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Nella mente e nell'anima
" Tutti sono avvolti nella noia quotidiana e cercano di sfuggirla. In quelle onde satellitari c'è tutto il reale della vita che stai vivendo... io ogni mattina guardavo questo film, a cui avevo dato anche un titolo 'Il sale della terra'. Me lo guardavo come se fossi in attesa nell'aeroporto di Hong Kong, sì, in quella moltitudine non c'era solo noia, c'era il sale della terra, quello che riavvolge il carillon del nostro pianeta.""""" -
Il Sud selvaticamente civile di Francesco D'Episcopo. Contributi di allievi e amici
Migliaia i libri da lui posseduti e altrettante le pagine da lui scritte in volumi, saggi, articoli, perché è anche un valente giornalista, al quale è stato assegnato, per la specifica categoria, qualche premio importante. Quanto, poi, a premi e riconoscimenti, sono stati molteplici, e molti di alto prestigio insieme a personalità del mondo della cultura, come Roberto De Simone, Riccardo Muti, Vittorio Sgarbi e altri. Che dire di più? Non resta che incontrarlo e conoscerlo di persona, anche se solo in parte, in questo libro, al quale molti altri dovrebbero seguire per poter abbracciare tutto ciò che ha ideato e fatto, con l'autenticità di un uomo di avanguardia, che ha cercato di abbattere ogni steccato, ogni confine, in pieno anticipo sui tempi, spesso stupidi e ignoranti. -
Myrrha. Il dono del Sud
"Myrrha. Il dono del Sud"""" raccoglie una selezione degli articoli pubblicati online nei primi due anni di attività. Come la webzine, così la presente opera racconta un Meridione d'Italia distante dagli stereotipi, con l'aspirazione a voler creare una nuova memoria sul Mezzogiorno, inteso quale centro dell'area euro-mediterranea, anziché come periferia di un'Europa produttiva. Gli scritti dei molti Autori dalle eterogenee esperienze professionali e di vita mettono in luce, dunque, le eccellenze intellettuali, artistiche, imprenditoriali, culturali, del patrimonio architettonico e naturalistico del nostro Sud restituendo dignità a quanto, nel tempo, non ha goduto dell'attenzione dei media al pari delle denunce." -
Un senatore possibile
Un linguaggio semplice, colloquiale, un siparietto al profumo dell'informalità - all'insegna della provocazione e dell'ironia intelligente, sagace, lontana da ogni retorica - che svela grandi verità. Antonio Razzi firma un flusso di coscienza, uno spaccato di ricordi e di stralci di vita che pone al servizio del lettore per far luce sul valore sostanziale della democrazia, e che stigmatizzano la distanza tra teoria e prassi, tra luoghi comuni e verità, delineando in modo ironico il profilo dell'uomo Possibile. Del senatore Possibile. ""Un senatore possibile"""" offre scenari diversi a chi sa mettere in discussione le proprie convinzioni, regalando il beneficio del dubbio e di nuove consapevolezze a chi, a prescindere dall'orientamento politico, sia disposto a interrogarsi sull'altra faccia della verità. Perché, in fondo: """"Lui cosa ne sa?""""."" -
La macchina anatomica
Nel 410 il condottiero visigoto Alarico si spegne nel suo accampamento a Cosenza. Dopo aver seppellito il suo corpo, i Visigoti riprendono la marcia sotto la guida del general Ataulfo. Nel giugno del 1740 l'architetto Angelo Aquilani si sveglia in una fredda cella del Maschio Angioino della Napoli di Don Raimondo di Sangro, incredulo e inconsapevole delle motivazioni che si celano dietro al suo rapimento, e terrorizzato dalla presenza del feroce coccodrillo che si aggira nelle acque del fossato. Sullo sfondo di una Napoli esoterica, che abbraccia diverse stirpi accomunate da un misterioso filo conduttore, Angelo scopre di avere tra le mani qualcosa di scottante, su cui il re, la Chiesa, i Templari e gli inglesi non vedono l'ora di mettere le mani. Lucio Sandon firma un romanzo esoterico accattivante e ricco di colpi di scena, che tengono il lettore in sospeso fino all'ultima pagina, grazie all'originalità di una penna che trasuda cultura, fantasia e mistero. -
La saggezza è l'ultima illusione
