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Il tempo che non vola. Testo napoletano
"Max Perrino è un poeta a tutto tondo, nel senso esistenziale del termine. La sua poesia ruota attorno all'essere, affacciata su situazioni apparentemente semplici ma che poi si rivelano essere tessere di un mosaico che compone la dimensione umana. La scelta della lingua napoletana non è legata solo alle origini del poeta ma alla possibilità di adoperare un linguaggio che ha insito in sé i suoni della poesia. A cominciare dal grande Salvatore Di Giacomo, a E. A. Mario, a Ferdinando Russo, a Raffaele Viviani, fino all'indimenticabile Eduardo De Filippo, la poesia napoletana ha declinato sentimenti e cultura. Perrino si inserisce con successo in questo solco. I temi della sua poesia sono molteplici, dall'amore per la donna, agli affetti di famiglia, all'ambiente, alle situazioni di vita più classiche. Momenti su cui generazioni di poeti si sono misurati ma sui quali l'autore inserisce originali visioni e spunti di modernità."""" (dalla prefazione di Gennaro Sangiuliano)" -
La mia ragazza è single
Un ragazzo, la sua fidanzata, i suoi genitori. Una storia di tradimenti e di ritorni. Il rapporto stretto tra padre e figlio non può servire a evitare i problemi, ma può essere molto utile per superarli. Leonardo e Diego non sono soltanto padre e figlio, sono anche migliori amici, confidenti e insieme affrontano tutti gli ostacoli che la vita pone sul loro cammino. Ne usciranno sempre vincitori? -
Conosci te stesso
Stefano, ultimo rampollo di un'illustre famiglia di medici, si laurea con lode in Medicina e Chirurgia d'Urgenza, proseguendo le antiche e imprescindibili tradizioni familiari. Entusiasta, intraprende la brillante carriera nella clinica paterna. Ma tutto cambia quando, durante un intervento d'emergenza, un ragazzo perde la vita. Ha inizio un forte turbamento che conduce il giovane protagonista verso una profonda crisi esistenziale che lo getta nel tunnel degli stupefacenti. Del suo declino si accorge, casualmente, suo padre Riccardo, che decide di ricoverarlo in una clinica del Canton Ticino. Stefano, poco a poco, rinasce, imparando a conoscere se stesso e a perseguire le proprie inclinazioni, desideri e passioni. Ad aiutarlo in questo percorso sono l'analista e amico, il dottor Bauer, e la giovane Emma Donati, di cui si innamora perdutamente. Michele Cacace firma un testo che esorta alla riflessione e allo scardinamento delle convenzioni. La predestinazione non esiste, ognuno deve trovare la sua strada e proseguire attraverso di essa, perseguendo un unico scopo: la serenità. -
A Francesco D'Episcopo. Maestro di cultura e vita
È trascorso quasi un lustro da quando Francesco D'Episcopo è andato, come si dice, in pensione dalla sua mai tradita Università di Napoli ""Federico II"""", ma, come ebbe giustamente ad affermare, in un precedente volume in suo onore, un allievo prediletto, Gianpasquale Greco, per lui certamente non varrà mai il termine """"quiescenza"""", in nome, occorre aggiungere, di quell'""""arteteca"""", che significa esattamente l'opposto e che, sin da bambino, ha caratterizzato l'inquieto percorso di vita del nostro personaggio. Pochi hanno idea di che cosa, in questi quasi cinque anni appena trascorsi, Francesco D'Episcopo si è fidato di fare, tra libri, premi (ben quattro conseguiti solo nel Cilento), quattro cittadinanze onorarie, presentazioni, promozioni di nuovi autori; come ebbe a dire un suo sincero amico-ammiratore, un autentico """"carro armato"""", che mette a ferro e fuoco i territori che attraversa. I suoi libri si vendono, le sue parole, ricercate negli ultimi anni in memorabili """"lezioni magistrali"""" si ascoltano con sempre maggiore attenzione e avidità, riscuotendo talvolta inevitabili """"ovazioni all'inpiedi"""", da parte di un pubblico incantato e ammirato. Il tutto accade nei luoghi più vari e, talvolta, imprevedibili, nel nome di una sorta di cultura alternativa, di cui Francesco D'Episcopo è uno dei più affermati e autorevoli protagonisti. Sconosciuto ai più, illustre ai pochi, che lo seguono e gli vogliono bene per la sua costante e coraggiosa scelta di autonomia e libertà da ogni falso potere, insegue le sue vite con giovanile passione come una missione."" -
