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Il sogno della mia vita
Nell'impeto di una irrefrenabile necessità di narrare, una scrittrice giovanissima, appena entrata nell'età dell'adolescenza, scrive il libro tenero e suggestivo delle sue attese, e anzi dà corpo ai sogni della sua età in una sintesi sorprendente dei desideri, delle aspettative, delle ansie di una donna alle soglie ancora lontane della giovinezza. Ne nasce una lunga storia d'amore, nella quale molte delle categorie del genere celebrano il loro gran ballo di gala: l'incanto dell'amore e il tradimento; il dolore e il ritorno della speranza; il dubbio e lo smarrimento; i giorni memorabili della nostra vita resi luminosi per forza di sentimento. -
Diario di un viaggio
La Elisabetta a cui l'autrice ha affidato molto dei propri ricordi autobiografici non ha nulla a che fare con la Felicita del capolavoro di Flaubert ""Un cuore semplice""""; eppure, questo """"Diario di un viaggio"""", richiama la semplicità di Felicita. E forse solo perché, in entrambi i racconti, la semplicità è solo apparente, è la patina della narrazione, non l'anima profonda. Anna Maria Pedrelli rende una testimonianza della propria vita in forma narrativa."" -
Liturgia infernale di Satana
La Bibbia, che è parola di Dio, è il libro più diffuso al mondo. Il diavolo, che è la scimmia di Dio, ha finalmente deciso di tentare la fortuna nel mondo letterario e, seppure in ritardo di qualche millennio rispetto alle religioni del libro, pubblica un volume di preghiere che è destinato certamente a imporsi all'attenzione come il caso letterario del XXI secolo. La liturgia infernale di Satana è una vera e propria parodia rovesciata delle liturgie tradizionali: preghiere, invocazioni, salmi, inni, litanie, lamentazioni e letture evocano il principe delle tenebre e i diavoli che lo assistono nelle cerimonie infernali. Il maligno fa mostra di una vena letteraria di notevole qualità: un linguaggio crudo con tratti allucinati, una metrica rigorosa e solenne che ben si adatta all'uso liturgico cui è destinato il libro, una vena lirica gelida e cupa che trascina le anime in gorghi demoniaci. L'approssimarsi della fine dei tempi è ormai una percezione ampiamente diffusa nel mondo contemporaneo: ""chi ha orecchio intenda"""" ammoniva san Giovanni. E dunque, se il diavolo ha scritto un libro, non è forse questo il segno più evidente dell'Apocalisse?"" -
Carezze di vento
"Un nuovo appuntamento con Vittorio Tampieri, una nuova raccolta, la settima, che ci permetterà di entrare un altro poco nella sua intimità. Si ritrovano qui immagini già care, capaci di svelarci il senso della vita e dell'uomo: i profumi dell'alba, le colorazioni del tramonto (dal giallo, al rosso, al viola gaio...), le sinfonie della natura. Si rivede la luce primaverile che nel trabocco delle rive si distende; la carena della luna che naviga sul chiaro della sera. Si rivedono le stelle, tante stelle fragranti, stelle canterine... piene di memorie, e il vento gelido di gennaio che stringe come in una morsa il cuore e blocca il desiderio, e il fremito della vita che rinasce nell'aria pungente di febbraio... La speranza è lo stato d'animo con cui il poeta vive il presente, la vecchiaia che giunge, e anche l'attesa della morte."""" (Laura Salghini)." -
Il «pataca». Un eroe romagnolo
Le imprese memorabili e i personaggi esilaranti della più celebre figura della Romagna, nella sua grullaggine e nel suo esibizionismo. Senza escludere il bello delle donne, così spesso espresso dalla parola più diffusa e terragna delle province romagnole. -
Essere donna
Le donne nella storia in un volume di grande formato illustrato da 39 dipinti di Oria Strobino. -
Le ali dello spirito
