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Attenzione: la Svizzera. Una proposta di azione
La Svizzera è un Paese piccolo, ma la sua piccolezza non dev'essere una condanna a non pensare in grande. In questo pamphlet Max Frisch prende di mira la mentalità della ""piccola Svizzera"""": a partire dall'architettura, o meglio, dalla mancanza di coraggio dell'architettura, lo scrittore e architetto delinea l'approccio alla realtà di un Paese portato al compromesso, alla miniatura e più in generale alla piccolezza come forma mentale. E ciò significa essere incapaci di pensare nei termini dell'utopia, di progettare un futuro che vada oltre i compromessi della politica spicciola. Rileggere oggi """"Attenzione: la Svizzera"""" vuol dire anche ripensare l'Europa, ormai ridotta a una trama di nazioni livellate."" -
Il culto delle immagini. L'arte bizantina dal cristianesimo delle origini all'iconoclastia
Nessun altro storico aveva tentato di riportare con tanta urgenza il discorso sulle icone all’ambito della pitturarnrn""Per ricostruire questo pezzo di storia Kitzinger ha dovuto estrarre il massimo da ogni frammento superstite, ridiscutere date e attribuzioni, impiantare una nuova fisionomia dell'arte bizantina. Ed ecco la conclusione inaspettata e davvero folgorante: la pittura alta vigilia dell'iconoclastia non è innocente dinanzi alla reazione che ha tentato di sopprimerla. È anzi la maturità stilistica del tema dell'icona, è il suo isolamento rispetto a tutte le altre esperienze estetiche con cui l'uomo bizantino si confronta, che porta allo """"scandalo"""" dell'icona contro cui reagiscono gli iconoclasti. Direi che qui è trasparente, anche se non dichiarata, la riflessione sull'arte del nostro secolo e il riconoscimento alle opere d'arte di una loro capacità provocatoria. Nessun altro storico aveva tentato di riportare con tanta urgenza il discorso sulle icone all'ambito della pittura"""". Dalla presentazione di Carlo Bertelli."" -
Contro la gerarchia e il dominio. Potere, economia e debito nelle società senza stato
Analizzando la gestione del potere, dell'economia e del concetto di debito nelle ""società primitive"""", Staid ci propone una visione alternativa delle società senza StatornUn libro attuale, che propone una diversa prospettiva sul meccanismo di indebitamento, sulla concezione del lavoro e sul concetto di surplus e povertà. Le """"società primitive"""" sottoproduttive e contro lo Stato-nazione potrebbero essere, in definitiva, una proposta per ripensare l'organizzazione anche delle attuali società occidentali. Premessa di Matteo Meschiari."" -
Pulp Times. Immagini del tempo nel cinema d'oggi. Nuova ediz.
Telmo Pievani e Fulvio Carmagnola esaminano come il tema culturale del tempo viene declinato nella narrazione cinematografica più recenternrnIl cinema oggi è insieme esperienza estetica di massa e luogo di raccolta e di diffusione dei grandi temi dell'immaginario nelle società globali. A partire da questa constatazione, Telmo Pievani e Fulvio Carmagnola esaminano come il tema culturale del tempo viene declinato nella narrazione cinematografica più recente, e in particolare in quel cinema spettacolare che, dalla fantascienza alla fiction di avventura, è sempre più protagonista del nostro presente. Il libro, rivisto e aggiornato dagli autori, è corredato da un'ampia filmografia che raccoglie film sul tempo finora apparsi anche fuori dal circuito distributivo italiano. Filmografia di Dario D'Incerti. -
Segni, sogni, suoni. Quarant'anni di videoclip da David Bowie a Lady Gaga
«A quasi quarant'anni dalla nascita dei videoclip, il libro ne esamina storia, linguaccio e mutamenti, raccontando allo stesso tempo uno degli strumenti attraverso i quali si è andato costruendo parte dell'immaginario giovanile dei nostri anni» - Robinson, La RepubblicaDopo oltre trentacinque anni dalla nascita di MTV - la prima emittente mondiale dedicata alla musica da vedere - il linguaggio del videoclip è totalmente mutato, amplificando sempre di più le interferenze con gli altri media e gli intrecci con il contesto delle arti visive. Nuovi autori, inoltre, si sono affacciati sulla scena internazionale, ottenendo numerosi riconoscimenti. Strutturato in cinque capitoli, il libro - evitando di limitarsi a un'ottica anglocentrica e allargandosi, attraverso numerosi esempi, ai music video di molti altri paesi - esplora l'universo di questa innovativa forma audiovisiva, da un punto di vista storico (partendo dagli antecedenti del videoclip), isolando alcune tematiche, tendenze e categorie (il clip coreografico, quello narrativo e quello sperimentale), e approfondendo l'immaginario di alcuni registi e musicisti in particolare, senza tralasciare, nell'ultimo capitolo, un focus sulla storia della videomusica italiana. -
