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I Papi sul divano. Vizi e miserie «privati» dei papi Pio II, Benedetto XIV, Pio IX, Leone XIII, Pio X e Giovanni XXIII, attraverso i loro scritti
"I saggi di questo volume su papa Lambertini (Benedetto XIV), papa Mastai (Pio IX), papa Pecci (Leone XIII), papa Sarto (Pio X), e papa Roncalli (Giovanni XXIII), riguardano esclusivamente, o prevalentemente, gli epistolari di questi pontefici. Uno soltanto di essi, comunque, risale a un papa in carica: quello del Lambertini. Tutti gli altri abbracciano periodi diversi della vita pontificale dei rispettivi titolari: ma è chiaro come essi abbiano ugualmente un valore eccezionale per la conoscenza dei futuri capi della Chiesa. Nell'enucleazione del loro contenuto, l'autore si è sforzato di disturbare il meno possibile coi propri commenti, e soprattutto di evitare l'intrusione di interpretazioni troppo soggettive. Ha lasciato cioè che i papi parlassero da sé e si presentassero da sé, nel bene e nel male, nelle debolezze e negli eroismi, nella mediocrità e nella grandezza. Come nella vita, in questi saggi si alternano le pagine edificanti a quelle sconcertanti, le ammissioni penose e faticose a quelle irruenti e impetuose, le confessioni a mezza voce a quelle senza reticenza alcuna"""". (Carlo Falconi)" -
Dossier delitto Calvi
La criminalità organizzata e il Vaticano, il Banco Ambrosiano e la banca papale Ior, la massoneria piduista e l’Opus Dei, la Banda della Magliana e i “pentiti”, Flavio Carboni e monsignor Paul Marcinkus: la requisitoria del pubblico ministero al processo per l’uccisione di Roberto Calvi. Roma, marzo 2007, processo per l’uccisione del banchiere Roberto Calvi: il testo della requisitoria del pubblico ministero, il sostituto procuratore Luca Tescaroli. «Era il 18 giugno 1982 quando veniva trovato impiccato a una impalcatura, collocata sull’acqua di una riva del Tamigi, sotto il ponte di Black Friars di Londra, Roberto Calvi, esponente di spicco della finanza cattolica, dal 19 novembre 1975 al vertice del Banco Ambrosiano. La sua morte si colloca in un periodo oscuro del nostro passato, caratterizzato da grande tensione sociale, attraversato dall’attentato al Sommo Pontefice il 13 maggio 1981... Nel panorama a tinte fosche di quegli anni si era assistito, dopo l’assassinio di Aldo Moro, all’invadenza della Loggia massonica P2 nei più delicati gangli degli apparati statali e militari, e al consolidarsi di cointeressenze finanziarie tra il piduista Calvi, la banca vaticana guidata da monsignor Paul Marcinkus, e la criminalità mafiosa... Questo processo ha rimosso il lenzuolo del tempo che aveva ricoperto una storia giudiziaria inquietante e drogata del nostro passato, costruita attorno a uomini che hanno vissuto un’esistenza di impunità, e ha contribuito alla ricerca di una verità che era apparsa per sempre perduta e irraggiungibile...». -
Non credo
I trascorsi giovanili fascisti, il ruolo di doppiogiochista e delatore durante la Resistenza, l'attività di agente coperto del Sid, l'affiliazione alla massoneria, i legami con gli apparati militari e con i servizi segreti, l'infiltrazione e le trame del potere occulto, i collegamenti con l'eversione: la biografia del venerabile della Loggia massonica ""coperta"""" P2, attraverso i documenti giudiziari."" -
Dossier Opus Dei
Origini “divine” e fanatismi, segretezza e denaro, sospetti e documenti riservati, il cilicio e la frusta: il potere dell’Obra di Escrivá de Balaguer, nella Chiesa e fuori. Il verbo del santo fondatore: morbosità e fanatismi, tra frusta e cilicio -
La Chiesa antisemita di papa Ratzinger