«Florence mi insegna a vedere ogni cosa come per la prima volta. Non mi meraviglio più, come pocanzi, di ciò che credevo di trovare in me. Mi stupisco di ciò che mi è continuamente offerto dall'esterno. Una foglia di frassino stornisce, un merlo fischia, la notte arriva a passi felpati. Grazie a Florence, assaporo l'imprevisto, che un tempo mi aveva chiuso. Quando una frase astratta mi sale alle labbra, credo di sentire la dolce risata di Florence e mi fermo, confuso. La presenza di Florence mi dà un sovrappiù. Qual è la ragione di questo sovrappiù? Penso che sia legato all'unione del cuore e della ragione, le due ali dello spirito». -
Il dono di credere
Il miracolo della poesia, come hanno insegnato soprattutto i poeti simbolisti, è un calcolo d'arte: una chiave strutturale che l'autrice di questo libro ha avuto ben presente, nel vario sciogliersi e legarsi delle sue liriche, nate tutte da un movimento del cuore, ma tenuto a freno, controllato dalla riflessione e perciò reso più trasparente, come sempre avviene quando la piena degli affetti, la dolcezza delle malinconie, e le nostalgie e le angosce si fanno rappresentazione d'arte, e dunque lasciano che bruci e divampi l'ardore della vita, ma nella nitidezza delle parole evocatrici. Il dono di credere, in queste coordinate di consapevole esercizio d'arte, racconta naturalmente una storia: suggerisce affetti e ricordi, in un canzoniere d'amore nel quale si consuma il cuore del libro: un epicidio che richiama Xenia di Montale e le bellissime liriche per la moglie morta; una poesia d'amore che è ansia di ricongiungimento, quando, sciolte le catene della vita, sarà possibile un nuovo incontro. Vedrà il lettore come ancora una volta la poesia raccolga il senso di una vita e ce ne faccia dono, per rendere più consapevole e ricchi i nostri giorni. -
Riuscivo a coltivare solo speranze
In versi e immagini, il libro descrive il profondo e complesso itinerario, nella realtà esterna e dentro di sé, percorso in occasione di un grave problema di salute: un lavoro di espressione di stati d'animo e di vissuti che rappresenta anche un possibile modo di affrontare la malattia. Il recupero del proprio benessere viene descritto come un viaggio che, attraverso fasi diverse, conduce alla ricerca di un nuovo equilibrio. Il ricorso alla dimensione creativa viene descritto nel libro, come recupero del rapporto con una parte di sé trascurata e messa in secondo piano: un passaggio che rimanda alla riflessione sull'importanza dell'integrazione delle parti diverse, dentro di sé e nel rapporto con il mondo esterno. In questi orizzonti, il libro descrive la trasformazione nella modalità di prendersi cura di sé che, partendo dal corpo, si è estesa anche agli altri ambiti della vita. -
Momenti
In questi ""racconti minimi"""" c'è l'affetto del """"maestro"""" verso i giovani con cui vive un percorso educativo. C'è l'osservazione partecipe di chi sta al di fuori, ma è ugualmente coinvolto dai sentimenti. La nitidezza del tratto tradisce, il tono narrativo inganna: sembra semplicità espositiva ma è rigore nell'adesione all'emozione che ha colpito l'animo di chi osserva. È quel che succede di fronte ai dipinti di Giuliari. L'impressione che se ne riceve è di chiarezza visiva che individua nettamente e le cose e le persone, ma immediatamente l'emozione è rapita dalla complessità del soggetto, dalla forza penetrante del valore simbolico, dalla decisione del tratto pittorico, e non si sfugge a una inquieta contemplazione. Così in questi versi, personalissimi accostamenti e immagini efficaci trascinano il lettore dentro la situazione, dentro l'emozione dell'autore, e ne nasce una commovente adesione."" -
Ho aiutato l'Africa. Storia di un amore impossibile