Sardi, italiani? Europei. Tredici conversazioni sulla Sardegna e le sue identità
Casti contribuisce, in dialogo con tredici scrittori, intellettuali e artisti sardi, a una riflessione collettiva su cosa significhi essere, oggi, sardi, italiani, europeirnrnAntropologia pop? Può darsi. Tentativo di auto-etno-analisi? Anche. Trattatello cultural-esistenziale sotto forma dialogica? Perché no. Ciò che è certo è che queste conversazioni, registrate e trascritte tra il 2014 e il 2017, vanno nella direzione opposta alla lamentela, alla recriminazione sterile, al rimpianto. Dall'indipendenza dell'Isola al problema della lingua e della cultura sarda, dalla questione generazionale alle utopie e le distopie possibili nel proprio luogo, Casti contribuisce, in dialogo con tredici scrittori, intellettuali e artisti sardi, a una riflessione collettiva su cosa significhi essere, oggi, sardi, italiani, europei. -
La verità vincerà. Il popolo sa perché sono stato condannato
Primo presidente brasiliano di sinistra a cinquant'anni dalla destituzione forzata di João Goulart, capo dello Stato per due mandati consecutivi, primo ex presidente a finire in carcere per reati comunirnrn«C'è tutto Lula, con il suo carisma, la sia determinazione, i suoi sogni, ma anche con i limiti della sua visione politica, nel libro-intervista La verità vincerà.» – Claudia Fanti, il manifestornrnrn Luiz Inàcio Lula da Silva - per tutti Lula - il presidente operaio arrivato a San Paolo dalla miseria dello Stato Pernambuco per fare il lustrascarpe prima, e l'operaio poi, è stato, fra molte luci e qualche ombra, uno dei simboli della rinascita conosciuta dal Brasile all'inizio del nuovo millennio. Il suo coinvolgimento nell'inchiesta Lava Jato e la recente condanna a dodici anni di carcere con l'accusa di corruzione hanno destato grandissimo clamore nell'opinione pubblica nazionale e internazionale. In questo lungo libro-intervista - il primo a essere pubblicato in Italia - Lula si racconta ai giornalisti Juca Kfouri e Maria Inês Nassif, al docente di Relazioni internazionali Gilberto Maringoni e alla fondatrice della casa editrice Boitempo Editorial, Ivana Jinkings. Una conversazione libera, priva di argomenti tabù, in cui l'ex presidente commenta i retroscena politici degli ultimi anni, riflette sui motivi che hanno sancito la sconfitta del Partito dei lavoratori dopo la rielezione di Dilma Rousseff e racconta le sue speranze e aspettative per il Paese. A completare il volume, una cronistoria della sua vita, la trascrizione del discorso pronunciato di fronte al sindacato di Sào Bernardo do Campo prima di consegnarsi spontaneamente alla polizia e una galleria fotografica che ripercorre l'attività sindacalista, i giorni della presidenza, fino ad arrivare alla recente Carovana Lula. -
Gli abusi della memoria
Dalla fine del Novecento a oggi, gli europei appaiono ossessionati dal culto della memoria. Ci si sforza perché non venga mai meno il ricordo. Ma che senso ha il suo uso senza uno spirito critico e una rielaborazione che ci consenta di individuare le sempre nuove forme di razzismo, di xenofobia e di esclusione? Risponde il grande storico, antropologo e saggista Todorov in questo scritto provocatorio, che è soprattutto testimonianza morale. Il ricordo è una mera celebrazione, solo un conteggio e una spartizione delle vittime, oppure l'autentica comprensione e l'impegno per non commettere altri errori? -
Sovranità o barbarie. Il ritorno della questione nazionale
Uno spettro s'aggira per l'Europa: lo spettro del sovranismo. Tanto l'establishment quanto la sinistra non perdono occasione di ricordarci come il sovranismo rappresenti la principale minaccia per la democrazia e per la pacifica convivenza tra i popoli europei. Ma è veramente così? E cosa si intende davvero per ""sovranismo""""? In questo libro, Thomas Fazi e William Mitchell sgombrano il campo da molti miti a riguardo, mostrando come la domanda diffusa di maggiore sovranità altro non sia che una risposta naturale al pluridecennale processo di desovranizzazione, depoliticizzazione e de-democratizzazione impostosi in Europa attraverso l'integrazione economica e monetaria e affrontando di petto il tasto più dolente della perdita di orientamento delle sinistre mainstream, vale a dire la rimozione della consapevolezza che lo Stato-nazione rimane la sola cornice in cui le masse possano sperare di migliorare le proprie condizioni e allargare gli spazi di democrazia."" -
