Sfoglia il Catalogo feltrinelli029
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4281-4300 di 10000 Articoli:
-
L'ombra di Dante
«Il grande e principale valore del suo Poema consiste nel suo essere autobiografia di un’anima, non solo di quella di Dante, ma della vostra e della mia. Qui risiede il suo significato profondo e la sua forza permanente … La sua è la prima chiglia che si sia mai avventurata nel mare silenzioso della coscienza umana alla ricerca di un nuovo mondo di poesia.» «Quasi tutti gli altri poeti hanno i loro momenti di gloria, ma Dante penetra nelle latebre morali di quelli che, entrati una volta per caso nella sua orbita, ne rimangano attratti per sempre. I suoi lettori diventano suoi studiosi; i suoi studiosi diventano zeloti, e quello che era un gusto diventa una religione. L’esule senza patria trova una casa in migliaia di cuori grati» (James Russell Lowell) -
Alfabeto dei personaggi pirandelliani
Il lettore che apre queste pagine si trova davanti una serie sorprendente di informazioni, un regesto di prelievi e di memorie recuperate e rianimate. I personaggi del teatro pirandelliano si allineano in una prodigiosa galleria, che non ha vuoti o mancanze. Nessun nome manca all'appello. I protagonisti maggiori di quell'opera capitale nella storia del Novecento convivono con presenze che sono appena percepibili e che si riassumono qualche volta in poche battute o in un gesto. Una folla di creature addolorate, dolente come un coro di anime ferite dalla vita, riemerge opera dopo opera. Ciascuna di esse intreccia il suo destino con le avventure di altri nomi e con il peso di altre esperienze. Alla fine, nella mente del lettore, tutti guadagnano una dignità drammaturgica inconfondibile. L'autore di questa sistemazione rigorosa e impeccabile riserva a ciascuna esistenza uno spazio. Ognuna ritrova una poetica carta d'identità, in cui nessun dato è omesso: dalla genesi fino al cuore delle parole che ne rappresentano l'anima. Gli eroi addolorati e perplessi, i grandi, memorabili archetipi dell'universo di Pirandello, coesistono con figurine appena indicate. Si accompagnano con comparse che hanno una vita sottotraccia, eppure necessaria nel sistema globale di un'opera che non prevede salvezza. Se i personaggi pirandelliani, nella loro sostanza più eversiva, ""narrano e recitano da sé il loro destino"""" (Peter Szondi), Vaccaro trova il modo perché questa condiziona agisca per ogni voce e per ogni nome dell'immaginazione teatrale pirandelliana. Ogni personaggio esce dal coro e recita la sua ballata. Indossa la maschera che lo imprigiona e si offre al lettore con le parole che Pirandello ha scelto per lui. Alla fine di questo viaggio, tutti hanno un'identità. E la ritrovano nel lavoro, ostinato e paziente, di chi raccoglie i segni della loro realtà estetica."" -
Archeologia preventiva in Basilicata. Nuove ricerche a Palazzo San Gervasio, Banzi e Genzano di Lucania
I contributi del volume esaminano contesti archeologici dalla Preistoria all'età moderna, oggetto di interventi tra il 2008 e il 2020 diretti dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, nell'ambito di procedure di archeologia preventiva, nel territorio degli attuali comuni di Palazzo San Gervasio, Banzi e Genzano di Lucania, e rappresenta pertanto un nuovo punto fermo per le ricerche archeologiche dell'area melfese-bradanica. In gran parte, ripercorre la cd. 'ipotesi meridionale' del tracciato della Via Appia in quest'area. Le scoperte riguardano anche un villaggio preistorico, intercettato durante interventi programmati per il restauro dei castelli di Monteserico e Palazzo San Gervasio. Ne sono scaturite nuove scoperte: la presenza di due ponti sulla fiumara tra Venosa e Palazzo, due cascate, un mulino e le tracce di un acquedotto romano, che sembra ricollegarsi al famoso acquedotto fatto costruire da Erode Attico nel II secolo d.C., di cui si conosceva il tratto che da Montemilone giunge a Canosa. Si dimostra come l'infrastrutturazione romana abbia qui creato le premesse per il successivo sviluppo insediativo, perdurato fino alla piena età medievale e moderna, conservatosi pressoché inalterato fino ai nostri giorni, andando a costituire un Paesaggio Culturale straordinariamente suggestivo. L'aggiornamento del repertorio epigrafico ha accompagnato l'intero progetto di conoscenza e promozione territoriale. Il volume si conclude con una proposta di sintesi ricostruttiva storico-archeologica, di grande utilità per chi dovrà occuparsi in futuro della tutela di questo territorio. -
