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I marmi di Garaguso Vittorio Di Cicco e l'imbroglio della loro scoperta
Le motivazioni della ricerca sono presentate al lettore già all'incipit del libro. Il tempietto e la statuetta in marmo provenienti da Garaguso, esposti nel museo provinciale di Potenza, importanti esemplari dell'arte greca, ""non si sa con precisione dove, quando e in quali circostanze furono ritrovati"""". Il racconto, pensato come un giallo, si snoda con un linguaggio essenziale, a tratti anche brillante, nonostante la necessità di presentare un'abbondante apparato documentario. Gli ingredienti del romanzo ci sono tutti. La capacità investigativa di Jean-Marc Moret è straordinaria nell'individuare i motivi e i modi della grande falsificazione operata dall'archeologo Di Cicco per proteggere il patrimonio archeologico lucano dal rischio di un imposto trasferimento in altre sedi nel rispetto delle normative vigenti al momento."" -
Lungo il cammino delle Calabrie. Testimonianze di viaggiatori e costruttori tra Settecento e Ottocento
La strada consolare delle Calabrie fu voluta nel 1780 dal sovrano Ferdinando IV di Borbone per rendere più veloci e sicuri i collegamenti tra Napoli e le province più estreme del regno, attenuando l'isolamento che caratterizzava numerosi centri del Mezzogiorno continentale. Attraverso il confronto tra la corposa documentazione archivistica e iconografica, in gran parte inedita, e le testimonianze dei viaggiatori che nel XVIII e nel XIX secolo, in numero sempre maggiore, percorsero la nuova strada, si è cercato di ricostruire l'immagine antica di luoghi e paesi del Principato Citra, della Basilicata e della Calabria attraversati dalla consolare. -
Una chef per la tiroide. Dall'antipasto al gelato. Trentadue ricette ipoiodiche
La pubblicazione pone le sue basi in un percorso assistenziale particolarmente dedicato all'uomo-paziente... è il risultato di un progetto di più ampio respiro demandato a voler ""familiarizzare"""" l'ospedale. In particolare quello in cui ad un paziente, già affetto da una stressante patologia vengono raccomandate, quasi proposte, stringenti preclusioni alimentari. Il voler loro raccomandare piatti comunque appetibili con l'intento di ridurre la sensazione di imposizione e diniego. Per tale compito le autrici hanno profuso energie senza uguali con una minuziosa ricerca degli alimenti consentiti in piatti e portate appropriate, anche nel rispetto attento delle caratteristiche organolettiche e di una armonica sapidità."" -
L' area sacra di Grotte delle Fontanelle a Garaguso. I depositi votivi in proprietà Autera e Altieri
L'area sacra di Grotte delle Fontanelle a Garaguso è uno dei rari luoghi di culto indigeni conosciuti dell'epoca arcaica in Basilicata. In esso si conservano significative testimonianze di contatto e di scambio fra le colonie greche e i centri anellenici dell'entroterra. Attraverso l'esame del territorio, l'analisi del contesto stratigrafico e della cultura materiale dei depositi votivi ""Autera"""" e """"Altieri"""" il volume si propone di indagare le cause della nascita di questo spazio inedito, nonché di tracciare, mediante la ricostruzione del """"paesaggio sacro"""" e del regime delle offerte, i caratteri del culto praticato."" -
Beps. Non dovrebbe accadere
Il volume ci introduce alla drammatica vicenda di un giovane ventinovenne, figlio unico, morto la scorsa estate a Madrid in modo occasionale (cadendo da un ballatoio e finendo su uno spuntone di una ringhiera priva del pomello). Giuseppe, il nome del ragazzo, era ingegnere informatico, doveva iniziare la specialistica in nanotecnologie. Amava viaggiare; fortemente impegnato con varie associazioni studentesche universitarie, BESTed ERASMUS, ricopriva incarichi dirigenziali. A distanza di mesi tanti i ragazzi che da varie parti d'Italia scendono dai genitori, hanno costituito un'associazione SYSKRACK, per continuare il suo impegno nell'ambito delle stampanti 3D e delle nanotecnologie. Il libro racconta le ore convulse della comunicazione della tragedia, le peculiarità di Beps, la sua famiglia, l'amore, il suo modo di porsi, d'essere riferimento per tanti coetanei, il condividere una filosofia di vita basata sulla solidarietà, sull'impegno, sulla ricerca, sull'innovazione, su criteri basati sulla valenza e sul merito individuale. Il capitolo finale ""Un viaggio immaginario"""" presenta frammenti di dolcezza in un ipotetico viaggio a Parigi e Londra con Beps e Miela."" -
Mistophoroi ex Iberias. Una aproximación al mercenariado hispano a partir de las evidencias arqueológicas (VI-IV a. C.)
