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Gastone Manacorda e l'istanza modernizzatrice nell'Italia liberale tra '800 e '900
Il volume indaga i percorsi storiografici con cui Gastone Manacorda (1916-2001), illustre storico della storiografia marxista italiana del secondo dopoguerra, ha ricostruito i modi concreti con cui hanno operato le strutture sociali e politiche del movimento operaio italiano tra '800 e '900 facendo del movimento operaio un elemento decisivo della più generale storia dell'Italia contemporanea. Manacorda, infatti, cogliendo la storia politica come perno della storiografia contemporanea, ha indagato il bisogno ed il valore di una riflessione storica impegnata a rilevare nella storia dell'Italia liberale tra '800 e '900 la centralità dell'istanza modernizzatrice. Non il giudizio ideologico ma la reale percezione dello svolgersi dei processi di una storia consente la credibilità di un lavoro storico volto allo studio della transizione tra democrazia borghese e socialismo come centro di un approccio democratico al tema della ""modernizzazione"""". Il volume presentando gli studi di Manacorda sulla storia d'Italia del periodo liberale mette in luce il modo come questo storico ha interpretato il problema della """"transizione al socialismo"""" all'interno della democrazia borghese."" -
Per una critica di me stesso. I vent'anni di «Archivio di storia della cultura»
L'Archivio di storia della cultura non ha certo problemi di identità, confessati o nascosti come quando l'indicazione di una nuova serie o la discontinuità grafica lo denunciano o lo mascherano. Ha semmai, tra le ragioni del successo di un indirizzo innovativo, da distinguere quel che sotto la formula ha adeguato temi tradizionali al nuovo linguaggio e quel che ha contribuito, proprio attraverso il nuovo linguaggio, a dire cose nuove a una cultura fin troppo incline all'empiria dell'usa e getta, ristabilendo ogni volta gli strappi delle mode nel circolo virtuoso tra narrazione e pensiero. Tessitore, il più autorevole studioso europeo del moderno Historismus, ha suggerito un'equivalenza tra la sua ""storia della cultura"""" e lo """"storicismo degli storici"""", che è valsa nelle vicende tormentate della storiografia italiana contemporanea a tener desto in ogni forma il colloquio tra gli storici generali e gli storici della cultura, sospingendo a una fertile contaminazione dei linguaggi verbali e no."" -
Contro l'autostima
Gli autori del libro hanno deciso di scrivere questo volume dopo aver svolto per lunghi anni un concreto lavoro psicologico con individui e gruppi con problemi di autostima. Il titolo del libro, con una carica evidentemente e volutamente provocatoria, nasce come risultato di un'attenta analisi psico-antropologica del fenomeno ""autostima"""" e dopo una profonda rivalutazione della contemporanea rappresentazione sociale del costrutto teorico della stima di sé."" -
L' agonia di Apollo. Saggi sull'immaginario in sociologia
Osservare i fatti sociali dal punto di vista razionale significa pure analizzare il rovescio della medaglia, ovvero tutti quegli elementi a-razionali e a-logici che influenzano l'agire collettivo. In una società caratterizzata da un continuo sviluppo della tecnologia e da rapporti sempre più meccanici e freddi, nasce l'esigenza di capire e di interpretare la profonda tensione che viene generata da tutti quegli eventi caotici e carichi di una consistente energia emotiva, sentimentale ed immateriale e che mettono in agitazione il finto equilibrio degli aggregati contemporanei. L'obiettivo dell'uomo occidentale sembra essere il raggiungimento dell'equilibrio apollineo, esprimendosi entro gli equilibri dell'armonia e vivendo in una società democratica, ma tutto ciò sembra essere di breve durata, in quanto l'umanità non riesce a mantenere la perfezione che tanto desidera, è come se le correnti sotterranee dionisiache non possano venire represse, altro che per periodi molto brevi. Il presente volume si muove dalle armonie all'amore, all'analisi dei sentimenti che riempiono di senso l'esistenza. -
Archivio di storia della cultura e quaderni dell'archivio. Indici (1988-2007)