28 aprile 1686. Cronaca di una festa barocca. Le nozze Sanseverino-Gaetani a Saponara (Grumento Nova) in Basilicata
Attraverso la trascrizione e l'analisi del testo antico della Relazione delle nozze tra la principessa-poetessa Aurora Sanseverino e il duca Niccolò Gaetani d'Aragona, celebrate a Saponara, oggi Grumento nova (Potenza), il 28 aprile 1686, si apre un vasto affresco della storia dei nobili Sanseverino del ramo di Saponara che vissero la loro stagione più grandiosa proprio nel XVII sec. Le loro vicende restituiscono il modello emblematico della feudalità durante il vicereame napoletano in quel secolo, osservata nei rapporti di potere con i viceré, in quelli con i propri sudditi e con i propri pari, inquadrata negli spazi geografici di propria pertinenza, ma osservata soprattutto in una dimensione più familiare e privata, mai avulsa però dalla dimensione del politico. La narrazione della grandiosa festa di nozze barocca, unico evento del genere ad oggi documentato per la Basilicata; la minuziosa descrizione del leggendario palazzo di Saponara; la ricostruzione di usi e costumi dei nobili nel XVII sec.; l'approfondimento della controversa personalità del principe Carlo Maria Sanseverino conducono il lettore di questo volume in un percorso per gradi che, partendo dal singolo evento, si allarga alla storia di un'area specifica della Basilicata, per spaziare poi in una visione e interpretazione generale di tutto il 1600 del Meridione d'Italia. -
Oltre il confine
Sandro è un personaggio reale, zio vero dell'autore, della cui burrascosa esistenza la famiglia ha conservato il mito, con notizie scarse ed incerte. Si sapeva che fu fascista e repubblichino e che fu catturato sull'Appennino toscano dai partigiani nel '44. Lo salva Laura, la giovane sorella di un capo del CLN che si innamorò di lui. I due si sposarono mettendo a confronto due mondi e due culture. Tornarono a Querceto, il piccolo villaggio lucano dove viveva la famiglia del giovane. Ben presto quel matrimonio agli esordi vacilla e nella minuscola casetta sulla loggia, governata da una suocera bizzosa, il loro amore soffoca e muore. Sandro decide di emigrare in Argentina portandosi addosso l'amarezza di un fallimento, spinto anche dai timori di essere ""epurato"""" dalla giustizia post-bellica. Si imbarca a Genova nel '49, in compagnia di Giovanna, una procace compaesana con la quale ha intessuto una storia d'amore ed insieme sbarcano a Buenos Aires dove loro incomincerà una nuova vita. Da queste scarne informazioni, le sole circolate in famiglia, l'autore ricostruisce la vita di Sandro e delle sue due donne, al di qua e al di là dell'oceano, passando per l'esperienza peronista e fino agli anni Settanta."" -
Landscape 2: una sintesi di elementi diacronici. Crisi e resilienza nel mondo antico
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno ""Landscape: una sintesi di Elementi Diacronici 2. Crisi e resilienza nel mondo antico"""", tenutosi a febbraio 2021 in modalità telematica, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia, con il coinvolgimento della Consulta Universitaria di Topografia Antica, il contributo del Comune di Pietramontecorvino (Fg), e in collaborazione con la SABAP di Foggia e BAT. Il convegno Landescape presenta una sintesi di elementi diacronici, alla seconda edizione è divenuto un appuntamento annuale per gli studiosi di topografia antica e archeologia dei paesaggi, per rendere note le ricerche territoriali e topografiche avviate da dottorandi, e giovani studiosi e porre a confronto metodi diversi di ricerca. Il volume raccoglie i contributi di questa seconda edizione mediante quattro sessioni tematiche: """"Confini e frontiere"""", presenta contributi con dati inediti di ricerche condotte al confine tra l'area daunia e frentana, un territorio di grande interesse per quanto