Le informazioni ricavate dalle fonti classiche presentano i mercenari ispanici come personaggi secondari, relegati ad alcune vicende siciliane e, apparentemente, senza particolari abilità al di fuori della forza guerriera. Nessuno ne ricorda attività in altre regioni, né il ritorno nella penisola iberica. Ciononostante, la ricerca ha riconosciuto loro un ruolo notevole, in un primo momento fondamentale per l'acculturazione delle società ispaniche, ma successivamente marginale. A partire da queste premesse, il libro presenta un'analisi critica di una serie di testimonianze archeologiche di carattere militare, nella penisola iberica e al di fuori di essa, allo scopo di ridefinire la figura del mistophoros ispanico. Lo studio considera diversi oggetti, dalla Corsica alla Grecia, per avvicinarsi alle modalità di interazione del mercenario ispanico e valutarne quindi il ritorno nella penisola iberica. Infine, sulla base di esempi concreti viene presentato l'impatto di questa esperienza mediterranea sulla trasformazione di alcune fra le loro armi. -
Pompei e i pompeiani
L'Italia fra Settecento e Ottocento è stata meta del moderno viaggiare di artisti, intellettuali, eruditi o esperti che, affascinati dallo svolgersi della storia, videro in essa la terra promessa dell'arte. A partire dal 1861, il turismo nel Bel Paese conosce uno sviluppo straordinario. L'apertura al pubblico degli scavi di Pompei e di Ercolano inserì saldamente i siti vesuviani fra le tappe del viaggio in Italia. In questa temperie culturale Marc Monnier redige il suo Pompei e i pompeiani del 1864, invitando i lettori a un itinerario ""lungo non cento ottanta leghe, ma cento ottanta secoli"""". Descritti i principali monumenti, le case, i loro decori dipinti, gli usi e i costumi degli antichi, dedica l'ultimo capitolo all'eruzione che distrusse Pompei, alla straziante successione degli avvenimenti dell'ultima notte della città campana, ratificando il legame di Pompei alla sua drammatica fine."" -
Eduardo. Dizionario dei personaggi
Questo Dizionario dei personaggi (e delle opere teatrali edite) di Eduardo De Filippo (1900-1984) offre ai lettori l'opportunità di accostarsi o ritornare in modo nuovo alla lettura dei testi di un autore notissimo, non solo; ma anche va incontro alle curiosità dei lettori di opere teatrali, degli addetti alla comunicazione, di potenziali spettatori, studenti e comuni lettori. Repertorio informativo di agile consultazione, con la sintesi delle trame delle 39 commedie e i profili dei 587 personaggi che vi compaiono, rappresenta un unicum nella pur sterminata bibliografia eduardiana. -
Del libro le parole perdute. Dizionario della stampa e dell'editoria
Questa raccolta di parole perdute è molto di più di un semplice dizionario. È uno strumento necessario e indispensabile per chi vuole conoscere qualunque elemento si riferisca al libro, a tutte le parti che ne formano la vita e la rendono possibile. Non appaga solo la curiosità che riguardi l'edizione di un testo e la sua stampa; il lettore troverà tutte le voci che servono ad appagare la sua curiosità. Non ci sarà nessuna domanda che resti senza risposta. Questa piccola enciclopedia portatile contiene, nella ricchezza imprevedibile dei suoi lemmi, un valore ancora più importante. Salva, per la nostra memoria, un universo di cose lontane. Restituisce a chiunque ami il libro nella sua forma materiale, un repertorio di procedure, di tecniche, di scelte, che rischiano di sparire per sempre dall'orizzonte delle conoscenze. Prima che la Galassia Gutenberg si allontani irreversibilmente dal nostro sguardo, l'autore descrive ogni aspetto dei suoi lineamenti. Le definizioni si susseguono limpidissime una dopo l'altra; accumulate da un infaticabile, insonne archivista, che ha il rigore proprio degli enciclopedisti e la voracità del lettore onnivoro. -
Archéologie d'un paysage religieux. Santuaires et cultes du Sud-Est de la Gaule (Ve s. av. J.-C-IVe s. ap. J.-C)
Quest'opera si propone di scandagliare il processo di costituzione dei luoghi di culto dell'età del ferro e del periodo romano del litorale mediterraneo fino al Lago Léman, dal Rodano alle Alpi occidentali (incluse) partendo dalle fonti archeologiche, epigrafiche e testuali. Cerca di approfondire il ruolo dei luoghi di culto nel paesaggio naturale e lo spazio antropizzato, mediante un approccio sotteso alla geografia umana e all'antropologia. Nuova visuale rivolta al sacro che si articola intorno a tre nozioni essenziali: il geosimbolo naturale, il geosimbolo memoriale (luogo della memoria) e il santuario in quanto geosimbolo. Lettura simbolica del paesaggio quindi lettura storica dello spazio annunciano una inversione della prospettiva dove il luogo di culto, con il suo ruolo nell'appropriazione del territorio, diviene una indicazione spaziale. -
