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Siena nel primo Rinascimento
A Siena, dipinta come la ""città gotica"""", tradizionalmente il Rinascimento è stato ritenuto un fenomeno minore, marginale - che si comparasse o meno con i fasti fiorentini coevi. In particolare, come epoca di decadenza in assoluto, di crisi, demografica e politica, economica e sociale, è stato per tanto tempo ritenuta la prima metà del Quattrocento. Questo libro riassume in modo non erudito, per tutti i lettori, i motivi per cui è necessaria la sua rivalutazione."" -
I racconti della grande quercia
La grande quercia racconta. Attraverso la sua voce, nella nostra mente e nel nostro cuore, scorre il transito costante, sempre uguale e sempre nuovo delle stagioni, che vestono a turno il bosco dei loro intensi colori; facciamo conoscenza con gli animali che popolano la grande foresta, cinghiali, lepri, scoiattoli, entrando in contatto con le loro piccole e complicate esistenze, la loro dura lotta per la vita, le loro paure, ma anche i grandi slanci di generosità e vicendevole soccorso. Col suo narrare la grande quercia ci regala un messaggio di solidarietà e amore e l'invito ad ascoltare, con attenzione e umiltà, la voce della natura, ricordandoci che anche noi umani, che spesso tendiamo a sentirci signori e padroni dell'universo, altro non siamo che parte della natura stessa e un frammento di quell'universo che la contiene. -
Biografia della polvere
Una poesia ebbra di vita. Un simbolismo puntuale e sconvolgente lega memoria e sogno, incubo e presagio e ci affida il segno di una meditazione profonda e del tutto originale sul senso dell'umano destino: la biografia della polvere racconta e interpreta tutti noi. È la nostra storia avventurosa e tragica che si dipana attraverso il succedersi continuo di dispersioni e ricongiungimenti. -
Un' ombra nera
1349, Siena lotta per rinascere dopo la tragica epidemia di peste che ha dimezzato la popolazione e sconvolto la sua vita. In una città che cerca di ritrovare se stessa, l'avvocato Bernardino Cristofori e il suo assistente Jacopo da Gavorrano ricevono la visita di Diana, bellissima dama giunta da Venezia, che li prega di indagare sulla sorte del proprio marito misteriosamente scomparso a Siena un anno prima. Ha inizio così un'avventurosa indagine che, come presto scopriremo, qualcuno è deciso a impedire, anche a costo di uccidere. Agguati, omicidi, inseguimenti, ma anche amore e passione compongono una trama che ancora una volta sarà lo straordinario intuito di Bernardino a svelare. -
Venti frammenti
«Occorre non fermarsi a decifrare il significato netto e preciso dei versi, delle immagini. Meglio lasciarsi investire e trascinare dalle epifanie, le improvvise illuminazioni che sono all'origine dei frammenti, che avvolgono come flash imprevedibili. Perché il troppo ragionare, stabilire contorni, toglierebbe immediatezza alla parola che colpisce ma non definisce, lascia nel vago. Il frammento infatti non è che una parte del tutto al quale si aspira ad avvicinarsi, per impossessarsene e che invece resta sfuggente. Potrebbero essere fotografie, questi versi, sintesi dell'immediatezza dell'istante che vogliono rappresentare e fermare nella memoria». (Dalla prefazione di Davide Rondoni) -
Gesù inesplorato. Conoscere e capire Gesù
L'intento che il professor Matteo Musumeci, componendo questa sua profonda esplorazione del Cristo, si è prefisso è quello di mostrare Gesù di Nazareth così come egli ha imparato a conoscere lungo decine d'anni di studio, approfondimenti, indagini, riflessioni e meditazioni; osservando da vicino ogni suo atteggiamento, gesto e parola, dimostrando come sia stata divina e unica la sua figura in terra. L'autore rappresenta Gesù Cristo per quello che egli fu e apparve realmente in tutta la sua vita, in base alle testimonianze, ai documenti e alla grande mole di studi in nostro possesso. Dalla lunga trattazione emerge con chiarezza come il Musumeci ami profondamente il Cristo; ma non il Cristo Gesù ""cristiano"""" o """"cattolico"""", ma il Gesù di Nazareth in quanto Dio: Dio di tutti gli uomini e di tutte le religioni."" -
Fatti furbo... guagliò
Questo libro ci porta indietro di quasi mezzo secolo a ricordare un'Italia che fu, fatta di istituti storicamente sopravvissuti a se stessi, come il servizio di leva obbligatorio, che non a caso ormai da un quindicennio non esiste più; di burocrazia ottusa, di furbizie, scaltrezze, sotterfugi, intrighi e manovre varie per eludere la così detta ""naia"""" o almeno per ridurne durezza e durata. Queste pagine sono raccomandate a vecchi e giovani: i primi troveranno in esse il sapore della giovinezza. I secondi impareranno quanto sono stati fortunati a nascere in un'epoca nella quale il """"mestiere delle armi"""" è una libera scelta professionale, non più una condanna."" -
