Sfoglia il Catalogo feltrinelli029
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8241-8260 di 10000 Articoli:
-
Tra oriente e occidente. Cinque poeti italiani e cinque poeti cinesi
Una felice occasione di confronto e incontro tra esponenti della nuova poesia cinese (Yu Xian, Xi Chuan, Yin Lichuan, Ouyang Jianghe e Zhai Yongming) e alcune voci italiane contemporanee (Antonella Anedda, Corrado Calabrò, Dante Maffía, Valerio Magrelli e Mario Specchio). -
La memoria del corpo
"La montagna come grammatica del vivere. Il respiro di chi ci cammina che diventa il verso per ripercorrere e dire la propria educazione sentimentale, così come il corpo l'ha registrata nella sua memoria, lunga e tenace"""" (dall'introduzione di Gabrio Vitali). Paola Loreto è nata a Bergamo nel 1964 e insegna Letteratura angloamericana all'Università degli Studi di Milano. Sue sillogi sono state segnalate nella Sezione Inediti del Premio Montale e del Premio Edda. Nell'estate del 1997 è stata poète en residence presso il Centre de Poésie & Traduction della Fondation Royaumont (Parigi). Nel 1999 ha ottenuto il Secondo Premio nella prima edizione del concorso letterario di narrativa """"Roma nel Novecento"""". Nell'estate 2003 ha vinto il Premio Tronto con L'acero rosso (Crocetti 2002). Una silloge di poesie sulla montagna ha invece vinto, sempre nell'estate 2003, il Premio Benedetto Croce. Come studiosa, ha pubblicato due libri sulla poesia di Emily Dickinson e di Robert Frost e numerosi saggi e articoli sulle letterature nordamericana e caraibica. Ha tradotto poesie di Philip Levine, Emily Dickinson, Paul Celan e di alcune mistiche medievali. Collabora a """"Poesia"""" e a numerose riviste di studi americani, italiane e straniere." -
Il libro doppio
"Il Libro doppio"""", quello della vita vissuta in presa diretta e quello della vita che viene scritta, è un classico della letteratura greca del Novecento. Lo sdoppiamento dell'autore, che anela a una fusione impossibile con la vicenda di Kostas, operaio greco emigrato in Germania, è la metafora dell.impossibilità di trasformare la vita in arte ma anche della necessità che ha l'arte di diventare vita. Il risultato di questa dialettica è il documento, toccante e umano, delle contraddizioni di un'epoca." -
Ultima venne la morte
Una notte senza luna, nel misterioso nord della Grecia. La magia di un pesco in fiore. E un pianto femminile. Sarà così che Dafkos conoscerà Zina, il Moscondoro. Da un delicato abbraccio amoroso nascerà Serkas, e con lui prenderà avvio una saga memorabile. -
Un semplice delitto
"Un semplice delitto"""" è il primo romanzo giallo dello scrittore e poeta svedese d'origine greca Thòdoros Kallifatidis. Kallifatidis si distingue in particolare per il gusto di ritrarre una realtà sociale spesso problematica e per l'importanza dedicata alla vita privata dei protagonisti. La storia di un delitto passionale, di uno sradicamento e di un tragico destino si accompagna a una riflessione di stampo umanistico sulla giustizia, l'amore e il mistero." -
Guarire dall'amore. Testo inglese a fronte
"Ironica e spiritosa, la poesia di Wendy Cope ci parla d'amore con grazia e sense of humour: con estrema delicatezza, con struggente partecipazione emotiva, ma senza mai cedere alla tentazione di idealizzarlo. Wendy Cope ci fornisce non solo dei moderni """"remedia amoris"""" di ovidiana memoria, ma ci insegna che la vita non è una tragedia, piuttosto un liquore gentile, da gustare serenamente in un angolo di giardino, cullando le """"ferite d'amore"""" al suono dei suoi versi saggi e frizzanti""""." -
Poesie segrete. Testo greco a fronte
"Poesie Segrete"""", tradotto da Nicola Crocetti eillustrato con 10 disegni di Aleksos Fassians, ha presentato in anteprima al lettore europeo, alla sua prima apparizione, nell'ormai lontano 1985, 29 testi poetici e uno di prosa inediti (su 39 poesie e 4 prose compresi nel volume), tratti dalle """"Poesie Inedite"""" e dalle """"Poesie Rifiutate"""" dell'Archivio Kavafis. Viene ora riproposto al lettore italiano. Introduzione di Ezio Savino. Testo greco originale a fronte." -
L' ultimo gatto nero