Io ce l'ho fatta. Rinascere dopo il bullismo
L'autrice si mette in gioco raccontando episodi della sua vita, partendo dalla più tenera infanzia arrivando fino all'età adulta. Descrive appassionatamente eventi drammatici che hanno segnato la sua esistenza, come la perdita di sua madre proprio alle porte dell'adolescenza e i diversi e numerosi episodi in cui lei stessa era vittima di bullismo. Katia Greco firma un romanzo autobiografico che fa riflettere sui più cruenti meccanismi che la nostra sfera sociale ci costringe ad affrontare, ma allo stesso tempo si fa portavoce di un messaggio positivo di speranza, ponendo al servizio del lettore il racconto della sua ""rinascita dopo il bullismo""""."" -
Storie napoletane... e d'Abruzzo
Questo romanzo storico tratta le vicende di Giovanni Basile, giovane napoletano alle prese con una realtà estremamente difficile quale la camorra e la criminalità organizzata, svolgendo la funzione di ""pennarulo"""". Accanto alla descrizione della sua vita e dei suoi problemi, tra cui un periodo trascorso in carcere, nel romanzo non mancano riferimenti storici al Regno di Napoli e descrizioni delle tipiche scene di vita napoletana. Il romanzo descrive in maniera dettagliata e talvolta cruenta il grave problema che rappresenta la camorra in Campania, al punto da spingere Giovanni, uscito dal carcere, ad accettare un impiego non esattamente legale nella società per il prosciugamento del lago del Fucino ad Avezzano. Un'opera che si presenta quasi come una fotografia della società napoletana, descrivendola in maniera realistica e spontanea, anche attraverso l'uso del dialetto."" -
Revolved
Il protagonista si addentra in un viaggio alla scoperta di se stesso, attraverso città altamente tecnologiche come Tokyo, Hong Kong, Parigi e Londra. Sullo sfondo di una realtà politica e finanziaria, indagata a fondo nelle sue sfaccettature stigmatizzabili, quali le attività di lobbying, l'autore racconta la storia di un uomo alle prese con le preoccupazioni relative a un impor-tante progetto lavorativo e distrutto dalla passione malata per la sua giovane amante collega. Il percorso delineato, di impronta delicatamente erotica, porterà il soggetto principale del romanzo a sviluppare una nuova prospettiva di se stesso e degli altri. -
Terra di nessuno
Nato e cresciuto in una provincia di Napoli, Federico Manfredi è un adolescente caparbio e curioso. Durante una delle sue lunghe passeggiate in bicicletta, riceve una sfida immaginaria dall'antico e affascinante castello che sovrasta la sua cittadina, Oikos, che lo induce a raggiungerlo. Al ragazzo spettano, così, lunghe pedalate durante le quali s'innamora dell'incontaminata e straordinaria natura che lo circonda. Anni dopo, Federico è un brillante ingegnere che si occupa di impianti per combattere l'inquinamento, fino al momento in cui comprende che per migliorare il mondo non serve la retorica e non basta la tecnologia, ma bisogna partire dall'educazione ambientale rivolta soprattutto alle future generazioni. Tornato nella sua amata terra per insegnare, si ritrova in una valle completamente cambiata rispetto a quella della sua gioventù, oltremodo inquinata. Inizia così delle lezioni sull'ecologia, nel tentativo di appassionare e sensibilizzare i giovani, guidandoli verso il raggiungimento di una maggiore consapevolezza del proprio ambiente. A fare da sfondo al racconto è la relazione amorosa tra Federico e Gaia, seducente e bellissima collega, che non è altri che la metafora dell'amore profondo e disinteressato del protagonista per la natura e la Madre Terra. -