I ricordi di Joseph Ratzinger, fra omissioni e ambiguità: il cardinale filo-hitleriano Michael von Faulhaber, arcivescovo di Monaco; il teologo e docente Michael Schmaus, teorizzatore filonazista dell’intesa fra il Terzo Reich e la Chiesa di Roma; la cristianizzazione ratzingeriana della Shoah. Nel pontificato di Benedetto XVI: la beatificazione sospesa dell’antisemita Leòn Gustave Dehon; la guerriglia diplomatica con lo Stato di Israele; la mistificazione antinazista del vescovo Clemens von Galen, beatificato “Leone di Münster”; il quarantennale della “Nostra aetate” celebrato dal cardinale Jean-Marie Lustiger ebreo convertito; Auschwitz e l’antisemitismo di Radio Maryja in Polonia; il fantasma antigiudaico del beato Pio XII; il ritorno della messa in latino e dei giudei «accecati da illuminare»; don Pierino Gelmini e il «complotto della lobby ebraica radical-chic»; le virtù di Pio IX, papa antisemita; il perdono ai lefebvriani antisemiti e negazionisti. -
Dossier Berlusconi. Anni Settanta
Documenti, lettere, atti notarili e giudiziari, articoli e interviste: un dossier di controinformazione sulle attività politico-affaristiche di Silvio Berlusconi nel corso degli anni Settanta. L'Edilnord a capitale ""svizzero"""", e gli scandali edilizi di """"Milano 2"""" (con il dirottamento degli aerei da Linate). L'acquisizione, grazie all'avvocato Cesare Previti, delle proprietà terriere di Arcore e Cusago dell'eredità Casati Stampa (col soggiorno a villa San Martino dello stalliere mafioso Vittorio Mangano). L'affiliazione alla Loggia segreta P2, e l'attivismo piduista tra politica e affari (col finanziamento della scissione del Msi). La nascita dell'intrico societario Fininvest, tra fiduciarie, prestanome e ingenti capitali opachi, ricostruito dai magistrati antimafia di Palermo. «Le vicende di cui alla documentazione raccolta in questo libro sono state """"cancellate"""" dal regime mediatico berlusconiano fattosi partito politico... La grande stampa ha censurato tutto col silenzio, e nessuna tv italiana si è mai occupata delle faccende documentate in queste pagine»."" -
Intrigo di stato
Il 26 gennaio 2008 l'ex agente del Sisde Federico Armati presenta una denuncia a carico dell'on. Silvio Berlusconi. Nella denuncia (con ricca documentazione allegata) l'Armati sostiene che sua moglie, l'annunciatrice della Rai-tv Virginia Sanjust di Teulada, nel 2003 intrecciò una relazione sentimentale con l'allora presidente del Consiglio Berlusconi, ottenendone in cambio gioielli, un fiume di denaro, un appartamento, un contratto di lavoro con la presidenza del Consiglio, e un nuovo programma Rai. Nella denuncia l'Armati scrive che, grazie alla relazione della Sanjust col presidente Berlusconi, lui stesso ottenne una promozione di carriera nel Servizio; ma qualche tempo dopo, in seguito a contrasti con la moglie per l'affidamento del loro figlioletto, l'Armati sarebbe stato declassato e allontanato dal Sisde, e solo dopo aver minacciato uno scandalo pubblico sarebbe stato riassunto al Cesis. Il 13 febbraio 2008 la Procura della Repubblica di Roma trasmette la denuncia dell'Armati al Tribunale dei ministri ""con richiesta di archiviazione"""". Il 26 gennaio 2009 il Tribunale dei ministri """"dichiara il non doversi promuovere l'azione penale nei confronti di Berlusconi Silvio, presidente del Consiglio"""". Tutto viene archiviato, senza che il denunciante venga accusato di calunnia. Qui è raccolta la documentazione di un intrigo di Stato (riguarda la presidenza del Consiglio, i vertici del Sisde e dell'Arma dei carabinieri, più il clan berlusconiano), che racconta uno scandalo nascosto dai mass-media."" -
Dossier Padre Pio. Cronologia e documenti di un grande inganno
Padre Agostino Gemelli: «Padre Pio presenta le note caratteristiche di una deficienza mentale di grado notevole... La suggestione esercitata (su di lui) dal padre Benedetto ha finito per creare uno stato morboso che fra le sue manifestazioni ha avuto anche le stigmate... Padre Pio a poco a poco è stato vittima a causa della suggestione collettiva che si è andata creando intorno a lui». -
Il filatelico. Il segreto che lega i destini di due donne scomparse nell'ombra
Questo libro-inchiesta ricostruisce i contorni di uno scioccante enigma rimasto insoluto anche a causa di inerzie investigative e depistaggi. Al centro di tutto c'è la figura del filatelico della ""Bolaffi"""", la cui biografia è percorsa da svariate oscurità: a partire dagli ambigui trascorsi di estremista neofascista """"pentito"""" al momento dell'arresto, fino alla sua vocazione di disinibito playboy, passando per una notevole propensione al cinismo e alla menzogna."" -