Io, l'erede. La lezione di Pulcinella nel teatro di Eduardo
Pulcinella e Eduardo: due mondi culturali largamente esplorati, che in questo volume si guardano con una prospettiva nuova. La chiave di ricerca innovativa è quella dell'indagine sulla ""lezione di Pulcinella"""" nel teatro di Eduardo, condotta con gli strumenti propri dell'analisi testuale e linguistica. Come Eduardo ha rielaborato il grande repertorio tradizionale della maschera? Quali sono le funzioni rivisitate di caratteri antropologici e linguistici come la corporeità, l'osceno, il gioco linguistico, la fame, la morte nel teatro eduardiano? Con le ragioni della storia e della filologia, con l'ascolto delle parole delle opere di Eduardo, l'autore ricostruisce il nesso con l'archetipo Pulcinella, rivolgendosi al lettore con una scrittura chiara e con un'ampia esemplificazione dai testi, tracciando un disegno di trasformazioni e continuità."" -
Il santo con il cagnolino. Vita immaginaria di Rocco di Montpelier. Libretto per danze, suoni, voci, immagini. Atto unico in tredici scene
"Al genere TeatroDanza si ispira questo """"Il Santo con il cagnolino"""" di Antonio Vaccaro. Una vita immaginaria e dunque, siamo fuori dalla storia, entriamo in una dinamica dove altre ed ugualmente nobili sono le coordinate di interpretazione e lettura. Dove la mano sapiente di Vaccaro ha saputo concentrare nello spazio della fantasia letteraria l'essenza reale del personaggio Rocco. L'intreccio degli avvenimenti storici e della trama del racconto, di ciò che realmente avvenne e di ciò che è frutto di invenzione poetica, è stato elaborato con grande efficacia, regalandoci un modo affascinante e suggestivo per avvicinarci alla vicenda esemplare del nostro Santo. Non è un'impresa facile: l'equilibrio tra storia e fantasia cammina su un filo sottile, e spesso deborda da una parte o dall'altra. Il nostro autore, invece, ci è riuscito, e ha tracciato un profilo umano e spirituale che si dipana da ogni riga del suo eccellente eloquio. Da studioso di storia e da appassionato di letteratura, non esito a consigliare questo testo a chi vuole entrare nel mondo di san Rocco dalla porta privilegiata dell'emozione e della sensibilità umana... perché di questo, in fondo, ancora una volta stiamo parlando: del mistero dell'essere, la speranza della redenzione, il senso della vita."""" (Nota di Paolo Ascagni)" -
Giovanni Ninni. Vita e opere di un medico venosino
La ricostruzione della vita e dell'opera del medico venosino Giovanni Ninni (1861-1922) - ricercatore scientifico e docente di Medicina Operatoria, Traumatologia e Clinica Chirurgica presso varie Università, tra cui l'ateneo napoletano - nella riproduzione delle pagine più significative della sua vasta casistica operatoria: uno dei primi in Italia a suturare il cuore, precursore della chirurgia cardiaca, primo a suturare il pancreas. Autore di diverse opere scientifiche, tra cui Compendio di medicina operatoria. Morì accidentalmente nel 1922 a causa di una infezione contratta durante un'operazione. -
Sheherazade. Opera in quattro movimenti
Sheherazade, la leggendaria eroina de ""Le Mille e una notte"""", colei che salva sé stessa e le altre donne dalla crudeltà del Sultano con la forza dell'immaginazione ci appare qui, in questo prezioso mosaico di musica e parola, in tutta la sua umanità, con le sue paure e angosce, ma anche con la sicurezza di saper usare la sua bellezza e sensualità per sedurre e incantare."" -
Guida di Venosa
Pensata e realizzata come strumento di conoscenza e informazione, originale nella impostazione grafica, agile ed essenziale nel linguaggio, con varietà di immagini, ricostruzioni grafiche anche degli interni dei monumenti. -
Souvenirs d'Italie. Impressioni di viaggio
Libro di ricordi ma di tipo speciale, che riprende la tradizione del viaggio in Italia, sintesi di formazione umana e intellettuale. L'autore si muove attraverso l'intera penisola con la consapevolezza di rivedere luoghi che sono parte necessaria dell'immaginario dell'uomo colto moderno. Come dichiara con chiarezza: ""è questo infine che rende più piacevole il mio viaggio in Italia: non posso fare un passo senza imbattermi in un ricordo classico. Ho l'impressione di non trovarmi in un paese sconosciuto, ma di percorrere per la seconda volta dei luoghi che non ho rivisto da lungo tempo, ma che non hanno mai smesso di essere presenti nella memoria"""". I luoghi visitati sono le stazioni obbligate di questo percorso, fisico e mentale: Genova, Pisa, Firenze, Roma, Napoli, e poi, in risalita lungo l'Adriatico, Loreto, Ancona, Bologna, Venezia, Milano e Torino, prima del ritorno in Francia."" -
