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Amare è... Piccolo libro del vero amore
Esistiamo per amare e per essere amati. Ovunque e sempre. Nella nostra vita familiare, professionale e sociale. Qualunque siano le nostre origini, la nostra cultura o la nostra educazione, l'amore è l'orizzonte di tutta la vita umana. Assente, lo cerchiamo, a volte disperatamente. Presente, si veglia su di lui, per paura di perderlo. Questo libro è indirizzato a tutti, indipendentemente dalle loro radici, dalle loro convinzioni o dalle loro opinioni. Mettiamo amore nella nostra vita quotidiana: nei nostri sguardi, nelle nostre parole, nei nostri gesti, nel nostro perdono. L'atmosfera attorno a noi ne sarà rischiarata e risanata, grazie all'irraggiamento del nostro amore! -
Una vita donata
Spiegare cos'è l'eucaristia non dal punto di vista teorico, bensì per ciò che avviene ""dalla parte dei fedeli"""". Provare a cogliere in profondità qual è il senso di ciò che celebriamo e come può condurci a vivere una vita eucaristica. Ecco ciò che si propone l'autrice, offrendoci una meditazione, ben radicata nella realtà, intorno al mistero che sta al cuore della vita del cristiano. Perché è anche su di noi, sulle nostre vite, sui nostri corpi che Cristo pronuncia le parole: """"Questo è il mio corpo, consegnato per voi"""". Mediante l'eucaristia noi diventiamo il corpo di Cristo consegnato per gli altri, sacrificio vivente gradito a Dio."" -
Solitudine e preghiera. La tradizione esicasta
Un antico insegnamento dei padri risuona dal iv secolo: ""Fuge, tace, quiesce"""" (fuggi, resta in silenzio, rimani in pace). Può ancora essere un invito per noi oggi, in questa società veloce in cui tanto rumore e svariati stimoli ci distraggono? La scelta di pubblicare questo classico di un appassionato conoscitore della spiritualità orientale è un tentativo di proporre anche agli uomini e alle donne di oggi una strada per rispondere al desiderio profondo di trovare un senso per la propria vita, in una relazione autentica con Dio. Solitudine, silenzio e preghiera: la ricerca di luoghi, momenti e modalità per vivere in un intenso e costante rapporto con il Signore della vita può guidarci a trovare nella quiete l'unificazione interiore anche in mezzo alle preoccupazioni e alle fatiche di ogni giorno."" -
Messa di Bose
"La Messa di Bose"""" raccoglie gli spartiti dei canti eseguiti settimanalmente per la celebrazione eucaristica domenicale presso la Comunità monastica di Bose. È stata commissionata dai monaci e dalle monache alla compositrice Elena Camoletto che, ispirandosi all'estetica e alla sensibilità proprie di Bose, ha voluto offrire in queste pagine una musica segnata sia da semplicità, sobrietà e rigore, sia da originalità armonica e attenzione alle necessità celebrative di una comunità stabile. La prima parte del presente spartito, che costituisce la Messa di Bose vera e propria, ripercorre l'intero svolgimento della celebrazione eucaristica, seguendo l'ordine preciso dei brani registrati nel CD. La seconda parte propone alcune varianti per diversi momenti della celebrazione che possono sostituire certi elementi della prima parte." -
L' ecumenismo di papa Francesco. Il cammino ecumenico del XXI secolo
Le parole e i gesti di papa Francesco per l'unità visibile della chiesa hanno aperto una nuova stagione del cammino ecumenico, soprattutto per quanto riguarda la sua dimensione quotidiana e locale: l'ecumenismo, infatti, deve diventare ""pane quotidiano"""" nella vita dei cristiani, chiamati a una conversione del cuore per essere sempre docili strumenti nelle mani di Dio. Il movimento ecumenico è nato dal desiderio di una migliore conoscenza dell'altro: anche oggi l'accoglienza della diversità è l'elemento essenziale che caratterizza i cristiani nel mondo, dove testimoniano insieme la loro profonda e reale unità nell'accogliere chi è ai margini della società."" -
