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Fam mia rider. Burle e scherzi dei bresciani di spirito
Si tratta di una serie di divertenti storielle bresciane. Si capisce fin dalla scelta del titolo: «Fam mia rider». L'espressione «non farmi ridere», il più delle volte, suona come un caldo invito a non dire scempiaggini, ma altre volte la si tira fuori proprio per sottolineare che qualcosa ci ha colpito e divertito. Gli austeri bresciani hanno un chiarissimo rapporto con ciò che esce dalla bocca. Innanzitutto dividono le faccende del mondo in «robe dè rider» e «robe dè pianser» soprattutto quando prendono in considerazione qualcuno avvertendo che quel soggetto «l'è mia dré a daga aria ai dencc». Il bresciano doc lascia perdere le tristezze - meglio non evocarle, visto che il mondo è brutto già per suo conto - ed evita «èl rider per gnent» o «èl rider sforsàt». Diventa invece felice se incontra uno spiritoso. Allora «èl ga rid a i caei». In mancanza di una ricetta per far ridere o solo sorridere con certezza, si può tentare un'altra strada. Ed è quello che ha fatto l'autore: da storico, che va a ricercare non solo i grandi fatti della vita ma anche le quisquiglie, ha cercato di recuperare ciò che nel tempo ha divertito i figli della Leonessa. Non tutto, ovviamente, essendo il terreno da sarchiare ampissimo, tanto che questo libro potrebbe essere il primo di una serie. Ecco quindi battute dal Guasco canossiano, storielle dello sferzante Frustino dei cattolici e dell'irriverente Spiffero. Alla rinfusa ecco riproposte le battute degli uomini e delle donne di spirito. -
L' Africa che mi è rimasta nel cuore. Storie di amici bresciani nelle missioni di don Tarcisio Moreschi da Malonno
"Lo sguardo di quella creatura così piccola e indifesa riuscì a mettermi a disagio. Sembrò perfino cercasse di domandarsi il perché della nostra diversità e di quella dei nostri due mondi tanto distanti. Dopo molti anni, nei momenti in cui sembra mi manchi qualche cosa, oppure uno dei nostri piccoli cerca il superfluo, mi riappare come un flash quella nera figura di bimbo africano appoggiato al suo bastone, con il viso sporco ed i suoi grandi occhi fissi sui miei, come a chiedermi qualche cosa che non fui in grado di dargli...""""" -
Santelle di Brescia
Diventa libro un viaggio di Costanzo Gatta lungo le strade di Brescia. Con spirito da cronista puntiglioso, quale è stato ai tempi del quotidiano milanese ""La Notte"""" di Nino Nutrizio, l'autore si è mosso alla ricerca delle sacre edicole, antiche e recenti. Non è uscito dai confini della città ma, in compenso, non si è limitato alle santelle che sono gli occhi di tutti. Ha scovato le più nascoste, quelle ormai rovinate dal tempo o dall'uomo, quelle sperdute in viuzze trascurate dal traffico di oggi."" -
Brescia piazza del Mercato
Piazza del Mercato è uno dei pochi luoghi del centro storico in grado di esibire rare caratteristiche. Una di esse è la suggestiva dimensione raccolta, quasi intima, nonostante l'assoluta centralità del luogo, che è inoltre colmo di architetture plurisecolari, ma anche, in uno scorcio che vi giunge dalle immediate adiacenze, di architetture fra le migliori del Novecento bresciano. Piazza del Mercato detiene anche un altro retaggio storico, che è tra i pochi ad essere ancora vegeto, pure nella dispersione del carattere antico: la presenza stabile del commercio di piazza. -
Cuore alpino. Storia del gruppo alpini di Travagliato
Il libro è una delle sessanta pubblicazioni scelte per l'esposizione alla mostra ""Dalla pergamena al monitor"""", tenutasi al Museo S. Giulia dal 7 al 23 maggio 2004 per documentare l'editoria libraria a Brescia tra Otto e Novecento."" -
Cercando la libertà
A ogni bambino sarà capitato almeno una volta di sentirsi dire: ""Bisogna imparare a leggere e scrivere!"""". Per la mia generazione tale imperativo significava ancora l'importanza di dotarsi di due strumenti essenziali per poter trovare un lavoro migliore di quello dei genitori e soprattutto per difendersi dalle prepotenze e dalle ingiustizie che riserva la vita. Ebbene io non so se ho imparato a farlo bene, ma posso dire che mi è sempre piaciuto sia leggere che scrivere. Per me sono diventati nel tempo una passione vera e utile: i libri compagni di cammino e la parola scritta un modo per riflettere e segnare a me stesso i fatti della vita."" -
Bortolo Zanotti. Biografia, opere e poesie. Fondatore della biblioteca civica di Orzinuovi, sottotenente medico nel battaglione alpini «Saluzzo»...
