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Tutte le ore feriscono, l'ultima uccide! di Jean-Pierre Melville
«Le Deuxième souffle è il mio film più personale. Questo può sembrare paradossale poiché è ricavato da un libro»: parola di Jean-Pierre Melville. Nonostante il successo di pubblico e di critica, ""Tutte le ore feriscono, l'ultima uccide!"""" (1966) è il film che sancisce lo strappo tra Jean-Pierre Melville e i «Cahiers du Cinema», segnando l'interruzione di un sodalizio nato alla fine degli anni Quaranta e proseguito felicemente nel decennio successivo. Con l'adattamento del romanzo di José Giovanni pubblicato nel 1958 nella prestigiosa «Sèrie noire», Melville mette finalmente a punto il suo sistema paradossale, coniugando ambiguità dei personaggi e maestosità della forma, nostalgia per la classicità perduta e trasfigurazione spregiudicata della modernità. È il """"paradosso Melville"""" che questo libro intende indagare, tracciando un profilo dei suoi tre volti, mettendo in luce la ricaduta teorica della sua prassi cinematografica e procedendo a un confronto serrato tra la materia letteraria di Giovanni e la singolare trasposizione cinematografica allestita dall""""'imperatore di rue Jenner"""". Nonché, infine, ravvisando in """"Tutte le ore feriscono""""... l'osservatorio ideale per apprezzare l'impressionante numero di contraddizioni che connotano, pur in tutta la sua ricchezza e fecondità, l'intera opera del regista."" -
Vita di Totò
Coniugando accuratezza ""scientifica"""" e felice leggerezza di stile, l'autore ripercorre tutta la carriera di Totò a partire dalla sua lontana formazione nel teatro """"leggero"""" della Napoli primo Novecento, elemento imprescindibile per la comprensione dello stesso Totò cinematografico. Ma ci parla anche della sua vita privata, degli innamoramenti, delle battaglie araldiche, delle tragedie e delle grandi felicità che hanno punteggiato e accompagnato i suoi successi professionali. E dietro la maschera, ecco allora apparire il viso austero di Antonio de Curtis, il Principe in eterna lotta con il mondo, l'uomo difficile, dolorosamente memore delle sue umili origini. Con un'incomparabile ricchezza di particolari e di notazioni (frutto delle lunghe conversazioni avute dall'autore con Liliana de Curtis e Franca Faldini), questa biografia riesce in una non facile impresa: colmare adeguatamente una vistosa lacuna nell'ambito degli studi dedicati al personaggio più popolare e """"rivoluzionario"""" dello spettacolo italiano del Novecento."" -
Dal deserto
"Dal deserto"""" perché questo ambiente meraviglioso della natura e dell'anima costituisce la parte non ancora permeata dall'Assoluto. Un Assoluto che tutti, provenienti da strade e sentieri diversi, alla fine, cerchiamo." -
Storia di un trapiantio nel Nord-Italia
È un libro autobiografico: il trapianto cui fa riferimento il titolo è il cambio di residenza, dall'esito felice, dell'autore, che nel 1963 dalla Sicilia natìa si è trasferito in Veneto, seguendo le ragioni del cuore. L'autore racconta la sua infanzia, la giovinezza vissuta - abbastanza serenamente - in collegio, le prime esperienze lavorative, l'incontro con l'amore e la scelta di trasferirsi in Veneto, insomma, una storia normale e speciale come sono tutte le storie vere, nella quale dall'inizio alla fine, l'autore fa riferimento al suo credere in Dio. Un libro coinvolgente proprio perché si racconta con grande sincerità, con la voglia di confrontarsi e di spiegare, e se una lezione arriva dal suo scrivere, è attraverso l'esempio e non per pontificazioni. -
Trasparenze
Sessanta poesie suddivise in tre sezioni compongono la raccolta ""Trasparenze"""", scritta da Maria Mozzo, artista poliedrica e sensibile che ama descrivere le cose oltre l'apparenza, attraverso sensazioni, ispirazioni e frammenti di pensiero. Un libro intenso, che diventa anche diario dell'anima."" -