Ricorda e cammina. Deuteronomio, una rilettura profetica
"Una legge mediata dalla profezia"""" (P. De Benedetti), questo è il filo rosso seguito dal nostro autore nel rileggere l'ultimo libro della Torà, parola non vuota ma che anzi è parola di vita. Il Deuteronomio ripropone al popolo dell'esodo il patto con Dio, lo riattualizza spiegandone il senso, esortando anche a noi a stare sulla soglia della terra promessa in ascolto della parola di Dio. Il commento, arricchito da una nuova traduzione integrale del testo e dall'apporto di riferimenti alla tradizione ebraica, riporta alla luce le numerose perle racchiuse in questo libro antico e sempre rivolto all'""""oggi"""" dell'essere umano." -
Essere umani. Corpo, mente, persona
Cosa dire sul nostro essere umani? Quale genere di umanità vogliamo far sviluppare nella società? E come appare la nostra umanità? Forse la sfida più diffusa oggi è proprio quella di non perdere il senso dell'umano, sfida che necessita chiarezza in merito a cosa sia o non sia una persona. Ci sono forze - politiche, economiche, psicologiche - che ci spingono a essere meno di ciò che Dio desidera che siamo. Ma l'umanità voluta da Dio è movimento, è un processo in cui dobbiamo far fronte allo straordinario, una via di vita in cui diventiamo straordinari. -
«Tese la mano e lo toccò». Il gesto di toccare nei Vangeli
Conoscere Gesù, uomo della prossimità, implica affrontare la questione del corpo e del toccare come ci viene presentata nei racconti evangelici. Gesù ha guarito, incontrato gli altri toccando il loro corpo; le folle, e le donne in particolare, a loro volta hanno osato toccare Gesù: gesti tutti che rivelano l'estrema libertà di chi tocca e si lascia toccare. Con un'attenzione particolare al testo originale dei vangeli, il volume offre uno studio inedito sul gesto del toccare, presentato attraverso diversi approcci, narrativo, semantico e linguistico. L'incontro con un Gesù incarnato pone ciascuno di noi di fronte alla scelta di vivere la nostra umanità facendo cadere ogni confine grazie al tocco di una mano tesa. -
Qual è il tuo nome? Alla ricerca della propria identità
Nessuna identità può esistere a prescindere dalla relazione con l'altro, l'umano è un volto spirituale tessuto dello sguardo di mille altri. L'identità non è un dato assoluto da conservare al sicuro, ma una ricerca, una strada, un esodo e una decisione. In relazione a chi e a cosa possiamo scoprire il mistero della nostra identità vera? I grandi testi della nostra cultura e la rivelazione biblica ci guidano in un viaggio affascinante per passare da un io chiuso in sé al ""tutto a tutti"""" descritto da san Paolo."" -
Vivere è Cristo. Lettera a Patrizio
La Lettera a Patrizio, qui tradotta per la prima volta in italiano, presenta il confronto tra Patrizio, un giovane ""solitario"""" della regione di Edessa, e Filosseno di Mabbug, padre siriaco vissuto tra il V e il VI secolo. Essa propone un vero e proprio itinerario spirituale destinato non solo a chiunque percorra la via monastica ma anche a ogni cristiano. Cifra fondamentale del pensiero del vescovo di Mabbug è il realismo: a una vita cristiana tendente alla tiepidezza, Filosseno sapientemente risponde con un richiamo a sperimentare la radicalità della vita in Cristo generata dal battesimo; a una vita monastica frutto di un illusorio sforzo intellettuale, Filosseno oppone un itinerario etico di osservanza dei comandamenti e di purificazione dell'anima volto all'acquisizione del sentire stesso di Cristo, che solo apre alla vera """"contemplazione spirituale""""."" -