Donne bambine, colonne e regine
"Mi auguro che tanti, attraverso le scintillanti rime di Marco, piuttosto che attraverso le mie narrazioni di viaggio, possano riscoprire il fascino seduttivo del bello della vita nelle sue espressioni più ampie, superando il greve e il cupo di una materialità spesso stringente e angosciante"""". Dalla prefazione di Paola Lauretano." -
L' inganno della realtà
Charles Wilson ha tutto quello che si potrebbe desiderare: un buon lavoro, una bella casa, una ragazza che lo ama. Ma la vita non è sempre come appare e a Charles il suo mondo perfetto comincia a stare stretto. Le certezze, precariamente costruite, iniziano a vacillare e a sgretolarsi come un castello di sabbia, granello dopo granello, fino a condurlo, in un freddissimo giorno di dicembre, a un bivio: gettarsi nelle gelide acque del lago Champlain e farla finita o scegliere la vita a ogni costo? Giunto al punto di non ritorno, l'incontro con un bizzarro clochard dà inizio a un lungo flashback in cui il protagonista racconta le vicende che lo hanno condotto alla terribile decisione: la fuga dal paese d'origine, l'arrivo a New York, l'incontro con una donna bellissima e affascinante, intrighi e misteri, gioie e delusioni, amore e sofferenza. -
Amico del cuore
I ragazzi del muretto sono un'istituzione degli anni '80/'90, quando non esistevano gli smartphone e la PlayStation, quando ancora si scendeva in piazza a giocare a pallone o al parco per divertirsi a nascondino. I ragazzi del muretto sono quelli che si volevano bene, che si chiamavano per soprannome, quelli che ti venivano a citofonare chiedendo a tua madre il permesso di farti scendere. I ragazzi del muretto sono gli stessi anche dopo il passar delle stagioni, e nonostante i matrimoni e i figli in arrivo, non mancano mai di rinnovarsi il bene e di rifugiarsi nei ricordi di un passato spensierato, il ricordo delle loro anime di bambini. -
Scritti sotto dettatura di anima e cuore
Tutto ciò che emerge dai testi poetici di Romano Zega sono un santuario innalzato ai valori più autentici e assoluti, che dovrebbero guidare l'umanità: la famiglia, nelle figure struggenti del padre e della madre e dei suoi attuali componenti; l'amicizia; la forte attenzione rivolta ai più deboli, a coloro che più subiscono le ingiustizie e insufficienze della società. Il nostro autore instaura un dialogo ad alta tensione con 'a fatica, quella che si è costretti a vivere e a subire per poter garantire, più che la vita, la sopravvivenza, alla specie umana e risulta quanto mai affabulante e avvincente il suo dialogo-monologo con la condanna biblica, a cui l'uomo è ciclicamente sottoposto e dalla quale egli è riuscito finalmente a liberarsi, conquistando l'utilità e la felicità del superfluo, di ciò che apparentemente non rende niente, ma invece rende libera e felice l'anima, la mente, il cuore, soprattutto, che può finalmente battere all'unisono con le esigenze più naturali, elementari ed essenziali, dell'essere umano -
Cuorineri. Il direttore
Sullo sfondo di una Brindisi deturpata dal contrabbando, dallo spaccio e dalla corruzione s'intrecciano le vicende di Franco Altavilla, Luigi Narcisi e Luigi Patisso. Tre nomi reali, tre storie vere segnate da rapine, omicidi, reati penali da scontare in carcere per conto di una criminalità organizzata che sembra essere l'unica strada da percorrere per i tre protagonisti; il romanzo, infatti, sottolinea come diventare professionisti del malaffare(così li definisce l'autrice) sia la diretta conseguenza di un'infanzia dominata dalla povertà e dalla privazione, da genitori anaffettivi o violenze domestiche; di un'adolescenza in cui l'ossessione di arricchirsi diventa un bisogno impellente, così come la necessità di emergere nel ruolo di leader del gruppo. Agli occhi dei protagonisti, quindi, la vita del mafioso appare come una chiave d'accesso all'agiatezza e alla gloria a cui hanno sempre