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Hanoi
La resilienza è la capacità di un corpo di resistere a un urto improvviso senza spezzarsi. E noi, siamo resilienti? si domanda Alex, una giovane vietnamita che si divide tra lo studio, il lavoro e il figlio Bruno. Lei in fin dei conti ce l'ha sempre fatta, nonostante le avversità. Al contrario della madre, della nonna e dell'ex monaco buddista Trung che, rifugiatisi negli Stati Uniti trent'anni orsono, portano ancora sulla pelle le ferite lasciate dalla guerra del Vietnam. David incontra Alex il giorno in cui la sua vita cambia radicalmente: quando un medico gli comunica che non gli resta ancora molto tempo da vivere. La vita è sempre appesa a un filo, solo che non sappiamo quando il filo si spezzerà. David invece, a differenza di tutti gli altri, conosce la sua data di scadenza e si sforza di buttare giù un piano per strappare alla morte qualche altra briciola di vita. Sarà proprio Alex a venirgli in soccorso, suggerendogli un destino: Hanoi. Da solo forse non ci avrebbe mai pensato, ma proprio questo rende la scelta ancora più convincente. Hanoi è come la terra promessa, come quel luogo dove gli elefanti si dirigono in solitudine per passare l'ultima parte della vita. -
L' indagine
Si aggira come un'ombra in una Parigi innevata: è un serial killer che in nove mesi ha ucciso ventisette vecchiette seminando il panico in città. Eppure le vittime sembrano aprirgli spontaneamente la porta e addirittura servirgli la cena o un aperitivo, prima di essere torturate e uccise senza pietà. Nell'undicesimo arrondissement viene istituito un ufficio speciale dell'Anticrimine affidato al commissario Morvan; ma le indagini languono finché un frammento di carta non sembra metterlo sulla giusta strada. Questa è la storia del ""mostro della Bastiglia"""" di cui Pichón, tornato in Argentina dopo vent'anni passati a Parigi, è stato testimone e che ora racconta ai suoi amici Tomatis e Soldi, che nel frattempo lo coinvolgono nel misterioso caso di un romanzo anonimo, ritrovato tra le carte di uno scrittore."" -
Un cowboy attraversa la frontiera in silenzio
Gerónimo González Garza è un cowboy del Nuevo León, uno stato messicano al confine con il Texas, che, quarant'anni fa, ha attraversato la frontiera da clandestino e si è stabilito negli Stati Uniti. Gerónimo è un uomo serio, lavoratore. È sordo, e di conseguenza muto. Il nuovo, commovente reportage di Diego Osorno racconta la vita di quest'uomo sordomuto che fugge alla discriminazione per ritrovare dignità e libertà. La sua storia diventa la metafora di una frontiera dimenticata, il nord est del Messico: una zona di guerra priva di linguaggio e di qualsiasi aspirazione al riscatto. È infatti il linguaggio che rende possibile il pensiero e segna il confine tra ciò che è umano e ciò che non lo è. Ma quel confine, fino a oggi, è come un sordomuto che non ha parole per raccontarsi. -
Terre della memoria
"Ora sono trascorsi alcuni istanti in cui l'immaginazione, come un insetto notturno, è uscita dal salotto per ricordare i sapori dell'estate ed è volata a distanze che nemmeno la vertigine o la notte conoscono. Ma neanche l'immaginazione sa chi è la notte, chi sceglie dentro di essa i luoghi del paesaggio, dove uno zappatore dissoda la terra della memoria e la semina di nuovo."""" Nei tre racconti che compongono la raccolta - """"Ai tempi di Clemente Colling"""", """"Il cavallo perduto"""" e il postumo """"Terre della memoria"""" - l'autore uruguayano percorre gli impervi sentieri del ricordo e della memoria e indaga la materia oscura che porta alla loro formazione ed evocazione perché, come dice lui stesso, """"non credo di dover scrivere soltanto di ciò che so, ma anche del resto""""." -
