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Un talento per i guai
Michela Morellato si racconta in un'autobiografia, che con semplicità, ironia e joie de vivre svela i retroscena di alcune delle sue più chiacchierate avventure. Una donna ribelle, provocante e provocatoria, che da sempre cerca di essere solo e soltanto se stessa, in barba alle ansie e alle convenzioni di un mondo che, malgrado le presunte conquiste del femminismo, si mostra ancora bigotto e ipocrita. Dalle prime marachelle scolastiche alle note e controverse frequentazioni, dai due matrimoni agli scandali più scottanti, la vita di Michela Morellato si mostra ai lettori come una parabola della postmodernità più cruda, in cui un grido, al contempo dolce e rabbioso, canta la necessità di una comprensione scevra da ogni pregiudizio. -
L'impero del terrore. Il cinema horror statunitense post 11 settembre
L'11 settembre 2001 è una data che non dimenticheremo mai. Le immagini traumatiche dell'attacco terrorista al World Trade Center e il crollo delle Torri Gemelle di New York, ritrasmesse sugli schermi di tutto il mondo, hanno segnato in profondità il XXI secolo. Anche il cinema americano è cambiato profondamente da allora, e con esso l'horror, genere che da sempre è il più capace di assorbire e tradurre in fotogrammi terrificanti le paure più profonde di un intero Paese. Il libro di Antonio José Navarro, fuoriclasse della critica spagnola, per anni selezionatore al prestigioso Festival di Sitges, rilegge l'horror americano prodotto dopo l'11 settembre alla luce degli sconvolgenti eventi storici e delle loro conseguenze sulla società occidentale: la ""guerra contro il terrore"""" in Iraq e Afghanistan, le limitazioni alla libertà personale, gli scandali di Guantánamo e Abu Ghraib, la comparsa di nuovi organismi terroristici come l'ISIS. Analizzando i film di fantasmi e zombi, i remake di classici del genere come La casa e Non aprite quella porta, il filone demoniaco, i finti documentari shock, gli agghiaccianti torture porn come Hostel e Saw, le opere di autori come Rob Zombie, James Wan, Eli Roth, il libro restituisce con sguardo acuto l'America di oggi, mescolando analisi critica e indagine sociologica, con rigore storico e ricchezza stilistica, parlando non solo ai fan dell'horror, ma a tutti coloro che ritengono il cinema uno specchio per capire meglio noi stessi e il mondo in cui viviamo."" -
L'avventura periodica. Il puzzle risolto degli elementi chimici
Nel centocinquantesimo anniversario della sua ideazione, l'autore ricostruisce l'affascinante storia degli eventi e degli uomini che hanno portato alla stesura della tavola periodica, strumento di categorizzazione e di scoperta che ha cambiato la percezione della natura degli elementi, rivoluzionando l'approccio alla realtà di ogni disciplina scientifica. Con uno stile accattivante e appassionato, Gianni Fochi regala un volto umano a una vicenda che rischiava di rimanere sepolta nel tecnicismo di formule e simboli, donando lustro a un'invenzione che continua a influenzare la vita quotidiana di ciascuno di noi. -
Fiume, una grande avventura. Diario 1919-1920
14 settembre 1919. Due giorni dopo la dannunziana presa di Fiume, il diciottenne Carlo Otto Guglielmino giunge nella ""città di vita"""" come corrispondente del Corriere Mercantile. La censura che oscura molti dei suoi reportage non gli impedisce di annotare, in presa diretta, le impressioni a caldo di quella che è anzitutto una festa sacra della rivoluzione, un evento trans-storico e impolitico dalle atmosfere ancestrali. Membro dell'entourage di d'Annunzio, il giovane ha modo di conoscere personaggi di spicco, immortalati nel loro incontro con il Comandante. Pubblicato a un secolo dall'Impresa in un'edizione critica, comprendente saggi e appendici iconografiche, il diario di questo precoce cronista ci conduce nella città in cui, forse per l'ultima volta nel Novecento, la Storia si fece rito, aprendo squarci sull'Assoluto."" -