Gli iscritti al misterioso Circolo dei Superstiziosi hanno deciso di sterminare tutti i gatti neri, responsabili secondo loro delle sciagure degli uomini. Si scatena così una caccia senza pietà ai felini, prima a quelli neri e poi a tutti gli altri, che vengono quasi completamente sterminati. Quasi. Perché anche i gatti, e soprattutto quelli neri, i ""diversi"""", hanno risorse insospettate di intelligenza e combattività. In un susseguirsi di avventurosi colpi di scena e pericoli mortali, alla fine a essere sconfitti non saranno le prede ma i cacciatori. Come tutte le fiabe, """"L'ultimo gatto nero"""" contiene una lezione di vita: l'unica """"bestia nera"""" da combattere è la superstizione, la paura cieca e irrazionale di chi non è come noi, di chi ha un colore della pelliccia diverso."" -
La legge delle nubi
"La legge delle nubi"""" è la nuova raccolta poetica di Roberto Rossi Precerutti. Comprende testi composti dal 2006 al 2010." -
La polvere nell'acqua
"La polvere nell'acqua"""" di Mario De Santis - poeta, giornalista, ideatore e conduttore di programmi per Radio Capital, emittente del Gruppo Espresso, tra cui il settimanale di arti e narrazioni """"Soul Food"""" - è una raccolta poetica che narra, con misto di realismo e aperture visionarie, il paesaggio storico dei nostri anni. Con un richiamo alla grande lirica del '900 (da Sereni a Celan), ma anche nella consapevolezza che vada ingaggiata una battaglia con la realtà brutale delle cose: da qui la scelta di un verso lungo, il rifiuto di ogni gergo poetico, a favore di un linguaggio diretto e della forma dialogante." -
Canti di Ripa Grande 2010-2013
"Che cosa intende dirci il poeta, con queste bellissime narrazioni in versi, se non che l'arte di vivere risiede nella lealtà e solarità, in contrasto con la pratica sistematica dell'ingiustizia che miete vittime innocenti e inconsapevoli (...)?"""". (Dalla postfazione di Luca Canali)" -
Inizio fine
"Inizio fine"""" è la nuova elegante raccolta poetica del filologo e poeta Daniele Piccini, una delle voci più intense e preziose del panorama letterario italiano. Prima di """"Inizio fine"""", Piccini ha pubblicato le raccolte poetiche """"Terra dei voti"""" (Crocetti, 2003), """"Canzoniere scritto solo per amore"""" (Jaca Book, 2005) e """"Altra Stagione"""" (Nino Aragno, 2006)." -
Oratorio
Poesie dell'autore. -
La dimensione della perdita. Poesie 2005-2014
Volendone indicare le caratteristiche fondanti e circoscriverne preliminarmente e sinteticamente le linee di 'demarcazione' operative, i centoventotto componimenti poetici della raccolta di Lamartora costituiscono di fatto un lungo periplo attraverso la ""razionalità polisensa"""" - per usare una formula che riassume uno dei principi fondamentali della estetica dellavolpiana (cfr. G. Della Volpe, Critica del gusto, terza edizione riveduta e accresciuta, Feltrinelli, Milano 1966, pp. 85-100: 85) - effettuato con lucida determinazione ascrivibile a una profonda angoscia sopportata stoicamente e sorretta e alimentata da un nichilismo filosofico che avvolge tutto, ovvero l'io e l' altro da sé, nella notte dei tempi, assumendo pertanto un valore universale tramite la presa di coscienza progressiva e ineludibile della """"dimensione della perdita"""". (Dalla Prefazione)."" -
I poemi provenzali
Amore, amore mio, immensa fu la notte, immensa nostra veglia ove tant'essere fu consumato. Donna io vi sono, e con gran senso, entro le tenebre del cuore d'uomo. La notte d'estate s'illumina alle persiane nostre chiuse; l'uva nera azzurreggia nelle campagne; il cappero a bordo strada scopre la polpa rosa; e l'odore del giorno si sveglia nei vostri alberi di resina. Donna io vi sono, amore mio, entro i silenzi del cuore d'uomo. La terra, al suo risveglio, non è che un sussultare d'insetti tra le foglie: aculei e pungiglioni in ogni foglia... Ed io ascolto, amore mio, correre il tutto verso la sua fine. La civetta nana di Pallade si fa sentire nel cipresso; Cerere dalle mani tenere ci apre i frutti del melograno e le noci del Quercy; il topo quercino costruisce il suo nido nelle fascine d'un grand'albero; e le cavallette del deserto il suolo rodono fino alla tomba d'Abramo. Donna io vi sono, amore mio, in ogni festa di memoria. Ascolta, ascolta, amore mio, il rumore che un grande amore fa al refluire della vita. Tutte le cose corrono alla vita come corrieri dell'impero. -
Fuori stagione
