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Lettere a Sophie
La corrispondenza amorosa tra Denis Diderot e l'amante Louise- Henriette Volland - ribattezzata Sophie in onore della ""culla della filosofia"""" - è considerata nel suo genere una delle vette più alte mai toccate della letteratura occidentale. In realtà, si tratta di una sorta di """"epistolario a una voce"""" - perché raccoglie le sole lettere del philosophe, pur lasciando intendere le risposte di Sophie - capace di far trasparire con estrema chiarezza la straordinaria sintonia di affetti che caratterizzò il loro amore. Ma, al di là degli sfoghi e delle effusioni, questo epistolario è anche una ricerca filosofica corale, in cui gli amanti plasmano il loro pensiero comune in un dialogo e in un confronto reciproci nel tentativo di realizzare una """"vita di verità""""."" -
Gotico femminile. 16 racconti di autrici dell'orrore
Le donne non sono più cattive, né meno cattive degli uomini, semplicemente lo sono in modo diverso. Quando a sollevare la paura al livello di orrore è l'immaginazione femminile, l'orrore è essenzialmente orrore quotidiano: non l'invenzione di quel che è orribile, perché strano, ma la scoperta di quanto vi sia di orribile in quel che è quotidiano. Dagli orrori tragicamente possibili, quali la violenza del potere - non solo e, forse, non soprattutto fisica - alle realtà capovolte, riflesse, rovesciate come un guanto, un filo rosso fatto di ""brividi sottili, arcani, inquietanti"""" tiene uniti questi racconti. Un orrore autentico, sottile e molteplice, ma anche pragmatico, ragionevole e concreto. Il lettore verrà condotto nei sotterranei più affascinanti e misteriosi che ci siano: quelli della natura umana e femminile. Poiché se non vi è orrore dove non vi è immaginazione, non vi è orrore fuori di noi che non rifletta quello che è in noi."" -
Le profondità del cuore. Trattato sufi. Nuova ediz.
La letteratura del sufismo persiano è assai ricca di opere che descrivono in vario modo la realtà interiore e luminosa dell'essere umano. In molte di queste opere si ricorre spesso all'uso di un vocabolario simbolico per rappresentare un'antropologia spirituale, un ""uomo di luce"""", il cui centro è rappresentato dal cuore, organo della gnosi e luogo di incontro con il divino. Nell'opera qui presentata - Esposizione della differenza tra il Petto, il Cuore, il Cuore profondo e il Nocciolo (Bayàn al-farq bayna al-Sadr wa 'l-Qalb wa 7-Fu 'ad wa 'l-Lubb) - il maestro sufi persiano al-Tirmidi (X secolo) spiega gli elementi principali della realtà sottile e spirituale dell'uomo, ispirandosi al Corano e alla Tradizione profetica. Il cuore è diviso simbolicamente in quattro stazioni che, dalla più esterna alla più interna, definiscono quattro livelli di conoscenza, ciascuna associata a un grado spirituale dei Sufi e a una luce particolare. Il testo rievoca la metafora della luce nel cristallo e della lampada nascosta nella nicchia, narrata nel versetto della Luce (Corano XXIV: 35), che ha ispirato mistici ed esegeti mussulmani di ogni epoca."" -
Il quaderno di Kavafis
Alessandria d'Egitto. La nascita di un nuovo profeta sta per sconvolgere i destini della nazione. Sarà un profeta dei poveri, dell'impossibile accordo fra marxismo e misticismo, dell'anticapitalismo? Sì, ma sarà soprattutto un profeta dell'utopia. La famiglia dei Karinakis, nel cui grembo il fanciullo vede la luce, assiste al suo avvento tra premonizioni, vaticini e un'incrollabile passione per la politica. Cento anni di Storia egiziana si dispiegano così, dal 1952 a un ideale 2049, disegnando i contorni del più grande sogno a cui l'Egitto abbia mai aderito: quello di una giustizia sociale dove finalmente l'uomo possa ritrovare dignità e uguaglianza rispetto ai propri simili. Romanzo irriverente, di volta in volta comico e tragico, grottesco ma fedele ai lineamenti essenziali della realtà egiziana, Il quaderno di Kavafis è un affresco delle contraddizioni radicali del nostro tempo., che non esita a metterci di fronte alla possibile Apocalisse a cui il sistema capitalistico ci sta esponendo. Ironico, paradossale, caricaturale e beffardo, certamente eccessivo, è anche l'estrema esortazione a compiere la propria scelta esistenziale: aderire alla lotta contro le ingiustizie o arrendersi alla logica del capitale in cambio di una felicità egoistica? In questo inno alla vita la risposta è nelle parole di José Saramago riportate a esordio del libro: L'alternativa al neoliberismo si chiama coscienza. -