Eugenio Zanotti ha riportato in questo volume una preziosa ricostruzione architettonica ed artistica di Orzinuovi scritta da suo zio paterno, il dottor Bortolo Zanotti, oltre a molte altre notizie biografiche relative a questo illustre cittadino orceano che nell'arco della sua breve vita, quasi trent'anni, è riuscito a farsi spazio sulla scena locale come uomo di lettere e sulla scena internazionale grazie a prestigiose ricerche nel settore medico ed in particolare dell'Anatomia comparata. -
Meccaniche della Meraviglia. Vol. 7: Brodsky, Compagnoni, Dolzanelli, Falci, Gandini, Mazzanti, Zauli.
Dal Duemila, ogni anno, la Provincia di Brescia organizza mostre d'arte contemporanea, allestite in spazi architettonici di particolare pregio, quali castelli, palazzi, chiese o siti di archeologia industriale, in modo da far conoscere e valorizzare i tanti ""tesori"""" bresciani. L'iniziativa nasce dall'idea di proporre un percorso itinerante, e come invito al visitatore a scoprire sedi espositive veri e propri fiori all'occhiello del territorio provinciale. Anche quest'anno la mostra, suddivisa in sette sezioni, si presenta quale logica continuazione di """"Meccaniche della meraviglia"""", ed è dedicata ad altrettanti importanti esponenti dell'arte italiana ed europea."" -
Il principe azzurro è morto... e neanche Cenerentola sta tanto bene
Ho pensato ad un libro per persone come me: donne che hanno (o perlomeno hanno avuto) troppo da fare, iperattive - un po' per forza un po' per amore - che vanno spesso di fretta, che si prendono cura degli altri ma che hanno, con cura certosina, trascurato se stesse (tutto quel che dico non è puramente casuale) con il risultato di ritrovarsi incasinate (quando va bene). Incasinate, ma complessivamente soddisfatte. Perché? Perché abbiamo fatto sempre quel che abbiamo voluto, nel bene come nel male. -
Sulle tracce di Everett Ruess. La trilogia di Harvey Duke. Vol. 3
Avventura dopo avventura Harvey Duke, la cui saga ha inizio con il romanzo ""Capelli Neri"""", ripercorre il cammino dello scomparso Everett Ruess. Accompagnato dal suo grande amico Vento nei Capelli, Harvey si immerge nella profondità della cultura nativa americana fra i gloriosi luoghi sacri del popolo Lakota, i toccanti dialoghi con il suo secondo padre Navajo Lunghi Orecchini e il mistero delle profezie Hopi."" -
Lumezzane. La città-officina. La vicenda imprenditoriale della valle del Gobbia
Città-officina. Un termine che, da solo, colpisce per la straordinarietà dell'impresa. Uomini e donne che insieme, quasi senza dirselo, decidono, alla fine del secondo conflitto mondiale, di costruire quella che l'autore definisce ""una macchina del moto perpetuo imprenditoriale"""". A Lumezzane c'era un solo giacimento: il sentire condiviso di una comunità, proiettata caparbiamente verso un'idea di sviluppo del proprio territorio, gente dura, eredi di quelle ventisette fabbriche che a fine Settecento già producevano arnesi in ferro ed acciaio, in casa propria."" -
Canossi. Vita e opere
"Frugare nella vita di un uomo - sia pure con l'onesto duplice scopo di farlo apprezzare ai giovani e ricordarlo ai meno giovani - equivale a metterlo sotto il faro e la lente. Spero quindi che, inquadrando Canossi, la lente porti in primo piano la sua figura, senza deformarla; e la lampada rischiari i momenti più nobili del vero cantore di Brescia. È questo il primo scopo del libro curato da Costanzo Gatta, che esce dai torchi della Compagnia della Stampa, con il titolo di 'Canossi, vita ed opere'. Quanto alle storielle che l'autore riferirà, mi auguro che non contribuiscano - mai lo vorrei, sia chiaro - a perpetuare la favola del poeta bresciano, imprevedibile e balzano. Quando Costanzo Gatta mi espose il progetto librario rimasi piacevolmente stupito da certi ricordi. Mi raccontò che suo padre, Alfredo Gatta, anche lui giornalista, critico musicale e teatrale del Giornale di Brescia, aveva sempre considerato il Canossi come raffinato gentiluomo, decisamente colto, eccellente latinista e filologo."""" Eugenio Massetti" -
