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Château Lumiére. Brindisi ed ebbrezze al cinema
Negli ultimi anni la presenza del cibo e del vino nel cinema è sensibilmente cresciuta. Come il cibo, il vino sullo schermo è socializzante, seduttivo, comico, concreto, simbolico, casuale, eccessivo, identitario, narrativo, metaforico. Tra le specificità, la più evidente è l'ebbrezza, ma anche gli aspetti legati alla percezione sensoriale rivelano una cifra peculiare, ricca di senso e di espressività. E gli aspetti legati a un mutato consumo del vino, alla sua diversa fruizione rispetto a una dimensione quotidiana e alimentare (evidente in un Paese come il nostro, a carattere rurale fino a poco più di mezzo secolo fa), ne accrescono rilevanza sociale e densità simbolica. Dopo una classificazione dei filoni tematici e degli stereotipi attraverso i quali si può leggere la presenza del vino sullo schermo, ""Chàteau Lumière"""" racconta la fortuna del vino al cinema nelle diverse epoche e nei diversi Paesi, per offrire infine un excursus su film nei quali il vino è presente come elemento significativo (come connotazione sociologica, in funzione narrativa, come protagonista ecc.) o anche come semplice """"figurante"""" (ma comunque interessante spia del prestigio o del ruolo che il vino riveste, in quel periodo, nell'immaginario collettivo). In appendice, una puntuale bibliografia e una ricca filmografia."" -
Dalla parte degli ultimi. Una via per i diritti dei contadini
Vandana Shiva si è riconosciuta appieno nelle tematiche sollevate da Slow Food con Terra Madre, l'incontro mondiale delle comunità del cibo, e ne ha abbracciato con entusiasmo la filosofia, partecipando attivamente alle due edizioni dell'incontro torinese. In questo libro ripercorre le esperienze di una vita ""dalla parte degli ultimi"""": le vittorie e le sconfitte, le gioie e lo sconforto di una battaglia che, comunque, vale la pena di essere combattuta. Il volume riprende e sintetizza le tematiche che sono proprie della studiosa indiana - il diritto ai semi, la biopirateria, la non-brevettibilità della vita - leggendole sotto una luce nuova, quella che mette al centro della rinascita dell'agricoltura, non solo nei Paesi del terzo mondo ma anche nei centri sviluppati del pianeta, il recupero dei saperi e del ruolo delle comunità locali per creare un rinnovato rapporto fra l'uomo e la terra, basato sul rispetto reciproco e su un'idea di futuro possibile."" -
Sementi e diritti. Grammatiche di libertà
Ogni linguaggio ha la sua grammatica e il libro considera l'agricoltura industriale e quella tradizionale come due modi diversi di esprimersi e occuparsi di produzione, natura, mercato, ricerca. L'agricoltura industriale utilizza prevalentemente i modi singolari, risultato di una impostazione riduzionista che tenta di forzare il mondo in poche regole e pochi standard. L'agricoltura tradizionale invece, predilige i modi plurali e la multifunzionalità, la diversificazione. Il principale spartiacque tra i due linguaggi è il modo in cui si rapportano alle sementi, elemento indispensabile per entrambi, ma oggi regolato secondo la visione industriale, che mal si adatta alle esigenze dell'agricoltura tradizionale. Si rendono necessarie nuove soluzioni giuridiche, che mettano in discussione innanzitutto lo strumento del brevetto sul vivente e della proprietà intellettuale su scoperte e invenzioni. Prendendo a modello la rivoluzione avvenuta in ambito informatico con l'avvento del software open source e in ambito creativo con le nuove tecnologie che hanno consentito la condivisione delle creazioni in modalità wiki, gli autori suggeriscono di ripensare l'impianto giuridico relativo alle sementi sulla base di queste acquisizioni culturali. -
Il formaggio. Una storia vera, anzi due. Ediz. illustrata
