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Vittime di pace
"E allora, come si fa a camminare dritti in questo mondo marcio? Non abbiamo ideali. Non abbiamo una fede. Siamo senza nulla, nudi. Spogliati di sogni e ideologie. Nudi, perduti, vuoti. Siamo vittime di pace, con il nostro carico segreto di ferite.""""" -
L' urlo del mare e il buio
"L'urlo del mare e il buio"""" di Malcolm Lowry ripropone in lingua italiana l'unica raccolta di versi del grande narratore inglese, autore del celebre romanzo """"Sotto il vulcano"""". Le poesie, tutte di carattere autobiografico, ripercorrono i suoi vagabondaggi per mare e per terra e le sue riflessioni sotto il vulcano. Lowry è un apocalittico della generazione di Dylan Thomas, che lavora di cesello in un labirinto di parole oniriche e disperate. Il volume è composto da diverse sezioni: """"L'urlo del mare e il buio"""" (le navigazioni di Lowry ragazzo), """"Tuoni oltre Popocatepetl"""" (l'esperienza messicana), """"Cantinas"""" (la sua esperienza con l'alcolismo), """"Venere"""", """"Il comico"""", """"Canti dalla spiaggia"""" (il periodo canadese), e """"La lingua dell'umana pena""""." -
Breve storia dell'ombra
Con cinquant'anni di carriera alle spalle, accademico e vincitore dei più prestigiosi riconoscimenti americani, tra cui il National Book Award e il Premio Pulitzer, Charles Wright rappresenta uno dei vertici della poesia statunitense contemporanea. Il protagonista della sua scrittura è un pellegrino dei nostri tempi alla ricerca della spiritualità nel mondo che lo circonda. Tema centrale della poesia di Wright è infatti la metafisica del quotidiano, nella convinzione che l'unico paradiso sia sotto i nostri occhi, nel paesaggio del nord-est italiano e in quello del sud-est degli Stati Uniti, attraverso i quali il poeta traccia il suo originalissimo itinerario. ""Breve storia dell'ombra"""", curato e tradotto da Antonella Francini, raccoglie poesie della prima produzione di Wright e alcuni dei suoi ultimi testi disegnando il percorso poetico di una delle voci decisive della poesia anglofona contemporanea."" -
La guida nel labirinto
Dopo ""Cartografie del silenzio"""" (Crocetti 2020), che radunava un'ampia selezione di testi poetici scritti dal 1951 al 1995, """"La guida nel labirinto"""" offre al lettore italiano una ricca antologia delle ultime quattro raccolte di versi pubblicati dalla poetessa. Il nome della Rich è associato comunemente alla grande stagione dei movimenti pacifisti, per i diritti delle donne e degli omosessuali, eppure la sua non è affatto una poesia """"di genere"""" o militante; parla di amore, di morte, di rabbia, di democrazie, di esistenze calpestate a cui è stato tolto tutto, anche la voce. Questo libro è un viaggio poetico attraverso le gioie e le ferite del nostro tempo."" -
La papessa Giovanna
Atene, 1866: scandalo al sole della Grecia. Emmanuíl Roidis, penna elegante e impareggiabile, pubblica finalmente, dopo molti anni di studi e ricerche d'archivio, il suo romanzo più celebre, ""narrazione sobria e veritiera"""" delle straordinarie vicende della papessa Giovanna. Il romanzo viene subito scomunicato dalla Chiesa ortodossa di Grecia, ma l'anatema contribuirà ad accrescere il grande successo dell'opera di Roidis. Alla metà del Nono secolo, una donna travestita da frate sale sul soglio di Pietro: giunge a Roma dopo anni trascorsi assieme al suo giovane amante nei conventi della Germania, della Provenza e della Grecia. Fin qui la leggenda. L'ingegno e l'erudizione mordace di Roidis traggono dalla vicenda uno straordinario affresco dei secoli bui, in cui coniuga un'accurata documentazione storica con una verve narrativa che ricorda Byron e Voltaire."" -
Era una nuvola. Testo inglese a fronte
"Fidatevi di Euripide. Fidatevi di Elena. Non andò mai a Troia. Marilyn era veramente una bionda. E tutti noi andiamo in cielo quando moriamo.""""" -
Poesie
Manolis (Emmanuíl) Anaghnostakis è stato un eretico della poesia greca. Come ha scritto Nasos Vaghenàs, ""nessun altro poeta greco è stato tanto politicamente impegnato, e tuttavia ha riversato così poco della propria identità ideologica nel suo lavoro poetico"""". La sua poesia esprime il sentimento dell'innocenza perduta e, allo stesso tempo, l'urgenza di scoprire il volto autentico dell'uomo dietro gli incubi della realtà. Il desiderio sessuale e poi il venir meno delle pulsioni erotiche, l'angoscia della solitudine e il tentativo di mitigarla partecipando ai riti collettivi provocano situazioni contrastanti, che a volte assumono la forma di conflitti ideologici. Poeta di grande statura morale, Anaghnostakis si è sempre opposto con rigore a ogni sorta di compromesso, e per protesta per quarantacinque anni si consegnò a un ostinato e prolungato silenzio, non solo creativo, rifiutandosi sia di pubblicare sia di rilasciare dichiarazioni pubbliche."" -
