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Magic line. Catalogo della mostra (Bolzano, 27 gennaio-29 aprile 2007) Ediz. tedesca, italiana e inglese
Da intendere come uno degli elementi basilari dell'arte e di tutte le forme di scrittura, la linea, protagonista di questo volume, viene indagata nei suoi sviluppi recenti tra il disegno figurativo, le linee gestuali e la scrittura, con particolare attenzione al momento in cui questa si trasforma in disegno o il disegno in gesto. Dallo scarabocchio alla trasposizione di contenuti complessi, la linea può essere considerata un elemento magico che dalla preistoria a oggi non solo ha permesso inesauribili possibilità di realizzazione e percezione di immagini, ma ha anche affascinato per la sua capacità di rappresentare lo spazio e il movimento. Il volume è una sorta di storia della linea nell'arte, che parte da alcune opere di artisti contemporanei e procede a ritroso fino agli esordi del surrealismo negli anni Venti. -
Zhang Huan. Altered States. Catalogo della mostra (New York, 6 settembre 2007-20 gennaio 2008). Ediz. illustrata
Zhang Huan è noto soprattutto per la provocatoria produzione dei primi anni, una lavoro di foto-performance a Pechino che trattava la relazione tra la resistenza fisica e la tranquillità spirituale. A partire dal suo trasferimento a New York, la sua opera esplora spesso incroci culturali, e le sue più recenti sculture e installazioni di grandi dimensioni risultano distintamente introspettive e in qualche modo religiose. Il libro include testi su ogni fase dell'affascinante carriera dell'artista a Pechino, New York e Shanghai, dai noti esperti di arte contemporanea, così come la prospettiva stessa di Zhang Huan la sua opera e la sua concezione dell'arte. -
Judge
Costretti dalla gravità degli eventi internazionali recenti a confrontarsi con il tema della mediazione, il poeta Vincent Katz e l'artista Wayne Gonzales hanno lavorato a quattro mani: Katz ha utilizzato la struttura delle udienze di John Roberts, giudice della corte suprema degli Stati Uniti, e i titoli più forti del New York Times, sottoponendo tutto il materiale a manipolazioni e modifiche radicali. Il risultato è un poema, intitolato ""Judge"""", nel quale il termine viene inteso sia come imperativo del verbo sia come sostantivo. Nel frattempo Gonzales trasformava immagini di Bush, Rumsfeld, Cheney e del Pentagono attraverso sofisticate tecniche grafiche, con l'intento di evidenziarne l'aspetto sinistro. Entrambi gli artisti si sono resi conto che i loro lavori si sarebbero completati e integrati a vicenda e hanno prodotto un libro dalla forte carica visiva."" -
West workroom. Toward a new sobriety in architecture. Theory+practice. Ediz. italiana e inglese
Questo non è un libro, ma una raccolta di analisi culturali e formali sul lavoro complessivamente prodotto da Conrad-Bercah e W Office dall'inizio del terzo millennio - la cosiddetta era globale - che discute il problema dell'identità e pone l'attenzione sulle differenze culturali ancora presenti nel mondo occidentale, nonostante i supposti processi di globalizzazione. ""West workroom"""" non è uno showroom ma un framework per ordinare materiale visivo e scritti secondo una geografia spirituale e personale. Il confronto tra pratica (progetti, icone, simboli) e teoria (saggi, """"manifesti"""", diari, analisi culturali, scherzi e un glossario) tenta di eliminare il golfo che fino a oggi le ha tenute distinte, producendo una discussione non lineare sull'architettura e sul suo ruolo nella società contemporanea."" -
Jon Kessler: The palace at 4 a.m. Catalogo della mostra (New York, 30 ottobre 2005-6 febbraio 2006; Hamburg-Harburg, 10 giugno-31 dicembre 2006; Düsseldorf...)
