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Marcia notturna. Nel cuore della guerriglia rivoluzionaria indiana
Unica donna, unica non armata, l'antropologa Alpa Shah ha indossato nel 2010 i panni verde oliva di un plotone di naxaliti, guerriglieri maoisti attivi nelle foreste del centro dell'India. Per tetto un cielo di stelle, Alpa ha percorso duecentocinquanta chilometri in sette giorni e sette notti: una lunga marcia che diventa l?espediente narrativo per restituire la polveriera di aspirazioni e risentimenti che anima il sogno della presa del potere, ritenuta possibile solo con la rivoluzione. Scritto in forma di documentatissimo reportage, ""Marcia notturna"""" è una riflessione sulle conseguenze di uno sviluppo economico troppo veloce e sulla crescente realtà di spossessamento e conflitto nel cuore dell'India contemporanea."" -
I dannati senza terra. I genocidi dei popoli indigeni in Nord America e in Australasia
Il genocidio non è prerogativa dei soli Stati autoritari. Tenendo costantemente in tensione analisi concettuale e indagine storiografica, ""I dannati senza terra"""" ricostruisce, nelle sue inquietanti sfaccettature, la storia della catastrofe indigena perpetrata dalle """"democrazie"""" occidentali: dagli Stati Uniti al Canada, dall'Australia alla Nuova Zelanda. Veri e propri genocidi, realizzati per mezzo di politiche eliminazioniste di natura fisica, biologica e culturale: dal massacro all'assimilazione coatta, passando per la sterilizzazione eugenetica. Ne emerge un quadro al tempo stesso commosso, provocatorio e rigoroso, che intende restituire dignità alle vittime dimenticate e rispondere alla sfida lanciata dal revisionismo storico e al suo tentativo di cancellare i crimini più efferati dell'Occidente."" -
I sicari della pace. L'Irlanda del Nord e lo spettro di una nuova guerra civile
Da oltre quarant'anni le contee nordirlandesi sono tormentate dal conflitto etnico-nazionale tra cattolici e protestanti. L'attuale congelamento del conflitto è solo apparente: i sicari della pace, un lungo elenco di sabotatori, hanno impedito il superamento dell'ostilità tra i due segmenti etnici ulsteriani. Non solo, la momentanea pausa di violenza sembra essere semplicemente la conseguenza della decisione delle organizzazioni paramilitari repubblicane e lealiste di non compromettere la propria causa nazionale con attentati affini a quelli messi a punto dal terrorismo islamico. Ma la situazione, soprattutto di fronte ai nuovi scenari imposti dalla Brexit, resta esplosiva. ""I sicari della pace"""" è uno dei resoconti più completi e penetranti sul conflitto nordirlandese."" -
Ontologia dell'accidente. Saggio sulla plasticità distruttrice
In conseguenza di gravi traumi, talvolta per un nonnulla, la storia di ognuno di noi può subire un radicale cambiamento: la vita che avevamo progettato per anni è costretta a una deviazione improvvisa e irreversibile. Dal trauma sorge una personalità nuova, senza precedenti. Una personalità nata da un incidente, nata per accidente. Il fortuito diviene così sostanziale e l'inaspettato s'inscrive nel nucleo più profondo del nostro essere. Affrontando con delicatezza il tema dell'impatto che i traumi psicofisici possono avere sulla nostra vita, Catherine Malabou intraprende un'avventura filosofica e letteraria in cui Spinoza, Deleuze e Freud incrociano Ovidio, Kafka, Proust e Duras, disegnando un'inedita ontologia fondata sul potere plastico della distruzione, sulla tendenza esplosiva che minaccia segretamente ognuno di noi. -
Criminologia critica e critica del diritto penale. Introduzione alla sociologia giuridico-penale
Ormai divenuto un classico della sociologia giuridica della devianza e del mutamento sociale, ""Criminologia critica e critica del diritto penale"""" resta il punto di riferimento di ogni ricerca in ambito socio-giuridico. In questo volume, la devianza e la questione criminale sono ritenute come socialmente, economicamente e culturalmente prodotte e vengono passate in rassegna le più importanti teorie criminologiche di sistema, al fine di fornire una panoramica strutturale e manualistica sull'argomento. Dalla Scuola liberale all'ideologia della difesa sociale, dalle teorie psicoanalitiche della criminalità e della società punitiva alla teoria struttural-funzionalista della devianza, fino alla criminologia critica e alle politiche alternative, non v'è studio più fitto ed esaustivo sull'argomento."" -
Lo spazio ibrido. Culture, frontiere, società in transizione
