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Opere scelte. Vol. 12: La guerra e il futuro.
"Le opere scelte"""" presentano una selezione originale del pensiero di uno dei principali marxisti rivoluzionari di questo secolo. Le sue elaborazioni ci conducono attraverso il movimento operaio internazionale della prima metà del novecento, le vicende in Urss e l'affermarsi dello stalinismo, lo scontro e la formazione di idee nell'ambito del marxismo. Lev Trotsky resta una delle figure più controverse del marxismo, al centro di violenti scontri teorici e pratici, spesso determinanti per la vicenda del movimento operaio moderno." -
Pace e rivoluzione
L'umanità è di fronte a un bivio: può condividere la logica di guerra del sistema, o impegnarsi per far prevalere le potenzialità positive e costruttive su quelle negative, la logica della pace e del benessere comune su quella della guerra e della miseria. Per far questo occorre, secondo Dario Renzi, rovesciare la situazione attuale, cercando tutti insieme un nuovo assetto dell'umanità. Il volume raccoglie scritti composti dal 1991 al 2001. -
L' imperfezione etnica. Un dilemma del futuro
Giovanni Pacini affronta il tema della 'etnicità', dei suoi dilemmi e della sua dimensione storica contraddittoria. La possibilità di superare positivamente i vari incroci, di realizzare gli elementi positivi contenuti in ogni etnicità specifica e di rispondere in chiave di bene comune alle tensioni di fondo da cui scaturisce l'etnicità come fenomeno generale, dipende dalla scelta cosciente dell'umanità, dei gruppi e delle individualità che la compongono. -
Marx apprendista dell'emancipazione
Il volume tratta di un Marx assai poco conosciuto: un giovane filosofo rivoluzionario tedesco esiliato a Parigi che, a contatto con il proletariato, cominciava a interrogarsi sulla natura umana per spiegarsi l'essenza del comunismo. Un giovane che volle provarsi come apprendista dell'emancipazione. -
Democrazia. Un orizzonte insuperabile?
Che cosa c'entra la guerra con la democrazia? La democrazia è o non è la migliore soluzione possibile? Bisogna migliorarla o superarla? A questi e altri interrogativi risponde Dario Renzi in questo libro-intervista a cura di Claudio Guidi. -
Socialismo confinato. Marxismi e questione nazionale
Nella grande transizione che stiamo attraversando e che segna l'inizio del crepuscolo della contemporaneità, tutto viene rimesso in discussione e tutto deve essere ripensato. La crisi dello Stato-nazione è anche la crisi delle istituzioni che lo sorreggono di fronte all'erompere della società mondiale che si ridefinisce e in cui riprendono vigore istanze ritenute arcaiche e superate dal tempo: è il fracasso della logica progressista, della politica centralistica e statalistica, della filosofia della storia che è alla base della civiltà industriale e borghese e che è stata ripresa anche dal marxismo che si è auto-proclamato suo erede. -
Africa alla rovescia
Un'altra storia dell'Africa, che rovescia i luoghi comuni del pregiudizio eurocentrico o dell'africanistica terzomondista, interrogandosi sulle cause della deriva del continente. Un atto di accusa delle responsabilità imperialiste che non assolve gli africani e una denuncia degli effetti devastanti del colonialismo che non tace sull'inganno della decolonizzazione e dei tanti Stati sorti dopo l'indipendenza violenti, artificiali e fragili. ""Africa alla rovescia"""" anche e soprattutto perché guarda l'Africa dal punto di vista della società prospettando e ricercando un futuro di speranza e di autotrasformazione dei milioni di donne ed uomini che l'abitano o vogliono ritornarci."" -
Il senso dell'umanità. L'impegno dopo lo tsunami
È possibile che questa ennesima catastrofe, quella dello tsunami, rappresenti uno shock per la coscienza di una parte dell'umanità, che possa proporre e riproporre, in termini rinnovati e drammatici, la questione chiave della salvaguardia della nostra specie nel mondo che abitiamo. È possibile che il problema della sopravvivenza dell'umanità cominci ad essere riconsiderato dai protagonisti in altro modo: più profondo, più serio, più organico, più unitario, finalmente non scisso dalla possibilità di miglioramento dell'esistenza comune. -