Questo volume documenta la grande video installazione ""The Palace at 4 A.M."""" di Jon Kessler. Installata per la prima volta al PS 1 Art Center a Long Island City nel 2005, è stata esposta successivamente alla Falckenberg Collection ad Amburgo e alla Galerie Hans Mayer a Düsseldorf: oltre 300 schermi, quasi 5 chilometri di cavi elettrici e di video, e oltre 50 camere di sorveglianza. Le immagini dei media, i giocattoli e altri oggetti si uniscono per rappresentare la guerra in Iraq, l'uragano Katrina e la saturazione da esposizione troppo massiccia a notizie e trasmissioni radiotelevisive. Le sculture meccaniche che contengono videocamere generano immagini dal vivo che i visitatori vedono in tempo reale: l'osservatore si trasforma contemporaneamente in voyeur, esibizionista, spettatore e soggetto sorvegliato."" -
Sustainabilities-Sostenibilidades
Un libro provocatorio composto da una serie di saggi sul concetto di ""sostenibilità"""" nell'ambito della cultura, della teoria e della musica contemporanee: un approccio fresco e interdisciplinare verso un'esigenza ormai irrinunciabile che accosta le conclusioni e i fecondi scambi di idee tra teorici, musicisti, architetti, artisti e VJ sviluppatisi durante il Festival d'Azione Culturale SOS4.8: 48 ore di creazione artistica non-stop. I testi sono firmati da teorici contemporanei, architetti, musicisti, curatori, artisti e VJ."" -
Richard Dupont. Terminal stage
"Terminal Stage"""" analizza in profondità i temi della metamorfosi e della trasformazione biologica che caratterizzano l'opera dell'americano Richard Dupont dal 2003, anno in cui lo scultore iniziò a produrre opere legate ad una scansione digitale tridimensionale del suo corpo. Gli ambienti scultorei di Dupont impegnano lo spettatore in relazioni percettive-fisiologiche che si sviluppano tra lo spazio mentale e il mondo fisico. Il libro si concentra su una grande installazione pubblica in un edificio di New York." -
Ulla von Brandenburg. Whose beginning is not, nor end cannot be
La giovane artista tedesca Ulla von Brandenburg indaga l'ampia gamma di media che riflette il loop, la ripetizione, temi comuni nella sua pratica artistica veramente particolare. Sfogliando il libro si attraversano i più eterogenei linguaggi artistici e non sorprende scoprire che Brandenburg ha studiato design e arti visive alla Scuola di Belle Art di Amburgo, famosa per gli studi sulla percezione visiva. L'artista prende spunto dalla letteratura, dall'arte, dal teatro espressionista, dai film hollywoodiani, dagli scacchi, dalla magia e dalla psicanalisi freudiana, per dar vita a opere dalle origini e dai significati più diversi, che suggeriscono una visione del mondo tra realtà e finzione. -
Yona Friedman. Ediz. italiana e inglese
"Come architetto il mio problema è capire come assumersi la responsabilità di progettare un palazzo sapendo poco o nulla dei fruitori, e capire inoltre quando è il momento di fermarsi per lasciar spazio alle loro scelte."""" Musée dans la rue, il progetto di Yona Friedman ideato per il Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti di Como, discende dallo stesso principio: lasciare al fruitore il massimo grado di libertà di decisione, consentendo alti livelli di complessità. Pensato e realizzato da Friedman coinvolgendo gli studenti del corso, i bambini di una scuola materna e i cittadini di Como, Musée dans la rue è stato realizzato nell'Asilo Sant'Elia di Giuseppe Terragni e in una piazza centrale della città, costituendo un'anteprima/prototipo del progetto originariamente ideato per la Mairie di Parigi, che vedrà la sua diffusione in diverse città europee. Come dichiara lo stesso Friedman, infatti, """"quando lancio un'idea conosco il punto di partenza, mai quello d'arrivo...""""" -
Heads and tales. Twenty-seven stories and twenty-seven portraits
Il libro dell'artista e curatrice Heide Hatry raccoglie un recente corpus di opere che ha la pelle come mezzo artistico. ""Heads and Tales"""" propone la documentazione fotografica di 27 sculture, ciascuna delle quali rappresenta una donna immaginaria; per ciascuna importanti scrittori contemporanei hanno inventato biografie, ricordi ed evocazioni, ottenendo l'effetto di dar loro la vita o più vite. E le vite create per loro sono sbalorditive e talvolta innervosiscono persino."" -
William McKeown. Catalogo della mostra (Irish Museum of Modern Art, 5 novembre 2006-4 gennaio 2009). Ediz. inglese