Madri d'Oriente fra tradizione e dissenso
La maternità, secondo le diverse tradizioni religiose dell'Oriente islamico e del Continente asiatico, è il tema attorno al quale si sono confrontate studiose di letteratura, diritto, antropologia e storia delle religioni che hanno fatto confluire in questo libro il risultato della loro collaborazione. Dalla letteratura araba a quella persiana - con un'incursione nella giurisprudenza islamica e i suoi sviluppi di fronte alle sfide della contemporaneità sulle nuove tecniche di riproduzione -, lo sguardo gettato sull'Oriente islamico comprende anche un'indagine sociologica in Marocco e l'analisi del mito di Eva attraverso la disamina dei diari di pellegrinaggio. Il volume propone un incrocio di sguardi sull'Asia meridionale e orientale, con un'attenzione particolare alle fonti di riferimento della tradizione hindu e buddhista e al loro impatto sulla contemporaneità, nonché l'analisi delle tradizioni religiose attraverso la lente della psicanalisi e le forme di espressione collettiva, come la memoria e la narrazione mitica. Introduzione di Anna Vanzan. -
Wanda. L'ultima maitresse. La storia d'Italia dal 1939 al 2020 raccontata dalle lucciole e dai loro clienti
Metà degli anni '90: Stazione Centrale di Milano, sotterranei fatiscenti delle Poste Italiane, una vecchia stracciona alcolizzata dice di essere Wanda la Bolognese. È Claudio Bernieri a incontrarla, e dall'incontro nasce questo libro a lei dedicato e che ne raccoglie la testimonianza. Ma chi è Wanda? Quasi per scherzo comincia la professione della prostituzione, divenendo rapidamente molto nota, soprattutto negli ambienti del potere. Molti suoi clienti sono infatti gerarchi fascisti. Nel Dopoguerra dell'Italia democristiana le cose vanno anche meglio. Wanda dirige il famoso Casino di via Fiori Chiari 17 a Milano, ma ecco che arriva la senatrice socialista Lina Merlin. Nel 1954 deposita alla Camera il suo progetto di legge che prevede l'abolizione delle case chiuse. Wanda e le colleghe insorgono. Ma la storia di Wanda e delle sue colleghe non finisce affatto qui... -
La vita al tempo della peste. Misure restrittive, quarantena, crisi economica
Dall'antichità ai primi decenni del XVIII secolo le epidemie di peste coinvolsero ovunque tutti i possibili aspetti della vita economica, politica e sociale, con analogie impressionanti: la psicosi collettiva, la caccia ai potenziali untori, la negazione delle prime avvisaglie del contagio per timore degli effetti economici che avrebbero innescato; le devastanti conseguenze sul commercio e sull'economia (in primis la ""crisi del '300""""), dovute alle misure restrittive; i tentativi dei governi di sanare il deficit con prestiti, emissione di titoli del debito pubblico, nuove tasse, e di soccorrere con sussidi i disoccupati; gli assalti ai forni per paura della quarantena. È sconcertante come gli strumenti di prevenzione disponibili ai nostri giorni siano gli stessi elaborati nel '300, a partire dal Nord della Penisola, recepiti tardi dal resto dell'Europa (tardissimo dall'Inghilterra), e adottati con successo fino al 1720, quando l'ultimo cordone sanitario (a Marsiglia) debellò quasi del tutto il morbo dal Vecchio Continente. Il ricorso a forme di vera e propria """"dittatura sanitaria"""" fu dal '300 al '700 il metodo comunemente adottato per cercare di far rispettare le misure restrittive."" -
La nebulosa di Andromeda