Il gotico padano. Dialogo con Pupi Avati
Pupi Avati scandisce, in un continuo rilancio dialogico con gli autori, le tappe del percorso misterioso che ha punteggiato la sua agrodolce filmografia di regista e produttore con ricorrenti incursioni nei meandri del gotico. Un viaggio che prende le mosse dalla fertile mentalità dei contadi emiliani e romagnoli, inesauribili fucine di paure e tramiti di ataviche superstizioni. Dalle immobili campagne assolate alle acquose propaggini del delta del Po, dagli ombrosi boschi dell'Appennino fino ai chiassosi lidi della riviera, il libro segue le linee tracciate dai territori di una regione da sempre sinonimo di serenità e apertura, alla ricerca di quella crepa in cui la macchina da presa si inserisce riportando a galla un terrore antico. Il dialogo tra gli autori e il regista consente di comprendere a fondo le dinamiche filmiche e narrative attraverso le quali Avati ha costruito e veicolato la paura in 50 anni di cinema, dal film d'esordio Balsamus. L'uomo di Satana al dimenticato Thomas… gli indemoniati, dai cult movies La casa dalle finestre che ridono e Zeder al parodistico Tutti defunti… tranne i morti, dal capolavoro L'arcano incantatore fino ai brividi del nuovo millennio: Il nascondiglio e Il signor Diavolo. -
Non vendere i tuoi sogni mai
Accade tutto in una notte. Michele Giorgi, tenuto sveglio dal ronzare del frigorifero, si lascia investire da immagini e ricordi: i circoli giovanili, i cortei, i primi amori, l'esperienza del servizio di leva e l'orrore dell'ospedale militare, gli scontri con la polizia, il carcere dove è rinchiuso con l'accusa di «costituzione di banda armata». Così, in un pulviscolo di frammenti che solo a tratti si fanno trama, va disegnandosi il percorso della Storia. La riedizione di questo libro, breve ma denso come l'uranio, a trentadue anni dalla sua prima uscita, e in un mondo del tutto diverso da quello in cui ha visto la luce, apre uno squarcio su un passato lontano, ma nel contempo tremendamente vicino, e potrà aiutare a capire. Dietro le parole di Lucarelli si nasconde l'urgenza d'un radicale cambiamento, l'odio per l'autoritarismo e la consapevolezza che deve esistere un modo diverso, sentimento che fu patrimonio della sua generazione e oggi, non meno che allora, vale ripetere le parole che l'autore consegna a ciascuno di noi: «Non vendere i tuoi sogni, non farlo mai». -
Woodstock. Tre giorni diventati leggenda. Ediz. illustrata
Nel 1969, quattro ragazzi – due imprenditori in erba che volevano scrivere sitcom, il proprietario di un head shop nonché manager di una rock band e un produttore discografico che fumava hashish nel suo ufficio – condividevano un sogno: dar vita al più grande concerto rock mai realizzato. Nessuno di loro immaginava che quel sogno sarebbe un giorno diventato una realtà straordinaria. ""Woodstock. Tre giorni diventati leggenda"""" è la storia del festival che ha scosso il mondo e ritratto una generazione – i preparativi, il fallimento sfiorato, il suo trionfo –, un'opera narrata esclusivamente dalle voci di coloro che lo hanno reso possibile. Tra queste pagine troverete le avventure e le disavventure di un gruppo di uomini d'affari e di bohémien, di hippie, di mendicanti, di tuttofare e di attaccabrighe, che nell'agosto di un anno magico si sono ritrovati insieme con lo scopo di radunare una generazione per un glorioso e selvaggio weekend. Un cangiante mosaico che coniuga storie di vita vissuta, ricordi e testimonianze dirette di artisti e altre figure come David Crosby, Abbie Hoffman, Joe Cocker, Richie Havens, Wavy Gravy, Paul Kantner (Jefferson Airplane), Chip Monck e molti altri. Questa speciale edizione, pensata per il cinquantesimo anniversario del festival, è corredata da un apparato iconografico composto da un centinaio di foto originali. Introduzione di Michael Lang e Joel Rosenman."" -
Io non sono leggenda
