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Perché e come osservare nel contesto educativo: presentazione di alcuni strumenti
Per l'insegnante l'osservazione deve poter essere: un addestramento che aiuti a costruire un ""occhio"""" sensibile e capace di vedere e di capire; una pratica quotidiana, divenuta spontanea attraverso l'addestramento, che consente di individuare i criteri per l'intervento; uno strumento da usare in modo sistematico per la programmazione e la verifica."" -
Interazione e conflitto. Bambini «aggressivi» e adulti in difficoltà
Attraverso l'analisi di alcuni comportamenti di bambini da zero a sei anni, osservati nel contesto educativo, il testo descrive come si struttura la competenza sociale infantile. Viene evidenziato il significato evolutivo del conflitto e si apre una riflessione sul ruolo dell'adulto come mediatore della relazione. Il lavoro si chiude con alcune considerazioni sul mondo di affrontare situazioni problematiche, attraverso la discussione del caso di un bambino considerato particolarmente aggressivo. -
OLC Operazioni logiche e conservative
Progetto MS. Dal pensiero intuitivo al pensiero operatorio concreto: prove per la valutazione del livello di sviluppo. -
L'intervento del pedagogista clinico nelle difficoltà di apprendimento
Il testo vuol offrire un contributo operativo a tutti i pedagogisti che operano in ambito clinico e si occupano con professionalità delle difficoltà di apprendimento. In maniera semplice viene illustrato il percorso clinico nelle sue varie fasi: osservazione, valutazione, progettazione e realizzazione di interventi pedagogici, consulenza alla famiglia, consulenza agli insegnanti. In appendice vengono proposti materiali operativi indispensabili durante le varie fasi di lavoro. Inoltre il testo è arricchito dalla presentazione di alcuni casi clinici che, pur presentando caratteristiche ed età diverse, hanno in comune difficoltà riconducibili a problematiche emerse durante il percorso scolastico. Il metodo di lavoro presentato è il frutto dell'esperienza che l'autrice porta avanti da più di un ventennio all'interno di una struttura psico-medico-pedagogica riconosciuta dalla regione Toscana; il lavoro clinico è arricchito dall'attività di consulenza pedagogica rivolta ai genitori e agli insegnanti che aiutano i bambini in difficoltà. -
Prospettiva inclusiva e percorsi di vita
Prospettiva inclusiva e percorsi di vita, un binomio dinamico, una formulazione debole che aiuta a stemperare la percezione che l'inclusione sia un evento e che gli itinerari esistenziali delle persone con disabilità e delle loro famiglie possano essere ""architettonicamente"""" strutturati. Il libro propone una riflessione su come questi temi sono stati affrontati, rispettivamente, nella cornice di un progetto triennale di cooperazione internazionale volto a promuovere l'educazione inclusiva e nel contesto di una ricerca sulla storia locale dell'integrazione condotta nel nostro paese. La progettualità pedagogica e l'accompagnamento nei luoghi dell'educazione e della formazione sembrano poter acquisire maggiore respiro e una più stretta pertinenza rispetto ai bisogni, ai desideri, ai vissuti delle persone, se assumono l'inclusione come orizzonte e l'intenzionalità che si esprime nelle singole storie come forza propulsiva della partecipazione sociale."" -
Promuovere consapevolezza. Esperienze di formazione tra ricerca e pratica educativa
Il volume affronta il tema della formazione degli educatori dei servizi per l'infanzia. Vengono presentate e discusse esperienze di formazione e di ricerca sulla formazione della professionalità educativa attraverso le voci dei soggetti coinvolti in questi processi: educatori, tirocinanti, tutor, supervisori, formatori e ricercatori si interrogano, da angolazioni e posizionamenti diversi, sul rapporto tra intenzioni e pratiche educative, sui modi, gli strumenti e i percorsi che promuovono consapevolezza intesa come pensiero riflessivo e critico sull.azione educativa. -
2+2 diverso da 4. Stare insieme tra bambini al nido. Il valore di crescere in gruppi di età «mista»
Il Comune di Cinisello ha scelto come modalità organizzativa per i suoi nidi, le sezioni ""miste"""" per età. La sperimentazione è stata oggetto di formazione del personale ed è stata occasione per approfondire il tema del """"gruppo infantile"""". Il volume riporta i risultati della """"ricerca-azione"""" sullo sviluppo delle relazioni tra i bambini e sulle modalità organizzative per età miste."" -
«Persone chiave» al nido. Costruire rapporti di qualità