Rintracciando la natura umana
"Il nostro tentativo filosofico può essere paragonato a un viaggio. Ma verso dove viaggiamo? Verso gli altri e possibilmente con gli altri e per gli altri, ma questo termine va chiarito costantemente, cammin facendo. Verso il mondo, forse, se riusciamo a guardarlo e percepirlo in un modo più sereno, modesto ed appropriato. Soprattutto e al tempo stesso viaggiamo verso dentro: dentro di noi, dentro i nostri misteri, dentro le nostre debolezze patenti e le nostre virtù ascose, verso l'essenza non meno che l'apparenza.""""" -
Una lunga notte. Memorie di rivoluzionari contro Stalin
Gulag di Vorkuta (Russia), 1937-38. Negli anni del grande terrore staliniano migliaia di persone rinchiuse nelle prigioni o nei campi di lavoro forzato resistono e lottano per affermare i valori del socialismo, della dignità e della liberazione umana contro una burocrazia sanguinaria che ha tradito e distrutto le speranze rivoluzionarie. Una lunga notte è una storia vera, l'affresco lirico di una comunità umana di cui l'autrice è stata protagonista e testimone oculare: un racconto, una cronaca, un diario. -
Ancora una volta, Palestina ai palestinesi
Non esiste tanto una ""questione palestinese"""" quanto piuttosto una """"questione israeliana"""" fin dal 1948, dalla fondazione cioè di uno Stato razzista e coloniale come Israele che sulla pulizia etnica e sulla deportazione di chi abitava la Palestina ha fondato la propria """"legittimità"""". Nel solco di Palestina ai palestinesi la ricerca storica di Fabio Beltrame continua a smascherare non solo questo inganno, ma anche la falsa equivalenza tra ebraismo e sionismo, o le menzogne intorno al """"processo di pace"""" voluto dai potenti e dai politici di entrambi gli schieramenti, svilendo o soffocando l'Intifada."" -
Opere scelte. Vol. 8: La Quarta Internazionale: la rivoluzione permanente.
Il nome di Trotsky è indissolubilmente legato alle rivoluzioni del XX secolo. La rivoluzione è stata il suo elemento: l'ha sognata, prevista, teorizzata, vi ha partecipato, ne è stato uno dei massimi dirigenti, ne è diventato lo storico ineguagliabile e ineguagliato. Quand'anche le vicende biografiche non gli hanno consentito di essere sul posto al momento decisivo, l'ha commentata, vi ha dedicato le sue migliori energie, lasciando pagine che ancora trasudano quella vera e propria passione per la rivoluzione che ha contraddistinto la sua vita cosciente. Una passione che, come egli stesso afferma in maniera iperbolica nella sua autobiografia, ha condizionato la sua stessa attività intellettuale spesso interrotta proprio a causa del richiamo irresistibile delle lotte delle masse oppresse. Soprattutto, il nome di Trotsky è legato alla teoria della rivoluzione permanente che si è alimentata delle indicazioni provenienti dalle rivoluzioni che hanno attraversato l'intero XX secolo: gli scritti qui presentati dedicati alla Cina, alla Francia e alla Spagna ne sono un'eloquente testimonianza. -
La formazione umanista e socialista
Ciascuno di noi può riconoscere in sé e negli altri, come qualcosa di intimo ma anche di originario, una tensione a scoprirsi e a scoprire, a conoscersi e a conoscere, a imparare, a capire se stessi e gli altri. Si potrebbe dire che ciascuno aspira a formarsi, cioè a imparare a essere se stessi per come si vorrebbe essere, a migliorare la propria esistenza. E un'aspirazione che riguarda se stessi e gli altri, per la tensione altrettanto intima che ciascuno vive a dire e a trasmettere ciò che sa, a mettere in comune le proprie conoscenze, a conoscere oltre che a farsi conoscere. -
Rosa Luxemburg
Il volume, giunto alla seconda edizione ampliata e completata da un nuovo saggio, traccia un profilo di Rosa Luxemburg, analizzandone la figura e la persona, le lezioni e le contraddizioni, i molteplici ruoli e la funzione d'assieme di questa emblematica protagonista dell'era precedente la nostra. -
La nascita della specie umana