Seguendo la vita di Riccardo dai sei ai dodici anni, il giovane lettore può prendere atto del legame - sempre più taciuto - esistente fra il cibo, le persone che lo producono e il territorio. Riccardo accompagna infatti il nonno al pascolo con il gregge, ascolta da lui, pastore di settant'anni, i racconti delle transumanze e aiuta la madre nella produzione di formaggi e ricotta, affiancando a queste attività quelle quotidiane tipiche dei suoi coetanei. Ai capitoli della narrazione si affianca una sezione che - allargando la prospettiva del volume - affronta, con l'aiuto di una chiocciolina, tutti gli aspetti che riguardano l'origine, i sistemi di produzione, la varietà e la qualità del formaggio, evidenziando come a metodi diversi di produzione corrispondano prodotti organoletticamente molto differenti. Età di lettura: da 7 anni. -
Ricette di osterie del Trentino
Piccola provincia alpina, il Trentino ha saputo coniugare le abitudini alimentari della montagna povera con l'eredità dei fastosi banchetti di corte, dando vita a una cucina originale e gustosa. Anche i cibi più semplici, a base di pane raffermo, polenta o patate, ne risultano nobilitati. Il ricettario descrive e commenta piatti rappresentativi di una tradizione che i cuochi più avveduti sono riusciti ad aggiornare senza stravolgere. Dall'anguilla del lago di Garda in carpione allo zelten, con tutte le indicazioni, dosi, tempi, consigli che garantiscono una buona riuscita delle ricette anche ai meno esperti. E con note storiche, aneddoti, curiosità che ne fanno inoltre un libro di piacevole lettura. -
Fame di pane. Seimila anni di storie. Ediz. illustrata
"Fame di pane"""" è la storia millenaria del pane raccontata ai bambini. Ossia come un rozzo impasto modificato dalla lievitazione diventerà la principale risposta alla fame, declinata in mille forme e chiamata con mille nomi, nelle diverse culture e geografie. E anche: come si fa il pane, oggi, nei laboratori dei fornai, nella panetteria sotto casa e anche in casa? Servono ancora terra, acqua, aria, fuoco, tempo e gesti delle mani? E come si riconosce il pane buono, come si distingue da quello meno buono? Grazie all'esperienza della degustazione, seguendo la scheda-guida, si impara a intendersi di pane, a dargli il posto che gli spetta nell'alimentazione quotidiana, a ritrovarne il gusto. Non un gusto unico e finto, più o meno lo stesso ovunque, ma la ricca varietà dei pani del mondo, frutto e testimonianza di culture, risorse, necessità, gusti, differenze, tradizioni e invenzioni. Età di lettura: da 7 anni." -
Tagli scelti. Scritti di cultura materiale e gusto mediterraneo
Un volume che raccoglie una parte importante del lavoro svolto negli anni da Giovanni Rebora, a lungo docente presso l'Università di Genova e autore di numerose opere, dedicate in particolare ai temi dell'alimentazione. Di natura diversa, questi scritti sono lo specchio delle tante passioni culturali e civili coltivate dall'autore. Una serie di testi che trattano di storia e cultura materiale (cibo, vino, gusto, paesaggio), di economia del quotidiano, di tradizioni e modernità, ma non mancano materiali più impegnativi, come gli studi sulla tavola del Rinascimento e quelli sul sistema portuale della Repubblica di Genova. Queste le sezioni: La civiltà della Liguria; Il genio del pesto; Cinquecento a tavola; Tradizioni, mode e modi di mangiare; Genova insuperata; Risorse, ambiente, equilibrio naturale; Interventi e recensioni. -
Una storia napoletana. Pizzerie e pizzaiuoli tra Sette e Ottocento
Per la prima volta l'origine e la diffusione della pizza descritte e inquadrate storicamente. La nascita del pizzaiuolo e della pizzeria e la loro diffusione a Napoli raccontate attraverso tre periodi fondamentali della storia della città: il Decennio Francese, l'Unità d'Italia e il Risanamento di fine Ottocento. Antonio Mattozzi offre una panoramica dei problemi relativi alla vita e alle attività intorno al mestiere del pizzaiuolo e di quelli riguardanti la città e la sua popolazione. Problemi economici e sociali, amministrazione pubblica, peculiarità napoletane come la misura del tempo, la distribuzione dell'acqua, l'uso dei forni. E ancora, lo status sociale del pizzaiuolo e la familiarità nel mestiere e una seconda parte dedicata alle botteghe e alle famiglie che dall'Ottocento a oggi non hanno mai interrotto l'attività. -
Nutrire il mondo è facile
