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Piccole grandi parole. Sette chiavi per riscoprire il Vangelo
Il vangelo cela in sé parole piccole ma preziose. Non definiscono, invitano. Queste parole segnalano i sentieri di una buona notizia che l'abitudine o la lontananza ci impediscono di accogliere come buona, e anche come bella. Esse contengono una promessa di vita, tanto leggera e indispensabile quanto la luce dell'alba. Gesù le ha ricolmate della sua presenza, le ha illuminate con la sua parola, le ha rese credibili nella sua pasqua. A sette di queste ""piccole parole"""", forse un po' impolverate, questo libro ridona brillantezza, offrendocele come fonti di luce per rischiarare il nostro oggi e per ridare colore al nostro cammino di fede."" -
La città è il mio monastero. Una regola di vita contemporanea
Un libro singolare, insolito e affascinante: una stimolante condivisione attorno a frammenti di esperienze personali e fulminanti intuizioni interiori, e al contempo una sorta di manuale pratico per la nascita di realtà comunitarie cristiane significative. Come costruire una comunità che condivida una vita spirituale improntata alla quiete e all'accoglienza in una città frenetica? Come imparare, nel bel mezzo di una giornata impegnativa, a fare spazio, trovare il tempo, vivere la differenza approfondendo il nostro amore? Queste pagine ripropongono tesori di saggezza cresciuti in una pratica comune, guidando in una meditazione che spalanca le porte di un luogo di pace e comunione. Chiunque potrà scoprirvi come trovare il suo ""monastero"""" ovunque si trovi."" -
Le regole. Regole lunghe, regole brevi. Ediz. ampliata
La raccolta di ""regole"""" qui tradotte, nota come Grande asceticon, presenta due serie di domande-risposte (cinquantacinque lunghe e trecentodiciotto brevi) in cui è condensato l'insegnamento spirituale di Basilio sulla vita comune vissuta nelle comunità di Cappadocia da lui presiedute. Indirizzati a ogni cristiano impegnato a vivere la radicalità evangelica in unità di intenti nella vita comune, questi testi interrogano la nostra fedeltà alle esigenze del vangelo, e in particolare il nostro """"respirare Cristo"""" insieme, sentendoci e agendo come consegnati da Dio al servizio dei fratelli e delle sorelle. Ma questo respiro comune che anima la vita comunitaria è possibile soltanto - ricorda Basilio - se ciascuno lotta per custodire nel proprio cuore Cristo, che è l'amore, e i suoi comandamenti: """"L'abitare insieme tra fratelli è uno stadio in cui lottare, una buona via per progredire, continuo esercizio e meditazione dei comandamenti del Signore""""."" -
Ognuno tenta una vita. Poesie (1997-2022)
In una comunità monastica ci può essere anche chi, nella capacità di trasfigurazione acquisita giorno dopo giorno dall’assiduità con la Parola, se ne fa eco con poche parole consegnate in un canto: ecco le poesie di un monaco, frutto di solitudine, della preghiera e del balsamo della vita comune tra fratelli e sorelle. -
La forma della Chiesa. Ediz. ampliata
In un mondo ormai ""uniforme"""", in cui si fa sempre più ampio lo spazio dei non luoghi, diventa fondamentale riflettere sulla forma che la chiesa viene assumendo, come assemblea di credenti, ma anche come edificio, spazio per la celebrazione liturgica. L'autore rilegge gli elementi essenziali di una chiesa – altare, ambone, battistero, cattedra – alla luce della loro evoluzione storica e della riforma liturgica del Vaticano II. L'itinerario si conclude sulle """"soglie"""", ossia i luoghi di ingresso che svolgono una funzione di cerniera tra spazio esterno del mondo e spazio interno della liturgia, frontiera che delimita i due spazi e che nel contempo li invita al dialogo perché, """"come sempre succede nella storia, è il senso che l'uomo assegna ai suoi gesti a generare i segni e i luoghi nei quali essi vogliono prendere corpo""""."" -
Il papavero e il monaco
Frutto di un viaggio in Giappone, il volume raccoglie le impressioni, le immagini, i ricordi di quell’esperienza scegliendo la forma poetica, come una sorta di “haiku occidentali”. Nella loro brevità questi poemi possono stimolare nel lettore un lento e penetrante pensiero, a partire dall’essenziale che l’autore sceglie di trasmettere. “È un libro fascinoso e perturbante. Ci porta lontano, tra i giunchi e i crisantemi del Giappone e insieme scava nella nostra interiorità, ci provoca con le sue domande, con i suoi rovesciamenti di prospettiva, ci incanta con la magia del verso, con la danza turbinosa dei punti di vista” (dalla Prefazione di Lina Bolzoni). -
L' ospitalità divina e la fraternità umana. L'altro nel dialogo islamo-cristiano