Scritti apolidi
A metà strada tra l'aforisma, la riflessione filosofica e il diario ""Scritti apolidi"""" è un'opera di straordinaria forza e una delle più attuali dello scrittore peruviano Julio Ramón Ribeyro. Il protagonista è l'autore stesso nelle vesti di osservatore/narratore che in ogni scena o situazione quotidiana isola con perizia un piccolo dettaglio e offre un profondo spunto su una molteplicità di temi: dalla letteratura alla memoria, all'infanzia, alla vecchiaia, all'amore, al sesso. """"Scritti apolidi"""" esplora nuove forme di rappresentazione di una contemporaneità che è percepita come irrimediabilmente frammentaria. Lo stile, elegante e preciso, l'ironia e un senso di raffinata melanconia conferiscono al testo un'unitarietà capace di cogliere la condizione dell'uomo moderno in tutta la sua profondità."" -
Fiori artificiali
Dopo un capodanno desolante e una vita trascorsa in giro per il mondo a cancellare le proprie orme, nel vano tentativo di dimenticare di non avere un luogo al quale fare ritorno, Dório Finetto decide di scrivere la propria autobiografia, ma ben presto si rende conto che la sua vita non è stata altro che un attento esercizio d'ascolto. Per scrivere il proprio passato non può, quindi, che raccontare le vite degli altri, richiamando alla memoria i tanti e spesso casuali e fugaci incontri che nel corso degli anni si sono susseguiti. Da Beirut a Buenos Aires, passando per Nordestedt, Montevideo e Dili, Dório Finetto ripercorre, così, la propria esistenza, guardandola riflessa nelle vite, sospese come ponti sull'abisso, di quanti ha saputo ascoltare. -
La montagna in festa
Quando Shamil arriva al giornale trova la redazione in subbuglio: secondo una voce che sta facendo il giro del paese i russi hanno innalzato un muro per isolare il Caucaso dal resto della federazione. La situazione diventa subito incandescente: manifestazioni e scioperi si susseguono giornalmente mentre i sostenitori dei movimenti islamici si scontrano con quelli dei partiti nazionali. Shamil vorrebbe continuare la sua vita come se niente fosse ma stenta a credere ai suoi occhi quando vede la fidanzata, Madina, indossare il velo e seguire i combattenti salafiti sulle montagne. Il sangue inizia a scorrere per le strade ma Shamil continua a esitare, non vuole scappare, fino a quando non è travolto dagli eventi. Alisa Ganieva ci racconta la storia di una catastrofe imminente, del declino di una società dilaniata dall'interno dove - come una visione - nel mezzo di quello che sembra un incubo, l'immagine della montagna in festa appare come un rifugio contro tanta violenza e intolleranza. -
Al di là del mare
Una catastrofe umanitaria è in atto davanti ai nostri occhi: la guerra civile che insanguina la Siria e l'instabilità politica dei paesi dell'Africa settentrionale hanno trasformato il Mediterraneo in una delle frontiere più insanguinate della storia. Wolfgang Bauer, sotto mentite spoglie, si unisce a un gruppo di siriani che dall'Egitto vogliono raggiungere le coste dell'Italia per poi proseguire il loro viaggio alla volta dei paesi del nord Europa. Vive e soffre con loro tutte le fasi della lunga odissea: la ricerca dell'intermediario, il viaggio di avvicinamento al luogo dell'imbarco, la traversata verso quello che, agli occhi dei suoi compagni, sembra il paradiso. Un racconto appassionato e commovente, un'immersione in presa diretta nel mare della speranza di chi fugge e lotta per una vita migliore e che spesso noi sentiamo come lontano e diverso. -
Di uomini e bestie