Fondato a Napoli nel 1988 da Fulvio Tessitore, dopo una lunga gestazione risalente al gruppo di ricerca che faceva capo a Pietro Piovani, l'""Archivio di storia della cultura"""" e i relativi """"Quaderni"""" rappresentano ormai una delle voci più autorevoli del panorama filosofico italiano ed europeo. Gli Indici delle annate e degli autori, raccolti in questo volume, sono uno strumento preliminare per chi voglia accostarsi alla ormai ventennale storia dell'""""Archivio"""" e al progetto filosofico e storiografico che la sorregge. Il volume rappresenta un primo momento di oggettivazione di un lavoro più ampio, comprendente anche l'indice dei nomi delle annate I-XX della Rivista (1988-2007) e quello dei """"Quaderni"""" editi fino al 2007."" -
Bulli, pupe e videofonini
Al centro della discussione, giovani connessi 24 su 24 alla rete, protagonisti nelle comunità on line, dotati di io-virtuale su Second Life, che manifestano la voglia di partecipazione all'interno di gruppi ristretti, di piccole tribù nomadi. Una generazione che sfugge alle classificazioni, perché rispetto ai fratelli più grandi o ai genitori ha un ventaglio maggiore di possibilità. Così ognuno costruisce un percorso personale, fatto di passioni e interessi, dando vita a veri e propri palinsesti culturali individuali. -
Stato sociale e strumenti di rilevazione
Il testo affronta diverse tematiche che devono far riflettere su come certe argomentazioni tendono a porre in essere un modo per ""valutare"""" alcuni strumenti di valutazione, che in qualche modo dovrebbero essere efficaci a dare una attenta lettura all'azioni sociali che predominano la scena dell'azione. Sono ancora irrisolti i temi sull'immigrazione, sul tabagismo, sui modelli di consumi, sul suicidio, sulle violenze familiari e sui bisogni in famiglia; sul tema dei giovani secondo la visione sturziana, ma anche cosa sono le terapie che muovono per il benessere relazionale; e perché no passare da Pelto a Simmel secondo un'argomentazione che tenta di mettere d'accordo l'annoso problema della teoria e della sperimentazione. Il testo offre così degli spunti che rimandano ancora alle continue ricerche dello scienziato sociale: egli è ancora chiamato alle soluzioni di sempre questioni aperte dello Stato Sociale."" -
Così vicini, così lontani. Visione di scienza nei ricercatori CNR
La ricerca si basa su interviste non strutturate a 100 ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ed esplora la visione della scienza dei ricercatori attraverso tre aree tematiche: demarcazione fra scienza e non scienza; aree problematiche della scienza; ideologia della scienza. -
Fondamenti di urbanistica. Con CD-ROM
La mescolanza tra le componenti teoriche, le importanti e complesse pratiche operative, le molte interfacce con altre discipline, mal si prestano ad una attività definitoria come quella che è chiamato a fare un corso di ""Fondamenti di Urbanistica"""". Il volume prende l'avvio dalla storia della formazione delle città e prosegue con le teorie del novecento sulla forma della crescita, messe subito dopo a confronto con la realtà. Prosegue poi con le questioni strutturali della rendita, del rapporto pubblico privato, della sovrapposizione di norme e poteri, e di come tali questioni vengono risolte nei metodi e nei piani. Parallelamente i tematismi specializzati aprono la via alle prime esperienze pratiche, sempre guidate dai più significativi capisaldi teorici. Ogni lezione usa oltre al testo una articolata presentazione in power.point, da scorrere contemporaneamente alla lettura. Il bilancio finale che si trae dal libro è che la disciplina non può essere irrigidita in una definizione, ma va avvicinata come la narrazione di un processo esposto in maniera rigorosa e chiara, e il progetto va avvicinato come il risultato consapevole dell'applicazione di un insieme ordinato di regole."" -
Il grido e l'incontro. Due figure per ripensare la modernità
