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Balzac. Il romanzo della sua vita
La biografìa di Honoré de Balzac, da molti considerata come l'opera più importante di Stefan Zweig (che non giunse a vederne la pubblicazione, avvenuta solo nel 1946), è una raccolta impressionante di aneddoti, inciampi, curiosità e bizzarrie che hanno segnato la vita del padre del realismo francese; un racconto commovente, tragico e talvolta comico, cui lo scrittore e biografo austriaco dedicò gli ultimi dieci anni della sua vita, prima del suicidio. Balzac, in effetti, ebbe una vita da romanzo, tempestata di avversità, avventure e colpi di teatro degni di quella ""Commedia umana"""" che secondo lui doveva """"fare concorrenza allo stato civile"""". Le sue prime opere caddero nel vuoto, la critica si astenne anche solo dal prenderle in considerazione, e allora il giovane Honoré cambiò perfino strada, cimentandosi come editore, stampatore, ma incorrendo sempre e inesorabilmente nel fallimento, e in un accumulo di debiti che proverà a estinguere fino al resto dei suoi giorni, nonostante una produzione che arriverà, nel suo picco, ai famosi novanta romanzi in diciassette anni. Prima di raggiungere la celebrità, Balzac, pur continuando a scrivere, si dedicò a imprese a dir poco folli, come quando andò in Sardegna sognando di arricchirsi con lo sfruttamento delle miniere d'argento abbandonate. Zweig non si limita però a raccogliere le tante picaresche storie di vita del grande francese, ma intesse una trama che riesce a ricreare e a spiegare l'indissolubile intreccio tra finzione e vita."" -
Hanno ammazzato Montesquieu!
Altro che Terza Repubblica, in Italia ancora non è cominciata la Seconda! Gli ultimi vent'anni hanno rappresentato, piuttosto, la fase terminale della Prima Repubblica, in cui la malattia che tra il 1992 e il 1994 aveva spazzato via la politica ha poi aggredito le istituzioni, disarticolandole e portando a una inquietante marginalizzazione del Parlamento, rimasto vittima della lotta tra il potere esecutivo e quello giudiziario. Oramai, come dimostrano le statistiche, in Italia le leggi non le fanno più le Camere ma i governi con la decretazione d'urgenza e la magistratura, indirettamente, con le proprie sentenze. Si tratta di un processo che parte con quell'intreccio devastante prodotto dagli effetti delle inchieste milanesi sulla corruzione e della strategia libanese di Cosa nostra. È allora che si apre la grave crisi che in un attimo cancella i partiti tradizionali e porta a una netta separazione tra politica e potere. I governi iniziano progressivamente a svincolarsi dalla fiducia delle Camere, la classe dirigente si blinda nel Palazzo - complice anche il Porcellum - e la società sembra conferire una delega alla magistratura, investendola di una funzione moralizzatrice che non trova riscontro nella Costituzione. Muta così il volto delle istituzioni e il risultato è l'affermazione di un nuovo regime a-parlamentare che ha finito per somigliare a una democrazia senza popolo. -
A sua insaputa. Autobiografia non autorizzata della seconda Repubblica
Le poesie di Vendola e Bossi, i dialoghi tra Di Pietro e i suoi pulcini, le vacanze di Formigoni, i complessi estetici di D'Alema. Mentre la Seconda Repubblica arriva al capolinea, dodici dei suoi protagonisti si raccontano. Per la prima volta a loro insaputa. Lo fanno attraverso un blob costruito con le frasi più surreali e divertenti rilasciate in centinaia di interviste, conferenze stampa, comparsate televisive, autobiografie ufficiali e intercettazioni, mixate in una lunga confessione senza freni inibitori. Ogni ritratto si trasforma in un monologo ininterrotto che rivela vizi, tic, contraddizioni ideali e caratteriali di un'intera classe dirigente. Da Bersani a Fini, a Bertinotti a D'Alema, passando per Mastella, Prodi e Casini, tutti si confessano in prima persona. Tutti tranne Silvio Berlusconi. A raccontare il Cavaliere ci pensano le donne che lo hanno conosciuto. -