Progettazione aperta. Lo stilista-organico nel fashion design. Ediz. illustrata
Uno snodo decisivo nella vicenda della moda contemporanea. Il passaggio dall'epoca dello Stilismo - fine anni Settanta - animata da personalità come Gianfranco Ferré e Gianni Versace, che operano da stilisti-registi, agli scenari del presente, segnati dalla ricerca di figure come Alessandro Michele e Demna Gvasalia, Hussein Chalayan e Iris van Herpen. Questi fashion designer ripensano il proprio lavoro, intendendo il processo creativo come un'esperienza aperta, mobile, orizzontale, capace di contaminarsi con paradigmi estetici e saperi diversi, fino a compiere sintesi inattese e originali. Nascono così abiti fondati sul ricorso ad artifici legati alla tradizione delle avanguardie artistiche del Novecento come il collage e l'assemblage; e basati sulla volontà di saldare craftsmanship e nuove tecnologie. Tra i profeti di queste nuove geografie, una tra le voci più severe e, insieme, visionarie della moda del XX secolo: Issey Miyake. Intorno a questi paesaggi culturali sorprendenti ruota Progettazione aperta. Che vuole ""interrogare"""" la moda di oggi in una prospettiva ancora poco esplorata."" -
Paesaggi migratori. Cultura e identità nell'epoca postcoloniale
Con Paesaggi migratori, Chambers si propone proprio questo: aprire nuove prospettive e nuovi percorsi e instaurare un rapporto uno dei testi più incisivi degli studi postcolonialirnrnLe migrazioni contemporanee hanno spezzato il tempo della modernità. Quando l'Altro non è più tenuto a distanza, ma appare costantemente nella forma concreta degli altri e delle altre; quando l'incontro tra culture, storie, religioni e lingue diverse emerge al centro della nostra vita quotidiana, la ""ragione"""" occidentale deve ripensare i propri punti di riferimento, le proprie fondamenta. Con Paesaggi migratori, Chambers si propone proprio questo: aprire nuove prospettive e nuovi percorsi e instaurare un rapporto uno dei testi più incisivi degli studi postcoloniali."" -
Mi piace! La ricerca del consenso ai tempi di Facebook
Ha avuto ragione Warhol: abbiamo avuto tutti i nostri quindici minuti di celebrità rnrnFacebook è divenuto il terreno su cui giocare la partita della nostra credibilità sociale, della fondatezza delle nostre opinioni, dei nostri gusti, della nostra esistenza. Su quel palcoscenico ognuno è disposto a cedere qualcosa di sé, della propria intimità o del proprio estro creativo o intellettuale, affinché l'applauso del pubblico risuoni fragoroso. La ricerca del consenso è parte costitutiva di quell'io social che è la derivazione virtuale dell'io sacro moderno, che da Durkheim a Goffman è servito a spiegare l'ordine sociale e l'intersoggettività. La sacralità dell'io resta l'unico collante rituale, il residuo liturgico di un lungo processo di laicizzazione delle nostre visioni del mondo. Ma il culto dell'individuo su Facebook si esaurisce nella spettacolarizzazione oppure la non compresenza fisica introduce nuovi rituali interazionali? Il volume, attraverso la microsociologia di Erving Goffman, analizza proprio le strategie di rappresentazione che ogni utente deve effettuare per tenere alte le luci della ribalta e per essere credibile nei panni di se stesso. -
La voce dell'altra. Scritture ibride tra femminismo e postcoloniale
Partendo dal pensiero femminista, l'autrice esplora la scrittura delle rappresentanti di una diaspora etnica, culturale e identitaria del mondo anglofono e francofonornrnLa voce dell'altra ha rinnovato i linguaggi della scrittura femminile, valicando i confini tra discipline, muovendosi tra lingue e culture diverse, dando voce al corpo secondo un'estetica del discontinuo, dell'asimmetrico, capovolgendo i canoni del bello e del brutto, corteggiando l'eccesso e la mostruosità, tra innesti, metamorfosi e contaminazioni. Partendo dal pensiero femminista, l'autrice esplora la scrittura delle rappresentanti di una diaspora etnica, culturale e identitaria del mondo anglofono e francofono, nelle loro diramazioni multiple, senza trascurare chi scrive nella nostra. Le protagoniste di queste pagine sono le testimoni di oppressioni e discriminazioni, di scontri tra mondi diversi, di resistenza e rivoluzione, di tortura e martirio. Le voci dell'esilio e della fuga, del viaggio e del nomadismo, della dislocazione e della diversità occupano in queste pagine uno spazio controverso e ambivalente: espressione di spaesamento, di divisione e dolore, ma anche di nuove possibilità di vita. -