All'interno di questo volume viene proposta una approfondita discussione sul significato di un modello di lavoro basato sulla figura di riferimento, contestualizzandola all'interno degli approcci teorici che valorizzano il nido come luogo privilegiato di relazioni sociali. Gli autori suggeriscono che i bambini, fin da piccolissimi, hanno bisogno di modalità di rapporto speciali nel momento in cui sono accuditi da persone diverse dai loro genitori, che li ""mettano in condizione"""" di affrontare la vita. Presentano inoltre le ragioni dell'approccio basato sulle """"persone chiave"""" e ne descrivono i benefici per tutti quelli che ne sono coinvolti. Spiegano come ogni nido possa sviluppare un tale metodo, nella misura in cui uno o due operatori, pur non assumendo mai il ruolo proprio del genitore, rispecchino ciò che i genitori farebbero normalmente: essendo speciali per i bambini, aiutandoli a organizzarsi nel corso della giornata, pensando a loro, conoscendoli a fondo e a volte anche preoccupandosi per loro. Tutte queste azioni permettono a ogni bambino di stabilire un collegamento forte tra casa e nido. La persona che ricopre questo ruolo è la persona chiave del bambino. La creazione di un ambiente in cui tutto ciò avviene esprime l'approccio """"persona chiave""""."" -
Gli spazi e i materiali nei servizi e nelle scuole per l'infanzia
Il volume Gli spazi e i materiali approfondisce il tema della progettazione e dell'organizzazione degli spazi e dei materiali nei servizi e nelle scuole per l'infanzia. Il testo analizza da un punto di vista teorico l'assunzione di rilevanza del tema nell'evoluzione del pensiero pedagogico e ne illustra lo sviluppo nelle sue tre dimensioni chiave: pedagogica, comunicativa e abitativa. Vengono quindi delineate le attenzioni nella cura e nella gestione degli spazi e dei materiali che possono favorire l'intervento educativo, promuovendo la crescita dei bambini e il benessere di tutti coloro che abitano quotidianamente tali servizi. Infine, il testo illustra alcuni strumenti metodologici e progettuali utili per ripensare e condividere all'interno del gruppo educativo orientamenti e pratiche relativi agli spazi e ai materiali nel contesto educativo. -
Questo esperimento deve essere fatto. E lo sarà. Bambine e bambini: percorsi di educazione alla differenza di genere
Questo volume racconta le esperienze di sensibilizzazione nelle scuole dell'infanzia di Prato sui temi delle differenze di genere e del contrasto agli stereotipi. -
Coordinamento pedagogico e servizi per l'infanzia
Il coordinamento pedagogico costituisce uno strumento fondamentale per consentire ai servizi per l'infanzia di avere una loro continuità di esperienza e quindi di compiere un salto di qualità. La presenza di questa struttura di tipo tecnico, fra l'altro, favorirebbe in maniera consistente la prospettiva dell'integrazione dei servizi per l'infanzia e di quelli educativi più in generale, unitamente al miglioramento della loro qualità ed efficienza. L'esigenza di un coordinamento organico fra le diverse strutture formative pubbliche - e oggi anche private - è stata rilevata, d'altra parte, anche a livello internazionale. Acquisita questa consapevolezza, comunque, il raggiungimento di buoni risultati non può essere dato per scontato, vista la difficoltà di individuare con precisione le caratteristiche di questa nuova professionalità. Per questo motivo, il volume intende contribuire alla definizione delle funzioni del coordinatore, la cui professionalità appare, in effetti, incerta e difficile, poiché si fonda su competenze quanto mai diversificate, che si riferiscono ad aspetti fondamentali della vita del nido. In ogni caso, la struttura del coordinamento pedagogico e la figura del coordinatore sono elementi essenziali per la costruzione di un sistema integrato dei servizi per l'infanzia che - rispondendo ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie - possa dare un contributo importante al processo di crescita e di modernizzazione di questo nostro paese. -
Didattica del nido d'infanzia
Questo volume intende proporre un'analisi dei metodi e degli strumenti che dentro i nidi trovano espressione attraverso il lavoro quotidiano delle educatrici. In particolare l'idea del libro è quella di delineare una didattica del nido intesa come insieme di buone prassi orientate da principi e valori che ne sostanziano e ne fondano la sostenibilità pedagogica. Lontani dall'idea di una didattica intesa come insieme rigido e scarsamente flessibile di metodi operativi, il volume delinea un profilo del lavoro al nido che è insieme prassico e teorico, orientato al ""fare"""" ma fondato su un pensiero sempre vivo e attivo, con l'intenzione di offrire a tutti coloro che gravitano intorno a questo universo la possibilità di una riflessione attiva e partecipata, che investa tutti gli aspetti della quotidianità nei servizi. Frutto di studio e riflessione, ma anche di un costante e lungo lavoro sul campo, il presente volume si configura, quindi, come uno strumento con cui contribuire a che il """"fare"""" quotidiano possa sempre più essere il frutto di intenzionalità e riflessività professionale."" -