riguarda l'incontro di culture e di scambio. Nell'analisi di confine e frontiere si inseriscono perfettamente contributi che affrontano contesti relativi anche alle province dell'Impero romano; """"Vie di Comunicazione"""", con contributi riferiti a tutta la penisola, dall'area alpina, alla Sardegna, alla Toscana e alla Puglia settentrionale, su ricerche inedite in riferimento alla viabilità secondaria; """"Urbanistica, ambiente e gestione del territorio"""", lo studio della città antica e dell'organizzazione del territorio da sempre rivestono un ruolo preminente nelle ricerche topografiche e di ricostruzione dei paesaggi antichi. L'analisi di queste dinamiche sugli studi di topografia urbana e territoriale, che, partendo dalla redazione di carte archeologiche, si occupano dei processi di pianificazione e le diverse fasi di sviluppo e trasformazione; """"Metodologie a confronto"""", offre un quadro molto ampio sulle convergenze tra l'archeologia del paesaggio, la metodologia e la topografia antica, che, negli ultimi anni, partendo da diversi approcci, hanno raggiunto simili obiettivi e risultati. È emerso in molti contributi l'apporto, ormai imprescindibile nella ricerca topografica, della multidisciplinarità e la raccolta di numerose forme di fonti (bibliografiche, letterarie, da restituzione aerofotografica, cartografia storica, indagini geognostiche e geomorfologiche ecc.), tutte miranti alla realizzazione della carta archeologica, unica base di partenza per la ricostruzione dei paesaggi antropizzati."" -
Come Pierrot
Questa silloge poetica è il frutto di uno sguardo fermo, disincantato e attento che dalla finestra di casa - il tema della finestra che inquadra il resto del mondo è ricorrente- vede ben oltre il pezzo di cielo che si spalanca davanti. Vede il trascorrere della luce, lo scivolare delle stagioni e il rapido passaggio di uccelli e piccoli animali, ma lo sguardo punta altrove, lontano. La prima sezione della raccolta, Fabulae, rivela anche nel titolo il registro prosastico che la caratterizza, brevi racconti con al centro un correlativo oggettivo: un oggetto, un animale, a cui è affidato un sentimento, un'emozione che diventa la chiave di volta del racconto, in bilico tra realtà materiale e metafora. Il meraviglioso bestiario poetico presente in questi versi- il baco da seta, il gufo contrariato, le formiche, la marmotta, la farfalla, le rondini, il picchio e il topo di campagna, la tartaruga, la coccinella, il pettirosso, il cavallo, il gallo - proprio come nelle fabulae di Fedro, è un insieme di simboli e paradigmi. Nella seconda sezione, Fragmenta, Rachele Zaza Padula recupera la tensione espressiva della tradizione ermetica: il verso è disgregato in unità brevi, con un effetto di dilatazione della singola parola per lo più derivante da un lessico antiletterario (il pane, le liquirizie, le caramelle) o di timbro familiare (un due tre stella) o di tono favolistico (il calesse di legno con i pomelli d'oro). A volte la dilatazione semantica opera su una semplice preposizione, come ""nonostante"""" nella fulminea chiusa poetica: """"Cicerone srotolò le parole/le affrancò le convertì/ne era mago e signore/ nonostante Catilina"""" La parola, nuda ed essenziale, e le pause di silenzio si alternano come attesa e rivelazione."" -
Le tre vite di Maria d'Avalos. Biografie di Silvio e Ascanio Corona, Anatole France, Angelo Borzelli
Molto si è detto e scritto, nei secoli, a proposito di Maria d'Avalos e della sua persona: era bellissima, naturalmente, era la donna più bella di Napoli, tanto che chiunque la incrociasse se ne innamorava perdutamente ed era disposto a fare follie per lei; era capace di grandi passioni, come tutte le donne belle e perdute che popolano l'immaginario... Al momento della morte aveva trenta anni, sei in più di Carlo Gesualdo, che era il suo terzo marito: era infatti già due volte vedova, aveva una figlia adolescente e c'è chi dice che, forse, aveva avuto un ruolo e più di una responsabilità nella morte dei suoi consorti. Era insomma, o per lo meno così ci viene tramandata, un'anima irrequieta, tormentata, egoista e folle: portava, dentro quella sua bellezza, la furia che portano le grandi