Edgar Wilson è uno storditore, suo è il compito di tramortire gli animali prima che siano abbattuti. È un lavoro duro quello di Edgar, sempre a contatto con la morte e con il sangue. Ma quando guarda negli occhi imperscrutabili dei bovini e ci vede il suo riflesso, sente un'improvvisa pietà per quelle bestie che lo spinge a vibrare il colpo di mazzetta con estrema precisione, per evitare che soffrano inutilmente. Il mattatoio è un luogo oscuro e maleodorante, dove lavorano persone ai margini della società che svolgono un compito ignorato da tutti. Uomini e bestie, vittime e carnefici, sono tutti ammassati in spazi angusti, così vicini che è difficile distinguere l'uno dall'altro. Questa vicinanza rivela come il sacrificio delle bestie non sia altro che una rappresentazione metaforica dei lavoratori sfruttati. Sono tutte vite senza valore. Diretto e contundente come il colpo che stordisce gli animali, ""Di uomini e bestie"""" s'inoltra in un territorio aspro che preferiamo ignorare, tra i bassifondi della cultura del fast food portandoci nel retrobottega violento della nostra civiltà."" -
Macanudo. Una pioggia di idee
La matita di Liniers ha creato un mondo fantastico popolato da personaggi che si muovono con eleganza lungo il confine che separa malinconia e buonumore. Matite, acquerelli e pastelli si mescolano magistralmente con la poesia e l'assurdo di un mondo pieno di sorprese. -
Il deserto
Jorge Baron Biza è figlio di una coppia romantica e passionale, che ha trascorso gran parte della vita in esilio, alternando rotture e riconciliazioni. Il padre, Raúl Baron Biza, è una figura emblematica della politica argentina e autore di romanzi scandalosi ispirati al Marchese De Sade. La madre, Rosa Clotilde Sabattini, è una donna impegnata, tecnocrate razionale e influente pedagoga, acerrima rivale politica di Eva Perón. Un giorno, mentre stanno per firmare i documenti che sanciranno definitivamente la fine della loro tormentata relazione, Raúl lancia contro Clotilde un bicchiere pieno di vetriolo sotto gli occhi impotenti del giovane Jorge. Madre e figlio cominciano così una lunga peregrinazione per le migliori cliniche del mondo per completare il difficile processo di ricostruzione facciale. Dall'Argentina all'Italia, Jorge alterna ai momenti di quiete in compagnia della madre, i ricordi del padre e gli abissi della perdizione che toccherà nei torbidi bassifondi della Milano del boom economico. Questa è la storia vera che racconta ""Il deserto""""."" -
Panamericana. Scrittori italiani racontano scrittori latinoamericani
"Panamericana"""" è un viaggio - dal Messico alla Patagonia, ma anche oltre - che nove scrittori italiani ci invitano a percorrere. Un omaggio ai loro maestri latinoamericani che testimonia l'affermazione di un nuovo grande fermento di quelle letterature in Italia. Una galleria di personaggi, un album di fuoriclasse, un atto di smisurato amore: ecco una raccolta dove il destino spesso aggrovigliato di nazioni e città delle Americhe s'intreccia a incontri immaginari e presenze emblematiche, e dove il realismo più acuto si fonde con la fantasia più danzante." -
Il violento mestiere di scrivere
In un manuale di giornalismo Rodolfo Walsh scriveva che le due qualità essenziali del mestiere sono ""l'esattezza e la rapidità"""". Lui le possedeva entrambe, ma l'unica che ci rimane oggi è la sua esattezza che a tratti risulta sconvolgente, quasi profetica. Gli articoli di Walsh - tradotti per la prima volta in italiano - che compongono """"Il violento mestiere di scrivere"""" coprono quasi un ventennio, dal 1957 al 1977, di storia argentina e latinoamericana. Dai reportage più lunghi e letterari ai pezzi sulla rivoluzione cubana e su Che Guevara, dalle prime denunce, alla fine degli anni sessanta, della brutalità della polizia argentina, ai brevissimi comunicati clandestini diffusi nei primi anni della dittatura e per finire la celebre """"Lettera aperta di uno scrittore alla Giunta Militare"""". Oggi come allora l'opera di Walsh mantiene inalterata tutta la sua forza letteraria e morale."" -