Io sarò l'amore. Le nuove vie della clausura
Dopo aver esplorato il mondo della clausura contemporanea, Espedita Fisher prosegue il suo viaggio attraverso nuovi incontri, nuove voci che difendono ancora oggi il senso di una scelta estrema. Storie comuni di giovani donne che hanno trovato nella donazione di sé la via della gioia e della salvezza. Nel labirinto di incertezze che annodano e confondono il presente, una luce sembra illuminare l'orizzonte verso cui camminano le ""testimoni dell'assoluto"""". Il fine è l'amore: la sorgente e il bacino di una verità, l'amore a Dio. Una strada di rinuncia e forse, anche per questo, di una libertà vastissima. Con un saggio di Anna Maria Cànopi."" -
Musica, danza, teatro. Scritti ritrovati 1937-1986
Cesare Brandi non è stato soltanto un grande storico e teorico dell'arte, ma anche un finissimo conoscitore delle arti dello spettacolo. Questo volume raccoglie recensioni, interventi, polemiche su argomenti come la musica, la danza e il teatro, scritti da Brandi dagli anni Trenta agli anni Ottanta dello scorso secolo e pubblicati su ""L'Immagine"""", sul """"Corriere della Sera"""" o presentati in varie occasioni pubbliche. Il libro è arricchito da alcuni inediti (tra gli altri uno su Puccini del 1937, Piccola teoria della scenografia per balletti del 1950, L'Elena di Euripide a Siracusa del 1978, e uno su Mozart del 1986, probabilmente l'ultima cosa da lui scritta), e vi si trova inoltre il primo atto della commedia dal titolo II figliuol prodigo, anch'essa mai pubblicata, scritta da Brandi nel 1944."" -
Vita eroica di Pascali. Ediz. illustrata
Di origine pugliese, Pino Pascali sul finire degli anni Cinquanta si trasferisce a Roma, dove si afferma rapidamente come una delle personalità maggiormente dotate, capace di entrare nelle situazioni con una semplicità straordinaria. Con i suoi ""Pezzi anatomici di donna"""" riesce a istituire un particolare come una figura a sé stante, i suoi """"Seni"""" e le sue """"Labbra"""" hanno una perentorietà da simbolo apotropaico. Le sue """"Armi"""", i suoi """"Cannoni"""" sono enormi giocattoli che hanno perso la capacità di offesa per configurarsi come una sognata regressione all'infanzia, verso il paradiso perduto del gioco. Le sue mostre riservavano sempre un elemento-sorpresa, come quando presentò una serie di animali in legno e tela, una fauna terrestre e marina che sembrava ricostruire una nuova fantastica arca di Noè. Gli bastavano poche vasche quadrate di alluminio e un poco di acqua tinta di anilina per fare il """"mare"""", per trasformare un nome in un oggetto reale: e in questa fantasia della trasformazione ottenuta con la realtà stessa c'è come l'allegoria di tutta l'arte di Pascali. La quale, a trentacinque anni dalla scomparsa dell'artista, è ormai conosciuta in tutto il mondo, dall'Europa all'America al Giappone. I tre scritti di Vittorio Brandi Rubiu (""""Vita eroica di Pascali"""", """"Pascali uno e due"""" e l'inedito """"Pascali dalla A alla Z""""), qui raccolti in versione riveduta e ampliata, tracciano un percorso d'arte e di vita su una figura chiave nell'arte italiana del secondo dopoguerra."" -
Maria Antonietta. Una vita involontariamernte eroica