Il volto: epifania e mistero. Un itinerario storico-salvifico alla luce del volto
La ricerca del volto di Dio è il caso serio di ogni credente. Ma il volto non connota soltanto Dio e la sua ricerca: il volto è anche metafora dell'uomo nella sua più alta espressione. Si dice comunemente che l'uomo ""ha un volto"""", ma sarebbe più giusto dire che l'uomo """"è un volto"""". Il volto infatti concerne l'identità della persona, la definisce, la rivela, la mette in relazione: il volto, epifania dell'identità, è anche il luogo della suprema alterità, del faccia a faccia e della responsabilità che comporta lo stare di fronte. Ci viene qui proposto un percorso in cui l'""""io"""" incontra il """"tu"""" che gli sta di fronte, per plasmare un """"noi"""", che non è fusione o affastellamento, ma accoglienza e compimento."" -
Credenti non praticanti
Quale posto dà la chiesa ai praticanti occasionali che si sono allontanati da essa? Quale l’atteggiamento di chi si sente invece parte di questa chiesa? Nei vangeli Gesù è circondato da persone che lo frequentano e si legano a lui in modi differenti: la folla, i discepoli, gli apostoli, ma anche tutti quelli che dopo averlo incontrato sono rinviati alle loro case, alle loro famiglie. La missione dei fedeli integrati nella chiesa consiste forse nel camminare a fianco di quei battezzati che, come i due testimoni di Emmaus, attraversano la quotidianità senza riconoscere l’esplicito legame tra scelte personali, amore e vangelo. Papa Francesco alza un grido: “No a un’economia dell’esclusione”. Ci sentiamo interpellati da queste parole? -
Spiritualità e politica
La qualità della politica è legata alla qualità umana di chi si impegna in essa, alla sua capacità di governare se stesso e di sopportare avversità e opposizioni: come i profeti biblici che, spesso in situazioni storiche di tenebra, hanno saputo creare futuro e dare speranza. E la speranza ha il suo effetto nell'oggi, aiutando gli esseri umani a vivere, a orientarsi e a camminare insieme. -
Servire la comunione. Ripensare il rapporto tra primato e sinodalità
Il documento che qui offriamo al lettore italiano affronta uno dei temi di maggiore importanza non solo nel dialogo attuale tra le chiese ortodossa e cattolica, ma anche nel complesso dibattito interno a ciascuna di esse: il modo in cui si articolano primato e sinodalità, a tutti i livelli, locale, regionale e universale. Non si tratta tecnicamente di un testo di consenso, ma di uno studio storico e teologico su come, nel corso di due millenni di storia delle chiese, forme di governo sinodali e forme primaziali si sono formate e consolidate, sono state in tensione ma anche in feconda interazione. Il Gruppo di lavoro misto ortodosso-cattolico Sant'Ireneo è nato nel 2004, per iniziativa dell'Istituto ecumenico Johann Adam Möhler di Paderborn, con il fine di aiutare e affiancare il dialogo teologico ufficiale tra ortodossi e cattolici. Vi fanno parte teologi cattolici e ortodossi che hanno deciso di intraprendere liberamente un percorso di studio per approfondire gli aspetti più problematici che ancora dividono le loro chiese. -
La cattedrale
"Dobbiamo chiederci che cosa deve essere oggi la cattedrale, in una chiesa non più 'reggente' la società; in una comunità cristiana che è in missione, che vuole raggiungere gli uomini e le donne là dove sono, non avendo più la possibilità di convocarli. E in una chiesa che si vuole sinodale, cosa significherà la cattedrale?"""" (Enzo Bianchi). Il modo più autentico per conservare il patrimonio artistico e architettonico è quello di abitarlo integralmente per renderlo sempre più vivo, facendo di esso il simbolo di una chiesa capace di stare nell'oggi della storia. Il XVI Convegno liturgico internazionale di Bose attraverso i contributi di storia, architettura, arte e liturgia espone le ragioni scientifiche, culturali e teologiche per comprendere il valore e il significato delle cattedrali, il loro compito e la loro missione oggi." -