Erika e i suoi amici. Racconti in malga Loa nel Parco Adamello
Età di lettura: da 10 anni. -
Progetto no glutine. Le intolleranze in tavola
La rivoluzione finisce sempre a tarallucci e vino. Questa frase può sembrare irriverente ma contiene una grande verità, a tavola si appianano tutte le discussioni ed i problemi e anche le malattie più sconosciute se affrontate con una dieta idonea trovano sollievo. Questo libro vuol donare speranza a tutti coloro che soffrono per le intolleranze generate dai cereali a base di grano, duro o tenero. La Celiachia è una forma di degenerazione dei tessuti dell'intestino che non consentono l'ingestione di nessun tipo di glutine. Le ricette proposte permettono ai portatori di celiachia di preparare gustose pietanze senza la paura di incorrere in effetti collaterali spiacevoli, inoltre sono preparazioni adatte a qualsiasi occasione per gustare sapori alternativi. -
Sangue di toro
"Questa è una storia maledetta. Di quelle storie che nessuno vorrebbe raccontare, come nessuno vorrebbe ascoltare. Una storia che non avrei mai voluto scrivere ma che mi ha affascinato sin dalle prime righe. Una vicenda umana già scritta nei pensieri e mai accettata dai miei principi. Una storia che mi accompagnerà sino alla fine dei miei giorni riempiendomi di dubbi e di maledette sgradevoli emozioni. Nessuno potrà mai comprendere perché io l'abbia scritta. Quali sottili piaceri abbia provato nel perlustrare i meandri della mente dei personaggi. Questa è una storia maledetta che nessuno mi ha mai raccontato e che la voce della coscienza mi ha supplicato di non raccontare.""""" -
Sangue sacro. Ispirato ad una storia vera
Il crudele omicidio di un prete e una storia d'amore impossibile sullo sfondo della vita contadina bresciana tra '800 e '900. -
Erba, parole e pietre. Pezzo street. Romanzo hip hop
"...Tu sei sempre stato il mio coraggio e la mia sincerità. Ero orgoglioso di avere un amico come te, che mi mostrava la sua anima vera, sporca e ferita& anche se non ho mai trovato il modo di dirtelo. Così che io possa ancora vivere la vera anima dell'hip hop: la solidarietà che nasce dalla strada, la solidarietà sincera, tra fratelli...""""." -
Alzarsi in volo. Il futuro dell'Italia tra eccellenze diffuse e rischi di declino
L'obiettivo di questo testo è quello di mostrare come il nostro Paese, da molti anni in difficoltà sul fronte della crescita e dello sviluppo, dispone di un patrimonio di ""eccellenze"""" nei settori più svariati, dell'economia, della scienza, della cultura. Un patrimonio prezioso che è frutto della competenza, della creatività e della tenacia di personaggi che, nonostante gli ostacoli frapposti dal sistema-Paese (con al primo posto la politica e la burocrazia), riescono a raggiungere risultati straordinari, che ci proiettano al vertice delle graduatorie mondiali e suscitano l'ammirazione (e l'emulazione) in molti Paesi concorrenti."" -
Seriamente finti o finamente serii. Solo per pochi infimi
Angela non può non sentire una frase o solo una parola senza trattenersi dal manometterne il senso, dal variarne il convenzionale codice interpretativo, dal comprometterne il significato più comune attraverso il quale noi (senza scomodare Wittgenstein) crediamo di comunicare sensatamente. Il tutto è cominciato quando qualcuno s'è trovato tra le mani scontrini biglietti quaderni delle spese con su scritto frasi, battute, aforismi, a volte poco più di una parola che però, se non provocava immediatamente una risata, induceva a farlo. A ripensare quella parola e quella frase già pronta per essere buttata, dimenticata; a riflettere insomma. -
L' abbracio oltre il tempo
"Vivo di emozioni; il giorno che capirò di non essere più in grado di emozionarmi, saprò di non essere più viva. Credo che il mestiere, in assoluto, più complicato sia quello di genitore. E credo che, in questo mestiere, non si smetta mai di imparare. I figli sono i maestri dei genitori e sono maestri molto indulgenti, generalmente."""""