San Lorenzo. Il mistero della pietra
Un romanzo che ripropone in chiave moderna le gesta degli antichi cavalieri di cui sono ricche le leggende medievali incorniciate e inserite in un contesto storico di fatti realmente accaduti. La figura di Gisle, il cavaliere, è scolpita a tutto tondo, approfondita psicologicamente, evidenziata dalle virtù morali che caratterizzano gli antichi cavalieri senza macchia e senza paura che si proponevano la conquista del Santo Graal e la liberazione della tomba di Cristo dalle grinfie e dalle mani rapaci degli infedeli. -
Esami non solo scolastici
Quanti esami dobbiamo affrontare? Tanti, e spesso. Tutta la nostra vita è un esame: scuola, sport, oratorio e associazioni parrocchiali, ambulatorio medico, ospedale, patente di guida, visita militare, matrimonio, educazione dei figli, politica, il quotidiano rapporto con i propri simili, e molti altri piccoli esami, alcuni palesi, altri meno. Siamo sottoposti ad una valutazione continua che riguarda le capacità intellettive, fisiche, professionali, le scelte, le azioni, il comportamento, il carattere. I più rigorosi, quasi spietati, sono gli esami di coscienza verso noi stessi, perché lì non ci sono trucchi né menzogne. Non puoi barare con te stesso. Non devi confrontarti con i denigratori né difenderti da accuse inventate da altri: sei solo con la tua coscienza. Non puoi essere bugiardo con te stesso. Occorre la sincerità assoluta nell'esame di coscienza, quando passiamo in rassegna le nostre decisioni, ora razionali ora istintive, gli atteggiamenti narcisistici, il contegno scorretto, gli errori, le omissioni, di cui magari ci pentiamo. -
La colomba nera
Terzo romanzo di Alberto Danieli, ""La colomba nera"""" è, come i due precedenti, un racconto sospeso tra storia e fantasia. La trama prende spunto dalla congiura spagnola di Bedmar, sviluppatasi a Venezia nella prima metà del XVII secolo, per raccontare le vicende di Ana Kevorian, una cantante bella e coraggiosa che viene costretta dai veneziani a diventare una loro spia a Roma. La vicenda si snoda tra le due città, con belle descrizioni, colpi di scena, dialoghi intensi, amicizie e amori, tradimenti e aiuti inattesi fino ad una conclusione dolceamara che sorprenderà il lettore."" -
Un balilla moschettiere in Africa Orientale Italiana (1938-1942)
Giorgio Micaglio nel libro ""Un balilla moschettiere in Africa Orientale Italiana (1938-1942)"""" racconta il periodo vissuto con i genitori in Etiopia e in Somalia, e il lungo rimpatrio via mare dopo che i coloni furono espulsi dagli inglesi. Corredato da foto di famiglia e da documentazioni d'epoca, il volume descrive soprattutto la giovinezza dell'autore, vissuta felicemente - nonostante la guerra e tutti i problemi a essa collegati - in un mondo primitivo, duro e difficile, ma al tempo stesso dolce, meraviglioso e incantato."" -
In Paradoxa Ciceronis commentarii. Testo latino a fronte
Il volume propone per la prima volta l'edizione del Commento ai ""Paradoxa"""" di Cicerone di Bernardo Lapini (Montalcino, 1430 ca. Siena, 26 giugno 1476). Il lavoro si apre con un'ampia Introduzione (con un profilo bio-bibliografico dell'autore, l'analisi della metodologia e delle fonti dell'esegesi, la sua fortuna nel Quattrocento); il testo del commento è corredato da un apparato critico e delle fonti. Il volume si chiude con due Appendici (la Lettera alla sorella, un protrettico all'amore finora inedito, e la dimostrazione dell'esistenza di Laura, contenuta nell'esegesi al Triumphus Cupidinis II=III)."" -
Bibliotheca Gregorii Magni. Manuscripta. Census of manuscripts of Gregory the great and his fortune (epitomes, anthologies, hagiographies, liturgy). Vol. 1: Aachen-Chur.