Educare alla diversità sociale, culturale, etnica, familiare
È passato ormai molto tempo dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo che ha riconosciuto, in questo modo, uno status giuridico al diritto all'identità, al rispetto del contesto culturale di ogni bambino e all'insegnamento della tolleranza. Nella pratica, però, l'educazione si è mossa con la lentezza di una tartaruga e ci sono ancora tantissime conoscenze da approfondire e diffondere per poter educare i nostri bambini nel suo spirito. Il termine ""diversità"""" include la lingua, il sesso, le caratteristiche fisiche, l'origine sociale e la religione. Gli educatori influenzano molto il modo in cui i bambini concepiscono la diversità. Le strutture educative collettive, le strutture educative familiari e la scuola costituiscono i luoghi nei quali il bambino muove i primi passi nella società e fuori della famiglia. Si tratta di passaggi tra la sfera privata e la sfera pubblica, di luoghi nei quali il bambino può vivere le prime esperienze sociali e dove riceverà e costruirà le prime rappresentazioni della società in cui entra, che gli comunica o meno un messaggio di benvenuto."" -
Qualità del nido e autoformazione riflessiva
Un percorso di qualità al nido: l'organizzazione degli spazi, l'intreccio tra le diverse professionalità di chi lavora al nido, le metodologie di lavoro, la dimensione della cura. -
Psicomotricità e riabilitazione. La qualità del sistema integrato pensieri e interventi di Cecilia Morosini
Negli ultimi anni con sempre maggiore vigore si assiste al tentativo, da parte degli studiosi della psicomotricità e degli operatori che la applicano, di promuovere processi di chiarificazione su questa tecnica, i suoi obiettivi, le sue prassi operative ecc. Ed è proprio in questa linea di pensiero e di ricerca che si inscrive questo volume, dedicato al pensiero di Cecilia Morosini, che vuole contribuire a ridurre, almeno parzialmente, la confusione. Per facilitare la lettura e favorire la comprensione del testo riteniamo sostanziale esplicitare le linee guida che ci hanno portate a proporre questa selezione di scritti: il volume è organizzato in una trentina di contributi che percorrono tutta la linea evolutiva del pensiero morosiniano sulla psicomotricità. L'esposizione avviene secondo una scelta cronologica: dai primi lavori del 1970, agli ultimi, degli anni 2000. È particolarmente dettagliata l'evoluzione del pensiero teorico clinico mentre i contributi tecnico applicativi, nelle diverse utenze, sono più contenuti. Questa scelta è motivata dall'obiettivo espresso precedentemente: contribuire alla chiarificazione del ruolo clinico terapeutico della psicomotricità oggi ed in questo senso la riflessione teorica è particolarmente sostanziale e sostanziante. Grande attenzione viene posta anche al tema della formazione dello psicomotricista. -
Shopping d'identità. Consigli per gli acquisti
Non passa giorno in cui ciascuno di noi, in modo più o meno consapevole, non sia sottoposto a migliaia di spot soprattutto attraverso la televisione. La pubblicità moderna per riuscire a vendere un prodotto, cerca di indurre nel consumatore il bisogno di quest'ultimo associandogli dei valori attinti dall'immaginario collettivo, a cui tutte le persone generalmente aspirano, come ad esempio la bellezza, il successo, il potere, la salute. I media, essendo mezzi di trasmissione di valori, attraverso gli spot offrono input per costruire la propria identità e propongono risposte alle domande di senso, ovvero chi siamo, a cosa aspiriamo, cosa conta davvero per noi. In adolescenza, dove la spinta alla ricerca di sé è prioritaria e imprescindibile e dove l'angoscia di pensare di non valere rischia di prendere il sopravvento rispetto alla fiducia delle proprie capacità e possibilità, soprattutto quando non si è riconosciuti come i primi in qualche abilità fi sica, scolastica o sociale, recarsi al supermercato per fare shopping d'identità consente di limitare la sensazione spiacevole, tipica dell'età, di sentirsi vuoti e inadeguati. In questo libro illustriamo i modelli identitari, a nostro parere, più frequenti che vengono proposti dalle pubblicità video di prodotti alimentari a preadolescenti, adolescenti e ai loro adulti di riferimento. -
