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Stravinskij. Pulcinella-Busoni. Arlecchino
Due celebri personaggi della Commedia dell'arte, uno di Napoli e l'altro di Bergamo, si ritrovano prima sullo stesso palco, poi nello stesso libro. Da una parte Pulcinella, il balletto in cui Stravinskij ritoccò la musica barocca di Giambattista Pergolesi con il suo inconfondibile accento musicale. Dall'altra parte l'Arlecchino di Busoni che, come dice lo stesso autore ""è una lieve canzonatura della vita e anche del palcoscenico, di condotta sincerissima"""". Le due opere si riuniscono nell'allestimento di Lucio Dalla, la cui immaginazione ha catapultato Pulcinella nell'odierna Wall Street e ha giocato con la forza destabilizzante di un Arlecchino anticonformista. I due libretti sono pubblicati insieme, accompagnati da molti contributi che permettono di entrare sia nel mondo russo-parigino di Stravinskij, sia nell'immaginario musicale italo - tedesco di Busoni. Il corredo iconografico mostra inoltre un particolare interesse da parte delle avanguardie del Novecento nei confronti del teatro e della Commedia dell'Arte, con il ritratto di Busoni fatto da Boccioni, le bozze per gli allestimenti per il Pulcinella di Picasso, i Due Pulcinella di Gino Severini e tante altre immagini."" -
Voglia di cielo
Quattordici brevi racconti che affrontano argomenti accomunati da un forte richiamo alla contemporaneità: dalla fecondazione artificiale alla chirurgia plastica, dall'amore on line al lavoro nero, dalla passione per l'antico Egitto alle nuove diavolerie tecnologiche, dagli squarci sul mondo sanitario ai furori della gelosia, dalle quote rosa ai grandi interrogativi sull'origine dell'uomo. Storie in cui ritrovarsi, per consolarsi, sorridere, commuoversi, prendere coraggio per affrontare le scelte che ogni esistenza comporta. Racconti sempre in bilico tra l'ironia e la malinconia. -
Castelmaggiore tra storia e memoria
Il volume ricostruisce la storia del comune di Castel Maggiore, in provincia di Bologna, dalle origini ai nostri giorni, affrontandone i diversi aspetti in due saggi complementari. Il saggio di Valerio Montanari, intitolato Castel Maggiore: piccola storia di un grande paese, ricostruisce minuziosamente le vicende dell'antico Castagnolo, dai primi insediamenti etruschi alla Resistenza, con grande rigore storico e attenzione alle fonti, sempre puntualmente citate. Conclude il saggio una preziosa e documentata nota bibliografica e di ricerca. Quello di Carlo Garulli (Castel Maggiore: chi, come, quando...) racconta le leggende, i personaggi e le curiosità che hanno fatto la storia della cittadina il cui ricordo sopravvive nella cultura e nei detti popolari, preziosa fonte di memoria storica: dallo sfruttamento, spesso fantasioso, delle risorse agli antichi mestieri, dall'industria della seta all'Officina Barbieri, dalla visita di Pio IX alla nascita di sindacati e partiti, dalle attività quotidiane alle vicende più singolari. -
Tonino Guerra wants to kill me
Leggendo questo libro vi imbatterete in teste mozze e pance inchiostrate, grattacieli bacchettoni e barattoli di mosche morte; incontrerete un Godard spiantato e un Tonino Guerra senza pietà; da Lao-tze in persona apprenderete l'arte del rimorchio e una fica magica vi darà una bella lezione di vita. Ma in questi racconti non ci sono solo stranezze. Al di sotto del folto bosco di personaggi e situazioni surreali, ciò che soprattutto troverete saranno i buoni sentimenti. Perché è questo che in fondo il libro vuole essere: una celebrazione sgangherata e vitalistica dei rapporti umani. -
Rossini. L'italiana in Algeri