Nell'ambito delle ricerche promosse dalla Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (S.I.S.M.E.L.) riguardo allo studio della fortuna dei Padri nel Medioevo, è stato sviluppato, a partire dal 2001, un progetto già formulato da Claudio Leonardi a Chantilly nel 1982, concernente la ricezione e la diffusione delle opere e del pensiero di papa Gregorio. La ricerca, finalizzata alla realizzazione di un censimento di codici su larga scala, si basa sull'individuazione di tutti i testimoni che tramandano opere del pontefice e scritti relativi alla sua fortuna. -
I manoscritti datati della provincia di Cremona
Il volume contiene la descrizione di 47 manoscritti datati conservati a Cremona presso la Biblioteca Statale, l'Archivio Storico Diocesano, l'Archivio Parrocchiale di S. Agata e l'Archivio di Stato; a Crema presso la Biblioteca Comunale. Il catalogo è introdotto dalla storia delle biblioteche e dei fondi ed è corredato dagli indici, dalla bibliografia e da 50 tavole in bianco e nero. -
I manoscritti datati della Biblioteca Capitolare di Padova
Il volume contiene la descrizione di 79 manoscritti datati conservati nella Biblioteca Capitolare di Padova. Il catalogo è introdotto dalla storia della biblioteca ed è corredato dagli indici, dalla bibliografia e da 84 tavole in bianco e nero. -
Stilistica e metrica italiana (2017). Vol. 17
Rivista fondata da Marco Praloran promossa dal Gruppo Padovano di Stilistica con il concordo della Fondazione Ezio Franceschini - Archivio Gianfranco Contini. -
Plutarchi Chaeronensis De musica Carolo Valgulio interprete
La traduzione latina del ""De musica"""" plutarcheo, che Carlo Valgulio approntò almeno in parte prima del 1492, uscì dall'officina tipografica bresciana di Angelo Britannico nel 1507, preceduta, da un ampio Prooemium, la cui stesura finale è certamente posteriore al 1502. La duplice fatica, della quale non si conoscono manoscritti, e che precede di due anni l'editio princeps del testo greco del De musica, all'interno dell'Aldina dei Moralia di Plutarco, è dedicata a Titus Pyrrhinus, nome latinizzato del giovane chierico Tito Perini da Gazzaniga. Se la traduzione testimonia il profondo interesse maturato da Valgulio per la musica fin dagli anni '70 del Quattrocento, il Prooemium documenta la sua conoscenza diretta di testi musicologici greci, cosa assolutamente straordinaria per l'epoca. Grazie alla loro fortuna editoriale, legata all'imponente diffusione, lungo il Cinquecento, delle traduzioni di altre opere del corpus plutarcheo, i due testi, dei quali si presenta qui l'edizione critica, costituirono una fonte preziosa di notizie sulla musica greca antica soprattutto per trattatisti, teorici della musica e compositori contemporanei e successivi, i qu"" -
Stilistica e metrica italiana (2018). Vol. 18
Rivista fondata da Marco Praloran promossa dal Gruppo Padovano di Stilistica con il concordo della Fondazione Ezio Franceschini-Archivio Gianfranco Contini. -
De gestis Italicorum post Henricum VII Cesarem (Libri I-VII). Testo latino a fronte. Ediz. critica
Il volume offre la prima edizione criticamente fondata, arricchita da note di contestualizzazione e commento, dei primi sette libri del De gestis Italicorum post Henricum septimum Cesarem di Albertino Mussato (1261-1329), in cui si narrano le turbolente vicende d'Italia (soprattuto dell'Italia centro-settentrionale) dall'agosto 1313 (morte dell'imperatore Enrico VII) ai primi mesi del 1316. una posizione privilegiata è riservata a padova, patria dell'autore, impegnata in quel momento in un acceso conflitto con Cangrande della scala; ma tormentata pure al suo interno da tensioni crescenti, talvolta con esiti cruentissimi, come il tumulto dell'aprile 1314. Ricco è anche il resoconto della cruciale battaglia di Montecatini del 1315, la magnifica impresa dell'altro grande ghibellino di quegli anni, uguccione della faggiuola, descritto con finezza di analisi politica e psicologica nella sua quasi irresistibile ascesa. -
Lettere per una nuova cultura. Gianfranco Contini e la casa editrice Einaudi (1937-1989)
Dal 1937 - quando il giovane Contini viene ingaggiato per curare le Rime di Dante che inaugurano la collana diretta da Santorre Debenedetti - al 1989, il lungo sodalizio tra il filologo e casa Einaudi è ora ricostruito attraverso l'edizione completa della corrispondenza intercorsa, testimonianza di un mondo culturale ormai scomparso ma la cui eredità non ha finito di esercitare il suo impulso vitale. -
De bello Neapolitano
Il De bello Neapolitano di Giovanni Gioviano Pontano restò incompiuto alla sua morte, nel settembre del 1503. Incentrata sulla guerra di successione sostenuta da Ferrante contro Giovanni d'Angiò ed i baroni ribelli del Regno, l'opera s'inserisce nella produzione storiografica che fiorì alla corte della Napoli aragonese e che è stata di recente restituita al suo statuto ideologico e letterario. Oggetto di grande interesse per il suo valore documentario e storico-politico, oltre che per quello stilistico e letterario, essa è stata al centro di numerosi studi di varia matrice. -
Amori cortesi. Scritti sui trovatori
Il volume raccoglie venticinque saggi sui trovatori, scritti da Pietro G. Beltrami in quarant'anni di costante indagine sulla storia, le singole personalità, il senso, la rilevanza stessa di una tradizione letteraria da sempre al centro della romanistica italiana. In questo panorama l'approccio e lo stile di Beltrami si distinguono per il rigore del metodo ecdotico, la perizia dell'analisi metrica, e soprattutto per un'attenzione estrema al momento interpretativo, motore essenziale del suo interesse.