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Sanità malata. Un medico impegnato in politica indaga le ragioni del declino della Sanità pubblica italiana e suggerisce la ricetta per una cura (ancora) possibile
La Sanità italiana è una malata di lungo corso. Erminio D'Annunzio la conosce bene considerando che, a questo settore, ha dedicato cinquant'anni della propria vita. Prima da medico ospedaliero, poi da assessore della Regione Abruzzo. Un'esperienza lunga e foriera di risultati quella clinica, una delusione cocente quella politica. In questo libro D'Annunzio spiega cosa c'è che non va nel modo di gestire la Sanità nel nostro Paese e, partendo dall'evoluzione storica del ""sistema-salute"""", arriva fino al resoconto della propria vicenda personale: la storia di un medico che sceglie di impegnarsi nella politica nella speranza di poter riformare il sistema dall'interno. Con estrema chiarezza, D'Annunzio passa in rassegna l'intricata ragnatela di lottizzazioni a cui è demandato il governo di ospedali e aziende sanitarie locali: un sistema in cui lo sperpero di denaro pubblico è imponente e la salute dei cittadini sacrificata sull'altare degli interessi personali e della presunta produttività dei servizi. Senza considerare la superficialità dell'informazione in campo medico, le ingerenze delle grandi case farmaceutiche nella ricerca e il dilagare di una pericolosissima dottrina della """"medicina fai da te""""."" -
Venti cose che rendono la vita infernale. Una soluzione rapida e indolore contro i mali del mondo
Per vivere i tormenti del fuoco e delle fiamme non è necessario finire all'inferno. Basta restare imbottigliati all'ora di punta nel traffico assurdo di qualunque grande città. La pena, in questo caso, può apparire ridotta rispetto a quella definita ""eterna"""". Ma quando allo stress da super-affollamento si aggiungono flagelli come il rumore, i bambini pestiferi, i cani cattivi, i regali di Natale indesiderati, gli allarmi antifurto, la prosopopea dei medici o le convinzioni dei benpensanti si può anche arrivare a credere che, rispetto agli abitanti della Terra, i dannati nel regno degli Inferì non devono poi passarsela così male... È per questo motivo che, con una scrittura sapientemente ironica, Dominique Noguez ha deciso di mettere nero su bianco queste Venti cose che rendono la vita infernale, uno sfogo liberatorio e dissacrante che, pagina dopo pagina, investe gli sfaccendati, i tracotanti, i voraci, i fanatici insieme a tutte le figure malevole del nostro tempo. Una lettura indispensabile per reprimere con sarcasmo gli individui che ostacolano lo scorrimento della folla sulle scale mobili o le persone che provano un piacere quasi erotico nel raccontare al prossimo il finale di un romanzo o di un film... Perché se l'Aldilà può attendere, c'è sempre questo mondo da affrontare!"" -
Cucinami
"Cucinami"""" è un libro capace di trasformare in racconti di vita vissuta i piaceri del cibo e quelli dell'amore. Chi ama la vita, d'altra parte, non può restare indifferente né alle sensazioni che vengono dalla tavola né a quelle che nascono dall'incontro con persone speciali: perché, dall'origine dei tempi, il cibo e il sesso restano passioni davvero difficili da separare. Alternando scene di straordinaria tensione erotica a momenti di alta gastronomia, questo libro si presenta come un'educazione sentimentale arricchita da gustose ricette: un racconto capace di arrivare contemporaneamente al cuore e alla pancia di chi legge. """"Cucinami"""" è un invito a riscoprire i sapori del cibo e dell'amore per apprezzarli con il giusto rispetto e la dovuta lentezza. Aiuterà le donne, che vi ritroveranno la loro quotidianità, i loro desideri nascosti, le confidenze fatte alle amiche e il loro piacere nel cucinare cibo e amanti; e aiuterà gli uomini, che capiranno meglio e più profondamente le mogli, le amiche e tutte le presenze che si agitano in quel paese dai confini sconosciuti chiamato tavola... Oppure amore." -
L'ipocondriaco