Dossier Berlusconi. Anni Ottanta
Documenti giudiziari e parlamentari, articoli e interviste, testimonianze e testi censurati: un dossier di controinformazione sulle attività politico-affaristiche di Silvio Berlusconi nel corso degli anni Ottanta. Nella P2: il “Mundialito” uruguayano di calcio; l’intervista col “fratello” Roberto Gervaso; la relazione del Monte dei Paschi di Siena sui correntisti piduisti; la relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Loggia segreta. L’ombra di Cosa nostra: il rapporto Criminalpol del 13 aprile 1981 sulla mafia a Milano e sul boss Vittorio Mangano; gli intrecci affaristici di Filippo Rapisarda e Marcello Dell’Utri; i sospetti di riciclaggio. Palazzinaro di rito ambrosiano: corruttele in Sardegna nel memoriale Pellicani; «La doppia faccia del grande costruttore»; mille miliardi di immobili Edilnord venduti al parastato. Il monopolio della tv privata: il baratto col Pci; il dibattito al Senato (4 febbraio 1985) sul decreto-Berlusconi del governo Craxi; il contratto della Fininvest con la tv dell’Unione sovietica, e il fantasma delle “tangenti rosse”. Calcio, miliardi, propaganda e censure: il Milan berlusconiano. -
Dossier camorra
La struttura delle organizzazioni camorristiche, i principali punti di crisi della realtà campana, lo sviluppo e le connessioni della Camorra moderna: il testo integrale della “Relazione sulla camorra” approvata il 21 dicembre 1993 dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari (relatore l'onorevole Luciano Violante). Nel testo della “Domanda di autorizzazione alla custodia cautelare in carcere del deputato Nicola Cosentino” per concorso esterno in associazione di stampo camorristico, presentata dalla magistratura napoletana alla Camera dei deputati il 10 novembre 2009, le attività criminali del “clan dei Casalesi” (condotte stragiste e terroristiche, controllo di attività economiche, acquisizione di appalti e servizi pubblici, corruzioni, estorsioni, truffe, riciclaggio, ecc.). -
Dossier Craxi
L'elezione alla segreteria del Psi (luglio 1976). Il governo della ""non sfiducia"""" col Pci. Il """"Progetto socialista"""" del 41° congresso. L'allarme di Berlinguer. «Il Vangelo socialista». La Grande riforma. Lo scandalo Eni-Petromin. Il ritorno al centro-sinistra. Lo scandalo P2. Socialisti dissidenti. I due governi Craxi. Il decreto Berlusconi. Il nuovo Concordato col Vaticano. La vicenda """"Achille Lauro"""" e la crisi di Sigonella. Nel governo Andreotti VI. Tangenti a Milano. Le dimissioni dalla segreteria (febbraio 1993). I discorsi parlamentari contro i magistrati di """"Mani pulite"""". La maxitangente Enimont e le tangenti sulla Cooperazione. Il processo per il """"Conto protezione"""". Miliardi da Berlusconi in Svizzera... «Le pagine di questo """"Dossier"""" documentano bene come Bettino Craxi abbia finito per diventare perfino al di là delle sue responsabilità personali - il simbolo delle corruttele politico-affaristiche che portarono alla fine della Prima repubblica e alla scomparsa del Psi (il più antico e glorioso partito italiano)». Giorgio Galli."" -
Dossier Oscar Wilde
Londra, aprile 1895. Il commediografo Oscar Wilde denuncia per diffamazione John Sholto Douglas marchese di Queensberry, padre del suo giovane amante Alfred Douglas. È l'inizio di un'odissea giudiziaria, segnata dal furore omofobico dell'Inghilterra vittoriana, che porta lo scrittore irlandese per due volte sul banco degli imputati con l'accusa di oscenità legata all'omosessualità («L'amore che non osa dire il suo nome»). Il 26 maggio 1895 Wilde viene dichiarato colpevole, e condannato a due anni di carcere con lavori forzati. Questo ""Dossier"""" raccoglie la documentazione relativa ai tre processi, con la trascrizione integrale degli interrogatori che l'autore de Il ritratto di Dorian Gray dovette affrontare, fino alla condanna «per un crimine così grave che si è costretti a farsi violenza per non scivolare nella più greve esternazione del disgusto provato da ogni uomo d'onore di fronte ai dettagli di questi due tremendi processi» (parole del giudice Alfred Wills). In appendice, il testo del De profundis, la lunga lettera-invettiva scritta da Wilde nel carcere di Reading e indirizzata all'amato Alfred Douglas."" -