Opera cult della fantascienza sovietica, scritta a metà degli anni Cinquanta del Novecento, è la storia di un utopico genere umano affratellato nello sviluppo delle scienze e del benessere sociale. Il romanzo è stato tradotto in numerose lingue e letto da milioni di persone, consacrando la fama di Efremov come scrittore. Allo stesso tempo l'opera ha segnato un'epoca, influenzando la successiva produzione fantascientifica, non soltanto sovietica. Nel 1967 ne è stato tratto anche un film di successo. Postfazione di Davide Rossi. -
Il pianeta dei virus e altri racconti di fantascienza sovietica
Un pianeta ostile alla vita che minaccia i suoi temporanei ospiti umani. Opera prima e unica di una scrittrice russa avvolta nel mistero, ""Il pianeta dei virus"""", uscito negli anni Sessanta, è un romanzo breve di fantascienza sovietica, originale in quanto scevro da quelle tinte utopistiche e positiviste tipiche di una certa tendenza letteraria allineata al clima politico dell'epoca. Il romanzo è intriso di una profonda ispirazione metafisica, al punto che appare inevitabile accostarlo a un certo sapore horror marcatamente lovecraftiano, per altri aspetti molto vicino alle inquietanti ambientazioni di Solaris, dello scrittore polacco Stanislaw Lem."" -
I Sabei di Harran e la scuola di Atene
Il libro esamina la condizione dottrinale degli ultimi neoplatonici della Scuola di Atene e mostra l'effetto dirompente dell'Editto di Giustiniano che portò alla chiusura della celebre Istituzione. Tutto ciò impose il forzato esodo verso la Persia ai rappresentanti di questa antica sapienza. L'arrivo dei neoplatonici in Persia provocò una serie di conseguenze positive sul piano spirituale e persino rituale. Tuttavia, a poco a poco quasi tutti i neoplatonici tornarono in Occidente e continuarono il loro insegnamento millenario in scuole di alto livello speculativo. In Oriente i neoplatonici ebbero significativi scambi con le élites nestoriane, mazdee e in certi casi persino con alcuni manichei, ma il momento più significativo di questa straordinaria vicenda fu l'arrivo ad Harran. Qui, per secoli, i neoplatonici alimentarono autorevolmente l'importante tradizione sacra della comunità sabea, che vide anche l'apporto dell'Ermetismo, dei culti astrali caldei e di forme rituali di antichissima origine. Il libro spiega in modo articolato non solo le dottrine che sostanziavano questa straordinaria e poco conosciuta forma tradizionale, ma anche i loro rituali di realizzazione spirituale, vere e proprie tecniche meditative che sotto molti aspetti sembrano potersi accostare a quelle elaborate in contesti religiosi molto sofisticati come quelli indù o estremo-orientali. -
Luce diurna e incubo
Borges scrisse di Chesterton che ""qualcosa nella creta del suo io inclinava all'incubo, qualcosa di segreto, e cieco e centrale"""". In questi trentadue racconti incontriamo un Chesterton nascosto, narratore del fantastico in molte diverse sfumature, dalla fiaba lontana nel passato alla fantascienza sociale, fino alle inquietudini dell'onirico e del surreale. L'inchiostro di queste pagine disegna voli nella notte, distopie sottomarine, una creatura morta che continua a vivere... Ma l'autore sa che l'incubo più grande non si trova nei mostri dell'immaginazione, ma nella natura stessa dell'uomo e del mondo, nella nostra capacità di vedere la realtà, o d'ignorarla terribilmente: perché un prato è fatto di dita e il sole è qualcosa d'inquietante e alieno, sotto il quale viviamo le nostre esistenze ma che non possiamo mai guardare."" -
Chabana. Appunti sui fiori del tè
Un percorso per scoprire le delicate composizioni di fiori spontanei, protagoniste della Cerimonia del tè giapponese. Gli insegnamenti del celebre monaco buddhista Sen no Rikyu e le parole di antichi testi ci fanno capire come osservare i fiori, in modo attento e partecipe, per trarne il massimo piacere. Questa piccola rivoluzione personale ci regala una nuova sensibilità che possiamo estendere a tutto ciò che facciamo. -
Inni universali di pace dalla Palestina. Elogio dell'ombra alta