Nel pensiero della cosiddetta età postmoderna si afferma il primato nichilista della logica della negazione, che nell'espressione radicale è negazione di Dio e dell'uomo. Un progetto culturale ad excludendum, destinato ad immaginarsi come progetto assoluto e definitivo, è tuttavia implicitamente debole. L'autore affronta la questione confrontandosi con le soluzioni espresse nel pensiero occidentale contemporaneo, con il postmodernismo, il nichilismo, la scuola di Francoforte, il pensiero teologico, prendendo in esame, fra l'altro, da diverse prospettive, il dibattito fra sfera pubblica e sfera religiosa che, in particolare dopo il discorso di Ratisbona di Benedetto XVI, ha offerto significativi argomenti di riflessione. -
La possibilità di conoscere. L'apparente antinomia nel pensiero di Karl Mannheimer
Da sempre il tema della validità della conoscenza rappresenta un argomento cardine delle scienze sociali, così come la questione centrale della sociologia della conoscenza, disciplina di cui Karl Mannheim può essere considerato il padre fondatore. La disamina critica del pensiero dell'autore attribuisce unanimemente un vincolo alle sue proposte, nel senso che egli non avrebbe risolto in modo soddisfacente il problema dell'autoriferimento della conoscenza, restando così intrappolato nella impossibilità di uscire da questo relativismo. Il testo qui presentato, seguendo l'evolversi del pensiero mannheimiano, suggerisce la possibilità di scorgere nella produzione giovanile dell'autore elementi risolutivi relativamente alla questione del condizionamento del sapere e del de-condizionamento dello stesso. In questa fase della sua produzione, tra l'altro, si individuano le condizioni che rendono possibile una presa di distanza dal limite ravvisato in Mannheim, di una eccessiva frammentarietà della sua produzione. -
Lettere in cornice
Lo studio intende analizzare l'opera artistico-letteraria del poeta pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti (1828-1882). Molto è stato scritto sulla produzione poetica e pittorica di Rossetti, ma lo stesso non può dirsi per tutta quella parte che vede le due arti, letteraria e pittorica, dialogare e combinarsi attraverso giochi interartistici in grado di produrre risultati di enorme interesse, sia sul piano interartistico sia sul piano intermediale. Il desiderio di far dialogare queste due arti caratterizzò fortemente l'attività artistica di Dante Gabriel Rossetti, e in modo particolare quelle opere che esistono proprio in virtù di questo dialogo: opere di confine nate da un.inarrestabile ansia di visualizzare la verbalità da un lato e raccontare il visivo dall'altro. -
Manuel Bueno, santo e martire. Ediz. italiana e spagnola
In un paesino della provincia di Zamora, si scontrano (e poi diventano misteriosamente detentori di un segreto che li accomuna) il parroco, Manuel Bueno, che tutti venerano e considerano come un santo e Lazzaro, la pecora nera del paese, agnostico dalle idee progressiste, che è appena tornato dall'America dove aveva fatto fortuna. -
Il positivismo italiano: una questione chiusa?
Il positivismo italiano è stato di solito un ottimo sparring partner per ben più agguerriti e robusti lottatori teoretici che, nel prendere le distanze da esso, hanno trovato anche l'occasione per caratterizzare in modo originale la propria prospettiva: l'idealismo prima, il marxismo poi, ed insieme ad essi tutta una serie di correnti che hanno segnato la storia della filosofia italiana dall'Unità ad oggi (spiritualismo, neotomismo, esistenzialismo, per finire con l'ermeneutica), hanno contribuito in modo convergente a creare una ""cattiva stampa"""" del positivismo italiano, magari per contrapporgli più nobili e degni parenti di schiatta europea."" -
L' amore va a letto tardi la sera
Tommy, Alex e Alice, il trio protagonista della bella storia, sono portatori di valori positivi, anche se animati da una sottile inquietudine, da una sorta di interiore sofferenza quasi indicibile e inconsapevole, che ha tuttavia i suoi momenti di catarsi. -
Merito? No, grazie. Meritocrazia ed egualitarismo nella scuola italiana