Dossier legionari di Cristo
Documenti e testimonianze sugli abusi sessuali del fondatore dei Legionari di Cristo, Marcial Maciel Degollado, protetto per anni da papa Wojtyla e dal cardinale Joseph Ratzinger. Questo libro ricostruisce, attraverso documenti e testimonianze, uno dei più gravi scandali dell’intera storia della Chiesa di Roma: quello che ha avuto come protagonista padre Marcial Maciel Degollado, il carismatico capo-fondatore dei Legionari di Cristo. Uno scandalo a base di sesso, droga, denaro, potere e omertà. Accusato da nove ex legionari di abusi sessuali e pedofilia, per anni il ricco e potente padre Maciel è stato protetto dal vertice del Vaticano: da papa Wojtyla, dal cardinale Joseph Ratzinger (prefetto della Congregazione per la dottrina della fede), dal cardinale Angelo Sodano (segretario di Stato vaticano), da monsignor Stanislaw Dziwisz (segretario di Giovanni Paolo II). Come documentano queste pagine, il cardinale Ratzinger non si è limitato a insabbiare la denuncia degli ex legionari a carico di Maciel. Appena eletto papa, Benedetto XVI ha ulteriormente protetto il fondatore dei Legionari: per impedire che venisse processato e scomunicato (come stabilito dalla legge canonica per il reato di «assoluzione del complice» nel peccato contro il 6° comandamento), ha concordato con lui un comodo pensionamento con ritiro a vita privata. -
Dossier Bossi-Lega Nord
Attraverso documenti, testimonianze e cronache giornalistiche, questo ""dossier"""" ricostruisce 25 anni di Lega nord: dall'antimeridionalismo delle origini, alla xenofobia del Duemila; dall'antipartitismo della prima ora, al Carroccio cardine della partitocrazia post-Tangentopoli; dalle invettive contro """"Roma ladrona"""", all'incasso di ingenti finanziamenti statali; dai proclami secessionisti, all'esercizio del potere politico-affaristico nei governi berlusconiani. E dimostra come il vessillo leghista del """"federalismo"""" nasconda l'obiettivo di gestire le risorse pubbliche nelle regioni più ricche del Paese. Il libro documenta inoltre i tratti biografici e l'essenza politica del fondatore-padrone della Lega nord, Umberto Bossi: incultura e pressappochismo, giustizialismo forcaiolo e razzismo xenofobo, qualunquismo antipolitico e campanilismo da strapaese, omofobia e maschilismo, in un mix di ignoranza plebea e grettezza piccoloborghese."" -
Dossier Berlusconi. Anni Novanta
Documenti giudiziari e parlamentari, inchieste giornalistiche e interviste, testimonianze e testi censurati: un dossier di controinformazione sulle attività politico-affaristiche di Silvio Berlusconi durante gli anni Novanta. La legge Mammì e l’assalto alla Mondadori. Sospetti di riciclaggio dalla Svizzera, e il giudice Borsellino che parla di Mangano-Dell’Utri. La P2 e la condanna (amnistiata) per falsa testimonianza. I “comitati corporate” di Arcore, la rottura con Montanelli e il varo del partito-Fininvest. Ascesa e caduta del primo governo Berlusconi (1994). La Tangentopoli berlusconiana, e i miliardi neri “off shore”. Gli ingenti debiti, i fondi neri di Publitalia, le donazioni di nonno Berlusconi, e il salvataggio in Borsa. Le ombre di Cosa nostra, Marcello Dell’Utri, i pentiti di mafia e i sospetti per le stragi del 1993. Il governo Dini, e l’ineleggibilità berlusconiana. Guerra e pace (con fidejussione) con la Lega nord, e il referendum sulle tv. L’avvocato-ministro Cesare Previti, e la testimone Stefania Ariosto. Lo scandalo Squillante, e la corruttela del “lodo Mondadori”. Berlusconi oppositore politico, e l’affare Corticchia. I dossier contro Di Pietro, e i miliardi berlusconiani per Craxi. -
