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Progetto di un impero. 1823. L'annuncio dell'egemonia americana infiamma la borsa
La ""dottrina"""", proclamata nel 1823 dal presidente degli Stati Uniti James Monroe, avvertì le potenze europee di non ingerirsi più in questioni delle Americhe. Essa sancì l'egemonia di Washington su un intero continente. Fu un fatto senza precedenti nella storia. La """"dottrina"""" sulle prime passò inosservata da parte della diplomazia europea. Il suo significato venne colto però immediatamente dalle borse di Londra, Parigi e New York, dove erano quotati i titoli delle colonie latinoamericane. I giornali inglesi, francesi e americani - ritrovati per la prima volta negli archivi - dettero grande risalto a quel fatto. Autore effettivo della """"dottrina"""" era stato il Segretario di Stato, John Quincy Adams. Sullo sfondo, si ricostruisce la lotta fra la massoneria - Monroe ne era alto esponente - e la """"lega anti-massonica"""", fondata dallo stesso Adams, il quale nel 1825, nonostante fosse stato sconfitto alle elezioni, riuscì a insediarsi con una macchinazione alla Casa Bianca."" -
L' illuminismo prima dell'Illuminismo. Perché la Chiesa condannò Galilei
Ritornare alle origini - metafisiche, politiche - del pensiero galileiano è un'operazione imprescindibile per la comprensione sia degli effetti di verità con cui le scienze dure legittimano le loro pratiche di sapere-potere sugli uomini, sia di come il galileismo, una volta applicato alla produzione sociale della ricchezza, può connotarsi in maniera patologica e tecnocratica. Sotto l'epidermide della Storia, in alternativa alle letture più tradizionali delle scienze matematiche e fisico-naturali, quest'opera, con il contributo di illustri studiosi, propone la riscoperta di un Galilei inedito, e introduce anche il comune lettore al senso più profondo e occulto che orienta la ragione e il metodo della prassi sperimentale. -
Mia madre col cappotto sul letto
Nell'abbandono di macerie in un cortile di un quartiere napoletano periferico e post industriale, una bambina scopre, come in un giallo, i segni del suo mondo andato in frantumi. La scoperta della verità, la possibilità di occultarla alla vista e alla memoria, e la fuga, diventano da allora le tre strade possibili da percorrere. Trascorsi i trent'anni Giovanna, la protagonista di questo diario racconto, sente di trovarsi ancora al centro di quel trivio, paralizzata dall'indecisione della scelta e ben lontana, quindi, dall'abitare nella verità, o anche, semplicemente, dalla scoperta che esista una verità, condivisibile, delle cose e dei fatti. Alla fine, con un sollievo doloroso, sente di fare anche lei parte dei ""vampiri di senso"""", categoria che accomuna, nel suo codice personale, tutti coloro che hanno bisogno di altri per dare significato alla propria esistenza vuota: """"gente ca le a sciuscià areto p' a fa campa""""."" -
Torturare e curare. Un delirio psichiatrico
Questo piccolo libro dice di psichiatria e di tortura. Oggi a Napoli, come altrove, i sofferenti psichici sono torturati in vario modo: abbandonati, lasciati soli, sommersi da farmaci, legati, privi di speranza e aggrappati all'assegno di invalidità. Con loro vivono i familiari prossimi, sgomenti e rassegnati, coraggiosi e pessimisti, attenti e non domi. I sofferenti psichici vorrebbero ritrovare le parole per dire della loro paura e angoscia, dei loro fallimenti, dei sogni, della propria solitudine. Ed invece trovano solo silenzi, farmaci e, nei casi migliori, un paternalistico reinserimento nella società, la stessa che li ha espulsi e di cui non capiscono più nulla. I sofferenti, gli esclusi, i torturati, guardano spesso gli operatori della cura con estremo sospetto e con paura, talvolta con fiducia e con apertura. Ad entrambi questo lavoro è dedicato, senza alcuna pretesa, ma con il desiderio forte di aprire orizzonti di lotta e di consapevolezza. -
Sulla questione di Stalin
Nel centenario della Rivoluzione d'ottobre, la valorizzazione critica dell'opera di Stalin da parte di Mao per riprendere un dibattito chiave per il movimento operaio e comunista del XXI secolo. -