Don Giovanni Grieco. La vita. L'apostolato. L'eredità spirituale
Ricostruzione biografica di un sacerdote - don Giovanni Grieco (Ferrandina 1915-ivi 2011) - che con esemplare spirito evangelico ha speso l'intera esistenza per la Chiesa; una narrazione disegnata con una scrittura lineare ricca di capacità espressive, inquadrata in un contesto storico e sociale che rappresenta la storia di una piccola comunità a vocazione prevalentemente agricola e artigianale; storia particolare, non di grandi personaggi o eventi epocali, ma di quelle attraverso le quali Dio dispiega il Suo disegno misterioso e provvidenziale. -
San Rocco del popolo. Il culto del santo nel territorio lucano
Ben pochi santi possono vantare in Occidente una fama come quella raggiunta da san Rocco sul finire del Medioevo. Di Rocco da Montpellier si è privilegiata la dimensione taumaturgica, con una crescente attenzione alla fama dei miracoli, che in tempi di necessità è servita da collante cultuale tra i fedeli ed il Santo stesso: come nel caso delle pestilenze nel Regno di Napoli tra il XVI e il XVII secolo, alla base della straordinaria diffusione della devozione del Santo francese nel Mezzogiorno peninsulare italiano. Questa parte del suolo italico rappresenta l'ambito territoriale con la maggiore presenza di altari patronali dedicati al Taumaturgo francese, nonostante il suo peregrinare terreno non lo abbia condotto mai più in giù di Roma. In questo quadro territoriale la Basilicata si attesta come una regione dalla forte impronta rocchiana, con oltre il 70% delle città e paesi che presentano testimonianze cultuali espressamente dedicate a Rocco. Giunto dalla Francia in Basilicata il culto rocchiano è poi decollato verso nuove destinazioni, divenendo un significativo esempio del ponte ideale tra i lucani di Basilicata e quelli del mondo. Questo studio è uno scavo storico intorno alla figura del pellegrino taumaturgo di Montpellier vivamente legata al tessuto sociale e religioso delle comunità lucane, ma anche uno strumento per riflessioni connesse ai complessi fenomeni, agli sviluppi auspicabili e ai nuovi profili del turismo religioso in Basilicata. -
Eikones. Portraits en contexte. Recherches nouvelles sur les portrais grecs. Ediz. illustrata
I contributi di questo volume si riferiscono alle ricerche sulle statue-ritratto greche dal V al I secolo a.C. privilegiando documenti inediti o reinterpretati. Queste nuove ricerche sulle statue d'epoca classica o ellenica prevalentemente di personaggi storici, pongono l'accento sul tema della ricontestualizzazione, che implica passaggi culturali nel tempo e nello spazio. L'opera rivolge l'attenzione soprattutto al trasferimento delle statue, e in particolare alla loro collocazione in siti diversi da quelli originali, nonché alle loro trasformazioni, ossia alle modifiche, riutilizzazioni, distruzioni di cui sono state oggetto. -
La Basilicata di Leonardo Sinisgalli nella «Civiltà delle Macchine». Antologia di una rivista tecnico-culturale (1953-1958). Ediz. illustrata
In «Civiltà delle macchine», house organ ideologicamente lontano dal mondo lucano e meridionale, per destinatari, per tematiche, per spirito, Leonardo Sinisgalli ingloba il Sud povero e polveroso, convinto come Fortunato che i destini dell'Italia passano attraverso il Meridione e la risoluzione dei suoi atavici ritardi. Sinisgalli è anche consapevole che la sua poesia non può essere utilizzata per urlare la rabbia di un riscatto. Però, da direttore di «Civiltà delle macchine», sa che può svolgere un ruolo di sollecitazione rispetto ad una Basilicata e ai suoi ritardi. Sa di avere a disposizione uno strumento ben più potente della sua stessa poesia: la sua Rivista. E non esita ad utilizzarla. Più che essere il primo violino, preferisce salire sul podio e dirigere l'orchestra con la sua bacchetta (Biagio Russo). Il quadro che emerge dalla lettura di questo libro è un punto di partenza utile, innanzitutto perché questo lavoro offre una visione d'insieme di quanto apparso su «Civiltà delle macchine» nei cinque anni di Sinisgalli, in un periodo economicamente importante per l'Italia e, ovviamente, relativa ad una regione che scontava più di altre ritardi di sviluppo e che oggi si presenta al mondo con una nuova immagine di sé, a partire da Matera che nella rivista era già ""Capitale"""" negli anni '50 (Gianni Lacorazza).""