Silvio Ramat si è imposto da tempo fra i nostri maggiori poeti con opere di struttura anomala e innovativa: da ""Mia madre un secolo"""" (2002 e 2015) a """"Banchi di prova"""" (2011), da """"Il Canzoniere dell'amico espatriato"""" (2009 e 2012), a """"Elis Island"""" (2015). Oggi torna a uno dei suoi editori storici, Crocetti, e lo fa con una raccolta, """"Fuori stagione"""", che testimonia senza sbavature la forza dell'autobiografia e i diritti della fantasia, il vissuto e il possibile, gli amori immaginati senza confini e i limiti dolorosi dell'amore. Sul passo prevalente dell'endecasillabo, in cui Ramat è maestro riconosciuto, il libro si apre sul tema dell'adolescenza e all'adolescenza infine riapproda: non tanto per chiudere il cerchio quanto semmai per attestare un senso di felice incompiutezza necessario alla vita della poesia e del poeta."" -
Il bene morale
"Il bene morale"""" è la nuova raccolta poetica di una delle voci più interessanti della poesia italiana contemporanea. Maria Grazia Calandrone canta a voce libera e gioiosa il canto dell’infanzia, proprio mentre, con l’altra sua voce, ci interroga duramente sull’orrore umano, così da evidenziare il controcanto tra quello che il bene dell’uomo vorrebbe essere e quello che la realtà della storia mostra che siamo capaci di essere. Un libro dalla parte delle vittime, sulla persistenza dell’amore e sull’evoluzione della specie." -
Amur del temp
"I Loi di 'Amur del temp' (dapprima edito nel 1999) si interroga sull'amore, che non è un sentimento esclusivo, ma una sorta di movimento delle cose, di tensione unitari di tutto l'essere. Loi lettore di Dante ha tante volte citato il celebre passo di Purgatorio ZZIV in cui il poeta-personaggio descrive la nuova poesia «E io a lui: 'I' mi son un che, quando/ Amor mi spira, noto, e a quel modo( ch'e' ditta dentro vo significando». Destoricizzando l'affermazione dantesca (riferita alla vicenda dello Stilnovo), Loi la trasforma in una sorta di viatico verso un'esperienza conoscitiva ispirata all'amore («Inscì, nel vurèss ben, forsi, el cunuss», «Così, nel volersi bene, forse, il conoscere» si dice in un testo di 'Bach', 1986), appunto considerato come un lievitare interiore e un mettersi in ascolto, seguendo il dettato dell'ispirazione."""" (dall'introduzione di Daniele Piccini)" -
Molto tardi nella notte
"Tardi, molto tardi nella notte"""" è l'ultima raccolta di versi scritta dal greco Ghiannis Ritsos, uno dei maggiori poeti del secolo scorso, scomparso nel 1990. Sono le ultime parole di un uomo che ha consacrato tutta la vita alla poesia, e che nel momento del congedo definitivo affida ai versi le sue ultime raccomandazioni, con la nobiltà e la segreta presunzione di chi ha creduto che gli fosse stata affidata una missione preziosa: quella di lottare per l'affermazione delle due cose più neglette nei tempi difficili che lui ha vissuto: la giustizia e la poesia. Finché """"i tre diamanti"""" (quelli della nascita, dell'amore e della morte), che """"brillano immobili"""" e che hanno illuminato la sua opera, governeranno il destino dell'uomo, la dignità della voce di Ritsos renderà più preziosa anche la nostra vita." -
Poesia e destino
«Perché ristampare queste mie vecchie pagine? Perché da una parte possiedono qualcosa che mi è rimasto dentro - intatto, quasi intoccabile dal tempo - e dall'altra qualcosa che ho perduto per sempre. Molti temi di ""Poesia e destino"""" sono quelli che mi scuotono ancora oggi: la tragedia, l'eroismo, l'adolescenza, il mito, il gesto atletico. Ma il tono è un altro. Il tono è furente, perentorio, imperativo, dà sempre l'impressione di un ultimatum che io pongo a me stesso e a chi mi legge. È come se da lì a poco dovesse scaturire una sentenza senza appello, l'ultimo grado di un processo dove si gioca la condanna o la salvezza. E questo tono guerresco circola nel sangue di una sintassi verticale, scoscesa, rapidissima, piena di strappi e impennate, la stessa di Millimetri, per intenderci, che è stato scritto nei medesimi anni. Ora non potrei nemmeno immaginare quella corsa sulle macchine volanti della parola. Me ne sono accorto trascrivendo il libro in un file per necessità editoriali. A volte ero pienamente d'accordo con me stesso, felice di essere rimasto fedele alle grandi passioni giovanili. Ma molto più spesso non capivo, letteralmente, il nesso troppo segreto tra due termini o due affermazioni. Dovevo leggere e rileggere, farmi aiutare dall'insieme della pagina.» (dalla Nota introduttiva dell'autore)""