Nato il 4 luglio a Napoli. «Le metamorfosi di uno scugnizzo»
"Il destino gli aveva offerto le occasioni, e lui le aveva elaborate, a fatica, calibrandole alla sua identità. Tore è uno scugnizzo e tale sarà per tutta la vita, nell'accezione più positiva del sostantivo. Scugnizzo, infatti, è un modo di essere, e non può ridursi ad un aggettivo; in più occasioni della sua vita, Tore si è dovuto risolvere proprio appellandosi alle risorse tipiche dello scugnizzo."""" (Antonella Verde). """"Ci troviamo di fronte ad un resoconto completo della vicenda esistenziale di Tore, attraverso la rievocazione memoriale di avvenimenti e personaggi, lontani e vicini, ed una loro analisi critica, che mira ad una sistemazione diacronica di epoche e fasi (delle origini; degli scugnizzi e della loro Casa; della giovinezza fuori la Casa; del Partito e della militanza; dell'istruzione e del lavoro; del viaggio), quasi altrettante Gestalt."""" (Sergio Minichini)" -
20 anni di SOS Jugoslavia SOS Kosovo Metohija. 20 anni di militanza per la pace e di solidarietà concreta
Dedichiamo queste pagine a quelli che c'erano 20 anni fa a quelli che ci sono stati in questi 20 anni a quelli che non ci sono più a quelli che ci sono ancora oggi tutti preziosi e importanti ciascuno parte di noi con la speranza che altri verranno per continuare a resistere al fianco dei popoli aggrediti nel ricordo di tutti gli innocenti di ogni guerra fatta per interessi, profitti, obiettivi dei potenti con nell'anima la speranza di un futuro umano che nessuno dimentichi e nulla sia dimenticato. -
Quo vadis Cuba? Traiettorie economiche, giuridiche e sociali del paese latinoamericano. Atti del Convegno (Santa Maria Capua Vetere, 9 marzo 2017)
Atti del Convegno ""Cuba: attualità e prospettive"""", Università della Campania """"L. Vanvitelli"""", Dipartimento di Giurisprudenza 9 marzo 2017."" -
Momenti della filosofia civile italiana
"I saggi che compongono questo volume intendono innanzitutto venire incontro ad un'esigenza didattica, ma hanno come fine etico-politico quello di offrire un testo che aiuti a riflettere e approfondire alcune delle problematiche più significative ed originali che si sono presentate nel corso della tradizione filosofica italiana. Una tradizione assai variegata e composita, indagata nel suo paradigma civile e caratterizzata non da una astratta """"ragione pura"""", ma da quella che è stata definita una """"ragione impura"""". Ad essa è sembrato opportuno dedicare una """"collana"""" che si pone anche il compito di coprire uno spazio che ci è sembrato esser restato """"vuoto"""", vale a dire quello di una riflessione di carattere più generale sulla filosofia italiana per consentire una maggiore diffusione e conoscenza delle radici filosofiche che stanno alla base dell'identità culturale e politica del nostro paese."""" (dalla Premessa)" -
La civiltà come milizia
Malgrado la Resistenza il fascismo è riuscito a salvarsi dalle sue stesse rovine, condizionando l'intera vita dell'Italia repubblicana: questa la tesi cui Geymonat ci pone di fronte, grazie ad una limpida testimonianza nella quale l'amarezza del partigiano combattente si intreccia alla lucidità dell'analisi storica e concettuale. La riflessione spregiudicata sulla sconfitta della Resistenza costituisce un invito ad abbandonare la tradizionale retorica e a guardare, coraggiosamente, alla realtà effettuale, senza rinunciare a un esame critico e razionale del mondo. In questa forma questo scritto si configura come un prezioso testamento politico-civile di un intellettuale comunista che non ha mai smesso di lottare fino alla fine della sua vita. Questa nuova edizione è stata aggiornata con ampie annotazioni storico-culturali e presenta nuovi materiali e studi che consentono di meglio intendere il significato complessivo della milizia civile comunista di Geymonat. -
Scritti filosofici