La mia Grecia
Nel 1937 il giornale ""Kathimerinì"""" commissiona a Nikos Kazantzakis un tour del Peloponneso: saranno tre settimane intense e magiche, una sorta di pellegrinaggio alla ricerca di sé e delle proprie radici. Il grande scrittore cretese si ferma nei luoghi che parlano di mito e di storia: a Olimpia immagina l'atmosfera concitata dei Giochi, a Sparta scova nel paesaggio tracce dell'immortale Elena, a Mystràs """"vede"""" il grande intellettuale bizantino Gemisto Pletone che sogna una nuova civiltà, a Tripolitsà ricorda l'eroe della Rivoluzione Kolokotronis. Camminatore instancabile, l'autore di Zorba ama parlare con la gente del posto, conversa con i clienti del caffè, interroga gli anziani contadini, ammira la franchezza brusca di guide locali e tassisti, annota la spontaneità autentica dei modi e della lingua del popolo. Ricco di squarci lirici, scenette comiche e pause meditative """"La mia Grecia"""" racconta il popolo greco, diviso fra antico e moderno, Occidente e Oriente, razionalismo e sensualità."" -
L' ultima tentazione
È il romanzo più scandaloso dell'autore di ""Zorba"""" e dell'""""Odissea"""", che per questo libro nel 1953 venne scomunicato dalla Chiesa ortodossa greca. L'opera conobbe una fortuna mondiale postuma dopo la celebre versione cinematografica diretta da Martin Scorsese. In Italia venne tradotto dalla versione francese. Questa è la prima traduzione italiana dal greco. Il romanzo racconta gli ultimi istanti di Cristo sulla croce, quando Gesù ripensa alla sua vita e immagina cosa sarebbe stato se lui, invece di immolarsi per il bene dell'umanità, avesse vissuto una vita da uomo, si fosse sposato con Maria Maddalena e avesse avuto una famiglia e dei figli. Il film scatenò all'epoca indignazione e proteste, specialmente nel mondo cattolico e ortodosso: in Grecia scoppiarono tumulti, e alcuni cinema dove veniva proiettato il film vennero dati alle fiamme. Com'è ovvio, tutto questo giovò alla fortuna del romanzo, e anche se ora l'eco di quello scandalo si è affievolita, il romanzo di Kazantzakis rimane un piccolo capolavoro."" -
Lirici greci. Testo greco a fronte. Ediz. critica
Il volume comprende gli autori più noti: Archiloco, Semonide e Ipponatte per i poeti giambici; Callino, Tirteo, Mimnermo, Solone, Teognide, Senofane, Focilide e Crizia per i poeti di elegie; Saffo, Alceo e Anacreonte per i melici; Alcmane, Stesicoro, Ibico e Bacchilide per i lirici corali. Ma accanto a questi, il lettore troverà anche lirici minori e meno frequentati, come i giambografi Ananio, Difilo o Susarione, gli elegiografi Dionisio Calco ed Eveno, poetesse liriche meno presenti nelle antologie, come Corinna e Prassilla, e perfino alcuni frammenti di attribuzione incerta. La traduzione e le introduzioni dei singoli poeti sono opera del compianto Ezio Savino, che vi ha lavorato fino a pochi giorni prima della sua scomparsa, nel 2014, e costituiscono l'ultimo lascito culturale di questo grande interprete e divulgatore del mondo classico. Il lavoro di resa poetica italiana di questi ""grani arroventati di poesia"""", come lo stesso Savino li ha definiti, era rimasto tuttavia parzialmente incompiuto, ed è stato perciò integrato per Teognide e Bacchilide, per i frammenti dei poeti minori e adespoti e in minor misura per gli altri autori, da Daniele Ventre, che ha curato anche il testo greco in base alle più aggiornate edizioni critiche, e ha corredato ogni autore di un commento sistematico, che accompagna il lettore frammento per frammento, con note storico-filologiche ed esplicative."" -
Poesie
Edna St. Vincent Millay è stata l'eroina dell'Età del Jazz, la poetessa più amata e più letta nell'America degli anni venti. Di una bellezza inquietante, il suo sex appeal senza rivali aveva ""l'effetto di una droga sulle persone"""". Thomas Hardy disse che c'erano soltanto due grandi cose negli Stati Uniti: i grattacieli e la poesia di Edna. Tra i letterati anglofoni non c'era nessuno che non conoscesse i suoi versi, i suoi libri vendevano più di tre milioni di copie, e i suoi appassionati sonetti d'amore, grondanti lirismo e sentimento - ma anche ironia e rivalsa femminista -, erano ammirati e imitati da tutti gli aspiranti poeti. Interpretò una femminilità libera e spregiudicata e diede vita al mito dell'eterna giovinezza, all'amore romantico ma privo di illusioni, alla precarietà della vita e alla tristezza, ma senza rassegnazione. La scelta di poesie tradotte da Silvio Raffo ne dimostra la forza, che il tempo non ha scalfito."" -