«Amante dell'Insolito e Scriba dei Miracoli» (come recitava il suo biglietto da visita), Jacques Bergier è un personaggio leggendario. Alcuni, addirittura, sostengono sia un viaggiatore venuto da fuori, in transito sul nostro pianeta, in attesa di tornare alla sua lontana galassia. Esploratore degli spazi infiniti, cosmonauta dello spazio interiore, nel 1960 ha fatto splendere con Louis Pauwels «Il mattino dei maghi». Ha scritto parecchio: guerra segreta, fantascienza, fantapolitica, realismo fantastico… Ma c'è un argomento che non ha mai affrontato: se stesso, l'infanzia a Odessa, il girovagare per l'Europa… Della vita ha conosciuto il meglio e il peggio: la povertà, la lotta quotidiana, i campi della morte dei nazisti, così come la passione per la scienza, l'esaltante guerra segreta e lo spionaggio, le esperienze alchemiche… «Io non sono leggenda» è la sua autobiografia, qui proposta per la prima volta in italiano, in un'edizione contenente un capitolo tagliato e materiali inediti, firmati insieme a Louis Pauwels. -
Cuore e acciaio. Le arti marziali al cinema
Sugata Sanshiro, i sette samurai e Bruce Lee, Jackie Chan, ""Jason Bourne"""" e Kill Bill. Com'è cambiata la rappresentazione delle arti marziali al cinema dai primi film di samurai ai kung fu movie degli anni Settanta? Che ruolo hanno giocato i mutamenti dell'immaginario occidentale successivi all'attentato alle Torri Gemelle? Cosa c'entrano Tsukamoto Shin'ya, David Mamet, Johnnie To e Koreeda Hirokazu con l'etica delle arti marziali? In un momento in cui stili di combattimento come la capoeira brasiliana e il taekkyeon coreano (antenato del taekwondo) vengono inseriti nella lista Unesco dei """"patrimoni orali e immateriali dell'umanità"""", il libro traccia un percorso attraverso generi, film, attori e autori che delle discipline di lotta hanno saputo cogliere il valore storico e antropologico, non solo spettacolare. Non una guida e men che meno un dizionario, ma il tentativo di coniugare la consapevolezza derivata da pratica e studio delle arti marziali con una nuova idea del cinema d'azione. Prefazione di Tito Faraci."" -
La differenza fra Terluzzi e Van Basten
Una questione di centimetri: quelli dello stop di un pallone, grandiosa metafora della vita e della storia. Pochi centimetri bastano a fare di un dilettante un fuoriclasse, e di un fuoriclasse un uomo. Possono salvare una vita, così come condannarla. Il segreto del romanzo che avete tra le mani è tutto in questo piccolo scarto, segno tangibile delle biforcazioni del destino e dei crocevia che la vita ci pone e impone, i se e i ma, le casualità e le coincidenze. Vie che si aprono e chiudono, incrociando la grande storia così come le cronache di un'Italia ancora paesana e fieramente provinciale, i corridoi notturni di una locanda addormentata o i labirinti di nebbia che avvolgono un lombardo paesi- no autunnale. Luci accese e dopo spente, scandite dall'incedere del gioco, dalla magia di ventidue uomini su un oceano verde. Ma si tratta sempre di sei-sette centimetri. Comunque meno di dieci. -
Gli sfiorati
Un romanzo in un'ora e mezza: non è il tempo di lettura, ma un appuntamento con il Destino. Quello del protagonista, figlio della buona borghesia degli anni del boom economico, cresciuto nella Milano ""bene"""" del Liceo Parini, con le classiche passioni dei suoi coetanei per i fumetti, il calcio e la musica. Un viaggio attraverso gli occhi della memoria, ma soprattutto il racconto di una generazione, quella nata negli anni '60, di """"sfiorati"""". Sfiorati da un gigantesco conflitto generazionale e sociale sconfitto sugli argini dell'utopia. In un'ora e mezza il cambiamento di un'Italia """"passata dalla strategia della tensione alla strategia della finzione""""."" -
Edgar Reitz. Uno sguardo fatto di tempo