Mao Zedong è un grande dirigente politico che affronta i giganteschi problemi che affliggono il popolo cinese. Nella sua azione politica la sensibilità dialettica gli permette di comprendere come alla dottrina marxista si debba intrecciare quell'analisi concreta della situazione determinata, che costituisce forse il più forte legame fra Mao e Lenin. In altre parole, la ""ricaduta"""" politica del marxismo non è opera, neanche per Mao, di deduzione, di esplicitazione dell'implicito, non è un procedere analiticamente. Si tratta, al contrario, di comprendere quale senso possano avere certe proposizioni generali, in contesti che sono, sempre, specifici, originali e che, dunque, costringono all'inventività, alla creatività. In realtà, è questo che Mao - con ragione - chiama dialettica. Quando Mao produce esempi di dialettica e di situazioni dialettiche, risulta chiaro che il suo problema è come risolvere complessi, variegati problemi politici, in una Cina in cui 650 milioni di persone (siamo negli anni Cinquanta) debbono vivere quotidianamente. Ed allora il lettore si imbatte in pagine particolarmente vive, che danno l'impressione di trovarti dentro quella concreta situazione, che Mao e i comunisti debbono affrontare e risolvere; insomma è come se il lettore riuscisse a toccare con mano le specifiche complessità di quella Cina in quel momento."" -
Le ceneri e il sogno
"... E io rimango qui, ad una fermata clandestina tra la realtà e il sogno, a far da contrabbandiera di scomode storie, esiliata dalla vecchia e decomposta pelle jugoslava, senza identità, in attesa di asilo in questa mia nuova pelle serba. Attendo, nuda e vulnerabile, nascosta sotto il manto della napoletanità, che finisca la mia tormentata metamorfosi in corso."""" Nel racconto autobiografico dell'autrice emerge il difficile e tormentato processo di identificazione che si svolge in una duplice direzione: da una parte l'affermazione, per sé e verso gli altri, della propria identità in un paese nuovo e in una nuova realtà, identità contestualizzata senza mai prescindere dalla centralità del fattore umano, dall'altra il rafforzamento dell'appartenenza ad un popolo, quello serbo, lacerato dagli orrori di un conflitto costruito scientificamente, la cui presenza storica, spirituale e culturale rivive nella dolcezza dei ricordi che le impediscono di tradire se stessa e nella memoria orgogliosa che le riaccende la speranza." -
Pianura 2008. Rifiuto del degrado, prospettive per il futuro
Gli abitanti di Pianura hanno saputo impedire la definitiva devastazione del loro territorio già stravolto da cementificazione selvaggia, da sviluppo demografico e urbanistico senza alcuna regola, da un micidiale inquinamento da rifiuti d'ogni genere. Con la stessa voglia di ""esserci"""", di contare, di decidere, di controllare, ora si proiettano verso il futuro che vogliono profondamente diverso. La sfida è la riconquista di una vivibilità del quartiere attraverso il recupero delle persistenze storiche e delle vocazioni naturalistiche del territorio nel contesto più generale dell'intera area dei Campi Flegrei. Questo libro segna l'inizio e indica i capisaldi di questo nuovo percorso di civiltà e democrazia."" -
All'ombra di un vulcano. Cafoni e altri poveri cristi tra la prima e seconda guerra mondiale. Cronache e racconti
"All'ombra di un vulcano"""" è un romanzo-cronaca scritto dall'autore sotto la spinta della nostalgia, aiutato anche dall'amore per la storia in generale e di quella della sua terra natale in particolare. Il romanzo si dipana all'ombra del Vesuvio, nella piana che si estende tra Saviano e l'agro nolano. Si muove sulla scia dei ricordi personali dell'autore e dei racconti ascoltati da bambino da suo padre, dalle sorelle e fratelli maggiori. Sono racconti che si rincorrono dalla Grande Guerra '15-18 al secondo conflitto mondiale scatenato dal nazifascismo,conditi da vicende strettamente familiari e dai colori di un ambiente nel quale vivono, sgobbano e invecchiano prevalente- mente """"cafoni ed altri poveri Cristi"""". Tornare a casa dopo una lunga vita, come ha scritto un compaesano di Scotti, il giornalista savianese Pierluigi Perretta, sembra essere il destino di tutti. E Scotti, andato lontano su un altro mare, è tornato alla terra alla quale è sempre appartenuto nonostante tutto, """"anche dopo vita intera"""". Prefazione di Paolo Rumiz." -