Un valido testo di divulgazione scientifica in cui si denunciano le mende dell'attuale filiera alimentare mondiale e si propone un nuovo Rinascimento attraverso quella che l'autore definisce ""agricoltura illuminata"""" grazie a cui sarà possibile nutrire il mondo non solo a sufficienza, ma anche bene. Colin Tudge, giornalista e scrittore free-lance specializzato in alimentazione e agricoltura, collabora con molte testate e radio inglesi."" -
Slow money. Per investire sul futuro della terra
Slow money è: sostenere un'imprenditorialità che promuove la fertilità del suolo, un'agricoltura biologica su scala adeguata e le piccole imprese alimentari; catalizzare l'erogazione dei fondi delle fondazioni e gli investimenti mirati a sostegno dell'agricoltura sostenibile e delle economie locali; sviluppare strategie di investimento socialmente responsabile sulla base dell'attenzione per la collettività, del senso del luogo, della diversità culturale e biologica e della nonviolenza. Woody Tasch è presidente dell'Investors' Circle, una rete no profit di investitori, imprenditori, fondazioni e risparmiatori che, dal 1992, ha facilitato il flusso di denaro ad aziende e a fondi investiti in azioni di società dedicate alla sostenibilità. -
Il boccone immaginario. Saggi di storia e letteratura gastronomica
Radicata negli usi quotidiani, espressione di fantasia e creatività, quella della gastronomia è una cultura che a pieno titolo è parte dell'identità di nazioni e popoli. Non solo espressione di sapere materiale, dunque, ma anche fonte di un immaginario che è continuamente rivisitato e rinnovato. Alberto Capatti, studioso e storico della cultura alimentare in questo saggio ha affrontato la gastronomia da un punto di vista nuovo e diverso. Ha infatti studiato, attraverso documenti di vario genere, quali sono le incidenze che la cucina e la sua storia hanno avuto e hanno sul linguaggio di ogni giorno, sui modi di parlare e di scrivere, sull'intera sfera dell'immaginario individuale e collettivo. -
Schermo piatto
Un libro in due tempi. Nel primo, un viaggio attraverso il cibo nel cinema, interpretato dalla personalità del viaggiatore-autore e fatto di inclusioni ed esclusioni, soste, esplorazioni, passaggi. Un invito ad arricchire questi percorsi con appunti personali. Nel secondo si passa al racconto, con undici racconti che portano il cinema in cucina o il cibo dentro lo schermo, rivelando moltissime possibilità di sviluppare l'argomento e moltissime chiavi di lettura. -
Il miele. Ediz. illustrata
Ludmilla è una bambina dall'aria distratta che, in seguito all'incontro con un fuco chiacchierone e un po' sbruffone, scopre il mondo delle api. Un mondo sorprendente, che funziona grazie a uno straordinario mix di comunicazione, organizzazione e collaborazione e che ci regala il miele, anzi i mieli, perché ci sarà un motivo se in natura ci sono tanti fiori diversi, che sbocciano in periodi differenti. Dopo aver raccontato come nascono questi mieli, il libro invita ad assaggiarli, a confrontarli e a scoprirne le differenze attraverso giochi, esercizi sensoriali ed esperimenti che si concludono con una vera scheda di degustazione. Età di lettura: da 7 anni. -
Food rebellions! La crisi e la fame di giustizia
Un saggio di grande attualità sulla crisi alimentare globale, di cui si analizzano con puntualità le cause prossime e profonde. Un libro che propone, anche, delle soluzioni, che risiedono nelle esperienze ""alternative"""" all'agribusiness e sono in grado d'offrire la prospettiva di un cibo sufficiente a nutrire il mondo, equo ed ecologicamente sostenibile. Il mondo sta affrontando attualmente una profonda recessione. Nel nord la crisi ha assunto le sembianze di un collasso finanziario che ha prodotto il crollo dell'economia reale. Quest'ultimo, tuttavia, è stato preceduto da un'altra crisi, quella dei prezzi del cibo, che ha sconvolto il sud del mondo a partire dal 2006. Circa 30 Paesi hanno sperimentato rivolte popolari contro l'aumento dei prezzi nel 2007 e nel 2008... Rivoluzione verde, coltivazioni gm, speculazioni, corsa ai biocarburanti sono alcune delle espressioni di una politica economica mondiale ingiusta, i cui programmi e le cui leggi favoriscono esclusivamente gli interessi dell'agroindustria e delle multinazionali. Dall'altra parte, un mondo che resiste, applicando modelli di produzione che sono anche paradigmi di giustizia sociale e rispetto ambientale."" -