In quest'opera i due autori - un cristiano e una musulmana - si avventurano in un fecondo esercizio che essi chiamano ""teologie in dialogo"""": ciascuno secondo la propria tradizione, ma in maniera congiunta, pensa teologicamente la differenza di fede a partire dall'esperienza dell'incontro spirituale con un altro che crede, ma diversamente, nel Dio unico. Essi scrutano nella propria tradizione ciò che le permette di """"leggere"""" l'altro nel disegno di Dio, con fedeltà alla propria fede e apertura alla religione dell'altro. Il libro offre risposte a domande oggi ineludibili: cosa dicono il Corano e la teologia musulmana dei cristiani e degli altri? Come vede il cristiano, in base alla sua fede in Gesù Cristo, i musulmani e tutti i non cristiani? Cosa significa la fratellanza umana, nella sua dimensione interreligiosa e universale, dal punto di vista della fede, e quali sono le sue conseguenze spirituali, etiche e pratiche?"" -
Le vie della Parola. Settantatré sentieri nella Bibbia
Attraverso una lettura “spirituale” della Scrittura che si snoda in settantatré sentieri, antichi e nuovi, l’autore delinea con brevi pennellate alcuni motivi di quella grandiosa sinfonia che è la Bibbia. Dalla tessitura biblica emergono così fili della Parola che coinvolgono la vita del lettore, che la stimolano a partire dalla “certezza e dalla fiducia che quel testo è proprio per me: è ‘mio’, senza tuttavia appartenermi come un possesso; piuttosto, è qualcosa che aspettava proprio me, come un regalo impacchettato e con tanto di fiocco”. -
Scrivere il perdono
Se la legge era scritta con il dito di Dio su tavole di pietra, Gesù scrive con il suo dito sulla terra, la casa di tutti gli uomini, il suolo di cui ogni essere umano è impastato. L’opera di Gesù è di liberare dalla pietra tanto la donna, che ne sarebbe rimasta schiacciata e uccisa, quanto scribi e farisei, che mostravano di avere un cuore di pietra. L’autore presenta un commento breve e intenso del brano evangelico di Gesù e la donna adultera (Gv 7,53-8,11). -
La bellezza nascosta in te. Lettere
Giovanni, solitario e orante, è un viaggiatore delle vie dell'anima che ha toccato le sue miserie profonde e ha percepito il buon profumo della presenza di Dio. Questo monaco siriaco del VII secolo propone una narrazione appassionata della vita in Dio e per l'abbondanza di vissuto che riversa nelle sue lettere, qui tradotte per la prima volta in italiano. In esse, pur svelando in modo personalissimo la sua interiorità, mostra di essere un figlio della tradizione ecclesiale e monastica in cui è cresciuto, nutrita dall'insegnamento della Bibbia e dei padri. Ne risulta una scrittura intima e densa che, coinvolgendo tutti i sensi e gli affetti, può parlare a chiunque, mettendo in contatto con un'esperienza viva e vividamente raccontata, in cui le parole e le immagini vengono forzate per narrare una contemplazione intensa e bruciante. ""Beato colui che ti ha abbracciato, e giacendo con te ha aspirato il tuo fragrante profumo ... beato chi, entrato in sé, ha visto te, visione sconcertante, ed è rimasto ammirato per la bellezza dei tuoi mirabili misteri che sgorgano dalla sua interiorità!""""."" -
Dove andremmo a finire? Una chiesa che osa la conversione
La chiesa si trova oggi in una situazione di stallo, di crisi: credibilità persa, chiese vuote, sfiducia rassegnata. Cosa dovrebbe accadere perché la chiesa abbia un futuro? Per l’autore vi è una sola risposta: si tratta di vivere, e non solo predicare, una vera e propria conversione all’interno della chiesa. E ciò è possibile semplicemente vivendo ciò che si dice e facendo ciò che si celebra, in una rinnovata fiducia: “Possiamo convertirci. Il solo pensiero può però spaventarci: dove andremmo a finire? Osiamo!”. Le provocazioni offerte in questo libro invitano la chiesa a essere aperta e creativa, a lasciarsi sfidare dal vangelo e dalla quotidianità e a osare compiere passi di conversione nuovi e inusuali. Prefazione di Matteo Maria card. Zuppi. -
Un'intima familiarità
Selezionati per la loro bellezza e ricchezza spirituale, questi testi di Ruperto di Deutz, prolifico autore del XII secolo, possono essere una finestra per scorgere la riserva di profonda sapienza per la vita spirituale di ogni credente in Cristo cui possiamo attingere accostandoci a questo autore. Attraverso il cammino delineato da alcuni dei temi più ricorrenti nella sua riflessione che parte dai testi biblici, e che mai può essere disgiunta dall’aspetto teologico, tale percorso giunge fino a presentare il rapporto del credente nella partecipazione più intima alla vita di Dio stesso, per trovare infine il suo compimento nel frutto della carità e dell’edificazione della comunità cristiana, e della chiesa tutta. -
Il cielo come una tenda