Poesie in forma di popolo. Cantieri, mercati, quartieri scalcinati
Prefazione di Antonio Luccarini e postfazione di Emiliano Alessandroni. -
Uguaglianza immaginaria. Tocqueville, la specie, la democrazia
Il volume discute il tema della moderna democrazia di massa, affrontandolo attraverso una analisi innovativa della prima trattazione filosofica che ne sia mai stata proposta: ""La democrazia in America"""" di Alexis de Tocqueville. Attraverso l'esame di problemi come la nuova configurazione della famiglia, lo statuto dell'opinione pubblica"""", l'incidenza dei media, il disagio psichico individuale, Carmelo Colangelo si sofferma sulla questione della uguaglianza in quanto passione fondamentale, interrogando il rapporto generale tra specie umana e fatto democratico."" -
Gli occhi più azzurri. Una storia di popolo. Con DVD video
A Napoli il Comitato per la salvezza dei bambini, organo del Partito Comunista Italiano, si costituì nel 1946 e compì una grande opera di solidarietà civile: organizzò il soggiorno di più di dodicimila bambini napoletani presso famiglie del Nord, meno colpite da fame e stenti. Queste partenze hanno salvato e cambiato molte vite. Sorsero comitati a Roma, a Cassino, e poi in Calabria, Sardegna, Sicilia... in totale i bimbi del Sud temporaneamente spostati al Nord in circa due anni e mezzo furono 70.000. Questa è la loro storia. -
Cantieri, mercati, quartieri scalcinati. Poesie in forma di popolo
Prefazione di Antonio Luccarini e postfazione di Emiliano Alessandroni. -
Cara salute... Imperialismo sanitario: mancanza di farmaci e malattie dimenticate
Centralizzazioni e acquisizioni di Big Pharma; aspirazione all'abuso di posizione dominante; accesso negato ai farmaci essenziali a 1/3 della popolazione mondiale, mentre operatori sanitari professionisti sono coinvolti nel processo di mercificazione dei medicinali: queste le caratteristiche dell'attuale sistema farmaceutico internazionale. Il termine ""farmaco"""" vuol dire sia rimedio curativo sia veleno. L'ambivalenza di significato è indicativa del fatto che il farmaco non è solo un bene comune con un suo indiscusso valore terapeutico, ma si confonde nella massa tra i prodotti cosmetici, tra quelli chiamati """"di qualità della vita"""" e tra i numerosi inganni del fiorente mercato. Si tratta di copie di medicinali già in commercio, identici dal punto di vista terapeutico e venduti con un nome commerciale diverso: rappresentano i 2/3 della produzione mondiale. Infatti, dall'industria chimica alla ricerca di base, dalla produzione alla commercializzazione e prescrizione, le grandi potenze economiche controllano i mercati dei prodotti per la salute, decidendo cosa e quanto produrre."" -
La memoria, la storia
"Come oramai troppo spesso accade per ogni avvenimento nazionale, ricordo di date importanti, le ricorrenze non fanno e non hanno fatto ben sperare. Ogni avvenimento della storia viene imbalsamato: discorsi ufficiali, libri, articoli di giornali fanno a gara per essere politicamente retorici, retorici al massimo grado possibile. Insomma, un minestrone di sapori che si mescolano troppo. Difficile anche per chi insegna nelle scuole capirci qualcosa e fare capire agli studenti. Ne risulta una sorta di scelta da stadio che non serve alla comprensione reale delle cose. Il presente lavoro si vuole immettere su questa strada, della scientificità, nella sua umiltà di proposta analitica. Un'illusione forse (?) ma un tentativo credo utile per cercare di tracciare le coordinate dell'illusione collettiva di tantissimi giovani e meno giovani di allora di fronte a ciò che si sostanzierà poi: un'Italia piena di compromessi a perdere, di misteri irrisolti - basti rian-dare agli anni della """"strategia della tensione"""", del terrorismo - per giungere all'insopportabile pesantezza dell'Italia di oggi, lontana anni luce da quella sperata dai partigiani, di diverso colore politico, di allora."""" (dalla presentazione)"