L'opera di Mahmud Darwish è un luogo d'incontro in cui il poeta legge e traduce una realtà, quella della Palestina, con linguaggio universale. Il suo esilio è l'esilio di tanti popoli che hanno un'importante sfida da accettare: lasciar dialogare le diversità e considerarle una preziosa ricchezza. Le poesie raccolte in questo volume ci parlano della vita raminga di Darwish a partire dall'età di sette anni, del suo impegno senza tregua per la propria terra attraverso lo scrivere e il comunicare. Ci raccontano anche del traduttore Saleh Zaghloul, suo connazionale, che ha selezionato le poesie contenute in questo volume per rimpastarle nella nostra lingua. Anche lui esiliato con i suoi genitori, all'età di sei anni, e approdato in Italia a diciotto, per poi affrontare gli studi e l'impegno sociale con il sindacato e i migranti. Questa raccolta parla di noi che leggiamo, dei nostri percorsi di vita, dei nostri attuali vicini di casa venuti da altrove. Proviamo dunque a leggerla con gli occhi della nostra anima, perché può arricchire il nostro vissuto con un senso inatteso e con la bellezza dell'incontro, del dialogo, dell'intesa e della pace. -
Atenaide, l'imperatrice Eudocia di Bisanzio
La vicenda della pagana Atenaide, divenuta l'imperatrice cristiana Eudocia, è intrigante ed enigmatica. Trasferitasi da Atene a Costantinopoli per questioni familiari, nel 421 sposò l'imperatore Teodosio II che si invaghì di lei non appena la vide. Impegnata in una vita di corte punteggiata da diatribe religiose, da incontri ancora pacifici con la cognata Pulcheria e impegni ufficiali accanto al marito, partì in pellegrinaggio per Gerusalemme dopo un voto fatto in occasione delle nozze di sua fi glia Eudossia con l'imperatore d'Occidente Valentiniano III. Tornò trionfante a Costantinopoli, ma iniziarono i contrasti con Pulcheria anche a causa dell'eunuco Crisafio che, probabilmente, fu l'artefice di un intrigo nel quale caddero Eudocia e il suo amico Paolino, magister officiorum: una mela, una innocua mela della Frigia divenne la prova di un probabile tradimento imperiale. Costretta ad allontanarsi, l'imperatrice si trasferì definitivamente a Gerusalemme dove morì il 20 ottobre del 460. -
Eros nero. Ritualità e pratiche sessuali in Africa
Attingendo a un ricco materiale etnografico e archeologico, questo testo, basato sulle esperienze di Boris de Rachewiltz sul campo, intende indagare l'erotica africana e mettere a fuoco l'influenza che la forza primordiale dell'eros ha avuto sulle istituzioni sociali e religiose, sulla magia e sul costume delle popolazioni che in Africa hanno avuto la loro sede. Si tratta di inserirsi, attraverso la porta dell'eros, nell'anima africana, partendo dalle origini. I riti sessuali attestati sin dalla preistoria nelle opere rupestri, infatti, mostrano un particolare impiego dell'eros: un impiego ""sacro"""", cioè rituale con valore cosmico, la cui finalità è armonica nel quadro ben precisato di una singolare visione del mondo. Risalire quindi al mondo delle origini ed esaminare l'influenza dell'Egitto nei confronti dell'Africa costituisce un'indagine che trascende il piano storico ed è volta a caratterizzare nel giusto modo la civiltà e la concezione del mondo propria del continente africano."" -
Diario italiano
Turbato dall'insuccesso dei suoi ultimi libri - tra cui Moby Dick, un capolavoro per i posteri, apparso troppo in anticipo sul suo tempo -, Melville nel 1857 progetta un viaggio in Terrasanta. Prima, però, coglie l'occasione per risalire la penisola italiana, partendo dalla Sicilia. È durante questo viaggio che annota scrupolosamente sensazioni e pensieri sul Bel Paese e sui luoghi che visita, confluiti in una narrazione in tempo reale. Ed è proprio tra le pagine di questo diario che emerge l'animo tormentato ma anche geniale del grande scrittore americano che ci regala in poche telegrafiche parole illuminanti squarci del nostro Paese. -
Scritti satirici (1750-1760)