aspirato. Ben presto, però, questo stesso stile di vita ardentemente desiderato costringerà i personaggi a sacrifici sempre più grandi: la salute, gli affetti, l'integrità. Sarà proprio il richiamo di quest'ultima che porterà Narcisi e Patisso alla decisione di cambiare, di cominciare a vivere all'insegna dell'onestà, di investire in istituzioni cittadine non più corrotte, sostenendo la candidatura di Anna, ex-compagna di classe di Narcisi, come sindaco di Brindisi. Da questo si evince il punto cruciale di tutta la narrazione: il destino della città e quello dei protagonisti sono uniti da un legame inscindibile: così come l'ambiente ha determinato le loro scelte di vita, il loro cambiamento etico contribuirà a salvare Brindisi, a liberarla dall'alone di corruzione che la sta lentamente annientando. -
La danza della vita
Alma è una donna alla continua ricerca di una felicità che mai si concretizza realmente davanti ai suoi occhi. Privata sin da piccola dell'affetto dei genitori, dopo un vano tentativo di fuga, decide di lasciare la sua famiglia all'età di 18 anni, con l'intento di non lasciarsi modellare secondo il volere di sua madre. Dopo un soggiorno di tre anni presso una zia paterna, in cui stringe un forte legame con lo zio ""Lu Baruni"""", Alma decide di prendere in mano le redini della sua vita e trasferirsi, a causa della dipartita di quest'ultimo. Ma il destino beffardo non avrà riserve sulla giovane donna: Alma si ritroverà rinchiusa nella """"prigione"""" di un uomo ingannevole, e sperimenterà il vero dolore quando la """"signora nera"""" le porterà via gran parte della sua famiglia. Sarà, però, tutta questa sofferenza che permetterà ad Alma di chiedersi davvero quale sia il senso della vita e a trovarlo, seppur in maniera fugace."" -
35.000 piedi
Cos'hanno in comune una nave che salpa dal porto di Reykjavik e un aereo in partenza da New York per Roma? Un fatto delittuoso ammantato come disgrazia naturale avviene a 35.000 piedi, le storie dei passeggeri si intrecciano in un susseguirsi di misteriosi eventi e relazioni oscure, prima, durante e dopo il volo. Depistaggi e doppi giochi si frappongono tra il vice Questore e la verità, una storia raccontata da due protagonisti di una vicenda che ha dell'impossibile in un crescendo di suspense e colpi di scena. Gli interessi privati, l'amore e gli affari in una vicenda che lascia con il fiato sospeso fino all'ultimo, inatteso accadimento. -
Indelebile come un tatuaggio
Uccio è soltanto un bambino quando la sua famiglia, spaventata dagli ultimi rivolgimenti politici, scappa dalla natia Istria per trasferirsi a Napoli. Da quel momento in avanti i suoi occhi vivaci capteranno tante ingiustizie e tante verità nascoste che gli resteranno impresse nel corpo e nella mente. La curiosità lo spingerà a vivere Napoli come una matrigna, prima, e come una madre amorevole seppur capricciosa, in seguito. La sua è una Napoli viva e pulsante, in cui tradizione e innovazione s'incontrano e scontrano continuamente. Una Napoli chiaroscurale, in cui la criminalità è un elemento spaventosamente reale ma non esclusivo, la cui crudeltà viene bilanciata dall'infinita generosità degli umili e degli ultimi. Femminielli e prostitute, con la loro partecipazione, tra le altre cose, alle Quattro Giornate di Napoli, sono, infatti, tra le figure ispiratrici di Uccio, che riesce a vederle in tutta la loro umanità, al di là del ruolo marginale in cui sono relegate. A fargli da mentore in questo nuovo mondo il suo vicino di casa, John Smith. Sarà lui a trasmettere ad Uccio gran parte delle caratteristiche che lo renderanno l'uomo che poi diventerà, raccontandogli il proprio vissuto, spingendolo a vedere oltre l'apparenza delle cose e a credere in valori autentici. Soltanto ascoltando il diverso e accettandolo senza giudicarlo, Uccio potrà, infatti, capire veramente il proprio cuore e accoglierne le direttive, liberandosi da ogni egoismo e vanità. La storia di Uccio, dunque, è la storia di un'anima che, attraverso gioie e dolori, impara il vero valore dell'amicizia, dell'amore e della compassione, superando le barriere e i condizionamenti che impediscono sovente all'uomo di trovare la pace. Il ricordo di tutto ciò che ha visto e vissuto, e in particolare della perdita di Elvira, però, resterà per sempre vivido sulla sua pelle, indelebile come un tatuaggio. -