Il signore d'oro
I brevissimi testi di Il signore d'oro, composti tra il 1984 e il 1986 e dedicati al suo analista junghiano, raccontano l'esperienza del transfert e dipingono con grazia e dolore le scene di un amore profondo e proibito. -
Sulla terra e all'inferno
"Domani voi ritornate, amici defunti e sogni appassiti, - tu senti un merlo, la tua ombra corre lungo il letto del fiume e nulla, nessun uomo ti consolerà.""""" -
Sotto il ferro della luna
"Quest'anno è come l'anno di mille anni fa, non sappiamo nulla, non sappiamo nulla del declino, delle città sprofondate, del vortice in cui sono affogati cavalli e uomini""""." -
Poesie scelte
Costantino Kavafi s si è sempre rifi utato di raccogliere in volume la sua opera, che ha incessantemente riscritto e corretto per tutta la vita, alla ricerca della perfezione assoluta. Preferiva distribuire a pochi amici eletti le sue poesie su fogli volanti. La prima raccolta di versi è quindi uscita postuma, nel 1935, e ha segnato la nascita di quello che diventerà un culto universale. Kavafi s è infatti il poeta del Novecento più tradotto e imitato nel mondo. La passione erotica e la memoria, storica e privata, sono il fl uido vitale che scorre nella scrittura di questo poeta colto e raffi nato, e arriva fi no a noi intatto nella sua potenza lirica. -
Amore mio infinito
Come parlare d'amore dopo il pop e la televisione. L'amore disperato e audace dell'infanzia. L'amore inesorabilmente devastato dal tempo. Il ricordo formidabile del primo bacio. L'amore ritrovato della maturità. Il racconto commosso di un amore (di molti amori), che è anche il ritratto feroce e ironico dell'Italia dagli anni Settanta ai Novanta, quando tutto è cambiato per sempre. -
Madre di cane
L'occupazione italiana della Grecia durante la Seconda guerra mondiale vista attraverso lo sguardo di una ragazzina di tredici anni. Un affascinante affresco di vita, semplice e ricco di profonda umanità, nel paese occupato da italiani e tedeschi, da cui risulta chiarissima la differenza di mentalità dei due eserciti occupanti. -
Rapporto al Greco
El Greco, soprannome metà italiano e metà spagnolo, è Dominikos Theotokòpulos (1541-1614), l'artista più celebre di Creta. Emigrato dalla sua isola a 26 anni, sostò a Venezia e a Roma, dove affinò la sua arte alla scuola di Tiziano e del Tintoretto, prima di stabilirsi a Toledo, in Spagna. Come un soldato al termine della missione assegnatagli fa rapporto al suo generale, così Nikos Kazantzakis stila il rapporto della propria missione terrena al suo illustre antenato. In Rapporto al Greco, l'autore di Zorba e dell'Odissea chiama a raccolta i ricordi di un'esistenza eccezionale, e, nutrendole col sangue del proprio cuore, ridona vita alle grandi anime che venerava: Odisseo, Cristo, Dante, Nietzsche, Lenin, il Buddha, lo stesso Zorba. E ai lettori lascia un messaggio di sfida e di speranza: ""Ama la libertà sopra ogni cosa, non accettare di rendere schiava la tua anima, scala la vetta più alta che un essere umano possa raggiungere""""."" -
Le chiavi del giorno
"Tra il non dimenticare e il ricordare corre un rio sottile dove una barca leggera, senza più vela né remi, va lenta, incerta se una chiusa, presto, le sbarrerà la via o se queste acque avranno sbocco in un più largo fiume. A bordo non un'ombra di pilota. Tutto è rimesso alla grazia del vento.""""" -
E alla luce del lupo ritornano
"E alla luce del lupo ritornano"""" è un libro che affascina come l'Odissea, che ha la lussureggiante magia di un classico come Le Mille e una notte, l'incanto rarefatto e impalpabile di una favola raccontata d'inverno, davanti al fuoco. Il romanzo si offre come uno scrigno stupefacente di storie, di racconti che stregano: il prodigio affabulatorio ne fa un mosaico scintillante, un caleidoscopio. Si snoda come una formula arcana che lenisce, e che diventa un atto di fede nella letteratura, nel suo potere di esorcizzare il mistero del mondo, assieme ai terribili """"lupi"""". I lupi sono le inquietudini ancestrali dell'uomo, i suoi pozzi neri: la natura del reale, enigmatica, insondabile; la menomazione fisica e la malattia, """"stigmate"""" di un'eccellenza segreta; la tragicità della scoperta del proprio io, il vero io; la concezione mitica della Storia; il legame, che nulla scioglie, tra Amore e Morte."