dal buio percorsi esistenziali, salva dall'oblio inedite e misconosciute storie. Perché, forse, quello che salviamo ci salva. -
C'era una volta la villeggiatura. Vacanze d'altri tempi in Piemonte fra montagna e laghi. Ediz. a colori
All'inizio era la «villeggiatura», esclusivo appannaggio delle classi più agiate. Gli aristocratici impegnati nel Grand Tour. Lo sviluppo dell'alpinismo, dello sci e del turismo estivo e invernale nelle valli alpine del Piemonte. La costruzione della rete di rifugi e bivacchi del CAI. Poi la rivoluzione del treno e delle prime automobili, che rende possibili i viaggi a una fetta sempre più ampia della popolazione. Fioriscono nuove stazioni turistiche, come Sestriere, e alberghi e ristoranti spuntano anche nelle più remote località delle Alpi, mutandone l'aspetto, l'economia, il tessuto sociale. Nascono nuove professioni per soddisfare le esigenze dei turisti. E poi la «Riviera piemontese»: la villeggiatura sui laghi di Viverone, Maggiore, d'Orta e di Avigliana, nel pieno del boom delle cure idroterapiche. Storie di progetti ambiziosi, di personaggi lungimiranti che intuiscono le potenzialità della «nuova moda delle vacanze», di una società che si evolve, di territori mutati in modo radicale. Una minuziosa ricerca documentale, ma dallo stile agile e curioso, e uno straordinario apparato iconografico, in gran parte inedito, proveniente da archivi privati e locali. -
Fidel Castro. Storia e immagini di una rivoluzione. Ediz. illustrata
25 novembre 2016: le agenzie internazionali diffondono la notizia della morte di Fidel Castro. A novant'anni si spegne a Cuba una delle figure più emblematiche e controverse della storia contemporanea. Amato e odiato, combattuto e venerato, Castro è entrato di prepotenza nell'immaginario di più generazioni, anche in virtù di un'esistenza capace di riassumere in sé tutte le contraddizioni della seconda parte del Novecento. Attraverso le immagini degli archivi ANSA e dei suoi partner internazionali, Bruno Maida ripercorre la vita di Fidel: le origini familiari, in una Cuba che la guerra ispano-americana ha consegnato al dominio statunitense, la dittatura di Fulgencio Batista, i primi tentativi rivoluzionari, l'arresto per il fallito attacco alla caserma Moncada. La prigione e l'esilio, l'incontro in Messico con Che Guevara, l'epico rientro a Cuba a bordo della Granma, la guerriglia sulla Sierra Maestra, la vittoria e l'instaurazione del governo rivoluzionario. Poi gli anni del lungo braccio di ferro con gli Stati Uniti, dell'avvicinamento al blocco sovietico, del sostegno ai paesi del Terzo Mondo e dell'America Latina, di cui Castro diventa emblema e paladino. Ma anche le contraddizioni di un regime che fallisce sul piano economico ed è costretto a una sempre più dura repressione nei confronti dei dissidenti, fino al declino personale, fino alla malattia che dal 2006 costringe il Lider Maximo all'abbandono della vita politica. Storia e immagini di Fidel: utopie, grandezza e debolezze dell'ultimo dei grandi protagonisti del Novecento. -
I luoghi della Shoah in Italia. Ediz. illustrata
La geografia della Shoah in Italia è la rete di luoghi che gli ebrei attraversarono e in cui sostarono sulla strada per Bergen-Belsen, Ravensbruck, Buchenwald, Flossenbürg, ma soprattutto per Auschwitz. La geografia della Shoah in Italia è anche fatta di luoghi di reclusione. Conosciamo i 28 campi di concentramento provinciali istituiti dalla Repubblica Sociale, ma furono probabilmente molti di più, perché spesso - è il caso di San Vittore a Milano - le carceri svolsero quel ruolo. E poi, dalla fine del 1943, i campi di concentramento e di transito: Fossoli di Carpi, in provincia di Modena; la Risiera di San Sabba a Trieste; Bolzano dall'agosto 1944; Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo. La geografia della Shoah in Italia, infine, è l'insieme dei luoghi di memoria che contribuiscono a mantenere vivo e vitale il ricordo di quelle vicende. Spesso sono luoghi visitabili o visibili: è così a Fossoli, alla Risiera, al Binario 21 a Milano. E poi ci sono i monumenti, le lapidi, le pietre di inciampo che popolano i marciapiedi delle nostre città e ci costringono a pensare dove mettiamo i piedi. Questo è dunque un viaggio nella memoria della deportazione, ma anche un modo per scoprire la storia negli spazi quotidiani delle nostre vite. Grazie a uno straordinario materiale iconografico, che unisce rari materiali d'epoca e immagini dell'oggi, un libro perché ciascuno di noi possa fare proprio l'ammonimento di Primo Levi: «Fa' che il frutto orrendo dell'odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai». -
Il tempo della strega
Sarcastico cronista della Gazzetta della sera, ex alcolista, Einar viene trasferito da Reykjavík alla redazione di Akureyri, nel Nord dell'Islanda, dove si muore di noia. La sua vita, privata e professionale, rischia di diventare sin troppo monotona, se non fosse per una serie di strani casi di cronaca che turbano la quiete della provincia islandese: uno studente sparisce e viene ritrovato morto, assassinato, alcuni adolescenti si suicidano... Un po' per ragioni professionali, un po' per desiderio di vederci chiaro, Einar indaga quel microcosmo incancrenito dalla corruzione, dal bullismo e dalla droga. Alla vigilia del crack finanziario del 2008, Einar toccherà con mano i lati meno confessabili della società islandese e riuscirà a risolvere quello che il lettore, pagina dopo pagina, scopre essere un caso assai più intricato di quanto non sembrasse all'inizio. Il tempo della strega è un vero tour de force narrativo, primo episodio della saga di Einar: un protagonista che porta il lettore nel cuore delle contraddizioni della nostra società, dominata da un individualismo esasperato e dai meccanismi spesso perversi della comunicazione mediatica. Perché, in fondo, l'Islanda di Einar siamo noi. Un antieroe da cui è difficile staccarsi.