Frivola e intrigante per i cortigiani di Versailles, perversa aguzzina nella propaganda rivoluzionaria, eroina martire della restaurazione monarchica: chi era Maria Antonietta? Nel raccontare la sua vita, Stefan Zweig deve confrontarsi con una lunga tradizione di leggende, dicerie e violente passioni ideologiche. Ma ripercorrendone i passi di bambina sposa, moglie disprezzata, madre sensibile, austriaca isolata in una corte e una nazione ostili fino alla dignità degli ultimi istanti, che fanno coincidere la sua morte con la fine di un'epoca, Zweig trova una donna: un essere umano senza qualità particolari, costretto dal caso e dalla Storia a diventare grande. Maria Antonietta - senza che vengano sminuite le responsabilità politiche e morali del suo ruolo diventa allora il luminoso esempio dell'individuo comune che si erge sopra la sua stessa mediocrità e assume una dimensione ""involontariamente eroica"""". Perfetta sintesi di cura documentale, penetrazione psicologica e tensione narrativa, questo libro, forse la più amata tra le opere di Zweig, è ancora oggi considerato un vertice e un modello del genere biografico. La sua pubblicazione, nel 1932, mutò radicalmente l'immagine di Maria Antonietta, cancellò uno stereotipo e riconsegnò una figura viva e complessa tanto alla ricerca storica che all'immaginario popolare."" -
Lettera dal carcere di Birmingham
Il 14 aprile del 1963 Martin Luther King viene arrestato in seguito a una manifestazione nonviolenta organizzata a Birmingham, Alabama. Dal carcere, King si rivolge ad alcuni esponenti del clero che avevano giudicato la sua strategia di lotta ""imprudente e intempestiva"""" e a tutti quei moderati che rallentavano, quando non osteggiavano, le battaglie del movimento per i diritti civili. Rispondendo alla necessità immediata di spiegare i motivi che lo avevano spinto a cercare una reclusione di massa per costringere i giornali a occuparsi dell'emarginazione della comunità nera, il reverendo fornisce un'esposizione limpida e compiuta dell'etica e del pensiero che guidano la sua azione politica. Nelle sue parole convivono la certezza della propria missione e l'apertura al dialogo, l'incandescenza oratoria e la quieta argomentazione. La """"Lettera dal carcere di Birmingham"""" è un'appassionata dichiarazione d'intenti e un documento storico di valore; ma anche l'appello, sempre attuale, alla coscienza di ognuno di noi, ai nostri doveri di cittadini e di esseri umani."" -
La regina di Alessandria
È stata a capo di una delle più grandi potenze del Mediterraneo, ha regnato sui cuori dei più importanti uomini dell'antichità, la sua bellezza fu pari solo alla sua passione per la vita e al suo potere; l'hanno descritta come la più spietata delle regine e la più intrigante delle cortigiane, ma il suo popolo la venerò come una dea. La storia dice che vinse nella camera da letto ciò che non poteva vincere sul campo di battaglia: la sicurezza della sua terra e dei suoi sudditi, il rispetto e l'amore sconfinati di Giulio Cesare e Marco Antonio. Fu l'ultima Regina del regno tolemaico d'Egitto e l'ultimo membro della dinastia tolemaica, una donna di sorprendente cultura, intelligenza ed erudizione, che voleva conquistare l'intero Oriente. Quando Ottaviano invase l'Egitto e penetrò Alessandria, si tolse la vita prestandosi al morso di un aspide. Fu Regina dei Re, Regina delle Regine, Regina dell'Alto e del Basso Egitto, Regina di Cipro, Creta, Cirenaica, Siria e Armenia. -
Verdi. L'uomo nelle sue lettere