Dietro al fascino giocoso de L'italiana in Algeri c'è innanzitutto Rossini. Nella monografia dedicata a quest'opera la sua vita e il suo genio sono tracciati da alcune penne famose: Stendhal, Giuseppe Mazzini - che lo chiama ""Il Napoleone della musica"""" - e Riccardo Bacchelli, autore del Mulino sul Po, che esalta del compositore la capacità di costruire una burla travolgente """"che non è gioco virtuosistico, ma allegria irresistibile di forza vitale, di gusto e piacer di vivere trafuso in ritmo"""". Sono proprio questo """"gusto goloso per la vita"""" e una """"dose non indifferente di follia"""" che legano Dario Fo a Rossini, come egli stesso dichiara nelle """"Note di regia"""". È proprio il premio Nobel, infatti, ad avere curato questo allestimento, aggiungendo un ulteriore colore all'arcobaleno di Rossini."" -
La forma della collina
Alle soglie della pensione il dottor Brando, medico con un'inguaribile passione per le donne, decide di cambiare vita e acquistare una tenuta dal nome poco rassicurante, la ca' delle Streghe, in un luogo all'apparenza abbandonato dagli uomini e da Dio. Vi scoprirà invece un'umanità sorprendente, visceralmente terrestre e concreta ma che non esita ad affiancarlo in una missione un po' assurda, affidatagli dalla memoria, dallo spirito di qualcuno che non c'è più, dalla necessità di intravedere il senso del proprio e dell'altrui patire: la forma della collina su cui sorge la ca' delle Streghe è la chiave del mistero che dà compiutezza al significato di un'intera esistenza. Attraverso un linguaggio potente ed efficace, al di fuori da ogni convenzione, vengono tracciate le geometrie che legano il presente al passato; fino al finale imprevisto, straziante eppure aperto alla speranza. -
Verso l'estremo. Lettere su Cézanne e l'arte come destino
Cézanne è stato chiamato da Peter Handke ""maestro dell'umanità"""", titolo che gli compete pienamente a partire dall'insegnamento che dalla sua opera ha saputo trarre uno dei massimi poeti del secolo, R.M. Rilke. Cézanne è entrato in Rilke """"come una freccia fiammeggiante"""" accendendo in lui """"un incendio di chiaroveggenza"""" che lo ha accompagnato per tutta la vita e gli ha rivelato il senso ultimo dell'opera d'arte: il compito dell'artista di fronte a se stesso e al mondo. Senza questo incontro Rilke non sarebbe diventato Rilke. Senza l'""""insegnamento"""" di Cézanne il nostro secolo non avrebbe conosciuto nulla della poesia, o meglio del pensiero, che ha preso forma nelle Elegie duinesi e nei Sonetti a Orfeo."" -
I segreti della corte d'appello
Le antiche stanze all'ultimo piano del palazzo del tribunale, sede della Corte d'Appello, nascondono insospettabili segreti. È questo il punto di partenza per una serie di storie che raccontano di misteri, incubi e delittuose intenzioni, dilatandosi fino a toccare epoche e paesi lontani. Accade così che un maestro elementare venga ucciso inspiegabilmente da una cittadinanza all'apparenza ospitale e bonaria e un bar accanto al tribunale nasconda un passaggio per altri mondi; che un condominio diventi la prigione dei suoi abitanti e che due studentesse alla ricerca di ruderi facciano strani incontri, mentre una troupe di giornalisti riesce a scovare addirittura il padre di Dio. Una girandola di personaggi, reali o fittizi, accompagna il lettore tra i crimini e i misfatti di questo libro, in un'atmosfera allucinata e talvolta ostile, ma sempre stemperata dall'ironia che nasce dalla consapevolezza dell'assurdo che regola la nostra vita. -
La storia insegna. Poema storico-civile
Con la forza del poeta civile Roberto Dall'Olio prende la parola e, come attorno al fuoco Ulisse con i Feaci, narra la vicenda della ragione critica, affila l'ordine della mente come lama applicata al caos della menzogna, dell'inganno, dello spregio della dignità dell'uomo. Ne scaturisce così una ricca prosopopea-avventura di due voci narranti (maschile e femminile) e una figura che li affianca nel viaggio, Antonio Gramsci, il quale assurge a guida capace di caricarsi dei drammi, dei silenzi e degli errori di un'umanità che compie il ciclo: dall'esaltazione dell'intelligenza alla sua perversa negazione. -
Bologna tra storia e osterie. Viaggio nelle tradizioni enogastronomiche petroniane