Ogni tre anni la ricerca PISA dell'Ocse rileva le competenze linguistiche, matematiche, scientifiche degli studenti in molti paesi. La percentuale dei giovani quindicenni italiani dal 2000 al 2006 che hanno ottenuto i punteggi più elevati è la metà rispetto alla media Ocse, un terzo rispetto a quella di Finlandia e Giappone. Lo scarto è rilevante, sicché si può parlare di una anomalia o di una eccentricità italiana non solo rispetto ai paesi del G8, ma anche alla maggior parte dei paesi europei e delle nuove ""tigri"""" asiatiche. La scuola italiana sembra turbata dall'eccellenza scolastica: non stimola gli studenti a perseguirla, sembra anzi propensa a ridurre, se non ad annullare, le differenze tra i rendimenti scolastici degli studenti. Si misconosce in questo modo il merito degli allievi più capaci e attivi."" -
Una casa visitata dai ladri. Lo spazio urbano nell'opera di Vitaliano Brancati
Uno studio attento al piano delle configurazioni spaziali nell'opera dello scrittore siciliano Vitaliano Brancati è in grado di dimostrare come alla parabola intellettuale che portò alla definitiva ""conquista di Catania"""" come luogo privilegiato della narrazione corrispose una precisa presa di posizione ideologica da parte dello scrittore nei confronti del suo tempo. In romanzi come """"Gli anni perduti"""" e """"Don Giovanni in Sicilia"""", la città di Catania catalizzatore e amplificatore di grandi tensioni novecentesche quali la crisi della categoria temporale, fine del potenziale conoscitivo del viaggio, crisi della ragione, decadenza dello spirito nella civiltà occidentale è una città-casa, un luogo heimlich, intimo e familiare, in cui la noia e la malinconia dei personaggi sono il risvolto doloroso della loro intelligenza. Ma quando si passa dal """"Don Giovanni in Sicilia"""" (1941) a """"Il bell'Antonio"""" (1949), ci si accorge che qualcosa è cambiato all'interno di questa tramatura spaziale. Veniamo messi di fronte ad un approfondimento della crisi intellettuale ed esistenziale dello scrittore, in direzione della irredimibile negatività che costituirà la cifra di """"Paolo il caldo""""."" -
Insegnare metodologia delle scienze sociali
Promosso dalla Sezione di metodologia dell'Associazione Italiana di Sociologia, il volume presenta una sorta di censimento dei modi in cui la metodologia viene insegnata nelle università italiane - da Torino a Napoli, da Milano a Roma, da Trento a Salerno e Alessandria - a diversi livelli del percorso di formazione degli studenti. -
Il libro delle favole e delle leggende
Spesso dimenticate o frequentate da pochi studiosi, le opere degli Scapigliati siciliani presentano aspetti significativi che le mettono in parallelo con quelle lombarde e piemontesi. Figura di spicco del periodo e venato da vicende che lo allontaneranno dalla vita culturale, ma non dalla scrittura, Girolamo Ragusa Moleti, cosmopolita di etichetta liberal-democratica e nutrito dalle letture di autori d'Oltralpe e d'Oltreoceano, è noto come romanziere e novellista, meno come poeta. Le sue novelle e i suoi poemetti in prosa, leggibili soltanto in edizioni e riviste ottocentesche o in qualche recente antologia, rivelano caratteristiche e tematiche interessanti. In quest'edizione la curatrice propone una scelta di testi, restituiti nella loro rispondenza filologica, secondo un percorso tematico che parte dalla memoria e dalla vita, passa attraverso la sventura e il male, affonda nel dolore e nella morte, si permea di mistero e fantastico, e, grazie all'amore, approda all'anima. -
Il Sessantotto in periferia
A quarant'anni di distanza dalla stagione della mobilitazione studentesca, il '68 sembra ancora non avere trovato una sua propria collocazione nella memoria collettiva. Osannato da alcuni, male assoluto per altri. Il tentativo qui sviluppato è quello di capire e strutturare un percorso che parte dalla mobilitazione nazionale per poi legarsi alla mobilitazione di una città di provincia, Catania, disegnando un immaginario culturale e politico, realizzato solo in parte, che ha prodotto un radicale cambiamento della nostra società. Tutto cambia con il '68, la musica, il teatro l'architettura, il cinema, la vita dei militanti. Tutto irrimediabilmente assume contorni diversi, forma e sostanza, cultura e rappresentazione della vita reale. Oggi, di quell'annus mirabilis, rimane la memoria; una memoria irriverente e profondamente divisa.