Dossier Cesare Battisti
«La vicenda del terrorista Cesare Battisti – qui ricostruita attraverso le varie sentenze processuali – prende le mosse negli anni Settanta, i cosiddetti “anni di piombo” della lotta armata dell’ultrasinistra. Detenuto per reati comuni (rapine), il giovane Battisti si politicizza in carcere, e quando torna in libertà aderisce ai Pac (“Proletari armati per il comunismo”), un gruppuscolo terrorista dell’ultrasinistra del quale è difficile capire i contorni. La lotta armata di Battisti e di una ventina di “Proletari armati per il comunismo” si svolge nel nord Italia, durante gli anni 1978-79, attraverso rapine, sequestri, attentati e omicidi. Dopo il sanguinoso biennio, anche il gruppuscolo dei Pac – così come il partito armato – si decompone, e repentini “pentimenti” e “dissociazioni” dei suoi capi permettono alla magistratura di identificare i vari militanti (compreso Battisti) e di perseguirne i reati». -
La banda della Magliana e il delitto Pecorelli
I collegamenti dell'organizzazione criminale romana con i poteri occulti, il mondo politico e gli apparati dello Stato, nelle carte giudiziarie sull'uccisione del direttore di “Op”. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Vittorio Carnovale, Antonio Mancini, Fabiola Moretti, Maurizio Abbatino, Salvatore Cancemi, sull’uccisione del direttore di “Op” Carmine Pecorelli (Roma, 20 marzo 1979). L’audizione del magistrato Fausto Cardella, titolare dell’inchiesta, da parte della Commissione parlamentare stragi, per le connessioni del delitto Pecorelli col sequestro Moro. Le sentenze processuali della Corte di assise di Perugia (settembre 1999 e novembre 2002). Nella documentazione giudiziaria relativa all’omicidio Pecorelli, la struttura e i delitti della banda della Magliana, e i collegamenti dell’organizzazione criminale romana con i poteri occulti, col mondo politico e con gli apparati dello Stato. Introduzione di Sergio Flamigni -
Fumus persecutionis
Questa antologia raccoglie i verbali della Giunta per le autorizzazioni (Camera dei deputati) e della Giunta delle immunità parlamentari (Senato della Repubblica), relativi alla XVI legislatura cominciata nell'aprile 2008. Verbali riguardanti, fra gli altri, i casi degli onorevoli Sandro Bondi, Umberto Bossi, Enrico La Loggia, Claudio Scajola, Maurizio Gasparri, Vittorio Sgarbi, Nicola Cosentino, Paolo Guzzanti, Silvio Berlusconi, Pietro Lunardi, e dei senatori Marcello Dell'Utri, Giorgio Stracquadanio, Francesco Storace, Nicola Latorre, Luigi Grillo, Francesco Cossiga, Raffaele Iannuzzi. È una documentazione che dimostra come la classe politica, anche dopo la riforma del 1993, continui a utilizzare l'articolo 68 della Costituzione per mantenere privilegi di casta, per eludere i Codici penale e civile, per sottrarsi al giudizio della magistratura, e per garantirsi forme di impunità. -
Dossier. Inchieste sul servizio sanitario nazionale
Le relazioni conclusive delle Commissioni parlamentari d’inchiesta: sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale (Senato della Repubblica, marzo 2008); sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali (Camera dei deputati, febbraio 2008). Senato della Repubblica, XV legislatura, Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale: il testo della Relazione conclusiva, approvata il 12 marzo 2008. Inchieste: sulla attuazione del Piano nazionale della prevenzione; sugli aspetti strutturali, igienico-sanitari, tecnologici e organizzativi degli ospedali italiani; sui coma neurovegetativi; sull’aggiornamento professionale in sanità; in merito all’organizzazione dei prelievi e dei trapianti di organi; sulla verifica e lo sviluppo del settore farmaceutico in Italia. Camera dei deputati, XV legislatura, Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali: il testo della Relazione conclusiva, approvata il 19 febbraio 2008. Documentazione acquisita per casi di “malasanità"" e disavanzi sanitari regionali; audizioni svolte nel corso dell’inchiesta parlamentare.""