Viaggio al termine delle onlus. Diario di uno sfruttamento
Quali interessi si muovono dentro al macromondo della beneficenza in Italia? È possibile descrivere quei meccanismi che legano il lavoratore al proprio posto di lavoro in un rapporto di fidelizzazione perversa, a fronte di guadagni e tutele quasi inesistenti?rnrnZoe Vicentini, con questa coraggiosa ricerca, ci mostra il funzionamento della piramide del dono; ci mostra dove vanno davvero a finire i soldi raccolti nei quartieri così detti ""qualificati"""" della città e attraverso quali trucchi di marketing i dialogatori riescono a convincere migliaia di persone a sostenere un progetto umanitario. Frutto dell'esperienza diretta dell'autrice (per diverso tempo collaboratrice di una onlus), """"Viaggio al termine delle onlus"""", senza rinunciare al rigore della ricerca etnografica, seziona il business della beneficenza, svelandone le ipocrisie e le logiche di sfruttamento."" -
Vite interconnesse. Pratiche digitali attraverso app, smartphone e piattaforme online
A casa, a scuola, al lavoro, sui mezzi di trasporto: ovunque vediamo giovani con uno smartphone in mano. Ma come lo usano? In che modo lo smartphone trasforma le relazioni interpersonali? Quali significati e pregiudizi guidano i giovani nell'uso di questa tecnologia? E in generale: qual è il ruolo di questo strumento nella loro vita quotidiana? Il libro offre un'agile risposta a queste domande attraverso l'analisi di interviste a giovani tra i 18 e i 30 anni. Sulla base dei dati raccolti e della più recente documentazione bibliografica, la ricerca indaga le implicazioni dell'utilizzo di piattaforme e mobile app in relazione a differenti ambiti dell'esperienza dei giovani italiani, e in particolare rispetto ai processi di costruzione dell'identità, dell'articolazione delle relazioni sociali e delle pratiche di consumo e di acquisto. Musica, foto, social network, ma anche la durata della batteria e le riflessioni sulla presenza costante del telefono cellulare nella vita quotidiana sono temi in continuo mutamento di cui questo libro rappresenta un'inedita riflessione. -
Migrazione è sviluppo. Diaspore, rimesse sociali e capacity building delle istituzione dei paesi di origine
La migrazione è il più importante fattore di cambiamento delle nostre società. Da sempre l'uomo ha sentito l'esigenza di spostarsi per migliorare le proprie condizioni di vita, seguire le proprie ambizioni e fuggire dai pericoli. Le scienze sociali non possono non considerare i movimenti di popolazione nello studio dei processi politici ed economici, nelle relazioni tra stati e altri attori internazionali, superando il binomio paese di origine/paese di destinazione per allargare lo sguardo ai paesi interessati dalle rotte, ai confini e alle frontiere. Parlare di impatto della migrazione vuol dire, tra le altre cose, ""misurare"""" l'impatto che essa ha sullo sviluppo dei territori interessati dai flussi migratori. La relazione tra la migrazione e lo sviluppo è strettissima: infatti la migrazione è causata da una mancanza di sviluppo e, nello stesso tempo, essa è una delle cause principali della crescita di economie e società. In virtù dell'importanza delle rimesse sociali quali strumenti di sviluppo, il lavoro di ricerca ha indagato, tramite uno studio empirico, le condizioni attraverso cui l'impatto dei progetti di cooperazione rivolti al rafforzamento delle istituzioni dei paesi d'origine è positivo, analizzando l'azione delle diaspore tramite le categorie politologiche della """"legittimità"""" e dell'""""efficacia""""."" -
Darwin, Marx e il mondo globalizzato. Evoluzione e produzione sociale