Esistono due tipi di ipocondriaco: quello che vive nel costante terrore di scoprire di essere ammalato e quello che trascina la sua esistenza tra esami clinici e consulti medici nella segreta speranza di dare ai suoi oscuri malesseri una dignità scientifica. In entrambi i casi c'è poco da preoccuparsi. Perché dietro le frequenti crisi di panico, gli svenimenti improvvisi e i dolori cronici si nascondono la personalità narcisista di chi è disposto a tutto pur di restare costantemente al centro dell'attenzione e il carattere sfuggente della persona consapevole di poter utilizzare un non meglio identificato malessere per sfuggire alle proprie responsabilità. Per questa ragione, dopo aver passato in rassegna la sua vita da malato immaginario, Gilles Dupin de Lacoste conclude che l'ipocondria non è una malattia ma, addirittura, un mezzo di espressione. E il dottor Neuburger, specialista in materia, non può far altro che sottoscrivere la diagnosi a cui finalmente è pervenuto il suo eterno paziente. Nella convinzione, esilarante, che, per quanti medici l'ipocondriaco consulti, soltanto una cosa è sicura: se la malattia è immaginaria non sarà certo una medicina che la guarirà! -
In difesa dei padri. Un ruolo da scoprire, un mestiere da imparare di nuovo
Archiviata nell'armadio della Storia la severa figura del pater familias autoritaria e distante - come può essere interpretato e vissuto il ruolo paterno oggi? Secondo la psicanalista Simone Korff-Sausse si tratta di una questione aperta. 0 meglio, di un nodo irrisolto che grava sulla possibilità di uno sviluppo familiare armonioso. Perché, una volta percepiti i cambiamenti relativi all'immagine della donna e del bambino, è l'assenza di una nuova idea di paternità a connotare negativamente le relazioni tra genitori e figli. Ma come mai è così difficile riconoscere i cambiamenti a cui è andato incontro il ruolo del padre? Che effetti avrà la mancanza di un concetto forte di paternità nel rapporto genitori/figli e sull'educazione in generale? Spezzando una lancia in difesa dei padri, Simone Korff-Sausse indaga nei meandri dell'odierna ""rimozione del maschile"""", dando nuova linfa a una missione quella paterna - che in nessun caso dovrebbe essere trascurata."" -
Berluscoiti. Del maiale non si butta via niente
Silvio Berlusconi ha presieduto ben tre Governi ma, mentre l'Italia è sprofondata nella più grave crisi economica dell'ultimo mezzo secolo, regalando a tutto il mondo - grazie alle figure del suo leader - l'immagine di un popolo di pagliacci e veline, anche la tanto sbandierata praticità del Cavaliere ha finito per mostrare il suo vero volto. È stato così che Silvio Berlusconi, più che per ""la politica del fare"""", è divenuto noto per """"la politica del farsele"""", inaugurando una nuova stagione di scandali sessuali capaci di travolgere giornalisti, ministri e showgirl in una girandola di episodi esilaranti e disgustosi al tempo stesso. Gli stessi episodi che, con la consueta cattiveria, la matita di Alessio Spataro mette nero su bianco spiando i """"berluscoiti"""" del re di Arcore. Un premier """"affamato"""", sì. Ma non solo di potere!"" -
Divenire di Gillo Dorfles
Questo libro è un omaggio a Gillo Dorfles, omaggio al decano degli studi di etica in Italia e al pittore, al dandy e al teorico delle arti, al sociologo del gusto e al divulgatore culturale da decenni prestigioso collaboratore del ""Corriere della Sera"""". Tutta l'opera di questo grande protagonista del pensiero italiano ed europeo si pone sotto la cifra dinamica del divenire, per la mobilità con cui, spesso in netto anticipo, ha indagato correnti artistiche e campi del sapere; per la tempestiva, vorace curiosità intellettuale; per la capacità costantemente rinnovata di decifrare i materiali che via via si propongono nel tempo alla sua attenzione. Di questo divenire, di questo infaticabile dinamismo che sigla l'itinerario scientifico e artistico di Gillo Dörfles, forniscono una testimonianza a tutto tondo i testi qui raccolti di filosofi e critici, semiologi e storici. Un mosaico di contributi scritti per l'occasione che vanno dal saggio autonomo alla ricostruzione del percorso critico e pittorico fino al ritratto personale venato di benevola ironia."" -
Anghelos. Il libro oscuro di Dracula