Il volume prende in esame non solo la storia delle osterie (che inizia dal XV secolo) ma anche dei più famosi prodotti alimentari bolognesi. Costruito con un ricchissimo apparato iconografico, sia in bianco e nero che e a colori, il libro presenta una facile carrellata su simboli della tradizione enogastronomica bolognese come i tortellini ""Bertagni"""", l'Idrolitina del cavalier Gazzoni, sull'amaro Zara, e su tanti altri prodotti ed esercizi commerciali """"di una volta"""". Un percorso nella vita quotidiana dei bolognesi dal Medioevo ad oggi condito da tanti divertenti racconti."" -
Un giardino a Venezia
Pubblicato per la prima volta nel 1903 dalla prestigiosa rivista ""Country Life"""", questo volume, arricchito da fotografie e illustrazioni, racconta la creazione di un giardino in puro stile inglese - con tanto di frutteto e di una mucca per il latte fresco - nel luogo più improbabile che si possa immaginare: la Giudecca di Venezia. L'autore, un nobiluomo inglese ritiratosi in Italia per problemi di salute, acquista un lotto di terreno alla Giudecca e inizia a coltivarlo, a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, rendendolo un vero e proprio paradiso terrestre attraverso numerose varietà di piante e fiori, native o importate. Il luogo acquisterà fama negli anni successivi e le sue meraviglie attireranno l'attenzione di viaggiatori del calibro di Proust, Rilke e Henry James. Oggi il giardino giace in completo abbandono, e sono numerose le voci di protesta che vogliono scuotere l'attuale proprietà (una Fondazione viennese) perché riporti questo angolo di Venezia all'antico splendore."" -
In fabula, scientia. La fisica raccontata divertendo
Prendendo vita dalle pagine di un vecchio libro, il Diario bolognese ecclesiastico, e civile del 1778, sedici personaggi ormai dimenticati vivono straordinarie avventure, dove la scienza - la fisica in particolare - gioca un ruolo di primo piano. Alla fine di ogni racconto, Alberto Martini ci mostra in modo semplice ma rigoroso quale ""legge"""" si cela dietro ogni singola storia, erudendoci sui postulati galileiani, sull'attrito, sulla forza centrifuga, sul momento d'inerzia... facendoci così entrare nel mondo, ingiustamente ritenuto ostico, della scienza più """"divertente"""" che ci sia."" -
La piazza vuota. Diario di un segretario politico di provincia
Affermava Charles De Gaulle che ""poiché un politico non crede mai in quello che dice, quando viene preso sul serio rimane sempre molto sorpreso"""". Il giudizio, caustico ma certamente in linea con il malcontento che oggi si respira così forte, non tiene in considerazione una grande, grandissima parte di coloro che la politica attiva l'hanno fatta per passione. Sono una generazione di uomini capaci di parlare per un'ora davanti a una piazza vuota, una domenica mattina, perché credono fortemente in quello che dicono, nelle loro idee; e a queste hanno dedicato - senza badare al tornaconto - tanto del loro tempo."" -
Una ragazza del '36. Diario
Un'esistenza non priva di momenti bui, ma sempre vissuta nel segno dell'entusiasmo, del coraggio, dell'iniziativa, in una città e in un momento storico pieni di vita e possibilità. Nel racconto di questa ragazza nata nel 1936 ritroviamo i protagonisti della Bologna di ieri e di oggi, oltre a personalità conosciute e frequentate dall'autrice. -
Salsa noir
Nel mondo del ballo latino-americano bolognese si aggira uno spietato serial killer che prende di mira le ballerine, straziandone i corpi e lasciando poi sul luogo del delitto uno strano disegno di sangue. Paolo Rizzi, investigatore genovese, sbarca sotto le due torri per cercare di risolvere l'enigma: che cosa accomuna le donne uccise? Qual è il significato del pesce stilizzato disegnato dall'assassino? E che cosa c'entra la civiltà azteca? Un giallo ricco di colpi di scena, trascinante come un ritmo di salsa... -
Qi gong ed energia vitale. Pratiche taoiste di lunga vita