Pubblicata inizialmente in tedesco nel 1926 e poi ampliata e riedita in inglese nel 1942, questa è stata la prima antologia delle lettere di Giuseppe Verdi destinata a un pubblico non italiano: un libro che ha dato un deciso impulso agli studi verdiani fuori dai confini nazionali, ma che per struttura e organicità ha rappresentato un modello importante anche in Italia. La selezione attinge al cospicuo patrimonio dei carteggi verdiani e copre l'intero arco della carriera del Maestro, dagli esordi fino agli ultimissimi giorni di vita, rievocando la parabola gloriosa di un artista immortale sullo sfondo di un'epoca di straordinario fermento. Scelte e ordinate in modo da restituire in un quadro coerente la personalità schiva quanto complessa di Verdi, le lettere rivelano il genio, gli affetti, l'impegno politico e sociale, le speranze e le delusioni di un carattere irrequieto. Il volume si apre con un saggio di Franz Werfel, già autore di Verdi. Il romanzo dell'opera, che nel suo stile inconfondibile fornisce al lettore le coordinate essenziali per addentrarsi nell'universo del compositore di Busseto senza smarrirsi nella sua vastità. ""Verdi. L'uomo nelle sue lettere"""" offre un contributo indispensabile alla conoscenza della dimensione umana del Maestro; una raccolta ragionata di documenti preziosi, che non smette mai di intrattenere e appassionare."" -
Killing Kennedy. Da Washington a Dallas: la fine del sogno americano
Perché John Fitzgerald Kennedy doveva morire? Qual è la verità sull'omicidio del trentacinquesimo Presidente degli Stati Uniti? In ""Killing Kennedy"""" O'Reilly e Dugard ripercorrono gli ultimi due anni di JFK. Dal 20 gennaio 1961, giorno del giuramento, fino a quel 22 novembre del 1963, in cui l'uomo che meglio ha incarnato il """"sogno americano"""" finiva la sua vita a Dallas per mano dell'ex tiratore scelto dei Marines, Lee Harvey Oswald, unico responsabile ufficiale di un omicidio ancora avvolto da troppi misteri. La morte di Kennedy è uno degli episodi più drammatici degli ultimi cinquant'anni, un evento che ha cambiato il corso della Storia, non solo statunitense. Per capire il perché di quei colpi di fucile esplosi a Dallas, gli autori mettono in fila uno dopo l'altro i contrasti politici che in piena Guerra Fredda tenevano in ansia il mondo intero: il Vietnam, la lotta al comunismo, che con la Cuba di Castro era arrivato fin dentro """"il giardino di casa"""", le tensioni con l'Urss di Nikita Chruscev. O'Reilly e Dugard tracciano un vivido identikit dei tanti nemici che JFK si era fatto negli Usa: il direttore della Cia Allen W. Dulles, per esempio, silurato nell'aprile 1961 dopo il fallito sbarco nella Baia dei Porci. E, sopra tutti, il più ambiguo, il vicepresidente Lyndon B. Johnson, che mal sopporta il ruolo di secondo. Di lui Kennedy e il fratello Bobby non si fidano, e non lo nascondono."" -
Cospirazione Octopus
L'economia mondiale è sull'orlo del collasso e, mentre si indebolisce il potere dei governi dei singoli Stati, cresce l'attività di controllo di un ristretto gruppo di persone, una regia occulta che manovra nell'ombra le sorti del pianeta. Il giornalista Danny Casolaro è stato assassinato nel corso di un'indagine che potrebbe portare alla luce il più grande dei complotti. Tentando di ricostruire le circostanze della sua morte, la sorella Simone viene a conoscenza di Octopus, nome dietro cui si cela l'organizzazione segreta delle élite politico-finanziarie. L'obiettivo di Octopus è il recupero dei codici segreti per accedere a conti correnti nei quali è depositata un'enorme quantità di denaro: il tesoro che da oltre mezzo secolo viene utilizzato per le attività illecite dei veri potenti del pianeta. Anche il Presidente degli Stati Uniti è alla disperata ricerca di quei soldi per salvare l'economia globale. Daniel Estulin, l'autore che ha fatto conoscere al mondo i segreti del Club Bilderberg, tesse la tela di un thriller senza respiro, delineando l'allucinante scenario di un mondo governato dai poteri occulti e dai gruppi d'interesse. Ma dove finisce la fantasia e comincia la realtà? Scritto da un implacabile indagatore dei meccanismi che regolano il Nuovo Ordine Mondiale, ""Cospirazione Octopus"""" getta una luce inquietante sul futuro che ci aspetta."" -