L'aforisma è una goccia distillata di saggezza o l'accensione di una luce, provvisoria e parziale, nel buio delle illusioni esistenziali? Poesia senza lirismo, filosofia senza sistema, dottrina senza credo, l'aforisma è un frutto maturo colto lungo il viaggio dal viandante libero e curioso del mondo. -
L' Europa che conta
Che siano tutti gli Stati europei ad avere i sensori aperti a cogliere le grandi opportunità di un rinnovamento condiviso non solo economico, ma anche culturale. Perché questi sono i grandi valori che in ogni tempo hanno aperto nuove strade per l'umanità. Che siano proprio i giovani a prendersi cura del loro ravvicinato futuro, perché è nella vita la sua continuità, e nell'evoluzione la crescita economica e culturale. Per questo si diano da fare le politiche europee a conquistare nuovi spazi nella scacchiera del mondo, e siano le idee a correre più velocemente per raggiungere quelle mete sempre più ambite e lontane. E infine sia la poesia, e le arti tutte che la stessa rappresenta, ad espandere quel profumo di gemma che tarda a venire nell'essenza che vive ancor prima del fiore. -
Napoli, amore mio. Un viaggio oltre il pregiudizio
Una grande manifestazione d'amore nasce da un atto di profondo coraggio. Valeria inizia il suo diario di bordo a Treviso, quando Napoli è la meta sconosciuta che fa spavento. Lei, che oltre ai pregiudizi ha solo il buio a darle conforto, non sa ancora che nei due anni che l'attendono scoprirà una fetta di mondo di cui ignora l'esistenza, né immagina che giorno dopo giorno, tra un vicoletto chiassoso e un'imponente chiesa, si innamorerà perdutamente della figlia del Vesuvio. Il viaggio fisico ed emotivo di Valeria oltrepassa la Napoli sporca e criminale narrata da media e stereotipi, assaporando la Napoli che sorride, che rimprovera, che scalpita, che appassiona, la Napoli che vive di un'empatia fuori dall'ordinario. Valeria Genova, la ragazza che ha suscitato l'interesse di napoletani e non, grazie al post su Facebook, firma un diario che abbatte il pregiudizio, svelando al mondo intero l'essenza di una città che va vissuta, compresa e amata. -
Quella notte a Venezia
Con il romanzo «Quella notte a Venezia» continua l'avventura professionale e personale di Luca Di Domenico, protagonista di «Tutti i colori dell'arcobaleno» e a far da cornice alle sue vicende questa volta sono: Venezia, Monte Carlo, Bellinzona, Locarno, Nyon, Kiev, Makiivca, Zuhres, Donec'k, Ginevra, Milano e Napoli dove lo stesso Di Domenico si trova ad un certo momento ad avere a che fare con una realtà che lui ben conosce, ma che ha sempre evitato di affrontare... al cospetto dell'imponderabile però - proprio nella sua città - accade che le ragioni del cuore finalmente prevalendo sul suo inveterato narcisismo danno una svolta definitiva alla sua vita. -
Veleni & verità
Greta, donna colta e affascinante, è impegnata in un progetto di ricerca che la porta a Punta Pezzo, estrema propaggine meridionale della Calabria, a occuparsi di flussi migratori. Tuttavia, ai successi professionali fa riscontro, sul piano sentimentale, un rapporto travagliato con Tommaso. Questi, infatti, con una moglie ammalata e con figli, pur dichiarandosi innamorato, le ha subito chiarito che mai sarebbe venuto meno ai propri doveri coniugali. Greta, in un primo momento accetta di vivere comunque un'intensa esperienza d'amore e di sesso con lui, ma poi, desiderosa di uno sviluppo ulteriore della loro relazione, comincia a dirsi insoddisfatta e a negarsi, suscitando delusione e amarezza in Tommaso. Attorno alla loro vicenda sentimentale si sviluppano le storie d'immigrazione e d'integrazione, ma anche di dolore e sangue, di tanti altri personaggi concentrati tutti in quel lembo di terra. ""Veleni & verità"""" è, dunque, un romanzo psicologico intenso sulle relazioni di coppia, che apre squarci di verità scomode anche su temi quali l'immigrazione, l'interculturalità e il traffico di organi."" -
Stralci di vita