La nascita della specie umana, i suoi primi passi e la sua infanzia costituiscono un grande mistero, un intrigante enigma, un continuo motivo di curiosità, d'interesse e di dibattito ma anche un argomento di incessanti contese ideologiche. Attorno alle origini dell'umanità, alla costituzione della nostra straordinaria peculiarità ed unicità nell'ambito del vivente si pongono interrogativi e si propongono spiegazioni anche molto diverse su noi stessi, su chi siamo e sul perché siamo. In questo libro si sostiene che la specie umana non è il necessario frutto dell'evoluzione e nemmeno di una creazione divina, ma di un'opera vasta e complessa di autocreazione da parte degli umani stessi. -
L' antropologia
Come vive la specie umana in ogni tempo e in ogni luogo: l'antropologia studia le svariate espressioni di una unica specie, la nostra, e ne compone un archivio vivo e mai definitivo. Le principati correnti antropologiche hanno privilegiato la ricerca delle cause e dei fatti con la pretesa di interpretare ""scientificamente"""" l'umanità, riducendola spesso a mero oggetto di studio. Ma è possibile un punto di vista più autenticamente umano, che non rimuova né le cause né i fatti ma dia priorità ai soggetti, cioè alle donne e agli uomini che operano sempre e ovunque delle scelte. Uno sguardo antropologico caldo e benefico può contribuire anche alla ricerca di una vita comune migliore per tutti."" -
1917. Perché stare con la rivoluzione e contro il bolscevismo
Possibile che l'Ottobre '17 sia passato alla storia come una rivoluzione (che tale non era) e invece siano state dimenticate le giornate dell'irruzione rivoluzionaria del febbraio? Perché il bolscevismo che è stato sempre identificato con la rivoluzione affogò nel sangue la Comune socialista e rivoluzionaria di Kronstadt nel 1921? Una riflessione fuori dagli schemi tradizionali su quell'anno fatidico ma anche sui ""nostri ultimi 90 anni"""", sulle ragioni e le responsabilità di paradossi, rimozioni e mistificazioni della memoria e della storia. Per provare a riscoprire le speranze dei tanti anonimi protagonisti della rivoluzione russa."" -
Il materialismo storico
Il materialismo storico è un modo di concepire la storia che mette al centro lo sviluppo delle forze produttive come base del superamento del capitalismo. Una visione determinista che non ha retto alla prova della vicenda storica e oggi inefficace per leggere la realtà. L'autore ce ne offre un'intensa panoramica critica utile a rileggere la storia, rivisitarla e riabilitarla, restituendola ai suoi veri soggetti, le donne e gli uomini, animato dalla convinzione che essa non sia ""l'unica scienza che conosciamo"""". Rimettere la specie umana al principio e al centro della sua storia riapre orizzonti di ricerca più complessi e contraddittori, proprio perché più umani, e perciò più ricchi di lezioni, suggerimenti ed esempi da cui trarre ispirazione."" -
Il socialismo universale
Partire dalle donne e dagli uomini, dalla realtà umana e dalle potenzialità di miglioramento, dalle tensioni affermative che universalmente ci accomunano per svolgerle e realizzarle in una prospettiva di bene comune: così il socialismo può essere concepito e fondato come universale sin dalle sue scaturigini e fino alle conseguenze e agli esiti possibili. Il socialismo universale è un'idea pensabile, vivibile e credibile e può essere motivo intenso di lotta, di impegno e di esperimento, fattore evocativo di cambiamento e di reinvenzione, principio di ricerca e di comunanza. -
Un' alternativa di vita e di impegno. Costruire fuori dal sistema
"Un'alternativa di vita e di impegno comincia dell'aggregarsi di persone, di relazioni, di comunanze che assumono come riferimento dei valori etici ed un programma fondamentale in chiave rivoluzionaria e socialista. Per costruire fuori dalle logiche del sistema dominante e delle altre forme oppressive, in modo attivo, dinamico ed attrattivo. Per essere una comune iniziale che si propone di coltivare un embrione di società nuova, costituita da persone impegnate nelle ricerca del bene comune e nella trasformazione affettuosa ed accrescitiva delle relazioni."""""