Parolepotere. Il nuovo linguaggio del conflitto sociale
Ogni mutamento epocale provoca profondi mutamenti nel lessico, che si presenta come espressione neutrale e oggettiva di processi sociali ""naturali"""", ma nasconde invece una gerarchia di poteri: siamo immersi in un groviglio di parole attraverso cui pensiamo di esprimerci liberamente, ma in realtà siamo per lo più """"parlati"""". L'analisi di Pietro Barcellona, filosofo e originale interprete della società contemporanea, è puntuale e spiazzante, rifiuta ogni tentazione riduzionista e attraversa con agilità i diversi campi del sapere, mette a confronto i filosofi, i poeti, gli economisti, ricostruisce la storia di alcuni termini chiave - riformismo, cittadinanza, merito, rivoluzione evidenziandone i progressivi slittamenti di significato. Un'espressione come """"i mercati ci guardano"""", reiterata nella strategia comunicativa del neoliberismo, rievoca ad esempio le formule che, in epoche remote, facevano appello all'occhio divino che scruta il mondo per ottenere l'ossequio all'autorità; un termine come esodati nasconde invece, dietro la suggestione biblica, l'imposizione di un commiato dalla società, senza nemmeno la speranza della tragedia greca, in cui nell'esodo, ultimo canto del coro, il deus ex machina risolve improvvisamente una situazione senza via d'uscita. Mostrando come la crisi che viviamo sia tanto economica e politica quanto antropologica e spirituale, Barcellona esamina i rischi di un inaridimento del linguaggio celati dietro l'affermazione del pensiero unico..."" -
Giovanni XXIII. Il papa del Concilio
Angelo Roncalli divenne Papa il 28 ottobre 1958. Il suo fu un pontificato breve e decisivo, che segnò una svolta nella cristianità. In quattro anni e mezzo Giovanni XXIII rivoluzionò il rapporto con i fedeli, diede un rinnovato slancio all’evangelizzazione, s’impegnò apertamente per la pace mondiale, aggiornò la dottrina sociale cattolica e infine convocò il Concilio Vaticano II, aprendo la Chiesa al confronto con la complessità del presente e le sfide del futuro. Prima di essere elevato al soglio pontificio, Angelo Roncalli, figlio di mezzadri del bergamasco, era stato terziario francescano, sacerdote, diplomatico vaticano in Bulgaria, Turchia e Francia, patriarca a Venezia. Peter Hebblethwaite, facendo ampio ricorso ai diari del Pontefice e a testimonianze dirette, ripercorre tutte queste fasi, sottolineandone il valore di testimonianza, ma si concentra soprattutto sugli anni del pontificato, sui gesti – semplici e simbolici – che toccarono anche la coscienza dei non cattolici, sulla complessità del ruolo politico di Giovanni XXIII culminato con l’enciclica Pacem in Terris e sull’organizzazione del Concilio. Questa che torna oggi, a cinquant’anni dalla morte, con la cura di Marco Roncalli, è la più celebre e diffusa tra le biografie del Papa. E le sue pagine, limpide e appassionate, sono anche un’importante testimonianza del dibattito, che ha lungamente attraversato la Chiesa, tra progressisti e conservatori sulla figura di Giovanni XXIII. -
La conquista dell'Everest