Il testo coglie un tratto controverso nei lineamenti delle nuove generazioni, ovvero il modo in cui il perenne stato di crisi e lacerazione interiore sia indissolubilmente fuso al senso della bellezza e dell'amore per il mondo esteriore. È così che prendono forma i ritratti dei protagonisti che tanto bene rappresentano gli slanci coraggiosi, i vizi e le contraddizioni del tempo e del contesto nel quale sono immersi, in tutta la splendida imperfezione che, da sempre e in ogni luogo, caratterizza l'agire umano. Gennaro Conte firma un testo che vede il destino, la libertà ed il senso di smarrimento rappresentare il fondale nel quale questi giovani si muovono come un banco di pesci trascinati dalla corrente, realistici, irrisolti e con una storia da raccontare. -
Iu sacciu 'na canzona di Valle e ddi Capone
La ""Canzona di Valle e ddi Capone"""" è una vecchia filastrocca che offre una chiave di lettura per svelare un mistero di Ariano: la città è stata un insediamento normanno, il popolo arianese parla un dialetto provenzale. L'autrice si pone sulla scia dei medievali trovatori provenzali per innalzare il proprio canto di rabbia e d'amore nei confronti della sua patria, vilipesa e tradita nelle sue più autentiche aspettative."" -
Nel nome di Allah
Yarmouk, sobborgo a sud di Damasco, era una casa, più che un rifugio, per i profughi palestinesi, prima che la guerra civile ne facesse un luogo di disperazione e di morte. Questo racconto non è comunque la storia di Yarmouk. Non è neanche la cronaca di un genocidio, tanto meno un saggio sulla guerra siriana, né sulla follia di uomini che si combattono nel nome di Allah, o di una fede, qualunque essa sia. Molto più semplicemente, l'autore ha cercato che le parole, quelle scritte, quelle che rimangono, parlassero di un amore. In apparenza, una storia comune, una come tante nel mondo. In realtà una storia straordinaria perché, a distinguerla dalla altre, parla di un amore nato in quel campo, a Yarmouk, fra le macerie e il dolore di una città in agonia, metafora di come la vita riesca sempre e comunque, anche nei luoghi più martoriati e dimenticati, a vincere sulle persecuzioni e la morte. Un racconto che lascia con il fiato sospeso fino all'ultima pagina, dando al lettore l'impressione di essere in quel campo, a Yarmouk, testimone oculare di una guerra terribile in cui, al di là di ogni giustificazione addotta dagli schieramenti che si confrontano, sembra essere la popolazione civile, inerme e pacifica, la vittima designata. -
Sogno d'amore
Per ora, abbandoniamoci al ritmo flessuoso delle sue parole, coltivando con lei quel sogno d'amore, che va innaffiato ogni giorno con l'acqua sorgiva della sorpresa e della meraviglia, come nel sogno del napoletano pastore Benino, non a caso dalla nostra autrice citato. Prefazione di Francesco D'Episcopo. -
Flusso
Nella successione dei racconti, si affollano le vicende di individui diversissimi tra loro e che a un primo sguardo sembrerebbero non avere nulla in comune: Luigi, che non ha mai finito il liceo e vive travolto da una perenne condizione umana di sconfitta e d'impotenza; Adriana, che si sente sull'orlo di un baratro che nemmeno riesce a descrivere e che cerca di destreggiarsi tra una situazione famigliare complicata e i mille dubbi sulla sua storia d'amore con un ragazzo più giovane di lei; Gianni che, rimasto su una sedia a rotelle dopo un brutto incidente, deve combattere ogni giorno per non lasciarsi andare; e ancora, Valerio, che combatte da anni con la depressione a seguito della morte della moglie, e Padre Corrado, che ormai ha perso perfino la fede, oltre che la speranza. Storie tanto diverse si intrecciano tra loro, legate indissolubilmente da una sensazione di inadeguatezza, che porta a interrogarsi sul senso profondo della vita, sul suo significato più intimo e sul desiderio costante di conoscere e conoscersi di più. Alcuni racconti hanno protagonisti comuni e, quindi, il raccordo è alquanto immediato. Tuttavia, il filo che lega tutto è sempre ben visibile perché tutti i racconti si muovono sempre intorno ad individui posizionati, momentaneamente o definitivamente, sul limite di una sofferenza psichica, sociale, affettiva o altra. Sono storie di perdenti, perdenti in differenti ambiti ed in vario modo, ma pur sempre unici portatori del senso profondo della vita. Alessandro Antonaia affronta un viaggio nell'io di ogni suo personaggio, penetrando nella sua psicologia ed esprimendo in maniera chiara, ma mai scontata, il profondo malessere che ognuno di essi vive nella sua quotidianità. -