Fernand Braudel scriveva che il Mediterraneo è ""mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre"""". Il Mediterraneo è lo spazio della differenza in cui le storie, i mutamenti politici e sociali si gonfiano come vele al vento, suscitando continuamente urti e aggiustamenti, negoziazioni e rotture. Dalla transizione democratica radicale della Tunisia alla casbah di Mazara del Vallo, dalla frontiera mutevole del Brennero al caos-mondo dei carruggi genovesi, passando per il cimitero di Mentone - luogo dell'eterotopia foucaultiana - che riaffaccia alla storia l'esperienza dei tirailleurs sénégalais, Casalini esplora questi spazi in un testo che combina saggistica, reportage e letteratura, seguendo la scia luminosa delle teorie postcoloniali. Con interviste a Claudio Magris, Hamadi Redissi e Franco Rella."" -
Il colore del cibo. Geografia, mito e realtà dell'alimentazione mediterranea
Il pane, l'acqua, la pasta, le erbe, la carne e poi la fame, l'abbondanza, l'immaginario, le nostalgie, le utopie alimentari dei popoli mediterranei sono i protagonisti di questo ""racconto del cibo"""". Sorta di breviario alimentare, Il colore del cibo vuole interpretare l'alimentazione mediterranea come espressione di una civiltà fondata sul senso dell'ospitalità, della sacralità del cibo, del mangiare insieme. Giunto alla sua terza edizione, totalmente rivista, il libro ci invita a specchiarci nel cibo, a riconoscere la nostra civiltà in ciò che mangiamo: in alternativa all'ideologia del fast food e alla """"gastro-anomia"""", al di fuori della retorica della """"dieta mediterranea"""". Prefazione di De Garine Igor."" -
Il lavoro su misura. I «coworking spaces» e la conciliazione lavoro-famiglia
La conciliazione lavoro-famiglia è un obiettivo auspicabile sia per le coppie che, esercitando differenti ruoli e funzioni rispetto ai più fragili (figli e anziani), cercano di collaborare alla gestione dei tempi di vita, sia per il legislatore che contribuisce a realizzare il benessere familiare anche attraverso politiche che la favoriscano. In questo quadro trova una collocazione virtuosa lo smart working, la cui flessibilità può venire incontro alle esigenze di lavoratori e lavoratrici, soprattutto se genitori. In particolare una delle sue tipologie, il coworking space (affitto di scrivanie e spazi appositamente attrezzati per il lavoro professionale), sembra avere una certa incisività nell'agevolare le dinamiche della conciliazione. In questo volume si descrive lo stato dell'arte del legame fra conciliazione lavoro-famiglia e coworking space in Italia, attraverso l'analisi e l'interpretazione dei dati reali di una ricerca sul campo. -
Politica liminale. La sovversione dell'ordine rituale
Da qualche decennio, specie nel nostro Paese, si è stabilita l'idea di vivere in un perpetuo processo di transizione, destinato a protrarsi indefinitamente, in cui il cambiamento è continuamente evocato e, allo stesso tempo, rinviato. Tanto più la decisione appare paralizzata dai funzionamenti sistemici e dalle logiche dei mercati, quanto più l'enfasi viene posta sulla rottura, sullo scarto rispetto al vecchio, mentre il nuovo resta indeterminato. Con il concetto di politica liminale, ripreso dalle teorizzazioni antropologiche sui riti di passaggio di Arnold Van Gennep, Gianmarco Navarini si propone di fornire una diversa chiave di lettura per interpretare le tendenze banalizzate, di volta in volta, attraverso il ricorso a formule quali l'antipolitica o il populismo. Con un approccio attento alla dimensione simbolica e comunicativa, viene ripercorsa una serie di momenti dell'""infinita transizione"""" italiana, da Tangentopoli ai giorni nostri, concentrando l'attenzione su quelle forze che, non solo nel contesto nazionale, hanno imparato a usare la liminalità, trasformandola da elemento marginale a strategia politica e collocando la trasgressione rituale al centro del sistema politico."" -
Arte di questo mondo. Pagine, schermi, visioni
Questo libro di saggi osserva con disposizione fenomenologica il modificarsi di conformazioni e comportamenti dell'arte di questo mondo in relazione ai mutamenti della sfera sociale, tecnologica, più generalmente culturale. Vengono indagati alcuni fenomeni estetici e linguistici che attraversano quest'ultimo secolo in tutta la sua irriducibile, anche drammatica, complessità: gli esiti del divorzio tra parola poetica e mondo, le miserie e gli splendori della lingua, la fisionomia della parola nel mondo dell'immagine. Si esplorano teorie (il ruolo della visione e della tattilità, intese come forme del sapere, nell'attività artistica) ed esperienze di fruizione (la lettura contesa tra la pagina e il display), poetiche esemplari (nel cinema di pittura), pratiche dell'arte negli spazi pubblici (lo status del museo contemporaneo e il destino della memoria collettiva) e in quelli individuali (il gesto della citazione). Nel percorso, vengono rimessi in questione alcuni nodi teorici ritornanti che hanno contribuito ad allestire il cantiere concettuale critico ed estetico di questi ultimi cento anni. -
Topologia del discorso letterario periferico