Nell'anno del Signore 1476, una barca si avvicina all'isola di Snagov. Ovunque sembra regnare la calma, ma Petru, il traghettatore, rema preoccupato mentre fissa il volto del conte Nikefóros Ánghelos insieme al feretro che giace ai suoi piedi: è il principe Vlad III Dracula. Nikefóros sa che non sarà facile convincere i monaci di Snagov a far seppellire Dracula in terra consacrata, ma non esiterà a utilizzare il suo potere di Vampiro se qualcuno oserà negare a Vlad ciò che gli spetta. Gli orrori compiuti dal Principe nel corso della sua vita, però, sono un ricordo ancora troppo vivo e il Conte è costretto a fuggire insieme al cadavere dell'amico morto. Pronti a riprendere il largo, Petru e Nikefóros sono raggiunti da un monaco. Petru abbassa il cappuccio che cela il viso dell'uomo e né il traghettatore, né il Conte riescono a credere ai loro occhi quando un'ombra del passato torna ad avvolgere il destino del Vampiro in una ragnatela sempre più intricata. Una visione capace di precipitare la storia del non-morto in un tempo più antico della stessa umanità: pagine vergate di sangue eppure ancora incapaci di affrontare lo spettro di una colpa inconfessabile. -
Nonostante il Vaticano
Se, liberandosi dal pregiudizio, si ha il coraggio di dirigere il proprio sguardo verso le sfarzose cattedrali del cattolicesimo, il panorama appare sconfortante. Perché nei luoghi teoricamente destinati alla diffusione del messaggio di Cristo non si aggirano molti pastori di anime ma, fin troppo spesso, banchieri in abito talare o politici ipocriti, pronti a partecipare alla messa soltanto per guadagnare credibilità nei confronti del proprio elettorato. Mentre i presunti cristiani eletti deputati al Parlamento non esitano a esibire le proprie amanti o ad abbandonarsi a festini dal gusto discutibile, all'ombra della cupola di San Pietro fiorisce il malaffare e spericolate operazioni finanziare dettate dalla cupidigia vengono presentate come opere di beneficenza compiute nel nome della carità cristiana. Nonostante il Vaticano, però, esiste un modo diverso di vivere le proprie convinzioni religiose. Un modo che, fedele allo spirito del Vangelo, può essere riscoperto osservando le opere dei tanti preti scomodi attivi nelle drammatiche periferie delle capitali europee come nelle baraccopoli di tutto il mondo. Uomini in grado, con il loro esempio, di mettere in crisi le discutibili politiche varate dallo Stato della Chiesa in ambito non soltanto economico ma anche morale. Ed è proprio a loro che questa inchiesta di Gianluca Ferrara è dedicata. Con la Prefazione di Beppe Grillo e i contributi di padre Alex Zanotelli, don Andrea Gallo e don Vitaliano della Sala. -
La vita segreta dei maschi
Succede di subire tremende delusioni sentimentali e di capire di poter fare affidamento soltanto su se stesse per affrontare la vita. Succede, allo stesso modo, di non riuscire più a sopportare l'ossessione di fidanzati gelosi, ansiosi soltanto di controllare ogni momento dell'esistenza della persona a cui dicono di voler bene. Succede persino, osservando come va il mondo, di arrivare a pensare che se ogni cosa ha un prezzo anche l'amore deve avere il suo. Inizia così la storia della protagonista di questo libro, una giovane donna a cui basta pubblicare qualche foto su Internet insieme a un numero di cellulare per iniziare a praticare quello che è stato definito ""il mestiere più antico del mondo"""": una professione immediatamente balzata agli onori delle cronache da quando, per definirla, si è pensato di utilizzare la più moderna parola """"escort"""". Un lavoro che, svelando """"la vita segreta dei maschi"""", si trasforma in un romanzo talvolta crudo, spesso esilarante e sempre istruttivo. Un imperdibile affresco in cui le miserie del """"maschio italiano"""" (uno strano macho sempre a caccia di prestazioni a pagamento...), le sue fantasie e le sue magre figure in camera da letto, danno corpo a uno scanzonato e corrosivo diario di bordo: un bestiario dedicato agli uomini, scritto per le donne e firmato da un'ironica e disincantata """"navigatrice dei sensi""""."" -
Humus