La mattina del 29 maggio 1953 il neozelandese Edmund Hillary e il nepalese Tenzing Norgay sono i primi esseri umani a raggiungere la vetta dell'Everest. La permanenza dei due scalatori sul ""tetto del mondo"""" dura soltanto un quarto d'ora - il tempo per Hillary di piantare una croce e per Tenzing di deporre biscotti in offerta alle divinità buddiste - ma la conquista di una montagna è il frutto di un lavoro lungo e meticoloso, un'avventura collettiva fondata sul coraggio e sui dettagli, sulla solidarietà e sulla concentrazione. John Hunt, l'autore di questo resoconto scritto a ridosso dell'impresa, era il capo della spedizione britannica, un organizzatore capace e sensibile che seppe tenere unito il gruppo contro il freddo, la mancanza di ossigeno, i fiumi di ghiaccio, i crepacci aperti sul vuoto e la continua messa alla prova della resistenza fisica e mentale di ognuno, la sfida con se stessi, che è forse la ragione vera e profonda dell'alpinismo. La conquista dell'Everest comincia con il riepilogo delle spedizioni precedenti, un ininterrotto sforzo collettivo, e prosegue con il racconto epico ed esatto delle diverse fasi dell'ascesa, da Kathmandu alla scelta della parete sud, fino all'assedio e all'assalto della cima. La riflessione finale di Hunt sul successo della spedizione è soprattutto un bilancio umano, con lo sguardo sollevato verso nuove imprese e la consapevolezza che, per chi la compie e per chi la legge, """"l'avventura è un bisogno"""". Con le foto originali scattate dai membri della spedizione."" -
Proust in love
"Proust in Love"""" è una documentata e affascinante biografia erotica che rivela tutti i lati carnali e sentimentali della vita di un maestro del Novecento: """"L'unica consolazione quando sono veramente triste è amare ed essere amato"""". Il giovane Proust è facile a innamorarsi, ma si consuma per la gelosia, perché sceglie amori irraggiungibili. Fin dall'adolescenza le sue passioni diventano contraddizioni: una sessualità bramata ma negata, riconosciuta ma frustrata, perversioni anche estreme celate dietro uno stile di vita socialmente rispettabile. Uomo affamato di compagnie e di attenzione, ma con la paura di essere giudicato per la sua omosessualità, Marcel traduce le sue relazioni clandestine e suoi amori non corrisposti nelle numerose lettere scritte agli amici, per il bisogno di condividere sentimenti che il resto del mondo doveva ignorare. Il suo tormento per i giovani di cui si innamora diventa una sconsiderata dissipazione finanziaria, che lo porta a dilapidare una fortuna. I suoi fallimenti sentimentali, che hanno compromesso un equilibrio già logorato dall'impossibilità di accettarsi, si sono trasformati nelle pagine più memorabili de """"Alla ricerca del tempo perduto"""" un'imponente epopea popolata di personaggi vivi, proprio perché animati da un fuoco vero. Così, grazie alla sua umanità imperfetta, dolorosa e ironica, Proust giunge a varcare la soglia del genio." -
Fino alla tua bellezza
Spagna, 1937. Nel Paese sconvolto dalla Guerra civile Giulio Jentile e Marco Paganoni, dopo aver condiviso il fermento rivoluzionario dell'impresa fiumana di Gabriele d'Annunzio, si ritrovano sul fronte franchista a combattere fianco a fianco una loro guerra diversa e privata. All'indomani della battaglia di Guadalajara, si avventurano dietro le linee nemiche per salvare l'anarchico Dado, loro compagno a Fiume ora condannato a morte dagli stalinisti. Inizia così questo romanzo sull'amicizia e sul coraggio, dove la Storia non è che il tragico sfondo contro il quale gli uomini lottano per restare fedeli ai propri ideali e ai propri affetti. È in nome di questa fedeltà che si rischia la vita, e sarà l'amore per una donna a portare Giulio fino in Eritrea, per un'ultima solitaria avventura. Gabriele Marconi ricostruisce con vivezza di particolari la Spagna e l'Africa degli anni Trenta, mescola i suoi eroi con i protagonisti della Storia, alterna riflessioni malinconiche e colpi di scena per dare vita a un'epica esemplare e sincera. -
Mani di pietra. Vita e la leggenda di Roberto Durán