L'universo è misterioso o il mistero è universale? Macanudo. Vol. 7
In ""Macanudo. L'universo è misterioso o il mistero è universale?"""" ritroviamo personaggi come Enriqueta e l’orsetto Madariaga, Lorenzo e Teresita, il gatto Fellini, il traduttore dei titoli dei film e il misterioso uomo nero. Tutti insieme si muovono in un mondo surreale e poliedrico sempre in bilico tra il sorriso e la malinconia."" -
A quattro mani
Greg Simon, americano, e Julio Fernández, messicano, sono due corrispondenti di guerra che lavorano a quattro mani su un rocambolesco complotto internazionale. Appassionati e infaticabili, hanno collaborato con tutti i grandi reporter, da Hunter Thompson a Kapuscinski. Tanto efficaci nel lavoro quanto fallimentari nella vita privata: sfortunati in amore, grandi bevitori, sono accanitamente devoti l'uno all'altro ma sempre pronti a rinfacciarsi qualcosa come una vecchia coppia di coniugi. L'intricato complotto su cui indagano è ordito da una misteriosa agenzia americana per screditare il governo di un paese latinoamericano. Houdini, Trotsky, Pancho Villa, Stan Laurel, uno spietato narco messicano e un anziano rivoluzionario bulgaro sono tutti coinvolti in questo gioco di specchi le cui fila sono tenute da Alex, uno spione con la passione per l'assurdo. Scatenato, iperbolico, a volte struggente, spesso esilarante, ""A quattro mani"""" è un romanzo documentato e una satira appassionata sulle ragioni e i fini della politica e sul ruolo e l'uso dell'informazione."" -
La bicicletta di Leonardo
Cosa cerca José Daniel Fierro, scrittore cinquantenne di romanzi polizieschi, a Ciudad Juárez? Chi è la giocatrice di basket senza un rene che l'accompagna? Forse questo romanzo comincia in Vietnam nell'aprile del 1975 quando, in una Saigon assediata dai Vietcong, Jerry, agente della CIA, capisce che tutto è lecito prima di salire sull'ultimo elicottero che decolla dal tetto dell'ambasciata statunitense. O forse l'origine di tutto è in un libro che non si vuole fare scrivere, nelle avventure di Ángel del Hierro che nella Barcellona degli anni Venti suona con due pistole star la Ballata delle Stelle contro i nemici del popolo. A questo punto il lettore curioso si domanderà: ma cosa c'entrano Leonardo e la bicicletta riportata nel Codice Atlantico? Forse nulla o forse tutto: se il genio da Vinci sì è veramente inventato la bicicletta più di 500 anni fa, allora nulla è impossibile. Neppure questo romanzo. -
La storia dei miei denti
Finalista del Premio Gregor von Rezzori 2017 come migliore opera di narrativa stranierarnrnGustavo Sánchez Sánchez, soprannominato con affetto ""Autostrada"""", è un tipo discreto ma dalle straordinarie qualità: dopo un paio di rum e cola sa imitare Janis Joplin, riesce a far stare un uovo dritto su un tavolo come Cristoforo Colombo, sa contare fino a otto in giapponese, interpretare i biscotti cinesi della fortuna e fare il morto a galla. Ma è soprattutto il migliore banditore d'aste del mondo. Nella sua folgorante carriera ha inventato la rivoluzionaria """"asta allegorica"""" durante la quale non sono gli oggetti a essere messi in vendita, quanto le storie che gli danno valore e significato. In questo libro c'è la sua vita e il suo trattato sui pezzi da collezione, sui nomi propri e sul riciclaggio radicale. Tutto il resto è solo letteratura. Scritto con eleganza, intelligenza e un'esilarante irriverenza """"La storia dei miei denti"""" ci presenta un'acuta e inconsueta riflessione sul valore, la qualità e la creatività."" -
La Bibbia per non credenti. Genesi