Il pesce. 600 piatti di mare, di lago e di fiume
Non di soli dentici e sogliole, trote o naselli vive la cucina regionale di pesce. Ci sono anche l'agone, l'arzilla, il cicerello, la granseola, il suro, l'ombrina, la palamita, il fasolaro, il piè di pellicano, il salmerino... e altre 150 specie qui descritte, raccontate e messe in pentola con i consigli della cuoche e dei cuochi della guida Osterie d'Italia. Un ricettario che non si limita a dare indicazioni su ingredienti, condimenti e cotture, ma sollecita un atteggiamento più responsabile verso il consumo dei pesci a rischio di estinzione. -
Dizionario delle cucine regionali italiane
Un dizionario delle cucine regionali italiane, un volume di facile consultazione che sa dare risposte chiare alle curiosità di chi frequenta osterie, sagre, feste, ricettari. Più di 8000 voci dalla A alla Z: piatti tipici, verdura, frutta, razze animali, salumi, formaggi, pani, erbe, funghi, spezie, procedure, tecniche, strumenti. Un inventario completo e un contributo concreto alla conoscenza e alla salvaguardia del patrimonio della cultura materiale del nostro Paese. Con 40 tavole iconografiche a colori. -
Food movements unite! Strategie per trasformare i nostri sistemi alimentari
Nel panorama attuale, pubblicazioni di carattere sociale, ambientale o economico si fermano spesso all'atto di denuncia, senza riflettere su come cambiare lo stato delle cose. ""Food Movements Unite!"""" lo fa, raccogliendo molteplici contributi di quanti rispondono a un'unica, comune domanda: cosa fare per trasformare il sistema alimentare globale?. Presentazione di Carlo Petrini e Samir Amin."" -
L'orto. Un giardino da gustare. Ediz. illustrata
Una storia che racconta il passato e il presente di un orto ""reale"""" - quello della Reggia di Venaria -, presenta gli ortaggi nella loro varietà, il legame con il territorio e le stagioni, il modo di coltivarli e la sua influenza sull'ambiente e... sul sapore. Un sapore che può piacere o meno, ma che il libro aiuta a individuare, descrivere e riconoscere grazie a una sezione dedicata alla degustazione: occhi, mani, naso, bocca si allenano a percepire sfumature, a cogliere peculiarità, a soffermarsi su ogni boccone, scoprendo così modi e parole per definire ciascuna sensazione. All'interno la scheda per diventare un vero assaggiatore. Età di lettura: da 6 anni."" -
I ribelli del bitto. Quando una tradizione casearia diventa eversiva
Il bitto storico è l'unico formaggio italiano prodotto direttamente sui pascoli: ogni mattina i malgari raggiungono le vacche e le mungono. Aggiungono il latte delle capre e portano tutto ai calècc, i circoli di pietra che riparano le caldaie appese sul fuoco. Quando i pascoli si esauriscono, le mandrie e le caldaie si spostano più in alto, anche fino a 2000 metri di altitudine. E i ribelli, chi sono? Pastori e casari, come Mosè, il patriarca, e la giovanissima Cristina, convinti che il loro formaggio non debba essere posto sullo stesso piano della versione ""semplificata"""" avallata dal disciplinare della Dop, aperto a mangimi e fermenti industriali. Prefazione di Piero Sardo."" -
Il formaggio. Una storia vera anzi due
Un gregge di pecore nere? Un ragazzino che le accompagna al pascolo, le sa accudire e si diverte a fare formaggi e ricotta con il loro latte? Ma questa è fantasia! Invece no, fidatevi. Protagonisti della storia sono Riccardo e la sua famiglia, casari di professione, ma anche tutte le varietà di formaggio che offre il nostro Paese. Per imparare a scoprirle e ad assaggiarle con gusto. Per mangiarti meglio vuol dire fare sul serio, a proposito di cibo: mica si può buttar giù il primo boccone che passa, senza avere idea di come è fatto e da dove viene. E poi bisogna capire se tutti i bocconi sono uguali, e se sono davvero buoni. Per questo è nata la collana ""Per mangiarti meglio"""", dedicata a lettori curiosi e intraprendenti disposti a farsi coinvolgere in assaggi, giochi, esperimenti che li aiuteranno a diventare dei veri degustatori. In compagnia di ragazzi in gamba, i protagonisti di ogni libro, fra scoperte, viaggi e mille nuovi sapori. Età di lettura: da 6 anni.""