"Humus"""" racconta una storia forse eccessiva ma senz'altro possibile. Una storia che, forte come la corrente elettrica, è costantemente in bilico tra la vita e la morte, il dolore e il piacere, la ricchezza e la povertà. La città dove è ambientata trasuda odio e crudeltà: un teatro del grottesco dove i peggiori assassini possono soltanto ridere di fronte al loro stesso orrore. Quando ogni speranza sembra perduta, la voce dei protagonisti inizia a suonare come una nota stonata, rifiutando la sconfitta ineluttabile della propria vita e le regole criminali del luogo in cui tutto è cominciato: una giungla urbana dove trionfa l'egoismo più abietto e dove gli esseri umani sono letteralmente - ridotti a carne da macello, puro e semplice... Humus." -
La vergine delle ossa. Cesare Lombroso indaga
Afine Ottocento, nel manicomio di Collegno i destini di molte anime perse si incrociano con quelli di uomini illustri. Come Cesare Lombroso, il famoso psichiatra celebrato per il metodo scientifico con cui riesce a distinguere, grazie a una riga e un compasso, l'uomo di genio dal delinquente, la brava ragazza dalla prostituta, il criminale dal pazzo furioso. Un certo Salgari Emilio che, a seconda dell'ondivagare della sua pazzia, si crede ora capitano di mare, ora scrittore. Marianna, una donna di vita triste e inguaiata. E infine, un delinquente nato, talmente pazzo da aver ripudiato persino il suo nome: si fa chiamare con le iniziali U.G. e passa le sue giornate in manicomio a creare una delirante scultura di ossa. Ossa di vacca, di donna, di pollo, non v'è differenza: ogni ossicino viene finemente scolpito con figurine primitive, di grande forza evocativa. Sullo sfondo, i delitti di un mostro sanguinario e inafferrabile che sventra giovani prostitute. In un crescendo di orrore e morte, U.G. scoprirà che nemmeno la pazzia potrà salvarlo dal suo passato. Ricordi atroci che - in un romanzo ispirato a una storia vera - si trasformano in imprevedibili colpi di scena. Avvenimenti deliranti come incubi, sullo sfondo di una realtà che persino i più coraggiosi tra gli uomini avrebbero paura di affrontare. -
Boy
Dietro le quinte della cinematografia di Takeshi Kitano si nasconde un mondo letterario ancora poco conosciuto dal pubblico occidentale. Oltre i ruvidi profili dei suoi personaggi, anche nelle storie più violente raccontate dal regista - da Zatoichi ad Hanabi - traspare un immaginario carico di sensibilità e lirismo. Un sapore dolce-amaro che, in questa raccolta, si concentra su uno dei luoghi preferiti dall'autore: il mondo dell'adolescenza, dei suoi sogni e delle delusioni a cui, inevitabilmente, può andare incontro chi è costretto a cimentarsi nell'impresa di fare i conti con l'avvento dell'età adulta. Tenero e divertente, ""Boy"""" è un'indagine sulla vita in un tempo sospeso, una tappa obbligatoria per scoprire la letteratura di Kitano e un'occasione imperdibile per tutti i fan del geniale artista giapponese."" -
La banda del cimitero. La triste storia dei gemelli Grossbart
Nell'anno del Signore 1364, stritolata dal terribile morbo della Peste Nera, l'intera Europa appare come una landa desolata: una terra senza speranza in cui, simili agli spettri, si aggirano i corpi scheletrici di chi è sopravvissuto alla catastrofe. In questo regno di fame e paura, dove il prossimo non è altro che un nemico da tenere a bada con la forza delle armi, il terrore è alimentato da storie che parlano di streghe e di demoni, creature malvagie sempre pronte a gettarsi sui vivi per consegnare nuove anime al mondo dei dannati. Hegel e Manfried Grossbart, però, non temono nessuna maledizione. E, convinti di godere della protezione della Vergine Maria a cui sono devoti, sbarcano il lunario svaligiando cimiteri. Guai a chi, per troppo coraggio o semplice ignavia, dovesse incrociare la strada dei due ladri di tombe. Fedeli a un solo desiderio - raggiungere l'Egitto per depredare le necropoli dei faraoni - Manfried ed Hegel, oltre che ladri, sono anche assassini senza scrupoli. I protagonisti di un viaggio che, in un romanzo in bilico tra il folklore dei fratelli Grimm e la vena dissacrante di Quentin Tarantino, saprà parlare di fattucchiere passionali e di morti viventi, di crociate e di eresie, di mostri assetati di sangue e di preti reietti. Un medioevo spaventoso ma vivo, in grado di trascinare il lettore in una storia dove i colpi di scena rappresentano la regola e i lati oscuri delle antiche leggende escono dai libri per impossessarsi della realtà. -