"Perché fai ciò che fai? Perché scrivi in una lingua che pochi capiscono?"""". La domanda dello scrittore basco Bernardo Atxaga ricorre nelle riflessioni e nei testi di autori diversi, accomunati dall'uso di una lingua periferica. L'osservazione comparata di queste esperienze diventa così un viaggio tra dialetti, lingue locali e minoritarie: voci, luoghi, parole lasciate ai margini del canone letterario. Un'esplorazione che, integrando discipline diverse (dalle neuroscienze alla semiotica, dalla geografia all'antropologia), traccia nuove mappe, dove la periferia, linguistica e letteraria, possa esistere al di fuori del rapporto totalizzante con il centro. In questo spazio relazionale, dove emerge la rete di relazioni che unisce chi vive e racconta il margine, si rende possibile l'incontro tra chi, come la scrittrice chicana Gloria Anzaldúa, è attraversato dalla frontiera, o chi, come Gëzim Hajdari, esule e migrante, la attraversa o chi, come Claude Vigée o Mariano Baino, la abita." -
Costruire bellezza. Antropologia di un progetto partecipativo
Il volume descrive e riflette su come l'antropologia pubblica, implicata oltre che applicata, possa partecipare attivamente alla progettazione, oltre che all'osservazione e alla valutazione dei processi di inclusione sociale. Una descrizione ""dall'interno"""" di un progetto scientifico interdisciplinare tra design e antropologia può essere utile per coloro che intendono impegnarsi in un lavoro di progettazione, mettendo in pratica i saperi antropologici in un'ottica di ricerca-azione interdisciplinare e partecipativa."" -
La Repubblica dei pensieri
Si tratta di una raccolta di poesie di Luigi Gonano, poeta udinese. -
The treasure of the castle-Il tesoro del castello
Questa ""mystery novel"""" è stata scritta nella sua bozza originale nel 1965, all'epoca in cui l'autrice era studentessa al liceo artistico di Venezia. Il tesoro del castello appartiene al filone fantasioso, quello originariamente scritto per la gioventù, ma ora esteso pure ad un pubblico più vasto, nella sua versione attuale. È la storia di due sorelle, ansiose di assaporare il gusto per l'avventura, una volta venute in possesso di un vecchio manoscritto indicante l'iter per raggiungere un tesoro nascosto in un antico maniero."" -
La montagna. Vademecum umoristico del moderno alpinista
Un vademecum umoristico del moderno alpinista che prende spunto dalla passione per la montagna di Luca Migliasso. Un promemoria per avvicinarsi alla montagna con ""amicizia ed allegria"""" raccontando le esperienze da scalatore con la speranza di offrire un valido esempio e preziosi consigli su come affrontare anche una normale escursione. (Massimilano Del Duca)."" -
La parola e il canto
In queste liriche di Maristella Vandelli emerge prorompente la sua incontenibile gioia per la vita con i suoi incanti, le passioni, le scoperte inaspettate, i sogni. Le suggestioni possono nascere dal meraviglioso paesaggio che la natura ci offre e lei si ferma ad osservare, a meditare, assorta a scoprire le innumerevoli sfumature di ogni mutamento: l'esplosione dei colori, le magie di un bosco, i verdi infiniti primaverili e gli azzurri intensi del cielo, le giornate accecanti d'estate, la vendemmia, il soffice tappeto autunnale di foglie morte, la pioggia novembrina, la neve col suo candido mantello che riporta a visioni d'infanzia... -
Carlo Agnetta, geologo
Un campo della protezione civile internazionale situato in una zona dell'Africa Sahariana ha lo scopo di ricercare una falda acquifera potabile con la conseguente apertura di nuovi pozzi per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali... -
Sinapsi
Una missione, un esperimento, una stazione orbitante, una corsa spietata per la ricerca della verità. Sulla stazione scientifica Alfa, in orbita geostazionaria attorno alla Terra, il primo lancio di un prototipo sperimentale sembra essere un vero fallimento... Una mutazione sconosciuta ha colpito l'equipaggio... tranne uno. L'unico modo per prevenirla è studiarla dove si manifesta, nelle sinapsi. L'eterna lotta fra il bene e il male si svolge di nuovo sulla sua scacchiera preferita, la vita, e le pedine umane si trovano a dover decidere il proprio colore. -
Io e la mia storia
Età di lettura: da 6 anni. -
L' alpino sulla riva del mare
"L'alpino sulla riva del mare è la storia di un'anima. Un'anima che, via via, si incarna in numerosi sguardi, per lo più melanconici anche quando sono felici, appartenenti ad un universo familiare, declinato dall'autrice, in prevalenza, al femminile plurale. Sguardi che diventano una polifonia di voci e abitano ampi spazi: soprattutto il mare -, simbolo dell'originario indistinto, destino di perdita e di fine -, ma anche il deserto, dove i personaggi della Zanetto ricercano se stessi e ricordano il passato..."""" (Alessandro Pontremoli)."