Sono passati trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino e non poteva esserci occasione più giusta per proporre al pubblico di lettori e cinefili un libro su Edgar Reitz, tra i registi più rappresentativi del cinema tedesco contemporaneo. Firmatario, nel 1962, del “Manifesto di Oberhausen” che ha dato il via alla nascita del Nuovo Cinema Tedesco, Reitz ne è stato uno dei massimi esponenti insieme a Fassbinder, Herzog e Wenders, solo per citare i più conosciuti. Noto a livello mondiale per il ciclo di Heimat, ha raccontato e tramandato alle giovani generazioni le memorie dell’Europa novecentesca. Oltre al processo di rimozione operato dalla Germania nei confronti dell’Olocausto (""Heimat"""") e i fermenti artistici del ’68 (""""Heimat 2""""), Reitz ha saputo restituire, in """"Heimat 3"""", le speranze e i desideri di rinnovamento legati alla caduta del Muro di Berlino. La ricerca e la sperimentazione sono presenti nella totalità dell’opera di Reitz, i cui temi cardine sono il ricordo, il tempo, lo sguardo del cinema, il femminile. La monografia, che esce nel 2019 per celebrare i trent'anni dalla caduta del Muro, è la più completa e aggiornata sul regista, che vi contribuisce con una lunga intervista, ed è arricchita da schede sinottiche dettagliate e da un esauriente apparato biblio-filmografico. Prefazione di Sergio Arecco."" -
Fiume Diciannove. Il fuoco sacro della Città di Vita
Esattamente un secolo fa, un drappello di uomini capitanati da Gabriele d'Annunzio sfidò i ""poteri forti"""" di allora, battendosi per annettere all'Italia Fiume, che divenne così """"città sacra"""", meta di un lungo pellegrinaggio che da tutta Europa, e non solo, richiamò artisti e letterati, anarchici e sindacalisti, soldati e avventurieri. Per celebrare quei cinquecento giorni febbricitanti di rivolta, questo volume raccoglie per la prima volta una gran mole di testimonianze e resoconti, diari e immagini inedite, insieme a focus, saggi e approfondimenti, ricostruendo l'Impresa dannunziana in modo storico e non ideologico, concentrandosi sull'unicità di una manciata di mesi in cui la storia bussò in modo urgente e irrevocabile, a ribadire la libera autodeterminazione dei popoli di fronte a chi specula sulle guerre e sulla fame, obbedendo a interessi transnazionali e strangolando le genti."" -
Paesaggio con rovine
Concluso agli inizi del 1989, una manciata di mesi prima della caduta del Muro di Berlino, Paesaggio con rovine è al tempo stesso un affresco dell'Europa che fu, il reportage di un lungo viaggio aldilà e aldiquà della Cortina di Ferro e la tragica autopsia di una civiltà, prima martoriata da due guerre mondiali e poi smembrata tra i ""blocchi"""" che allora si contendevano il pianeta. Le sue pagine rievocano atmosfere e paesaggi, strade e città, camere d'albergo e treni notturni, insieme a caratteri umani che i fatti successivi contribuiranno a """"rottamare"""" una volta per tutte, così come il sinistro presagio di un mondo che, quasi senza saperlo, stava avviandosi verso la propria dissoluzione."" -
DreamWorks Animation. Il lato chiaro della luna
Da Shrek a Kung Fu Panda, passando per i draghi di Dragon Trainer e gli animali dello zoo in fuga di Madagascar (temibili pinguini compresi): il mondo di DreamWorks Animation è riuscito nel tempo a consolidare un immaginario riconoscibile e amatissimo dal grande pubblico. Il libro, dedicato alla casa di produzione fondata da Steven Spielberg, tratteggia una panoramica esaustiva e appassionante delle tappe più salienti della sua storia. Temi, stili e ossessioni vengono analizzati attraverso un percorso approfondito e intrigante che, film dopo film, restituisce il respiro e il disegno d’insieme di un’industria che nel tempo è riuscita a tenere testa a concorrenti come Disney e Pixar. Il volume è impreziosito da interviste esclusive alle celebrità italiane che hanno prestato la loro voce ai personaggi più celebri della DreamWorks: Fabio Volo, Ale & Franz e Francesco Pannofino. Prefazione di Manlio Castagna. -
Béla Tarr. Il tempo del dopo