Ti racconto l'Italia. Gli uomini, le battaglie, le prigioni: il Risorgimento visto dai suoi protagonisti
Pubblicato in occasione del centocinquantesimo anniversario dell'Unità nazionale, ""Ti racconto l'Italia"""" nasce per dare voce a quelle generazioni di patrioti che, tra sacrifici di ogni genere, dedicarono ogni loro energia, e spesso anche la vita, al sogno di un'Italia unita e libera dalla dominazione straniera. Vero e proprio atto d'amore nei confronti della lunga stagione risorgimentale, """"Ti racconto l'Italia"""", grazie alla competente curatela di Riccardo Reim, è un libro antiretorico, sincero e a volte duro. Una raccolta di scritti e reportage d'epoca in cui, pagina dopo pagina, il tormentato percorso che ha consentito all'Italia di essere una nazione diventa un'avventura grandiosa da rivivere in """"presa diretta"""" grazie alle testimonianze dei suoi protagonisti. In questo modo - e attraverso i contributi di uomini di lettere e d'azione come Giuseppe Mazzini, Silvio Pellico, Carlo Cattaneo, Giuseppe Montanelli, Emilio Dandolo, Edmondo De Amicis, Carlo Pisacane, Giuseppe Cesare Abba, Ippolito Nievo, Felice Cavallotti, Felice Venosta, Cesare Pascarella, Alexandre Dumas, Giuseppe Garibaldi e molti altri - i luoghi-simbolo del Risorgimento, le sanguinose battaglie, gli eroi delle insurrezioni, i luoghi deputati alla repressione antipatriottica e il martirio di chi regalò l'esistenza al sogno di un'Italia unita escono dalle pagine dei tomi di storia in cui sono stati relegati per farsi memoria di una stagione su cui c'è ancora molto da dire e da imparare."" -
Il senso del piombo
"Cosa vuoi fare nella vita?"""". La scritta campeggia su un enorme manifesto della Scuola Radio Elettra, di fronte all'entrata di un'armeria romana. Gli anni Settanta sono agli sgoccioli, ma per un pugno di giovani pronti a tutto quel messaggio pubblicitario appare semplicemente assurdo. Loro sono i guerrieri del nulla, i cavalieri senza sonno, non hanno in mente un chiaro progetto politico e persino i loro riferimenti ideologici sono ambigui: schegge impazzite di un anarchismo maturato in seno all'isolamento della Destra convenzionale e destinato a esplodere nelle strade delle città italiane. Questi sono i protagonisti di un fenomeno tutto nuovo ribattezzato """"spontaneismo armato"""": giovani protetti da nomi di battaglia che uccidono e vengono uccisi mentre un'intera nazione precipita in un intreccio di trame oscure, segretamente intessute da spregevoli soggetti al soldo dello Stato. Ambientato in un periodo compreso tra il rogo di Primavalle e l'arresto del """"Tenente"""", Il senso del piombo costruisce una metafora palese di un'Italia oscura e violenta, dove chiunque può stringere un'arma e fare fuoco per manifestare la sua rabbia, facendosi ribelle, carnefice e, irrimediabilmente, pedina del Sistema." -
Il vino a Roma. Guida alle migliori aziende vinicole del Lazio e ai locali in cui bere bene nella capitale
Affascinante e misterioso, il mondo del vino accoglie chi è interessato a scoprirlo con un infinito numero di etichette e tantissime enoteche. A Roma, in modo particolare, i locali dove bere un bicchiere di vino neppure si contano, ed è facile perdersi mentre si cerca la propria strada verso il nettare di Bacco. A salvare dalla confusione chi, nella capitale, si accosta all'arte del bere bene, ecco il libro della sommelier Slawka G. Scarso: più che una semplice guida, un vero e proprio ""diario di bordo"""", una bussola in grado di trasferire al lettore, insieme agli indirizzi utili e alle dritte indispensabili, anche l'esperienza di chi ha fatto dei calici di vino uno stile di vita e una professione. Dedicato alle migliori aziende vinicole del Lazio e ai locali in cui bere bene nella capitale, Il vino a Roma si suddivide in tre sezioni. La prima, dedicata alle enoteche dove il vino è servito alla mescita. La seconda, in cui sono raccolti i negozi dove è possibile acquistare una bottiglia di vino particolare da bere a casa o portare agli amici. La terza, dove si dà spazio alle aziende vitivinicole laziali, racconta la storia dei migliori vini locali e suggerisce imprescindibili abbinamenti con il cibo, attraverso esempi concreti ed evitando piatti troppo complicati da preparare. Il risultato è un libro completo, scorrevole e divertente, corredato da un agile glossario utile per imparare a parlare la lingua dell'enologia."" -