Mi chiamo Nicodemo e sono un fariseo, anzi lo ero. Da sempre mi chiamano uomo di legge, ma io, ora, di fronte a quella croce, di quella legge non so più cosa farmene. Un moto mi porta ad alzarmi, a reclamare quel corpo … Mi pare che la nostra storia sia sempre andata così: io che vado da lui mentre è notte, lui che prova a ridarmi la luce. È per nascere che si è nati, non per morire, diceva Jeshùa. -
I riflessi della Pasqua. Le grandi feste bizantine
Attraverso uno spirito in cui l’analisi storica interagisce con gli usi bizantini odierni, favorendo una interiorizzazione dei misteri celebrati, l’autore – a partire dalla sua lunga esperienza di frequentazione della liturgia bizantina – si pone l’obiettivo di far conoscere a un più vasto numero di persone la ricchezza teologica e spirituale della liturgia delle grandi feste bizantine. Un’opera in cui “l’erudizione scientifica è messa al servizio di un autentico cammino del cristiano verso la sua salvezza e verso Dio” (dalla Prefazione di André Lossky). -
La fedeltà e il riscatto. Un economista commenta il libro di Rut
Un piccolo libro della Bibbia, una storia familiare, un brano della storia di Israele e, prima ancora, una storia di donne: questo è il libro di Rut. Un elogio della pratica della bontà, di una prassi di umanità improntata a rispetto e riconoscimento dell’altro, caratterizzata da attenzione, sensibilità e delicatezza, ma anche da giustizia, obbedienza alle leggi reinterpretate in modo creativo e inedito dalle donne, osservanza dei comandamenti finalizzati alla pienezza della vita. Rut è un testo che contiene molteplici messaggi: etici, sociali, economici e religiosi. L’economia del libro di Rut è quella di chi vede prima di tutto le donne e gli uomini, e in essi la prima ricchezza, considerando i beni una benedizione solo nella relazione. Come sarebbero state le leggi, l’economia, la scienza del management se le avessero scritte le donne, se fossero state le Rut a pensarle e a insegnarle? Certamente diverse, forse molto diverse. -
Umiltà. Una virtù discreta
Cosa non è l'umiltà? Cos'è l'umiltà? L'autore aiuta il lettore a rispondere a queste domande esplorando, in modo filosofico, la virtù dell’umiltà, a partire dalla sua etimologia. L'umiltà è una virtù che gioca un ruolo decisivo nelle tradizioni monastiche medievali, ma che non si fa vedere, non è predominante nella cultura e nella società di oggi. È un valore che possiede una versione religiosa, ma anche una versione laica, in quanto non ha bisogno di essere riconosciuta dalla fede. È sufficiente prendere coscienza dei propri limiti, della propria fragilità, e quindi aprirsi al concetto di dono. -
Una saggia follia
Il dono della sapienza non ha nulla a che vedere con il pallido conformismo di cui talvolta è circondata la fede cristiana. La sapienza di Dio è audace, creativa e persino un po’ “folle”. Ci conduce nell’emozionante avventura del vangelo, che non consiste nel proclamare certezze né dare risposte preconfezionate, ma nel correre il rischio di amare, di credere e di sperare. -
Comunione nella diversità. Le conversazioni di Malines e gli inizi del dialogo tra anglicani e cattolici
Le ""Conversazioni di Malines"""" tra anglicani e cattolici, sono una serie di incontri che rappresentano un evento unico nella storia della chiesa del ventesimo secolo. Sono qui delineati i contorni di questi incontri, il contesto ecclesiastico dell'epoca, i temi discussi e il significato delle conversazioni per l'oggi. «Le """"Conversazioni"""" sono molto più di un episodio affascinante nella storia dell'ecumenismo...Meritano di essere ricordate anche a un livello più profondo e spirituale. Sono infatti una fonte di ispirazione alla quale possiamo attingere per rinfrescarci» (dalla Prefazione di Jozef De Kesel, arcivescovo metropolita di Malines-Bruxelles)."" -
Capire il mondo. Piccola conferenza
In questo testo l'autrice, rabbina francese, ci racconta come le storie, le narrazioni, le mitologie e i testi religiosi abbiano molte cose da dirci per aiutarci a capire il mondo. Sono loro che legano le generazioni e ci fanno scoprire che il mondo ha bisogno di rinnovarsi. Spetta a ciascuno di noi cercare il significato delle parole che riteniamo giusto. In questo modo possiamo ricostruire il senso delle frasi e il senso del mondo in modo che sia buono per tutti noi. -
Chiesa sinodale, chiesa matura
Sinodo è metodo: è il metodo della comunione nella chiesa, è la pratica ecclesiale della comunione. L'autentica sinodalità è un lungo e profondo cammino di conversione verso ""la misura che corrisponde alla piena maturità di Cristo"""" (Ef 4,13), cammino che esige cambiamenti radicali a livello personale ed ecclesiale. Solo una chiesa che vive la sinodalità è una chiesa matura.""