Roberto Duràn, ""Mani di Pietra"""", nato a Panama nel 1951, è diventato campione del mondo in quattro diverse categorie di peso e ha combattuto 120 incontri, vincendone 104, di cui 70 per k.o. È stato il primo campione di boxe dell'America Latina, uno dei più grandi pugili di tutti i tempi, l'unico al mondo ad aver combattuto per cinque decenni. In questa biografia, il giornalista Christian Giudice ne ricostruisce la storia, ne interpreta il talento, gli eccessi e le malinconie, intreccia le voci della famiglia e degli amici, degli avversari e dei testimoni, tentando la difficile impresa di estrarre la verità racchiusa nel mito. Il suo libro ha la precisione, a volte spietata, della cronaca e il respiro epico della leggenda, com'è giusto che sia per una vita dove cronaca e leggenda sfumano continuamente l'una nell'altra. Dalla dura infanzia nelle strade di Panama all'incidente automobilistico che lo costringe al ritiro, la vicenda umana e sportiva di Duràn è scandita dall'ascesa, il trionfo, la caduta, il riscatto e, nel mezzo, il mistero dell'incontro perduto con Sugar Ray Léonard nel novembre 1980, uno spartiacque nella sua carriera e uno dei più celebri e dibattuti combattimenti della boxe moderna. Questa biografia sta per diventare un film con Edgar Ramirez nella parte di Duràn e Robert De Niro nella parte del coach."" -
Euro in bilico. Lo spettro del fallimento e l' inganno della finanza globale
All'alba del nuovo millennio le ambizioni economiche del Vecchio Continente risuonavano come una rivoluzione. Dieci anni fa nasceva, infatti, l'Euro. La nuova moneta veniva introdotta con l'obiettivo di unificare le valute nazionali dei Paesi aderenti all'Euro zona e di coordinare le politiche monetarie degli Stati dell'Ue. Doveva servire anche a garantire la crescita e l'occupazione, per il raggiungimento della coesione sociale e territoriale dell'Unione e la protezione dalle speculazioni finanziarie contro le singole economie. Grandi aspettative, appunto, che oggi dopo un decennio non hanno dato i risultati sperati: i Paesi che hanno adottato l'Euro mostrano un ritardo nella crescita economica rispetto a quelli che hanno mantenuto la sovranità monetaria nazionale. Bruno Amoroso, economista di fama internazionale, a lungo stretto collaboratore di Federico Caffè, ricostruisce le cause di questo fallimento e ne individua i responsabili. Gli stessi che hanno portato al crollo delle borse, dei gruppi finanziari che gestiscono gran parte dei mutui per le case (Fannie Mae e Freddie Mac) seguito da quello di alcuni Hedge Fund e delle maggiori banche d'investimento. Una crisi, quella attuale, che è solo l'ultima di una serie iniziata nella metà degli anni Ottanta, dopo la deregolamentazione introdotta da Reagan, e continuata poi da Clinton, Bush fino a Obama. -
Il saccheggio. Consulenze d'oro e clientelismi. Ecco gli stipendi pubblici che indignano l'Italia
Si parla tanto di sprechi pubblici ma finora nessuno li aveva messi a disposizione di chi, inconsapevolmente e con troppi sacrifici, li finanzia. Solo nel 2012 lo Stato italiano ha affidato quasi 500mila incarichi di consulenza con un costo vicino ai 2 miliardi di euro. Il ricorso alle consulenze esterne è ormai prassi ovunque: nei ministeri – che hanno speso quasi 20 milioni di euro –, nelle regioni dove il dato ammonta a 152 milioni, nei comuni con ulteriori 420 milioni di euro generosamente elargiti ad amici e parenti e così per tutte le altre diramazioni della Cosa pubblica. “Il saccheggio” è la prima inchiesta sugli uomini che sussurrano al potere e di fatto detengono le chiavi del Paese. Sono loro che controllano i grandi progetti dello Stato, affidano appalti alle aziende private, guidano i vertici delle istituzioni. Il giornalista de «la Repubblica», Daniele Autieri, firma un’inchiesta che farà tremare i Palazzi.