Eucaristia, pane del perdono
Davvero pochi sono ancora oggi i cattolici che vedono nell'eucaristia un sacramento del perdono. Eppure, per la tradizione vivente della chiesa l'eucaristia occupa un posto centrale nel mistero del perdono di Dio, è il sacramento della riconciliazione ecclesiale che edifica la chiesa pellegrinante nel tempo grazie anche alla sua azione sul peccato. Vi è una grande sintonia tra la teologia eucaristica di Jean-Marie Tillard e il magistero eucaristico di papa Francesco che non si stanca di ripetere che ""l'eucaristia non è un premio per i buoni ma la forza per i peccatori""""."" -
Nazaret, casa del libro. Elogio della lectio divina
Attraverso la sua profonda umanità e la storicità della sua composizione, attraverso le sue stesse vicissitudini, il Libro attesta le nozze di Dio con noi. È un Libro libero in cui possiamo circolare e che vive solo nella misura in cui circola tra noi. -
Discernimento e vita cristiana
Il discernimento è l'arte della scelta che definisce la condizione umana, posta al biviotra possibilità diverse di atteggiamenti, comportamenti, azioni. Un'arte che si fa urgente oggi, in un'epoca di grandi mutamenti non solo per la fede, ma anche per l'etica, la cultura e la vita della pólis; in un'epoca d'incertezza che paralizza le scelte umane, rendendo gli uomini e le donne spettatori di un'esistenza che non appartiene loro, imparare a discernere significa vivere con consapevolezza e responsabilità. Il presente volume, che raccoglie gli Atti del XXVI Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, esplora le vie del discernimento nella tradizione cristiana d'oriente e d'occidente. -
Una gioia provata. Il cammino delle beatitudini
"Beato l'uomo..."""" (Sal 1,1). Beato è l'aggettivo che inaugura il libro dei Salmi. Un aggettivo che ricorre centinaia di volte nella Bibbia, punteggiando le pagine dell'uno e dell'altro Testamento, dalla Genesi all'Apocalisse. Un aggettivo che suona come constatazione e augurio, promessa e annuncio, presente e futuro. Un aggettivo che - per l'intensità della sua ripresa anaforica - tocca la sua sommità espressiva sulle labbra di Gesù nel discorso della montagna (cf. Mt 5,1-12; Lc 6,20-26), in cui il Maestro traccia il ritratto dei discepoli mentre disegna contemporaneamente il proprio autoritratto . È lui l'uomo delle beatitudini e il cristiano, sapendo che """"chiunque segue Cristo, l'uomo perfetto, diventa anch'egli più uomo"""", avverte come rivolta a se stesso la chiamata a diventare, a sua volta, un uomo delle beatitudini." -
Sulle
"Questo libro è stato scritto con l'aiuto di Dio all'unico scopo di spiegare in modo esauriente la preghiera di Gesù, la quale, secondo l'insegnamento concorde di tutti i santi padri, è la radice e il fondamento della vita spirituale, e al contempo ne è la vetta e la perfezione"""": così l'autore, monaco russo della fine del XIX secolo, comincia la sua opera in cui descrive gli incontri con un eremita del Caucaso, che gli ha insegnato la preghiera di Gesù. Classico della letteratura ortodossa, questo racconto ritrae quei monaci che hanno scelto di vivere solo della solitudine in Dio e della preghiera di Gesù. In linea con i """"Racconti di un pellegrino russo"""", questo libro offre un'eccellente introduzione alla Filocalia e all'insegnamento sulla preghiera del cuore: vengono qui descritti una natura esuberante e monaci ritirati dal mondo per amore della solitudine e della preghiera. Il fascino dell'oriente cristiano in una narrazione coinvolgente."