Storie di donne e di comari. Siena raccontata attraverso il teatro di contrada
Alda Pianigiani ha rappresentato una parte importante e originalissima della ricca tradizione del teatro popolare senese e della stessa storia della nostra città. Leggendo le commedie raccolte in questo libro, ci immergiamo nello spirito senese più puro, che qui è ritratto con affettuosa ironia. Questa lettura ci permette di ripercorrere e comprendere alcuni fra i periodi più difficili e dunque importanti della storia della città durante lo scorso secolo. Grazie a questo estremo dono, vero atto d'amore tributato alla sua città, Alda continua e continuerà a vivere insieme a noi sulle ali della poesia. -
C'è verso d''un fà versi ('Un)
"Ormai è un appuntamento cui siamo abituati. Autunno: castagne, olio, vino novo e la nuova antologia del Laboratorio del Sonetto. Siamo alla quarta. Protagonista indiscussa di queste rime è come sempre Siena. Tuttavia, se diamo un'occhiata alle edizioni precedenti, scopriamo che i componimenti, col passar degli anni, sempre meno si soffermano a decantare in astratto le bellezze e le glorie della città, dirigendo invece la loro attenzione sulla cronaca civile e sociale di Siena e d'Italia, a volte con dolce affettuosità, più spesso con pungente ironia. L'antologia costituisce ormai una sorta di promemoria lirico-satirico di fine anno, che ci consente di ripercorrere i fatti e gli episodi più singolari che il chiacchiericcio mediatico ha segnalato negli ultimi dodici mesi; invitandoci anche ad una più attenta e matura riflessione sui giorni nostri""""." -
Il potere dei sogni
"... que toda la vida es sueño, y los sueños, sueños son"""". Gli immortali versi del grande Calderon si offrono come premessa ideale per questo romanzo, che potremmo interpretare come meditazione proprio sul rapporto tra il sogno e la vita; due mondi solitamente visti come contrapposti. Da una parte la realtà, il quotidiano; dall'altra le fantasie incontrollabili generate dalla nostra incoscienza. Davide Attinà pensa che questo luogo comune possa essere trasgredito, che tra la vita e il sogno il confine possa essere sottilissimo, impercettibile, fino ad annullarsi, permettendo al sogno stesso di generare e modellare la realtà. Ce lo racconta in questo romanzo avvincente, intenso e, a tratti, anche divertente." -
Ultima fiaba
Nella produzione poetica di Alessandro Bontempelli il dualismo ""contenuto-forma"""" si risolve felicemente nell'invenzione di un linguaggio nuovo nel quale, tuttavia, l'originalità non sconfina mai nell'eccentricità: le parole della scienza sono collocate nel contesto letterario in modo da riacquistare il loro preciso significato originario, mentre la rigidità dei termini si dilata e trova nel contesto poetico, imprevedibili e affascinanti connotazioni. L'autore riveste infatti la vaghezza indeterminata dell'espressione poetica con il rigore del linguaggio scientifico e se la scienza riconquista nell'espressione poetica la propria valenza e dimensione infinita, la poesia vibra, a sua volta, di mille, fiabesche, """"arcane risonanze""""."" -
Oltre il monte
"In Ecuador, nella provincia amazzonica, cioè la parte orientale del paese, non si parla di selva, di giungla, né tanto meno di foresta, ma di """"monte"""". Questa parola racchiude tutto un mondo verde, misterioso e possente, nel quale l'uomo spesso si perde e ogni tanto si trova"""". Ai margini di questo mondo, lungo la linea invisibile ma incombente dell'equatore, si incrociano i destini di due donne: l'indigena Clarabella, semplice e spontanea, come la sua innocente bellezza e la Señora per la quale lavora, una giovane donna europea, colta e sensibile. L'incontro fra due culture pur così distanti riuscirà a generare un'amicizia profonda, ma affetto e comprensione non possono eliminare del tutto il peso delle diversità legate ad ancestrali imprinting. Il messaggio che Elisabetta Tosatti ci suggerisce con questo suo bel libro è forse che ogni incontro, ogni integrazione non può prescindere dalle diversità, ma anzi deve partire da esse per costruire una nuova armonia." -
E se tutto va bene, mi ammazzo
Come mai l'omicidio di una povera ragazza tossica crea tanto nervosismo nella migliore società di una ricca e appartata provincia italiana? Perché le indagini si vogliono chiudere in tutta fretta, dando credito a una versione che presenta vistose incongruenze? E non è strano che l'uomo accusato del crimine, a sua volta un relitto umano, senza un soldo, venga difeso dal miglior penalista della città? Domande alle quali sembra che nessuno abbia voglia di dare una risposta. Nessuno tranne Carlo Franchi, cronista fallito, alcolista triste, aspirante suicida, uno sfigato da manuale. Per lui la soluzione del caso diventa una sfida personale, nella quale giocare il tutto per tutto, anche a costo di rischiare quella vita che ormai sembra non avere più significato. Sul filo di una paradossale ironia, con brillante humour, De Santi tratteggia il ritratto in bianco e nero di una certa Italia minore ipocrita e opportunista e ci regala, con Carlo Franchi, un personaggio di stupefacente complessità. -