In una imprecisata città della Romagna, tuttavia facilmente identificabile, una giovane donna incontra un arabo del Maghreb, nel quale si illude di trovare risposta alla sua vocazione agli affetti. Nasce di qui una intensa storia d'amore, ma tutta giocata sul polo femminile, per la sostanziale aridità dell'uomo, nel quale, assai più del sentimento, agiscono egoismo e opportunismo, cinismo e freddezza del cuore; e forse anche la diversità della cultura, come pure vien detto, ma forse solo in virtù dell'animo esacerbato della donna. Nel teso racconto, narrato in prima persona, l'io narrante svela senza pudori i meccanismi del sentimento, in una resa quotidiana alla forza della passione, anche quando essa significa umiliazione e sofferenza, e consapevolezza impotente della meschinità e della pochezza dell'uomo che ha mosso le forze del cuore. -
Tavolicci 22 luglio 1944. Protagonisti e retroscena di una strage nascosta
"Con questa pubblicazione Marco Renzi e l'Istituto storico della Resistenza di Forlì hanno reso testimonianza di verità, in un libro che adempie al senso più profondo della storiografia: strappare al buio della dimenticanza le esistenze spezzate di sessantaquattro innocenti, persone di ogni età, azzerate il 22 luglio 1944 da un reparto di polizia militare e tradite post mortem dalla Legge esercitata """"in nome del Popolo Italiano"""". Sessantaquattro tra bimbi, donne, uomini, anziani la cui memoria degli attimi estremi ritorna a noi nitida, col suo carico di potenzialità stroncate in poche ore da un reparto militare italo-tedesco. Estrema drammatica testimonianza di una tranquilla comunità contadina estirpata dalla violenza, cancellata in modo irrimediabile. Ci resta solo il ricordo, che risalta nelle pagine di Renzi con la forza della verità."""" (dalla presentazione di Mimmo Franzinelli)." -
Le parole che mi suggerisci
La parte centrale del libro nel quale passano anche passione civile e solidarietà umana è occupata dalla elegia della memoria, dal dolore e dall'amore del ricordo, dalla evocazione della vita all'ombra definitiva della morte. -
Signorie di Romagna
Signorie di Romagna ha un'intrinseca forza evocativa delle tradizioni popolari romagnole, delle costumanze cavalleresche e delle consuetudini rustiche e bellicose della nobiltà locale, in una parola, dell'anima dei romagnoli del XIII, XIV e XV secolo, rappresentati nei loro atti e nelle loro istanze anche attraverso una suggestiva sequenza di testimonianze poetiche e letterarie. L'opera si raccomanda, in particolare, a quanti conservano ancora viva la consapevolezza del valore che ha la cultura storica della propria regione. -
Caterina Sforza Leonessa di Romagna
Il libro racconta la straordinaria esistenza di Caterina Sforza, che il destino portò a farsi signora di Forlì e Imola, e insieme ricostruisce la trama complessa della politica italiana di quegli anni, tra gli intrighi e i tradimenti che si perpetrarono nelle corti signorili del tempo. Al centro, naturalmente, l'impavida signora di Forlì e Imola, rappresentata nei suoi amori molteplici, nei suoi odi indomabili e nelle sue sanguinarie vendette, infine nel suo valore guerriero, dimostrato in particolare nella difesa eroica della rocca forlivese di Ravaldino contro il Valentino: un ""antico valore"""" che certamente le veniva da Muzio Attendolo Sforza, l'avo venuto da Cotignola a memorabili imprese."" -
Frammenti di vita
In una delicata trama di immagini, ordinata nella piena consapevolezza del linguaggio della poesia e insieme abbandonata alla forza del sentimento e ai richiami suasivi della musica, Caterina Biondi distende un raffinato canzoniere, ricco di cifre e di sentimento. Musica e colori vi fanno ressa, dai merletti dorati al velluto blu del cielo, dai notturni ""in fa maggiore"""" alle chiare visioni di mondi sconosciuti. E, in queste coordinate, le angosce e le attese della vita, il sogno e la scoperta, e le interpellanze sul significato del vivere: un mondo complesso, tradotto nella incantata levità della poesia."" -