L'insieme di tecniche psicofisiche che oggi vanno sotto il nome di Qi Gong ha origine nell'antica tradizione taoista di pratiche di lunga vita e nella medicina tradizionale cinese. Attraverso l'integrazione di movimento, respirazione, sensazione, intenzione ed immaginazione, ha lo scopo di promuovere la circolazione dell'energia interna, rafforzare lo stato di salute e far raggiungere una condizione di maggior quiete mentale. In questo volume ricco e approfondito Georges Charles ci presenta gli aspetti teorici e pratici di questa disciplina che, per la sua efficacia e semplicità di esecuzione, riscuote un grande successo in Occidente. Nella prima parte, prendendo in considerazione molteplici punti di vista, l'autore spiega il funzionamento del Qi Gong descrivendone in modo dettagliato le azioni sull'organismo. Nella seconda ci invita a seguirlo in una serie essenziale di esercizi, concatenamenti e posture che potranno essere utilizzati, dal praticante ma anche da medici e operatori della salute, per semplice prevenzione o come complemento terapeutico. -
Lilì, la vita è tutta qui
Federico e Dadi sono due architetti quarantenni amici sin dai tempi dell'università. Il primo scrive per una rivista d'arte; il secondo, transessuale, si è dato alla prostituzione. Da anni i due si incontrano ogni mattina per il caffè delle nove e discutono di amore, lavoro, pesce crudo e champagne. Tutto fila liscio fino a quando nella loro esistenza non entra la bellissima Lilì, adorata da uomini e donne, innocente eppure senza scrupoli: una volta che la si incontra niente può essere come prima... Eccetto, naturalmente, il caffè delle nove. Un romanzo sulla fragilità dell'esistenza e la fatalità dell'amore; coinvolgente, costruito su un doppio binario: dialoghi serrati e una composizione che rasenta il flusso di coscienza. -
Che cosa dire quando non hai niente da dire. Paradossi di seppia
Se sei non fai, se fai non sei. Bisogna inseguire il mis(t)ero della scrittura. Su questo pianeta non giro, ma ""mi aggiro"""", i miei gesti non sono azioni ma """"accadimenti"""", la mia parola non è proferita, ma solo """"ferita"""". Tra ossimori buchi, benzene e bene zen le irriverenti avventure di un personaggio dalle mille identità: Logotrebor, Schizotrebor, Proftrebor, Obretrò, Autrebor, Looktrebor, Yogtrebor. Un buon vademecum per una vita """"altra""""."" -
Il tempo e l'alfiere
La sua è una poesia che bada al concreto e mira al sodo, in una versificazione scarna e asciutta (tanto che si vedono al di sotto di essa sporgere le ossa della frase, le spigolosità della sintassi), spinta da un'urgenza che non è solo quella del ""dire"""" come mera affermazione di una presenza; e quindi affronta interrogativi tanto alti sulla natura del tempo da rendere per lo meno dubbioso il poeta che azzardi a confrontarsi con essi - perché il rischio di fallire a certe altezze è grande - con una risolutezza e con un coraggio che si direbbe anzi a tratti temerario (dall'Introduzione di Vincenzo Bagnoli)."" -
L' ospedalino. Il primo ospedale pediatrico di Bologna
Il volume ricostruisce la storia di un'importante istituzione bolognese che è esistita per oltre cent'anni, passando attraverso distruzioni e ricostruzioni sempre impegnata in diverse attività: da primo ospedale pediatrico di Bologna, per sole bambine, ospitò la prima clinica universitaria di tale specialità, per poi diventare un collegio per bambine affiancato da una casa di riposo per signore anziane. La stessa varietà è riscontrabile nelle denominazioni che assunse: nata come Fondazione Sorbi Nicoli-Spedale Maria Santissima Addolorata, divenne Opera Pia Sorbi Nicoli e infine Fondazione Sorbi Nicoli, opera di assistenza per la gioventù. Nonostante le tante variazioni, l'istituzione è sempre stata conosciuta come Ospedalino o Ospedaletto, e nella sua lunga storia ha mantenuto inalterato il proprio impegno nel prendersi cura dei giovani, rispettando pienamente gli intenti della sua generosa fondatrice.