Nella produzione intellettuale di David Hume, caratterizzata prevalentemente da trattati filosofici e saggi economico-politici, trovarono posto alcune ""opere scherzose"""", come lui stesso amava chiamarle, con cui il grande filosofo scozzese offrì ai suoi contemporanei il suo punto di vista di osservatore scettico e ironico della vita politica. Si tratta di testi dal grande valore storico-politico, risalenti al decennio 1750-1760, rivolti all'élite culturale dei caffè e dei club scozzesi e accomunati dallo stile umoristico con cui vengono derisi alcuni dei più influenti uomini politici e personaggi pubblici del suo tempo. Vengono qui pubblicati per la prima volta in italiano i primi due componimenti: Petizione dei pazienti di Westminster contro James Fraser lo speziale, del 1750, contro le aspirazioni religiose e politiche del giacobitismo, e Petizione dei rispettabili e venerabili campanari della Chiesa di Scozia all'Onorevole Camera dei Comuni, dello stesso anno, che si prende beffe di una richiesta di aumento dello stipendio da parte dei ministri della Chiesa di Scozia. Il terzo scritto è Storia del caso Margaret, detta Peg, unica sorella legittima di John Bull, composto nel 1760 in difesa della milizia scozzese contro l'esercito inglese dei mercenari, che getta luce sulla conflittualità delle relazioni tra Inghilterra e Scozia in seguito all'Unione del 1707."" -
Clarissa
Il libro si snoda e si regge su un singolare scambio epistolare tra una giovane donna, colta e disinibita, di nome Clarissa e un anziano professore in pensione. Le lettere, tramite le quali prende forma il libro, ci parlano di una relazione che si realizza attraverso confessioni private, disquisizioni letterarie e argomenti teologico-filosofici. Tra i diversi problemi affrontati e portati a soluzione spicca l'individuazione del solco che divide, e nel contempo unisce, scrittori e pensatori precristiani come Omero, Saffo, Platone, Catullo, Orazio e quelli venuti dopo l'affermazione definitiva di Cristo, come sant'Agostino, Dante, Ungaretti, Montale. Inoltre, lettera dopo lettera, tra discussioni, disappunti e confronti, si dispiega lo svelamento di un inganno amoroso. -
Il Vangelo segreto di Marco. La scoperta e l'interpretazione di un testo apocrifo. Un volto inedito e sconcertante di Gesù
Nel 1958 Morton Smith recupera nel Monastero greco-ortodosso di San Saba (Palestina) una lettera scritta da Clemente d'Alessandria. Si tratta della celebre ""lettera di Mar Saba"""", che reca due citazioni tratte da un """"Vangelo secondo Marco"""", ben diverso da quello inserito nei sinottici. Secondo Clemente si tratta di una versione segreta, che contiene episodi mai raccontati: scene inedite del Messia che lo vedono in imbarazzante intimità con uomini - atteggiamenti che sembrano indicare la pratica di una forma di magia sessuale. Smith sostiene che la lettera di Mar Saba sia inserita all'interno di un'edizione a stampa del 1646 delle opere di Ignazio di Antiochia, scoperta che apre un acceso dibattito tra i suoi sostenitori e i suoi detrattori, che lo accusano di aver falsificato la lettera. Nel corso del tempo, il documento viene ritrovato da altri studiosi e poi scompare nuovamente, alimentando la discussione tra chi ne sostiene l'autenticità e chi lo accusa di averlo falsificato per """"creare l'impressione che Gesù praticasse l'omosessualità""""."" -
Fiabe africane
Il crudo realismo, l'insistente accento sull'uomo e sui suoi stati d'animo, sull'attualità contemporanea, ma anche l'alto grado di consapevole artificio pervade tutta la letteratura dell'Africa ""indigena"""" - quella cioè dei Boscimani e degli Ottentotti e dei Pigmei. Paul Radin, nella sua raccolta, seleziona le fiabe e i racconti più rappresentativi di questa letteratura popolare, unica per il tipo d'intreccio, per i contenuti specifici e per gli espedienti letterari cui ricorre - come la funzione dei canti nel contesto prosastico, la frequenza dei finali moralistici, la riconoscibile prevalenza delle spiegazioni eziologiche. La cruda difficoltà di vivere, la furbizia quale stratagemma per la sopravvivenza e anche i temi morali quali l'innocenza e lo spirito d'indipendenza trovano largo spazio nel favoleggiare africano: da """"Le avventure di Mrile"""" a """"Com'è venuta la prima pioggia"""", il lettore stesso riconoscerà e saprà apprezzare i tratti distintivi e lo stile dei popoli africani.""