Nunàz
Il lettore si sorprenderà della storia raccontata in questo libro: per la limpidezza dello stile, per la scioltezza del passo narrativo, per l'intensità del sentimento, che attraversa l'intero libro e lo carica di significati e di emozioni. In un gioco sapiente tra i diversi livelli temporali evocati dall'io narrante - quello presente, quello di un tempo medio e quello remoto dell'infanzia e della giovinezza - l'autore ricostruisce la figura memorabile di un vecchio nonno, appunto Nunaz, che campeggia sulla pagina come un campione di saggezza, di dirittura morale, di sentimento e di forza: un gigante che per questo ancora sa parlare, attraverso l'abisso degli anni, al bambino divenuto a sua volta nonno, così come molto saprà dire al lettore, per forza di rappresentazione e di commozione. -
Emozioni
Amore, amicizia, natura, stati d'animo, cultura e educazione, cambiamento sono i sei temi che Antonella Polidoro ritiene di individuare nella poesia di Fernando Colella, del quale scrive, in un passo della sua introduzione al libro: «Ho ritrovato nei versi di Fernando tutto ciò che di lui conoscevo, comunicato con la stessa forza e la stessa semplicità proprie del suo carattere. Dall'amor cortese ideale, al coraggio di cavaliere impavido. Dall'eroica fiducia nel futuro, al dolore sofferto di una sconfitta. Fernando incarna, con il suo pensiero e le sue poesie, il condottiero che reputa l'unica battaglia persa in vita sua quella battaglia che non ha mai avuto il coraggio di combattere.» -
I fuggitivi
Autore di numerose opere in prosa e in versi, Francesco Tassinari propone ora un romanzo sperimentale: un ""romanzo in due tempi"""". Il titolo """"I fuggitivi"""" è esplicativo del fondamento concettuale che muove la narrazione: fugge, e si nasconde, nel tentativo di rimanere in vita, L'uomo di Satana (primo tempo), e anche, per lo stesso motivo, si nasconde e fugge L'uomo di Dio (secondo tempo). Nella pensosa e tragica visione della vita che muove la fantasia del narratore, gli esseri umani sono tutti fuggiaschi: fuggono dalle sofferenze, dal pensiero della decadenza e soprattutto della morte, dal """"fulmine"""" che può colpire da un momento all'altro. Privo di certezze reali, il singolo si crea spesso, spessissimo anzi, """"certezze illusorie"""", capaci all'apparenza di aiutarlo nella fuga continua, che è di tutti. Ma la fuga è sempre vana: per gli uomini di Satana e per gli uomini di Dio. La verità vera è che la vita è un breve tragitto che percorriamo timorosi, confusi, a volte angosciati, tra mille incognite."" -
Le stelle di Asmara
Dalla cittadina di provincia quieta e piccolo-borghese dell'adolescenza, delle amicizie e dei primi amori, alla Bologna agitata, convulsa e pericolosa degli anni Settanta, passando per Parigi e per l'Olanda, si svolge la storia di Marco Bernardi, nella quale si assommano e convergono, esemplarmente, tutti gli elementi di cui si compose e si nutrì, in quegli anni, la giovinezza di molti: i libri, le ideologie, le scelte di vita, la passione politica, i miti della rivolta e della liberazione. Il narratore regge con grande maestria i fili di una vicenda complessa e drammatica, indagando le pieghe sentimentali e psicologiche dei numerosi personaggi, descrivendo accuratamente gli ambienti e i luoghi in cui si muovono e agiscono, analizzando e discutendo le ragioni ideologiche di ciascuno, intrecciandone le relazioni culturali, sociali e individuali. Ne derivano il quadro complessivo di un.epoca tormentata della nostra storia recente e il ritratto di una generazione vissuta sempre sul crinale rischioso che divide la perdizione dalla salvezza. Affidati l'uno e l'altro a una scrittura accurata e attenta, ferma e partecipe nello stesso tempo.