Le lancette spezzate
"Ci sono notti in cui il tempo si ferma. Poi, quando riprende a correre, niente è più come prima"""". La spensieratezza e la quotidianità della vita di un bambino di otto anni si fermano improvvisamente in una notte di maggio del 1978, quando apprende che il padre, un giornalista investigativo che lavorava al quotidiano """"XX Secolo"""", si è suicidato lanciandosi nelle acque del Po, a Torino. Vent'anni dopo, Giovanni Parente, divenuto ormai adulto, andrà alla ricerca dei motivi di quel terribile gesto che continua a pesare come un macigno sulla sua esistenza: leggerà gli articoli scritti dal padre negli ultimi mesi della sua vita, conoscerà colleghi, amici e confidenti del genitore che gli mostreranno, pian piano, i tasselli di un puzzle difficile da ricostruire. Entrerà, così, nel tunnel del più grande mistero della storia della Repubblica Italiana: il sequestro e l'omicidio del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. Antonio Pesca firma un romanzo storico dalle tinte gialle il cui protagonista, riportando indietro le lancette dell'orologio spezzatesi in quella notte di maggio, scoprirà alcune verità inenarrabili che cambiarono la storia politica dell'Italia." -
Un alieno sulla terra
Alba è una figlia, una madre, una donna che non ha mai conosciuto l'amore o qualsiasi forma di affetto familiare. Il suo diario è uno sfogo intimo e autentico, il racconto biografico di una vita tormentata e oltraggiata vissuta sempre in remissività. Un'infanzia difficile e un matrimonio che si trasforma presto in un incubo la spingono a considerarsi un ""alieno"""" costretto a vivere in un mondo dominato dalla prepotenza e dall'indifferenza. Una storia raccontata per dare coraggio e speranza a chi, come lei, è costretto a vivere in silenzio una vita da """"alieno sulla terra""""."" -
Di nome Pupetta
La speranza e la forza di resistere alle avversità sono le protagoniste di questo racconto che ci porta indietro nel tempo, durante il periodo interbellico italiano. Tramite le dettagliate descrizioni dell'autrice entriamo nella casa di via Caracciolo, sul lungomare di Napoli, abitata dalla numerosa famiglia di Pietro e Ninetta, coppia elegante e raffinata, ammirata per stile e generosità, benvoluta da tutti. Nonostante la crisi portata dalla prima guerra mondiale, la famiglia di via Caracciolo riesce ancora a sorridere grazie all'arrivo di una bambina, ""Pupetta"""", simbolo di rinascita, che con i suoi occhi grandi e vivaci guarda speranzosa al futuro. L'autrice dà molta importanza al ruolo della casa, simbolo di quotidianità e di gioia, ma anche luogo di memorie e di dolore. Ed è proprio in questo periodo di crisi che la famiglia, simbolo di una società ormai abbattuta e in rovina, ritrova la speranza: Pupetta, ormai cresciuta, torna a illuminare la vita della famiglia, rappresentando così l'inizio di un nuovo cammino e il desiderio di creare un futuro sereno, nonostante tutto."" -
Annarè
Con un racconto che ha del vero, perché possibile, che rapisce con i suoi toni spesso acuti, che mischia il tenero al feroce, Paola Somma scrive dell'""assurdo e atavico gioco delle parti che attanaglia il Sud"""". Un gioco difficile fatto di segreti, padroni, famiglia, sentimenti, che si ripercuote sulle vite e sul destino dei suoi partecipanti e su Annare'. Lei, """"libera come il vento"""", con i suoi pochi anni e la sua sensibilità, dalla quale dipenderà il tragico epilogo della storia."" -
Notti magiche
Il testo è un intricato susseguirsi di ricordi che sembrano riprendere vita, di immagini e suoni che si ripetono svegliandosi dal torpore del tempo. Si tratta di un viaggio nel mondo del calcio, partendo dai singoli protagonisti fino ad ampliare l'orizzonte verso intere nazioni che, in questi undici uomini, si riconoscono. Il velluto verde diviene il campo di battaglia che, vero terreno di disputa, regala o sottrae gioie ai suoi guerrieri. Leggendo questi racconti si può provare ancora una volta la magia di notti e di sogni che rappresentano l'elisir di lunga vita per coloro che amano questa disciplina. Con una intervista a José Altafini.