Diventare testimoni. Riflessioni e percorsi per la Giornata della Memoria a scuola
Dedicare un giorno alla riflessione sulla Shoah ha ancora senso? E ha senso nella scuola di oggi, multimediale, multiculturale, plurale? Il testo intende fornire una riflessione sul rischio che la Giornata della Memoria si riduca a un ritualismo poco significativo se non viene considerata come una sorta di visore critico da applicare a tutta l'esperienza scolastica dei bambini e dei ragazzi. L'idea è allora che gli scolari e gli studenti affrontino i temi relativi alla Shoah riportandoli all'attualità con una lettura critica dell'esistente (un esempio: riflettere sullo sterminio dei disabili nella Germania nazista deve portare a uno studio sulla presenza o meno di barriere architettoniche nella nostra scuola). Le proposte vengono declinate a partire dalla specificità psicopedagogica e didattica della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado, indicando strategie e consigli differenziati per età. Il tutto è presentato in un'ottica interdisciplinare, proponendo che il 27 gennaio costituisca un'occasione per mettere alla prova programmazioni didattiche ed educative più ampie attorno ai temi-chiave della Giornata della Memoria. -
Sostenere senza sostituire. I cambiamenti sociali e culturali e i servizi educativi per l'infanzia
Negli ultimi anni gli operatori in campo sociale ed educativo segnalano la difficoltà a tenere il passo con le trasformazioni culturali che influenzano le nuove generazioni di genitori. Le responsabilità genitoriali vengono interpretate e agite in modo differente dal passato, creando talvolta incomprensioni comunicative e relazionali tra famiglie e servizi. Il Coordinamento Pedagogico Provinciale di Piacenza ha provato a leggere queste trasformazioni in chiave interdisciplinare, inserendole in un quadro di cambiamenti sociali e culturali che influenza tutta la cultura occidentale. L'intento è di offrire nuove chiavi interpretative al personale che opera in campo educativo, al fine di trovare letture differenti e innovative sia sul piano concettuale che organizzativo. -
La sezione primavera: dal monitoraggio alle linee guida
Il volume, prendendo spunto dalla sperimentazione della sezione Primavera che è in atto sul territorio nazionale, e particolarmente nella regione Liguria, esamina la situazione italiana e internazionale dell'educazione precoce, allo scopo di individuare quale approccio sia prevalente: se quello centrato sullo sviluppo (Development Appropriate Practice), oppure quello per così dire accademico, centrato cioè sulle abilità strumentali, come il leggere, lo scrivere e il far di conto. L'ingresso precoce nel sistema educativo, previsto con l'introduzione della sezione Primavera, rafforza il valore di una progettualità centrata sui compiti di sviluppo: di questo paradigma vengono delineate alcune componenti, che potrebbero diventare i punti chiave del modello pedagogico della sezione Primavera, oltre che costituire elementi di riflessione per il miglioramento dell'offerta educativa prescolare nel suo complesso. -
Il piccolo Bruco Maisazio e altre storie in Toscana
In più occasioni con il Centro Studi ""Bruno Ciari"""" abbiamo cercato di promuovere la lettura con i più piccoli nel nido e nella scuola dell'infanzia. Nel corso degli anni educativi 2009-2010 e 2010-2011 abbiamo così proposto nei nidi e nelle scuole dell'infanzia di alcune realtà della Toscana (Pistoia, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Viareggio, Zona Empolese) un progetto di ricerca-azione teso a conoscere gli albi di Eric Carle e il livello di comprensione delle storie proposte dal famoso illustratore. In particolare, il progetto si è posto l'obiettivo di far conoscere a insegnanti, educatori, bibliotecari e genitori gli albi illustrati scritti e illustrati da Eric Carle e tradotti in italiano. Eric Carle è autore di molti libri che si rivolgono a bambini in età prescolare: si tratta di testi in grado di arricchire la conoscenza e l'immaginario dei piccoli interlocutori, perché affrontano tematiche e argomenti attuali tenendo conto del loro punto di vista. Un altro obiettivo importante è stato quello di realizzare con i bambini frequentanti i nidi e le scuole dell'infanzia della Toscana un percorso di lettura sui libri di Eric Carle, verificare la comprensione della storia e confrontare i risultati raggiunti, tenendo presente l'età dei bambini coinvolti, la storia letta e il contesto in cui è stata realizzata l'esperienza di lettura.""