Questo libro raccoglie un'attenta selezione di dipinti, acquarelli e disegni dell'artista irlandese William McKeown, molti dei quali pubblicati per la prima volta. L'artista è particolarmente noto per i suoi lavori astratti che indagano gli stati mentali e le caratteristiche effimere della natura. Rasentando il monocromo, questi dipinti hanno una superficie particolarmente rifinita, attraverso meticolose stesure pittoriche, rivelando un raffinato senso del colore e delle gradazioni tonali. -
Braco Dimitrijevic. Catalogo della mostra (Saint-Etienne, 15 maggio-16 agosto 2009). Ediz. inglese e francese
"Non ci sono errori nella storia. L'intera storia è un errore."""" Muovendo i passi da questa posizione critica nei confronti della storia, Braco Dimitrijevic ha ideato il concetto di Post Storia, un momento di coesistenza tra valori diversi e pluralità delle verità soggettive. Dimitrijevic, artista di rilievo nell'arte contemporanea, ha raggiunto la fama internazionale negli anni Settanta con la serie dei Passanti casuali, gigantografie di ritratti di persone comuni esposte su facciate di palazzi bene in vista e tabelloni pubblicitari in numerose città americane e europee." -
Krzysztof Wodiczko. Guests. Ediz. multilingue
Krzysztof Wodiczko (Varsavia, 1943) ha più volte rappresentato la Polonia alla Biennale di Venezia. Emigrato in Canada e da lì negli Stati Uniti, vive fra New York e Cambridge nel Massachusetts, la sua costante attenzione a tematiche urgenti quali la pace nel mondo gli ha valso numerosi riconoscimenti fra cui nel 1998 il 4° Hiroshima Art Prize. Nel 2008 ha ultimato il maggior progetto pubblico di Varsavia per commemorare l'anniversario del 1968. Il volume documenta l'installazione per il Padiglione polacco alla 53. Biennale. -
Michele Ciacciofera. Silence! Ediz. italiana e inglese
Come è possibile approfondire veramente un argomento ed esplorarne le sottigliezze quando i media hanno già rivendicato il possesso del contenuto e ne hanno fatto una caricatura? È raro trovare un artista in grado di superare queste trappole e di creare un'opera che trascenda ciò che abbiamo la sensazione di conoscere già a proposito di un argomento, facendocelo invece sentire e sperimentare direttamente, ignorando i preconcetti e i paraocchi ideologici. Questo è ciò che Michele Ciacciofera è riuscito a conseguire con i suoi lavori più recenti, dipinti permeati di mistero, forza e profondità. Lance M. Fung. Prigionieri, vinti, persone immerse nel loro abbrutimento fisico non voluto, un'immagine che rimanda alla sofferenza, alla guerra vissuta a livello diverso nella nostra quotidianità di cui ogni giorno leggiamo sui giornali, che sembra allontanarsi e avvicinarsi ossessivamente, una guerra che vorremmo non ci riguardasse mai da vicino, ma che è più avanti della nostra porta di casa. E allora i volti scavati e contorti, gli occhi sbarrati assumono una valenza di sopportazione al dolore, un tentativo di rispondere alla violenza, chiusi nel loro mutismo. -
Joyce Kozloff. China is near
Nata nel 1942 nel New Jersey, Joyce Kozloff non è mai stata in Cina, ma ha fantasticato di viaggiare lungo la via della Seta per quasi quarant'anni. In questo periodo, la Cina si è avvicinata all'Occidente e per questo progetto l'artista ha esplorato quella a lei accessibile, visitando le Chinatown di Manhattan, del Queens e di Brooklyn a New York, oltre a quelle di Oakland e San Francisco in California, tutte mete della via della Seta del XXVI secolo. Le sue fotografie trasmettono il senso estremo di questi luoghi, l'eccesso dei loro gingilli pacchiani, i vestiti ultraeconomici e gli apparecchi elettronici luccicanti. Questi manufatti sono entrati nella cultura occidentale, legandosi al nostro kitsch indigeno, dislocandosi dalle origini e rappresentando l'equivalente cinese della cultura pop americana della quale il mondo è ormai saturo. Mettendo in luce il modo in cui questa miscellanea eterogenea si pone con la sua stessa estetica densa e stratificata, Kozloff sovrappone alle foto i collage, incorporando alle mappe di Google disegni di vecchie mappe e ritagli di figure cinesi tradizionali. -
Federico Díaz. Geometric death frequency-141