La città insensibile
Carmine Zamprotta affronta le problematiche di Napoli, rappresentata come una città ""insensibile"""" di fronte all'ascesa al potere della criminalità organizzata e sorda ai bisogni della società. Le infiltrazioni camorristiche, presenti ormai in ogni strato e settore, sotto l'occhio accomodante di politica e istituzioni, sono un elemento di causa-effetto che scatena e crea quanto di mortale e fetido c'è e può esserci nella cittadina partenopea e in tutta Italia. Con lo stile diretto tipico di un'inchiesta giornalistica vengono analizzati avvenimenti crudi e spietati accaduti negli anni e che ancora oggi restano ben saldi nella memoria di chi li ha vissuti o di chi ne è stato spettatore. Un quadro clinico di argomenti di questi tempi scottanti, ma allo stesso tempo di estrema rilevanza per sanare le patologie che alterano la normale esistenza di una buona società."" -
Aspettando il treno di mezzanotte
In una stazione ferroviaria, Arturo Maria Vidal aspetta il treno per Venezia. Nell'attesa viene affiancato da un uomo sconosciuto, uno psicologo. Egli non si presenta, ma dice di avere una dote innata: leggere nella mente delle persone, e, tramite ciò, conoscere le storie di ognuno di loro. Inizia così un soliloquio da parte dello sconosciuto, nel quale racconta agghiaccianti vicende, storie insabbiate di Arturo, ma lui, dal canto suo, non proferisce parola né tenta di discolparsi. Il tempo scorre, il treno si sta avvicinando e lo psicologo incalza con il suo racconto. Improvvisamente, però, il fischio del treno è affiancato da un altro rumore. -
Il filo di poesia
"Tanti altri sono i momenti, i luoghi, i pensieri, le emozioni che compongono Il filo di poesia, un filo che appare sottile ma è resistente e fiero, complesso e leggero, profondo e lucente."""" (dall'introduzione di Enrico Inferrera) """"Sono dense di luce e di malinconia, le poesie di Angela Procaccini. Sono delicatissime e avvolgenti, come seta. Angeli reduci da un qualche martirio, momenti redenti dal tempo del dolore."""" (dalla prefazione di Tjuna Notarbartolo) """"Angela va oltre la sua sensibilità di docente e studiosa, trovando negli scritti e nelle poesie un fuggente mondo desiderato, ricco di emozioni ma anche di sofferenza."""" (dalla postfazione di Aldo Capasso)." -
Te lo dico da Nobel
È il gennaio 2007 quando il neo-senatore Razzi compie il primo di una fortunata serie di viaggi in Corea del Nord. Comincia così, ""con una risata"""", il rapporto di amicizia che ancora oggi unisce Antonio Razzi e il paese di Kim Jong-un, ed è col sorriso che, in queste pagine dirette e sagaci, tale rapporto viene raccontato. Si tratta di un legame umano, prima che istituzionale, come quelli che Razzi sa instaurare con ogni suo interlocutore. Memorie pubbliche e private si intrecciano - dalla commozione condivisa con la moglie Maria Jesus dinanzi a Papa Francesco alle trasferte in oriente come """"mediatore commerciale"""", dalla nostalgia per la militanza berlusconiana alla tensione per la minaccia nucleare e il recente braccio di ferro tra USA e Nord Corea... Tra un'argomentazione politica e un aneddoto calcistico, emerge il profilo di un uomo sempre e comunque coerente con se stesso, generoso e incline al dialogo, doti oggi tutt'altro che scontate. Un testimone del nostro tempo, insomma, che si racconta ancora una volta con garbo e autoironia, convinto che con l'ottimismo, l'empatia e una buona dose di faccia tosta si possa ottenere tutto. O quasi...""