«Con La Bibbia per non credenti seguo la tradizione dell'insegnante narratore, con la differenza che lui era con ogni probabilità un credente e io no. Diversamente da lui, sono andato alla ricerca delle tracce di dubbi, contraddizioni, insubordinazioni e perfino scetticismo, che secondo me si possono riscontrare nella Bibbia. La Genesi, a mio parere, più che un trattato religioso è la cronaca di un viaggio di cui non è chiara la meta né lo scopo. È altresì un resoconto della natura umana, un Ecce Homo, un'esortazione a vedere l'uomo in tutta la sua grandezza, ma anche nella sua meschinità.»Guus Kuijer, uno dei più popolari autori olandesi contemporanei, fin da piccolo è stato affascinato dalle storie della Bibbia, pur non essendo mai stato un credente. Molti anni dopo si è cimentato in una sfida che sembrava impossibile: reinterpretare il testo in chiave moderna per portare questo libro ricco di storie a un pubblico di lettori del XXI secolo e renderlo, allo stesso tempo, accessibile ai non credenti. La Bibbia per non credenti si può definire un grande romanzo agnostico, dove non solo Dio, ma anche la curiosità dell'uomo ha un ruolo nella creazione. In questo volume sono raccontate le storie della Genesi: la sconsolata solitudine di Dio prima della creazione, Adamo ed Eva, il serpente e la cacciata dal Paradiso, il diluvio universale e la Torre di Babele per finire con il peregrinare della discendenza di Abramo dalla Mesopotamia fino all'Egitto. C'è un affascinante invito che attraversa le pagine di questo libro e che ci spinge a rivisitare i nostri miti fondativi e il ruolo che noi, esseri umani, abbiamo avuto in essi. La Bibbia per non credenti ci rivolge, in modo curioso e intelligente, delle domande per le quali non esiste un'unica risposta. -
Quanta, quanta guerra...
Una guerra senza nome fa da sfondo al peregrinare di un ragazzo di quindici anni, Adrià Guinart, che scappa di casa spinto dal desiderio di vedere il mondo e dalla sete di libertà. La guerra e le azioni militari sono solo accennate, ma sempre presenti nei volti e nelle storie degli uomini e delle donne che il ragazzo incontra lungo la strada, e nel paesaggio onirico e fiabesco che lo circonda. Adrià parte bambino e affronta il buio dei boschi, la fame, le sue paure più nascoste; entra in contatto con un'umanità dolente ma non rassegnata; si innamora di Eva, ragazza sfuggevole e bellissima, e nel suo girovagare per un territorio popolato di castelli e melagrane, streghe e principesse, raccoglie e custodisce la testimonianza delle vite degli altri. Così diventa uomo, la sua iniziazione si compie, dopo aver perduto e ritrovato il cammino in un mondo allo sbando, talmente assurdo da confondersi con i suoi sogni e i suoi incubi. -
Viaggio d'inverno
"Viaggio d'inverno"""" è un repertorio di passioni umane, una cavalcata letteraria attraverso la storia intima dell'Europa lungo un percorso che va da Vienna a Treblinka passando per Oslo, la Bosnia e Roma, e un omaggio letterario alla musica di Schubert e Bach. Un concertista improvvisamente preda del panico, uno studioso che accumula libri alla ricerca di una sapienza nascosta, un tagliatore di diamanti nell'Anversa del XVII secolo, un anziano Bach che mette su carta il suo ultimo contrappunto nato dal sogno di un innocente: sono solo alcune delle quattordici storie che compongono il libro. Tutti i racconti sono ambientati in epoche differenti e con distinti protagonisti, ma, mentre si avanza nella lettura, grazie a una serie di rimandi nascosti - libri, quadri, partiture, amori non corrisposti - si ricrea sotto gli occhi del lettore una misteriosa unità, non omogenea ma frammentaria, come la vita stessa che segue spesso una rotta casuale e capricciosa."