Il Museo di Arte Contemporanea del Massachusetts presenta 420.000 sfere nere assemblate da robot, una scultura site-specific di Federico Díaz, artista che vive e lavora a Praga. Originate da una fotografia digitale del cortile d'ingresso del museo attraverso un sofisticato software, le sfere rappresentano i voxel (elementi pittorici volumetrici). I voxel sono stati sottoposti a una simulazione del dinamismo dei liquidi, la struttura originale dell'immagine scomposta e convertita in frammenti di onde e spruzzi. I files digitali sono stati successivamente trasformati da un robot controllato dal computer, che ha assemblato la scultura lunga oltre 15 m per 6 m d'altezza. Geometric Death Frequency-141 riempie il cortile d'ingresso di Mass MoCA con un'onda apparentemente congelata tra il movimento e la stasi. -
A pocket history of 20th century Chinese art
Uno dei più grandi esperti di arte cinese, Lu Peng, ripercorre il veloce sviluppo dell'arte cinese nel secolo scorso, gli scontri derivanti dal suo emergere, in Cina, Taiwan e Hong Kong, e in importanti centri all'estero come Parigi e Tokyo. Il volume guida il lettore attraverso la trasformazione di una cultura visiva che oggi siede al timone dell'innovazione contemporanea mondiale. Nell'epoca in cui l'economia cinese si affaccia alla ribalta, l'arte cresciuta insieme allo sviluppo turbolento della nazione rivela una complessa evoluzione con ampie implicazioni culturali. Un testo ideale sia per lettori occasionali, curiosi di avvicinarsi a questo 'pianeta', sia per studiosi che intendano approfondire l'argomento. -
Marco Fantini. Antilogia. Ediz. italiana e inglese
Pittore, scultore, fotografo e regista, Marco Fantini (Vicenza 1965) mette in scena negli Ambulacri di Castel Sant'Elmo a Napoli gli eterogenei e spesso contraddittori cortocircuiti visivi che attraversano il corpus di quindici anni di lavoro. Il risultato è un'Antilogia di opere disposte in forma di ossimoro, forma ideale per un artista che sembra aver ricondotto la categoria del dubbio e delle sue infinite declinazioni allo status di identità personale. Un atto di chirurgia della ricostruzione, un ricucire, tassello dopo tassello, come testimonia la sequenza volutamente acronologica delle opere pubblicate nel volume, i pezzi mancanti di un puzzle del quale sia andata persa la matrice. Così dichiara l'artista: ""Il principio motore di questa mostra è il dubbio. Dubito di tutto e tendo a concepire possibilità opposte per ogni situazione. Mi riconosco nell'altro, in tutte le molteplici forme dell'altro. L'unica cosa che posso fare è marginare questa tendenza con il lavoro, diminuendo la casistica delle possibilità, dicendo a me stesso, volta dopo volta: ecco, lavoro finito... avanti il prossimo..."""""" -
Zhan Wang. The new suyuan stone catalogue
Le pietre non sono arte in sé stesse, ma agli occhi dei cinesi simboleggiano la natura e il cosmo; le rocce, così come si trovano in natura, sono chiamate jiashanshi e non sono come altre opere d'arte bensì dei ""ready-made"""", selezionate in natura dall'uomo che nel raccoglierle cerca la """"creazione divina"""", una sorta di semi-religione, uno """"spirito"""", non adorato ma che sta alle origini dell'universo. Sotto questa luce la roccia jiashanshi non può essere definita solamente dall'idea di """"arte"""" perché è più un concetto, una prospettiva filosofica necessaria per la vita reale. Per oltre vent'anni il cinese Zhan Wang ha creato jiashanshi in acciaio inox, ottenendo eco internazionale; anche se la superficie di queste opere è """"artificiale"""", l'interno è ancora una forma naturale, una """"verità"""" celata."" -
Barry X Ball. Portraits and masterpieces. Ediz. italiana e inglese
Le sculture di Barry X Ball rendono omaggio ai loro prototipi storici ma sono completamente nuove. Grazie all'uso di materiali non convenzionali e di mezzi informatici, l'artista rinnova l'antica tradizione della scultura figurativa in marmo. Per realizzare le sue opere Ball utilizza un elaborato armamentario di strumenti e procedure, sia d'avanguardia che tradizionali: dalla scansione digitale in 3D alla progettazione virtuale del modellato, dalla lavorazione a controllo computerizzato alla minuziosa realizzazione manuale dei dettagli e della politura delle superfici. La complessità delle sculture è evocata anche nei titoli, poetici ma precisi come definizioni cliniche. Con la loro intensità delirante e la loro immobilità surreale, le opere virtuosistiche di Barry X Ball offrono un'importante opportunità di riconsiderare la pratica contemporanea della scultura. Questo libro è stato pubblicato in occasione dell'ampia rassegna di sculture di Barry X Ball realizzata a Ca' Rezzonico, magnifico palazzo-museo affacciato sul Canal Grande a Venezia.