Da ""Nido familiare"""" (1979) a """"Il cavallo di Torino"""" (2011) - dichiarato dal regista il suo ultimo film - Béla Tarr ha forgiato un universo cinematografico innervato da un'inesausta tensione esplorativa. Dopo il fallimento dell'Ungheria socialista, analizzata attraverso lunghi primi piani e riprese febbrili, la riflessione si fa metafisica, abbraccia la dimensione umana della storia e trova nel piano sequenza la sua rappresentazione ideale. Nella prima monografia francese dedicata al cineasta ungherese Rancière indaga con una prosa immediata e vitale, dal punto di vista formale oltre che drammaturgico, le sequenze più esaustive di film come Le armonie di Werckmeister, e compone il ritratto poetico di uno dei maggiori registi contemporanei."" -
Strade di fuoco. La città nel cinema criminale americano anni '80
Sono molti i grandi film che il cinema di genere statunitense degli anni Ottanta ha dedicato alla metropoli, su cui si rovesciano decisioni politiche e crisi economiche, sogni e bisogni di un decennio che è cresciuto sotto l’egemonia ideologica di Reagan e dentro (e contro) quell’identità ha plasmato l’immaginario contemporaneo: da Taxi Driver a Manhunter, da Vivere e morire a Los Angeles e I guerrieri della notte a L'anno del dragone e Blade Runner. Tra ricostruzione storica e indagine urbanistica, si guarda ai fantastici e devastanti Eighties per studiare l’immagine della città nel cinema a stelle e strisce. Attraverso cult, capolavori d’autore e schegge di b-movie, si racconta la storia di un cinema che cambia e dei film che, entrati nella Storia, hanno formato la nostra identità di spettatori. -
Carta da visita
Poesia, storia, economia: ecco alcuni degli argomenti trattati fulmineamente da Ezra Pound in questo suo biglietto da visita, che offre al lettore curioso - l'unico che ai suoi occhi meriti la fatica dello scrittore - un'intensa raccolta di pensieri e aforismi che sono altrettante munizioni per quella battaglia ingaggiata dall'autore dei Cantos contro la pigrizia intellettuale. Nel cuore di una crisi economica senza precedenti, Bietti ripropone le pagine di Carta da Visita, corredate da un saggio di Luca Gallesi dedicato alla vicenda biografica del grande poeta americano; amara profezia sul collasso di un mondo. Il suo, il nostro. -
Pubblicate Zivago! Storia della persecuzione di Boris Pasternak
Quando Boris Pasternak concluse la scrittura de Il dottor Zivago, non immaginava che dalle sue pagine sarebbe scoppiato un caso internazionale, destinato a coinvolgere i partiti comunisti di mezza Europa. Censurato in Unione Sovietica perché contrario ai diktat del regime, il romanzo venne pubblicato in prima edizione da Giangiacomo Feltrinelli, nel 1957. Ma all'editore milanese il dattiloscritto fu consegnato da Sergio d'Angelo, amico personale dell'autore russo, che lo trafugò, portandolo in Italia, nel corso di un viaggio piuttosto avventuroso. Un viaggio raccontato in questo libro, insieme alle fasi successive del ""caso Pasternak"""", documento scritto """"nell'occhio del ciclone"""" della censura sovietica e inno alla libertà dell'arte e della letteratura dalle costrizioni politiche di tutti i tempi."" -
Visto si stampi. Storie pubbliche e private
Raccontare i giornali mentre il mondo cartaceo sta precipitando e testate gloriose scompaiono, inghiottite dalla rete e dai social network, soppiantate dalle fake news, da una volgarità dilagante e dall'odio politico. Ecco la chiave di volta di questo volume, agile e acuminato, viaggio attraverso libri e quotidiani, cinema e passione, gli itinerari di una vita vissuta nell'Età dell'Oro del giornalismo e puntellata dagli incontri con personalità epocali come Frank Sinatra, Luca di Montezemolo, Bettino Craxi, Fabrizio De André, Gina Lollobrigida, Anthony Burgess, Federico Fellini, Kevin Costner, Brad Pitt, Sophia Loren e Vittorio Gassman. Seguito ideale di ""È la stampa, signori!"""","""" Visto si stampi"""" vuole essere il ritratto di un glorioso """"come eravamo"""", la celebrazione di un mondo culturale in bilico, non ancora piegato agli hashtag e ai tweet di influencer e compagnia bella, nonché riflessione sul senso della Storia al di là degli odi politici e del binomio vinti-vincitori.""