donne perdute della letteratura... Vivere appieno, per lei, significò a un certo punto darsi a Fabrizio Carafa, duca d'Andria, uomo giovane e, naturalmente, bello con cui Maria condivise un amore... fatto soprattutto di passione, di corpi; danno vita a una storia breve e furibonda, fatta di incontri clandestini, e Napoli tutta comincia a chiacchierare... Infine, queste voci arrivano a lui, a Carlo Gesualdo che si fa giustizia... Che cosa ci sia di vero, in tutto questo, non lo so. Che Maria era bellissima, certo; che amò Fabrizio e fu riamata; che gli amanti furono uccisi con brutalità da Carlo Gesualdo e i suoi servitori. Ma tutto il resto è o può essere frutto di quattro secoli di dicerie, di romanzi, di canzoni, di voci che passano di bocca in bocca e di epoca in epoca. La storia di quello che accadde realmente durante quella terribile notte tra il 16 e il 17 ottobre 1590 si perde in un mare di racconti, versioni, ripensamenti, fantasie. E così arrivo a questo prezioso libro, progettato e raccolto da Rosetta Maglione. Fin dal titolo, mi pare, conferma quanto ho appena detto: dice infatti che le vite di Maria d'Avalos furono (almeno) tre - e ognuna di queste vale come le altre, anche se, come accade per esempio nella versione di France, le cose riportate sono spesso inesatte. Non importa. Ciò che conta, è che la vita di Maria d'Avalos, la sua tragedia, abbia valicato la Storia e sia diventata patrimonio comune, si sia fatta voce, canto. Quando le genti sentono il bisogno di inventare qualcosa su di te, di costruire romanzi sulla tua vicenda personale: ecco un segno di immortalità, di grandezza. Rosetta Maglione, negli apparati e nelle parti che aprono e chiudono il volume, riporta le versioni ufficiali, gli atti del veloce processo contro l'assassino, i dati storici: mette insomma un po' d'ordine nelle cose. Ma il cuore di questo libro è la sua parte sbagliata, opinabile: le versioni della vita, anzi delle vite, e della morte, anzi delle morti, di Maria e di Fabrizio che nei secoli ci hanno regalato i Corona, un grande creatore di apocrifi come France e infine Borzelli. Lì non troverete i fatti... -
Per la mia terra
Filippo II d'Acaia, cugino del più famoso Conte Verde di casa Savoia, lotta per riavere il diritto di regnare su di una terra che egli ama e che gli spetterebbe di diritto, ma deve fare i conti con la bella e potente matrigna Margherita di Beaujeu. -
La tribù dei cybersicuri
Un'iniziativa culturale destinata a rafforzare e sviluppare una nuova risorsa educativa nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, sui processi di sensibilizzazione nella prevenzione in tema di Internet. -
Un uomo una città. Il commissario di Torino. Dal romanzo di Riccardo Marcato e Piero Novelli al film di Romolo Guerrieri
Nel 1973 i giornalisti d cronaca torinesi Riccardo Marcato e Piero Novelli scrissero il romanzo ""Il commissario di Torino"""", che ottenne un grande successo ed unanimi consensi critici. Ne furono stampate diverse edizioni e un anno dopo gli sceneggiatori Mino Roli e Nico Ducei si accinsero, su richiesta del produttore Luigi Rovere e del regista Romolo Guerrieri, a trarne un soggetto cinematografico che rispecchiava fedelmente nelle linee essenziali il canovaccio del libro. È la storia in fondo di una città, Torino, e di un commissario: """"Un uomo, una città"""" è il titolo del film. Così, nella primavera del 1974 una troupe cinematografica si muove per le strade della città. Enrico Maria Salerno, Francoise Fabian e Luciano Salce diventano per l'occasione torinesi, di presunta nascita o di prepotente immigrazione dal sud. Ad accoglierli, un torinese vero, Gipo Farassino, che però interpreta un maresciallo napoletano! Dietro le quinte e oltre i contrasti di una città che non smette mai di essere, sorprendentemente, 'sconosciuta'. Alessandro Rota ripercorre la nascita di queste due opere con una serie di saggi e interviste ai protagonisti, seguiti dalla ristampa del romanzo originale."" -
Gli animaletti dispettosi. La loro vita segreta in racconti per grandi e piccini. Ediz. a colori