La Chiesa del peccato
I numerosi casi di pedofilia che, negli ultimi anni, hanno macchiato l'immagine del Cattolicesimo nel mondo, oggi non si limitano a mettere pesantemente in discussione il comportamento di determinate Diocesi, ma nel complesso, rappresentano lo scandalo più cupo e terribile del Vaticano, ulteriormente aggravato dall'atteggiamento omertoso con cui da Roma si è sempre cercato di nascondere il problema dei sacerdoti accusati di molestie sessuali. Squarciando un pesante velo di ignavia e ipocrisia, il libro di Paolo Pedote racconta storie vere di abusi avvenuti in Italia: una sequenza raccapricciante di episodi scandalosi che lasciano intravedere un mondo oscuro, dominato da una mentalità medioevale e sessuofobica in grado di alimentare ogni genere di perversioni e sofferenze. Un minuzioso lavoro di documentazione che, all'improvviso, accende una luce sui drammi che, giorno dopo giorno, hanno avvelenato l'ambiente delle canoniche, degli oratori e delle sagrestie. Prefazione di don Vitaliano Della Sala. -
Mangiare napoletano a Napoli e dintorni. Guida alla scoperta della cucina tradizionale e dei migliori ristoranti tipici partenopei
È accaduto negli ultimi anni che, a Napoli e dintorni, gli amanti della buona tavola siano stati messi di fronte a uno straordinario aumento dell'offerta. Parlando di ristoranti, infatti, chi si trova a percorrere oggi le terre dell'incantevole Golfo, non avrà difficoltà a imbattersi in locali dedicati alla cucina etnica o in bistrot che offrono alla propria clientela piatti internazionali o finger food. Ma se, insieme agli incantevoli panorami offerti dalla zona, si desidera anche scoprire le prelibatezze della cucina tradizionale, quali sono gli indirizzi a cui rivolgersi? Dove sono i ristoranti da provare assolutamente? Ugo Cundari dà la parola alla cucina napoletana tradizionale, segnalando ai lettori i migliori locali di Napoli e dintorni: templi del sapore dove le radici del gusto affondano nella storia e dove le strade del mangiare bene scorrono insieme a quelle dell'arte e della cultura. Un libro per scoprire, oltre alla gloriosa pizza napoletana, di cosa si parla quando si parla di cavericiore cu 'a pasta, di perciatelle 'nguacchiate, di maccaruncielle lardiate, di purpetielle affucate o di alice 'mbuttunate, e per conoscere da vicino i ristoranti tipici, dove il cibo è indifferente alle mode alimentari imposte dal mercato. -
Milanabad
Marco è un ragazzo come tanti. Un figlio della periferia milanese che, alle prime luci dell'alba, sente bussare alla porta di casa sua. Scortato dalle forze dell'ordine, sul pianerottolo c'è un ufficiale giudiziario: Marco è stato sfrattato e, insieme a sua madre, deve lasciare immediatamente l'appartamento dove vive. In attesa che si faccia giorno, madre e figlio si rifugiano in macchina. Non c'è niente da fare: la zia di Marco è l'unica persona in grado di ospitare la famiglia e, proprio per questo, i due senzatetto si dirigono alla volta di Lambrate. Nel nuovo quartiere, Marco scoprirà in suo cugino Rabbia - metà milanese e metà egiziano - la guida di cui ha bisogno per capire le leggi della strada. Insieme, Marco e Rabbia scopriranno di condividere una comune passione per il rap e, rima dopo rima, inizieranno a mettere in musica i deliri e i disagi da cui sono circondati. In una metropoli che non lascia spazio all'immaginazione, l'adolescenza diventa un'età da bruciare in fretta: benzina sul fuoco del terrorismo, dello scontro razziale e della paura nei confronti di tutto ciò che è marginale e diverso. Privati persino dello spazio necessario a inseguire i propri sogni, Marco e Rabbia si ritroveranno soli: schegge impazzite in una città in grado di trasformarsi nella peggior nemica dei propri desideri.