Viaggio a Siena nel secolo scorso. Il PSI fra cronaca e storia
"Nel 150° dell'Unità d'Italia è stato ricordato che il PSI, vissuto 100 anni, ha lasciato nella storia una traccia indelebile. E a Siena e provincia, dalla Liberazione alla fine della prima repubblica? Per dare una risposta a questa domanda abbiamo iniziato un itinerario uniti dal desiderio di raccogliere testimonianze e memorie, di vivere insieme ai nostri interlocutori le emozioni del compianto per chi non c'è più e dell'orgoglio di un passato di idee forti praticate nel reale del PSI, il partito delle riforme""""." -
La ruota del grano
Questo libro rappresenta un percorso poetico al tempo stesso semplice ma molto complesso. Semplice perché la poesia di Maria Gargano è costruita attraverso le parole del quotidiano, senza termini altisonanti o metafore spericolate, senza effetti speciali, insomma. Complesso perché proprio attraverso l'apparente ""facilità"""" espressiva che sceglie è capace di insinuarsi, con grande tensione lirica, nelle pieghe più profonde del vissuto, componendo un affresco che delinea ogni fibra della nostra umana esistenza: amore, maternità, natura, ricordo, rimpianto, speranza, coscienza civile e molto altro ancora l'autrice visita e analizza attraverso quella eterna lente trasfigurante e rivelatrice che da sempre chiamiamo poesia."" -
La rana gracida. Storia di un partigiano senese
La terra di Siena, durante l'ultima guerra, ha visto numerosissimi suoi giovani combattere come partigiani nelle file della Resistenza. La gran parte di essi tuttavia venne dalle campagne, da quella società agricola, in gran parte mezzadrile, che più aveva vissuto sulla propria pelle l'ingiustizia e lo sfruttamento del fascismo e meglio e prima prese coscienza della necessità di ribellarsi per conquistare nuova dignità e futuro. I partigiani che salirono in montagna dalla città, da Siena, furono pochi, tra questi Renato Masi, nome di battaglia ""Gino"""". Queste pagine, nella loro semplicità e inesauribile freschezza, ci rendono testimonianza dell'epoca più drammatica della nostra storia recente, dello straordinario valore civile di chi compì la scelta di non piegarsi alla tirannide, mettendo in gioco la propria giovanissima vita per costruire quella libertà e quella pace delle quali tutti noi, ancora oggi, continuiamo a godere."" -
La villa degli amanti
Un amore che attraversa i secoli, i millenni: Catullo e Lesbia, coppia di amanti che da sempre illumina di sé l'immaginario collettivo, sembrano reincarnarsi in un uomo e una donna d'oggi. Il giovane e ingenuo ingegnere Valerio Catuli e la spregiudicata donna d'affari Claudia, riflettono caratteri e personalità di quei due famosi amanti della Roma antica e al centro della vicenda che li accomuna si trova un'antica villa romana, la ""villa degli amanti"""", sepolta nel sottosuolo della """"città eterna"""". Il loro amore, sensualissimo e crudele, si intreccerà a intrighi, agguati e violenze la cui posta è la conquista di un favoloso tesoro. La soluzione di un antico rebus latino, attraverso una serie continua di colpi di scena, porterà verso un finale che, in realtà, sembra aprirci la porta su di una nuova storia."" -
Etrus... chi? Divertiti a conoscere i tuoi antenati
Età di lettura: da 10 anni. -
Il lisiantus bianco. Alla vita, unica e preziosa
Roma primi anni '70: nello scenario della guerra senza quartiere tra ""rossi"""" e """"neri"""" la passione politica spinge gli adolescenti Augusto e Bruno ad uno scontro violento che non avrà né vincitori né vinti ma che sconvolgerà la loro vita e la loro stessa amicizia. In questo libro, con tono di viva e dolente partecipazione, Riccardo Gambelli ci consegna il ritratto di una generazione che i cattivi maestri di allora trascinarono in un.avventura sciagurata, riaffermando però il primato dei valori umani e morali come unico antidoto contro odio e rancore. Tratto da una storia vera."" -
Corpo a cuore (silloge poetica)
"Esistono le lingue. Esiste poi una lingua, quella della poesia che, a dispetto del difforme configurarsi di suoni, segni grafici, accenti e costrutti, infallibilmente rivela e reclama la propria unicità, come codice interpretativo dell'umana avventura, del fuggevole ma inesauribile stato e condizione dell'esistere. Questo libro di versi parla molte lingue, ma unanime è l'ansia che lo anima nell'interrogarsi sul mistero immanente nelle passioni, sentimenti, gioie e solitudini della nostra natura; e della loro coniugazione col divino."""""