Alla scoperta di insetti: la loro vita segreta fatta di avventure, peripezie, divertimento. Lo sapevate che le zanzare ci tengono al loro fisico? Che le cimici amano le torte profumate? Che le mosche amano il vino e i viaggi? Che i ragni temono gli aspirapolvere? E che le formiche sono ingegnose e solidali? Terminata la lettura di questi brevi racconti, impareremo a diventare un po' più amici di questi animaletti dispettosi o quantomeno a sopportarli e guardarli con uno sguardo più paziente. Età di lettura: da 8 anni. -
Grani, mulini e frantoi a Bardonecchia
Un significativo spaccato della storia antica, quando si viveva di sola agricoltura, ai tempi moderni e contemporanei di Bardonecchia e delle sue frazioni, che sino al 1927 erano veri e propri comuni autonomi, dotati di più mulini e di frantoi. -
Dizionarietto di Robic. Centouno parole per l'altro millennio
Piccole pedalate di Robic-Ferroni nello sciocchezzaio a cui si riduce oggi la lingua italiana. Incongruità, paradossi, stranezze, presunzioni, sufficienze, arroganze, partiti presi; notare e colpire, con un esercizio di piccolo artigianato, di microsatira, di dimessa ironia, modesto antidoto all'assurdo che si annida non solo nel linguaggio, ma in tutti i comportamenti pubblici e privati, nelle vicende della politica e della cultura, nei modelli e nelle pratiche del consumo quotidiano. -
Venti fusioni a cera persa
Quest'ultimo volume di Annamaria De Pietro si presenta come una silloge di voci che risuonano quasi come una melodia per uno strumento solo: il silenzio. Da radici lontane, che affondano e trovano linfa nella mitologia classica, vengono scanditi i tempi di un'introspezione moderna, psicanalitica. Uno stile fluido e sinuoso in cui i versi sono gli strumenti per scandire un ritmo torrenziale, dirompente. -
Corso di istituzioni di economia. Vol. 1
Il volume si propone di presentare gli elementi di base della teoria economica avendo cura di spiegare tutti i passaggi del ragionamento economico nei vari argomenti trattati. La struttura modulare ne consente un utilizzo flessibile. L'approccio del testo collega l'esposizione delle teorie alle relative tematiche di storia del pensiero economico, in modo da suggerire al lettore un'attitudine critica nello studio. Una prima parte percorre la nascita della scienza economica dal mercantilismo all'economia classica, prima di affrontare gli argomenti standard della microeconomia di origine marginalista. -
Piccolo romanzo magrebino
Voci e canti dell'eros omosessuale vissuto con serenità e coscienza, non celato né spavaldamente esibito. Intorno, il mondo del Magreb: figure di giovani incerti, in crisi di cultura e identità, alcuni che fuggono nell'Occidente col sogno del benessere da esibire quale promozione sociale; paesaggi di deserto, di villaggi, di capanne e di poveri interni. -
L' isola dei sogni perduti
Spinto dal caso su un'isoletta greca, il protagonista di questa vicenda, in bilico tra realtà e fantasia, vive un'esperienza incredibile, nella quale sogni e memoria si fondono con il reale, in un'atmosfera di magica sospensione. L'incontro centrale con grandi personaggi della scienza e della cultura del Novecento e lo sbocciare di una storia d'amore, trasformano la storia in un viaggio interiore alla ricerca dell'essenza stessa della vita. Se i sogni aiutano ad accettare la realtà, il protagonista scopre come , a volte, il limite che divide quest'ultima dalla dimensione dell'irreale sia talmente sottile da non percepire l'avvenuto passaggio dall'una all'altra dimensione. -
L' inesperienza
"Quale strada si può scegliere al Bivio di Aurisina, si chiese. Era una località entrata nell'uso per la sua funzione, un punto obbligato dove la scelta è necessaria, o il relitto di qualcosa di lontano, il cui significato è perduto per sempre?"""" Inizia così """"L'inesperienza"""" di Silvia Bortoli, una storia di donne, ma non solo." -
Voci in una stanza e altri racconti
Il vissuto diviene memoria, sofferenza, rimpianto in questi quattro racconti che narrano drammi esistenziali di uomini e donne delusi dalla vita. Sono inetti o semplicemente sconfitti, monadi rose dall'inquietudine, incapaci di dimenticare, consegnati al lettore in una lingua spoglia, concreta e al tempo stesso elegante, a tratti lirica, attenta sempre all'introspezione.