La globalizzazione fa parte del processo di crescita della cooperazione umana. È un processo politico e biologico in corso da molto tempo, i cui esiti sono incerti. Cosa fare se la natura umana ci impedisce di interagire nei modi sempre più complessi richiesti dalla globalizzazione? Cosa fare se la forza creativa dell'umanità danneggia il pianeta? E cosa fare se le disuguaglianze scatenano dinamiche distruttive? Questo libro è il tentativo di parlare di globalizzazione fondendo pensiero politico e pensiero biologico: dobbiamo metter mano all'intreccio fra storia ed evoluzione. Darwin può darci le chiavi d'accesso all'evoluzione della natura e della socialità umane. Marx può offrirci nuove idee sulla produzione sociale e sul suo impatto trasformativo. -
Potere digitale. Come internet sta cambiando la sfera pubblica e la democrazia
Come internet sta cambiando la sfera pubblica e la democrazia? Per rispondere abbiamo intervistato autorevoli esperti dalle cui parole emergono posizioni ricche e plurali. Prefazione di Michele Sorice.Attraverso un'analisi dei recenti cambiamenti sociali, questo volume intende affrontare problemi come la crisi dei partiti e dei media tradizionali, l'affacciarsi di nuovi intermediari (come le piattaforme social), la frammentazione e la polarizzazione della sfera pubblica, la sfida della partecipazione online fra limiti e opportunità, l'ipotesi della democrazia digitale. Il web è il luogo dell'informazione libera e autonoma o le informazioni si stanno organizzando attorno a inediti centri di potere? Internet promuove un pluralismo dialogico o rischia di nutrire una crescente polarizzazione? La democrazia rappresentativa è da superare oppure rimane la soluzione migliore per governare? La democrazia è certamente un sistema aperto (quindi sempre imperfetto e in evoluzione), ma è anche responsabilizzante: è compito dei cittadini e delle classi dirigenti gestire al meglio gli esiti dell'innovazione tecnologica. -
Il razionalista pagano. Frazer e la filosofia del mito
L'eredità di Frazer si presenta oggi come un invito a proseguire sulle sue tracce, per continuare a indagare sulle pulsioni che restano indomabilirnrnQuella di Frazer, oggi talvolta reputato il rappresentante di un'antropologia vittoriana tramontata, fu in realtà l'avventura di un esploratore del profondo, che a cavallo tra Otto e Novecento, sulla scia della rivoluzione darwiniana e anticipando quella freudiana, mirava a ricondurre i miti di dèi ed eroi al centro della riflessione culturale, individuandoli quali metafore e allegorie del retaggio inconscio dell'Homo sapiens. L'autore del ""Ramo d'oro"""" intraprese così una spedizione nei meandri della psiche, dove pulsavano le passioni ancestrali, il tempo non trascorreva e si generavano i sogni. Scarpelli segue la figura e l'opera di Frazer in un viaggio che muove dalla Grecia micenea per poi inoltrarsi nel bosco sacro di Diana a Nemi, teatro di foschi duelli tra aspiranti sacerdoti, e alla scoperta di ulteriori culti ellenici, italici e mediorientali, contrassegnati dal sibilare della falce del sacrificio. Vengono inoltre individuati inediti rapporti tra il pensiero frazeriano e il Vico autore della """"Scienza nuova"""", il primo Nietzsche ed Erwin Rohde, Thomas Hardy ed Ernest Renan. L'eredità di Frazer si presenta oggi come un invito a proseguire sulle sue tracce, per continuare a indagare sulle pulsioni che restano indomabili, su quelle che paiono sopite e riesplodono in circostanze critiche, su quelle che invece possono essere utilmente deviate in nome della civiltà e diventano empiti artistici dell'immaginazione."" -
Governare il conflitto. La criminalizzazione del movimento No TAV
Straordinaria attenzione mediatica, cinquanta procedimenti penali, più di 1.500 indagati, un maxiprocesso con 53 imputati, carcerazioni preventive e accuse di terrorismo: queste le principali caratteristiche della criminalizzazione del più longevo e pervicace movimento sociale in Italia. Fenomeni simili sono diffusi a livello internazionale, laddove progetti dal forte impatto ambientale, come le grandi opere, incontrano l'opposizione delle popolazioni, una resistenza a cui si risponde sistematicamente con la gestione penale del conflitto. Qui il potere giudiziario s'inserisce nella dinamica politica e non opera un bilanciamento fra diritti in cui anche l'opposizione riceverebbe tutela; al contrario, tende a proteggere la società da questo dissenso e a difendere le scelte di politica economica dello Stato. Una lettura inedita della criminalizzazione dei movimenti sociali che sviluppa la strategia dell'accerchiamento teorizzata da Foucault e costituisce il primo tassello di una genealogia del principio di difesa sociale.